Dalla Città - Il Mascalzone

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dalla Città
Firmato un protocollo con la città polacca di Nysa

L’assessore     Antonella    Baiocchi     ha   rappresentato
l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto a Nysa,
in Polonia, dove la Città ha sottoscritto un accordo di
cooperazione e scambi culturali, commerciali e turistici. Il
protocollo è stato firmato domenica 23 giugno in occasione di
una cena di gala organizzata appositamente per l’evento: per
la provincia di Nysa, ha sottoscritto il documento il
presidente Andrzej Kruczkiewicz alla presenza del vice
presidente Jacek Chwalenia e degli assessori Joanna Burska e
Adam Fujarczuk.

Alla firma del protocollo si è giunti dopo una serie di
contatti portati avanti nei mesi scorsi tra l’amministrazione
Piunti e quella polacca: i partner si sono impegnati a
sviluppare la cooperazione tra le due realtà e a creare
condizioni favorevoli per proficui scambi di conoscenze tra
istituzioni e le entità aziendali. In particolare, sono stati
gettate le basi per una serie di iniziative che interessano
entrambe le parti: scambi di giovani, cooperazione educativa,
trasferimento reciproco di esperienze nel campo della
promozione turistica, economica e commerciale. Tra queste
iniziative, l’amministrazione polacca ha caldeggiato
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l’attivazione di pacchetti turistici per accogliere già nel
prossimo mese di settembre i primi ospiti da Nysa negli
alberghi di San Benedetto del Tronto.

Un ringraziamento particolare va al dott. Giampiero Marini,
originario di S. Benedetto del Tronto, e alla sua compagna
Dorota Labusga, delegata ai rapporti con l’Italia per la
Provincia, che hanno curato in ogni particolare il processo di
intesa nonché il supporto logistico alla delegazione
sambenedettese.

San Benedetto del Tronto, 26-06-2019
Dalla Città - Il Mascalzone
All’ex GIL torna “Cinema d’amare”, tutte le sere grandi film
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Nel giardino
                                                del complesso
                                                dell’ex GIL,
                                                sul lungomare
                                                Scipioni
                                                (ingresso su
                                                via Sforza),
                                                torna “Cinema
                                                d’aMare”, la
                                                rassegna di
                                                proiezioni
                                                cinematografi
                                                che
                                                all’aperto
                                                che        si
                                                svilupperà,
                                                con un film a
                                                sera,   fino
                                                alla fine di
                                                agosto. Come
                                                da contratto,
                                                anche
                                                quest’anno
                                                sarà      UCI
                                                Italia   spa,
                                                titolare del
                                                marchio UCI
Cinemas, a gestire la rassegna.Si parte sabato 29 giugno con
“A star is born”, remake del musical “È nata una stella” e
inserito dall’American Film Institute tra i dieci migliori
film del 2018. Ha ricevuto 8 candidature ai Premi Oscar 2019,
incluse quelle per miglior film, miglior attore protagonista a
Bradley Cooper (che è anche il regista) e migliore attrice
protagonista (Lady Gaga).

“Anche quest’anno, con il gestore del servizio siamo riusciti
a mettere in cartellone film di livello altissimo – dice
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l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – chi ama il cinema
potrà godere dei migliori titoli della stagione appena
conclusa, dai grandi film pluripremiati alle produzioni di
largo intrattenimento, italiane e straniere. Senza dimenticare
che in questo modo stiamo dando nuova funzione ad un’area
bellissima del nostro territorio per troppo tempo non
valorizzata”.

Aggiunge l’assessore al turismo Pierluigi Tassotti: “Anche
quest’anno, nonostante i costi di gestione non siano certo
diminuiti, il prezzo del biglietto resta invariato ad appena 4
euro per tutti. Forti del consolidamento di questa iniziativa,
che giunge al terzo anno di vita, vorremmo fare meglio delle
due passate stagioni quando fu superato il traguardo dei 2
mila spettatori. Rinnovo il ringraziamento al Rettore e a
tutto il personale dell’UNICAM, la cui sede è accolta
nell’edificio dell’ex GIL, per la disponibilità        sempre
manifestata all’accoglimento del nostro progetto”.

