Dall'agricoltura servizi ambientali per la gestione delle aree fluviali
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Economia CRITERI TECNICI E SOLUZIONI AMMINISTRATIVE Dall’agricoltura servizi ambientali per la gestione delle aree fluviali Gli strumenti normativi per favorire lo sviluppo delle at- In particolare le colture a seminativo venivano estese sino ai margini dell’al- tività di gestione ambientale sono ormai disponibili ma veo attivo, mentre lanche e zone umide la remunerazione e le procedure amministrative presen- bonificate e i boschi naturali ripariali tano ancora qualche difficoltà: un caso concreto nella venivano sostituiti da pioppeti clonali Pianura Padana specializzati (AA.VV., 2001) (foto 1). Gli ecosistemi agricoli così formatisi Paolo Cielo, Silvia Bertolotto in sostituzione di quelli naturali si rive- lavano però nel medio termine solo par- Nelle aree fluviali il corso d’acqua L’acquisizione delle nuove terre, o il zialmente produttivi e fortemente espo- modifica in varia misura la morfolo- loro utilizzo a vario titolo, compensa- sti ai danni da alluvione, conseguenti a gia delle terre mediante l’attività di va i proprietari delle perdite fondiarie piene sempre più violente e distruttive. erosione e deposizione nell’ambito causate dagli spostamenti dell’alveo L’espansione delle colture agricole, in- di un equilibrio dinamico. Il codice attivo con conseguente sommersione sieme ad altri fattori naturali (mutamenti civile riconosceva il diritto di «allu- di terre fertili. climatici e il progressivo approfondimen- vione» dei terreni lasciati liberi dal Con il continuo mutare dell’assetto to dell’alveo principale del Po e dei suoi fiume ai proprietari dei mappali con- fluviale, molto più veloce delle pratiche maggiori affluenti) e di natura antropi- termini (ar tt. 941-947). Tale diritto amministrative, lungo le fasce fluviali ca (opere di regimazione idraulica non poteva essere esercitato previo un si è verificata una situazione di inde- adeguate, interventi di escavazione in procedimento amministrativo che terminatezza patrimoniale e catastale, alveo non controllati), rendeva nel tem- stabilisse l’estromissione dei terre- non più rispondente alla morfologia e po l’area golenale progressivamente più ni dall’alveo e verificasse il titolo di allo stato colturale delle aree golenali. fragile (AA.VV., 1988). diritto del richiedente. Accanto a ta- Per contro la crescente disponibilità di Anche in seguito ai disastrosi eventi le procedimento, che conduceva al- attrezzature meccaniche e i contributi alluvionali del 1994 e del 2000 le fasce l’acquisizione della piena proprietà agricoli elargiti proporzionalmente al- fluviali sono state individuate come dei terreni ex demaniali, era previ- la superficie coltivata hanno spinto gli elementi di particolare valore natura- sta la concessione di terreni ancora agricoltori verso la ricerca di superfici listico e pubblico interesse per il go- in capo allo Stato per l’utilizzazione da seminare, con un conseguente uti- verno idraulico (foto 2). La legge Cu- del ceduo o la coltivazione dei pioppi lizzo sempre più intensivo dell’area trera (n. 37 del 5-1-1994 - Norme per la (R.D.L. 18-6-1936 n. 1338). fluviale. tutela ambientale delle aree demaniali Foto 1 - Fascia di vegetazione naturale, spesso troppo esigua per essere fisicamente stabile ed ecologicamente funzionale, separa l’ecosistema fluviale da quello agricolo Foto 2 - Esempio di ambiente fluviale di alto valore naturalistico e paesaggistico L’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 15/2005 35
