CONOSCERE LE GEMME E I RAMI DEI FRUTTIFERI
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2 2017 CONOSCERE LE GEMME E I RAMI DEI FRUTTIFERI Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Verona - Contiene I.P. e I.R. Per eseguire potature corrette e ottenere abbondanti produzioni SUPPLEMENTO N. 1 AL N. 2 DI VITA IN CAMPAGNA - CASELLA POSTALE 467 - 37100 VERONA - FEBBRAIO 2017 - ANNO 35 - ISSN 1120-3005 - MENSILE 8LmHqpKhJQ1u7Vorj9bUlYVb9UVDWuhW+2vG4nyLg4w=
EDIZIONI L’INFORMATORE AGRARIO GESTIRE LA PIANTA PER GUSTARNE I FRUTTI © Stillkost - Fotolia.com Preparate gli attrezzi per la potatura e per l’innesto, con le Guide pratiche di Vita in Campagna si va in frutteto! Gli insegnamenti e i consigli dei nostri esperti vi accompagneranno passo passo nelle operazioni: intervenire correttamente garantirà un frutteto in salute e un buon raccolto. ACQUISTALO SU Info & Ordini: Tel. 045 8010560 edizioni@informatoreagrario.it
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Solo numero o solo supplemento: euro 3,50. le principali conoscenze relative a strut- Una guida illustrata: euro 3,50. tura, sviluppo, fisiologia e funzione di Spese di spedizione: Aggiungere un contributo di euro gemme e rami, componenti fondamen- 3,50 per spese postali, indipendentemente dal numero di copie ordinate. tali della chioma delle piante da frutto e determinanti per la capacità di produr- MODALITÀ DI PAGAMENTO: • conto corrente postale n. 11024379 intestato a Vita in re frutti. Vengono così descritti i proces- Campagna - C.P. 467 - 37100 Verona si che portano alla crescita dei germo- • assegno non trasferibile intestato a Edizioni L’Informatore gli e alla formazione delle gemme a fio- Agrario - Verona re e delle gemme a legno, fornendo gli • carta di credito: Visa - Mastercard - American Express spunti per comprendere quali condizioni L’ordine di abbonamento o di copie può essere fatto anche stimolano o ostacolano questi processi. per telefono o e-mail rivolgendosi direttamente al Servizio Clienti oppure su Internet all’indirizzo: Particolare attenzione viene riservata www.vitaincampagna.it/abbonamento alle caratteristiche che permettono di ri- SERVIZIO CLIENTI: conoscere i diversi tipi di gemme e di ra- C.P. 467 - 37100 Verona - Tel. 045 8009480 mi, in quanto dalla loro identificazione Foto in copertina: Silvio Caltran clienti@vitaincampagna.it deriva la possibilità di intervenire corret- www.vitaincampagna.it/abbonamento tamente con le operazioni colturali che le interessano, soprattutto la potatura. Que- I dati personali da Lei forniti verranno trattati da Edizioni L’Informatore Agrario srl, con sede in Verona, Via Bencivenga/Biondani, 16, sia ste conoscenze sono infatti il presupposto per programmare gli interventi che ser- manualmente che con strumenti informatici per gestire il rapporto vono per impostare la forma delle piante in fase di allevamento, per scegliere i ra- di abbonamento nonché per informarLa circa iniziative di carattere editoriale e promozionale che riteniamo possano interessarLa. Per mi da eliminare e quelli da mantenere durante la potatura di produzione e per pre- far valere i diritti previsti dall’art. 7 Dlgs 30/6/2003 n. 196 potrà vedere in quale modo può avvenire la crescita in seguito ai tagli effettuati. rivolgersi al titolare del trattamento: Edizioni L’Informatore Agrario srl. Dalla coltivazione delle piante da frutto ci si attende una produzione di frutti di qualità e quanto più possibile costante nel tempo. Per raggiungere questi obiettivi è utile sapere dove e in quale momento avvengono i processi che permettono la for- VITA IN CAMPAGNA mazione dei fiori per il successivo sviluppo dei frutti. Ogni specie, inoltre, si carat- Il mensile di agricoltura part-time terizza per la presenza di specifici rami produttivi dai quali ci si attende la migliore con la maggior diffusione pagata in Italia produzione di frutti: essi richiedono una gestione adeguata alle loro caratteristiche. Fondato nel 1983 da Alberto Rizzotti Nella Guida vengono anche forniti i suggerimenti per applicare nella pratica alcu- Direttore Responsabile: Elena Rizzotti ne nozioni teoriche, al fine di modificare la crescita dei rami. Giornalisti: Giuseppe Cipriani, Silvio Caltran, La trattazione parte da una descrizione generale delle gemme per poi presentare Alberto Locatelli nel dettaglio le caratteristiche delle gemme delle principali specie; si passa poi, ana- Redazione: Laura Modenini, Cristina Campanini Segretaria di redazione: Elisa Guarinon logamente, a una descrizione generale dei rami per scendere nel dettaglio descritti- vo dei rami dei più diffusi alberi da frutto. Ufficio prestampa: Mattia Bechelli, Mauro Fianco Indirizzo: Via Bencivenga/Biondani, 16 - 37133 Verona Tel. 045 8057511 - Fax 045 8009240 L’Autrice E-mail: vitaincampagna@vitaincampagna.it Editore: Edizioni L’Informatore Agrario srl Via Bencivenga/Biondani, 16 - 37133 Verona Presidente: Elena Rizzotti Amministratore delegato: Giuseppe Reali Direttore commerciale: Luciano Grilli Sommario Pubblicità: Tel. 045 8057523 - Fax 045 8009378 - 4 Le gemme, sorgenti di vita delle piante arboree E-mail: pubblicita@vitaincampagna.it Stampa: Mediagraf spa - Noventa Padovana (Padova) 12 Le gemme delle principali specie da frutto Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata La tiratura del presente numero è stata di 70.000 copie 18 I rami e le branche: la gerarchia che regola la chioma degli alberi Registrazione Tribunale Verona n. 552 del 3-11-1982. Copyright © 2016 Vita in Campagna di Edizioni L’Informatore Agrario srl. Vietata la 27 I rami a frutto delle principali specie arboree coltivate riproduzione parziale o totale di testi e illustrazioni. ISSN 1120-3005 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Verona - Contiene I.P. e I.R. Agli abbonati: informativa art. 13 Dlgs 30/6/2003 n. 196.
