Didattica delle lingue moderne - Elena Nuzzo AA 2017/18 - Dipartimento di Lingue ...
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Didattica delle lingue moderne Elena Nuzzo AA 2017/18
Sistema nominale
Flessione per genere e numero La flessione per numero (singolare e plurale) ha un significato (è chiara per tutti la differenza tra un gelato e quattro gelati), mentre quella per genere (maschile e femminile) è per lo più arbitraria e deve essere imparata a memoria (non c’è ragione per cui il gelato sia maschile e la torta femminile). Quindi di solito il numero emerge prima del genere. • Singolare/plurale di nomi ☑ • Singolare/plurale di aggettivi ☑ • Maschile/femminile di aggettivi ☑ Esempi dai dati • singolare e plurale di nomi: bicicletta / biciclette; casa / case; • singolare e plurale di aggettivi: mia / mii; questa / questi; • maschile e femminile di aggettivi: altre ragione / altri studenti; vostro prenotazione / vostra visita; mia casa / mii libri
Articoli L’articolo indeterminativo (un, una) è più semplice (ha poche forme) e trasparente (fa riferimento alla quantità) di quello determinativo. L’accordo tra articolo e nome (il gelato, una torta) è quello più frequente, quindi di solito è quello che viene colto e prodotto per primo. Oltre all’articolo esistono altri determinanti: quantificatori (molti gelati, alcune torte), numerali (due gelati, cinque torte), possessivi (il mio gelato, la nostra torta), dimostrativi (questo gelato, quella torta). L’accordo si può poi manifestare tra aggettivo qualificativo e nome (gelato freddo, torta bruciata). • Indeterminativi ☑ • Determinativi ☑ Esempi dai dati • indeterminativo: un piccollo biglietto; un account; un altre ragione; una ragazza; • determinativo: la mia casa; il mio computer; gli apparecchi elettronici; le biciclette; i uomini; • qualche omissione in contesto obbligatorio: vostra prenotazione; mia casa.
Dimostrativi • Usa aggettivi e pronomi dimostrativi? • Sì ☑ (aggettivi) • No Esempi dai dati • aggettivi: questa casa; questi ragioni; questa esperienza; • Non ci sono contesti per i pronomi.
Accordo di genere e numero Come si manifesta l’accordo di genere e numero, se c’è? • accordo articolo + nome (nei sintagmi singolari) ☑ • accordo articolo + nome (nei sintagmi plurali) ☑ • accordo possessivo/dimostrativo + nome (nei sintagmi singolari) ☑ • accordo possessivo/dimostrativo + nome (nei sintagmi plurali) ☑ • accordo nome + aggettivo (nei sintagmi singolari) ☑ • accordo nome + aggettivo (nei sintagmi plurali) ☑ Esempi dai dati • articolo + nome: le biciclette • possessivo / dimostrativo + nome: gli mii modelini • nome + aggettivo: prima guerra mondiale; apparecchi elettronici Gli accordi sono emersi, ma con problemi di accuratezza.
Preposizioni L’uso delle preposizioni (di, a, per, nello, sulla…) è poco trasparente e molto arbitrario, quindi richiede molto tempo per essere imparato. • Semplici ☑ • Articolate ☑ Esempi dai dati • semplici: in Francia; a Paris; per difende; da questa esperienza • articolate: delle battaglie; nel viaggio; all’erbergo • alcuni usi non targetlike: a Belgio (ma anche in Belgo); del prima guerra
Pronomi personali Le forme pronominali toniche sono più facili da cogliere e si trovano in posizioni fisse, mentre quelle atone sono meno percepibili e più “mobili” (posso dire indifferentemente voglio guardarlo domani o lo voglio guardare domani). Quindi di solito le forme toniche emergono prima di quelle atone. • pronomi soggetto (io, tu, lui, lei, noi, voi, loro) ☑ • pronomi complemento tonici (me, te, lui, lei…) ☑ • pronomi complemento atoni (mi, ti, la, gli, ci…) ☑ • pronomi combinati (me li, gliela, te lo…) Esempi dai dati Dai dati a disposizione non è possibile ricostruire questa informazione con certezza, perché ci sono pochi casi in cui il contesto li richiede (per es. lei, per voi). È presente più volte il pronome mi in quella che potrebbe essere una formula (mi piace). Usa abbiamo ritrovato lei al posto di l’abbiamo ritrovata. Usa ripetizioni al posto del pronome anaforico (Avete visto probabilmente al sito che la mia casa e molto piccolo. Percio voglio chiedere che non facete la mia casa molto sporco) Usa abbiamo ritrovato lei al posto di l’abbiamo ritrovata: tutto ciò suggerisce che i pronomi atoni non siano ancora emersi. Il pronome io appare anche in un contesto non richiesto (io spendo).
