Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto

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Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
Circolo ACLI LAMBRATE
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                                                          Domenica
                                                         27 GENNAIO
                                                            2019

       Cosa significa Shoah e differenze
         col significato di Olocausto
COSA SIGNIFICA SHOAH E
DIFFERENZE COL SIGNIFICATO DI OLOCAUSTO
Il Giorno della Memoria 2019 celebrato il 27 Gennaio, è una giornata che non può e non deve
passare inosservata, una giornata in cui il significato di parole come Shoah e Olocausto, spesso
usate in modo del tutto intercambiabile per indicare il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e
dai suoi alleati contro gli ebrei d’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale e prima, deve essere
compreso a fondo e analizzato.
Le parole hanno un significato preciso e non devono essere utilizzate in maniera scorretta, quindi, oggi
chiariamo la valenza semantica di questi due termini, Shoah e Olocausto, che hanno una valenza molto
profonda e complessa, quasi sacra e che non sono l’una il sinonimo dell’altra.
COSA SIGNIFICA SHOAH: LA DEFINIZIONE
Il termine Shoah – significa letteralmente tempesta devastante (dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11): ha
un significato neutro legato al lessico biblico ed è collegato all’idea di distruzione. Questa parola ricorre
molto spesso nel libro di Giobbe, nella lingua del profeta Isaia e in alcuni Salmi. Per comprendere il
significato di Shoah bisogna tornare indietro nel tempo, alcuni anni prima dello scoppio della Seconda
Guerra Mondiale, quando il popolo ebreo iniziò ad essere confinato nei cosiddetti ghetti.
Non solo gli Ebrei: anche i Rom, gli omosessuali e i disabili furono vittime innocenti di questa ferocia che
prese poi il nome di Olocausto (spiegheremo di seguito il vero significato e poi le differenze tra Shoah e
Olocausto). Dopo le leggi di Norimberga, l’odio razziale crebbe: le atrocità culminarono nella
cosiddetta notte dei cristalli, avvenuta tra l’8 e il 9 novembre 1938, quando in tutta la Germania le
sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati. Alla Conferenza di Wannsee, nel gennaio
1942, si decise di porre fine alla questione ebraica attraverso il genocidio sistematico di tutto il popolo
ebreo. Dopo essere stati emarginati nei ghetti, il più famoso dei quali fu il ghetto di Varsavia, gli Ebrei
furono condotti nei campi di concentramento. Il significato di Shoah indica dunque le vittime dei campi di
sterminio.
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
COSA SIGNIFICA OLOCAUSTO:ORIGINE DEL TERMINE
Olocausto ha un significato molto più ampio: il termine, mutuato dal greco e successivamente dal latino,
si riferisce ad un contesto culturale legato ai sacrifici di animali. Il termine deriva da ?λ?καυστος,
tradotto con “completamente bruciato”, una parola composta formata da ?λος (“tutto intero”) e κα?ω
(“brucio”). I Greci, gli Ebrei e molti altri popoli antichi, nei loro riti religiosi, sacrificavano un agnello,
una capra o altro animale, lasciandolo bruciare tutta la notte dopo averlo immolato alla divinità.
La lingua greca traduce il sacrificio ebraico detto olah, ossia innalzamento, come un atto dove un
animale, la vittima sacrificale, dopo esser stato ucciso, viene “tutto bruciato” sopra un altare, e il fumo
che sale dalla terra è odore “gradito al Signore”. Questa parola indica anche un sacrificio volontario,
come quello di Gesù Cristo, il quale si offrì in olocausto per salvare tutti gli uomini. La parola
Olocausto, veicolata tramite la lingua inglese con il lemma Holocaust, prese piede ed arrivò ad indicare
lo sterminio degli ebrei. Probabilmente, quando si associò lo sterminio degli ebrei all’offerta sacrificale
del Giudaismo antico si volle indicare il popolo ebraico come vittima sacrificale e associare il fumo dei
campi di sterminio e quello della vittima sacrificale.
 DIFFERENZE TRA SHOAH E OLOCAUSTO
I due termini sono spesso usati per indicare indistintamente lo sterminio degli Ebrei, ma vi è una
differenza importante: con il termine Shoah si indica lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo
conflitto mondiale; è il vocabolo che bisogna usare per denotare il genocidio ebraico e si preferisce ad
Olocausto, che invece richiama una attività culturale antica legata ai sacrifici rituali.
Sono entrambe parole con una valenza fortissima, due termini che non bisogna dimenticare, pur
rispettando il loro significato. Ovviamente però quando sentiamo o pronunciamo la parola Olocausto
(quello con la lettera maiuscola), il pensiero va al numero impressionante di ebrei che hanno perso la
vita, quindi nella sua accezione semantica di “Sacrificio totale, completo” viene, a partire dal XX secolo,
usato per antonomasia per indicare lo sterminio degli ebrei compiuto dal nazismo.