San Benedetto del Tronto, 26-06-2019
                   MUSEI SISTINI DEL PICENO

  Diocesi di San Benedetto del Tronto Ripatransone Montalto

                Museo di arte Sacra di Rotella

               via Ciccolini n° 7, Rotella (AP)

                      COMUNE DI ROTELLA

                   Assessorato alla cultura

   OGGETTO: MOSTRA ROTELLA (AP) 29 giugno-29 settembre 2019

Le Annunciazioni tra Marca e Umbria: il ritorno delle sculture
                          di Rotella

                 nelle terre ferite del sisma
dav

Il progetto, ideato dai Musei Sistini, ma che si realizzerà in
piena collaborazione e sinergia con il Comune di Rotella,
ruota attorno al ritorno temporaneo del gruppo ligneo
raffigurante l’Angelo Annunziante e la Vergine Annunciata; lo
stesso fu ceduto nel 1919 dalla chiesa parrocchiale di Rotella
alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, dove a
tutt’oggi si trova lungo il percorso espositivo.

Il gruppo scultoreo, legato agli stilemi della pittura locale,
da Carlo Crivelli a Pietro Alemanno, fu definito da Luigi
Serra, allora Soprintendente delle Marche e autore
dell’acquisto, come “il miglior saggio di scultura abruzzese
conservato nella Marca”.

Evidenti sono i rapporti delle due sculture con la celebre
Annunciazione di Carlo Crivelli del 1486, oggi alla National
Gallery di Londra e con le tavole della cimasa del trittico di
Camerino, le cui parti laterali, raffiguranti l’Angelo
Annunziante e la Vergine Annunciata, si trovano oggi a
Francoforte, presso lo Städel Museum/ Städelsches
Kunstinstitut lo und Städtische Galerie.
Queste due tavole esemplificano molto bene le novità apportate
da Carlo Crivelli al tema dell’Annunciazione, ponendosi quale
modello iconografico cui quasi certamente ha guardato l’autore
del gruppo ligneo di Rotella.

I contatti in corso con l’attuale direttore della Galleria
Nazionale delle Marche, Dott. Peter Aufreiter, permetteranno
di far tornare temporaneamente le due sculture nel Museo di
arte sacra di Rotella, andando a costituire il nucleo centrale
dell’esposizione.

La mostra intende presentare al pubblico opere di uno stesso
soggetto e appartenenti al medesimo ambito figurativo
crivellesco, assieme ad altri lavori ad esso collegati, per
vicinanza culturale e geografica e realizzati nell’Ascolano,
nell’Abruzzo settentrionale e in Umbria.

Numerosi   sarebbero   i   rimandi   iconografici   e   stilistici
generati dal confronto di queste opere con testimonianze,
soprattutto pittoriche, che si riferiscono al popolare tema
dell’Annunciazione: si pensi ai celebri dipinti di scuola
camerte databili alla metà del Quattrocento o alle opere dei
crivelleschi sparse in numerosi borghi montani tra Marche e
Abruzzo.

Il legame delle Marche con il tema dell’Annunciazione risulta
peraltro particolarmente forte grazie soprattutto alla
presenza della Santa Casa, giunta a Loreto nel Trecento,
secondo la tradizione, ed intorno alla quale è stato eretto
uno dei Santuari mariani più noti al mondo.

