Da Svilippo&Organizzazione - n. 295 Settembre/Ottobre 2020 - Skilla
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da n. 295 Svilippo&Organizzazione Settembre/Ottobre 2020 PER INFO E ABBONAMENTI www.este.it Daniela Bobbiese | responsabile abbonamenti ESTE | 02.91434400 | daniela.bobbiese@este.it
ELITE ALLO SPECCHIO INTERPRETARE IL PRESENTE E FORMARSI PER IL DOMANI di Dario Colombo Ha legato il suo nome alla formazione con Leopardi. La guida dell’organizzazione è origini contadine della mia famiglia, da cui l’elearning. Ma l’etichetta gli va stretta. ora nelle mani dei figli, che hanno rac- ho ereditato, per esempio, l’interesse per il E non può essere altrimenti. Per capirlo colto un’eredità importante nel mondo giardinaggio e per le tartarughe. Forse per basta ripercorrere la sua lunga esperienza della formazione. Amicucci è stato tra i compensare l’esigenza del pensiero veloce professionale che l’ha visto in tanti anni primi a comprendere i limiti delle attività e della mia attitudine a cavalcare le inno- misurarsi con numerose metodologie di formative tradizionali diffuse su supporti vazioni, sono interessato a ciò che riporta a apprendimento. Per esempio, a 19 anni digitali. L’aveva capito già negli Anni 90, una dimensione di vita ‘lenta’. Non a caso, è stato insegnante di Geografia nei corsi forse addirittura troppo in anticipo rispetto faccio yoga, una passione che in gioventù delle 150 ore, un progetto nato da un accor- al mercato, tanto che all’inizio l’esperienza fu stimolata da un cugino che sapeva cam- do sindacale per consentire ai lavoratori di imprenditoriale è stata complicata. Lui, minare sulle mani… ottenere il diploma di terza media: lo spirito però, alla lungimiranza ha affiancato il divulgativo delle sue lezioni e la capacità di coraggio dell’imprenditore e quando con A proposito di origini, i suoi nonni erano rendere chiari i concetti anche più com- la crisi del 2008 le imprese hanno iniziato contadini e i suoi genitori imprenditori plessi – diventati nel tempo caratteristici a ridurre gli investimenti in formazione nel settore ortofrutticolo. Che cosa del suo metodo formativo, insieme con la tradizionale, Amicucci si è trovato un passo porta con sé dell’esperienza delle competenza di contaminare attraverso avanti ai competitor. E pensare che la sua generazioni che l’hanno preceduta? saperi diversi – erano molto apprezzati. storia poteva andare in modo comple- Provengo da una tipica famiglia delle Il suo percorso di formatore, in realtà, tamente diverso, se una domenica degli Marche, con tanti figli, di cui l’ultimo lo aveva iniziato poco prima, nel 1970, Anni 60 non si fosse rotto una mano con maschio – come da tradizione – aveva anno in cui nasceva anche la rivista le giovanili della Csi Recanati e avesse così il diritto di studiare in seminario. Negli Sviluppo&Organizzazione. Mentre il bime- potuto partecipare a quel provino tanto Anni 70 i miei genitori aprirono un strale della casa editrice ESTE cominciava agognato con il Torino calcio… negozio di ortofrutta a Recanati, vicino le pubblicazioni, lui viveva l’esperienza di alla casa di Giacomo Brodolini (Ministro animatore nei gruppi di giovani nei campi Perché è riduttivo considerare del Lavoro e Senatore a cavallo degli scuola diocesani del Movimento studenti Amicucci come il formatore Anni 60 e 70, ndr) e all’abitazione di di Azione cattolica. Cinquant’anni dopo dell’elearning? Giacomo Leopardi: l’attività dunque era e con tante esperienze alle spalle, Franco Ognuno di noi è la summa di tante storie; nel cuore pulsante della cultura cittadi- Amicucci è Presidente di Skilla, brand che è il frutto degli incontri e delle contamina- na, che all’epoca si sviluppava attraverso nel tempo ha preso il posto di Amicucci zioni di generazioni e di ambienti. E questo dibattiti e cineforum. Per la formazione formazione, azienda da lui fondata con vale anche per le organizzazioni. È inne- della persona non è fondamentale solo la moglie Augusta Pantanetti nel 2000, gabile la mia passione per le tecnologie la famiglia, anche l’ambiente – compre- in quelle terre che diedero i natali a tante rivolte all’apprendimento, ma sono forte- sa l’architettura – è decisivo. E questo personalità, tra cui l’immortale Giacomo mente legato alla mia terra, ricordo delle vale anche per le organizzazioni. 7
