Covid-19 in Brasile: la tragica evoluzione e il ruolo del Presidente Bolsonaro - Opinio Juris

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Covid-19 in Brasile: la tragica
evoluzione e il ruolo del Presidente
Bolsonaro
Il Brasile di Jair Bolsonaro, da molti definito il Trump Brasiliano, vive un
momento di grande crisi, il negazionismo riguardo la pandemia da Covid-19 ha
prodotto una catastrofe che si annuncia di proporzioni bibliche: al momento nel
paese ci sono più di 255mila contagiati e quasi 17mila morti, con numeri in
crescita.

                                  A cura di
                              Francesco Fatone

Dalla “gripezinha” alla crisi

Il Brasile è attualmente il secondo paese con maggior numero di
contagi, e se la situazione sanitaria è preoccupante quella sociale lo è
ancor di più. La pandemia ha fatto emergere con forza le profonde
disparità economiche tra le diverse classi sociali. Come si è arrivati a
tutto                                                            questo?
All’alba della diffusione mondiale della pandemia da Covid-19, il
Brasile di Bolsonaro aveva già vissuto altre situazioni sanitarie critiche
avendo registrato un significativo aumento dei casi di morbillo e di
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HIV                                     1
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Bolsonaro lo scorso 12 marzo durante la sua visita in Florida, mentre
in Italia eravamo già da qualche giorno in lockdown, definisce la
pandemia come “una piccola crisi”. Allarmate dalla crescita di casi in
Venezuela, le autorità brasiliane cinque giorni dopo, il 17 marzo, hanno
chiuso il confine con Caracas su suggerimento dell’allora Ministro della
Salute Mandetta, e il 18 marzo Rio de Janeiro e i comuni di São
Gonçalo, Guapimirim, Niteròi, Nova Iguaçu e Mesquita hanno
dichiarato lo “stato di emergenza” preoccupati della diffusione del
virus.
Le stime del 19 marzo prevedevano che, in assenza di misure di
contenimento efficaci si sarebbero raggiunti 2 milioni di morti.
Le misure di contenimento adottate da altri paesi, sono considerate dal
presidente eccessive, “estreme”, opponendosi chiusura dei centri
commerciali, alla sospensione dei voli e preoccupato per le
ripercussioni sull’economia del Brasile che al momento sembrava
mostrare             un          momento               di         crescita.
Le prime dichiarazioni dal presidente arrivano il 20 marzo , quando già
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in Brasile la situazione incominciava a farsi più preoccupante: circa 13
politici di spicco avevano contratto la malattia e l’indomani a San Paolo
i casi di Covid-19 sarebbero aumentati del 40%.
Nonostante l’aumento di contagi però Bolsonaro continua la sua
crociata antilockdown, se prima il nemico era rappresentato dai
governatori degli Stati brasiliani, ritenuti da lui troppo timorosi, il 24
marzo sposta l’attenzione sui giornalisti che, a suo dire, avevano fatto
inutile terrorismo psicologico intorno al contagio. Dal 24 marzo al 30
marzo i casi aumentano toccando le 5717 unità nel paese3, il presidente
Bolsonaro non si perde d’animo dichiarando che “il virus deve essere
affrontato e che un giorno tutti dovranno morire” 4 .

1 Il Brasile ha registrato un aumento del numero dei casi di Hiv del 21% nel periodo che va dal
2010 al 2018. https://noticias.uol.com.br/saude/ultimas-noticias/redacao/2019/10/14/brasil-
registrou-aumento-de-21-de-casos-de-aids-entre-2010-e-2018-diz-onu.htm
2 “Dopo la pugnalata, non sarà una piccola presa che mi farà cadere” 20 marzo 2020, Intervista al

palazzo di Planalto
3 Statistiche COVID19, Brasile. https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-brasile/
4 “Il virus è lì. Dovremo affrontarlo, ma affrontarlo come un uomo, non come un bambino.

Affrontiamo il virus con la realtà. È la vita. Moriremo tutti un giorno” J.Bolsonaro, dichiarazioni
rilasciate a Brasilia, 29 marzo 2020.

