CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
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Il magazine di marketingdelterritorio.info #3 NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 Orizzonti e scenari dal mondo e dai territori CULTURA = CAPITALE Da Umeå a Matera, un viaggio verso il 2019 con Alessandro Bollo, Paolo Verri e Albert Edman Il sogno dei piani strategici L’intervento di Antonio Preiti L’evoluzione della montagna Soluzioni per un inverno ad alta quota
DESTINATION MAGAZINE il magazine di marketingdelterritorio.info TESTATA GIORNALISTICA REGOLARMENTE AUTORIZZATA AL PROTOCOLLO N. 26 DEL 17/09/2013 PRESSO IL TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO Sopra: cielo di Svezia Direttore Responsabile Editore Bruno Caprioli Mailander Srl Via Cavour, 21 10123 Torino Coordinamento Editoriale Via Achille Papa, 30 20149 Milano Pietro Martinetti P.IVA 05237020010 Claudio Pizzigallo tel. +39.011.5527311 tel. +39.02.45076459 fax +39.011.5624048 Art Director & Grafica Valeria Righele, Simona Spadaro Per contattare la redazione: contact@mktg.info Hanno collaborato p.martinetti@mailander.it c.pizzigallo@mailander.it Alessandro Bollo Laura Brogiato Per contattare l’editore: Antonio Preiti info@mailander.it Paolo Verri mailander@pec.mailander.it 2
DESTINATION MAGAZINE #3 Indice 5 Editoriale 6 Cultura Capitale 8 Umeå, la cultura tra i ghiacci svedesi 11 Matera, why? 13 Il sogno dei piani strategici 15 2014-15: l’evoluzione della montagna 17 Libro da viaggio 18 Il “nuovo turismo” parta da Venezia 20 People & Destinations 21 I più letti di Marketing del Territorio 17 Il Monastero di Studenica, in Serbia. Dal 1986 Patrimonio dell’Umanità UNESCO 18 Venezia, Sestiere Castello 3
Editoriale Di: Bruno Caprioli Non basta essere Capitale (per un anno) intorno ai 100 miliardi di euro. Ma è ben poca cosa rispetto alle reali potenzialità del com- parto. Secondo lo studio Pricewaterhouse- Coopers “Il valore dell’arte: una prospettiva economico-finanziaria”, presentato nel 2009 e ancora attuale, l’Italia, rispetto agli altri Paesi, è caratterizzata da un forte gap competi- tivo del ritorno economico del patrimonio C hi avesse voglia di leggere lo studio “Capitali europee della Cultura: strategia di successo ed effetti a lungo termine” ci tro- artistico-culturale e da una scarsa capacità di sviluppare il suo potenziale. L’Italia, si legge nel rapporto, possiede il più ampio patrimo- verebbe indicazioni interessanti, soprattutto nio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 al capitolo 5 dedicato agli effetti di breve e musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e lungo periodo. Il dato più interessante è che il il maggior numero di siti Unesco in una sola patrimonio costruito con la candidatura molto nazione. Il RAC, l’indice che analizza il ritorno spesso non si traduce in un successo di lungo economico degli asset culturali sui siti Unesco, periodo. Infatti due sono i fattori vincenti: la mostra come gli USA, con la metà dei siti, capacità di fare sistema e soprattutto pia- abbiano un ritorno commerciale pari a 16 volte nificare già prima quello che verrà dopo quello italiano. Il ritorno degli asset culturali l’anno di ribalta. In altre parole trasformare della Francia e del Regno Unito è tra 4 e 7 volte questo anno in un trampolino di lancio per la quello italiano. A fronte della ricchezza del trasformazione della città, così da garantire una patrimonio emergono quindi enormi poten- crescita economica e infrastrutturale e lo svi- zialità di crescita non ancora valorizzate. luppo di nuove attività e imprese culturali. Il fa- Il chiaro messaggio che arriva da questo come moso guado che molte realtà italiane e il siste- da altri studi è che non basta avere un patri- ma Paese in generale non riescono a superare. monio per trasformarlo in valore aggiunto e Nel 2020, altro dato su cui riflettere, i leva di sviluppo economico. Bisogna saperlo turisti internazionali nel mondo saranno 1,6 gestire pianificando e investendo nel lun- miliardi, dice l’UNWTO. L’Italia attualmente ha go periodo il proprio capitale, o la propria una quota che si aggira intorno al 18-20% di Capitale. questo mercato, con una ricchezza prodotta 5
