Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere

Pagina creata da Eleonora Miceli
 
CONTINUA A LEGGERE
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

                                   I BISCOTTI
          Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato
            come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere

Compendio perfetto per momenti di gra-            della pasta da cui derivano e dalla quale
tificazione personale, partner intriganti         discende la tipologia di macchinario uti-
per l’espresso italiano, per bevande a base       lizzato per la loro lavorazione.
di latte, per gelato e per vini speciali, i bi-   Si distinguono così quattro tipi di pasta:
scotti non sono però tutti uguali. Frutto         dura, semidura, molle, molto molle o li-
di una tradizione secolare e di tecnologie        quida.
complesse – che a volte sono state cambia-        • Dura: pasta da cui si ottengono i ti-
te per soddisfare l’economia e non la sen-             pici biscotti secchi, semi-dolci, dalla
sorialità – rappresentano un comparto                  struttura ben areata e dall’inconfon-
importante e variegato della pasticceria.              dibile leggerezza. Stiamo parlando,
                                                       per intenderci dei classici biscotti da
DEFINIZIONE                                            tè — o gallette che dir si voglia — che,
Il biscotto è un dolce da forno, secco e fria-         per le loro caratteristiche, ben si pre-
bile, composto di farina, zucchero e grassi            stano a essere inzuppati in bevande
con eventuale aggiunta di uova e di aro-               calde.
matizzanti.                                       • Semidura: si parla qui dei cosiddetti
                                                       frollini secchi. Seppure il contenuto
NOTIZIE GENERALI                                       in grassi e zucchero risulti maggiore
Il termine biscotto deriva dal latino bis              rispetto ai precedenti, si distinguono
coctus, il cui significato letterale “cotto            dagli altri per la presenza di una frol-
due volte” è un chiaro richiamo alla sec-              la dalla peculiare magrezza. Le ricet-
chezza di questo prodotto.                             te inoltre, sono spesso arricchite con
Sottoposte o meno a un secondo passag-                 numerosi altri ingredienti come latte,
gio in forno, le antiche gallette dei mari-            uova, cacao ecc.
nai – da cui discendono i biscotti moder-         • Molle: ricchi frollini ottenuti a partire
ni – apparivano, infatti, come un pane                 da una frolla molto consistente che si
sottile molto secco, e, grazie al loro ridot-          distingue per il generoso quantitativo
to contenuto in acqua, erano in grado di               in grassi e zuccheri. Si trovano spesso
conservarsi bene anche nel tempo.                      impreziositi con gocce di cacao, frutta
Con l’evoluzione del gusto e dell’arte pa-             candita o granelle di nocciole. Rap-
sticciera, il commercio con paesi esotici e            presentante, e quasi capostipite della
le successive contaminazioni culturali, si             categoria, è il famoso cookies ameri-
è arrivati all’incredibile varietà di prodot-          cano con il quale ormai è molto facile
ti di cui disponiamo oggi.                             imbattersi anche in Italia.
Tecnologi e specialisti si sono impegna-          • Molto molle o liquida: si potrebbe
ti nel tentativo di classificarli, ottenendo           certamente definire il gran finale,
spesso risultati incompleti o addirittura              poiché a questo gruppo appartengo-
controversi.                                           no un incredibile numero di biscotti
Una classificazione efficace è quella che              tra cui i pasticcini, le cialde, le specia-
                    prende in considerazio-            lità a base di uovo — come i savoiar-
                           ne la consistenza           di — o, ancora, quelle a base di man-
                                                       dorle, come gli amaretti sardi. Tutti
                                                       questi sono accomunati da un’unica
                                                       caratteristica: la densità della pasta.
                                                       Molle o quasi liquida, ben si presta
                                                       alla produzione di raffinatissime spe-
                                                       cialità.