IL RITRATTO DI FRANCO AMICUCCI FRANCO Ma non c’era solo lo sport nella sua vita; com’è nata la passione e l’interes- se per la formazione? AMICUCCI In estate alternavo il lavoro come cameriere all’attività di animatore nei centri estivi. Fu lì che, durante il percorso di formazione sui Monti Sibillini, entrai in contatto con una Presidente di Skilla lettura illuminante: La dinamica di gruppo di Roger Mucchielli. Quell’esperienza fu per me il punto di inizio di 50 anni di animazio- Franco Amicucci è sociologo, formatore e docente. È autore di diverse ne dei gruppi. pubblicazioni, tra le quali La formazione fa spettacolo (Il Sole 24Ore, 2005) e Boundaryless Learning, curato con Gabriele Gabrielli (Franco Angeli, Quali sono state le altre importanti 2013). Nel 2017 è stato eletto da LeFonti Awards come CEO dell’anno per esperienze che hanno contribuito alla la Formazione. Tra le varie esperienze, Amicucci ha insegnato Sociologia sua formazione? della Comunicazione all’Università di Macerata e collaborato con la Luiss Oltre all’impegno nei giovani delle Acli, di Business School. Tra i pionieri della formazione elearning in Italia, ha fonda- cui sono stato Segretario Provinciale e poi to Skilla, società presente, con la sua library online in 50 Paesi del mondo. Segretario Regionale di Gioventù Aclista, nel 1972, a 19 anni, ho insegnato Geografia all’interno dei corsi delle 150 ore, il progetto ideato nei primi Anni 70 da un accordo sindacale, con l’obiettivo di consentire ai lavoratori di ottenere il diploma di terza Appartiene a quella generazione che un colore tematico), realizzando pure un media. Le lezioni si svolgevano anche voleva cambiare le fabbriche: qual giardino zen per richiamare l’importanza dopo cena e chi mi seguiva riconosceva è stato il suo contributo a questo di tornare sempre a una dimensione di la mia capacità di rendere chiari i temi proposito? lentezza per bilanciare la necessità di acce- affrontati. Questa peculiarità mi ha carat- È vero, volevamo cambiare le fabbriche e lerazione imposta dal mercato. terizzato sin dalle prime esperienze e mi una l’ho cambiata per davvero. Anche in ha sempre accompagnato, agevolando questo caso ho seguito una tradizione ben La sua storia, tuttavia, poteva essere alcune relazioni come quella con Enzo radicata nel territorio da cui provengo: nelle molto diversa se avesse potuto Spaltro, e fatto scegliere come figure di Marche non era inusuale che il mezzadro partecipare a quel provino con il Torino riferimento grandi pedagogisti, psicologi e diventasse contadino e poi trasformasse i calcio: che cosa le impedì una carriera formatori del tempo come Domenico De suoi locali in una bottega artigiana, magari nello sport? Masi e Roberto Vaccani. Per me ricercare la di calzature. Come sede dell’azienda ho In adolescenza si scoprono vari interessi e chiarezza e l’essenza è fondamentale; que- scelto un vecchio rudere – un’antica vetre- gusti; i miei erano molto legati allo sport: sto mi ha portato a familiarizzare subito con ria – in un quartiere di Civitanova Marche facevo atletica leggera (salto in alto, salto mappe mentali, infografiche e a tutto quel nel quale stavano sorgendo nuovi palazzi. in lungo e 100 metri) e giocavo a calcio, filone che mi piace definire design della È stata una decisione legata alla logica di nella Csi Recanati, che come massimo conoscenza. recupero industriale, resa possibile grazie rivale aveva la squadra del Porto Recanati, al supporto di architetti e designer. È, dove iniziò la sua lunga carriera Massimo Come ha trasformato la passione e le però, soprattutto una potente metafora Palanca, futuro giocatore