CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio

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CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
Il magazine di marketingdelterritorio.info                              #3 NOVEMBRE-DICEMBRE 2014

                                             Orizzonti e scenari dal mondo e dai territori

       CULTURA = CAPITALE
       Da Umeå a Matera, un viaggio verso il 2019
       con Alessandro Bollo, Paolo Verri e Albert Edman

       Il sogno dei piani strategici
       L’intervento di Antonio Preiti

       L’evoluzione della montagna
       Soluzioni per un inverno ad alta quota
CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
DESTINATION MAGAZINE
                                      il magazine di marketingdelterritorio.info
TESTATA GIORNALISTICA REGOLARMENTE AUTORIZZATA AL PROTOCOLLO N. 26 DEL 17/09/2013 PRESSO IL TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO

                                                                                                        Sopra: cielo di Svezia

Direttore Responsabile                 Editore
Bruno Caprioli                         Mailander Srl
                                       Via Cavour, 21 10123 Torino
Coordinamento Editoriale               Via Achille Papa, 30 20149 Milano
Pietro Martinetti                      P.IVA 05237020010
Claudio Pizzigallo                     tel. +39.011.5527311 tel. +39.02.45076459
                                       fax +39.011.5624048
Art Director & Grafica
Valeria Righele, Simona Spadaro        Per contattare la redazione:
                                       contact@mktg.info
Hanno collaborato                      p.martinetti@mailander.it       c.pizzigallo@mailander.it
Alessandro Bollo
Laura Brogiato                         Per contattare l’editore:
Antonio Preiti                         info@mailander.it
Paolo Verri                            mailander@pec.mailander.it

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CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
DESTINATION MAGAZINE #3

Indice
                                      5    Editoriale

                                      6    Cultura Capitale

                                      8    Umeå, la cultura tra i ghiacci svedesi

                                     11    Matera, why?

                                     13    Il sogno dei piani strategici

                                     15    2014-15: l’evoluzione della montagna

                                     17    Libro da viaggio

                                     18    Il “nuovo turismo” parta da Venezia

                                     20    People & Destinations

                                     21    I più letti di Marketing del Territorio

17 Il Monastero di Studenica, in Serbia.
Dal 1986 Patrimonio dell’Umanità UNESCO

                                                              18 Venezia, Sestiere Castello

                                                                                              3
CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
DESTINATION MAGAZINE #3

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CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
Editoriale                                                                         Di: Bruno Caprioli

                                                      Non basta essere Capitale
                                                      (per un anno)

                                                      intorno ai 100 miliardi di euro. Ma è ben poca
                                                      cosa rispetto alle reali potenzialità del com-
                                                      parto. Secondo lo studio Pricewaterhouse-
                                                      Coopers “Il valore dell’arte: una prospettiva
                                                      economico-finanziaria”, presentato nel 2009 e
                                                      ancora attuale, l’Italia, rispetto agli altri Paesi,
                                                      è caratterizzata da un forte gap competi-
                                                      tivo del ritorno economico del patrimonio

C   hi avesse voglia di leggere lo studio
    “Capitali europee della Cultura: strategia
di successo ed effetti a lungo termine” ci tro-
                                                      artistico-culturale e da una scarsa capacità
                                                      di sviluppare il suo potenziale. L’Italia, si legge
                                                      nel rapporto, possiede il più ampio patrimo-
verebbe indicazioni interessanti, soprattutto         nio culturale a livello mondiale con oltre 3.400
al capitolo 5 dedicato agli effetti di breve e        musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e
lungo periodo. Il dato più interessante è che il      il maggior numero di siti Unesco in una sola
patrimonio costruito con la candidatura molto         nazione. Il RAC, l’indice che analizza il ritorno
spesso non si traduce in un successo di lungo         economico degli asset culturali sui siti Unesco,
periodo. Infatti due sono i fattori vincenti: la      mostra come gli USA, con la metà dei siti,
capacità di fare sistema e soprattutto pia-           abbiano un ritorno commerciale pari a 16 volte
nificare già prima quello che verrà dopo              quello italiano. Il ritorno degli asset culturali
l’anno di ribalta. In altre parole trasformare        della Francia e del Regno Unito è tra 4 e 7 volte
questo anno in un trampolino di lancio per la         quello italiano. A fronte della ricchezza del
trasformazione della città, così da garantire una     patrimonio emergono quindi enormi poten-
crescita economica e infrastrutturale e lo svi-       zialità di crescita non ancora valorizzate.
luppo di nuove attività e imprese culturali. Il fa-   Il chiaro messaggio che arriva da questo come
moso guado che molte realtà italiane e il siste-      da altri studi è che non basta avere un patri-
ma Paese in generale non riescono a superare.         monio per trasformarlo in valore aggiunto e
Nel 2020, altro dato su cui riflettere, i             leva di sviluppo economico. Bisogna saperlo
turisti internazionali nel mondo saranno 1,6          gestire pianificando e investendo nel lun-
miliardi, dice l’UNWTO. L’Italia attualmente ha       go periodo il proprio capitale, o la propria
una quota che si aggira intorno al 18-20% di          Capitale.
questo mercato, con una ricchezza prodotta