DESTINATION MAGAZINE #3 Cultura Di: Alessandro Bollo, Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo ALESSANDRO BOLLO TRACCIA UNA PANORAMICA STORICA DELLE CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA. PAOLO VERRI PRESENTA MATERA 2019. INTERVISTA AD ALBERT EDMAN DI UMEÅ 2014. La Capitale europea della chezza derivante dalla diver- cultura (CEdC) nasce nel sità” (European Commission 1985 da un’idea dell’allora 1985).[...] La CEdC si è evoluta ministro greco della cultura fortemente nel tempo, trasfor- Melina Mercouri con mandosi da iniziativa pretta- l’obiettivo di aiutare la con- mente festivaliera in opportu- vivenza e la conoscenza dei nità per pianificare in modo cittadini degli stati mem- organico l’insieme del terri- bri attraverso “l’espressione torio e perseguendo, a secon- Sopra: Marsiglia, Capitale europea di una cultura che, nel suo da dei casi, strategie di ricon- della cultura 2013 divenire storico e nello svi- versione e riqualificazione Nella pagina a fianco: il MuCEM al luppo contemporaneo, fosse urbana, di riposizionamento Vieux Port di Marsiglia caratterizzata da elementi strategico, di marketing ter- di comunanza e da una ric- ritoriale e di miglioramento 6
DESTINATION MAGAZINE #3 Capitale “Nel 1990, con Glasgow, la Capitale europea della cultura assunse un significato differente” del sistema di offerta turistico-culturale. Analiz- stival estivo esteso”, Richards 1996) per rafforzare zando retrospettivamente l’evoluzione dell’evento, se l’integrazione europea, il senso di cittadinanza comune nei primi anni (dal 1985 al 1990) il titolo veniva asse- e condiviso attraverso lo scambio e la cooperazione, gnato alle grandi capitali e a città d’arte già riconosciute nel 1990, con Glasgow, la Capitale europea della cul- (come Atene, Firenze, Amsterdam, Berlino e Parigi), e tura assunse un significato differente. Glasgow uti- si celebrò come occasione di festa urbana (come “fe- lizzò esplicitamente la candidatura per rafforzare un 7
DESTINATION MAGAZINE #3 processo di rigenerazione urbana e di riconversione 2001 e il 2009 hanno generato impatti di pubblico economica (già avviato da alcuni anni) che consentisse tra loro anche fortemente differenziati, non alla città di superare la crisi di un sistema produttivo e sempre correlati alle dimensioni demografiche della industriale in declino riconvertendolo verso modelli di città ospitante e alla quantità di iniziative offerte. Le sviluppo fortemente interconnessi all’economia della performance oscillano tra valori di poco superiori al cultura. [...] Dal punto di vista economico si è stimato milione di visite per le città di Cork (Irlanda), Porto che l’impatto della spesa turistica indotta dalla CEdC (Portogallo) e Patrasso (Grecia), fino a risultati anche abbia portato un beneficio netto compreso tra i 40 e i otto-dieci volte superiori come nel caso di Lille 47 milioni di euro (Myerscough 1988). (9 milioni di visite) e Liverpool (10 milioni di visite), rispettivamente capitali della cultura nel 2004 e nel Da allora molte città candidate hanno utilizzato 2009. Tra questi due estremi, la maggior parte delle l’evento per avviare o catalizzare processi di edizioni attraggono tra 1,5 e 3 milioni di presenze. Un rigenerazione, di riconversione produttiva, di punto qualificante della candidatura consiste proprio miglioramento dell’immagine turistica, di sviluppo nei modi in cui la programmazione riesce a integrare inclusivo, affiancando alle spese correnti per la la popolazione residente sul territorio circostante realizzazione delle iniziative culturali (comunque all’interno della manifestazione. [...] piuttosto ingenti) significativi investimenti in conto capitale per la realizzazione di infrastrutture, di Da