professionista. esperienze giovanili nella formazione in del valore di fondo della formazione: così All’epoca il Presidente del club del Csi una professione? come tutto può essere trasformato, anche Recanati era Beppe Farina, ex terzino Alla passione e alla conoscenza della le persone possono cambiare con l’appren- del Torino, che ogni anno proponeva ai materia affiancavo l’interesse per la dimento e attraverso la contaminazione di granata alcuni giovani da testare. Anche comunicazione. Fondamentale, in que- saperi. Nel recupero dell’edificio, mante- io avrei dovuto affrontare il provino, ma sto senso, è stata l’esperienza di gestione nuto integro nella sua struttura, abbiamo una settimana prima di quell’importante dei progetti di formazione per i giornalisti infatti recuperato e plasmato i materiali che appuntamento mi ruppi la mano e saltò della Rai con il laboratorio sociale del erano già presenti – ferro, mattoni, ecc. – e tutto. A quei tempi i grandi club valutavano Censis (Labos) – tra i docenti c’era anche poi ci siamo dedicati alla cura dei dettagli, tanti giovani, ma mi piace pensare che se Giuseppe De Rita, fondatore dello stesso legati anche al benessere, ponendo atten- avessi potuto partecipare le cose sarebbe- Censis – tra la fine degli Anni 80 e l’inizio zione agli spazi esterni (ogni mese è scelto ro andate diversamente. degli Anni 90, che mi condusse a vivere 8
ELITE ALLO SPECCHIO a Roma. Organizzavo corsi di aggiorna- fortuna. Il punto debole del progetto era Non c’era il rischio che la pillola forma- mento per circa 20 giornalisti, che però aver trasposto le lezioni in aula di tipo tiva fosse associata a una formazione si presentavano in appena due o tre tradizionale su supporto digitale, senza ‘facile’? in aula. Fu un’esperienza decisiva per tuttavia averne modificato il formato e la Sono sempre stato molto attento a comprendere come si può strutturare la strutturazione. gestire il rischio di semplificazione della formazione a chi si considera ‘già arrivato’. formazione; l’obiettivo era rendere com- E che mi permise di iniziare i ragiona- Come è nata l’idea delle pillole prensibile il tema, ma senza perdere il menti che mi avrebbero poi condotto a formative? rigore scientifico dell’attività basata su pre- ideare progetti formativi per imprenditori Nei primi Anni 2000, una ricerca svolta cise metodologie. Per questo ho sempre e manager. dal Direttore del Censis Nadio Delai su coltivato le relazioni con l’università, anche 600 dirigenti fece emergere che questi a seguito dell’esperienza di Docente di All’epoca qual era l’atteggiamento nei non avessero tempo da dedicare alla for- Sociologia della Comunicazione d’Impresa confronti della formazione? mazione; da qui la sfida di creare percorsi nella Facoltà di Economia dell’Università di Ricordo quando mi occupai di formazio- di appena 15 minuti che fossero quindi di Macerata. Lo scambio continuo di saperi e ne per la Rai: i docenti di quegli anni mi facile accesso e togliessero comunque la contaminazione di esperienze diverse è la confessarono di essere stati collocati in l’alibi del tempo. Nel 2004 nacquero le base dell’apprendimento multidisciplinare quel ruolo perché ‘in punizione’. Ai quei pillole formative. Facendo tesoro proprio (le materie non devono essere considerate tempi occuparsi di formazione significava dell’esperienza di docente in televisione, in contrapposizione tra loro) ed è fonda- gestire un aspetto di poca importanza per non volevo creare percorsi di elearning mentale per la gestione delle complessità. l’organizzazione, perché considerato non noiosi da proporre in videocassette, bensì centrale. E, a volte, questo principio conti- l’obiettivo era incentivare maggiormente Perché, nonostante le attività di for- nua a essere valido anche oggi in alcune – sette o otto stimoli diversi sullo stesso matore, ha scelto di iniziare un’attività aziende. La mia sfida è stata quella di resti- tema – attraverso i nuovi linguaggi per imprenditoriale? tuire