CONFERENZE DI SERVIZIO - per i Dirigenti scolastici dei docenti neo-assunti a.s. 2021-2022

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CONFERENZE DI SERVIZIO
   per i Dirigenti scolastici
   dei docenti. neo-assunti
   a.s. 2021-2022

     Treviso Belluno Rovigo 25 ottobre 2021 - 9.30-12.30
     Vicenza Verona         25 ottobre 2021 - 14.30-17.30

     Padova Venezia         26 ottobre 2021 - 9.30-12.30

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                DEL SERVIZIO ISPETTIVO DELL’USR DEL VENETO
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ILLUSTRAZIONE DEGLI ASPETTI TECNICI E
NORMATIVI RELATIVI AL
PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA
AI SENSI DEL DM 850/2015

   •   Riferimenti normativi
   •   Modello formativo di accompagnamento
   •   Finalità, aspetti generali e ruoli
   •   L’osservazione in classe per DS e tutor
   •   Gli esiti del periodo di formazione e prova

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PREMESSA 1

 L’ANNO DI FORMAZIONE E PROVA E LA SUA VALUTAZIONE SONO
 PARTICOLARMENTE DELICATI E IMPEGNATIVI
    • per gli aspetti di formazione e sviluppo delle competenze
       professionali dei neoassunti;
    • per i possibili effetti sulla posizione giuridica dei neoassunti;
    • per la responsabilità che comporta nei confronti dell’utenza e
       dell’Amministrazione.

 LA PROCEDURA DEVE TUTELARE
     • i diritti del docente neoassunto;
     • i diritti degli studenti;
     • l’efficacia e l’ efficienza del servizio scolastico.
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PREMESSA 2

 Le osservazioni e le indicazioni seguenti, che si innestano sul dato
 normativo, nascono dall’esperienza e non hanno la pretesa di costituire
 modelli o precetti.
 Sono desunte
 • dalla conoscenza diretta
     - di docenti capaci e dediti alla professione
     - di docenti che possono presentare delle problematiche
     - delle scuole
 • da riflessioni e approfondimenti sul tema.

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
     RIFERIMENTI NORMATIVI

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  RIFERIMENTI NORMATIVI

       L. 13.07.2015 n.107, articolo 1, commi 115-120
                      D.M. 850/2015
                         NOTA MIUR 36167/2015
                         NOTA MIUR 33989/2017
                         NOTA MIUR 35085/2018
                         NOTA MIUR 39533/2019
                         NOTA MI   28730/2020
                       NOTA MI 30345/2021
   • L. 20.08.2019 n.92 Insegnamento dell’Educazione Civica
   • Piano RiGenerazione scuola presentato nell’ a.s. 2020/21
   • art. 59, comma 4 del D.L. 73/2021 convertito con
     modificazioni dalla Legge 106/2021; DM 242/2021
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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  RIFERIMENTI NORMATIVI
  Le nuove norme
  • hanno innovato il periodo di prova e il percorso di formazione dei
     docenti neoassunti;
  • valorizzano il sistema interno con il coinvolgimento attivo del DS e
     del tutor;
  • utilizzano le scuole polo per la formazione degli ambiti territoriali
     per l’erogazione delle attività formative;
  • tengono conto della necessità di formare i neoassunti sulle
     innovazioni didattiche e organizzative e sulle misure di sicurezza
     legate all’emergenza pandemica;
  • introducono l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica;
  • Sottolineano la centralità dei temi dell’educazione sostenibile e
     della transizione ecologica (Piano RiGenerazione 2020/21).
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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  RIFERIMENTI NORMATIVI

 L. 20.08.2019 n.92 e Linee Guida (D.M. 35/2020)
 Insegnamento trasversale dell’Educazione Civica, da svolgersi entro le
 ore curricolari (la tematica è fra quelle prioritarie per i laboratori
 formativi).
 Fin dalla scuola dell’Infanzia sono avviate iniziative di sensibilizzazione
 alla cittadinanza responsabile.
 Contitolarità, anche se va individuato un docente con compiti di
 coordinamento per ciascuna classe.
 L’Ed. Civica è oggetto delle valutazioni periodiche e finali.
 Nel suo ambito è prevista l’educazione alla cittadinanza digitale.
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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  RIFERIMENTI NORMATIVI