Sistema verbale
Le persone del verbo In italiano esistono sei persone: tre singolari (io, tu, lui/lei) e tre plurali (noi, voi, loro). Le più frequenti nell’input sono quelle singolari, quindi di solito gli apprendenti imparano prima queste. • una/due forma/e fissa/e • alcune persone • tutte le persone ☑ Esempi dai dati: • persone richieste dal contesto: voglio; ho fatto; era; siamo andati; abbiamo visitato; facete; usite; spendevano; la persona che non usa (2a sing) non è richiesta dal contesto. • alcuni usi non targetlike: io e uno piccolo gruppo, sono andati; l’insegnante hanno detto
Tempi e modi verbali La distinzione tra presente e passato prossimo indica un’opposizione temporale (tra azione presente e azione passata), mentre quella tra passato prossimo e imperfetto indica un’opposizione aspettuale (tra azione conclusa e azione non conclusa): oggi mangio il gelato, ieri ho mangiato la torta; mentre mangiavo il gelato mi sono sporcata la camicia. Queste sono le prime distinzioni che gli apprendenti colgono, mentre quelle di modo (tra indicativo e condizionale o tra indicativo e congiuntivo) emergono più lentamente. • Presente ☑ • passato prossimo ☑ • Imperfetto ☑ • stare + gerundio • futuro • congiuntivo • condizionale • imperativo • passato remoto Esempi dai dati • presente: mi piace; devono (un uso non targetlike nella forma: preferito questa casa ma poi anche preferisco) • passato prossimo: ho fatto; abbiamo visitato; siamo andati (da notare la scelta corretta dell’ausiliare) • imperfetto: condividevo; spendevano (un uso non targetlike dal punto di vista aspettuale: ritornava con un insegnante)
SINTASSI E TESTUALITÀ
Formule Tipiche formule sono per esempio mi piace Z, mi chiamo X, non lo so, dammi Y… Il fatto che l’apprendente usi queste espressioni non significa che sappia già produrre autonomamente i pronomi atoni mi e lo, quindi quando si analizza l’interlingua è importante non farsi “ingannare” dalle formule. • Sì ☑ • No • Alcune formule ricorrono più volte ☑ • Alcune formule sono usate in modo inappropriato (per esempio sovraestensioni) Esempi dai dati • mi piace x
Costruzione della frase La struttura canonica della frase in italiano è Soggetto Verbo Oggetto (o altro complemento). Spesso alteriamo questo ordine per ragioni di enfasi discorsiva (per esempio per portare in prima posizione un elemento diverso dal soggetto: a Roma con te non ci voglio venire), ma per gli apprendenti all’inizio non è facile costruire frasi con ordine diverso da SVO. • soggetto verbo complemento (il bambino cerca la rana) ☑ • soggetto postverbale (poi sono arrivate le api) ☑ • dislocazioni (la rana non la trovano) Esempi dai dati • SVO: io spendo molto tempo nella cucina • soggetto postverbale: mi piace molto andare in bicicletta; e anche possibile di affitare le biciclette
Connettivi e altri elementi di coesione Le frasi possono essere collegate tra loro come coordinate (con le congiunzioni e, poi, ma, quindi, perciò…) o come subordinate. Le subordinate possono essere introdotte da congiunzioni (quando, perché, poiché, affinché…), da preposizioni (a, di, per…) e da pronomi relativi (che, del quale, con cui, dove…).Alcune subordinate sono più semplici da costruire, perché basta usare la congiunzione giusta (perché, quando), mentre altre sono più complesse, perché richiedono l’uso di modi diversi dall’indicativo (ipotetiche, finali con affinché o perché, concessive). • È in grado di collegare parole o gruppi di parole con connettivi elementari quali “e”, “poi”, “ma”. • È in grado di collegare una serie di elementi relativamente brevi e semplici in una sequenza lineare per punti. • È in grado di usare un numero limitato di elementi di coesione per collegare i propri enunciati in un discorso chiaro e coerente. In un intervento lungo possono presentarsi dei “salti” logici. ☑ Esempi dai dati • Avete visto probabilmente al sito che la mia casa e molto piccolo. Percio voglio chiedere che non facete la mia casa molto sporco… • La ragione piu importante è la cucina. […] Un altre ragione è… • ho fatto una viaggio con mia scuola a Belgo e Francia. In Belgo siamo andati […] Quando eravamo in Francia…
Subordinazione Usa subordinate? • causali con perché ☑ • temporali con quando ☑ • finali con per + infinito ☑ • relative con che ☑ • ipotetiche all’indicativo … • Altre ☑ Esempi dai dati • causali: perché e un po piu lunga dell’universita • temporali: quando usite la casa; quando eravamo in Francia • finali: per difende[re] i uomini • relative: chi sono costruto; (con dove) dove i soldati spendevano tutto il tempo • oggettive: chiedo che non aconziate gli mii modelini
LESSICO Quando si considera il lessico occorre valutare la varietà delle parole (quanti lemmi diversi vengono usati), l’appropriatezza (se le parole vengono scelte in modo corrispondente alla norma della lingua obiettivo), la precisione (se vengono usate parole specifiche per ogni contesto). E’ anche interessante osservare quali strategie vengono impiegate per compensare la mancanza di termini specifici, come per esempio perifrasi (la casa delle api per l’alveare), creazioni fantasiose (il paninoteco per il panettiere, matrimoniare per sposarsi), o richieste più o meno esplicite di aiuto all’interlocutore (come si dice? non mi ricordo come si chiama questo…).