questo punto di vista il caso di Marsiglia-Provenza contenitori culturali e di interventi urbanistici su 2013 è emblematico di una strategia di rinforzamento larga scala da lasciare in eredità al territorio. [...] del polo urbano (hub) capace non solo di “irradiare”, Città portuali come Genova (2004) o come Porto (2011), ma anche di coinvolgere reticolarmente l’intero per esempio, hanno utilizzato la CEdC come propulsore distretto di riferimento. Fin dall’inizio del processo di rinnovamento per la riqualificazione culturale il tessuto imprenditoriale locale è stato mobilitato dal di specifiche aree urbane. [...] Relativamente ruolo strategico della cultura nell’attrattività del all’impatto turistico e culturale originato dalla CEdC territorio e quale precondizione per la crescita e lo nel suo complesso, le edizioni che si sono svolte tra il sviluppo di settori produttivi basati sull’economia Umeå, cultura tra Di: Pietro Martinetti A 650 km da Stoccolma e 400 km dal Circolo Polare Artico, affacciata sul golfo di Botnia nel genei negli stili, dall’operistica all’hardcore, che si tengono ogni anno. Abbiamo incontrato Numerosi studi sui processi di economia della cultura, analiz- zando l’evoluzione delle città territorio di Sápmi, l’unica popo- Albert Edman - Head of Urban capitali europee della cultura lazione indigena europea, Umeå Development and Sustainability dal 1985 ad oggi, hanno indi- è la Capitale europea della cul- di Umeå2014 - per domandargli viduato che la maggior parte tura del 2014: questa cittadina cosa ha significato l’anno da di queste hanno sfruttato situata nel cuore della Svezia è un capitale culturale europea per i l’evento per innescare processi importante centro musicale grazie processi sociali, urbani e turistici di pianificazione urbanistica e ai numerosi festival molto etero- della cittadina svedese. rigenerazione urbana. La vostra 8
DESTINATION MAGAZINE #3 della conoscenza, dell’innovazione e della creazione (produzione musicale e cinematografica, sostegno ai progetti delle industrie culturali, specialmente nel campo della traduzione e dell’editoria), anche se con risultati finali inferiori alle aspettative per una pluralità di motivi derivanti anche dalla crisi finanziaria globale. L’obiettivo di marketing territoriale sotteso, al pari di altre esperienze analoghe come quella di Glasgow, Lille e Liverpool, era quello di posizionare Marsiglia tra le 20 metropoli europee e di candidarla a diventare il principale laboratorio dell’Euromediterraneo. In sintesi, si può affermare che, tra gli obiettivi ricercabili nell’ambito della candidatura, quelli più ricorrenti sono: il miglioramento dell’immagine complessiva della città, il rafforzamento del turismo e della vita culturale, il rafforzamento delle infrastrutture culturali, l’inserimento e l’utilizzo della cultura in un processo Il testo di Alessandro Bollo è un estratto dal capitolo di rigenerazione urbana, la sperimentazione “Le capitali europee della cultura” tratto da libro Il di modalità di governance complesse e nuovo marketing dei sistemi territoriali curato da interistituzionali per il raggiungimento di obiettivi Mailander e edito da Gruppo24Ore , Milano 2012. condivisi di crescita, l’inserimento della città in Sopra: la copertina un’ampia rete di relazioni europee. i ghiacci svedesi città si è mossa in questa dire- in Europa che si è maggiormente svi- di Umeå, un grande asset del più zione? luppata. Tre sono le principali pro- vasto piano di sviluppo urbano. La gettualità di sviluppo urbano legate seconda progettualità è “Gendered Sì, l’evento ha innescato indiretta- all’anno di CEdC: “Väven” (l’onda) e landscape bus tour”, il tour di Umeå mente diversi interventi di sviluppo “City between bridges”, progetto nella città di genere, un medium urbano di larga e piccola scala. Tut- sostenuto dalla città di Umeå e Bal- per rendere visibili e concrete le tavia questa circostanza non è limi- ticgruppen, ha portato alla costru- statistiche dello studio “Umeå – the tata al 2014 e allo status di capitale zione di un nuovo centro culturale, gendered landscape” e dimostrare della cultura considerando che negli un hub creativo e interdisciplinare gli effetti dell’impegno per l’equità ultimi 40 anni Umeå è una delle città affacciato sul fiume Ume nel cuore di genere, creare cioè le condizioni 9