                                                                                                             5
CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
DESTINATION MAGAZINE #3

          Cultura
Di: Alessandro Bollo,
    Responsabile Ricerca e Consulenza Fondazione Fitzcarraldo

          ALESSANDRO BOLLO TRACCIA UNA PANORAMICA
          STORICA DELLE CAPITALI EUROPEE DELLA
          CULTURA. PAOLO VERRI PRESENTA MATERA
          2019.    INTERVISTA         AD    ALBERT       EDMAN         DI
          UMEÅ 2014.

          La Capitale europea della        chezza derivante dalla diver-
          cultura (CEdC) nasce nel         sità” (European Commission
          1985 da un’idea dell’allora      1985).[...] La CEdC si è evoluta
          ministro greco della cultura     fortemente nel tempo, trasfor-
          Melina       Mercouri      con   mandosi da iniziativa pretta-
          l’obiettivo di aiutare la con-   mente festivaliera in opportu-
          vivenza e la conoscenza dei      nità per pianificare in modo
          cittadini degli stati mem-       organico l’insieme del terri-
          bri attraverso “l’espressione    torio e perseguendo, a secon-
                                                                              Sopra: Marsiglia, Capitale europea
          di una cultura che, nel suo      da dei casi, strategie di ricon-   della cultura 2013
          divenire storico e nello svi-    versione e riqualificazione        Nella pagina a fianco: il MuCEM al
          luppo contemporaneo, fosse       urbana, di riposizionamento        Vieux Port di Marsiglia
          caratterizzata da elementi       strategico, di marketing ter-
          di comunanza e da una ric-       ritoriale e di miglioramento

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CULTURA = CAPITALE - Marketing del territorio
DESTINATION MAGAZINE #3

       Capitale
                                                                                  “Nel 1990, con
                                                                                  Glasgow, la Capitale
                                                                                  europea della
                                                                                  cultura assunse
                                                                                  un significato
                                                                                  differente”

del sistema di offerta turistico-culturale. Analiz-            stival estivo esteso”, Richards 1996) per rafforzare
zando retrospettivamente l’evoluzione dell’evento, se          l’integrazione europea, il senso di cittadinanza comune
nei primi anni (dal 1985 al 1990) il titolo veniva asse-       e condiviso attraverso lo scambio e la cooperazione,
gnato alle grandi capitali e a città d’arte già riconosciute   nel 1990, con Glasgow, la Capitale europea della cul-
(come Atene, Firenze, Amsterdam, Berlino e Parigi), e          tura assunse un significato differente. Glasgow uti-
si celebrò come occasione di festa urbana (come “fe-           lizzò esplicitamente la candidatura per rafforzare un

                                                                                                             7
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processo di rigenerazione urbana e di riconversione          2001 e il 2009 hanno generato impatti di pubblico
economica (già avviato da alcuni anni) che consentisse       tra loro anche fortemente differenziati, non
alla città di superare la crisi di un sistema produttivo e   sempre correlati alle dimensioni demografiche della
industriale in declino riconvertendolo verso modelli di      città ospitante e alla quantità di iniziative offerte. Le
sviluppo fortemente interconnessi all’economia della         performance oscillano tra valori di poco superiori al
cultura. [...] Dal punto di vista economico si è stimato     milione di visite per le città di Cork (Irlanda), Porto
che l’impatto della spesa turistica indotta dalla CEdC       (Portogallo) e Patrasso (Grecia), fino a risultati anche
abbia portato un beneficio netto compreso tra i 40 e i       otto-dieci volte superiori come nel caso di Lille
47 milioni di euro (Myerscough 1988).                        (9 milioni di visite) e Liverpool (10 milioni di visite),
                                                             rispettivamente capitali della cultura nel 2004 e nel
Da allora molte città candidate hanno utilizzato             2009. Tra questi due estremi, la maggior parte delle
l’evento per avviare o catalizzare processi di               edizioni attraggono tra 1,5 e 3 milioni di presenze. Un
rigenerazione, di riconversione produttiva, di               punto qualificante della candidatura consiste proprio
miglioramento dell’immagine turistica, di sviluppo           nei modi in cui la programmazione riesce a integrare
inclusivo, affiancando alle spese correnti per la            la popolazione residente sul territorio circostante
realizzazione delle iniziative culturali (comunque           all’interno della manifestazione. [...]
piuttosto ingenti) significativi investimenti in conto
capitale per la realizzazione di infrastrutture, di          Da questo punto di vista il caso di Marsiglia-Provenza
contenitori culturali e di interventi urbanistici su         2013 è emblematico di una strategia di rinforzamento
larga scala da lasciare in eredità al territorio. [...]      del polo urbano (hub) capace non solo di “irradiare”,
Città portuali come Genova (2004) o come Porto (2011),       ma anche di coinvolgere reticolarmente l’intero
per esempio, hanno utilizzato la CEdC come propulsore        distretto di riferimento. Fin dall’inizio del processo
di rinnovamento per la riqualificazione culturale            il tessuto imprenditoriale locale è stato mobilitato dal
di specifiche aree urbane. [...] Relativamente               ruolo strategico della cultura nell’attrattività del
all’impatto turistico e culturale originato dalla CEdC       territorio e quale precondizione per la crescita e lo
nel suo complesso, le edizioni che si sono svolte tra il     sviluppo di settori produttivi basati sull’economia