Repertorio lessicale • Dispone di un repertorio molto elementare formato da espressioni semplici relative a dati personali e bisogni di tipo concreto. • È in grado di usare strutture di base ed espressioni memorizzate, gruppi di poche parole e frasi fatte per parlare di se stesso/a e di altre persone, di ciò che si fa, di luoghi e di cose che si possiedono. • Dispone di strumenti linguistici e lessico sufficienti per riuscire ad esprimersi, con qualche esitazione e perifrasi, su argomenti familiari, ma i limiti lessicali lo/la portano a ripetere ed avere a volte anche qualche difficoltà di riformulazione. ☑ • Dispone di un ricco repertorio linguistico. Esempi dai dati In generale fa ricorso a un repertorio linguistico limitato ma adeguato, nel quale si trovano alcuni elementi sofisticati (‘apparecchi elettronici’, ‘modelini’) mescolati ad parole straniere (’trenchè’) che gli permettono di portare a termine il compito.
PROFILO SINTETICO DELL'INTERLINGUA ANALIZZATA
In generale, il parlante costruisce le frasi con autonomia e dimostra di poter comunicare efficacemente anche se qualche passaggio rimane un po’ ambiguo. La sua interlingua sembra essere in una fase già piuttosto evoluta di grammaticalizzazione, nella quale risultano emerse sia la flessione nominale sia quella verbale. Per quanto riguarda in particolare il sistema nominale, notiamo che il parlante fa uso dell’articolo indeterminativo sia al maschile (un piccollo biglietto) sia al femminile (una ragazza). Anche l’articolo determinativo appare flesso sia per numero che per genere (la mia casa; il mio computer; gli apparecchi elettronici; le biciclette), sebbene si osservi qualche esitazione nell’uso dell’allofono gli davanti a semivocale (i uomini) e alcune omissioni in contesti obbligatori, come davanti all’aggettivo possessivo (vostra prenotazione). Nomi e aggettivi sono flessi e accordati per numero e per genere (prima guerra mondiale; apparecchi elettronici), anche se rimangono alcuni usi non target-like. L’apprendente usa con disinvoltura i verbi in diversi tempi dell’indicativo (presente, passato prossimo e imperfetto) e in tutte le persone richieste dal contesto. Si osserva qualche difficoltà con alcune forme irregolari (facete; possiate; possiete; usite). In generale usa correttamente l’ausiliare nelle forme che lo richiedono (ho fatto; siamo andati) anche se non mancano incertezze nella selezione (abbiamo entrato). Nella costruzione della frase si affida per lo più all’ordine canonico dei costituenti, ma utilizza il soggetto postverbale nei casi che lo richiedono (e anche possibile di affitare le biciclette). Utilizza diversi tipi di subordinate semplici come causali, temporali e relative, ed è in grado di costruire un testo coeso servendosi di rimandi anaforici e ripetizioni. Per quanto riguarda il lessico, si può notare che il parlante ha un ampio repertorio che gli permette di esprimersi chiaramente. Fa uso di collocazioni ricercate come apparecchi elettronici. Tuttavia, certe volte deve fare ricorso a parole straniere (trenché) o comunque a forme non target-like come acconziate e erbergo per veicolare i significati desiderati.
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