                                                                      L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019         49
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

              GLI IMPASTI BASE DELLA PASTICCERA                  La pasta sfoglia
              Se dal punto di vista tecnologico la clas-         Facilmente riconoscibile per la caratteri-
              sificazione più riuscita è quella prece-           stica struttura a strati, presenta, nonostan-
              dentemente descritta, a livello sensoriale         te la sua leggerezza, una certa friabilità.
              risulta più immediata e significativa la           Questa complessa struttura si ottiene gra-
              distinzione tra alcuni degli impasti prin-         zie all’utilizzo di farine di forza interme-
              cipali e tipici della nostra pasticceria: la       dia (300 W), maggiore rispetto a quella
              pasta frolla, la pasta sfoglia, i lievitati e le   utilizzata per le frolle da cui si otterrebbe
              meringhe.                                          un prodotto con un’ottima friabilità e una
                                                                 pessima sfogliatura, inferiore rispetto a
              Pasta frolla                                       quella dei lievitati che al contrario garan-
              Secondo la tradizione il termine deriva            tirebbe la perfetta sfogliatura a discapito
              dal verbo frollare che indica, in cucina,          della friabilità.
              il processo di intenerimento della carne.          Questo tipo di pasta, si compone general-
              Allo stesso modo si comporta la frolla, che,       mente di quattro ingredienti principali: la
              lasciata in frigorifero a riposare qualche         farina, il burro o la margarina, l’acqua e il
              ora, sviluppa e affina tutte le sue qualità        sale che, combinati in diversi modi, danno
              sensoriali.                                        origine alle varie tipologie di sfoglie.
              Questa pasta si compone di pochi ingre-
              dienti utilizzati nelle giuste proporzioni:        Lievitati
              farina, uova, zucchero e grassi (burro,            Prodotti sia a partire da lievito madre, sia
              margarina o sostitutivi). Nella tipologia          da lievito di birra, vengono utilizzati per la
              classica non si utilizzano lieviti e non è         realizzazione di numerosi dolci da forno.
              prevista aggiunta d’acqua.                         Sono caratterizzati da una pasta tipica-
              Le frolle si distinguono sicuramente per           mente morbida di gradevole sofficità.
              la loro incredibile friabilità.                    Sarà necessario, in questo caso, l’utilizzo
              La caratteristica essenziale di questo pro-        di una farina di forza, per esempio mani-
              dotto, deriva sia dalle materie prime uti-         toba. Questa, una volta raggiunta la com-
              lizzate, sia dalla loro idonea lavorazione.        pleta idratazione, darà origine alla maglia
              Si predilige, ad esempio, una farina dalla         glutinica, plastica ed elastica, in grado dì
              forza ridotta (150/180 W), tale da limita-         intrappolare al suo interno i gas liberati
              re la formazione della maglia glutinica,           durante la lievitazione. Sarà così possibi-
              diretta responsabile dell’elasticità degli         le l’aumento di volume dell’impasto e, allo
              impasti, che comprometterebbe negativa-            stesso tempo, si garantirà la stabilità della
              mente la friabilità finale.                        struttura finale del prodotto.
              Dal punto di vista aromatico poi, burro e          Gli ingredienti principali sono la farina,
              uova sono responsabili di quei caratteri-          l’acqua, il burro (o margarina), lo zuccherò
              stici sentori che, a livello organolettico, ci     e, infine, i lieviti o gli agenti lievitanti. Que-
              consentono immediatamente di identifi-             sti ultimi svolgono un ruolo importante an-
              care la pasta come frolla.                         che per quanto riguarda la determinazione
                                                                 del profilo aromatico del prodotto finito,
                                                                 che, nel caso del lievito madre, risulterà
                                                                 decisamente più complesso e variegato.

