Controllare e ridurre sistematicamente i costi tramite la World Class Manufacturing - Vicenza, 26 giugno 2013

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Controllare e ridurre sistematicamente i costi tramite la World Class Manufacturing - Vicenza, 26 giugno 2013
Controllare e ridurre
sistematicamente i costi tramite la
World Class Manufacturing

Vicenza, 26 giugno 2013
Controllare e ridurre sistematicamente i costi tramite la World Class Manufacturing - Vicenza, 26 giugno 2013
Le nuove teorie manageriali

Negli anni ’70-’90, a fronte di profondi cambiamenti dello scenario competitivo,
sono emerse nuove teorie organizzative:

       JIT     Just in Time

       TQM     Total Quality Management

       TPM     Total Productive Maintenance

       BPR     Business Process Reengineering

       CE      Concurrent Engineering

       CIM     Computer Integrated Manufacturing

       WCM World Class Manufacturing

                                                                    Ing. Marco Lanciai
Controllare e ridurre sistematicamente i costi tramite la World Class Manufacturing - Vicenza, 26 giugno 2013
I fattori all’origine del WCM (1/2)

I fattori primari all’origine della rivoluzione della WCM sono:
•   Le difficoltà nel prevedere in maniera attendibile la domanda di prodotto, di
    componenti e assiemi
•   L’impossibilità nel dimensionare correttamente il carico di lavoro in ingresso al
    sistema produttivo
•   L’aumento della gamma di prodotti finiti richiesta dal mercato, necessaria per
    soddisfare una clientela sempre più esigente e preparata con un’offerta sempre più
    ampia e differenziata

•   La competizione crescente e travolgente
    da   parte     dei   concorrenti   dei   paesi
    difficilmente contrastabili sul fronte dei
    costi, ma anche su quello della qualità
•   La progressiva riduzione del ciclo di vita
    del prodotto

                                                                         Ing. Marco Lanciai
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I fattori all’origine del WCM (2/2)
Si impone dunque di rivedere radicalmente l’organizzazione aziendale al fine di
rispondere con successo alle nuove criticità di mercato.
Non è più possibile concentrarsi esclusivamente sull’ottimizzazione del ciclo di
trasformazione ma occorre invece concentrarsi sul Valore, inteso non come asset,
prodotti, competenze tecniche o commerciali (tutto ciò contribuisce alla creazione del
valore), ma come un insieme di caratteristiche del prodotto/servizio per cui il cliente è
disposto a pagare, ossia se e come egli si accorgerebbe dell’assenza di una fase del
processo produttivo.

Il particolare contesto socio-culturale italiano, unito alla
dimensione     medio-piccola     delle   aziende,    comporta
difficoltà oggettive al management legate soprattutto al
coinvolgere e motivare il personale a tutti i livelli, infondere
fiducia nel metodo, superare l’errata paura che l’approccio
world-class non sia applicabile alla propria realtà.

                                                                             Ing. Marco Lanciai
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Cos’è il WCM?

W.C.M è l'acronimo di World Class Manufacturing che
qualifica molti tra i più importanti costruttori di beni e servizi
mondiali.

La metodologia TPM (Totale Productive Maintenance), le logiche Lean Manufacturing
(Produzione Snella) ed il Total Quality Management, sono stati integrati e sono la base
del World Class Manufacturing anche se si differenzia da tali approcci in quanto:
     • integra lo sviluppo delle Risorse Umane, dell’Ambiente, del Customer Care e della
     Sicurezza
     • alla base della scelta delle strategie e degli impianti da “aggredire” vi è il
     cosiddetto Cost Deployment. Ciò significa che il gruppo di lavoro affronta le
     problematiche sulle base della loro incidenza economica

Essere WC è un impegno strategico, significa impegnarsi per un minimo di 2-3 anni.
Necessario dunque un impegno costante.

