Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
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SCOPRIRE CON I SENSI I BISCOTTI Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere Compendio perfetto per momenti di gra- della pasta da cui derivano e dalla quale tificazione personale, partner intriganti discende la tipologia di macchinario uti- per l’espresso italiano, per bevande a base lizzato per la loro lavorazione. di latte, per gelato e per vini speciali, i bi- Si distinguono così quattro tipi di pasta: scotti non sono però tutti uguali. Frutto dura, semidura, molle, molto molle o li- di una tradizione secolare e di tecnologie quida. complesse – che a volte sono state cambia- • Dura: pasta da cui si ottengono i ti- te per soddisfare l’economia e non la sen- pici biscotti secchi, semi-dolci, dalla sorialità – rappresentano un comparto struttura ben areata e dall’inconfon- importante e variegato della pasticceria. dibile leggerezza. Stiamo parlando, per intenderci dei classici biscotti da DEFINIZIONE tè — o gallette che dir si voglia — che, Il biscotto è un dolce da forno, secco e fria- per le loro caratteristiche, ben si pre- bile, composto di farina, zucchero e grassi stano a essere inzuppati in bevande con eventuale aggiunta di uova e di aro- calde. matizzanti. • Semidura: si parla qui dei cosiddetti frollini secchi. Seppure il contenuto NOTIZIE GENERALI in grassi e zucchero risulti maggiore Il termine biscotto deriva dal latino bis rispetto ai precedenti, si distinguono coctus, il cui significato letterale “cotto dagli altri per la presenza di una frol- due volte” è un chiaro richiamo alla sec- la dalla peculiare magrezza. Le ricet- chezza di questo prodotto. te inoltre, sono spesso arricchite con Sottoposte o meno a un secondo passag- numerosi altri ingredienti come latte, gio in forno, le antiche gallette dei mari- uova, cacao ecc. nai – da cui discendono i biscotti moder- • Molle: ricchi frollini ottenuti a partire ni – apparivano, infatti, come un pane da una frolla molto consistente che si sottile molto secco, e, grazie al loro ridot- distingue per il generoso quantitativo to contenuto in acqua, erano in grado di in grassi e zuccheri. Si trovano spesso conservarsi bene anche nel tempo. impreziositi con gocce di cacao, frutta Con l’evoluzione del gusto e dell’arte pa- candita o granelle di nocciole. Rap- sticciera, il commercio con paesi esotici e presentante, e quasi capostipite della le successive contaminazioni culturali, si categoria, è il famoso cookies ameri- è arrivati all’incredibile varietà di prodot- cano con il quale ormai è molto facile ti di cui disponiamo oggi. imbattersi anche in Italia. Tecnologi e specialisti si sono impegna- • Molto molle o liquida: si potrebbe ti nel tentativo di classificarli, ottenendo certamente definire il gran finale, spesso risultati incompleti o addirittura poiché a questo gruppo appartengo- controversi. no un incredibile numero di biscotti Una classificazione efficace è quella che tra cui i pasticcini, le cialde, le specia- prende in considerazio- lità a base di uovo — come i savoiar- ne la consistenza di — o, ancora, quelle a base di man- dorle, come gli amaretti sardi. Tutti questi sono accomunati da un’unica caratteristica: la densità della pasta. Molle o quasi liquida, ben si presta alla produzione di raffinatissime spe- cialità. L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019 49
SCOPRIRE CON I SENSI GLI IMPASTI BASE DELLA PASTICCERA La pasta sfoglia Se dal punto di vista tecnologico la clas- Facilmente riconoscibile per la caratteri- sificazione più riuscita è quella prece- stica struttura a strati, presenta, nonostan- dentemente descritta, a livello sensoriale te la sua leggerezza, una certa friabilità. risulta più immediata e significativa la Questa complessa struttura si ottiene gra- distinzione tra alcuni degli impasti prin- zie all’utilizzo di farine di forza interme- cipali e tipici della nostra pasticceria: la dia (300 W), maggiore rispetto a quella pasta frolla, la pasta sfoglia, i lievitati e le utilizzata per le frolle da cui si otterrebbe meringhe. un prodotto con un’ottima friabilità e una