                                                                 Meringa
                                                                 Uno dei composti base più semplici e uti-
                                                                 lizzati in pasticceria si prepara con due
                                                                 soli ingredienti, albume e zucchero, che
                                                                 vengono montati insieme.
                                                                 Il bianco d’uovo, sottoposto a sbattimen-
                                                                 to incorpora bolle d’aria trasformandosi,
                                                                 per mezzo delle sue molecole tensioattive,
                                                                 in una vera e propria spuma. Le bollicine
                                                                 che si formano derivano da quella parte

50     L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

                                                PROCESSO PRODUTTIVO
                                                La preparazione dei biscotti è tipica per
                                                ciascuna tipologia di prodotto. Si ricono-
                                                sco però alcune fasi principali comuni:
                                                • Impasto: una volta scelte le materie
                                                    prime, queste sono miscelate in modo
                                                    da formare un impasto più o meno
                                                    omogeneo. Questo può essere monta-
                                                    to, come nel caso della meringa, poco
                                                    lavorato e lasciato a riposare in frigo
                                                    per la frolla, “tirato” se si sta prepa-
                                                    rando una sfoglia o, ancora, in caso
                                                    di lievitati, lavorato a lungo e lasciato
                                                    riposare così da favorire la corretta
                                                    azione dei lieviti.
                                                • Formatura: che si tratti di prodot-
                                                    ti industriali o artigianali, una volta
                                                    realizzato l’impasto si passa alla fase
di molecole idrofobe che, repulsive nei             di formatura. Si utilizzano a tale sco-
confronti dell’acqua, si legano con l’aria.         po differenti macchinari in funzione
Prolungando lo sbattimento queste bolle             della tipologia di biscotto.
si distribuiscono, diminuiscono in volu-        • Cottura: si intendono tutti quei cam-
me e la schiuma diventa stabile, di colo-           biamenti irreversibili, di natura chi-
re bianco candido. Una volta aggiunto lo            mico-fisica che avvengono in un pro-
zucchero la meringa è pronta per essere             dotto, quando sottoposto per un certo
infornata. Si originerà così quel caratte-          tempo a determinate condizioni e
ristico prodotto dolce e spumoso che noi            temperature. È un processo essenzia-
tutti conosciamo.                                   le nella preparazione di un biscotto,
                                                    che si divide in tre fasi: la prima in cui
COMPOSIZIONE                                        si ha la formazione della struttura e
Se è vero che i biscotti, come ogni cosa, ri-       la conseguente diminuzione del peso
chiedono amore, alla ricetta non possono            specifico; la seconda che porta all’im-
mancare anche una buona dose di burro               brunimento della superficie; la terza
e di farina. Se poi aggiungiamo zucche-             che prende il nome di asciugatura
ro e acqua ecco che il nostro impasto è             per la considerevole diminuzione
pronto da infornare. Pronto, o quasi, per-          dell’umidità interna del prodotto. La
ché spesso si richiede inoltre un tocco di          fase di cottura è accompagnata da un
magia. Si aggiungono così, prima di pro-            innalzamento progressivo della tem-
cedere con la cottura, i lieviti o gli agenti       peratura, che parte dai 25°C dell’in-
lievitanti. Per le frolle invece, è l’uovo a        gresso in forno fino ad arrivare circa
rendersi protagonista, donando al nostro            a 170°C. Se la temperatura raggiunge
dolce, insieme al burro una piacevole e             i 240°C si ha la carbonizzazione del
inconfondibile fragranza. Infine, abbiamo           prodotto, mentre tra i 120°C e i 150°C,
gli ingredienti minori, la cui lista è davve-       l’interazione tra zuccheri riducenti e
ro lunga, e che, dal cacao alle spezie, dalla       aminoacidi dà origine alle reazioni di
frutta secca alle confetture, farciscono e          Maillard, responsabili di quelle note
colorano di note vivaci le nostre ricette.          aromatiche riconducibili al tostato. La
Ecco gli ingredienti principali: burro,             caramellizzazione degli zuccheri av-
farina, zucchero, acqua, lieviti o agenti           viene invece intorno ai 130° C e confe-
lievitanti.                                         risce al prodotto le note di caramello.
E i secondari: uova, olio, latte, cioccolato/   • Raffreddamento: una volta uscito dal
cacao, nocciole/mandorle e frutta secca in          forno, prima di essere manipolato,
generale, miele, confetture, farciture varie,       raccolto ed eventualmente confezio-
canditi, spezie, sostanze aromatizzanti.            nato, il prodotto deve raffreddarsi.