  Umeå, cultura tra
   Di: Pietro Martinetti

   A   650 km da Stoccolma e 400
       km dal Circolo Polare Artico,
   affacciata sul golfo di Botnia nel
                                           genei negli stili, dall’operistica
                                           all’hardcore, che si tengono
                                           ogni anno. Abbiamo incontrato
                                                                                  Numerosi studi sui processi di
                                                                                  economia della cultura, analiz-
                                                                                  zando l’evoluzione delle città
   territorio di Sápmi, l’unica popo-      Albert Edman - Head of Urban           capitali europee della cultura
   lazione indigena europea, Umeå          Development and Sustainability         dal 1985 ad oggi, hanno indi-
   è la Capitale europea della cul-        di Umeå2014 - per domandargli          viduato che la maggior parte
   tura del 2014: questa cittadina         cosa ha significato l’anno da          di queste hanno sfruttato
   situata nel cuore della Svezia è un     capitale culturale europea per i       l’evento per innescare processi
   importante centro musicale grazie       processi sociali, urbani e turistici   di pianificazione urbanistica e
   ai numerosi festival molto etero-       della cittadina svedese.               rigenerazione urbana. La vostra

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della conoscenza, dell’innovazione e della
creazione (produzione musicale e cinematografica,
sostegno ai progetti delle industrie culturali,
specialmente nel campo della traduzione e
dell’editoria), anche se con risultati finali inferiori
alle aspettative per una pluralità di motivi derivanti
anche dalla crisi finanziaria globale. L’obiettivo
di marketing territoriale sotteso, al pari di altre
esperienze analoghe come quella di Glasgow,
Lille e Liverpool, era quello di posizionare
Marsiglia tra le 20 metropoli europee e di
candidarla a diventare il principale laboratorio
dell’Euromediterraneo.

In sintesi, si può affermare che, tra gli obiettivi
ricercabili nell’ambito della candidatura,
quelli più ricorrenti sono: il miglioramento
dell’immagine complessiva della città, il
rafforzamento del turismo e della vita culturale,
il rafforzamento delle infrastrutture culturali,
l’inserimento e l’utilizzo della cultura in un processo                          Il testo di Alessandro Bollo è un estratto dal capitolo
di rigenerazione urbana, la sperimentazione                                      “Le capitali europee della cultura” tratto da libro Il
di modalità di governance complesse e                                            nuovo marketing dei sistemi territoriali curato da
interistituzionali per il raggiungimento di obiettivi                            Mailander e edito da Gruppo24Ore , Milano 2012.
condivisi di crescita, l’inserimento della città in                              Sopra: la copertina
un’ampia rete di relazioni europee.

i ghiacci svedesi
città si è mossa in questa dire-          in Europa che si è maggiormente svi-      di Umeå, un grande asset del più
zione?                                    luppata. Tre sono le principali pro-      vasto piano di sviluppo urbano. La
                                          gettualità di sviluppo urbano legate      seconda progettualità è “Gendered
Sì, l’evento ha innescato indiretta-      all’anno di CEdC: “Väven” (l’onda) e      landscape bus tour”, il tour di Umeå
mente diversi interventi di sviluppo      “City between bridges”, progetto          nella città di genere, un medium
urbano di larga e piccola scala. Tut-     sostenuto dalla città di Umeå e Bal-      per rendere visibili e concrete le
tavia questa circostanza non è limi-      ticgruppen, ha portato alla costru-       statistiche dello studio “Umeå – the
tata al 2014 e allo status di capitale    zione di un nuovo centro culturale,       gendered landscape” e dimostrare
della cultura considerando che negli      un hub creativo e interdisciplinare       gli effetti dell’impegno per l’equità
ultimi 40 anni Umeå è una delle città     affacciato sul fiume Ume nel cuore        di genere, creare cioè le condizioni