pessima sfogliatura, inferiore rispetto a Pasta frolla quella dei lievitati che al contrario garan- Secondo la tradizione il termine deriva tirebbe la perfetta sfogliatura a discapito dal verbo frollare che indica, in cucina, della friabilità. il processo di intenerimento della carne. Questo tipo di pasta, si compone general- Allo stesso modo si comporta la frolla, che, mente di quattro ingredienti principali: la lasciata in frigorifero a riposare qualche farina, il burro o la margarina, l’acqua e il ora, sviluppa e affina tutte le sue qualità sale che, combinati in diversi modi, danno sensoriali. origine alle varie tipologie di sfoglie. Questa pasta si compone di pochi ingre- dienti utilizzati nelle giuste proporzioni: Lievitati farina, uova, zucchero e grassi (burro, Prodotti sia a partire da lievito madre, sia margarina o sostitutivi). Nella tipologia da lievito di birra, vengono utilizzati per la classica non si utilizzano lieviti e non è realizzazione di numerosi dolci da forno. prevista aggiunta d’acqua. Sono caratterizzati da una pasta tipica- Le frolle si distinguono sicuramente per mente morbida di gradevole sofficità. la loro incredibile friabilità. Sarà necessario, in questo caso, l’utilizzo La caratteristica essenziale di questo pro- di una farina di forza, per esempio mani- dotto, deriva sia dalle materie prime uti- toba. Questa, una volta raggiunta la com- lizzate, sia dalla loro idonea lavorazione. pleta idratazione, darà origine alla maglia Si predilige, ad esempio, una farina dalla glutinica, plastica ed elastica, in grado dì forza ridotta (150/180 W), tale da limita- intrappolare al suo interno i gas liberati re la formazione della maglia glutinica, durante la lievitazione. Sarà così possibi- diretta responsabile dell’elasticità degli le l’aumento di volume dell’impasto e, allo impasti, che comprometterebbe negativa- stesso tempo, si garantirà la stabilità della mente la friabilità finale. struttura finale del prodotto. Dal punto di vista aromatico poi, burro e Gli ingredienti principali sono la farina, uova sono responsabili di quei caratteri- l’acqua, il burro (o margarina), lo zuccherò stici sentori che, a livello organolettico, ci e, infine, i lieviti o gli agenti lievitanti. Que- consentono immediatamente di identifi- sti ultimi svolgono un ruolo importante an- care la pasta come frolla. che per quanto riguarda la determinazione del profilo aromatico del prodotto finito, che, nel caso del lievito madre, risulterà decisamente più complesso e variegato. Meringa Uno dei composti base più semplici e uti- lizzati in pasticceria si prepara con due soli ingredienti, albume e zucchero, che vengono montati insieme. Il bianco d’uovo, sottoposto a sbattimen- to incorpora bolle d’aria trasformandosi, per mezzo delle sue molecole tensioattive, in una vera e propria spuma. Le bollicine che si formano derivano da quella parte 50 L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
SCOPRIRE CON I SENSI PROCESSO PRODUTTIVO La preparazione dei biscotti è tipica per ciascuna tipologia di prodotto. Si ricono- sco però alcune fasi principali comuni: • Impasto: una volta scelte le materie prime, queste sono miscelate in modo da formare un impasto più o meno omogeneo. Questo può essere monta- to, come nel caso della meringa, poco lavorato e lasciato a riposare in frigo per la frolla, “tirato” se si sta prepa- rando una sfoglia o, ancora, in caso di lievitati, lavorato a lungo e lasciato riposare così da favorire la corretta azione dei lieviti. • Formatura: che si tratti di prodot- ti industriali o artigianali, una volta realizzato l’impasto si passa alla fase di molecole idrofobe che, repulsive nei di formatura. Si utilizzano a tale sco- confronti dell’acqua, si legano con l’aria. po differenti macchinari in funzione Prolungando lo sbattimento queste bolle della tipologia di biscotto. si distribuiscono, diminuiscono in volu- • Cottura: si intendono tutti quei cam- me e la schiuma diventa stabile, di colo- biamenti irreversibili, di natura chi- re bianco candido. Una volta aggiunto lo mico-fisica che avvengono in un pro- zucchero la meringa è pronta per essere dotto, quando sottoposto