                                                                   L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019        51
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

                  Un corretto raffreddamento implica
                  l’abbassamento della temperatura da
                  105-130°C fino a sotto i 40°C. Il proble-
                  ma più diffuso in questa fase è quello
                  del checking: l’acqua che ancora è
                  presente all’interno del biscotto, an-
                  che una volta uscito dal forno, tende
                  a migrare verso la periferia, creando
                  delle vibrazioni che possono portare
                  alla rottura della struttura.

              RIFERIMENTI NORMATIVI
              Decreto del 22 luglio 2005
              Adottato congiuntamente dal Ministero
              delle Attività Produttive e dal Ministero
              delle Politiche Agricole e Forestali, nel
              decreto viene dedicata una specifica nor-
              mativa a tutela di alcune tra le più note        Mediane - Descrittori quantitativi — Baci di dama
              specialità della tradizione dolciaria italia-
              na in quanto vengono definite con preci-         DESCRITTORI OGGETTIVI
              sione caratteristiche e composizione dei         Descrittori visivi
              seguenti prodotti: panettone, pandoro,           Intensità del colore
              colomba, savoiardo, amaretto, amaretto           Saturazione del colore nella scala del gial-
              morbido. La nuova disciplina, nel rispet-        lo e del marrone in cui il minimo risulta
              to della ricetta tradizionale, ha regola-        il giallo appena percepito e il massimo il
              mentato il sistema produttivo allo scopo         marrone tonaca di frate.
              di contribuire alla caratterizzazione del
              prodotto.                                        Integrità
                                                               È intesa come presenza/assen-
              Regolamento UE 2017/2158                         za sulla sua superficie di scre-
              Istituisce misure di attenuazione e livelli      polature, abrasioni e lesioni.
              di riferimento per la riduzione della pre-       È massima in assenza delle
              senza di acrilammide negli alimenti spe-         citate caratteristiche.
              cificando l’ambito di applicazione: “...pro-
              dotti da forno fini: biscotti, gallette, fette   Alveolatura
              biscottate, barrette ai cereali, scones, coni,   Indica l’entità della presenza di spazi vuo-
              cialde, crumpets e pane con spezie (pan-         ti rilevabili visivamente nella pasta, quin-
              pepato), nonché cracker, pane croccanti e        di sulla superficie osservata. Di fatto po-
              sostituti del pane.”                             trebbe essere considerato come rapporto
              In questa categoria per cracker si inten-        vuoto/pieno, il che comporta di attribuire
              de una galletta secca (prodotto da forno a       un valore massimo quando il vuoto supe-
              base di farina di cereali).                      ra il pieno e il valore minimo quando non
                                                               sono percepiti spazi vuoti.
              PROFILO SENSORIALE
              Generare un profilo sensoriale dei biscot-       Profondità imbrunimento
              ti non è cosa facile proprio per l’incredi-      Considerata la sezione di un biscotto, quin-
              bile varietà che la categoria rappresenta.       di dopo la sua rottura ortogonale rispetto
              Senza la pretesa che l’elenco sia esausti-       alla lunghezza, la profondità dell’imbru-
              vo, vediamo quindi i descrittori oggettivi       nimento si valuta come distanza tra la su-
              e quelli edonici comunemente impiegati.          perficie e il punto in cui la pasta cessa di
                                                               avere un’intensità di colore maggiore del-
                                                               la restante superficie della sezione. Più la
                                                               distanza è elevata e maggiore sarà il valo-
                                                               re da attribuire al descrittore.