Le gemme, sorgenti di vita delle piante arboree Foto: Silvio Caltran Con il termine di «gemme», ven- 1 Importanza e funzione gono indicate strutture diverse, presenti delle gemme sia nella parte aerea (chioma) che nella parte ipogea (apparato radicale) delle piante erbacee e arboree che, come ve- Se non fossero presenti le gemme, in dremo, svolgono un ruolo fondamentale determinati ambienti la permanenza di per lo sviluppo e la sopravvivenza delle molte specie vegetali sarebbe problema- piante. 2 tica poiché, per esempio, non potrebbe- Per via delle loro particolari poten- ro riprodursi e quindi non sarebbe nean- zialità, il naturalista Charles Darwin che possibile raccogliere i loro frutti. (1809-1882) considerava le gemme Infatti, le piante arboree crescono e persino alla stregua di piante individua- 1 si riproducono tutti gli anni, seguendo li che vivono unite sui rami in una sorta cicli ben precisi legati alle stagioni, ma di colonia. Questa convinzione era le- per farlo devono ricorrere alle gemme gata al fatto che, in certe condizioni, le 2 per riformare gli organi riproduttivi dei gemme possono crescere anche se ven- fiori (che sono effimeri) e recuperare le gono separate dalla pianta (per esem- energie per nutrire i propri frutti, attra- pio, con la tecnica delle talee), come se verso la formazione di nuove foglie. fossero individui indipendenti. Tutto ciò avviene perché i tessuti dei Oggi, una gemma matura viene de- Le gemme sono strutture conico-globose fiori e delle foglie non possono soppor- scritta come una struttura che racchiude che si formano lungo i rami, in corrispon- tare le condizioni climatiche particolar- un germoglio in miniatura, che non si è denza dei nodi, o all’apice dei rami stessi. mente avverse rappresentate, nel nostro Nel periodo di riposo invernale esse hanno ancora esteso solo perché temporanea- clima, dalle temperature troppo basse il compito di proteggere le cellule e i tessu- mente bloccato nella crescita. ti deputati alla crescita; ogni anno, quindi, il della stagione invernale – ma lo stesso In questa capitolo vi spiegheremo le ciclo della pianta riparte dalle gemme. In principio vale anche per altre avversità, caratteristiche e le funzioni delle gem- queste gemme di ciliegio sono ben visibili le come la siccità e temperature troppo me, prendendo in considerazione uni- perule (1), foglioline modificate simili a pic- elevate – e devono crescere e riformar- camente le gemme che si formano sulla cole scaglie, e le cicatrici lasciate dalle fo- si velocemente quando le condizioni parte aerea delle piante da frutto. glie dopo la loro caduta (2) ambientali sono nuovamente adatte. Può capitare, tuttavia, che in partico- 1 lari condizioni ambientali (clima tropi- cale umido) la crescita sia possibile an- 3 che senza la presenza di gemme, perché 2 non si verificano condizioni avverse da superare. In questi ambienti, perciò, la crescita di nuovi germogli può avvenire 4 senza pause. La gemma è, prima di tutto, una for- mazione adatta alla protezione dei tessu- ti nel periodo di riposo, che, tra un perio- do di crescita e l’altro, garantisce la so- pravvivenza delle cellule deputate alla crescita. Ogni anno, il ciclo stagionale della pianta riparte proprio dalle gemme. Struttura delle gemme. La gemma è composta, a partire dall’esterno, dalle perule (1) e da una serie di minuscole foglioline verdi (o di fiori) densamente ravvicinate e compresse (2), di Struttura delle gemme età e dimensioni decrescenti verso il centro, dove si trova il meristema o apice vegetativo (3); all’ascella delle foglioline sono già presenti gli abbozzi delle future gemme laterali (4). Il meri- Nella maggior parte delle specie, stema è un tessuto costituito da cellule in grado di moltiplicarsi velocemente mediante divi- una gemma è composta, a partire dall’e- sione, per dare origine a nuovi tessuti e a nuove strutture della pianta sterno, da un numero variabile di appo- 4 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI site foglioline modificate, di forma ge- ze di riserva, utili per permettere la cre- neralmente triangolare e simili a picco- scita al momento del germogliamento. le scaglie, chiamate perule, e una serie Inoltre, ogni gemma è collegata ai di minuscole foglioline verdi (o di fiori) vasi di trasporto della linfa presenti nel densamente ravvicinate e compresse, di germoglio in cui è inserita. età e dimensioni decrescenti verso il 2 centro, dove si trova il meristema o api- ce vegetativo. Posizione delle gemme Le perule hanno principalmente fun- 1 sui rami zione protettiva e sono formate da tes- suto consistente e, soprattutto quelle 2 Gemme ascellari più esterne, presentano un’epidermide protettiva molto ricca di cutina, una so- Gemme di riserva. a Nelle gemme di molte Le gemme sono situate lungo i rami specie, sotto le perule sono presenti degli stanza cerosa idrofoba (cioè in grado di in corrispondenza dei nodi, dove sono apici gemmari secondari che costituiscono respingere e non assorbire acqua); inol- le sottogemme, anche queste in grado di inserite all’ascella delle foglie, cioè la tre, sono quasi sempre rivestite da pelu- svilupparsi. Nella foto: sezione trasversale zona tra la base del picciolo fogliare e rie o da sostanze gommose, cerose di una gemma di vite nella quale sono visi- l’asse del ramo, per cui vengono defini- (pruine), mucillaginose o resinose che bili, al centro, la gemma principale (1), con te gemme ascellari (o laterali). permettono di preservare le parti più te- a lato le due secondarie (2), dette anche Nell’ascella di ogni foglia può esse- nere dal freddo e dall’umidità, da danni «gemme di controcchio» re presente una gemma singola o un meccanici e da altre condizioni avverse, gruppo di più gemme (due o tre, rara- di minimizzare la perdita di acqua in mente anche più numerose, si riscontra- caso di alte temperature, di ostacolare Il meristema è una struttura orga- no per esempio in pesco, susino e albi- parzialmente il passaggio dell’ossigeno nizzata di piccole cellule, in grado di cocco). e di filtrare la radiazione luminosa. moltiplicarsi velocemente mediante di- Anche le gemme singole, in realtà L’aspetto esterno di una gemma è visione delle cellule stesse, per dare ori- spesso presentano inizialmente altre dato dall’accostamento delle perule che gine a nuovi tessuti e quindi nuove gemme laterali che rimangono di di- si sovrappongono in parte tra loro, con- strutture della pianta. mensioni molto piccole e possono so- ferendo forme diverse (fusiforme, coni- La formazione di organi e germogli stituire la gemma principale se questa ca più o meno appuntita, ovoidale o all’interno della gemma è dovuta pro- viene danneggiata, oppure muoiono globosa), caratteristiche per ogni spe- prio al meristema in essa contenuto, che spontaneamente in una fase precoce. cie, e un colore più scuro rispetto a corrisponde a quella che, dopo il ger- quello delle foglie, spesso nelle tonalità mogliamento, diventerà la parte apicale Gemme apicali del marrone o del grigio scuro. del germoglio. Possiamo dire, quindi, che all’inter- Oltre alle gemme