                                                                                                                               9
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Sopra: Umeå, Capitale        perché le donne e gli uomini abbia-       eventi artistici spalmati nelle otto
europea della cultura 2014   no pari diritti di modellare la società   stagioni del calendario Sami, il
                             e le proprie vite. Infine “Sami signs     programma ha compreso una
                             in the city landscape” è una rifles-      costruttiva      problematizzazione
                             sione sulla cultura Sami attraverso       della storia coloniale svedese e le
                             l’installazione di otto nuovi percorsi    dinamiche dell’oggi, fondamentali
                             di mediazione culturale in diverse        per la sopravvivenza e lo sviluppo
                             location della città. Al fine di aumen-   della cultura Sami.
                             tare la percezione della città come
                             enclave indigena, le bacheche rac-        Essere capitale europea della
                             contano la presenza del popolo Sami       cultura secondo lei ha cambiato
                             in ciascun luogo, come l’Università       la percezione internazionale di
                             di Umeå che per oltre 60 anni è stato     Umeå? Come sono andate le pre-
                             utilizzato come pascolo delle renne.      senze turistiche internazionali in
                                                                       termini di numeri nel 2014?
                             Come la geografia di Umeå (la
                             sua distanza con il Circolo Polare        Sì, l’anno della CEdC e la program-
                             Artico, la coabitazione con la            mazione culturale hanno certamente
                             popolazione indigena dei Sami)            cambiato la percezione internazio-
                             ha dialogato con il programma             nale di Umeå e conseguentemente
                             culturale nell’anno della capitale        il turismo è cresciuto nel 2014 più di
                             europea?                                  quanto ci si aspettasse. Umeå2014 ha
                                                                       impostato un obbiettivo di crescita
                             La cultura e la popolazione Sami          dell’11% di occupazione degli hotel,
                             hanno giocato un ruolo centrale           la media per le città che sono state
                             nel percorso di Umeå2014: è stato         CEdC. Ad oggi, i dati figurano un au-
                             un anno fondamentale in cui la            mento di oltre il 20% di occupazione
                             minoranza ha avuto una visibilità         delle camere, tra turisti svedesi e
                             diffusa globalmente. Oltre agli           internazionali.

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DESTINATION MAGAZINE #3

Matera, why?
Di: Paolo Verri
    Direttore Matera 2019

“M         atera,   where?    Matera,
           dove?” Questa la domanda
a cui si rispondeva con difficoltà
                                         fast, investitori lungimiranti fanno
                                         esperimenti dei primi alberghi
                                         diffusi (è il caso delle grotte della
                                                                                 toccato a Carlo Levi ottant’anni fa.
                                                                                 Mentre dirigo Italia 150, progetto
                                                                                 per il 150° dell’Unità d’Italia,
fino a venti anni fa. Matera era un      civita). Matera presepe, Matera Gol-    inciampo in qualche parola di
luogo sconosciuto, noto solo agli        gota, Matera città dell’acqua e del     troppo; e così un invito nato per
studiosi di antropologia e agli ap-      pane, Matera e la sua Festa patro-      aiutare il progetto “Visioni Urbane”
passionati lettori di Carlo Levi, Pier   nale, la Festa della Bruna: rapida-     della Regione Basilicata, diventa una
Paolo Pasolini, Rocco Scotellaro. Poi    mente, da poche migliaia i turisti si   straordinaria opportunità di lavoro.
arrivò il riconoscimento a patrimo-      moltiplicano per dieci, per cento.      Matera si candida a diventare
nio mondiale UNESCO, perseguito                                                  capitale europea della cultura, e
con intelligenza e caparbietà da         Personalmente, ci capito per la         l’esperienza di tanti anni trascorsi
Pietro Laureano; era il 1993, appe-      prima volta nel 2008, per merito        a Torino tra eventi e pianificazione
na avviato il piano di recupero dei      della curiosità di mia moglie           strategica può essere utile ad una
Sassi previsto dalla legge del 1986.     Alessandra. Ignorante, scopro un        comunità che si interroga sul suo
Ma forse solo la scelta di uno stra-     tesoro nascosto, in una giornata        futuro, e intende trasformare il
niero, come spesso succede, cambiò       di passeggio assolato di un agosto      “Matera, where?” in “Matera, why?”.
l’ordine delle cose: Mel Gibson nel      trascorso per lo più in Puglia. Ma il   Il primo dossier di candidatura,
2004 vi gira The Passion, e da tutto     destino è in agguato, e mi merito       apparso nel settembre 2013, gira
il mondo cominciano ad arrivare tu-      anch’io un piccolo confino, ben         intorno al tema dell’abitante
risti, si aprono i primi bed & break-    più salubre e innovativo di quello      culturale: un cittadino che non