52     L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

Descrittori gustativo-tattili                   titolo di esempio: uva, datteri, fichi) in
Durezza                                         generale e/o a esponenti specifici della
Entità dello sforzo mandibolare che si deve     famiglia.
compiere per deformare e/o rompere il
campione oggetto dell’esame.                    Vegetale fresco
                                                Intensità delle note riconducibili per ana-
Dolce                                           logia all’area del vegetale fresco in gene-
Livello di percezione del sapore dolce ri-      rale o a esponenti specifici della famiglia
levabile durante la masticazione del bi-        (per esempio erba, foglia di pomodoro,
scotto.                                         peperone).

Acidità                                         Vegetale secco
Livello di percezione del sapore acido ri-      Intensità delle note riconducibili per ana-
levabile durante la masticazione del bi-        logia all’area del vegetale secco in gene-
scotto.                                         rale o a esponenti specifici della famiglia
                                                (per esempio fieno, paglia, tè, tabacco).
Amaro
Livello di percezione del sapore amaro          Vegetale balsamico
durante la masticazione del biscotto e          Intensità delle note riconducibili per ana-
appena dopo la deglutizione.                    logia all’area del vegetale balsamico in ge-
                                                nerale o a esponenti specifici della fami-
Solubilità                                      glia (per esempio pino, eucalipto, menta).
Termine improprio per indicare la velo-
cità con la quale il biscotto genera con la     Vaniglia
saliva un amalgama omogeneo pronto per          Intensità delle note aromatiche della va-
la deglutizione.                                niglia, dei suoi derivati e di molecole che la
                                                rappresentano (aldeide vanillica e altre).
Granulosità
Valutazione durante la masticazione dell’en-    Tostato
tità di particelle percepibili al tatto.        Intensità delle note riconducibili per
                                                analogia all’area del tostato in generale
Descrittori olfattivi e retrolfattivi           o a esponenti specifici della famiglia (per
Floreale                                        esempio cacao, caffè, malto, caramello e
Intensità delle note riconducibili per ana-     pasticceria).
logia all’area del floreale in generale, a
fiori specifici, al miele e al favo.            Latticini
                                                Intensità delle note riconducibili per
Frutta fresca                                   analogia all’area dei latticini in generale
Intensità delle note riconducibili per ana-     o a esponenti specifici della famiglia (per
logia all’area della frutta fresca e a frutti   esempio panna, burro e crema).
specifici allo stato fresco.
                                                Uovo
Frutta cotta                                    Intensità delle note riconducibili per ana-
Intensità delle note riconducibili per ana-     logia al tuorlo d’uovo.
logia all’area della frutta cotta in generale
e di frutti specifici sottoposti a trattamen-   Speziato
to termico.                                     Intensità delle note ri-
                                                conducibili per analogia
Frutta secca ed essiccata                       all’area dello speziato
Intensità delle note riconducibili per          in generale o a espo-
    analogia all’area della frutta secca        nenti specifici della
             (per esempio noce, noccio-         famiglia (per esempio
                     la, mandorla) e alla       pepe, cannella, chiodi
                      frutta essiccata (a       di garofano).

                                                                   L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019        53
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

                  TRA STORIA E MITOLOGIA
                  Giasone, uno dei mitici Argonauti, stava preparando
                  la spedizione per andare alla ricerca del vello d’oro e
                  aveva dato ordine a un cuoco di infornare i pani che
                  sarebbero serviti come scorta alimentare. Il mal-
                  destro incaricato, si addormentò
                  durante la cottura e al suo risve-
                  glio si ritrovò a fare i conti con dei
                  “pani” dal volume ridotto, sottili
                  e più friabili. Giasone decise di
                  caricarli comunque in cambusa e
                  scoprì ben presto di aver fatto la
                  scelta migliore. Ottimi se inzuppati
                  nel vino, furono gli unici a conser-
                  varsi senza ammuffire rimanendo
                  gradevoli e croccanti.
                  Era nato così il biscotto.