   Continuano ad applicarsi, in quanto compatibili con i commi da 115
   a 119 del presente articolo, gli articoli da 437 a 440 del testo unico
   di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
   L. 107/2015, art. 1 comma 120

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
           MODELLO FORMATIVO DI
            ACCOMPAGNAMENTO

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  MODELLO FORMATIVO DI ACCOMPAGNAMENTO

  Il modello formativo è di almeno 50 ore, aggiuntive rispetto ai normali
  obblighi di servizio e alle attività formative previste dalla scuola (DM
  850/15 art.1 comma 4, art.6, comma 1) ed è articolato in:
      •    Incontri in presenza iniziali e conclusivi (6)
      •    Laboratori formativi (12)
      •    Peer to peer e osservazione in classe (almeno 12)
      •    Attività su piattaforma on line (per 20 ore complessive)
  Nella piattaforma INDIRE i docenti neoassunti saranno guidati a
  redigere
      •    Il bilancio iniziale e finale delle competenze;
      •    Il portfolio professionale finale, in cui confluiscono            la
           documentazione e la riflessione sull’attività didattica svolta.
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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
  MODELLO FORMATIVO DI ACCOMPAGNAMENTO

  Utile la sezione toolkit sul sito INDIRE
  Ambiente di supporto con i documenti utili ai docenti per le diversi
  fasi del percorso di formazione e prova:
       • Bilancio delle competenze iniziale e finale;
       • patto di sviluppo professionale;
       • format per la relazione da inviare al Comitato di valutazione;
       • modelli di osservazione delle attività peer to peer in presenza
          e a distanza.
  https://neoassunti.indire.it/2020/toolkit/

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA
   MODELLO FORMATIVO DI ACCOMPAGNAMENTO

La nota del Ministero dell’Istruzione n. 30345 del 04.10.2021 assegna al Dirigente
scolastico il ruolo di proporre «le attività formative ai docenti neoassunti, in
riferimento alla stipula del patto formativo professionale (punto di incontro fra le
esigenze delle nuove professionalità in ingresso e il piano per la formazione docenti
a livello di istituto)».

• Individuazione all’interno del Piano per la formazione di istituto delle attività
  formative più significative per il docente neoassunto;
• proposta di attività formative specifiche per il neoassunto.

Consultare    anche      la   piattaforma      regionale     al    seguente     link:
https://formazione.istruzioneveneto.gov.it

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ANNO DI FORMAZIONE E PROVA

    FINALITÀ, ASPETTI GENERALI e FUNZIONI

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FINALITÀ
 DEL PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA

  «Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di verificare
  le competenze professionali del docente, osservate nell’azione
  didattica svolta e nelle attività ad essa preordinate e ad essa
  strumentali, nonché nell’ambito delle dinamiche organizzative
  dell’istituzione scolastica.
  Le attività di formazione sono finalizzate a consolidare le
  competenze previste dal profilo docente e gli standard
  professionali richiesti».

  DM 850/2015, art. 1 commi 3-4

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FINALITA’ DEL PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA

 «Il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente a
 verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei
 docenti neo-assunti con riferimento ai seguenti criteri:
   a. corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari,
      didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi
      e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti
      dagli ordinamenti vigenti;
   b. corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali,
      organizzative e gestionali;
   c. osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e
      inerenti la funzione docente;
   d. partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi
      dalle stesse previsti».
 DM 850/2015, art. 4, comma 1
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PERSONALE DOCENTE TENUTO
 AL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA
 Secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 1 del DM 850/2015,
 sono tenuti al periodo di formazione e prova tutti i docenti:
 • neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
 • assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per i quali sia
   stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che
   non abbiano potuto completarlo;
 • personale che, in caso di valutazione negativa, debbano ripetere il
   periodo di formazione e prova;
 Nota MI n. 30345 del 4.10.2021

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PERSONALE DOCENTE TENUTO
 AL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA

 • personale che abbia ottenuto il passaggio di ruolo;
 • personale neoassunto su posti di cui all’art. 59, comma 4 del D.L.
   73/2021 convertito con modificazioni dalla Legge 106/2021, con
   prova disciplinare successiva secondo le disposizioni di cui al DM
   242/2021. Laddove il personale abbia già esperito positivamente il
   periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà
   comunque soggetto allo svolgimento della prova disciplinare di cui
   al citato comma 7 del D.L. 73/2021.
 Nota MI n. 30345 del 4.10.2021

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PERSONALE DOCENTE NON TENUTO
 AL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA
 Non devono svolgere il periodo di formazione e prova i docenti:
 • che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex
   DDG 85/2018 nello stesso grado di nuova immissione in ruolo;
 • che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già
   svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018;
 • già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno
   di formazione e di prova o il percorso FIT ex D.D.G. 85/2018 e siano
   nuovamente assunti per il medesimo grado;
 • che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e
   viceversa nell’ambito del medesimo grado;
 • che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso ordine e grado di
   scuola.
 Nota MI n. 30345 del 4.10.2021

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RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

 «Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici,
 spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di
 coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane»
 DLgs 165/2001, art. 25 comma 2

 La funzione di valorizzazione delle risorse umane è particolarmente
 rilevante nel caso di docenti neoassunti.

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COMPITI
 DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
  Il DS ha un compito di garanzia giuridica
                      di garante educativo e di orientamento
  Le nuove disposizioni assegnano la funzione di apprezzamento e
  validazione della professionalità dei docenti che aspirano alla
  conferma in ruolo.
  Il DS ha compiti di osservazione e visita alle classi in cui operano i
  docenti neoassunti.
  Si raccomanda un contatto frequente tra DS e tutor.

  Nota MI n. 30345 del 4.10.2021

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COMPITI
 DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
 Il Dirigente Scolastico predispone e organizza
 • le attività di
         - accoglienza
         - formazione
         - tutoraggio
         - supervisione professionale continua
 • le visite (periodiche e sistematiche) alle classi dei
   docenti neoassunti
 • la valutazione del periodo di formazione e di prova

 DM 850/2015, art. 15 comma 5
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COMPITI
 DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
  Il DS garantisce la disponibilità per il docente neoassunto
  • del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
  • della documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi
       e agli insegnamenti di sua pertinenza, sulla cui base il docente
       redige la propria programmazione annuale in ordine a:
          ✓ esiti degli apprendimenti attesi
          ✓ metodologie didattiche
          ✓ strategie inclusive per gli alunni con BES e di sviluppo delle
            eccellenze
          ✓ strumenti e criteri di valutazione
  DM 850/2015, art. 4 comma 2
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FORME DI INTERVENTO
 DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
 DIRETTE                                      INDIRETTE
 • Nomina del tutor
                                              • Verifica documentale
 • Proposta del patto per lo sviluppo
   professionale                                (Fascicolo Personale)
 • Messa a disposizione della                   comprendente:
   documentazione e supporto professionale        - carriera del docente
 • Visite in classe (con report)                  - titoli di studio verificati
 • Contatti frequenti con il tutor                - eventuali evidenze
 • Raccolta di eventuali testimonianze e          pregresse (positive o
   segnalazioni (firmate)                         critiche)
 • Stesura della Relazione da inviare al
   Comitato di valutazione
 • Convocazione del Comitato di valutazione
 • Decreto finale