Economia dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle Figura 1 - Carta degli usi del suolo dell’area oggetto del programma acque pubbliche) e altre norme ema- di gestione fluviale nate dall’Autorità di bacino del fiume Po (Piano stralcio delle fasce fluviali – Psff adottato dall’Autorità di baci- Provincia di Pavia no del fiume Po con deliberazione n. 26/97 dell’11-12-1997 – e Piano stralcio per l’assetto idrogeologico per il baci- no idrografico di rilievo nazionale del Po-Pai, adottato dall’Autorità di bacino del Po con deliberazione n. 18 del 26-4- 2001) hanno inteso quindi porre limiti alle coltivazioni a fini produttivi, pro- muovendo nel contempo strumenti per una diversa gestione dell’area fluviale ai fini del progressivo recupero della Fiume Po sua complessità e biodiversità. LEGENDA Per le aziende agricole che colti- Uso del suolo vano a vario titolo aree demaniali o Provincia Confine Acque di Alessandria di regione Greti ex demaniali, sulle quali non è più Strade e Colture consentito praticare coltivazioni a fi- 0 400 800 m fabbricati Praterie N ni produttivi, il nuovo corpo normati- Argini Arbusteti Cenosi forestali vo prevede la possibilità di divenire soggetti gestori dell’area fluviale a fi- ni ambientali. Occorre presentare una Gli usi prevalenti sono quelli agricoli. La golena è tuttavia ancora colonizzata da domanda di concessione unitamente formazioni vegetali naturali. A seconda del tipo di depositi fluviali e della quota a un programma di attività volto alla del terreno rispetto al livello medio della falda si succedono, anche in breve spazio, ambienti e consociazioni vegetali assai differenti (dall’alneto igrofilo – formazione ricostituzione dell’ambiente fluviale vegetale dove prevale la specie arborea Alnus glutinosa nota come ontano nero – alla naturale integrato a un sistema agri- prateria arida tipica del greto ciottoloso), che conferiscono all’area un particolare colo a basso impatto ambientale (com- valore naturalistico e di biodiversità ma 4 articolo 32 norme di attuazione del PAI, allegato 7 alla deliberazione n. 1/99 dell’Autorità di bacino del fiu- me Po). Tale concessione può essere rilasciata anche a titolo gratuito, qua- lora la superficie interessata ricada in aree naturali protette statali o regiona- li (decreto legislativo 11-5-1999 n. 152 - Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/Cee, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, e della direttiva 91/676/Cee relativa alla protezione delle acque dall’inqui- namento provocato dai nitrati prove- nienti da fonti agricole). In par ticolare il Programma deve indicare in quali zone occorre ripristi- nare e ricostituire fasce di vegetazione naturale, dove è opportuno convertire le attuali colture verso modelli a basso impatto (impianti di latifoglie da legno a ciclo medio-lungo, complessi macchia- radura) o dove è preferibile conserva- re pratiche agricole tradizionali. Non vi 3 4 sono limitazioni di superficie minima, Foto 3 - Impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo con un buon corredo tuttavia il programma deve garantire di specie arbustive svolgono funzioni ambientali per la nutrizione della fauna e il un certo impatto sul territorio pren- filtraggio dei nutrienti nel suolo. Foto 4 - Tagli selettivi in boschi golenali a prevalenza di salice bianco – Salix alba – e pioppi sp. pl. L’asportazione di piante instabili permette dendo in considerazione superfici di di contenere il rischio idraulico e di produrre legna che, seppur di modesto valore almeno 20-30 ha. tecnologico, è apprezzata localmente come combustibile. Tali interventi, eseguiti di preferenza nella stagione invernale, possono costituire un’occasione di lavoro Un caso di studio in periodi in cui l’attività agricola è normalmente ridotta Con lo scopo di illustrare un primo Alessandria e Breme e Sartirana Lo- nel «Programma di gestione dell’area esempio di programma di gestione mellina in provincia di Pavia, che han- fluviale del fiume Po fra la confluenza dell’area fluviale, si presenta il caso no intrapreso un insieme coordinato di dei fiumi Sesia e Rotaldo volto alla ri- delle aziende agricole Visconti e Torre iniziative volte a ricostituire, conser- costituzione e valorizzazione dell’am- d’Isola nei Comuni di Bozzole, Fras- vare e valorizzare l’ambiente natura- biente fluviale tradizionale» (Cielo et sineto Po e Valmacca in provincia di le fluviale. Tali attività sono descritte al., 2005). 36 L’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 14/2005