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Il presidente, il 26 marzo, dichiara pericolosamente che «Non credo
che affronteremo la stessa situazione degli Stati Uniti. I brasiliani
devono essere studiati, non si ammalano. Possono saltare e tuffarsi
nelle fognature e non gli succede nulla! Penso che in Brasile tanta gente
sia stata contagiata, ma hanno gli anticorpi per resistere a questo virus»5
incoraggiando sempre di più la ripresa delle attività. Nel mese di aprile
la situazione comincia a divenire insostenibile, si sfonda il muro dei
10.000 contagi arrivando il 10 aprile a 20.000 casi6, in questa occasione
il presidente brasiliano afferma che è una violazione dei diritti limitare
gli spostamenti e aggiunge che a quaranta giorni dai primi casi “il virus
era             in           procinto            di           scomparire”.
Durante il mese di aprile, il presidente, gestisce la situazione cercando
di riacquistare consenso tra gli imprenditori brasiliani e i commercianti,
accusa i governi locali di danneggiarli e chiede di riaprire tutte le
attività per far crescere il PIL. I deleteri consigli di Bolsonaro e la
mancanza di attenzione per la situazione internazionale non tardano a
fare                                                                danni.
Alla fine di aprile si raggiungono gli 85.000 contagi, inoltre messo alle
strette dalla stampa sulla crescita dei casi e sul numero dei morti (5000
decessi) il capo di stato si rende protagonista di risposte molto infelici,
arroganti, difensive come “non sono un becchino” o “cosa vuoi che
faccia? Sono il Messia, ma non faccio miracoli!” 7 .
Sempre nel mese di aprile l’instabilità del governo nazionale diventa
palese con le dimissioni di Luiz Henrique Mandetta Ministro della
Salute, stanco della sufficienza con cui Bolsonaro ha affrontato la
pandemia8, e al suo posto subentra Nelson Teich, molto più vicino al
presidente e alla sua linea d’azione. Ma la situazione è destinata a
peggiorare all’inizio di maggio quando la curva dei contagi è salita
arrivando a 272mila contagiati: è caos , i reparti COVID e la sanità in

5 “Il virus è lì. Dovremo affrontarlo, ma affrontarlo come un uomo, non come un bambino.
Affrontiamo il virus con la realtà. È la vita. Moriremo tutti un giorno” J.Bolsonaro, dichiarazioni
rilasciate a Brasilia, 29 marzo 2020.
6 Statistiche COVID19, Brasile. https://statistichecoronavirus.it/statistiche-coronavirus-brasile/

7 ”Non sono un becchino”, J. Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate in un’intervista a Palaco de
Alvorada, 20 aprile 2020\ "E allora? Mi dispiace. Cosa vuoi che faccia? Sono un Messia, ma non
faccio un miracolo", J. Bolsonaro, dichiarazioni rilasciate in un’intervista a Palaco de Alvorada, 20
aprile 2020
8 https://g1.globo.com/politica/noticia/2020/04/16/mandetta-anuncia-em-rede-social-que-foi-

demitido-do-ministerio-da-saude.ghtml
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generale non riescono più a far fronte alle richieste, scoppiano proteste
contro il Governo e la fiducia verso Bolsonaro comincia a crollare9.
Uno dei dati che dovrebbero allarmare il “Trump brasiliano” è il
costante crollo della fiducia da parte dei militari che hanno preso le
distanze dalle discutibili affermazioni del loro Capo di Stato.
Il 15 maggio, dopo meno di un mese trascorso nel difficile dicastero,
il Ministro della Salute Teich si è dimesso dopo essersi opposto alla
gestione del lockdown di Bolsonaro proprio come il suo predecessore
Mandetta 10 . Il nuovo ministro della salute brasiliano è attualmente
Eduardo Pazuello, generale dell’esercito brasiliano, la sua nomina ha
suscitato perplessità e dubbi da parte degli osservatori internazionali11,
dubbi sulla stabilità del governo confermati dalle dimissioni del
Ministro        della      Giustizia      Sergio        Moro      12
                                                                         .
Stiamo probabilmente assistendo alla più importante crisi politica
brasiliana dal ritorno della democrazia del 1985.