DESTINATION MAGAZINE #3 Sopra: Umeå, Capitale perché le donne e gli uomini abbia- eventi artistici spalmati nelle otto europea della cultura 2014 no pari diritti di modellare la società stagioni del calendario Sami, il e le proprie vite. Infine “Sami signs programma ha compreso una in the city landscape” è una rifles- costruttiva problematizzazione sione sulla cultura Sami attraverso della storia coloniale svedese e le l’installazione di otto nuovi percorsi dinamiche dell’oggi, fondamentali di mediazione culturale in diverse per la sopravvivenza e lo sviluppo location della città. Al fine di aumen- della cultura Sami. tare la percezione della città come enclave indigena, le bacheche rac- Essere capitale europea della contano la presenza del popolo Sami cultura secondo lei ha cambiato in ciascun luogo, come l’Università la percezione internazionale di di Umeå che per oltre 60 anni è stato Umeå? Come sono andate le pre- utilizzato come pascolo delle renne. senze turistiche internazionali in termini di numeri nel 2014? Come la geografia di Umeå (la sua distanza con il Circolo Polare Sì, l’anno della CEdC e la program- Artico, la coabitazione con la mazione culturale hanno certamente popolazione indigena dei Sami) cambiato la percezione internazio- ha dialogato con il programma nale di Umeå e conseguentemente culturale nell’anno della capitale il turismo è cresciuto nel 2014 più di europea? quanto ci si aspettasse. Umeå2014 ha impostato un obbiettivo di crescita La cultura e la popolazione Sami dell’11% di occupazione degli hotel, hanno giocato un ruolo centrale la media per le città che sono state nel percorso di Umeå2014: è stato CEdC. Ad oggi, i dati figurano un au- un anno fondamentale in cui la mento di oltre il 20% di occupazione minoranza ha avuto una visibilità delle camere, tra turisti svedesi e diffusa globalmente. Oltre agli internazionali. 10
DESTINATION MAGAZINE #3 Matera, why? Di: Paolo Verri Direttore Matera 2019 “M atera, where? Matera, dove?” Questa la domanda a cui si rispondeva con difficoltà fast, investitori lungimiranti fanno esperimenti dei primi alberghi diffusi (è il caso delle grotte della toccato a Carlo Levi ottant’anni fa. Mentre dirigo Italia 150, progetto per il 150° dell’Unità d’Italia, fino a venti anni fa. Matera era un civita). Matera presepe, Matera Gol- inciampo in qualche parola di luogo sconosciuto, noto solo agli gota, Matera città dell’acqua e del troppo; e così un invito nato per studiosi di antropologia e agli ap- pane, Matera e la sua Festa patro- aiutare il progetto “Visioni Urbane” passionati lettori di Carlo Levi, Pier nale, la Festa della Bruna: rapida- della Regione Basilicata, diventa una Paolo Pasolini, Rocco Scotellaro. Poi mente, da poche migliaia i turisti si straordinaria opportunità di lavoro. arrivò il riconoscimento a patrimo- moltiplicano per dieci, per cento. Matera si candida a diventare nio mondiale UNESCO, perseguito capitale europea della cultura, e con intelligenza e caparbietà da Personalmente, ci capito per la l’esperienza di tanti anni trascorsi Pietro Laureano; era il 1993, appe- prima volta nel 2008, per merito a Torino tra eventi e pianificazione na avviato il piano di recupero dei della curiosità di mia moglie strategica può essere utile ad una Sassi previsto dalla legge del 1986. Alessandra. Ignorante, scopro un comunità che si interroga sul suo Ma forse solo la scelta di uno stra- tesoro nascosto, in una giornata futuro, e intende trasformare il niero, come spesso succede, cambiò di passeggio assolato di un agosto “Matera, where?” in “Matera, why?”. l’ordine delle cose: Mel Gibson nel trascorso per lo più in Puglia. Ma il Il primo dossier di candidatura, 2004 vi gira The Passion, e da tutto destino è in agguato, e mi merito apparso nel settembre 2013, gira il mondo cominciano ad arrivare tu- anch’io un piccolo confino, ben intorno al tema dell’abitante risti, si aprono i primi bed & break- più salubre e innovativo di quello culturale: un cittadino che non 11