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FORME DI INTERVENTO
 DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
 • E’ importante fare periodicamente il punto della situazione (almeno nel
   medio periodo) con il docente neoassunto e il docente tutor, per
   monitorare e adeguare il percorso di accompagnamento e di
   osservazione.
 • E’ necessario comunicare al docente i progressi o le criticità riscontrate.
   Questo permette di ripensare il percorso e di realizzare il miglioramento,
   che è sempre possibile.
 • E’ opportuno non “accontentarsi” di una sola visita in classe e di una
   osservazione “a crocette” (una parte valutativa è essenziale, soprattutto
   in presenza di criticità).
 • E’ necessario raccogliere le evidenze e preparare adeguatamente il
   materiale per il Comitato di Valutazione.
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IL RUOLO DEL DOCENTE TUTOR
 Durante il periodo di formazione e prova, il docente neoassunto
 è accompagnato da un docente tutor.
    • La legge 107/2015 ha arricchito i compiti del docente tutor,
       coinvolgendolo anche nella valutazione del docente neoassunto (art.1
       c.129).
    • Il docente tutor è nominato dal DS, sentito il parere del Collegio dei
       docenti.
    • Il docente tutor appartiene alla medesima classe di concorso; possiede
       la stessa abilitazione; in caso di impossibilità è assegnato per classe di
       concorso affine o per area disciplinare.
    • Si suggerisce che il tutor sia nello stesso plesso del docente neoassunto.
    • E’ preferibile un tutor per ogni docente neoassunto; in ogni caso non si
       potrà superare il rapporto 1/3.
 DM 850/2015, art. 12 – Nota MI 30345/2021
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IL RUOLO DEL DOCENTE TUTOR

 • Nel caso l’anno di formazione e prova sia ripetuto, si consiglia di cambiare
   tutor.
 • Al tutor è rilasciata specifica attestazione dell’attività svolta utile ai fini
   della valutazione del servizio ed è riconosciuto un compenso economico
   nell’ambito delle risorse assegnate per il MOF.
 • Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di
   formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione)
   potranno essere attestate e riconosciute dal dirigente scolastico come
   iniziative di formazione previste dall’art. 1 comma 124 della L.107/2015.

 DM 850/2015, art. 12 – Nota MI n. 30345/2021

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LA FUNZIONE TUTORIALE

  La funzione di tutor richiede atteggiamenti di:
  • Accoglienza
  • Ascolto
  • Accompagnamento
  • Orientamento

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IL RUOLO DEL DOCENTE TUTOR

 «Sono criteri prioritari per la designazione dei docenti tutor il possesso di uno o
 più tra i titoli previsti all’allegato A, tabella 1 del decreto del Ministro
 dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 novembre 2011 e il possesso di
 adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine
 a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling , supervisione professionale.
 Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce
 la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed
 esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare
 la qualità e l’efficacia dell’insegnamento. La funzione di tutor si esplica altresì
 nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe di cui
 all’articolo 9. La collaborazione può esplicarsi anche nella elaborazione,
 sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento.»
 DM 850/2015, art. 12 commi 3-4
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IL RUOLO DEL DOCENTE TUTOR
  « 1. L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal
  tutor, è finalizzata al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione
  condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento. L’osservazione è
  focalizzata sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni, sul sostegno
  alle motivazioni degli allievi, sulla costruzione di climi positivi e motivanti, sulle
  modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
  2. Le sequenze di osservazione sono oggetto di progettazione preventiva e di
  successivo confronto e rielaborazione con il docente tutor e sono oggetto di
  specifica relazione del docente neoassunto. Alle attività di osservazione sono
  dedicate almeno 12 ore.
  3. In relazione al patto di sviluppo professionale di cui all’articolo 5, possono
  essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di
  osservazione in classe con altri docenti.»
  DM 850/2015, art. 9 Peer to peer – formazione tra pari
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IL RUOLO DEL DOCENTE TUTOR

 Non è previsto per il docente tutor un ruolo in tutte le attività formative
 del docente neoassunto (incontri propedeutici e restituzione finale;
 laboratori formativi; peer to peer e osservazione in classe; formazione
 on-line di cui agli artt. 6,7,8,9, del DM 850/2015).

 È però importante che il tutor conosca le attività di formazione previste
 per il docente neoassunto e che vi sia su queste un confronto.

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LA FUNZIONE TUTORIALE

                  TUTOR E COMUNITA’ DI PRATICA
 • Il tutor è una figura-ponte;
 • permette l’accesso al contesto mediante azioni che rendono la
   “partecipazione periferica sempre più legittimata” (Lave J., Wenger E.,
   1991), ossia facilitano l’inserimento e la collocazione nell’Istituto di
   servizio;
 • rende familiare l’uso degli “attrezzi” (nel nostro caso la dimensione
   didattica e organizzativa nella gestione dell’aula e nella conoscenza
   della scuola);
 • fornisce informazioni di contesto per formare alla “cautela” e
   all’attenzione relazionale.