                                                                                                           11
DESTINATION MAGAZINE #3

“Mel Gibson                               subisce la cultura, ma la genera,         prossimi tre anni in formazione di
                                          orgoglioso delle proprie idee e della     produttori di contenuti, formatori
nel 2004 gira                             propria tradizione, ma aperto al          di pubblico, e soprattutto in
                                          futuro. Un’apertura che diventa           migliori burocrati. Matera, come il
The Passion a                             esplicita nel secondo dossier, quello     70% delle città europee, ha meno

Matera, e da                              con cui nell’ottobre scorso sfidiamo le
                                          altre cinque città amiche e compagne
                                                                                    di 100 mila abitanti e può offrire
                                                                                    soluzioni innovative alle sue sorelle

tutto il mondo                            di viaggio in questo percorso di
                                          crescita che coinvolge Cagliari,
                                                                                    del vecchio continente, come
                                                                                    sostenuto ancora recentemente dal

cominciano ad                             Lecce, Perugia, Ravenna, Siena e
                                          che definiamo Italia 2019. Lo slogan
                                                                                    nostro sostenitore, premio Nobel,
                                                                                    Woodrow Clark. Chi visita Matera
arrivare turisti”                         con cui vinciamo è proprio “Open          oggi guarda il passato, ammira
                                          future”. Matera non vuole subire il       il presente e annusa il futuro; fra
                                          futuro ma costruirlo collettivamente,     cinque anni l’obiettivo è di offrire
                                          forte di 9000 anni di storia, unendo      ogni giorno un assaggio di quel che
Sopra: Piazza Vittorio Veneto, a Matera   paesaggio e design, racconto e            accadrà all’umanità nei prossimi
(credits: Nico Colucci)                   tecnologia. Una Fondazione nata           cento anni di storia. Ecco perché
                                          prima del giudizio finale raccoglie       Matera: Matera vi sorprenderà - e
                                          30 milioni di euro da investire nei       la porterete per sempre nel cuore.

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DESTINATION MAGAZINE #3

Il sogno dei
piani strategici
Di: Antonio Preiti,
    Direttore Sociometrica, Censis

I piani strategici fanno sognare,
  soprattutto nel turismo, e si
capisce perché. La circostanza che
                                       crescere teoricamente all’infinito;
                                       2. non includono i costi delle azioni
                                       che vengono programmate; 3. non
                                                                               concretamente il piano. Per queste
                                                                               ragioni i piani strategici hanno
                                                                               tanto successo nel turismo. Eppure
nessun piano strategico (che sia       considerano il tempo entro cui          quando sono nati, nel mondo
uno) abbia mai cambiato la realtà      devono essere realizzati. Tutto è       dell’economia aziendale, hanno
non modifica il quadro: è la formula   possibile e in contemporanea; 4.        avuto davvero un grande successo.
perfetta.                              eliminano ogni contraddizione tra       Allora perché con le aziende sì e
                                       mercati alternativi, tra percezioni     con il turismo no? Semplice. Perché
Perché lo è? In breve: 1. perché       contraddittorie,   tra    flussi    e   le aziende sanno quali sono le risorse
non pongono limiti allo sviluppo       logistica; 5. non rispondono alla       disponibili, ne hanno il controllo e la
e qualunque destinazione può           fastidiosa domanda su chi realizza      disponibilità e perciò su questa base

                                                                                                           13
DESTINATION MAGAZINE #3

                                                    PERCHÉ I PIANI STRATEGICI
                                                    FANNO SOGNARE, SOPRATTUTTO
                                                    NEL TURISMO?

                                                    A sinistra: Antonio Preiti

possono costruire il loro sviluppo.       bisogno più di decisioni che di         che fa promozione non ha in
Insomma nell’economia aziendale           piani, o quanto meno di piani di        mano la qualità dell’offerta, che gli
abbiamo un’unità di comando (top-         otto pagine, non di centottanta.        albergatori non hanno quella della
down leadership), disponibilità           Magari si potrebbe lavorare sul         logistica, sono dati di fatto. Partire
delle risorse e obiettivi ben definiti.   concetto di “what if”, cosa succede     da questi dati per creare un quadro
Nel turismo non c’è un’unità di           se usiamo le risorse in un certo        di decisioni che migliorino le cose
comando, la disponibilità delle           modo o in un altro, o magari sarebbe    è un atto insieme di realismo e di
risorse è incerta e frammentata           indispensabile una distribuzione dei    coraggio. Altrimenti i piani strategici
e gli obiettivi sono generici.            ruoli: chi fa che cosa. Visto che non   sono una forma raffinata di
Cosa mettere, allora, al posto dei        c’è un comando unico del turismo.       sublimazione dei problemi. L’ultima
piani strategici? Magari abbiamo          Sapere che il soggetto pubblico         cosa di cui abbiamo bisogno, oggi.