ascellari, che si for- no delle gemme sono presenti piccolis- mano durante la fase di crescita della ri- simi assi vegetativi o riproduttivi, for- spettiva foglia, quando si arresta la cre- 2 mati completamente o in parte, ma non scita vegetativa del germoglio si forma ancora cresciuti, in quanto le loro cellu- una gemma apicale (o terminale) alla le non si sono distese. Infatti, le foglio- sua estremità, all’ascella dell’ultima fo- line sono molto ravvicinate tra loro per- glia, a racchiudere le cellule responsabi- ché gli internodi (la parte di germoglio li della formazione del germoglio stesso. tra una foglia e l’altra) non sono ancora Le gemme ascellari sono simili ma in distesi e non si distinguono dai nodi genere più piccole rispetto a quelle api- 1 (zona del germoglio in cui è inserita cali. Dalle gemme apicali è normalmen- una foglia). te possibile in modo più o meno diretto Nelle gemme di molte specie, sotto lo sviluppo di un nuovo germoglio. le perule sono presenti apici gemmari secondari che costituiscono le sotto- Distribuzione delle gemme gemme, anche queste in grado di svi- sul ramo luppare (per esempio la vite) soprattut- to se la gemma principale viene dan- La distribuzione spaziale delle gem- Posizione delle gemme. Le gemme si for- neggiata. me segue quindi la disposizione delle mano lungo i rami, in corrispondenza dei Alla base della gemma si trova un ri- foglie – detta fillotassi – lungo gli assi nodi, o all’apice dei rami stessi. In questo gonfiamento, detto pulvino, costituito dei germogli, a sua volta determinata da brindillo di pero sono evidenziate le gemme da tessuto carnoso che si estende anche fattori genetici specifici secondo sche- a legno (1) lungo il ramo e la gemma mi- alla base della foglia associata alla gem- mi ordinati e prevedibili, che si ripeto- sta (2) presente all’estremità ma; in esso vengono accumulate sostan- no ad ogni ciclo di crescita. SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 5
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI È facile notare che le gemme, così successivamente delle foglie. Il proces- come le foglie, non sono disposte tutte Formazione so con cui da semplici cellule si forma- da uno stesso lato rispetto al germoglio, delle gemme no tessuti ben definiti, che vanno a co- ma si susseguono dal basso verso l’alto stituire specifici organi (foglie o fiori), intorno al suo asse secondo un anda- La formazione delle gemme inizia viene chiamato differenziazione. mento a spirale, che mantiene una spe- all’ascella delle foglie mentre queste si cifica regolarità. Per esempio, nel pesco stanno formando, quindi durante la cre- Induzione e segue la fillotassi «2/5»: per ritrovare scita del germoglio, ma anche prima, differenziazione a fiore una gemma nella stessa direzione di all’interno della gemma in cui esso è un’altra, bisogna compiere 2 giri com- contenuto. In questa fase però si tratta Anche la formazione dei fiori inizia pleti intorno all’asse del germoglio e solo di piccole protuberanze costituite nell’anno precedente alla loro fioritura. contare 5 gemme. da cellule che si moltiplicano (meriste- La comparsa degli organi fiorali è pos- Come conseguenza di questa dispo- mi); affinché diventino effettivamente sibile nelle gemme che hanno subìto sizione, al germogliamento avviene delle gemme è indispensabile la presen- una serie di condizioni ambientali e di un’espansione della chioma mediante za di meccanismi (dominanza apicale, processi che conferiscono loro un desti- crescita apicale e ramificazioni laterali, dormienza e quiescenza) in grado di no riproduttivo. permettendo così alla pianta di occupa- impedire che crescano formando subito Il primo processo necessario è detto re ed esplorare la spazio in più direzio- un nuovo germoglio. induzione a fiore; si tratta di una fase ni, sebbene essa non sia in grado di spo- Dalle protuberanze si passa alle gem- non visibile, una preparazione fisiologi- starsi. me, con la formazione delle perule e ca accompagnata da variazioni di tipo aprile giugno settembre marzo aprile estate maggio luglio novembre aprile maggio 1 2018 2017 2017 2017 2018 2018 Gemma a legno 2 2 Gemma 2 a fiore 2 Gemma mista 1-Gemma apicale 2-Gemme ascellari 3 3-Germoglio anticipato sviluppatosi da una «gemma pronta» Rappresentazione schematica dell’evoluzione delle gemme (si veda anche il testo a pag. 10). Osservando al microscopio la sezione longitudinale di una gemma nelle varie stagioni, si nota che: 1-nella gemma a legno l’apice gemmario si evolve differenziando abbozzi di foglie (giugno-luglio) che lentamente si accrescono fino a che si schiudono dando origine ad un germoglio; 2-nella gemma di una drupa- cea (per esempio del pesco) che ha ricevuto l’induzione a fiore, l’apice gemmario si modifica e in giugno-luglio assume un profilo appiat- tito al centro e rilevato ai lati; questi rilievi rappresentano gli abbozzi dei sepali del futuro fiore; più tardi è possibile individuare gli abbozzi di tutti gli altri organi fiorali (petali, stami, pistillo). Nel caso di una drupacea come il ciliegio, la cui gemma a fiore darà luogo a un’infiore- scenza, l’evoluzione è molto simile a quella del pesco ma, anziché di un solo fiore, nella tarda estate si cominciano a distinguire gli abboz- zi di più fiori; 3-la gemma di una pomacea, oppure di vite o kaki, ecc., che ha ricevuto l’induzione a fiore, si comporta in modo analogo, salvo il fatto che, in questo caso, al suo interno si evolvono sia gli abbozzi di un germoglio sia gli abbozzi di fiori 6 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI biochimico che identifica il cambia- mento di identità della gemma da non Epoca della differenziazione delle gemme a fiore riproduttiva a riproduttiva e che gene- nelle principali specie da frutto ralmente ha luogo nella tarda primave- Specie Epoca ra o in estate, alla fine della fase di cre- scita più intensa del germoglio, circa melo metà giugno-metà luglio 6-9 settimane dopo la fioritura. pero inizio luglio-inizio agosto Questa transizione è inizialmente re- pesco fine giugno-fine luglio versibile (la gemma può perdere l’iden- albicocco inizio agosto tità riproduttiva e tornare a essere vege- susino luglio tativa) per poi diventare irreversibile. ciliegio luglio Se la gemma non subisce l’induzione a mandorlo metà agosto-metà settembre fiore in questo periodo, prosegue il pro- castagno estate (fiori maschili), maggio dell’anno di fioritura (fiori femminili) prio sviluppo con la formazione di fo- actinidia marzo [1] glioline, fino alla completa maturazione di una «gemma a legno». olivo febbraio-marzo [1] Nei mesi successivi, attraverso il pro- fico fine estate (per la prima fioritura) cesso di differenziazione a fiore, che si kaki luglio protrae fino all’apertura della gemma nocciòlo maggio (fiori maschili), luglio-settembre (fiori femminili) precedentemente indotta a fiore, al suo noce giugno (fiori maschili), fine estate (fiori femminili) interno avvengono delle modificazioni vite fine primavera morfologiche e si formano tutte le strut- [1] La differenziazione delle gemme a fiore avviene nello stesso