DESTINATION MAGAZINE #3 “Mel Gibson subisce la cultura, ma la genera, prossimi tre anni in formazione di orgoglioso delle proprie idee e della produttori di contenuti, formatori nel 2004 gira propria tradizione, ma aperto al di pubblico, e soprattutto in futuro. Un’apertura che diventa migliori burocrati. Matera, come il The Passion a esplicita nel secondo dossier, quello 70% delle città europee, ha meno Matera, e da con cui nell’ottobre scorso sfidiamo le altre cinque città amiche e compagne di 100 mila abitanti e può offrire soluzioni innovative alle sue sorelle tutto il mondo di viaggio in questo percorso di crescita che coinvolge Cagliari, del vecchio continente, come sostenuto ancora recentemente dal cominciano ad Lecce, Perugia, Ravenna, Siena e che definiamo Italia 2019. Lo slogan nostro sostenitore, premio Nobel, Woodrow Clark. Chi visita Matera arrivare turisti” con cui vinciamo è proprio “Open oggi guarda il passato, ammira future”. Matera non vuole subire il il presente e annusa il futuro; fra futuro ma costruirlo collettivamente, cinque anni l’obiettivo è di offrire forte di 9000 anni di storia, unendo ogni giorno un assaggio di quel che Sopra: Piazza Vittorio Veneto, a Matera paesaggio e design, racconto e accadrà all’umanità nei prossimi (credits: Nico Colucci) tecnologia. Una Fondazione nata cento anni di storia. Ecco perché prima del giudizio finale raccoglie Matera: Matera vi sorprenderà - e 30 milioni di euro da investire nei la porterete per sempre nel cuore. 12
DESTINATION MAGAZINE #3 Il sogno dei piani strategici Di: Antonio Preiti, Direttore Sociometrica, Censis I piani strategici fanno sognare, soprattutto nel turismo, e si capisce perché. La circostanza che crescere teoricamente all’infinito; 2. non includono i costi delle azioni che vengono programmate; 3. non concretamente il piano. Per queste ragioni i piani strategici hanno tanto successo nel turismo. Eppure nessun piano strategico (che sia considerano il tempo entro cui quando sono nati, nel mondo uno) abbia mai cambiato la realtà devono essere realizzati. Tutto è dell’economia aziendale, hanno non modifica il quadro: è la formula possibile e in contemporanea; 4. avuto davvero un grande successo. perfetta. eliminano ogni contraddizione tra Allora perché con le aziende sì e mercati alternativi, tra percezioni con il turismo no? Semplice. Perché Perché lo è? In breve: 1. perché contraddittorie, tra flussi e le aziende sanno quali sono le risorse non pongono limiti allo sviluppo logistica; 5. non rispondono alla disponibili, ne hanno il controllo e la e qualunque destinazione può fastidiosa domanda su chi realizza disponibilità e perciò su questa base 13
DESTINATION MAGAZINE #3 PERCHÉ I PIANI STRATEGICI FANNO SOGNARE, SOPRATTUTTO NEL TURISMO? A sinistra: Antonio Preiti possono costruire il loro sviluppo. bisogno più di decisioni che di che fa promozione non ha in Insomma nell’economia aziendale piani, o quanto meno di piani di mano la qualità dell’offerta, che gli abbiamo un’unità di comando (top- otto pagine, non di centottanta. albergatori non hanno quella della down leadership), disponibilità Magari si potrebbe lavorare sul logistica, sono dati di fatto. Partire delle risorse e obiettivi ben definiti. concetto di “what if”, cosa succede da questi dati per creare un quadro Nel turismo non c’è un’unità di se usiamo le risorse in un certo di decisioni che migliorino le cose comando, la disponibilità delle modo o in un altro, o magari sarebbe è un atto insieme di realismo e di risorse è incerta e frammentata indispensabile una distribuzione dei coraggio. Altrimenti i piani strategici e gli obiettivi sono generici. ruoli: chi fa che cosa. Visto che non sono una forma raffinata di Cosa mettere, allora, al posto dei c’è un comando unico del turismo. sublimazione dei problemi. L’ultima piani strategici? Magari abbiamo Sapere che il soggetto pubblico cosa di cui abbiamo bisogno, oggi. 14