C’è chi perde e chi guadagna
Il primo anno di Bolsonaro non è stato gradito ai brasiliani e
l’emergenza Covid-19 sta decisamente peggiorando le cose. Con la
cattiva gestione della pandemia, il suo indice di gradimento è crollato,
in più il paese sta vivendo molte problematiche: sta affrontando una
grave disoccupazione, il rischio di deterioramento delle relazioni con
la Cina accusata in un tweet da Edoardo Bolsonaro 13 di non aver
saputo gestire la pandemia, le critiche per le violazioni dei diritti degli
indios e il peso delle disparità sociali del Brasile ormai sotto gli occhi
del mondo intero. Il rischio che Bolsonaro non venga rieletto o che

9 https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/coronavirus_in_brasile_bolsonaro-5244443.html
10   https://g1.globo.com/politica/noticia/2020/05/15/teich-deixa-o-ministerio-da-saude-antes-
de-completar-um-mes-no-cargo.ghtml
11        https://epocanegocios.globo.com/Brasil/noticia/2020/05/quem-e-eduardo-pazuello-o-
general-que-assumira-por-enquanto-o-ministerio-da-saude.html
12   https://g1.globo.com/jornal-nacional/noticia/2020/04/24/sergio-moro-pede-demissao-do-
ministerio-da-justica.ghtml
13 Tweet con il quale E. Bolsonaro accusava la Cina per il contagio, poi cancellato. Sono seguite le

scuse      dal    profilo    tramite   una      ufficiale    in    data     19     marzo     2020.
https://twitter.com/bolsonarosp/status/1240700573143330817

                                                                                                4
possa lasciare la guida del paese, prima della scadenza del mandato,
sono altissime. Cosa trattiene gli organi politici brasiliani
dall’impeachment nei confronti di Bolsonaro? Probabilmente la paura di
diventare parte di una crisi che ad oggi non può avere soluzioni nel
breve periodo e che rischia di annullare anni di progresso del Brasile.

L’ex ministro della salute Henrique Mandetta, di discendenza italiana,
ha guadagnato in questo periodo popolarità e mostrato la sua
competenza suscitando le simpatie di molti governatori anti-
Bolsonaro, di parte degli ambienti militari e dei cittadini tanto da essere
considerato da molti come la voce della ragione contrapposta a quella
del                   Capo                     di                    Stato.
Cresce la fiducia anche nei confronti di Paulo Roberto Guedes, il
ministro dell’economia, già apprezzato per il conseguimento di
importanti obiettivi economici nel 2019, e che potrebbe rappresentare
una      appetibile      alternativa     all’impopolare         Bolsonaro.
Ci sono poi moltissimi politici e governatori degli stati brasiliani che si
sono opposti alle riaperture forzate di Bolsonaro ottenendo sempre
maggiore consenso da parte dei propri cittadini e dei brasiliani in
generale. Una delle storie più significative è quella di Bruno Covas,
sindaco socialdemocratico della città di Sao Paulo, che lavora con gli
esperti per arginare la pandemia ed esorta i propri cittadini alla
prudenza incontrandoli di persona nonostante sia malato di cancro14.

La pandemia e le differenze sociali in Brasile

La situazione economica brasiliana aveva dato segnali di ripresa
durante il 201915, dando l’illusione di una crescita, anche se prima

14 https://www.repubblica.it/esteri/2020/05/04/news/brasile_bolsonaro_arringa_i_suoi_misure
_contro_il_virus_dannose_il_coraggio_del_sindaco_di_san_paolo_non_vi_lascero_m-
255634646/
15 Il Fondo Monetario Internazionale (IMF) stima che nel 2019 la crescita brasiliana sia stata

dell’1,2% e prevedeva che aumenti al 2,2% per il 2020 (IMF, World Economic Outlook Update, January
2020). Nel 2020, l’inflazione dovrebbe rimanere bassa e il disavanzo del conto corrente della
bilancia dei pagamenti dovrebbe rimanere contenuto. Lo squilibrio macroeconomico più
importante per il paese sudamericano riguarderà ancora la finanza pubblica: alla fine dell’anno il
disavanzo totale del bilancio pubblico sarà pari al 6,9% del Pil e il debito pubblico arriverà a circa
il      95%      del      Pil    (IMF, World         Economic      Outlook,     October        2019).
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/brasile-sara-austerita-espansiva-24989
ISSN 2531-6931