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LA FUNZIONE TUTORIALE

 • L'accompagnamento e il sostegno al lavoro sono attività strategica, in
   quanto possono facilitare l'inserimento e la collocazione
   professionale di soggetti non esperti nella ricerca autonoma di una
   buona prestazione lavorativa.
 • La principale finalità di questa azione formativa è quella di sostenere
   le persone nel fornire la migliore prestazione possibile in contesti
   lavorativi nuovi o in situazioni nuove da conoscere.
 • Il tutor accogliente “assicura il collegamento con il lavoro didattico
   sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti,
   specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento”
   Nota MI n. 30345 4.10.2021
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LA FUNZIONE TUTORIALE
 Esercitare la funzione di tutor comporta
 •   Agire positivamente sull’autostima personale e professionale;
 •   favorire la crescita della fiducia in se stesso e nelle proprie capacità;
 •   fornire indicazioni di lavoro e suggerimenti operativi da realizzare;
 •   fornire consigli e suggerimenti sulla base della propria esperienza
     personale.
 In sintesi
 • Favorire il raccordo del lavoro del docente neoassunto con
   l’impostazione culturale, pedagogica ed educativa dell’Istituto, come
   espressa nel PTOF e nei vari documenti ad esso collegati.

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IL DOCENTE NEO-ASSUNTO

 • Il docente neoassunto, entro due mesi dalla presa di servizio, con
   la collaborazione del docente tutor, traccia un primo bilancio auto-
   valutativo sulle proprie competenze, individuando punti di forza e
   punti di debolezza.
 • Sulla base del bilancio delle competenze, stabilisce con il DS, sentito
   il docente tutor, gli obiettivi di sviluppo delle competenze culturali,
   disciplinari, didattico-metodologiche, relazionali da raggiungere o
   migliorare (Patto per lo sviluppo professionale).
 DM 850/2015, art. 5 commi 1-2-3

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IL DOCENTE NEOASSUNTO
  Al termine del periodo di formazione e di prova, il docente neoassunto, con la
  supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per
  registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative
  realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare per migliorare le competenze
      • culturali
      • disciplinari
      • didattiche
      • metodologiche
      • relazionali
      • organizzative
      • gestionali

 DM 850/2015, art. 5 comma 4

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        L’OSSERVAZIONE IN CLASSE
              da parte del DS e del TUTOR

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L’OSSERVAZIONE IN CLASSE

 1) Prima di iniziare l’osservazione in classe, occorre
     a)   scegliere le situazioni di osservazione, concordandole in parte con il
          docente neo-assunto;
     b)   discutere .sugli indicatori ritenuti più importanti;
     c)   definire le aree di qualità dell’insegnamento in cui si vuole attuare la
          collaborazione (meglio riferirsi al Patto per lo sviluppo professionale);
     d)   definire gli strumenti di osservazione.

 2) Metodologie di osservazione
     a) Osservazione libera (l’osservatore redige un diario di bordo in forma
        libera, annotando ciò che a suo giudizio riveste particolare importanza).
     b) Osservazione sulla base di modelli strutturati.

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L’OSSERVAZIONE IN CLASSE

  3) Realizzazione delle esperienze di osservazione
      a) attraverso l’utilizzo di indicatori relativi a ciò che fa l’insegnante e a
         ciò che fanno gli allievi;
      b) al fine di.individuare aspetti di forza e di criticità.

  4) Riprogettazione
      a) colloquio e confronto con il docente neoassunto per esaminare le
         situazioni osservate;
      b) scelta degli elementi da modificare o da rinforzare.
  I colloqui, intermedi e al termine delle esperienze di osservazione fra tutor
  e docente sono importanti (tenere i verbali).

