CineNotes Appunti e spunti sul mercato del cinema e dell'audiovisivo - Anec

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                    Appunti e spunti sul mercato del cinema e dell’audiovisivo

    Periodico in edizione telematica e su carta   ● 7 settembre 2018 ● nuova serie        2737 (3050)
                      BOX OFFICE DEL GIOVEDI – “Mamma mia!” primo
                                             Gli incassi Cinetel di ieri, 6 settembre, vedono debuttare al
                                    comando Mammia mia! Ci risiamo (Universal) con 218mila euro in 514
                                    copie (comprese le anteprime di agosto, l’incasso totale è 496mila euro).
                                    Secondo Hotel Transylvania 3: Una vacanza mostruosa (Warner) con
                                    147mila euro e un totale di 9,6 milioni di euro. Terzo Mission:
                                    Impossible - Fallout (Fox) con 138mila euro per complessivi 3 M€,
                                    seguito da Slender man (WB), che debutta con 124mila euro in 250
copie. Quinto Resta con me (01), 107mila euro e un totale di 1,9 M€. Altro debutto targato Warner in sesta
posizione, Teen Titans go! Il film incassa 55mila euro in 262 schermi, seguito da Ritorno al bosco dei 100
acri con 40mila euro per complessivi 973mila. Ottavo Come ti divento bella (Lucky Red/Universal), 33mila
euro, in totale 1,9 M€. Chiudono la classifica due debutti, l’italiano Ride (Lucky Red) con 31mila euro in 203
copie, e il francese Revenge (Koch Media), 22mila euro in 171 copie.
         Rispetto al giovedì precedente, escono dalla Top Ten: Ant-Man and the Wasp (Disney, un incasso
totale ad oggi di 4,6 M€), Shark Il primo squalo (WB, 4,89 M€ in tutto), Don’t worry (Adler, 194mila euro
complessivi), Mary Shelley - Un amore immortale (Notorious, 280mila euro) e La settima musa (Adler,
501mila euro). L’incasso complessivo di ieri è 998mila euro, -13% rispetto al giovedì precedente, -8,85%
rispetto a un anno fa, che vedeva sei debutti nei primi dieci ma in testa Dunkirk e Cattivissimo me 3,
rispettivamente al secondo e al terzo weekend di programmazione.

                         Cina: estate non eccelsa ma un miliardo in più di incassi

                                      Il box office in Cina ha superato di un miliardo di dollari l’incasso 2017,
                             con +17% nei primi otto mesi, nonostante un’estate non eccelsa. L’incasso da
                             gennaio ad agosto è di 6,79 miliardi in dollari (incluse fee di biglietteria)
                             rispetto ai 5,79 nello stesso periodo 2017. La crescita a doppia cifra supera lo
                             stallo del periodo giugno 2016-giugno 2017.
        Il mercato conta 57.300 schermi in attività, +6% rispetto al 2017. L’estate segna +8%, con luglio e
agosto che incidono per 2,03 miliardi (nel 2017 erano 1,87), con molti successi ma anche dei flop cocenti.
Nel periodo estivo si crea un fermo per le produzioni hollywoodiane di 4-6 settimane; ad agosto sono usciti
Mamma mia! Ci risiamo e Hotel Transylvania 3 con esiti modesti. Maggior successo ha arriso alle produzioni
che mischiano contenuti o investimenti cinesi e nordamericani, come Il primo squalo (152 M$), Skyscraper
(ambientato a Hong Kong, 98 M$) o Mission: Impossible - Fallout (77 M$ nel weekend di apertura). Le cifre
2018 mostrano infine che i film cinesi tengono sempre più il passo coi film hollywoodiani: per la prima vota
due produzioni del Sol Levante (Operation Red Sea e Detective Chinatown 2) hanno superato 500 M$ nello
stesso anno, piazzandosi al 9° e 10° posto nella classifica degli incassi mondiali.   (Variety)

                            I dati del cinema italiano, crollano gli investimenti

                                   Più film prodotti ma forte calo degli investimenti. Si possono sintetizzare in
                           questo modo i dati 2017 che il direttore generale cinema del MIBAC, Nicola
                           Borrelli, ha presentato al Lido di Venezia. “Il 2017 è stato un anno di passaggio tra
                           vecchia e nuova normativa, a livello di tax credit si è fatto riferimento al vecchio
                           ordinamento”. Nel 2017 sono stati prodotti 235 film contro i 223 del 2016 (i film
che hanno ottenuto il nulla osta alla proiezione in sala). Dei 235 film il 74% sono di finzione, il 25%
documentari e solo l’1% di animazione. Gli investimenti sono crollati dai 344 milioni del 2016 ai 263
milioni del 2017; il costo medio per film scende da 1,8 nel 2016 a 1,5 M€ nel 2017. Per quanto riguarda le
fasce di budget, stabile il numero di film realizzati con meno di 200mila euro. Cresce del 41% la fascia tra i
200mila e gli 800mila euro (58 titoli nel 2017 contro i 34 del 2016). Diminuiscono i film con budget tra gli
800mila euro e 1,5 milioni (22 nel 2017, 33 nel 2016) e quelli oltre i 2,5 milioni di budget (da 27 a 20). Forte
riduzione dell’apporto degli investitori esterni (36 M€ nel 2017 contro gli 85 milioni nel 2016).