PER DOMENICA 27 GENNAIO 2019 “GIORNATA DELLA MEMORIA”

                STIAMO PROGRAMMANDO ALCUNE INIZIATIVE
                      CHE SI TERRANNO AL CIRCOLO

Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)

                                                        Vizio di forma
                                                        "Erano cento
                                                        Erano cento uomini in arme.
                                                        Quando il sole sorse nel cielo,
                                                        Tutti fecero un passo avanti.
                                                        Ore passarono, senza suono:
                                                        Le loro palpebre non battevano.
                                                        Quando suonarono le campane,
                                                        Tutti mossero un passo avanti.
                                                        Così passò il giorno e fu sera,
                                                        Ma quando fiorì in cielo la prima stella,
                                                        Tutti insieme fecero un passo avanti.
                                                        "Indietro, via di qui, fantasmi immondi:
                                                        Ritornate alla vostra vecchia notte":
                                                        Ma nessuno rispose, e invece.
                                                        tutti in cerchio, fecero un passo avanti."

                                    PRIMO LEVI
                                    incipit di "Vizio
                                    di forma"

Shoa

"Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente è stata bruciata qui.
Si, questo è il luogo.
Nessuno ripartiva mai di qui.

I camion a gas arrivavano là...
C'erano due immensi forni...
e dopo, gettavano i corpi in quei forni,
e le fiamme salivano fino al cielo.
Fino al cielo?
Si.
Era terribile.
Questo non si può raccontare.
Nessuno può
immaginare quello che è successo qui.
Impossibile. E nessuno può capirlo.
e anche io, oggi...

Non posso credere di essere qui.
No, questo non posso crederlo.
Qui era sempre così tranquillo. Sempre.
Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei,
era altrettanto tranquillo.
Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro.
Era silenzioso. Calmo.
Come ora."
tratto da 'SHOAH' di CLAUDE LANZMA
                                                    Dal diario di Anna Frank
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
Così scriveva Anna pochi giorni prima che i
                                         tedeschi irrompessero nell' alloggio segreto....
                                         15 luglio 1944
                                         ...Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i
                                         sogni, le splendide speranze non sono ancora
                                         sorti in noi che già sono colpiti e
                                         completamente distrutti dalla crudele realtà. È
                                         un gran miracolo che io non abbia rinunciato a
                                         tutte le mie speranze perché esse sembrano
                                         assurde e inattuabili. Le conservo ancora,
                                         nonostante tutto, perché continuo a credere
                                         nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile
                                         costruire tutto sulla base della morte, della
                                         miseria, della confusione. Vedo il mondo
                                         mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre
                                         più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che
                                         ucciderà noi pure, partecipo al dolore di
                                         milioni di uomini, eppure, quando guardo il
                                         cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al
                                         bene, che anche questa spietata durezza
                                         cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la
                                         serenità. Intanto debbo conservare intatti i
                                         miei ideali; verrà un tempo in cui forse
                                         saranno ancora attuabili".
                                         la tua Anna

Soffiando nel vento (traduzione di Blowin' in the
wind)
Quante strade deve percorrere un uomo
prima di essere chiamato uomo?
E quanti mari deve superare una colomba bianca
prima che si addormenti sulla spiaggia?
E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone
prima che verranno abolite per sempre?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento

Per quanto tempo un uomo deve guardare in alto
prima che riesca a vedere il cielo?
E quanti orecchie deve avere un uomo
prima che ascolti la gente piangere?
E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia
che troppa gente è morta?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento

Per quanti anni una montagna può esistere
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
prima che venga spazzata via dal mare?
E per quanti anni può la gente esistere
prima di avere il permesso di essere libere
E per quanto tempo può un uomo girare la sua testa
fingendo di non vedere
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento

(Blowing in the wind - Bob Dylan)

                                                 Auschwitz
                                                 Son morto ch’ero bambino
                                                 son morto con altri cento
                                                 passato per il camino
                                                 e adesso sono nel vento.