                                                 5                           Ing. Marco Lanciai
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WCM nel mondo dell’industria

WCM è una metodologia usata da molte aziende del
settore auto e da altri settori mondiali:
•   Fiat Group
•   Chrysler
•   Royal Mail
•   Volvo
•   Ariston Thermo Group
•   Sistema Poland
•   Tarkett
•   Elica

Lista delle aziende coinvolte nel WCM Award Ceremony
tenuto a Londra in ottobre 2010

                                                       Ing. Marco Lanciai
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Struttura del World Class Manufacturing (WCM)

                                                                                  World Class Manufacturing

                                                                                        Autonomous Maintenance &
    Safety / Hygiene & working

                                                                                                                       Professional Maintenance

                                                                                                                                                                                       Early Product/Equipment
                                                                                          Workplace Organization
                                                            Focused Improvement

                                                                                                                                                                                                                    People Development
                                     Cost Deployment

                                                                                                                                                  Quality control

                                                                                                                                                                                             Management

                                                                                                                                                                                                                                                 Environment
            environment

                                                                                                                                                                       Logistics
                                                                                                                   Commitment
  Management                     Clarity of            Route Map of               Allocation of Highly                          Competence of                       Time and                                      Level of                  Motivation of
                                                                                   Qualified People                    of                                                          Level of Detail
  Commitment                     Objectives               WCM                                                                    Organization                        Budget                                      Expansion                   Operators
                                                                                                                   Organization

    I pilastri tecnici                                                                                                                                                     I pilastri manageriali

                                                                                                                                                                                                                                         Ing. Marco Lanciai
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I pilastri tecnici del WCM
Alla base del WCM ci sono i 10 Pilastri Tecnici come strumenti operativi, riportati qui di
seguito:

Acronimo                                     Descrizione
    SA        Safety – Sicurezza del posto di lavoro
    CD        Cost Deployment – Analisi dei costi
     FI       Focus Improvement – Miglioramento focalizzato su uno specifico problema
  AM+WO       Autonomus Maintenance / Workplace organization – Manutenzione
              autonoma, Organizzazione della postazione di lavoro
    PM        Professional Maintenance – Manutenzione professionale
    QC        Quality Control – Controllo Qualità
    LO        Logistic / Customer Services – Logistica e soddisfazione del Cliente
   EEM        Early Equipment Management – Costruzione di efficienze da progettazione
    EN        Environment – Ambiente e sfruttamento servomezzi energetici
    PD        People Development – Sviluppo delle competenze del personale

                                              8                              Ing. Marco Lanciai
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I pilastri manageriali del WCM
  I 10 Pilastri Manageriali devono assicurare che l’intero sistema in analisi sia strutturato
  in modo adeguato a sostenere le attività dei pilastri tecnici:
Acronimo                                            Descrizione
  OPL       One Point Lesson: focalizzazione dell’oggetto della formazione; es: a) conoscenza di
            base b) problem solving (istruzioni per le risoluzioni) c) diffusione dei miglioramenti d)
            documento OPL (stesura di facile lettura e ricco di dimostrazioni grafiche con foto, schizzi..)
  SOP       Standard Operative Procedure: procedure tipiche dell’organizzazione
  SMP       Standard Maintenance Procedure: procedure per le attività di manutenzione
  4M        Man/Method/Material/Machine: scomposizione del problema per identificarne le
            aree coinvolte
  5W        5 WHY: iterare domande sul perché di un problema per risalirne alle cause
 5W+1H      What/Where/When/Which/Who How: risposte da dare al fenomeno
  3M        Man/Method/Material: valutazione oggettiva del posto di lavoro
 RiCo       Progetti specifici di miglioramento
  KPI       Key Performance Indicators: Indicatori oggettivi dei risultati
  KPA       Indicatori delle attività

                                                      9                                    Ing. Marco Lanciai
Controllare e ridurre sistematicamente i costi tramite la World Class Manufacturing - Vicenza, 26 giugno 2013
WCM
Normalmente viene assegnato un voto da 1 a 5 ai 10 pilastri e ai 10 pillar.