dignità a quest’ambito e a chi se ne agire sulla memoria a lungo termine. Ho preso questa decisione pur essendo occupa, cancellando l’idea per cui quello Era un approccio orientato al concetto consapevole della mia passione per le atti- del formatore è un ruolo da fine carriera. di microlearning, che prende in consi- vità in aula, in particolare legate ai grandi derazione le ricerche di Howard Gardner eventi, con tante persone disposte ad Come ha fatto a vincere la sfida? della Harvard University sulle intelligenze ascoltarmi che consentono di sviluppare Nel 2004 ho scritto La formazione fa spet- multiple, secondo cui le persone sono relazioni con varie personalità del mondo tacolo, un libro che spiega l’importanza dotate di diverse forme di intelligenza dello spettacolo e dello sport. Ho scelto di non focalizzarsi solo sugli aspetti di che possono essere stimolate. di fare impresa perché avevo capito che produzione dei corsi formativi tradiziona- li d’aula, ma di creare una nuova visione della formazione. Dietro questo testo ci Franco Amicucci (in primo piano sono le esperienze formative sviluppate con la camicia bianca negli Anni 90, come quella per l’Universi- e il bastone) sui Monti Sibillini con i campi scuola diocesani, tà telematica internazionale Uni Nettuno, nella foto originale del 1970 per cui ho curato le lezioni televisive sulle competenze relazionali per le lauree a distanza del Consorzio Nettuno. Era un momento storico in cui la televisione rivestiva un ruolo pedagogico e quindi fu utilizzata per la formazione a distanza. In quel caso l’abilità a rendere comprensi- bili le materie era ancor più importante, perché serviva individuare strategie per tenere alta l’attenzione degli studen- ti-lavoratori costretti a seguire le lezioni di notte. Fu un’esperienza determinante per il mio percorso professionale e per la focalizzazione sull’elearning. Il Consorzio Nettuno provò a proporre i prodotti anche in ambito aziendale, ma senza 9
IL RITRATTO DI FRANCO AMICUCCI competenze del cinema, del teatro, del Tra queste esperienze le è anche doppiaggio, dell’animazione grafica e della capitato di fare formazione ad alcuni produzione multimediale: i contenuti ave- esperti cinesi, come un novello Padre vano anche una buona dose di artigianalità, Matteo Ricci, con cui condivide l’origine visto che il primo studio di registrazione fu marchigiana ed è passato alla Storia allestito nella mia stessa casa. per essere stato un ponte con la Cina… Nel 2005 venne in Italia la delegazione della Il mercato della formazione era pronto Scuola nazionale cinese per approfondire per queste novità? le nostre metodologie di formazione e Avevo la certezza che la formazione si sviluppare l’elearning che in Cina sarebbe sarebbe presto orientata sull’elearning. partito di lì a poco e avrebbe interessato Non esisteva ancora la Rete che consentiva circa 3 milioni di persone. Il Formez, che la diffusione dei contenuti, ma c’erano già gestiva per conto del Dipartimento della Paesi, come il Regno Unito, che avevano funzione pubblica l’ospitalità, mi chiamò maturato forti interessi per la novità. Certo, proprio per le attività che stavo svolgendo l’inizio non fu facile, perché si trattava di sulle nuove modalità formative. Mi colpì attività sperimentali e quindi ci fu una che, durante il mio intervento, i membri buona dose di fiducia da parte di alcuni della delegazione fotografarono tutte le Direttori Generali e Direttori della forma- slide. Poi, nel 2019, dalla sinergia tra Skilla zione; grazie ai quali riuscivo poi a pranzare e la Scuola di formazione permanente con l’Amministratore Delegato, vera figura Fondazione Italia Cina è nato il percorso da convincere, perché per fare innovazione formativo online Italy China Academy. È serve il massimo commitment. Intanto, la un progetto pensato per chiunque operi in mancanza di concorrenza si stava rivelan- un’azienda, organizzazione, istituzione che Da sinistra: Federico e Marco do essere un limite, in