DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI

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DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI
30/03/2015

          La leadership al femminile
          Roma 3 – Ottobre 2014/Maggio 2015 – M. Marcuccio

  M. Marcuccio - Organizzazione Aziendale - Roma 3   AA 2014-2015

 DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI

 LEADERSHIP FEMMINILE                  LEADERSHIP MASCHILE

 È di tipo “a rete”                    E’ di tipo gerarchico
 Il potere è energia da                Il potere è dominio
 condividere
 Il conflitto è una opportunità        Il conflitto è una minaccia

 Più competente nelle relazioni        Più attenta al proprio ruolo

La ricerca empirica rileva che alcune qualità vengono
prevalentemente associate alle figure femminili, come l’essere
belle o comprensive, mentre assertività o competitività, restano
qualità associate a figure maschili.

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DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI
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Leadership che mette insieme la dimensione del
           maschile e del femminile
     DIMENSIONE MASCHILE               DIMENSIONE FEMMINILE
         Energia                          Ricettività
         Espansione                       Interiorità
         Visibile                         Lentezza
         Grande                           Profondità
         Luce                             Dolcezza
         Attivo                           Ombra
         Movimento                        Nascosto
         Leggero                          Ascolto
         Cambiamento                      Riposo
         Esteriore                        Vuoto
         Pieno

 Leadership femminile vs maschile
    Anche se dovrebbe essere di genere neutro, la leadership è
     ancora oggi fortemente connotata «al maschile», sia per la
     predominanza degli uomini in posizioni di comando, sia perché
     le caratteristiche che le vengono associate sono quelle
     considerate tipicamente maschili.
    Le donne al comando usano spesso modelli di comportamento
     “maschili”
    Per la maggior parte delle donne, il modello di leadership
     maschile non è motivante e in linea con le aspettative /
     interessi

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DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI
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    Leadership femminile
       Meta-analisi dimostrano che la leadership continua ad essere
        vista, dal punto di vista culturale, come qualcosa che
        appartiene al genere maschile.
       Gli studi dimostrano che le donne manager incontrano
        soprattutto due tipi principali di pregiudizio: rispetto agli
        uomini, nei ruoli di maggiore comando esse sono considerate:
           “meno qualificate”
           “meno naturali”
       Quando, per combattere questi pregiudizi, le donne-manager
        decidono di adottare comportamenti tradizionalmente
        considerati “maschili”, esse vengono percepite come
        “inadeguate”, o addirittura “presuntuose”.

    Tendenze
   Uno studio riguardante 59 donne leader ha identificato
    i seguenti tratti comuni:
     Maggiore capacità persuasiva degli uomini. Le donne cercano
      di far cambiare prospettiva e far sposare il proprio punto di
      vista all’interlocutore. Gli uomini tendono a convincere con la
      forza delle proprie posizioni.
     maggior necessità di fare / pragmatismo

     maggiori capacità interpersonali (flessibilità, empatia, socialità)

     Maggiore ascolto e maggiore uso di ciò che si ascolta

     Attenzione all’inclusione e ricerca di coinvolgimento dei membri
      del team.

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DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI
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    Leadership femminile
   Recenti studi della University of Southern California hanno evidenziato
    differente “strutturali” : nel cervello maschile e femminile sembra vi sia
    un funzionamento diverso, in condizioni di stress.
   Le differenze riguardano in particolar modo le regioni cerebrali che
    consentono di comprendere le emozioni degli altri.
   Secondo queste ricerche, lo stress sembra aumentare la capacità di
    empatia nelle donne, mentre sembra minimizzarla negli uomini.
   In generale, le leader donne tendono ad essere più interattive, più
    disponibili all’ascolto. Gli uomini preferiscono attivarsi per cercare subito
    delle soluzioni, anche se non sempre hanno perfettamente capito che se
    il problema che gli viene posto abbia a che fare con situazioni
    oggettive, o con vissuti emozionali o relazionali all’interno del gruppo di
    lavoro.

    Ceiling of glass e labyrinth paths
    Le donne arrivano attualmente nella posizioni apicali delle aziende, il soffitto di
     cristallo a partire dagli anni ’90 si è rotto ma, lo scarso numero di chi ha
     successo, dipende dalle difficoltà ricorsiva dei cammini di crescita professionale
     femminili.
    Primo: i tratti maschili sono più associati ai tratti della leadership che non le
     caratteristiche di leadership attribuite alle donne come la cura per gli altri, la
     vicinanza empatica, la decisone condivisa. Ci si aspetta che le donne per essere
     riconosciute come leader debbano possedere anche qualità maschili, ma
     quando una donna esercita l’assertività perché i suoi meriti siano riconosciuti è
     facile che sia percepito come fuori luogo, troppo maschile/aggressivo e cadere
     nelle spire del double bind.
    I modelli di business fino a qualche hanno fa esaltavano il “sempre” e
     “ovunque”, inconciliabile con la vita familiare (demandata comunque alle
     donne). Nei modelli attuali si cerca di dare importanza alla cura degli interessi
     della persona, al di là del lavoro ( e delle differenze di genere)