della pandemia, l’IBGE stimava ci fossero 38 milioni di lavoratori in
nero e 12 milioni di disoccupati16. Il Governo Bolsonaro, per arginare
la rabbia sociale, ha elargito un contributo d’emergenza di 600 reais
al mese (corrispondono a 95 euro), per tre mesi. Su 210 milioni di
abitanti, sono circa 97 milioni coloro che hanno presentato domanda
per ottenere il beneficio dal governo: 50 milioni di istanze sono state
accettate, 26 milioni rifiutate, 12 milioni devono ripresentare richiesta
a causa di vizi burocratici e 5 milioni sono in fase di analisi 17 , il
pacchetto di aiuti, secondo le previsioni, arriverà a costare 122
miliardi di reias. Già prima della crisi sanitaria, Bolsonaro aveva
tagliato i fondi e ridotto il numero di famiglie che avrebbero potuto
beneficiare alla Bolsa Família18, una forma di reddito di cittadinanza
per i più poveri introdotta dal governo Lula da Silva, riservata ai
gruppi tradizionalmente esclusi: abitanti delle periferie, delle favelas,
delle aree rurali e lavoratori poco qualificati.

Il piano di aiuti e prevenzione sociale è ben strutturato ma
insufficiente: resta da risolvere il nodo legato all’economia ferma a
causa della pandemia, la platea di chi ha difficoltà economiche si è
allargata anche i lavoratori in cassa integrazione (circa 6 milioni) 11 e
ai piccoli imprenditori e commercianti fermi da troppo tempo e
sull’orlo del fallimento. La Banca Centrale Brasiliana è intervenuta nel
mese di maggio con tagli al tasso di riferimento, oggi al 3%, il valore
più basso della storia. Molte speranze del presidente Bolsonaro sono
riposte nel ministro dell’Economia Paulo Guedes, economista
liberista della scuola di Chicago. Guedes ha promesso una ripresa
rapida ma l’anno scorso, nel primo anno di governo, lo shock
economico atteso non c’è stato: con uno scenario favorevole, il Pil è
cresciuto appena dell’1,1%19. Il 23 marzo erano arrivate le stime del

16   Istituto Brasileiro de Geografia e Estatistica
17 https://www.correiobraziliense.com.br/app/noticia/economia/2020/05/15/internas_econom

ia,855091/bolsonaro-veta-r-600-para-pais-solos-e-informais-fora-do-cadunico.shtml

18https://www.internazionale.it/notizie/2020/02/11/brasile-governo-poveri
19  Assolombarda, Report mensile sull'andamento dell’economia brasiliana con alcune
considerazioni      sull'impatto        da       Coronavirus.       5        maggio         2020
https://assolombarda.it/servizi/internazionalizzazione/informazioni/brasile-i-principali-dati-
macroeconomici-a-maggio-2020

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calo del PIL brasiliano previsto intorno al -4,4%.
La proiezione del PIL del Brasile per il 2020 è stata rivalutata dal -
2,3% al -6,1%13, la revisione considera le ripercussioni della
diffusione del contagio da Coronavirus nel paese e una paralisi
parziale delle attività fino a fine giugno. In termini di PIL regionale,
le regioni del Sud e del Sud-Est hanno avuto i risultati peggiori (-
1,3%) mentre il Nord ha segnato una contrazione molto più
contenuta (- 0,2%). Negli ultimi 12 mesi, la crescita più elevata si è
registrata nel Nord (2,0%) e la più bassa nel Centro-Ovest (0,6%)20.
Il Brasile rischia un forte ridimensionamento? Forse. Restano grandi
incognite sul futuro di questo colosso del commercio poiché, per
quanto la pandemia sia devastante, il Brasile ha saputo dimostrare in
più occasioni di sapersi riprendere e ripartire, come è successo dopo
la crisi del 2015-2016.

20 Assolombarda, Report mensile sull'andamento dell’economia brasiliana con alcune
considerazioni sull'impatto da Coronavirus. 5 maggio 2020
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