                                                 Ad Auschwitz c’era la neve
                                                 il fumo saliva lento
                                                 nel freddo giorno d’inverno
                                                 e adesso sono nel vento.

                                                 Ad Auschwitz tante persone
                                                 ma un solo grande silenzio
                                                 che strano non ho imparato
                                                 a sorridere qui nel vento.

                                                 Io chiedo come può l’uomo
                                                 uccidere un suo fratello
                                                 eppure siamo a milioni
                                                 in polvere qui nel vento.

                                                 Ancora tuona il cannone
                                                 ancora non è contenta
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
di sangue la bestia umana
                                                              e ancora ci porta il vento.

                                                              Io chiedo quando sarà
                                                              che l’uomo potrà imparare
                                                              a vivere senza ammazzare
                                                              e il vento si poserà

 Nomadi - La Canzone del Bambino nel Vento (Auschwitz)

   Terezin
   Terezin è un villaggio a 60 Km da Praga. E’ diventato tristemente famoso poiché fu trasformato in
   un ghetto dove venivano raggruppati i bambini ebrei prima di essere smistati nei vari
   campi di sterminio. Nel ghetto di Terezin fu concentrato il maggior numero di prigionieri-
   bambini, compresi i neonati. I bambini di Terezin scrivevano soprattutto poesie. Dei
   15.000 bambini transitati per il campo di Terezin se ne salvarono meno di un
   centinaio: la maggior parte di essi morì nel corso del 1944 nelle camere a gas di Auschwitz

Filo Spinato
Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
                                                           che qui dentro sboccino fiori.
                                                           Non posso volare.
                                                           Non voglio morire.
                                                           Peter, bambino ebreo ucciso dai
                                                           nazisti nel ghetto di Terezin

                                                             Infanzia miserabile
                                                             Infanzia miserabile, catena
                                                             che ti lega al nemico e alla forca.
                                                             Miserabile infanzia, che dentro il
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
suo squallore
               già distingue il bene e il male.
               Laggiù dove l’infanzia dolcemente
               riposa
               nelle piccole aiuole di un parco
               laggiù, in quella casa, qualcosa si è
               spezzato
               quando su me è caduto il disprezzo:
               laggiù, nei giardini o nei fiori
               o sul seno materno, dove io sono nato
               per piangere...
               Alla luce di una candela m’addormento
               forse per capire un giorno
               che io ero una ben piccola cosa,
               piccola come il coro dei 30.000,
               come la loro vita che dorme
               laggiù nei campi,
               che dorme e si sveglierà,
               aprirà gli occhi
               e per non vedere troppo
               si lascerà riprendere dal sonno...

               Zanus Zachenburg 19/07/1929 –
               Auschwitz 18/12/1943

              La paura
              Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
              un male crudele che ne scaccia ogni altro.
              La morte, demone folle, brandisce una
              gelida falce
              che decapita intorno le sue vittime.
              I cuori dei padri battono oggi di paura
              e le madri nascondono il viso nel grembo.
              La vipera del tifo strangola i bambini
              e preleva le sue decime dal branco.
              Oggi il mio sangue pulsa ancora,
              ma i miei compagni mi muoiono accanto.
              Piuttosto di vederli morire
              vorrei io stesso trovare la morte.
              Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
              Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
              Il mondo è nostro e noi lo vogliamo
              migliore.
              Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
              Eva Picková - anni dodici - morta il
              18/12/1943

La farfalla
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
L'ultima, proprio l'ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l'ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman (1921 – 1944)

             al Circolo ACLI Lambrate
  ore 17.00              “PER NON DIMENTICARE
   l                             lettura di poesie e canzoni
   c                         chitarra e canzoni con   Claudio Sambiase
Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto
ore 18.00 Luigi Borgomaneri presenta il suo ultimo libro
             sulle “STRAGI NAZISTE e FASCISTE”
i          illustrazione del sito web contenente la banca dati delle stragi

ore 21     Proiezione del film

CORRI RAGAZZO CORRI
dal regista premio oscar
PEPE DANQUART
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