anno della fioritura. ture fiorali (sepali, petali, antere, ecc.). Condizioni che favoriscono la differenziazione a fiore del loro spiegamento, l’età del legno, la una stagione molto favorevole quale è formazione e distribuzione di ormoni quella estiva, impedendone la crescita Perché avvengano i processi di for- più o meno specifici. in inverno e la conseguente esposizione mazione dei fiori, è importante che la Per prevenire una scarsa formazione di tessuti giovani e sensibili a basse pianta abbia un adeguato apporto di ac- di gemme a fiore è comunque importan- temperature e gelate. qua ed elementi nutritivi e che si verifi- te evitare stress idrici (in particolare la chino condizioni stimolanti come la re- carenza d’acqua), situazioni di forte Fabbisogno in freddo lativa abbondanza di zuccheri (compo- ombreggiamento all’interno della chio- nente principale delle sostanze prodotte ma e danneggiamenti delle foglie, per La dormienza è il meccanismo prin- con la fotosintesi) apportati con la linfa esempio a causa di parassiti e malattie, cipale che determina l’incapacità pro- elaborata dalle foglie, soprattutto in rap- nel periodo in cui le gemme si devono grammata di crescere fino a che le con- porto alla presenza di sostanze azotate. formare. Una buona produzione di frut- dizioni ambientali e fisiologiche non ri- Questo aspetto consente di attuare ti si inizia a preparare un anno prima sultino nuovamente idonee. delle operazioni colturali che permetto- della loro comparsa. È una condizione fisiologica che non no in parte di condizionare il tipo di gem- In alcuni casi, all’ascella delle foglie riguarda la pianta nel suo complesso me che si stanno formando lungo un ra- può non riscontrarsi la presenza di gem- ma che si instaura in ciascuna gemma mo. Per esempio, si può favorire la dif- me perché la loro formazione non si è nel periodo estivo, a partire da quelle ferenziazione a fiore riducendo il deflus- potuta completare, dando origine a dei alla base del germoglio. I tessuti che la so della linfa elaborata dalle foglie attra- cosiddetti «nodi ciechi», da cui non è gemma contiene, sebbene predisposti verso piegature, o limitando la competi- possibile il germogliamento. per distendersi, non lo fanno: nella zione per l’utilizzo degli zuccheri aspor- gemma c’è o si sta formando il germo- tando parte dei frutti attraverso il loro glio (o il fiore), la cui fuoriuscita sarà diradamento. Al contrario, un eccesso Dormienza possibile soltanto nell’anno successivo di concimazioni azotate può ostacola- e germogliamento alla sua formazione, quando si riavvia il re la formazione di gemme riproduttive. ciclo di crescita, una volta superato l’in- Possono essere anche altri i fattori Come un meccanismo a molla che si verno e tornate temperature più miti. che influiscono sulla capacità di una ricarica e si rilascia ciclicamente senza Le gemme sottoposte a dormienza gemma di diventare riproduttiva o me- mai fermarsi veramente, la crescita de- (dormienti), per poter riacquisire la ca- no, come il tipo di ramo su cui si trova gli organi contenuti nella gemma è in- pacità di germogliare (risveglio) devo- inserita, la posizione nell’albero e lun- terrotta e impedita attraverso meccani- no accumulare una certa quantità di ore go il ramo, l’epoca di formazione, la smi di controllo fisiologico (dominanza di «freddo fisiologico» (temperature velocità di allungamento del germoglio, apicale, dormienza e quiescenza) sin comprese tra 0 e 14 °C) per un periodo la dimensione delle foglie e la durata dalla loro formazione, che ha inizio in specifico per ogni specie e varietà, sod- SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 7
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI Sviluppo delle gemme dormienti Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Dormienza Quiescenza Ripresa della crescita Formazione della gemma Fabbisogno di freddo Fabbisogno di caldo disfacendo in questo modo il rispettivo rizzate da un alto fabbisogno in freddo. solo dopo l’esposizione a un periodo di «fabbisogno in freddo» (espresso in Indicativamente, il fabbisogno in caldo, vale a dire con temperature al di unità di freddo, che corrispondono a freddo da soddisfare per avere un buon sopra della minima termica che consen- un’ora trascorsa alla temperatura di 7 germogliamento è di circa 1.000 unità di te a ciascuna specie la ripresa delle atti- °C). Al contrario, l’esposizione a tem- freddo (quindi 1.000 ore trascorse alla vità metaboliche. Questo impedisce al- perature alte all’inizio dell’inverno (ri- temperatura di 7 °C) per melo e ciliegio le gemme di germogliare in un periodo torno di caldo) fa sì che venga rafforza- e varia da circa 200 unità (varietà poco con condizioni ambientali non favore- ta la condizione di dormienza (si parla esigenti) a 1.000 unità (varietà molto esi- voli (si parla quindi di quiescenza); tut- di esposizione a unità di freddo negati- genti) per il pesco, fabbisogno, quest’ul- tavia, come vedremo in seguito, non ve) e rende necessaria l’esposizione a timo, che potrebbe non essere raggiunto tutte le gemme germogliano effettiva- ulteriori ore di freddo. per esempio nelle regioni del Sud Italia. mente in primavera. Il meccanismo della dormienza con- Una volta soddisfatto il fabbisogno sente di programmare la crescita prima- in freddo, il germogliamento avviene Germogliamento verile dei germogli in modo coordinato e di minimizzare il rischio di danni da Con il germogliamento, gli organi freddo invernale. La necessità di soddi- contenuti nelle gemme possono final- sfare uno specifico fabbisogno in fred- Fabbisogno in freddo mente iniziare a distendersi premendo do rappresenta un elemento di flessibi- richesto dalle principali contro lo strato protettivo costituito dal- lità che le gemme conferiscono al ciclo specie da frutto le perule, che vengono così divaricate di crescita delle piante, adattandole a (rottura della gemma) e spinte a cadere, diversi climi e latitudini. Unità permettendo la fuoriuscita e la crescita Specie Conoscere il fabbisogno in freddo di di freddo [1] del germoglio (o del fiore) attraverso una varietà che si vuole mettere a dimo- melo 600-1.200 successivi stadi denomimati «fasi feno- ra nel frutteto è importante per verifica- logiche»; per esempio, per le gemme a pero 600-800 re che essa sia compatibile con le tem- fiore di pesco si susseguono le fasi di perature invernali tipiche del territorio. pesco 200-1.000 calici visibili, bottoni rosa, inizio, piena Infatti, in caso di inverno mite può albicocco 600-800 e fine fioritura, scamiciatura, allegagio- verificarsi un insufficiente soddisfaci- ne, maturazione dei frutti. mento del fabbisogno in freddo che può susino europeo 600-800 Tali fasi assumono rilevanza tecnica, portare a un germogliamento ritardato o susino cino-giapponese 300-500 per esempio nel permettere di indivi- povero e all’aborto e alla cascola di duare il corretto momento per eseguire ciliegio 900-1.300 gemme a fiore o a legno; questo non si un trattamento fitosanitario o altri inter- verifica con varietà caratterizzate da mandorlo 250-500 venti