Economia L’area interessata si esten- Figura 2 - Iter amministrativo per l’attuazione di ti fluviali, che costituiscono de su entrambe le sponde del un programma di gestione dell’area fluviale preziosi nuclei di naturalità fiume Po fra la confluenza dei per le aree planiziali e pre- fiumi Sesia e Rotaldo, per una ziose fasce cuscinetto fra le superficie complessiva di cir- Bozza del programma di gestione dell’area fluviale del dinamiche fluviali e le aree ca 760 ha (figura 1). La par- fiume Po fra la confluenza dei fiumi Sesia e Rotaldo volto urbanizzate. te piemontese (80% della su- alla ricostituzione dell’ambiente tradizionale L’attivazione di programmi perficie) ricade interamente di riqualificazione e gestione nel Sistema regionale delle dell’area fluviale può essere aree protette della fascia flu- Osservazioni ente di una molla per lo sviluppo turi- gestione del parco viale del Po e in particolare fluviale del Po e dell’Orba Compatibilità stico del territorio, un’occasio- all’interno del Parco fluviale idraulica ne di lavoro e di accertamento del Po e dell’Orba. I terreni dal magistrato del contesto patrimoniale e ca- sono compresi nella fasce A per il Po tastale dei terreni limitrofi al Parere autorità di (oggi Aipo) (in prevalenza) e B del Psff. corso d’acqua. Oggi, tuttavia, bacino del fiume Po Le superfici sono di proprietà sono ancora pochi i soggetti privata e demaniale. privati e pubblici che hanno raccolto la sfida della gestione Gli obiettivi PROGRAMMA ambientale di queste aree (pre- DEFINITIVO vista dal decreto presidente La finalità del Programma consiglio ministri 22-12-2000, è la ricostituzione di un am- ai sensi del decreto legislativo biente con un buon grado di Richiesta di concessione Richiesta di concessione 31-3-1998 n. 112). stabilità ecologica, in cui la su aree demaniali su aree demaniali Come dimostra il caso pre- componente naturale della Regione Piemonte Regione Lombardia sentato, uno fra i primi a livel- fascia limitrofa al corso d’ac- lo nazionale, gli agricoltori qua separi l’ecosistema fiume possono assumere un ruolo dall’ambiente agricolo tradi- FASE DI ATTUAZIONE fondamentale per la conserva- zionale secondo fasce a gra- zione dell’ecosistema fluviale do di naturalità decrescente, attraverso l’erogazione di ser- a partire dalle sponde del Po vizi ambientali, come peraltro verso l’argine, e sia per esso previsto dal decreto di orien- fonte di biodiversità e miglioramento importante è stato l’approccio multidi- tamento e modernizzazione del settore del paesaggio. sciplinare per contemplare gli aspetti agricolo n. 228 del 18-5-2001 (Orienta- Le azioni del Programma sono rag- agricoli, quelli forestali, ambientali e mento e modernizzazione del settore gruppate in 3 assi d’intervento. naturalistici. I dati sono stati organiz- agricolo, a norma dell’articolo 7 della Nell’asse 1 sono comprese le azioni zati e analizzati mediante GIS. Le linee legge 5-3-2001, n. 57). Non si possono di ricostituzione dell’ambiente natura- d’intervento sono state definite in colla- nascondere difficoltà di ordine buro- le e gestione del territorio (predisposi- borazione con gli enti pubblici coinvolti cratico e di tipo tecnico-operativo, data zione di fasce di arboricoltura da legno e in particolare con l’Ente gestore del la complessità dell’ecosistema (Marti- con funzione di filtro tra le zone naturali parco fluviale del Po e dell’Orba. gnani et al., 1998). Tuttavia un corretto e quelle a maggior vocazione produttiva Il Programma, redatto in bozza e cor- approccio