quanto mancavano abbia clienti, partner o dipendenti cinesi. Amicucci gli stimoli dal mercato. Mi piace pensare di aver aggiunto un capi- tolo alla storia iniziata dall’attività di Padre il futuro sarebbe stato l’elearning: questa Chi credette nell’innovazione e le diede Matteo Ricci, gesuita nato in una nobile previsione è stata poi confermata. In fondo fiducia? famiglia di Macerata e riconosciuto come sono un sociologo interessato ai grandi Ricordo l’esperienza in Arval, del Gruppo uno dei più grandi missionari della Cina. trend e a fare previsioni sugli scenari futuri. Bnp Paribas con i percorsi formativi in Nelle mie esperienze ho sempre avuto la pillole associate alla gamification: la Torna con costanza l’importanza delle fortuna di lavorare a contatto con grandi formazione prevedeva un momento di sue origini. Anche in ambito lavorativo personaggi e questo mi ha agevolato approfondimento e poi la fase di proposta ha sempre avuto una vocazione a nell’interpretazione del presente con l’at- di idee. Realizzammo un contest che fu sviluppare progetti fortemente legati al tenzione al domani. vinto da un giovane stagista, il quale pro- territorio? pose di compensare l’impatto ambientale Uno dei nostri primi clienti fu l’Associazione Al suo fianco nell’avventura di del vasto parco auto dell’organizzazione librai italiani che nei primi anni della nostra imprenditore ha voluto la sua famiglia, con un progetto di piantumazioni in Costa attività imprenditoriale stava affrontando una tradizione che si tramanda da Rica. Fu un progetto che ci permise di la crisi generata dalla concorrenza delle generazioni… testare nuove modalità per coinvolgere le grandi librerie. Scelsi come sede dell’a- Era condizione non negoziabile che la persone. Dopo Arval lavorammo con altre zienda a Roma quella dell’associazione nuova attività fosse condivisa con mia grandi aziende e con alcune associazioni con la quale abbiamo poi sviluppato oltre moglie Augusta, che divenne socia per manageriali che ci permisero di stimolare 50 eventi nelle diverse librerie del territorio occuparsi delle iniziative di marketing e l’interesse del mercato verso l’elearning. nazionale, offrendo percorsi formativi a della gestione delle relazioni pubbliche, Per dare sostenibilità al progetto impren- manager e Direttori del Personale. Era per poi passare alla gestione organizzati- ditoriale, però, non avevo abbandonato del un modo per far evolvere le librerie, che va interna. Amicucci Formazione è stata tutto l’attività di formatore e parallelamen- accanto ai prodotti tradizionali diven- costituita nel 2000 a Recanati, in provincia te alla gestione dell’azienda continuavo a tavano un luogo di aggregazione. Fu in di Macerata e nell’organizzazione è stato lavorare nei grandi eventi. Questo mi per- quelle occasioni che con il Presidente coinvolto anche il mio primogenito Marco, metteva di mantenere contatti con attori e dell’associazione, Rodrigo Dias, realizzam- che a 18 anni si è dedicato alla creazione altri personaggi che poi potevo coinvolgere mo il calendario Le fate sapienti, ispirato del nostro primo logo. Utilizzavamo le nelle mie pillole formative. al film Le fate ignoranti, dove una parte 10
ELITE ALLO SPECCHIO fu affidata all’attrice Barbara Folchitto, organizzazione è che leghi la sua sorte a operativo: l’azienda aveva preso grande una nostra collaboratrice storica: per cia- quella del fondatore; per questo dal 2012, velocità e io ho maturato la consapevolezza scun mese era stato scelto il volto di una anno di inaugurazione della nuova sede di voler lasciare il testimone in un momen- scrittrice che, insieme con una citazione, aziendale, ho scelto di non avere neppu- to positivo per l’organizzazione. Ora che mi introduceva il suo mondo letterario. Fu un re una scrivania in ufficio: quando sono sono liberato dell’operatività, posso ‘tornare grande successo e Amicucci Formazione presente mi accomodo dove capita, un alle origini’, dedicandomi alla lettura e alla lo