       14
DESTINATION MAGAZINE #3

2014-15: l’evoluzione
della montagna
                                              IDEE PER ATTRARRE ANCHE I PIÙ REFRATTARI

Di: Laura Brogiato
                                              AGLI SPORT INVERNALI

A   rriva la stagione dello sci:
    ecco una delle certezze che
si accompagna ai primi freddi e
                                     affrontare al meglio le giornate
                                     sulle piste. Divertimento, sport
                                     e relax la fanno da padroni con
                                                                           previsione del weekend, è molto
                                                                           di più. Da anni le strategie di
                                                                           marketing territoriale puntano ad
al cambio degli armadi. Pronti       l’approssimarsi dell’apertura degli   attrarre anche i più refrattari agli
con tute, cappelli e scarponi:       impianti. Ma la montagna non è        sport invernali verso località che
nessun dettaglio va trascurato per   solo argomento di discussione in      offrono ogni tipo di esperienze:
                                                                           spa e benessere, festival culturali,
                                                                           senza dimenticare gli immancabili
                                                                           mercatini natalizi e dell’artigianato
                                                                           locale.

                                                                           Uno dei trend dell’inverno 2014/15,
                                                                           come sottolineato dall’Osservatorio
                                                                           del turismo montano curato da Jfc
                                                                           e promosso dall’organizzazione
                                                                           di    Nissan    Skipass,    riguarda
                                                                           l’ospitalità: sempre più turisti
                                                                           italiani e stranieri richiedono la
                                                                           formula “ibrida” del residence,
                                                                           per potersi gestire in libertà, in un
                                                                           contesto più informale rispetto alla

                                                                           A fianco: lo sci freestyle di Freeskischool

                                                                                                               15
DESTINATION MAGAZINE #3

struttura alberghiera classica, per
poter scegliere come affrontare la
propria giornata e poter scoprire
sempre più le diverse proposte dei
territori. Territori che si propongono
come veri “Mountain resort”, dove
convivono le opzioni sportive e
ricettive, da vivere in maniera lenta,
senza l’oppressione del tempo da
dedicare allo sci e soprattutto alla
portata di chi non è così entusiasta
al pensiero di confrontarsi con
discese, tricks e paletti. Parlare di
Mountain Resort diventa, per le
località montane italiane, un valore
importante, che trova però un forte
legame con l’ambiente nel quale la
stessa destinazione è “collocata”,
nella sua capacità di tutelarlo e
valorizzarlo.

A fianco: sciare a Bardonecchia
Sotto: il Rockresort di Laax, in Svizzera

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DESTINATION MAGAZINE #3

Fare sistema anche per le stazioni               “base” per l’inverno da cui partire         la prima e unica scuola di sci
sciistiche è sempre più importante               per escursioni e sciate per esplorare       freestyle riconosciuta in Italia.
per valorizzarsi e proporre ai clienti           nuovi comprensori. Perché scegliere         Dopo le esperienze sviluppate nei
idee e proposte competitive per                  un comprensorio non è solo que-             più importanti comprensori alpini,
il mercato. Ad esempio in Piemonte,              stione di testa e piste battute, ma di      quest’anno una nuova sfida per i
a Bardonecchia, con lo stagionale                cuore, ricordi e volontà di scoprire.       coach della Freeskischool nel tempio
sono inclusi ben 24 giornalieri per                                                          svizzero delle attività freestyle:
altre località alpine, da Monginevro             Un’altra tendenza sulle piste è quella      Laax, il comprensorio nel cantone
alle principali stazioni d’Oltralpe.             dello sci freestyle, un approccio           dei Grigioni, sarà protagonista di
Un’iniziativa che punta a valorizzare            che sempre più appassionati della           tre weekend tra fine novembre e
lo stagionale non come vincolo nel-              neve scelgono e sperimentano per            gennaio, per riunire la scena freeski
la scelta di una sola località alpina,           divertirsi a tutti i livelli. Il trend è    italiana e far scoprire la disciplina a
ma individuazione di una località                capitanato dalla FreeskiSchool,             tutti gli sciatori.