Sebbene l’iconografia della Vergine lauretana si caratterizzi
per una sua propria immagine, affatto diversa da quella
dell’Annunciazione, è tuttavia innegabile che il significato
connesso al Santuario mariano sia stato un elemento di
rafforzamento della devozione verso questo avvenimento di
cruciale importanza nella storia dell’umana salvezza. Il ruolo
che questa ricorrenza ha sempre ricoperto, infatti, è
testimoniato da altri eventi singolari come, ad esempio,
l’acquisizione nel 1482 da parte del territorio ascolano,
della Libertas Ecclesiastica avvenuta il 25 marzo, giorno
dell’Annunciazione; ed è proprio in questa occasione che
vennero commissionate ad Ascoli Piceno notevoli opere d’arte
sul tema, come il dipinto di Pietro Alemanno (Ascoli Piceno,
Pinacoteca) e la pala di Carlo Crivelli per i Francescani
osservanti della chiesa dell’Annunziata (Londra, National
Gallery). Inoltre, un importante santo dell’ordine, Giacomo
della Marca, aveva già sostenuto, attraverso la predicazione,
la devozione alla Vergine Annunciata, come testimonia il dono
fatto alla vicina città di Fermo della Sacra Icona (oggi nel
locale Museo Diocesano), preziosa tavola dipinta e
impreziosita da una coperta d’argento contenente una reliquia
dell’Annunciazione.

Proprio grazie a questa devozione nel secondo Quattrocento si
diffondono    dipinti    e  gruppi   lignei    raffiguranti
l’Annunciazione in una vasta area tra Marche, Umbria e
Abruzzo: la mostra intende dunque offrire un approfondimento
di questo tema dal punto di vista storico, artistico e
devozionale.

Il piano della mostra prevede l’esposizione delle seguenti
opere che si ritengono di fondamentale importanza per la
coerenza del progetto:

     Scultore delle Marche meridionali, fine sec. XV Angelo
     annunciante e Vergine Annunciata, legno scolpito e
     dipinto, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.

     Scultore abruzzese, 1410-1420 ca. Angelo annunciante e
     Vergine Annunciata, marmo scolpito, Firenze, Museo
     Nazionale del Bargello

     Scultore marchigiano, sec. XV, Angelo annunciante e
     Vergine Annunciata, legno scolpito e dipinto,
     Ripatransone (AP), Pinacoteca Civica
Ignoto scultore, seconda metà sec. XV, Angelo
     annunciante e Vergine Annunciata, legno scolpito e
     dipinto, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria.

     Pittore crivellesco, fine sec. XV, Polittico di Poggio
     Canoso, tavola dipinta, museo diocesano, Ascoli Piceno

     Atelie di Bruxelle, 1460-70, l’Annunciazione, arazzo,
     Pinacoteca civica, Fermo

     Bartolomeo da Montelparo, 1520, Croce astile con
     rafigurazione dell’Annunciazione, argento inciso e
     niello, Parrocchia San Marone, Monteleone fi Fermo

Unitamente alla finalità artistico-scientifica appena
descritta, un importante obiettivo di questa mostra è quello
di creare, attraverso l’arte, un volano per l’incremento del
settore turistico del piceno dopo gli eventi sismici. Da un
punto di vista prettamente legato alla storia dell’arte, si
intende infatti creare un richiamo per gli esperti e amanti
dell’arte sacra, che specificatamente decideranno di venire a
visitare la mostra di Rotella in quanto attratti da questa
unica e probabilmente irripetibile simultanea presenza di
testimonianze pregevoli.

Un ulteriore obiettivo è anche quello di convogliare nelle
aree interne dell’entroterra, ricche di storia e di tradizioni
religiose, una parte dell’ingente porzione di turisti che
tradizionalmente nei mesi estivi affollano le località
turistiche della costa, interessati principalmente al classico
turismo balneare ma anche desiderosi di iniziative ed eventi
socio-culturali, quali quelli legati alle manifestazioni
religiose e artistiche. Scaturisce infatti da questa richiesta
di diversificazione dell’offerta turistica l’inaspettato
successo di pubblico che nell’estate 2018 ha fatto registrare
la mostra “Opere d’arte salvate dal terremoto da Camerino e
dalle terre Sistine” tenutasi a Rotella dal 22 luglio al 30
settembre 2018.
Facendo tesoro di questa esperienza, ci si prefigge con questa
nuova e scientificamente ancora più probante iniziativa
artistico-culturale programmata per l’imminente estate, di
creare un modello concreto di sviluppo, capace di valorizzare
i centri minori del Piceno.

La mostra sarà realizzata con il contributo della Regione
Marche, del Bim, della Fondazione Carisap e soprattutto delle
aziende locali.
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