N. 2737 (3050) del 07-09-2018                                                                              Pag. 1
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Venendo al tax credit, 145 film lo hanno richiesto (87%), 129 nel 2016. Dagli 800mila euro di budget
in su, si sono chiesti crediti di imposta per il 100% dei film; per i film tra i 200mila e gli 800mila euro la
percentuale scende al 79% mentre per la fascia sotto i 200mila euro al 67%. Per 12 film stranieri è stato
chiesto un credito di imposta (25 nel 2016); anche questo è un ambito che ha risentito dell’incertezza relativa
alla nuova legge prima che entrasse definitivamente in vigore. “Nel 2018 – ha continuato il direttore generale
– sono in netta crescita i film internazionali per i quali è stato chiesto un credito di imposta; siamo già a 37
nel primo semestre; questo richiederà attenzione finanziaria da parte del Mibac”. Per quanto riguarda la
produzione audiovisiva, sono state 106 le opere ritenute ammissibili di tax credit nel 2017, erano 76 nel
2016. 57 società che hanno beneficiato di questa forma di sostegno pubblico; 96 i titoli pensati per lo
sfruttamento televisivo e dieci quelli per il web. Su un totale di investimenti complessivi di 435,6 milioni di
euro, il credito totale richiesto è stato di 74,6 milioni contro i 36,1 del 2016”.          (E-Duesse)

                                          Proposta di legge contro il camcording

                                                        È stata presentata alla Camera una proposta di legge a prima
                                          firma della deputata Marzia Ferraioli (Forza Italia) per contrastare il
                                          fenomeno del camcording (la registrazione illecita audio o video dei film
                                          nelle sale cinematografiche), che rappresenta la fonte primaria della
                                          pirateria audiovisiva, attraverso il web o su supporti fisici. Nove film pirata
                                          su dieci presenti su internet sono frutto di opera di camcording e
questo, "insieme al fenomeno della pirateria, va a danneggiare in modo grave tutta la filiera
cinematografica", viene spiegato nella proposta di legge. Recenti dati Fapav-Ipsos evidenziano come i
mancati incassi per l'industria del grande schermo, a causa della pirateria audiovisiva, sfiorino i 617 milioni di
euro, con un danno stimato in oltre un miliardo per l'intera economia e circa 6mila posti di lavoro a rischio.
          Il provvedimento mira a trasformare tale condotta illegale da mero illecito amministrativo a reato
sanzionato penalmente al pari delle altre condotte illecite di pirateria, così come previsto dalla Legge 633/41.
Attualmente in Italia, infatti, la materia è disciplinata dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza tramite
l'articolo 85-bis "che vieta esclusivamente l'introduzione o l'utilizzo nelle sale di strumenti atti alla
riproduzione e si pone pertanto come norma di tutela preventiva, non implicando di per se stessa la
sussistenza di una violazione del diritto d'autore che si consuma invece nell'atto di riproduzione e di
comunicazione abusiva al pubblico delle opere cinematografiche".
          La Legge 22 aprile 1941 n. 633 in tema di riproduzione abusiva di opere protette, secondo il
provvedimento, va attualizzata affidando "al concessionario o al direttore del luogo di pubblico spettacolo, il
compito di attivare i sistemi di videosorveglianza atti a monitorare l'introduzione, l'installazione o comunque
l'utilizzo abusivo dei dispositivi funzionali al camcording" e informando il pubblico "della presenza di
dispositivi di videosorveglianza" con l'istallazione di cartelli nel luogo della rappresentazione che risultino
"ben visibili".   http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2018/09/02/guerra-film-pirata-arriva-proposta-legge_tACwXLExpulKWFckgOJLDI.html

                          Copyright, Silvia Costa: “i giganti del web rispettino le regole”