colturali. basso fabbisogno in freddo. castagno 400-500 Tutti gli organi contenuti nella gem- Se il soddisfacimento del fabbisogno ma si renderanno quindi visibili fino al- in freddo è invece anticipato, ad esempio actinidia 600-800 la completa distensione del germoglio o nel caso di inverno molto rigido, può por- olivo 200-300 del fiore. Nel germoglio, in particolare, tare a un risveglio troppo precoce delle gli internodi, da molto raccorciati si di- fico 100-200 gemme, che potrebbero riprendere a cre- stendono divenendo riconoscibili e al- scere in un momento in cui le condizioni kaki 200-400 lontanando le foglie, prima strettamen- climatiche espongono al rischio di ritor- nocciòlo 600-800 te appressate. ni di freddo e contrastano lo svolgimento Il germogliamento può avvenire an- dei processi di impollinazione e fecon- noce 600-1.200 che in periodi anomali, in conseguen- dazione e il successivo accrescimento vite 200-300 za di particolari condizioni ambienta- regolare del frutto; questi inconvenien- [1] Numero di ore al di sotto dei 7° C. li che alterano i tempi di risveglio dal- ti non si verificano con varietà caratte- la dormienza. 8 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI Foto: Dino Agnoli Per esempio, l’arrivo delle piogge di Alla morte di una gemma può se- settembre dopo un’estate particolar- guire la sua caduta (cascola), fenome- mente calda e siccitosa comporta un no possibile anche in seguito al man- improvviso incremento dell’apporto cato soddisfacimento del fabbisogno in nutrizionale da parte delle radici che freddo. In questo modo viene a manca- consente ad alcune gemme di uscire re completamente la sua funzionalità in dalla dormienza, facendole germoglia- un’area dove era prevista, con la conse- re; in anni caratterizzati da un simile guenza di possibili alterazioni nel riem- andamento climatico, è possibile trova- pimento della chioma. re dei fiori aperti fuori stagione (feno- La morte (o aborto) di una parte del- meno di rifiorenza), con conseguente le gemme può avvenire anche in modo diminuzione del numero di fiori che si programmato da parte della pianta, co- potranno aprire in primavera. me meccanismo per adeguare la crescita Questo fenomeno si può attenuare o della chioma alle condizioni ambientali, prevenire con una costante e adeguata permettendo, per esempio, di non spre- irrigazione durante il periodo estivo. Germogliamento anticipato. Condizioni care ulteriore energia per lo sviluppo di ambientali particolari possono alterare i gemme che non porterebbero alcuna uti- tempi di risveglio delle gemme dalla dor- lità (cascole di gemme in primavera). Le morte mienza e il germogliamento può avvenire anche in periodi anomali. Nella foto: feno- delle gemme meno della rifiorenza autunnale in una pian- Gemme a legno, ta di pero, causato da un’estate calda e Il ciclo delle gemme trova normal- siccitosa seguita da un periodo di piogge a fiore, miste mente compimento nella crescita e tra- sformazione in nuove strutture della Come visto, le gemme possono subi- pianta, cioè nel germogliamento, a dif- comprese tra -12 e -18 °C quando è re destini diversi, con la formazione di ferenza di organi vegetali come le fo- chiusa e in riposo, mentre quando inizia organi differenti al loro interno; si pos- glie o le radici, che seguono spesso ad aprirsi possono comparire danni an- sono quindi classificare in base al tipo un’esistenza ciclica che prevede la loro che a temperature di -6 °C e a circa -3 di organi che da esse avranno origine al morte e sostituzione con organi nuovi. °C quando si iniziano a vedere i fiori. momento della schiusura primaverile. Questo concetto è più semplice se si Questo spiega la pericolosità delle Pertanto distinguiamo: ricorda che la gemma non è un organo gelate tardive che si possono verificare J gemme a legno (o vegetative), che ma una struttura protettiva che contiene a inizio primavera, quando le gemme danno origine esclusivamente a germo- un germoglio in miniatura. Perciò, la de- hanno ripreso l’attività e possono subi- gli e foglie; vitalizzazione delle strutture gemmarie è re gravi danni, fino anche a compromet- J gemme a frutto (o riproduttive), che un evento accidentale, che può avvenire tere del tutto la vitalità dei propri fiori. a loro volta si distinguono in due tipo- in seguito a necrosi (morte) dei tessuti logie: interni conseguenti a danni da freddo o – gemme a fiore, se danno origine a fiori; congelamento, alte temperature, umidi- – gemme miste, se danno origine a fio- tà, malattie, ma anche per scarsa illumi- ri e foglie insieme. nazione o per carenze nutrizionali. Le gemme a legno sono generalmen- Sebbene una funzione importante te più piccole, strette e appuntite rispetto delle gemme sia quella protettiva nei a quelle riproduttive, più grandi e roton- confronti di condizioni avverse, esse deggianti, rendendole spesso riconosci- non sono in grado di resistere a tutte le bili dall’esterno, anche se in alcune spe- situazioni, specie se estreme. Inoltre, cie sono molto simili e di difficile indivi- anche durante il periodo di riposo, sono duazione (per esempio nel ciliegio). comunque più suscettibili al congela- La capacità di riconoscere i diversi mento rispetto ai tessuti legnosi di rami tipi di gemme permette di stimare la ca- e branche e possono presentare danni in pacità di una pianta di produrre fiori e presenza di basse temperature, a valori potenzialmente frutti durante la succes- che variano da specie a specie. siva stagione primaverile-estiva e di Man mano che riprende l’attività di programmare di conseguenza gli inter- crescita, che richiama acqua all’interno Morte delle gemme. Questa evenienza venti di potatura. delle cellule, aumenta la suscettibilità può verificarsi in seguito a necrosi (morte) La scelta delle gemme e dei rami da delle gemme che possono pertanto su- dei tessuti interni causata da avversità cli- lasciare con le operazioni di potatura è bire danni a temperature via via più al- matiche o parassitarie. Nella foto: gemma di il primo strumento per controllare il ca- te. Così, per esempio, una gemma di actinidia morta a causa di un gelata, sezio- rico produttivo della pianta, successiva- melo può resistere fino a temperature nata per evidenziare i tessuti necrotizzati mente condizionato da altri fenomeni, SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 9