DESTINATION MAGAZINE #3 2014-15: l’evoluzione della montagna IDEE PER ATTRARRE ANCHE I PIÙ REFRATTARI Di: Laura Brogiato AGLI SPORT INVERNALI A rriva la stagione dello sci: ecco una delle certezze che si accompagna ai primi freddi e affrontare al meglio le giornate sulle piste. Divertimento, sport e relax la fanno da padroni con previsione del weekend, è molto di più. Da anni le strategie di marketing territoriale puntano ad al cambio degli armadi. Pronti l’approssimarsi dell’apertura degli attrarre anche i più refrattari agli con tute, cappelli e scarponi: impianti. Ma la montagna non è sport invernali verso località che nessun dettaglio va trascurato per solo argomento di discussione in offrono ogni tipo di esperienze: spa e benessere, festival culturali, senza dimenticare gli immancabili mercatini natalizi e dell’artigianato locale. Uno dei trend dell’inverno 2014/15, come sottolineato dall’Osservatorio del turismo montano curato da Jfc e promosso dall’organizzazione di Nissan Skipass, riguarda l’ospitalità: sempre più turisti italiani e stranieri richiedono la formula “ibrida” del residence, per potersi gestire in libertà, in un contesto più informale rispetto alla A fianco: lo sci freestyle di Freeskischool 15
DESTINATION MAGAZINE #3 struttura alberghiera classica, per poter scegliere come affrontare la propria giornata e poter scoprire sempre più le diverse proposte dei territori. Territori che si propongono come veri “Mountain resort”, dove convivono le opzioni sportive e ricettive, da vivere in maniera lenta, senza l’oppressione del tempo da dedicare allo sci e soprattutto alla portata di chi non è così entusiasta al pensiero di confrontarsi con discese, tricks e paletti. Parlare di Mountain Resort diventa, per le località montane italiane, un valore importante, che trova però un forte legame con l’ambiente nel quale la stessa destinazione è “collocata”, nella sua capacità di tutelarlo e valorizzarlo. A fianco: sciare a Bardonecchia Sotto: il Rockresort di Laax, in Svizzera 16
DESTINATION MAGAZINE #3 Fare sistema anche per le stazioni “base” per l’inverno da cui partire la prima e unica scuola di sci sciistiche è sempre più importante per escursioni e sciate per esplorare freestyle riconosciuta in Italia. per valorizzarsi e proporre ai clienti nuovi comprensori. Perché scegliere Dopo le esperienze sviluppate nei idee e proposte competitive per un comprensorio non è solo que- più importanti comprensori alpini, il mercato. Ad esempio in Piemonte, stione di testa e piste battute, ma di quest’anno una nuova sfida per i a Bardonecchia, con lo stagionale cuore, ricordi e volontà di scoprire. coach della Freeskischool nel tempio sono inclusi ben 24 giornalieri per svizzero delle attività freestyle: altre località alpine, da Monginevro Un’altra tendenza sulle piste è quella Laax, il comprensorio nel cantone alle principali stazioni d’Oltralpe. dello sci freestyle, un approccio dei Grigioni, sarà protagonista di Un’iniziativa che punta a valorizzare che sempre più appassionati della tre weekend tra fine novembre e lo stagionale non come vincolo nel- neve scelgono e sperimentano per gennaio, per riunire la scena freeski la scelta di una sola località alpina, divertirsi a tutti i livelli. Il trend è italiana e far scoprire la disciplina a ma individuazione di una località capitanato dalla FreeskiSchool, tutti gli sciatori. Libro da viaggio Di: Pietro Martinetti Sfogliare la guida Lonely Planet Washington DC è prima tra le Best in Travel 2015 è un po’ come città; nella capitale USA il 2015 Sotto: il meglio del meglio in tema di viaggio dare un giro al mappamondo e sarà dedicato al ricordo di Abramo (credits: D.B.) scegliere la propria destinazione Lincoln, nei 150 anni dall’assassinio. puntando il dito casualmente. Zermatt, il villaggio oltre il Cervino e El Chalten, che segna il ghiacciato Le tre principali classifiche individuano confine tra Argentina e Cile, sono le le top 10 città, regioni e paesi. La alternative per gli amanti dei freddi e Milano dell’Expo ottiene la medaglia del trekking. di bronzo tra le città: energia per costruire l’animo (e finire il cantiere) Singapore, Namibia e Litua- dell’evento universale. A Milano nia sono le destinazioni top tra i commentano che l’Expo certo, ma la paesi; in Europa, troviamo anche metropoli del Nord (meta di turismo, l’Irlanda che inaugura la scenica investimenti, Made in Italy) è una Wild Atlantic road e la Serbia, già tra città che non ostenta mai la propria i “Best kept secret” nella LP Secret bellezza, bisogna andare a scovarla. Europe. Insomma un manuale Anche se le architetture verticali che di viaggio che per completarlo ci connotano la nuova città sono tutto vorrebbe una vita. Una vita, in fuor che indice di understatement. viaggio. 17
DESTINATION MAGAZINE #3 Il “nuovo turismo” parta da Venezia Di: Claudio Pizzigallo I mmaginate un piccolo museo colmo di opere d’arte che riem- piono le sale con la propria storia e vori esposti. Coda e ressa che, alla lunga, hanno effetti deleteri: su chi lavora nel museo, ovviamente, ma modo il carico dei visitatori. Ma se non fosse possibile? Se i quadri non potessero essere spostati, se le scul- la propria bellezza. Il museo non ha anche sulle opere, soffocate dai ture fossero parte integrante del neanche bisogno di farsi conoscere: troppi visitatori. museo che le ospita? Ecco, in quel tutti lo vogliono visitare. E infatti il caso l’unica soluzione sarebbe fare museo è pieno di opere d’arte, ma Che fareste se a voi spettasse in modo che il museo sia meno af- anche di visitatori. In ogni periodo dirigere quel museo? Probabilmente follato. Imponendo un tetto mas- dell’anno, c’è la coda per entrare e cerchereste di ampliare lo spazio simo al numero di visitatori ma c’è la ressa per ammirare i capola- espositivo, di allentare in qualche al contempo facendo in modo che 18
DESTINATION MAGAZINE #3 VENEZIA È TRA LE CITTÀ PIÙ BELLE AL MONDO, MA È ANCHE UNA DELLE PIÙ FRAGILI, E LA SALVAGUARDIA DELLA LAGUNA È CERTAMENTE PIÙ IMPORTANTE DEL DIRITTO DEI TURISTI A VISITARLA i guadagni del museo non vengano Da Roma a San Gimignano, da Sopra: Canal Grande intaccati, e quindi aumentando il Firenze appunto a Venezia, in Italia Nella pagina a fianco: la Serenissima, non più prezzo del biglietto. non mancano i territori che hanno così serena già compreso come la crescita Ora immaginate che quel museo all’infinito del numero di visitatori sia una città. Immaginate Venezia: non sia una soluzione. Ma per la sua chi non vorrebbe passeggiare tra le conformazione fisica, la Serenissima calli della Laguna? Nessuno, è ovvio. è la città che può consentire meglio Ma è concepibile che una città, di regolare i flussi. E infatti, dal che a differenza di un museo non numero chiuso allo stop per le può semplicemente ampliarsi, sia navi da crociera, passando per la costretta a far entrare un numero recente proposta di far pagare un di visitatori superiore a quello che ticket d’ingresso ai visitatori “mordi sarebbe tollerabile per la propria e fuggi”, Venezia si presta meglio sopravvivenza? Evidentemente no. di qualunque altra città nostrana a diventare un laboratorio per il Venezia è tra le città più belle “nuovo turismo”, imperniato sul al mondo, ma è anche una delle guadagno ricavato e non sul mero più fragili, e la salvaguardia dato numerico dei visitatori. della Laguna è certamente più importante del diritto dei turisti Aumentare il costo del biglietto a visitarla, a meno che non si per i vaporetti (ovviamente non pensi che “finché c’è, bene, quando per residenti e pendolari), imporre affonda amen”. un tetto massimo al numero di 19