              Odori anomali                                     Descrittori olfattivi e retrolfattivi
              Intensità delle note odorose riconducibili        Finezza
              ad avarie della materia prima (per esem-          Descrittore edonico utilizzato per la valu-
              pio putrido, muffa, caseoso) o occorse du-        tazione del livello di eleganza del profu-
              rante il processo di produzione (a titolo         mo e dell’aroma di un biscotto.
              esemplificativo fermentato, bruciato, os-
              sidato).                                          Franchezza
                                                                Descrittore edonico che indica il livello di
              DESCRITTORI EDONICI                               perfezione del profumo e dell’aroma di un
              Descrittori visivi                                biscotto.
              Attraenza
              Descrittore edonico che indica il valore di       Ricchezza
              piacevolezza visiva del biscotto.                 Descrittore edonico che indica la nume-
              Nasce dall’interazione delle caratteristi-        rosità di note olfattive positive, in pratica
              che visive con le attese che si genera il suo     il ventaglio di profumi e di aromi che evi-
              fruitore.                                         denzia il biscotto.

              Descrittori tattili-gustativi                     Rispetto tradizione
              Armonia                                           Descrittore che esprime il livello di ade-
              Descrittore edonico che indica il livello         renza del biscotto alla tradizione che rap-
              di fusione su toni discreti e di equilibrio       presenta secondo la valutazione soggetti-
              di tutte le percezioni avvertibili nella fase     va di ciascun giudice.
              gustativa e tattile. In pratica è il livello di
              piacevolezza generato dal rapporto con il         LIVELLO EDONICO
              quale le diverse entità del percepito stan-       Descrittore edonico che esprime il livello
              no tra loro.                                      di piacere prodotto dal biscotto.

54     L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
SCOPRIRE CON I SENSI

CHE COSA GENERA LA QUALITÀ
Mettendo a confronto i profili ottenu-
ti da biscotti in commercio e i grafici dei
generatori edonici, vale a dire quanto si
ottiene correlando i valori dei descrittori
oggettivi con quelli attribuiti agli edonici,
si rendono evidenti i caratteri da enfatiz-
zare e quelli da deprimere per aumentare
il piacere che si può ricavare dai biscotti.
Dai grafici riportati appare subito eviden-
te che se l’integrità ha la sua importanza,
a livello visivo fa premio l’alveolatura e
a livello tattile non costituiscono caratte-
ristiche negative la durezza (purché non
superi un certo livello) e persino una cer-
ta granulosità, come se questa costituisse
una scoperta piacevole e non fastidiosa per
                                                    Generatori edonici — Baci di dama
l’assaggiatore. Ovviamente il dolce a livello
gustativo ci vuole, bilanciato da una certa
acidità che però non deve essere troppo evi-
dente, altrimenti fa volgere la caratteristica
al negativo, posizione che ricopre imman-
cabilmente l’amaro. Di grande rilevanza il
profilo aromatico: premia sicuramente la
sua complessità e sempre risultano fon-
damentali per donare piacere il floreale, la
vaniglia, i latticini (burro e panna) e la frut-
ta secca ed essiccata, mentre lo speziato è
apprezzato in certi prodotti e in altri meno,
e la frutta fresca pare non essere gradita.
Sostanzialmente l’analisi sensoriale con-
ferma il credo consolidato dell’eccellenza
dei biscotti: innanzitutto il lievito madre
che oltre a intervenire su caratteristiche
visive e tattili porta una fragranza singo-
lare data soprattutto dal floreale, poi la          Generatori edonici — Biscottoni
corretta tostatura, foriera della frutta secca
ed essiccata e di buon supporto al sentore
vanigliato ottenuto da bacelli che decisa-
mente evitano l’accento chimico dato da
aromatizzanti di scarso pregio.

             GIULIA FORNACIARI

                LUIGI ODELLO
       Gli autori ringraziano Biscottificio Gron-
                dona per la collaborazione nella
                     realizzazione dell’articolo

                                                    Generatori edonici — Canestrelli

                                                                        L’ASSAGGIO 65 - PRIMAVERA 2019     55
Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere Dal profilo merceologico dei biscotti al profilo sensoriale: ecco svelato come si determina e quali sono i fattori che incidono sul piacere
Puoi anche leggere