Libro da viaggio
Di: Pietro Martinetti

                                                 Sfogliare la guida Lonely Planet             Washington DC è prima tra le
                                                 Best in Travel 2015 è un po’ come            città; nella capitale USA il 2015
Sotto: il meglio del meglio in tema di viaggio   dare un giro al mappamondo e                 sarà dedicato al ricordo di Abramo
(credits: D.B.)                                  scegliere la propria destinazione            Lincoln, nei 150 anni dall’assassinio.
                                                 puntando il dito casualmente.                Zermatt, il villaggio oltre il Cervino
                                                                                              e El Chalten, che segna il ghiacciato
                                                 Le tre principali classifiche individuano    confine tra Argentina e Cile, sono le
                                                 le top 10 città, regioni e paesi. La         alternative per gli amanti dei freddi e
                                                 Milano dell’Expo ottiene la medaglia         del trekking.
                                                 di bronzo tra le città: energia per
                                                 costruire l’animo (e finire il cantiere)     Singapore, Namibia e Litua-
                                                 dell’evento universale. A Milano             nia sono le destinazioni top tra i
                                                 commentano che l’Expo certo, ma la           paesi; in Europa, troviamo anche
                                                 metropoli del Nord (meta di turismo,         l’Irlanda che inaugura la scenica
                                                 investimenti, Made in Italy) è una           Wild Atlantic road e la Serbia, già tra
                                                 città che non ostenta mai la propria         i “Best kept secret” nella LP Secret
                                                 bellezza, bisogna andare a scovarla.         Europe. Insomma un manuale
                                                 Anche se le architetture verticali che       di viaggio che per completarlo ci
                                                 connotano la nuova città sono tutto          vorrebbe una vita. Una vita, in
                                                 fuor che indice di understatement.           viaggio.

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Il “nuovo turismo”
parta da Venezia

Di: Claudio Pizzigallo

I  mmaginate un piccolo museo
   colmo di opere d’arte che riem-
piono le sale con la propria storia e
                                           vori esposti. Coda e ressa che, alla
                                           lunga, hanno effetti deleteri: su chi
                                           lavora nel museo, ovviamente, ma
                                                                                   modo il carico dei visitatori. Ma se
                                                                                   non fosse possibile? Se i quadri non
                                                                                   potessero essere spostati, se le scul-
la propria bellezza. Il museo non ha       anche sulle opere, soffocate dai        ture fossero parte integrante del
neanche bisogno di farsi conoscere:        troppi visitatori.                      museo che le ospita? Ecco, in quel
tutti lo vogliono visitare. E infatti il                                           caso l’unica soluzione sarebbe fare
museo è pieno di opere d’arte, ma          Che fareste se a voi spettasse          in modo che il museo sia meno af-
anche di visitatori. In ogni periodo       dirigere quel museo? Probabilmente      follato. Imponendo un tetto mas-
dell’anno, c’è la coda per entrare e       cerchereste di ampliare lo spazio       simo al numero di visitatori ma
c’è la ressa per ammirare i capola-        espositivo, di allentare in qualche     al contempo facendo in modo che

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                                                                                     PIÙ BELLE AL MONDO,
                                                                                     MA È ANCHE UNA DELLE
                                                                                     PIÙ FRAGILI, E LA
                                                                                     SALVAGUARDIA DELLA
                                                                                     LAGUNA È CERTAMENTE
                                                                                     PIÙ IMPORTANTE DEL
                                                                                     DIRITTO DEI TURISTI A
                                                                                     VISITARLA

                                                 i guadagni del museo non vengano        Da Roma a San Gimignano, da
Sopra: Canal Grande                              intaccati, e quindi aumentando il       Firenze appunto a Venezia, in Italia
Nella pagina a fianco: la Serenissima, non più   prezzo del biglietto.                   non mancano i territori che hanno
così serena                                                                              già compreso come la crescita
                                                 Ora immaginate che quel museo           all’infinito del numero di visitatori
                                                 sia una città. Immaginate Venezia:      non sia una soluzione. Ma per la sua
                                                 chi non vorrebbe passeggiare tra le     conformazione fisica, la Serenissima
                                                 calli della Laguna? Nessuno, è ovvio.   è la città che può consentire meglio
                                                 Ma è concepibile che una città,         di regolare i flussi. E infatti, dal
                                                 che a differenza di un museo non        numero chiuso allo stop per le
                                                 può semplicemente ampliarsi, sia        navi da crociera, passando per la
                                                 costretta a far entrare un numero       recente proposta di far pagare un
                                                 di visitatori superiore a quello che    ticket d’ingresso ai visitatori “mordi
                                                 sarebbe tollerabile per la propria      e fuggi”, Venezia si presta meglio
                                                 sopravvivenza? Evidentemente no.        di qualunque altra città nostrana
                                                                                         a diventare un laboratorio per il
                                                 Venezia è tra le città più belle        “nuovo turismo”, imperniato sul
                                                 al mondo, ma è anche una delle          guadagno ricavato e non sul mero
                                                 più fragili, e la salvaguardia          dato numerico dei visitatori.
                                                 della Laguna è certamente più
                                                 importante del diritto dei turisti      Aumentare il costo del biglietto
                                                 a visitarla, a meno che non si          per i vaporetti (ovviamente non
                                                 pensi che “finché c’è, bene, quando     per residenti e pendolari), imporre
                                                 affonda amen”.                          un tetto massimo al numero di