DESTINATION MAGAZINE #3 ingressi turistici, fermare una di Venezia. La città-museo non indicherà la strada agli altri volta per tutte le incombenti perderà certo la sua attrattività territori che hanno compreso, o che navi da crociera: qualcosa DEVE agli occhi del mondo, e magari in comprenderanno, che di troppo essere fatto per la salvaguardia futuro il “laboratorio” veneziano turismo si può anche morire. People & Destinations Gunther e Christine Holtorf: un La paura blocca i francesi in Il sogno del turismo spaziale non viaggio lungo una vita Tunisia si ferma, nonostante la tragedia 556 mila miglia, 215 paesi del mondo, A inizio 2014, i celebri robot di “Sono convinto che le più 24 anni on the road: il viaggio Star Wars ballavano la “happy” grandi conquiste dell’umanità di Gunther e Christine Holtorf hit globale di Pharell Williams nel si raggiungono attraverso le commuove e ispira. Nel ’90, i due deserto tunisino, ondeggiando tra sofferenze più drammatiche. Siamo bavaresi sono partiti a bordo della i due soli di Tatooine, il pianeta determinati a rendere omaggio al jeep che li ha condotti per l’intera di Luke e Anakin Skywalker. coraggio di questi piloti, traendo Africa fino all’Everest, dai -52 gradi Una grande promozione per il insegnamento da questa tragedia. in Siberia fino ai 50 nell’Outback paese nordafricano che punta Andremo avanti, uniti dal desiderio australiano. Quando nel 2010 un sull’industria turistica per dare collettivo di spingere le barriere cancro ha portato via Christine, il fiato all’economia, che occupa della conoscenza comune sempre marito ha sparso le ceneri nel Salar oltre 400mila persone. Un anno in più avanti”. Il giorno dopo la de Uyuni e ha deciso di continuare il crescita fino alle recenti settimane scomparsa di un pilota della Virgin viaggio. Che si è concluso a ottobre in cui, in seguito alla decapitazione Galactic, le parole di Sir Richard alla porta di Brandeburgo, dopo in Algeria del turista francese Hervé Branson testimoniano la volontà aver percorso la stessa distanza Gourdel, i francesi hanno cancellato di non abbandonare il sogno del dalla terra alla luna e ritorno. il 30% delle prenotazioni. turismo spaziale. 1 2 3 20
DESTINATION MAGAZINE #3 I più letti di Thailandia proposta choc ai turisti: Rallylegend e alberghi esauriti: Turismo, Istat: i dati del secondo “Venite a vivere la legge marziale” San Marino accelera sul territorio trimestre 2014 Thawatchai Arunyik, governatore Se lo sport è un acceleratore di 30 milioni di arrivi e 94 milioni di della TAT Tourism Authority of attrazione territoriale, perché non presenze negli esercizi ricettivi Thailand, ha provato a trasformare premere sull’acceleratore di una d’Italia nel secondo trimestre in un punto di forza l’elemento macchina da rally? È quello che dell’anno: a certificarlo l’Istat, che causa la maggior debolezza hanno pensato a San Marino, dove che segna aumenti sul 2013 nell’attrattività turistica thailandese: a ottobre si è tenuta la dodicesima rispettivamente del 3,6% e del la legge marziale in vigore per edizione di Rallylegend. Un evento 2,8%. Incrementi registrati sia per volere della giunta militare che sportivo che per quattro giorni ha le strutture alberghiere (+2,6%) sia ha preso il potere. Il concetto è riempito le strade e gli hotel del per quelle extralberghiere (+3,3%). che con l’esercito in giro i turisti territorio sanmarinese, grazie ai A calare è invece la permanenza internazionali sono più sicuri, ma a 50.000 appassionati di motori che media, passata da 3,14 giornate nel quanto pare la campagna non sta sono giunti da ogni parte d’Italia e secondo trimestre del 2013 a 3,12 riscuotendo il successo sperato. anche dall’estero. nel medesimo periodo del 2014. Turismo : Do you Digital? Il Politecnico Cultura e accessibilità, l’Europa mette Calabria: quando la promozione di Milano misura l’innovazione digitale a disposizione 1,65 mln di euro del territorio parte dai giovani 21
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