metodologico e una buona - foto 3); conservazione delle zone a va- redato di cartografie e progetti preli- collaborazione fra privato e pubblico lenza naturalistica (boschi, arbusteti e minari degli interventi, è stato quindi hanno permesso di superare, nel caso praterie - foto 4); interventi di recupero presentato per l’approvazione. Succes- analizzato, ogni ostacolo emerso. ambientale di siti degradati. sivamente sono state inviate le doman- Gli aspetti finanziari devono comun- Le restanti azioni degli assi 2 e 3, svi- de di concessione delle aree demaniali que essere ulteriormente considerati, luppate a livello di progetto preliminare ai competenti Uffici delle Regioni Pie- poiché i servizi ambientali e di manu- e facoltative per l’azienda, mirano alla monte e Lombardia. La concessione, tenzione del territorio oggi stentano valorizzazione dell’economia agrofore- richiesta per 30 anni (considerati perio- a offrire adeguate forme di remune- stale (ecocertificazione pioppicoltura, do minimo necessario per la conclusio- razione per i proprietari e i conduttori valorizzazione energetica delle biomas- ne dei cicli colturali delle piantagioni dei fondi. Occorrerebbe individuare se, gestione a fini ambientali della con- legnose), è stata rilasciata per 19 anni, risorse ad hoc per questo tipo di inter- cessione di pesca sul fiume Po) e a una eventualmente prorogabili. venti, attingendo magari ai fondi pre- maggiore fruizione dell’area (realizza- Gli interventi previsti nell’asse 1 han- visti dalla legge n. 183 del 18-5-1989 zione di percorsi naturalistici, recupero no preso avvio nel 2000 e, a oggi, sono («Norme per il riassetto organizzativo e manutenzione della viabilità rurale, re- stati realizzati per il 30% circa. Per il lo- e funzionale della difesa del suolo»), e cupero e ristrutturazione di edifici rurali ro finanziamento l’azienda agricola si a quelli della Pac. per esposizioni temporanee o permanen- è avvalsa di contributi pubblici (rego- ti, attività di agriturismo, divulgazione e lamento Cee 2080/92 e Ce 1257/99 - Paolo Cielo accompagnamento naturalistico). misure F, H e I) e risorse proprie. Dottore forestale La redazione del Programma, con i re- ForTeA studio associato - Torino lativi accertamenti di natura catastale e Conclusioni fortea@studioforestale.it patrimoniale, ha richiesto circa 6 mesi di lavoro, mentre 3 anni sono trascorsi Le norme sulle aree fluviali impon- Silvia Bertolotto dall’inizio delle attività all’ottenimento gono cambiamenti nella coltivazione e Perito agrario libero professionista delle autorizzazioni (figura 2). Sono state gestione delle terre rivierasche e gole- gsbertolotto@libero.it effettuate indagini bibliografiche, di tipo nali. La collettività ha preso coscienza catastale, forestale e pedologico. Molto del particolare valore degli ambien- La bibliografia verrà pubblicata negli estratti. L’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 15/2005 37
Economia BIBLIOGRAFIA AA.VV. (2001) - Demanio fluviale e per- Pavia. Sherwood, 107: 13-17. Compa- tinenze idrauliche demaniali. Il Po - gnia delle foreste, Arezzo. AA.VV. (1988) - I fiumi italiani e le Notiziario dell’Autorità di bacino del calamità artificiali. A cura di Comi- fiume Po, 2: 22-24. Martignani F., Beltrami P., Maestri E., tato per la difesa del Po, Italia Nostra, Montermini A. (1998) - In campo sul Lega Ambiente, Pro Natura, WWF. Po. Acer, 1: 34-37. Ed. Ente Riser ve Naturali Garzaia di Cielo P., Morera A., Visconti M.C. Valenza e Garzaia di Bosco Marengo (2005) - La gestione dell’area fluviale Martignani F., Beltrami P., Maestri E., (oggi Parco fluviale del Po e dell’Or- del Po su iniziativa privata: un caso di Montermini A. (1998) - In campo sul ba), 98 pp. studio fra le Provincie di Alessandria e Po. Acer, 2: 68-72. L’ I N F O R M A T O R E A G R A R I O 15/2005 1
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