                                                                                                                    19
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ingressi turistici, fermare una          di Venezia. La città-museo non          indicherà la strada agli altri
volta per tutte le incombenti            perderà certo la sua attrattività       territori che hanno compreso, o che
navi da crociera: qualcosa DEVE          agli occhi del mondo, e magari in       comprenderanno, che di troppo
essere fatto per la salvaguardia         futuro il “laboratorio” veneziano       turismo si può anche morire.

People &
Destinations
Gunther e Christine Holtorf: un          La paura blocca i francesi in           Il sogno del turismo spaziale non
viaggio lungo una vita                   Tunisia                                 si ferma, nonostante la tragedia

556 mila miglia, 215 paesi del mondo,    A inizio 2014, i celebri robot di       “Sono     convinto   che     le  più
24 anni on the road: il viaggio          Star Wars ballavano la “happy”          grandi     conquiste    dell’umanità
di Gunther e Christine Holtorf           hit globale di Pharell Williams nel     si   raggiungono     attraverso   le
commuove e ispira. Nel ’90, i due        deserto tunisino, ondeggiando tra       sofferenze più drammatiche. Siamo
bavaresi sono partiti a bordo della      i due soli di Tatooine, il pianeta      determinati a rendere omaggio al
jeep che li ha condotti per l’intera     di Luke e Anakin Skywalker.             coraggio di questi piloti, traendo
Africa fino all’Everest, dai -52 gradi   Una grande promozione per il            insegnamento da questa tragedia.
in Siberia fino ai 50 nell’Outback       paese nordafricano che punta            Andremo avanti, uniti dal desiderio
australiano. Quando nel 2010 un          sull’industria turistica per dare       collettivo di spingere le barriere
cancro ha portato via Christine, il      fiato all’economia, che occupa          della conoscenza comune sempre
marito ha sparso le ceneri nel Salar     oltre 400mila persone. Un anno in       più avanti”. Il giorno dopo la
de Uyuni e ha deciso di continuare il    crescita fino alle recenti settimane    scomparsa di un pilota della Virgin
viaggio. Che si è concluso a ottobre     in cui, in seguito alla decapitazione   Galactic, le parole di Sir Richard
alla porta di Brandeburgo, dopo          in Algeria del turista francese Hervé   Branson testimoniano la volontà
aver percorso la stessa distanza         Gourdel, i francesi hanno cancellato    di non abbandonare il sogno del
dalla terra alla luna e ritorno.         il 30% delle prenotazioni.              turismo spaziale.

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Thailandia proposta choc ai turisti:       Rallylegend e alberghi esauriti:          Turismo, Istat: i dati del secondo
“Venite a vivere la legge marziale”        San Marino accelera sul territorio        trimestre 2014

Thawatchai Arunyik, governatore            Se lo sport è un acceleratore di          30 milioni di arrivi e 94 milioni di
della TAT Tourism Authority of             attrazione territoriale, perché non       presenze negli esercizi ricettivi
Thailand, ha provato a trasformare         premere sull’acceleratore di una          d’Italia nel secondo trimestre
in un punto di forza l’elemento            macchina da rally? È quello che           dell’anno: a certificarlo l’Istat,
che causa la maggior debolezza             hanno pensato a San Marino, dove          che segna aumenti sul 2013
nell’attrattività turistica thailandese:   a ottobre si è tenuta la dodicesima       rispettivamente del 3,6% e del
la legge marziale in vigore per            edizione di Rallylegend. Un evento        2,8%. Incrementi registrati sia per
volere della giunta militare che           sportivo che per quattro giorni ha        le strutture alberghiere (+2,6%) sia
ha preso il potere. Il concetto è          riempito le strade e gli hotel del        per quelle extralberghiere (+3,3%).
che con l’esercito in giro i turisti       territorio sanmarinese, grazie ai         A calare è invece la permanenza
internazionali sono più sicuri, ma a       50.000 appassionati di motori che         media, passata da 3,14 giornate nel
quanto pare la campagna non sta            sono giunti da ogni parte d’Italia e      secondo trimestre del 2013 a 3,12
riscuotendo il successo sperato.           anche dall’estero.                        nel medesimo periodo del 2014.

Turismo : Do you Digital? Il Politecnico   Cultura e accessibilità, l’Europa mette   Calabria: quando la promozione
di Milano misura l’innovazione digitale    a disposizione 1,65 mln di euro           del territorio parte dai giovani

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