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     Diversità e differenze di genere
   Il rapporto della commissione europea sulle pari opportunità (2004) afferma che
    lo scarto di remunerazione tra i sessi è in media del 16% a favore degli uomini,
    con una tendenza stabile negli anni considerati nello studio
   Sulla base di uno studio svolto su 300 imprese dal laboratorio Armonia della SDA
    Bocconi le donne percepiscono in media il 31-33% in meno degli uomini esistono
    una serie di fattori che spiegano il pay gap, mentre permane un pay gap
    “inspiegato”:
        fattori “tradizionali” “(analisi macro) : differenze di inquadramento (inquadramento più
         basso), differenze funzionali (funzioni meno strategiche/ di staff), età e anzianità di servizio
         (con un gap che aumenta nel tempo secondo un trend detto di “accumulazione degli
         svantaggi”)
        Fattori nuovi (analisi micro): le differenze permangono a parità di fattori (p.e. posizione o
         anzianità), anche se a parità di posizione emerge che le donne svolgono comunque ruoli
         meno complessi (know-how, problem solving e accountability)
   Differenze di genere rilevanti a fini statistici: esclusione da parte delle
    organizzazioni, ma anche autoesclusione dalle donne che non chiedono per se e/o
    si accontentano.

     Dalla retorica aziendale al diversity
     management
         Sempre più si sta sviluppando nelle aziende (e neglai studi di
          management) la tendenza all’inclusione, al pluralismo, alla
          gestione delle diversità (anche di genere).
         Le motivazioni possono essere ricondotte a:
             “mode” e tendenze, anche a fini di comunicazione e “reputazione”
             consapevolezza della diversità e complessità delle realtà aziendali
              moderne (anche multiculturali, molto femminili, con divario anagrafico…)
              che da adito a “culture organizzative” complesse
             riconoscimento di un effettivo vantaggio competitivo da parte di quelle
              aziende che promuovono un management inclusivo e plurale

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     Pre-condizioni organizzative per il
     diversity management
 Le pre-condizioni per introdurre sistemi di diversity management sono date dalla
 flessibilità, dall’incentivazione del lavoro in team e della knowledge sharing, p.e.
 :
 -Part time

 -Progetti di work and life balance (p.e. palestra aziendale, asilo nido, servizio di
 maggiordomo, stireria…)
 -Banca delle ore (gestione flessibile dell’orario di lavoro, con crediti e debiti su
 un monte annuo di ore di lavoro)
 -Dati: Osservatorio Diversity Management, SDA Bocconi, 2010 (50 aziende, 800
 intervistati)
      % di donne tra i primi riporti in azienda
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    Legge Golfo-Mosca
    Legge 120/2011 – società quotate e soc pubbliche
    Al primo rinnovo, entro giugno 2012, almeno un

    quinto dei posti nel board e nei collegi sindacali sia
    riservato a donne
    Al secondo e terzo rinnovo la quota deve salire al

    30%

    A tre anni dall’applicazione il numero di donne nei
    CDA è salito al 17-20%.

    Leadership femminile
   non si fa ingabbiare nello stereotipo maschile (ma nemmeno crea gabbie
    alternative), ha il coraggio di essere se stessa
   valorizza le differenze (non solo di genere) anziché tentare di appianarle o
    nasconderle
   è consapevole delle proprie caratteristiche, molte delle quali sono
    particolarmente apprezzate nei leader nel nuovo millennio (es. capacità di
    ascoltare, collaborare, motivare e mostrare empatia)
   è sicura del valore che può portare nelle organizzazioni, nelle professioni,
    nel governo e nell’amministrazione della cosa pubblica come nella vita di tutti
    i giorni.
La leadership femminile cerca di non creare modelli ai quali “somigliare”, quanto
   suggerisce di esprimersi al meglio secondo le proprie caratteristiche
Lo stile di leadership subisce molte influenze, non solo quella del genere di
   appartenenza (la cultura del Paese, il settore, la tipologia di organizzazione
   …)

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    Comportamenti premianti
   Sono utili per far carriera o comunque per migliorare
    l’efficacia lavorativa
   Possono essere perseguiti a prescindere dalle “inclinazioni
    personali”, purchè non snaturino il proprio essere:
       Ascoltare gli altri e farli sentire importanti
       Coinvolgere le altre persone (se ne hanno capacità e voglia) nelle
        decisioni
       Analizzare le risposte / atteggiamenti ed eventualmente modificare il
        comportamento
       ….
       Seguire un modello di riferimento