              Oro:                                    Azienda World-Class:
    Argento: 70÷85 Bronzo:                                  85÷100
     60÷70          50÷60

Il numero di Pillar implementati dipende dal tipo di azienda e il grado di implementazione
dipende dalle risorse impegnate

                                                                              Ing. Marco Lanciai
WCM – le risorse umane

La leadership direzionale, in ambito WCM, deve essere fortemente orientata al
cambiamento sia organizzativo che tecnologico.
Nella strategia d’impresa, volta al WCM, le risorse umane assumono una basilare
importanza nei termini di risorsa giusta al posto giusto.

Con queste finalità vengono:
1. mappate le competenze necessarie al cambiamento;
2. definiti i mansionari adeguandoli alle competenze;
3. definiti i fabbisogni formativi coerentemente ai mansionari;
4. avviate iniziative allo scopo di incentivare il grado di coinvolgimento e fidelizzazione
    di tutte le risorse aziendali.

                                               11                             Ing. Marco Lanciai
WCM – Lo sviluppo applicativo: i 7 step (1/3)
Nell’applicazione del WCM sono previsti 7 step in successione ordinata. Il WCM impone,
innanzitutto, l’analisi del rapporto costo/benefici, quale discriminante principale per la
fattibilità di un’azione di miglioramento; questo perché i processi non misurabili non sono
migliorabili.
Una volta analizzata l’innovazione, indipendentemente se di grande o piccola
riduzione, va tradotta in un progetto di sviluppo applicativo da un team competente, con
un costante monitoraggio nel tempo dei costi e delle azioni necessarie. Anche qui
secondo due concetti inderogabili: la profondità dell’azione e la sua estendibilità.

                                                 12                               Ing. Marco Lanciai
WCM – Lo sviluppo applicativo: i 7 step (2/3)

Step   Descrizione                                       Azioni       Obiettivi

       Quantificare i costi totali di trasformazione.
       Assegnare obiettivi di riduzione dei costi.
1                                                        Base         Analisi ed avviamento del progetto
       Assegnare i costi totali di trasformazione
       per processo
       Identificare qualitativamente perdite e
2      sprechi. Quantificare le perdite e gli sprechi    Base         Analisi ed avviamento del progetto
       in base alle precedenti misure (step 1)
       Separare le perdite causali da quelle
3                                                        Base         Analisi ed avviamento del progetto
       risultanti
                                                                      Attività del miglioramento continuo
4      Calcolare i costi di perdite e sprechi            Preventive
                                                                      con metodo PDCA
       Identificare i metodi per il recupero di                       Attività del miglioramento continuo
5                                                        Preventive
       perdite e sprechi                                              con metodo PDCA
       Stimare i costi del miglioramento e delle                      Attività del miglioramento continuo
6                                                        Proattive
       riduzioni corrispondenti di perdite e sprechi                  con metodo PDCA
                                                                      Attività del miglioramento continuo
7      Implementare il piano di miglioramento            Proattive
                                                                      con metodo PDCA

                                                        13                               Ing. Marco Lanciai
WCM – Lo sviluppo applicativo: i 7 step (3/3)

A proposito di profondità dell’azione, il WCM prevede che:
1. preliminarmente si individui in fabbrica un’area limitata su cui iniziare a sperimentare
    il WCM;
2. passo dopo passo vengano applicati i sette step previsti, che vanno
    dall’individuazione del problema e dei costi da sostenere fino al piano delle azioni
    per il miglioramento;
3. solo una volta completati i sette step si può pensare ad una estensione del progetto
    che preveda l’apertura di altri cantieri in aree giudicate critiche dall’analisi
    preliminare dei costi.

I risultati, delle varie aree sottoposte al WCM, devono essere convalidati da un ente
esterno o interno nominato dalla direzione: il processo di validazione (audit), oltre a
verificare oggettivamente i risultati raggiunti, serve a mettere in competizione le varie
iniziative ed innescare nuovi miglioramenti (estendibilità)

                                                 14                                Ing. Marco Lanciai
Approccio della World Class Manufacturing
                                    • Qual è il problema?
                                    • Dov’è il problema?
                                    • Qual è la priorità?