b GEMME E RAMIa DEI FRUTTIFERI c d mente diversi anche tra gemme presenti nella stessa pianta se, per esempio, sono inserite su ramificazioni di tipo diverso. Gemme miste 1 2 Nelle gemme miste, il processo av- viene in modo analogo alle gemme a fio- Gemme a legno, a fiore e miste. 1-Sezione di una gemma a legno di susino: sono visibi- re, ma con la formazione anche di foglie. li le minuscole foglioline (a) che compongono il futuro germoglio, protette dalle perule ester- L’attività di formazione degli organi ne (b). 2-Sezione di una gemma a fiore di susino: sono visibili gli organi del fiore, in parti- (foglie o fiori) prosegue in modo pres- colare il pistillo centrale (c), circondato dagli stami (d) soché continuo all’interno della gemma e quando si conclude, dopo 12-17 mesi dal momento in cui si è originata, la quali l’allegagione, e affinato con un preverdi, come l’olivo, il processo di gemma può essere definita matura. eventuale diradamento dei frutti; inol- transizione a fiore avviene invece nel Tutto il processo di sviluppo delle tre, la potatura è un’operazione deter- periodo di gennaio-febbraio dello stes- gemme può essere accompagnato minante per orientare la crescita della so anno in cui si verifica la fioritura. dall’aumento delle loro dimensioni, co- chioma, potendo prevedere la risposta Ha così avvio la «differenziazione a me conseguenza dell’aumento del nu- delle gemme ai tagli. fiore», che porta alla formazione suc- mero di organi formati al loro interno; cessiva di tutte le strutture fiorali (sepa- nel melo le dimensioni possono aumen- li, petali, antere, ecc.), rendendo visibi- tare in parte tra dicembre e gennaio e Evoluzione le la variazione di destino della gemma poi notevolmente tra metà febbraio e delle gemme se si prova ad aprirla, tagliandola nel metà marzo. senso della lunghezza, e a osservarla Gemme a legno con l’aiuto di una buona lente d’ingran- dimento. In molte specie (per esempio Gemme dormienti Le formazione delle perule, inizial- melo, pesco, albicocco), questo feno- e gemme latenti mente molto tenere, impiega media- meno è facilmente visibile anche dall’e- mente 4-5 settimane. Al suo completa- sterno, per il cambiamento di forma Le gemme presenti sui germogli e mento, nelle gemme a legno si avvia la della gemma che ne deriva, maggior- successivamente sui rami (ramificazioni formazione delle foglie (in una prima mente evidente man mano che ci si av- che non superano 1 anno di età), già su- fase ancora abbozzate e per questo vicina alla fine dell’inverno. bito dopo la loro formazione sono sog- chiamate «primordi fogliari»), la cui Inizialmente, l’apice che avvia la gette alla dormienza che ne impedisce durata varia da 5 a 13 settimane. formazione delle strutture primordiali l’allungamento e si definiscono «gem- Il tempo che intercorre tra la forma- dei fiori, appare più piatto e ampio. I me dormienti» fino al completo soddi- zione di successivi primordi fogliari è primi abbozzi visibili sono quelli dei sfacimento del fabbisogno in freddo, detto «plastòcrono», e la sua durata può sepali, sotto forma di piccole protube- che le predispone per il germogliamen- essere condizionata da fattori esterni. ranze disposte a corona intorno all’api- to nella primavera successiva alla loro Questi processi avvengono durante ce appiattito; essi si sviluppano rapida- formazione. la crescita del germoglio in cui sono in- mente e l’apice assume una caratteristi- Essendo soggette a vari meccanismi serite le nuove gemme, la cui schiusura ca conformazione a coppa cui segue la di controllo, in grado di inibire la cre- avverrà quindi nella primavera succes- comparsa degli abbozzi dei petali, degli scita, alcune gemme subiscono un tale siva alla loro formazione. stami e quindi dell’ovario. ritardo da non essere in grado di germo- In base alla specie, le gemme si svi- gliare nella primavera successiva all’an- Gemme a fiore luppano in maggiore o minore grado no in cui si sono formate, anche in an- nella tarda estate o autunno e la maggior nate normali, rimanendo così latenti. Le In una fase iniziale, tutte le gemme parte delle strutture del fiore (sepali, pe- «gemme latenti» (ferme), mantenen- sono uguali tra loro. Successivamente, tali, ovario, pistillo, antere) sono di soli- dosi vitali anche per molti anni a livello durante la transizione a fiore delle gem- to completamente formate prima di no- della corteccia esterna in cui sono par- me che hanno ricevuto l’induzione fio- vembre; il freddo invernale rallenta lo zialmente inglobate, diventano delle rale, l’apice gemmario subisce profon- sviluppo successivo, che viene accelera- gemme di riserva, in grado potenzial- di cambiamenti morfologici che, in to e completato (con la formazione dei mente di originare germogli successiva- molte delle specie a foglia caduca, ini- granuli pollinici e l’allungamento dello mente, ma che nella maggior parte dei ziano nella media o tarda estate (tra fi- stilo) a fine inverno-inizio primavera, casi non svilupperanno mai. ne giugno e inizio agosto, spesso in cor- qualche giorno prima della fioritura. La percentuale di gemme latenti re- rispondenza della fine della crescita at- La formazione degli organi fiorali sta piuttosto stabile nel tempo. Un risul- tiva del germoglio). Nelle specie sem- può comunque avvenire in tempi legger- tato della formazione di gemme latenti 10 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI Gemme avventizie e gemme latenti. Sono strutture che ven- gono attivate in risposta a stimoli particolari (come per esem- 1 pio una potatura molto energica). Una gemma avventizia (1) è un meristema che si forma in genere su una branca o sul tronco, e immediatamente dà origine a un germoglio. Se si esegue una sezione della branca o del tronco in quel punto, si nota che la gemma ha avuto origine da un punto non prevedibile del cambio (cioè da quel tessuto che divide il legno dalla corteccia e che è in grado di dare origine a vari organi). L’o- rigine di una gemma latente (2), può invece trovarsi su una cerchia interna, in quanto quel- la gemma si era formata vari anni prima senza 2 tuttavia germogliare nella primavera successiva all’anno di formazione, rimanendo ferma, ingloba- ta nella corteccia esterna è che la crescita avviene in modo di- normalmente non si possono originare scontinuo lungo l’asse del ramo, dove strutture fiorali (che richiedono una gruppi di germogli si alternano a gem- precedente fase di induzione a fiore). Gemme pronte. Non sono vere e proprie me che rimangono ferme. Germogli anticipati sono presenti ad gemme e si sviluppano nello stesso anno in Lo sviluppo delle gemme di riserva esempio nella vite (dove vengono defi- cui si sono formate, dando origine a «ger- può essere attivato in particolari condi- niti «femminelle») e spesso sui succhio- mogli anticipati» (e quindi a rami anticipati), zioni, per integrare i germogli durante ni di pesco. così detti proprio perché cresciuti in anticipo la stagione di crescita, o per sostituire Anche le «gemme avventizie» non rispetto al normale ciclo annuale. Nella foto: quelli persi, per esempio a causa di dan- sono vere e proprie gemme ma gruppi di succhione di pesco con rami anticipati ni meccanici, di malattie o interventi di cellule che acquisiscono la capacità di potatura, risultando a volte fondamen- dividersi (meristemi) che si originano tale per la sopravvivenza della pianta. interamente in una posizione non preci- gemme. Questi germogli sono general- Non tutte le specie sono provviste di sa del legno (non sono associate al nodo mente vigorosi e inizialmente privi di gemme latenti; esse sono presenti, per dei rami), per lo più nell’ambito dei tes- strutture riproduttive e vengono formati esempio, nell’olivo, nell’albicocco e suti corticali, dando origine a germogli, per ricostituire rapidamente una parte di nel melo, mentre