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GLI “OGGETTI” DI OSSERVAZIONE

 CONDUZIONE DELLA CLASSE E STRATEGIE DIDATTICHE;
 INTERAZIONE COMUNICATIVA E RELAZIONALE CON GLI ALUNNI

 E’ il primo aspetto .che si impone all’osservatore e su cui si basa in larga parte
 la capacità didattica.
 L’azione del docente si attua, infatti, attraverso il rapporto continuo con gli
 alunni/studenti;
 la partecipazione attiva all’attività scolastica, la stessa osservanza di un
 comportamento adeguato, sono correlate, in genere, al grado di attenzione e
 di impegno degli alunni;
 ciò rimanda alla capacità del docente di tenere viva la motivazione per quanto
 è oggetto dell’insegnamento.
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GLI “OGGETTI” DI OSSERVAZIONE

                  COSA FA IL DOCENTE NEOASSUNTO
  Il DS o il tutor osservano se il docente neoassunto
  -   usa strategie. per motivare
  -   prepara l’attività didattica
  -   richiama argomenti preliminari e/o pregressi significativi
  -   collega gli argomenti fra loro
  -   dialoga con gli allievi/studenti
  -   tiene il contatto oculare
  -   modula la voce nei momenti di spiegazione

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GLI ‘OGGETTI’ DI OSSERVAZIONE

              COME AGISCE IL DOCENTE NEOASSUNTO
 Il DS o il tutor osservano se il docente neoassunto
 - tratta correttamente gli errori
                  .
 - gestisce correttamente il tempo
 - organizza gli spazi a seconda dell’attività proposta
 - tiene conto dei feedback provenienti dalla classe
 - sostiene gli sforzi degli allievi: incoraggia ed è attento alle differenze
   e ai bisogni di inclusione
 - utilizza correttamente le risorse: libri, laboratori, risorse
   tecnologiche e ambientali ecc.

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GLI ‘OGGETTI’ DI OSSERVAZIONE

  QUALI CONTENUTI AFFRONTA IL DOCENTE NEOASSUNTO
  Il DS o il tutor osservano
                    .         se
  - i contenuti affrontati dal docente neoassunto sono adeguati
      al livello della classe
  - i contenuti sono significativi e tali da stimolare l’interesse
      degli allievi
  - il lavoro è svolto con progressione logica e coerenza

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GLI ‘OGGETTI’ DI OSSERVAZIONE
                COME IL DOCENTE NEOASSUNTO VALUTA
                 GLI APPRENDIMENTI E LE COMPETENZE
 Il DS o il tutor osservano se
 • le valutazioni del
                   . docente neoassunto poggiano su criteri generali e griglie,
   oppure non sono chiaramente motivate;
 • la valutazione (compresi i giudizi sui singoli elaborati) è tale, per frequenza e
   chiarezza, da stabilire un feed-back con gli alunni (valutazione formativa);
 • la valutazione formale sommativa (giudizio descrittivo/voto di scrutinio)
   traccia un profilo dei vari alunni/studenti ragionevolmente coerente con le
   proprie valutazioni formative e con le valutazioni degli altri docenti;
 • è presente un orientamento alla valutazione delle competenze.

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GLI ‘OGGETTI’ DI OSSERVAZIONE

           COME IL DOCENTE NEOASSUNTO ASSEGNA
                E/O TRATTA I COMPITI A CASA
Il DS o il tutor osservano
• il tipo di compiti . assegnati dal docente neoassunto, anche alla luce
    di metodologie didattiche innovative
• la quantità di compiti
• il collegamento con quanto svolto in aula
• se tiene conto dell’assegnazione dei compiti a casa degli altri
    docenti
• se corregge compiti a casa (in che modo, se con riferimento a criteri
    condivisi a livello collegiale)

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GLI ‘OGGETTI’ DI OSSERVAZIONE

  COME IL DOCENTE NEOASSUNTO PARTECIPA E COLLABORA
 Il DS o il tutor osservano se il docente neoassunto
      • partecipa attivamente
                     .           alle riunioni collegiali
      • propone attività, progetti
      • si confronta con i colleghi
      • segue i consigli dei colleghi (tutor, altri colleghi) o del DS
      • cerca e realizza collegamenti fra discipline diverse,
         accordandosi con i colleghi (importante per le UdA)
      • cura i rapporti con esperti e tecnici dei laboratori