    Role Model
       E’ un modello di comportamento, cioè una persona i
        cui comportamenti piacciono e ispirano al punto da
        volerli ricalcare.
       E’ utile avere un Role Model perché imparare i
        comportamenti per imitazione è spesso efficace

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Alcuni modelli….
     Alamuddin, Amal
     Da novembre 2014 moglie di George Clouney. Amal è un

     esempio di come si possa sposare un attore, sembrare
     un’indossatrice e cambiare vestiti più frequentemente di una
     modella durante le sfilate e contemporaneamente essere
     intelligente e impegnata. Rischia il carcere in Egitto per
     aver preso posizione, nel suo ruolo di avvocatessa, la
     magistratura egiziana. Ci ricorda che siamo più di quello
     che appariamo.

Il mondo delle scienze ha offerto modelli di leadership
femminile che hanno dato lustro all’italianità nel
mondo: da Rita Levi Montalcini, a Margherita Hack a
XXXX, direttrice del CERN di Ginevra.
Il mondo della scienza implica dedizione assoluta alla
missione, a prescindere da qualsiasi riconoscimento
(inversione dei piani di risultato)…

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Jane Austen
La grande scrittrice britannica nota per Orgoglio e
Pregiudizio, è nata nel 1775. La sua scrittura, con
poche scene descrittive ma ricca di dialoghi ha
lasciato il segno.
Una delle rare donne, regine a parte, ad essere
comparsa su un francobollo britannico. Suggerimento:
non farsi ingannare dalle cose quotidiane e femminili
di cui parla, è considerata una stratega delle
relazioni sociali (vedi alla voce: strategia dei giochi).

Gae Aulenti

           Gaetana "Gae" Aulenti (1927 – 2012) è stata un
           architetto e designer italiana, particolarmente
           dedita al tema dell'allestimento e del restauro
           architettonico.
           Da Udine, dove nasce, Gae si sposta a Milano per
           fare il Politecnico. Le tappe successive della sua
           carriera portano il suo talento in tutto il mondo, dalla
           Francia (Museo D’Orsay) al Giappone. Grandissima
           apripista per le architette e designer.

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    San Suu Kyi
                      Aung San Suu Kyi (Yangon, 1945) è una politica birmana, attiva
                       da molti anni nella difesa dei diritti umani sulla scena nazionale
                       del suo Paese, oppresso da una rigida dittatura militare,
                       imponendosi come leader del movimento non-violento, tanto da
                       meritare il Premio Nobel per la pace nel 1991.
                      Figlia del generale Aung San, capo della fazione nazionalista
                       del Partito Comunista della Birmania, ucciso da alcuni avversari
                       politici nel 1947, e di Khin Kyi, una delle figure politiche di
                       maggior rilievo in Birmania, dopo la morte del marito
                       (Ambasciatrice in India nel 1960)
                      Aung San Suu Kyi entrò in politica fondando la Lega Nazionale
                       per la Democrazia, il 27 settembre 1988. Neanche un anno
                       dopo le furono comminati gli arresti domiciliari, con la
                       concessione che se avesse voluto abbandonare il paese, lo
                       avrebbe potuto fare; Aung San Suu Kyi rifiutò la proposta del
                       regime e ha passato agli arresti e segregata oltre 15 anni.
                      È simbolo di una persona che non si piega al potere, forte delle
                       sue ideologie.

    Anita Garibaldi

   Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, (Morrinhos, 1821 –
    Ravenna, 1849), fu una rivoluzionaria brasiliana. Moglie di
    Giuseppe Garibaldi, è conosciuta come l'Eroina dei Due
    Mondi.
   Ragazza emancipata e dal carattere «ribelle» e
    rivoluzionario: amante della natura, imparò presto a
    cavalcare e fece il bagno nuda nel mare, senza curarsi
    della reazione scandalizzata dei presenti.
   Anita sarà la compagna di Garibaldi, la madre dei suoi
    figli e la compagna di tutte le sue battaglie. Combatterà
    sempre con gli uomini, e pare che venga spesso assegnata
    alla difesa delle munizioni, sia negli attacchi navali sia
    nelle battaglie terrestri.
                         Marcuccio – Organizzazione Aziendale

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Madonna
Madonna Louise Veronica Ciccone (Bay City,
1958), è una cantautrice, attrice, produttrice
discografica e cinematografica, molto celebre
in tutto il mondo sin dai primi anni ottanta.
Nota per essere una vera Diva, capace di
attirare l'attenzione dell'opinione pubblica con
i suoi comportamenti trasgressivi e i suoi
videoclip iconici, nonché di dettare lo stile del
pop.
È nota anche per l’attenzione alla salute, allo
sport, all’educazione rigida nei confronti dei
figli (è autrice di favole per bambini).
                   Marcuccio – Organizzazione aziendale

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