per un certo infornata. Si originerà così quel caratte- tempo a determinate condizioni e ristico prodotto dolce e spumoso che noi temperature. È un processo essenzia- tutti conosciamo. le nella preparazione di un biscotto, che si divide in tre fasi: la prima in cui COMPOSIZIONE si ha la formazione della struttura e Se è vero che i biscotti, come ogni cosa, ri- la conseguente diminuzione del peso chiedono amore, alla ricetta non possono specifico; la seconda che porta all’im- mancare anche una buona dose di burro brunimento della superficie; la terza e di farina. Se poi aggiungiamo zucche- che prende il nome di asciugatura ro e acqua ecco che il nostro impasto è per la considerevole diminuzione pronto da infornare. Pronto, o quasi, per- dell’umidità interna del prodotto. La ché spesso si richiede inoltre un tocco di fase di cottura è accompagnata da un magia. Si aggiungono così, prima di pro- innalzamento progressivo della tem- cedere con la cottura, i lieviti o gli agenti peratura, che parte dai 25°C dell’in- lievitanti. Per le frolle invece, è l’uovo a gresso in forno fino ad arrivare circa rendersi protagonista, donando al nostro a 170°C. Se la temperatura raggiunge dolce, insieme al burro una piacevole e i 240°C si ha la carbonizzazione del inconfondibile fragranza. Infine, abbiamo prodotto, mentre tra i 120°C e i 150°C, gli ingredienti minori, la cui lista è davve- l’interazione tra zuccheri riducenti e ro lunga, e che, dal cacao alle spezie, dalla aminoacidi dà origine alle reazioni di frutta secca alle confetture, farciscono e Maillard, responsabili di quelle note colorano di note vivaci le nostre ricette. aromatiche riconducibili al tostato. La Ecco gli ingredienti principali: burro, caramellizzazione degli zuccheri av- farina, zucchero, acqua, lieviti o agenti viene invece intorno ai 130° C e confe- lievitanti. risce al prodotto le note di caramello. E i secondari: uova, olio, latte, cioccolato/ • Raffreddamento: una volta uscito dal cacao, nocciole/mandorle e frutta secca in forno, prima di essere manipolato, generale, miele, confetture, farciture varie, raccolto ed eventualmente confezio- canditi, spezie, sostanze aromatizzanti. nato, il prodotto deve raffreddarsi. L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019 51
SCOPRIRE CON I SENSI Un corretto raffreddamento implica l’abbassamento della temperatura da 105-130°C fino a sotto i 40°C. Il proble- ma più diffuso in questa fase è quello del checking: l’acqua che ancora è presente all’interno del biscotto, an- che una volta uscito dal forno, tende a migrare verso la periferia, creando delle vibrazioni che possono portare alla rottura della struttura. RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto del 22 luglio 2005 Adottato congiuntamente dal Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nel decreto viene dedicata una specifica nor- mativa a tutela di alcune tra le più note Mediane - Descrittori quantitativi — Baci di dama specialità della tradizione dolciaria italia- na in quanto vengono definite con preci- DESCRITTORI OGGETTIVI sione caratteristiche e composizione dei Descrittori visivi seguenti prodotti: panettone, pandoro, Intensità del colore colomba, savoiardo, amaretto, amaretto Saturazione del colore nella scala del gial- morbido. La nuova disciplina, nel rispet- lo e del marrone in cui il minimo risulta to della ricetta tradizionale, ha regola- il giallo appena percepito e il massimo il mentato il sistema produttivo allo scopo marrone tonaca di frate. di contribuire alla caratterizzazione del prodotto. Integrità È intesa come presenza/assen- Regolamento UE 2017/2158 za sulla sua superficie di scre- Istituisce misure di attenuazione e livelli polature, abrasioni e lesioni. di riferimento per la riduzione della pre- È massima in assenza delle senza di acrilammide negli alimenti spe- citate caratteristiche. cificando l’ambito di applicazione: “...pro- dotti da forno fini: biscotti, gallette, fette Alveolatura biscottate, barrette ai cereali, scones, coni, Indica l’entità della presenza di spazi vuo- cialde, crumpets e pane con spezie (pan- ti rilevabili visivamente nella pasta, quin- pepato), nonché