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        GLI ESITI DELL’ANNO DI
        FORMAZIONE E PROVA

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IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE
 DEI DOCENTI
  Al termine dell’anno di formazione e prova, il Comitato per la
  valutazione esprime un parere sul superamento del periodo di
  formazione di prova, verificando le competenze professionali del
  docente neoassunto e il percorso di miglioramento effettuato, tenendo
  a riferimento le competenze di cui all’art.4 del DM 850/15.
  Il Comitato per la valutazione del docente    Il tutor ne fa parte a tutti gli
  in prova agisce nella sua composizione        effetti e partecipa alle
  ristretta: ne fanno parte                     votazioni.
  il DS che lo presiede, i tre docenti del      Il Comitato avrà di volta in
  Comitato e il tutor che integra il Comitato   volta tutor diversi, secondo le
  stesso.                                       nomine fatte ad inizio anno.
  L. 107/15 art.1 comma 129
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VALUTAZIONE DEL PERIODO DI
 FORMAZIONE E PROVA
  Per la valutazione del docente neoassunto
  devono essere acquisiti
  • Istruttoria prodotta dal docente tutor
  • Relazione del Dirigente Scolastico
  • Portfolio professionale del docente neoassunto

  La documentazione fa parte integrante del fascicolo personale del
  docente
  Nella Nota n. 30345/2021 si precisa che la presentazione del Portfolio di
  fronte al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra
  relazione
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VALUTAZIONE DEL PERIODO DI
  FORMAZIONE E PROVA

 «Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria
 compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle
 esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del
 docente neo-assunto».

 «Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente
 comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle
 forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile
 all’espressione del parere»

 DM 850/2015, art.13, comma 3
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VALUTAZIONE DEL PERIODO DI
 FORMAZIONE E PROVA

 Visto il suo importante e attivo ruolo nella valutazione finale, è
 necessario che il docente tutor
                 .
 • raccolga con cura le evidenze del lavoro di accompagnamento e del
   lavoro svolto dal docente neoassunto;

 • presenti al Comitato di valutazione una relazione in cui siano
   illustrate, in modo circostanziato, le risultanze emergenti
   dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte
   ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della
   scuola del docente neoassunto.
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PREROGATIVE DEL DS NELLA
 VALUTAZIONE DEL DOCENTE NEOASSUNTO
 • Il parere espresso dal Comitato per la valutazione è obbligatorio, ma
   non è vincolante. Il DS può discostarsene con atto motivato.
    L.107/15 art.1 comma 117 - DM 850/2015, art. 13, comma 4
 • In caso di parere favorevole, il DS emette provvedimento motivato di
   conferma in ruolo del docente neoassunto.
 • In caso di parere sfavorevole il DS emette provvedimento motivato di
   ripetizione del periodo di formazione e prova e segnala
   tempestivamente tale esito all’USR.
 • Le motivazioni del giudizio favorevole e del giudizio sfavorevole
   riprendono puntualmente quanto indicato nel DM 850/2015, art.4,
   comma 1 (padronanza degli standard professionali).
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ESITI POSSIBILI DELLA VALUTAZIONE
  AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DI PROVA

 1. Riconoscimento dell’adeguatezza delle competenze professionali e
    conseguente conferma in ruolo.

 2.     Mancato riconoscimento dell’adeguatezza delle competenze
      professionali e conseguente provvedimento motivato di ripetizione
      del periodo di formazione e di prova.
       «Il provvedimento indicherà altresì gli elementi di criticità emersi ed
      individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del
      conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo»
      DM 850/2015, art. 14, comma 3

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ESITI POSSIBILI DELLA VALUTAZIONE
 AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DI PROVA

  Come riportato nella Circolare del Ministero dell'Istruzione n.
  1585/2020 (lavoratori fragili), per il periodo di permanenza delle
  disposizioni connesse alle misure di contenimento dell’emergenza
  pandemica, si evidenzia che per il personale docente ed educativo
  utilizzato in altri compiti o temporaneamente inidoneo allo
  svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, per cause connesse alle
  ipotesi previste nella citata circolare, è disposto il rinvio del periodo di
  prova, laddove l'eventuale rientro nelle specifiche mansioni non
  consenta di svolgere i 120 giorni di attività didattica previsti.