sponsorizzò fino al 2012, trasformandolo segnale per comunicare che l’azienda non scrittura. E anche a fare il nonno. nel suo regalo di Natale. ha bisogno di me per evolvere. E infatti la decisione di puntare su Skilla va nella dire- Come ha gestito le dinamiche fami- Torniamo alla sua azienda: come ha zione di ‘spersonalizzare’ l’organizzazione. liari che, nel suo caso, si legano a filo costruito il gruppo di lavoro? doppio all’azienda? Per concretizzare l’idea imprenditoriale ho Come si fa a creare un’azienda e a Sin da subito abbiamo deciso che applicato il principio della contaminazione lasciare che prosegua la sua evoluzio- ogni figura avesse un ruolo chiaro, con di saperi: servivano persone con forma- ne senza il suo fondatore? piena autonomia e spazio riconosciuti zione umanista per individuare il miglior Inizialmente i miei figli, Marco e Federico, dall’organizzazione; e poi abbiamo scelto modo per ‘parlare’ in modo semplice e poi non avevano intenzione di entrare a farne di creare momenti strutturati formali di esperti per coniugare i vari linguaggi e ren- parte; hanno scelto in libertà il percorso confronto per prendere le decisioni. Una derli fruibili in modalità elearning. Ho quindi universitario e le loro storie sono profon- scelta vincente dei miei figli è stata quella reclutato, attraverso il passaparola, alcuni damente diverse dalla mia, visti gli studi di creare ritualità che consentissero di giovani del territorio e studenti conosciuti internazionali e i master conseguiti. Al di gestire il lavoro e la famiglia mantenendo durante il mio periodo di insegnamento là dei titoli ottenuti dai miei figli, mi sono chiare le distinzioni. Nel nostro caso all’università; poi è stato scelto l’ingegnere poi domandato se loro fossero in grado siamo stati favoriti dal fatto che questi designer appassionato di fumetti e il filo- di gestire un’azienda; la risposta è arrivata aspetti combaciano anche con ciò che sofo interessato all’informatica. Sono fiero quando entrambi hanno maturato la proponiamo quotidianamente al mercato. che il gruppo che ha dato vita all’azienda scelta di impegnarsi nell’impresa, occu- sia ancora al lavoro ed è oggi composto da pandosi uno di organizzazione strategica A fronte dell’accelerazione dell’azienda 40enni che nel tempo hanno coinvolto altre e l’altro dello sviluppo. Ma prima ho voluto degli ultimi anni, ha confessato di persone attraverso la germinazione: data che facessero la gavetta, conquistandosi la essersi interrogato sul fatto di essere un’idea si sono cercate le persone in grado fiducia del gruppo di lavoro: se fossero stati stato un freno per l’organizzazione. di dare una mano a svilupparla. Nel tempo, imposti dal vertice, non sarebbero riusciti Perché lo ha pensato? però, la crescita dell’azienda ha imposto un a emergere in un team composto da per- Ho compreso che serve lasciare libertà, recruiting più tradizionale, sia per risponde- sone con grandi conoscenze e con varie anche nelle organizzazioni, per scoprire il re alle nuove necessità di industrializzazione pubblicazioni alle spalle. E così oggi ho potenziale inespresso delle persone. Per del prodotto sia perché oggi servono com- scelto di svolgere il ruolo di Presidente non esempio, ogni maternità che abbiamo petenze specifiche. Contrariamente a tanti imprenditori e nonostante la giovane età dell’azienda, ha già gestito il passaggio generazio- nale: qual è il suo nuovo ruolo? Con Skilla, marchio registrato nel 2011, diventato il metodo di Amicucci Formazione e oggi brand con cui ci pro- poniamo sul mercato, è iniziata la nuova fase che corrisponde all’internazionaliz- zazione. Un tema che almeno al nostro interno curiamo da sempre, vista l’atten- zione alla diversity, che ritengo essere alla base del processo di contaminazione: abbiamo ospitato giovani provenienti da Venezuela, Colombia, Turchia, Malesia, Argentina, Grecia e alcuni sono rimasti a lavorare con noi. Il vero rischio di ogni 11