sono molto rare nel chiamati «germogli avventizi», senza at- chioma dove questa è stata danneggiata pesco e nel ciliegio. traversare la fase di riposo tipica delle o drasticamente ridotta (per esempio do- po forti tagli di potatura). Alcune specie hanno maggiore atti- Gemme pronte tudine a produrre questo tipo di germo- e gemme avventizie gli (olivo, pero, melo, mandorlo), ri- spetto ad altre che li producono rara- Può capitare anche che dei germogli mente (albicocco, ciliegio, pesco). crescano dall’ascella delle foglie nello Le gemme latenti e le avventizie si stesso anno in cui queste si sono formate, possono trovare su ramificazioni legno- senza quindi attraversare un periodo di ri- se anche molto vecchie. Conoscere l’at- poso all’interno delle gemme. Questi ger- titudine di una specie a formare queste mogli, definiti «germogli anticipati» (o strutture è utile nel caso si debbano ese- sillettici) proprio perché cresciuti in an- guire delle potature di raccorciamento ticipo rispetto al normale ciclo annuale, su legno di età superiore a un anno, do- si originano da quelle che comunemen- ve non si possano lasciare altre ramifi- te vengono definite «gemme pronte». cazioni provviste di gemme dormienti. In realtà, si tratta di meristemi che Un taglio di questo tipo è utile per non diventano mai gemme (non com- Attivazione di gemme latenti e gemme sostituire una branca spoglia o esaurita paiono neanche le perule) ma passano avventizie. In risposta a danneggiamenti o e stimolare la crescita di nuova vegeta- direttamente alla fase di germoglio in a grosse asportazioni di chioma (come nel zione, che però è possibile solo in spe- pero ritratto nella foto) si possono produrre crescita, poiché sfuggono ai meccani- numerosi succhioni (rami vigorosi) che ne cie in cui la formazione di nuovi ger- smi di controllo che impediscono la permettono la rapida sostituzione. Questi mogli può avvenire anche a partire da crescita delle gemme; si possono ri- generalmente si originano da gemme laten- legno vecchio; se tale attitudine è mol- scontrare quindi inseriti solo nei ger- ti oppure, come germogli avventizi, da grup- to bassa, il taglio può invece comporta- mogli in crescita. Poiché il loro svilup- pi di cellule che acquisiscono la capacità di re la scomparsa di una parte di chioma po è immediato, da questi meristemi dividersi (meristemi) senza possibilità che si riformi. SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 11
Le gemme delle principali specie da frutto Tutte le specie hanno bisogno 2 sti, portando tuttavia alla formazione di di formare gemme con capacità vegeta- fiori spesso malformati che difficilmen- tive (gemme a legno) e con capacità ri- te sono in grado di produrre frutti. produttive (gemme a fiore o miste). Le Questa caratteristica è importante diverse specie differiscono principal- nel determinare il tipo di tagli da ese- mente per il tipo di gemme riproduttive, guire con la potatura invernale; infatti, ma anche per la posizione in cui queste se si vuole preservare l’unica gemma si possono trovare. fruttifera di buona qualità (individuabi- 1 le anche dalle maggiori dimensioni) presente nei rami è necessario evitare di Le gemme operare il loro raccorciamento. delle pomacee Le gemme a legno si riscontrano in posizione ascellare o anche apicale se Nelle pomacee – melo, pero, coto- non è presente la gemma mista (nei ra- gno – le gemme si riscontrano in nume- mi a legno). ro di una per nodo. Melo, pero e cotogno hanno la capa- Le gemme di tipo riproduttivo sono cità di conservare gemme latenti e di costituite esclusivamente da gemme produrre meristemi avventizi. miste, che al germogliamento danno Vediamo in dettaglio le gemme del- origine sia a fiori, riuniti in tipiche in- le principali specie di pomacee. fiorescenze, sia a organi vegetativi, con la formazione di foglie e germogli. Melo Le gemme miste si ritrovano preva- lentemente in posizione apicale sui ra- Le gemme miste si presentano di mi, e solo raramente, in alcune varietà, forma ellissoidale e danno origine ad possono riscontrarsi anche in corri- un germoglio (composto mediamente spondenza dei nodi laterali, general- Pomacee. La gemma mista dà origine da 3-8 foglie) nella parte basale e a mente nella parte terminale dei brindil- sia a fiori, e quindi a frutti (1), un’infiorescenza terminale a corimbo li (rami lunghi 10-20 cm) e dei rami mi- che a un germoglio (2) composta da 4-7 fiori, con 1 fiore cen- trale più grande (detto «king flower») circondato da fiori laterali all’ascella delle brattee. Il fiore centrale si forma e si svilup- m pa per primo, seguito dai fiori laterali, e lo stesso ordine viene seguito alla fiori- tura. Le foglie vicine a quelle che sot- l tendono i fiori presentano una gemma a legno che con il successivo sviluppo può dare origine a un germoglio (che prende il nome di «ramo di borsa») che consente la successiva prosecuzione della crescita a partire dalla zona pro- duttiva. l L’induzione a fiore avviene tra giu- gno e luglio. 1 2 Gemme miste di buona qualità si ri- scontrano all’apice delle lamburde (ra- Melo. 1-Le gemme miste (m), di forma ellissoidale, danno origine a un germoglio e a un’in- mi molto corti) o anche di brindilli e ra- fiorescenza a corimbo composta da 5 fiori. 2-Le gemme a legno (l) si presentano appun- mi misti. tite e di piccole dimensioni, appressate lungo il ramo Le gemme a legno hanno una forma 12 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI m di gemme a fiore ascellari senza com- promettere la produzione. Infatti, sulla porzione di ramo residua vengono pre- l l servate alcune gemme a fiore che pos- sono risultare in numero adeguato a ori- l ginare una quantità sufficiente di frutti. m Una caratteristica delle drupacee, ad eccezione del ciliegio, è la frequente comparsa di più gemme in corrispon- denza dello stesso nodo, a formare dei «complessi gemmari», i più comuni l formati da una gemma centrale a legno 1 2 affiancata da una o due gemme a fiore. Nel pesco e nel susino europeo il pe- Pero. 1-Le gemme miste (m), di aspetto conico e rigonfio, originano un germoglio e un’in- riodo di induzione a fiore è abbastanza fiorescenza a racemo composta da 7 fiori. 