  Nota MI n. 30345 del 4.10.2021

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RIPETIZIONE DELL’ANNO DI PROVA
 possibile una sola volta

 Nel corso del secondo anno viene disposta dall’USR una verifica,
 affidata ad un dirigente tecnico, per l’assunzione di ogni utile
 elemento di valutazione dell’idoneità del docente. La relazione del
 dirigente tecnico è parte integrante della documentazione che sarà
 esaminata dal Comitato al termine del secondo periodo di prova. DM
 850/2015, art.14, comma 3

 È importante perciò che sia tempestivamente comunicato (appena
 redatto il Decreto) all’USR, servizio ispettivo, il non superamento del
 primo anno di prova, in ogni caso viene svolta una ricognizione di
 coloro che non hanno superato l’anno di prova per questioni di merito
 (ex art.14) entro i primi giorni del mese di settembre.
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ANNO DI PROVA
 E VISITA ISPETTIVA DISPOSTA

 Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale,
 metodologico-didattico e relazionale, il DS richiede prontamente
 apposita visita ispettiva. DM 850/15, art.14, comma 4

 Quindi, una visita ispettiva può essere richiesta fin dal primo anno di
 formazione e di prova, come avviene nelle situazioni di grave
 problematicità.

 Il DS esercita nei confronti del docente neoassunto anche le sue
 prerogative disciplinari e sanzionatorie.

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OBBLIGO DI NOTIFICA
 AL DOCENTE NEO-ASSUNTO

  Tutti i provvedimenti adottati devono essere notificati formalmente al
  docente neoassunto, a cura del Dirigente scolastico, entro il termine
  perentorio del 31 agosto dell’anno di riferimento.

  La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il
  suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità.
  DM 850/2015, art. 14, comma 4

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LINK UTILI
  Piattaforma eTwinning: www.etwinning.net                      - è annoverata tra gli
  strumenti che gli Stati possono adottare a sostegno delle azioni didattiche per lo
  sviluppo delle competenze chiave. Questa rappresenta, infatti, un’opportunità unica
  per il mondo della scuola, consentendo ai docenti di tutta Europa di confrontarsi,
  collaborare, sviluppare progetti e condividere idee in modo semplice e sicuro,
  sfruttando le potenzialità del web. L’obiettivo è quello di perfezionare l’offerta
  formativa dei sistemi scolastici europei attraverso l’internazionalizzazione e
  l’innovazione dei modelli didattici e di apprendimento, favorendo lo sviluppo di una
  dimensione comunitaria.
  Piattaforma ELISA: www.piattaformaelisa.it – il Progetto ELISA nasce
  grazie a una collaborazione tra il MI – Direzione generale per lo studente e il
  Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia
  dell’Università di Firenze. La piattaforma dota le scuole e i docenti di strumenti per
  intervenire efficacemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo.

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LINK UTILI
  Video DDI
  I docenti neaossunti hanno a disposizione un ulteriore supporto
  formativo composto da 7 video dedicati alla Didattica Digitale
  Integrata (DDI).
  L’iniziativa, avviata dal Ministero dell’Istruzione e realizzata
  dall’INDIRE (ai sensi dell’art. 10, comma 2 lettera d) del
  DM850/2015), si configura come un percorso di formazione online
  asincrono.

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LINK UTILI
   Toolkit sul sito INDIRE
   Ambiente di supporto con i documenti utili ai docenti per le diversi
   fasi del percorso di formazione e prova.

   Piattaforma regionale USRV dedicata al Piano per
   docenti/educatori in periodo di formazione e prova al seguente
   link: https://formazione.istruzioneveneto.gov.it .

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Grazie per
           l’attenzione
                   e
          buon lavoro!
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Puoi anche leggere