cracker, pane croccanti e di sulla superficie osservata. Di fatto po- sostituti del pane.” trebbe essere considerato come rapporto In questa categoria per cracker si inten- vuoto/pieno, il che comporta di attribuire de una galletta secca (prodotto da forno a un valore massimo quando il vuoto supe- base di farina di cereali). ra il pieno e il valore minimo quando non sono percepiti spazi vuoti. PROFILO SENSORIALE Generare un profilo sensoriale dei biscot- Profondità imbrunimento ti non è cosa facile proprio per l’incredi- Considerata la sezione di un biscotto, quin- bile varietà che la categoria rappresenta. di dopo la sua rottura ortogonale rispetto Senza la pretesa che l’elenco sia esausti- alla lunghezza, la profondità dell’imbru- vo, vediamo quindi i descrittori oggettivi nimento si valuta come distanza tra la su- e quelli edonici comunemente impiegati. perficie e il punto in cui la pasta cessa di avere un’intensità di colore maggiore del- la restante superficie della sezione. Più la distanza è elevata e maggiore sarà il valo- re da attribuire al descrittore. 52 L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
SCOPRIRE CON I SENSI Descrittori gustativo-tattili titolo di esempio: uva, datteri, fichi) in Durezza generale e/o a esponenti specifici della Entità dello sforzo mandibolare che si deve famiglia. compiere per deformare e/o rompere il campione oggetto dell’esame. Vegetale fresco Intensità delle note riconducibili per ana- Dolce logia all’area del vegetale fresco in gene- Livello di percezione del sapore dolce ri- rale o a esponenti specifici della famiglia levabile durante la masticazione del bi- (per esempio erba, foglia di pomodoro, scotto. peperone). Acidità Vegetale secco Livello di percezione del sapore acido ri- Intensità delle note riconducibili per ana- levabile durante la masticazione del bi- logia all’area del vegetale secco in gene- scotto. rale o a esponenti specifici della famiglia (per esempio fieno, paglia, tè, tabacco). Amaro Livello di percezione del sapore amaro Vegetale balsamico durante la masticazione del biscotto e Intensità delle note riconducibili per ana- appena dopo la deglutizione. logia all’area del vegetale balsamico in ge- nerale o a esponenti specifici della fami- Solubilità glia (per esempio pino, eucalipto, menta). Termine improprio per indicare la velo- cità con la quale il biscotto genera con la Vaniglia saliva un amalgama omogeneo pronto per Intensità delle note aromatiche della va- la deglutizione. niglia, dei suoi derivati e di molecole che la rappresentano (aldeide vanillica e altre). Granulosità Valutazione durante la masticazione dell’en- Tostato tità di particelle percepibili al tatto. Intensità delle note riconducibili per analogia all’area del tostato in generale Descrittori olfattivi e retrolfattivi o a esponenti specifici della famiglia (per Floreale esempio cacao, caffè, malto, caramello e Intensità delle note riconducibili per ana- pasticceria). logia all’area del floreale in generale, a fiori specifici, al miele e al favo. Latticini Intensità delle note riconducibili per Frutta fresca analogia all’area dei latticini in generale Intensità delle note riconducibili per ana- o a esponenti specifici della famiglia (per logia all’area della frutta fresca e a frutti esempio panna, burro e crema). specifici allo stato fresco. Uovo Frutta cotta Intensità delle note riconducibili per ana- Intensità delle note riconducibili per ana- logia al tuorlo d’uovo. logia all’area della frutta cotta in generale e di frutti specifici sottoposti a trattamen- Speziato to termico. Intensità delle note ri- conducibili per analogia Frutta secca ed essiccata all’area dello speziato Intensità delle note riconducibili per in generale o a espo- analogia all’area della frutta secca nenti specifici della (per esempio noce, noccio- famiglia (per esempio la, mandorla) e alla pepe, cannella, chiodi frutta essiccata (a di garofano). L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019 53