2-Le gemme a legno (l) si presentano appuntite e lungo, favorendo la formazione di di piccole dimensioni; possono essere provviste di due sottogemme (gemme più piccole, in- un’alta percentuale di gemme anche serite sull’asse della gemma principale) che germogliano solo in sostituzione della principale quando, nel periodo estivo, si verificano brevi periodi con condizioni ambientali sfavorevoli. appuntita e sono di piccole dimensioni, Pesco e ciliegio hanno scarsa capa- appressate lateralmente lungo il ramo. cità di sviluppare gemme latenti e di l emettere germogli avventizi; l’albicoc- Pero co presenta gemme latenti ma raramen- f te quelle avventizie; susino e mandorlo Le gemme miste, di aspetto conico presentano entrambe queste tipologie di e rigonfio, originano un germoglio e f gemme. un’infiorescenza a racemo, composta Vediamo in dettaglio le gemme del- da 7-15 fiori. Il colore e la forma delle le principali specie di pomacee. gemme differiscono tra le varietà. L’induzione a fiore avviene tra lu- Pesco glio e agosto. Gemme miste di buona qualità si ri- Le gemme sono ricoperte di pelu- scontrano all’apice delle lamburde (ra- ria protettiva. Le gemme a fiore sono mi molto corti) o anche di brindilli e ra- di forma globosa e contengono un so- mi misti. Drupacee. Nelle drupacee, fatta eccezione lo fiore, sono presenti principalmen- Le gemme a legno si presentano ap- per il ciliegio, è frequente la presenza di te su rami misti e brindilli (rami di 10- puntite e di piccole dimensioni; posso- «complessi gemmari»: i più comuni sono 20 cm). no essere provviste di 2 sottogemme formati da una gemma centrale a legno (l) Le gemme a legno sono più piccole che germogliano solo in sostituzione affiancata da una o due gemme a fiore (f) e di forma conica. della principale. Le gemme delle drupacee f f l Nelle drupacee – pesco, susino, albi- cocco, ciliegio, mandorlo – le gemme riproduttive sono costituite da gemme a l fiore, che racchiudono esclusivamente fiori (uno o più). Le gemme a fiore si possono trovare f lateralmente in diverse posizioni lungo il ramo, all’ascella delle foglie, ma non 1 2 si ritrovano mai in posizione apicale, dove invece si riscontra sempre una Pesco. 1-Le gemme a fiore (f) sono di forma globosa e contengono un solo fiore. Le gem- gemma a legno. Questo carattere con- me a legno (l) sono più piccole e di forma conica. 2-Nella porzione intermedia del ramo misto sente di poter raccorciare rami provvisti possono essere presenti complessi gemmari costituiti da due o più gemme a fiore per nodo SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 13
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI in numero da 1 a 6 per nodo. L’induzione a fiore avviene princi- palmente ad agosto. l l Le gemme a legno sono più piccole l f e di forma conica. f Susino Le gemme a fiore si caratterizzano 1 2 in modo diverso nei susini europei, do- ve sono di forma ellissoidale appunti- Albicocco. 1-Le gemme a fiore (f), contenenti un singolo fiore, si presentano di forma ellis- ta, contengono 1-2 fiori e si producono soidale allargata alla base. Nei rami misti, brindilli e dardi possono essere presenti in numero prevalentemente su dardi (rami corti, di da 1 a 6 per nodo. 2-Le gemme a legno (l) sono più piccole e di forma conica 1-2 cm) fioriferi, e nei susini cino-giap- ponesi dove si presentano globose, con- tengono 3 fiori e si riscontrano mag- l giormente sui rami misti. L’induzione a fiore avviene a lu- f glio-agosto nel susino cino-giapponese e già da giugno in quello europeo. Le gemme a legno sono di forma appuntita. Ciliegio Le gemme a fiore sono di forma el- 1 2 l lissoidale, allargata nella parte basale e contengono generalmente 3 fiori. Susino. 1-Le gemme a fiore (f) dei susini europei sono di forma ellissoidale appuntita e L’induzione a fiore avviene nella contengono 1-2 fiori, mentre quelle dei susini cino-giapponesi (nella foto) si presentano glo- prima parte di luglio. bose e contengono 3 fiori. 2-Le gemme a legno (l) sono di forma appuntita Le gemme a legno sono di forma el- lissoidale appuntita. Sono frequenti i complessi gemmari Albicocco Mandorlo composti da una gemma a legno e 1-2 gemme a fiore laterali. Le gemme a fiore, contenenti un Le gemme a fiore sono di forma L’induzione a fiore avviene tra la fi- singolo fiore, si presentano di forma el- tondeggiante e contengono fiori solitari ne di aprile e la fine di luglio e il proces- lissoidale allargata alla base. o riuniti in gruppi da 2 a 4. so di differenziazione a fiore può com- Nei rami misti, brindilli e dardi (ra- Le gemme a legno sono piccole e di pletarsi nell’arco di 54-65 giorni. mi molto corti) possono essere presenti forma appuntita. Foto: Silvio Caltran Foto: Silvio Caltran f f f l l f f f f f 1 f 2 3 Ciliegio. 1-Le gemme a fiore (f) sono di forma ellissoidale, allargata nella parte basale e contengono generalmente 2-3 fiori. 2-La fruttifica- zione principale avviene dai dardi (rami di 1-5 cm) fioriferi in cui molte gemme a fiore circondano una apicale vegetativa, mentre nei rami mi- sti sono presenti solo alcune gemme a fiore nella parte mediano-basale. 3-Le gemme a legno (l) sono di forma ellissoidale appuntita 14 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017
GEMME E RAMI DEI FRUTTIFERI Le gemme dell’actinidia Nell’actinidia, le gemme sono pro- tette da peluria e da tessuti simili alla corteccia. Le gemme riproduttive, presenti la- teralmente lungo i tralci, sono gemme miste che danno origine a germogli sui 1 2 quali si sviluppano anche i fiori (ger- mogli fruttiferi). Mandorlo. Gemma a fiore (1) e gemma a legno (2) di mandorlo La gemma mista contiene circa 20- 22 foglioline e all’ascella di alcune di Foto: Silvio Caltran Foto: Silvio Caltran esse si possono originare i fiori; questi possono essere presenti nei nodi com- presi dalla quinta alla dodicesima posi- zione a partire dal basso e la medesima struttura si rispecchierà poi nel germo- glio dopo la sua distensione. L’induzione a fiore avviene da inizio agosto alla tarda estate, mentre la diffe- renziazione dei fiori avviene molto tar- 1 2 divamente, pochi giorni prima del ger- mogliamento, impedendo così di distin- Actinidia. Le gemme miste (1) danno origine a germogli fruttiferi (2) sui quali guere agevolmente le gemme miste dal- si sviluppano anche i fiori e quindi i frutti le gemme a legno attraverso una sem- plice osservazione visiva. porzione vegetativa (nodi dal 13° in poi) Sui tralci e sul tronco dell’actinidia si formano frequentemente gemme latenti. porzione fruttifera apice (nodi 1°-12°) Le gemme dell’olivo tralcio di un anno La conformazione delle gemme g gemma dell’olivo si discosta un po’ da quella frutti nei del 13° nodo più comune vista finora per le altre spe- nodi 5°-12° cie, poiché esse non presentano perule foglia esterne protettive ma sono costituite Actinidia. Lungo il germoglio fruttifero i fiori (e quindi i frutti) sono presenti esclusivamente dagli organi destinati a nei nodi compresi dalla quinta alla dodicesima posizione lungo il germoglio distendersi con il germogliamento. a partire dall’inserzione del germoglio stesso Le gemme produttive sono gem- me a fiore, che si possono distinguere Foto: Enrico Maria Lodolini da quelle a legno solo dopo il tardo in- verno o l’inizio della primavera, quan- do ha inizio la differenziazione a fio- re che porterà allo sviluppo di infiore- scenze a grappolo (mignole) composte da un numero variabile di fiori a secon- da della varietà. L’induzione a fiore avviene durante l’estate. L’olivo conserva anche un elevato 1 2 numero di gemme latenti e ha un’alta capacità di produrre germogli avventizi Olivo. In questo albero le gemme a legno (1) non differiscono da quelle a fiore (per esempio in seguito al taglio di una fino a fine inverno, quando ha inizio la differenziazione a fiore che porterà grossa branca). al successivo sviluppo delle mignole (2) SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 2/2017 15
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