  Valutazione dei risultati         Waste/ Loss
                                     Analysis

                      Improvement                   Right
                     and Expansion                 Methods

                                                            Costi/Benifici
                                    Implementation

                              Implementazione con disciplina

                  Partecipazione di tutti i dipendenti

                                                                             Ing. Marco Lanciai
Principi del World Class Manufacturing

I principi si cui si basa la World Class Manufacturing sono i seguenti:
1. La Sicurezza a livello World Class è il fondamento di Performance a livello World
    Class
2. I leader del WCM hanno una passione per gli standard.
3. In una azienda World Class la voce del cliente può essere udita nello stabilimento.
4. Il WCM non accetta perdite di alcun tipo (l’obiettivo è sempre Zero: incidenti, difetti di
    qualità e di servizio, scorte, guasti, ecc.)
5. Una applicazione rigorosa del WCM garantisce l’eliminazione delle perdite
6. In uno stabilimento World Class tutte le anomalie sono immediatamente visibili (es.
    polvere e fonti di contaminazione, schemi di controllo, parti difettose, …)
7. Il WCM si realizza nel posto di lavoro, non in ufficio
8. Il WCM si impara mettendo in pratica le tecniche con i team di stabilimento
9. La forza del WCM deriva dal coinvolgimento delle persone.
10. Le Aziende WCM generano una grande energia verso il successo continuo.

                                                   16                             Ing. Marco Lanciai
I 9 zeri della World Class Manufacturing
Come già accennato, il paradigma world-class è lontano dal modo di pensare della
maggior parte delle aziende e molto lontano dalla loro idea di benessere. Il paradigma è:

Quest’obiettivo è la base della produzione World-Class. Lo zero allo stesso tempo un
bersaglio, il valore di riferimento, e un aggressivo programma di miglioramenti.

I “nove zeri” della WCM sono:
•   ZERO insoddisfazione del cliente
•   ZERO disallineamenti
•   ZERO burocrazia
•   ZERO insoddisfazione degli azionisti
•   ZERO sprechi
•   ZERO lavoro che non crei valore
•   ZERO fermate
•   ZERO opportunità perse
•   ZERO informazioni perse

                                                                              Ing. Marco Lanciai
Computer Integrated Manufacturing
La base per l’implementazione della World Class Manufacturing all’interno dell’azienda è
la produzione integrata di fabbrica o CIM (Computer Integrated Manufacturing), che
consiste nell'integrazione automatizzata tra i vari settori di un sistema di produzione
(progettazione, ingegnerizzazione, produzione, CQ, pianificazione della produzione e
marketing) al fine di minimizzare i tempi di sviluppo di un prodotto, ottimizzare la gestione
delle risorse ed incrementare la flessibilità per coprire più possibile il mercato.
I vantaggi che derivano dal CIM sono molteplici:
•   riduzione delle scorte
•   riduzione del time to market
•   incremento della qualità del prodotto
•   riduzione dei costi dovuta alla maggiore efficienza

Il CIM si basa su una rete di comunicazione per lo scambio di informazioni: rete che
lavora orizzontalmente tra reparti e verticalmente tra settori, con una fitta rete informatica,
sistemi di progettazione automatica, collaudo computerizzato e pianificazione

                                                                                  Ing. Marco Lanciai
Computer Integrated Manufacturing

             Marketing:                        Computer Aided Fab.:
             Ordini inseriti a livello         Parti prodotte su sistemi
             telematico.                       FMS e CN che
             Informazioni su cosa              coinvolgono il movimento
             fare direttamente su              e il controllo dei materiali
             CAD

       CAD/CAM:                                         Automated Assembly:
       Disegni e analisi di                             Assemblaggio e
       prodotto per Qualità.                            movimentazione dei
       Piani e feedback                                 materiali robotizzato.
       direttamente a                                   Controllo qualità e test di
       interfaccia CAD/CAM        Computer centrale     prodotto automatizzati