SCOPRIRE CON I SENSI TRA STORIA E MITOLOGIA Giasone, uno dei mitici Argonauti, stava preparando la spedizione per andare alla ricerca del vello d’oro e aveva dato ordine a un cuoco di infornare i pani che sarebbero serviti come scorta alimentare. Il mal- destro incaricato, si addormentò durante la cottura e al suo risve- glio si ritrovò a fare i conti con dei “pani” dal volume ridotto, sottili e più friabili. Giasone decise di caricarli comunque in cambusa e scoprì ben presto di aver fatto la scelta migliore. Ottimi se inzuppati nel vino, furono gli unici a conser- varsi senza ammuffire rimanendo gradevoli e croccanti. Era nato così il biscotto. Odori anomali Descrittori olfattivi e retrolfattivi Intensità delle note odorose riconducibili Finezza ad avarie della materia prima (per esem- Descrittore edonico utilizzato per la valu- pio putrido, muffa, caseoso) o occorse du- tazione del livello di eleganza del profu- rante il processo di produzione (a titolo mo e dell’aroma di un biscotto. esemplificativo fermentato, bruciato, os- sidato). Franchezza Descrittore edonico che indica il livello di DESCRITTORI EDONICI perfezione del profumo e dell’aroma di un Descrittori visivi biscotto. Attraenza Descrittore edonico che indica il valore di Ricchezza piacevolezza visiva del biscotto. Descrittore edonico che indica la nume- Nasce dall’interazione delle caratteristi- rosità di note olfattive positive, in pratica che visive con le attese che si genera il suo il ventaglio di profumi e di aromi che evi- fruitore. denzia il biscotto. Descrittori tattili-gustativi Rispetto tradizione Armonia Descrittore che esprime il livello di ade- Descrittore edonico che indica il livello renza del biscotto alla tradizione che rap- di fusione su toni discreti e di equilibrio presenta secondo la valutazione soggetti- di tutte le percezioni avvertibili nella fase va di ciascun giudice. gustativa e tattile. In pratica è il livello di piacevolezza generato dal rapporto con il LIVELLO EDONICO quale le diverse entità del percepito stan- Descrittore edonico che esprime il livello no tra loro. di piacere prodotto dal biscotto. 54 L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
SCOPRIRE CON I SENSI CHE COSA GENERA LA QUALITÀ Mettendo a confronto i profili ottenu- ti da biscotti in commercio e i grafici dei generatori edonici, vale a dire quanto si ottiene correlando i valori dei descrittori oggettivi con quelli attribuiti agli edonici, si rendono evidenti i caratteri da enfatiz- zare e quelli da deprimere per aumentare il piacere che si può ricavare dai biscotti. Dai grafici riportati appare subito eviden- te che se l’integrità ha la sua importanza, a livello visivo fa premio l’alveolatura e a livello tattile non costituiscono caratte- ristiche negative la durezza (purché non superi un certo livello) e persino una cer- ta granulosità, come se questa costituisse una scoperta piacevole e non fastidiosa per Generatori edonici — Baci di dama l’assaggiatore. Ovviamente il dolce a livello gustativo ci vuole, bilanciato da una certa acidità che però non deve essere troppo evi- dente, altrimenti fa volgere la caratteristica al negativo, posizione che ricopre imman- cabilmente l’amaro. Di grande rilevanza il profilo aromatico: premia sicuramente la sua complessità e sempre risultano fon- damentali per donare piacere il floreale, la vaniglia, i latticini (burro e panna) e la frut- ta secca ed essiccata, mentre lo speziato è apprezzato in certi prodotti e in altri meno, e la frutta fresca pare non essere gradita. Sostanzialmente l’analisi sensoriale con- ferma il credo consolidato dell’eccellenza dei biscotti: innanzitutto il lievito madre che oltre a intervenire su caratteristiche visive e tattili porta una fragranza singo- lare data soprattutto dal floreale, poi la Generatori edonici — Biscottoni corretta tostatura, foriera della frutta secca ed essiccata e di buon supporto al sentore vanigliato ottenuto da bacelli che decisa- mente evitano l’accento chimico dato da aromatizzanti di scarso pregio. GIULIA FORNACIARI LUIGI ODELLO Gli autori ringraziano Biscottificio Gron- dona per la collaborazione nella realizzazione dell’articolo Generatori edonici — Canestrelli L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019 55
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