IL RITRATTO DI FRANCO AMICUCCI gestito in azienda ci ha permesso di far L’ologramma di Franco Amicucci emergere nuove competenze. In questo nella fase di test per la formazione senso considero che le imprese rischiano di del futuro trasformarsi in un freno: quando il business va bene, il pericolo è di non lasciare spazi e libertà, dunque di non scoprire le risorse inespresse. Ho lavorato e conosciuto varie tipologie di organizzazioni e sono convinto che i luoghi iperprotetti sono quelli più conservatori: per questo c’è bisogno di modelli organizzativi in grado di esaltare le potenzialità delle persone. E la stessa cosa vale per gli imprenditori. Il 1970 è stato l’anno in cui ha maturato le prime esperienze da formatore e intanto la casa editrice ESTE pubblicava il primo numero di Sviluppo&Organizzazione: in questi 50 anni siete stati testimoni privilegiati di tanti eventi e lei, in particolare, ha fatto la storia dello sviluppo della formazione in Italia; quali sono le parole chiave dei cinque decenni appena trascorsi? Gli Anni 70 sono stati caratterizzati dalla lavagna tradizionale: era l’epoca della centralità della didattica, al cui centro c’erano il libro e la dispensa. Erano, però, anche i tempi delle grandi discussioni di gruppo e delle importanti figure lega- stagione di contenuti diffusi su floppy disposizione. Questa competenza è certa- te alla formazione. Gli Anni 80 furono e cd-rom, che hanno poi lasciato spazio mente utile in tempi di incertezza come dominati dalle slide scritte a mano e al Web; sono stati gli anni in cui per le quelli che stiamo vivendo: non possiamo poi composte con le lettere – ricordo il aziende era fondamentale dotarsi di sito permetterci di pensare il futuro ipotizzan- lavoro di precisione per incollare sui luci- Internet, Intranet e per le più grandi di do un unico scenario possibile. di i famosi ‘trasferelli’ – e infine rese più piattaforme di elearning. Con il primo stimolanti dall’uso dei colori; furono gli decennio degli Anni 2000, è esplosa In realtà lei ha già testato qualcosa che anni dell’esplosione dei nuovi linguaggi la contaminazione internazionale e il ci proietta nel futuro… applicati alla formazione, così come microlearning con i contenuti multime- Ho lavorato al docente del futuro – a uno pure degli ‘estremismi’ – per esempio diali diffusi sui nuovi device: su questo dei possibili – provando la tecnologia che la camminata motivazionale sui carboni siamo stati i pionieri in Italia. Oggi siamo consente di fare formazione attraverso un ardenti, che personalmente ho sempre di fronte a una sovrabbondanza di con- ologramma, in grado di entrare fisicamente rifiutato – ma per alcune aziende erano tenuti e ci serve un nuovo alfabeto per in 20 ambienti diversi. È uno scenario già funzionali per rompere la monotonia leggere il futuro. reale; l’unico ostacolo, a oggi, riguarda la limi- degli anni precedenti. La turbolenza tata diffusione della tecnologia di supporto. istituzionale degli Anni 90 si è riflessa Ha già anticipato il mercato parlando nella formazione con la nascita dei guru, di pillole formative ben prima dell’av- L’intervista si conclude con l’immagine dei grandi eventi e delle esperienze di vento della sharing economy; quali dell’ologramma di Amicucci; per ora, come outdoor training; rispetto agli strumenti sono le sue previsioni per lo sviluppo ammesso da lui stesso, non è ancora in del formatore, nascevano nuove forme della formazione? grado di essere la nuova figura del for- di dispense, più curate nei dettagli gra- La nuova competenza manageriale, che matore, perché non può apparire in ogni zie all’applicazione di principi di design. l’Unesco definisce future literacy, è dise- luogo. Ma la Storia ci insegna che la tecno- Con il nuovo millennio abbiamo assistito gnare scenari possibili e multipli, grazie logia non può essere il problema. Amicucci all’ondata del digitale, con una rapida alla grande mole di dati che abbiamo a lo ha dimostrato. 12
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