              Factory management:               Automated Warehousing:
              Pianificazione,                   Robot per movimentazione
              schedulazione, gestione           dei materiali per stoccaggio e
              dei materiali, costi,             picking. Robot per picking
              qualità, spedizione e             finale e spedizione
              distribuzione

                                                                              Ing. Marco Lanciai
Check point per un’azienda world-class
•   Puntualità consegne a clienti rispetto alla data richiesta. Obiettivo target 90% di
    successo
•   Implementazione di una focused factory (concentrarsi su un esiguo numero di linee
    di prodotto o tecnologie). Conoscenza di tutto il personale dei clienti chiave
    dell’azienda e dei punti di forza dei propri prodotti riguardo ai competitor
•   Standardizzazione, riduzione del numero di parti (semplificazione e riduzione della
    varietà)
•   Autorità e potenziamento dello staff in contatto con i clienti per la risoluzione dei loro
    problemi

                                                                                   Ing. Marco Lanciai
Check point per un’azienda world-class
•   Eliminazione stoccaggio centrale di materiale diretto e fornitura del materiale di
    acquisto al punto di utilizzo senza l’ispezione di routine
•   Stabilimenti produttivi più piccoli e layout produttivo delle macchine tale da
    minimizzare le distanze tra operazioni sequenziali
•   Riduzione dei tempi di setup dei prodotti per adattare il lotto economico produttivo
    alle richieste del cliente
•   Formazione continuativa e programma di comunicazione per la forza lavoro
    esistente riguardo al loro ruolo nel valore della World Class Manufacturing
•   Promuovere l’iniziativa della forza lavoro stessa a muoversi e dirigere il proprio
    focus sui “need” dell’azienda
•   Programma continuo al fine dell’eliminazione delle attività a basso valore aggiunto,
    a tutti i livelli aziendali
•   Programma di riduzione del numero di fornitori qualificati integrati nel business
•   Promuovere la cultura del Total Quality Control
     •    Concetto di difetti zero e Right First Time

                                                                               Ing. Marco Lanciai
Check point per un’azienda world-class
•   Audit di prodotto e qualità del processo all’interno di un range ben definito
     •   Concetto di bande di tolleranza di campioni
•   Autorizzazione da parte di tutto il personale di fermare la linea
•   Operazioni critiche a prova di errore
     •   Poka-yoke
•   Manutenzione della attrezzature dagli individui stessi coinvolti
     •   Cultura del Total Productive Maintenance e Kaizen
•   Procedure di mantenimento di zone di lavoro pulite e ordinate
     •   6S
•   Interfaccia continua tra progettazione e produzione sia in fase si risoluzione di
    problematiche produttive esistenti, sia in fase di progettazione di nuovi prodotti
•   Cultura di miglioramento continuo di servizio ai clienti
     •   Kaizen, Lead time reduction, miglioramento marketing e servizio al cliente

                                                                                Ing. Marco Lanciai
Check point per un’azienda world-class
•   Riduzione della reportistica cartacea: mantenere solamente report più significativi e
    monitorabili nel tempo
•   Meccanismo di ricezione e valutazione veloce dei suggerimenti di tutto il personale
    sui processi aziendali
     •   Feedback & action
•   Supply chain controllata a Kanban:
     •   Kanban dei nostri giorni sono comunicazioni veloci, contenitori vuoti, visite a
         stabilimento clienti e avere un primo tocco con mano dei loro problemi
     •   Consegne più frequenti dai fornitori
     •   Riduzione delle scaffalature

                                                                             Ing. Marco Lanciai
Il Cost Deployment
Il Cost Deployment ha come punti di partenza l’analisi delle perdite e l’analisi dei costi
che si incontrano.
Le perdite possibili (60) vengono classificate nelle seguenti 4 categorie:

         Impianti                  Manodopera                Materiali                 Energia

    • Guasti                   • Mancanza                • Scarti                  • Alti consumi
    • Setup                      informazioni            • Sovrautilizzo           • Perdite
                               • Inefficienza                                        nell’impianto