                                    “Ogni autore ha il pieno diritto sull’opera da lui creata e di vivere del proprio
                           lavoro di giornalista, musicista o creatore, anche nel mondo digitale. Tutto questo
                           non può essere un lusso, i giganti del web devono rispettare le regole”. Lo ha
                           dichiarato l’europarlamentare Silvia Costa in merito alla Direttiva sul Copyright che
                           verrà nuovamente discussa e votata il 12 settembre nel corso della plenaria a
                           Strasburgo, dopo che il 5 luglio il Parlamento europeo ha rigettato il mandato per
avviare le negoziazioni con il Consiglio sulla riforma del copyright. Un testo, spiega la Costa, “che avrebbe
chiarito una volta per tutte la responsabilità di quelle piattaforme online che, memorizzando, indicizzando e
quindi sfruttando commercialmente il materiale coperto da copyright, fanno ingenti guadagni col lavoro altrui,
senza essere minimamente obbligati a stipulare contratti di licenza coi titolari di diritti, trincerandosi dietro
l’esenzione di responsabilità riconosciuta da una normativa obsoleta di 18 anni fa”. Dalla battaglia per la
difesa del copyright dipende, infatti, “la sopravvivenza di un’industria culturale e creativa che vale 536
miliardi di euro all’anno, e che dà lavoro a circa dodici milioni di persone in tutta Europa”.
         Il tema è stato al centro dell’incontro organizzato a Venezia da 100autori, AIDAC, ANAC e WGI, in
collaborazione con le Giornate degli Autori e la SIAE, per sensibilizzare il Parlamento europeo e l’opinione
pubblica sulla direttiva sul copyright. Il tema centrale del dibattito è stato la tutela del diritto d’autore e la
richiesta di una giusta remunerazione per lo sfruttamento delle opere audiovisive che garantiscono ai giganti
del web profitti miliardari. Nel corso dell’incontro è stata annunciata la Venice declaration, alla quale hanno
aderito tra gli altri Giuseppe Tornatore, Gianni Amelio, Paolo Taviani, Laura Morante, Marco Bellocchio e
Daniele Luchetti, nella quale gli autori sottolineano la necessità che questa direttiva “sia adottata in tempo:
per garantire la libertà di espressione e l’indipendenza dei creatori, nonché i diritti d’autore”. Quella del 12
settembre, spiegano, “è l’ultima occasione per adottare la direttiva prima delle elezioni europee”.
https://agcult.it/2018/09/03/copyright-costa-pd-sd-i-giganti-del-web-devono-rispettare-le-regole/

N. 2737 (3050) del 07-09-2018                                                                                                    Pag. 2
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Mantova, dall’8 all’11 ottobre gli Incontri FICE

                               Mantova per il 10° anno consecutivo capitale del cinema di qualità. Dall’8 all’11
                      ottobre la città lombarda ospiterà la XVIII edizione degli Incontri del Cinema d’Essai
                      promossi dalla FICE. Gli Incontri del Cinema d’Essai sono il principale appuntamento
                      professionale del cinema di qualità, al quale partecipano oltre 600 professionisti del
                      settore. In programma numerose anteprime, trailer, incontri con i protagonisti del
                      cinema, i Premi FICE, e molti appuntamenti aperti al pubblico. Sedi degli Incontri la
                      Multisala Ariston, il Cinema del Carbone, il Teatro Bibiena e Palazzo Ducale.
                      All’incontro veneziano di presentazione sono intervenuti il consigliere del Comune di
                      Mantova con delega alla cultura Giovanni Pasetti, il Direttore della Fondazione BAM
Graziano Mangoni, il Presidente FICE Domenico Dinoia, il Presidente ANEC Mario Lorini e l’esercente
mantovano Paolo Protti. Tra le numerose anteprime in programma: Cold War di Pawel Pawlikowski,
Colette di Wash Westmoreland, Woman at War di Benedikt Erlingsson e Styx di Wolfgang Fischer
(candidati al Premio Lux del Parlamento Europeo). Da Venezia Capri - Revolution di Mario Martone, What
you gonna do when the world's on fire di Roberto Minervini. Sarà inoltre proiettata alla cittò la versione
digitalizzata de Le stagioni del nostro amore di Florestano Vancini (1966, girato a Mantova).
         Tra i Premi FICE 2018, è stata annunciata la presenza di Mario Martone e dei gemelli Fabio e
Damiano D'Innocenzo (premiati per l'opera prima La terra dell'abbastanza). Il programma sarà annunciato
alla fine di settembre e sarà pubblicato sul sito Internet www.fice.it

                                          La CICAE a tutela dell’esercizio

                      La Confederazione Internazionale dei Cinema d’Essai (CICAE) si è dichiarata
             contraria alla scelta della direzione della Mostra di Venezia di presentare in concorso opere di cui
             Netflix detiene i diritti. “Un festival prestigioso che ammette in selezione ufficiale titoli che non
             saranno visti su grande schermo a livello internazionale”, recita il comunicato, “incoraggia pratiche
che danneggiano un importante settore dell’industria cinematografica. Cinema e televisione sono mezzi
diversi e i film per il cinema sono fatti per essere visti su grande schermo secondo standard di alta qualità”.
Lo scorso maggio Thierry Frémaux, direttore del Festival di Cannes, ha preso le parti dei cinema d’essai
decidendo di escludere dal concorso i film senza un’uscita in sala. “Gli esercenti d’essai di tutto il mondo
esortano il direttore dela Mostra, Alberto Barbera, a riconsiderare la politica della Mostra e a riservare al
concorso le opera che saranno viste nei cinema a livello internazionale. È tempo che i festival di serie A, a
difesa dell’arte cinematografica, considerino l’importanza del grande schermo e della cronologia dei media,
elemento fondamentale per offrire la miglior visibilità alle opere degli autori”.    (Comunicato stampa)

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                                                        credito d’imposta digitale e rendere subito liquido il
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N. 2737 (3050) del 07-09-2018                                                                                       Pag. 3
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