Il Cost Deployment è strutturato in 7 step:
Step 0: conoscere i costi
  Individuare i costi di trasformazione
  Individuare i conti coinvolti
  Classificare i conti individuati dentro le 4 categorie di perdite individuate
  Assegnare i costi per centro di costo

                                                                                           Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 1: Deployment dei costi di trasformazione
  Stratificare i costi di produzione per macchina (ho le perdite sulla macchina e non sul reparto)

                 Macchine

Conti                            Macchina 1      Macchina 2      Macchina 3      Macchina N

                  Conto 1                         -56.000€
                  Conto 2                                        -253.000€
                  Conto 3         -34.000€                       -156.000€
                  Conto 4                                                          -19.000€
                  Conto 5                                         -48.000€
                  Conto 6                        -173.000€
                  Conto N          -4.000€

                                                                                          Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 2: Elaborazione della Matrice A (Loss-Where)                                Basso impatto
                                                                                 Madio impatto

               DOVE                                                              Alto impatto

PERDITE                      Macchina 1   Macchina 2      Macchina 3      Macchina N

                Guasti

                Setup
              Mancanza
             informazioni
              Inefficienza

                Scarti

             Sovrautilizzo

             Alti consumi

                   .
                                 Si parte dall’area modello (quello che costa di più o ha
                   .             le perdite più alte)
                   .
                                                                                   Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 3: Elaborazione della Matrice B (Risultati vs Causali)            Basso impatto
                                                                       Madio impatto

                CAUSE                                                  Alto impatto

PERDITE                        Causa 1      Causa 2       Causa 3   Causa N

                 Guasti

                 Setup

               Mancanza
              informazioni
               Inefficienza

                 Scarti

              Sovrautilizzo

              Alti consumi

                    .
                    .
                    .
                                                                        Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 4: Elaborazione della Matrice C (Perdite vs Costi)

               COSTI

PERDITE                        Conto 1      Conto 2       Conto 3     Conto N

                 Guasti       -52.000€                               -153.000€
                 Setup        -251.000€
               Mancanza
              informazioni
                              -16.000€

              Inefficienza                 -33.000€
                 Scarti        -1.000€
              Sovrautilizzo                               -47.000€
              Alti consumi                -142.000€

                    .
                    .
                    .
                                                                           Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 5: Elaborazione della Matrice D (Perdite vs Soluzioni)

                               Guasti
                               •Total Productive Maintenance (TPM)
                               •Ammodernamento parco macchine
                               Setup
                               •Analisi SMED

                               Mancanza di informazioni
                               •Coinvolgimento persone
                               •Job Enrichment
                               Ricerca di parametri
                               •Analisi layout
                               •Analisi processo informazioni
                               Scarti
                               •Kaizen
                               •Reverse Engineering
                               Sovrautilizzo
                               •Miglioramento pianificazione
                               •Implementazione pull system
                               Alti consumi
                               •Analisi perdite
                               •Cambio componentistica

                                                                     Ing. Marco Lanciai
I 7 step del Cost Deployment
Step 6: Project Managament
  anagrafica dei progetti partiti
  avvio e implementazione dei progetti
  monitoraggio dello stato di avanzamento di ciascun progetto

                            Progetto                          Avanzamento
               Kaizen in macchina 2                  Appena avviato (10%)

               TPM in macchina 1                     In fase di ultimazione (90%)

               Kanban in macchina 5                  Work-In-Progress (50%)

               Formazione personale macchina 3       Work-In-Progress (60%)

               SMED in macchina 8                    In fase di ultimazione (80%)

               Kanban in macchina 6                  Work-In-Progress (70%)

Step 7:
  Beneficio su costi: valutazione riduzione costi (a consuntivo)
  Determinazione dei progetti che rimangono l’anno successivo

                                                                                    Ing. Marco Lanciai
Per il cattivo marinaio tutti i venti sono contrari …

Non è possibile dirigere la direzione del vento ma possiamo
regolare le vele …

Sii pronto quando il vento cambia …

                                 31                     Ing. Marco Lanciai
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