Conferenza stampa PRO legge sulla caccia: 20 agosto 2020 Lorenz Hess (Introduzione sull'argomento): JagdSchweiz
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Schweizerische Arbeitsgemeinschaft für die Berggebiete (SAB) Groupement suisse pour les régions de montagne (SAB) Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) Gruppa svizra per las regiuns da muntogna (SAB) Conferenza stampa PRO legge sulla caccia: 20 agosto 2020 Lorenz Hess (Introduzione sull’argomento): Egregi Signori e Signore, Porgo i miei saluti a voi che siete presenti alla conferenza stampa di oggi. Il tema che andremo ad affrontare è il referendum contro la legge sulla caccia previsto per il 27 settembre. Il Parlamento ha già elaborato una revisione della legge vigente, perché risale a 34 anni fa e non soddisfa più le attuali esigenze di protezione della natura e delle specie viventi. Quando la legge entrò in vigore nel 1986, il lupo era ancora assente in Svizzera. Nel 2012 si è costituito un branco di lupi, ed oggi si contano 10 branchi e oltre 80 lupi, una situazione che, sempre più spesso, porta a seri conflitti. La Legge revisionata sulla caccia è molto più che una legge sulla regolamentazione dei lupi perché essa rafforza in maniera significativa la protezione della natura e degli animali. L’articolo di fondo che è stato redatto di recente descrive, tra l’altro, il senso e lo spirito della nuova legge: essa stabilisce che i cantoni devono regolamentare e pianificare la caccia secondo i principi della sostenibilità coordinandosi tra di loro tenendo conto non solo delle condizioni locali ma anche delle esigenze dell’agricoltura e della silvicoltura, nonché della necessità di proteggere la natura e gli animali, e la salute di questi ultimi. Oggi il Governo Federale sostiene il finanziamento per la protezione delle specie e degli habitat, delle riserve naturali di uccelli migratori e di animali selvatici, e partecipa ai danni che i castori provocano alle infrastrutture. Di recente sono stati delineati 300 corridoi faunistici per gli animali selvatici, garantendone così la SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 2 di 13 protezione. Si tratta, comunque, di richieste che gli stessi oppositori stanno avanzando da anni, ma che il referendum potrebbe mettere a rischio. La nuova legge stabilisce espressamente che non si devono minacciare gli stock di popolazioni di animali selvatici protetti. Gli interventi sono permessi solo se necessari per la protezione degli habitat, per la conservazione della molteplicità delle specie e per la prevenzione dei danni. Vale il diritto di ricorso delle associazioni. Con la revisione della legge le specie protette rimangono comunque tali. Possono essere regolamentati solamente lo stambecco, il lupo e il cigno reale. Il Parlamento e il Consiglio Federale hanno chiaramente evidenziato che non introdurranno altre specie protette nella lista delle specie regolamentabili. Affermare il contrario è semplicemente ingiusto. (Lorenz Hess passa la parola a Maja Riniker) SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 3 di 13 Maja Riniker (focus su protezione delle specie e della natura): Egregi Signori e Signore, Quando sento qualcuno dire che la legge revisionata sulla caccia facilita l’abbattimento di castori e di linci, mi oppongo con forza. Il castoro e la lince sono animali protetti ed ora il Consiglio Federale, nell’esercizio della propria competenza, non li può più considerare cacciabili, a differenza di quanto succedeva con la vecchia legge. Lo stesso Consiglio Federale, sebbene abbia la facoltà di includere altre specie protette all’interno della lista degli animali regolamentabili, nel suo progetto di ordinanza ha espressamente dichiarato che non lo farà. La nuova Legge protegge un numero maggiore di specie rispetto a quella del 1986: ad oggi infatti possono essere regolamentate tutte le specie protette, mentre ora si vuole far valere questo solo per il lupo, lo stambecco e il cigno reale. In altre parole, al posto delle oltre 250 specie, possono essere regolamentate soltanto 3 specie. Per questo motivo, è semmai la vecchia legge che può essere considerata una sorta di «legge a favore dell’abbattimento». Con la nuova legge si incrementa in modo massiccio il sostegno finanziario a favore delle zone protette, si promuovono gli habitat degli animali selvatici che vivono allo stato libero e si rafforza la protezione delle specie e degli animali, ma anche la salute di questi ultimi. Nella stessa legge vengono anche precisamente delineati i corridori faunistici destinati agli animali selvatici. In un paesaggio pesantemente frazionato dalle reti viarie, queste zone di passaggio sono importanti per i movimenti migratori di questi animali. Per tali ragioni non sussiste alcun valido motivo per respingere la legge revisionata. Al contrario: chi non la approva, può compromettere la realizzazione di chiare migliorie nell’ambito della protezione delle specie ed ostacolare la regolamentazione controllata di 3 sole specie protette. SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 4 di 13 Anche il paesaggio trae beneficio dalla legge revisionata sulla caccia, e, più precisamente, il paesaggio culturale delle Alpi e le foreste. La regolamentazione degli stock di animali selvatici deve essere ridefinita in modo tale da permettere la gestione sostenibile delle foreste. Una regolamentazione controllata della fauna selvatica proteggerà le nostre foreste dall’eccessivo brucamento che impedisce il ringiovanimento delle foreste esistenti e lo sviluppo di quelle giovani. Senza misure protettive si possono perdere intere generazioni arboree nelle foreste. L’obbligo di garantire il ringiovanimento naturale delle foreste con specie arboree adatte alle condizioni locali è previsto dalla legge sulla caccia ed è soggetto alla sovranità dei cantoni. Il ringiovanimento delle foreste è importante per poter salvaguardare le loro funzioni, come ad es. la protezione contro i pericoli della natura. Di seguito un breve riassunto: − Con la nuova legge possono essere regolamentate solo 3 specie protette, al posto delle oltre 250. − Gli animali protetti, come il castoro, la lince, l’airone cenerino e lo smergo maggiore ricevono una protezione migliore. Il Consiglio Federale non possiede più la competenza di dichiararli specie cacciabili. Al massimo li potrebbe definire specie da regolamentare. Tuttavia, nel progetto dell’ordinanza della legge sulla caccia il Consiglio Federale dichiara espressamente che non farà tutto questo. E anche il Parlamento rimane della stessa opinione. − La nuova legge promuove la protezione delle specie con un considerevole sostegno finanziario. − La nuova legge non intende intervenire direttamente con una serie di abbattimenti, ma vuole prima potenziare in modo massiccio i finanziamenti volti alla realizzazione di misure di prevenzione e di misure dissuasive che siano in grado di ridurre i conflitti. − I corridoi faunistici che si sono resi urgentemente necessari per gli animali selvatici vengono finalmente garantiti dalla nuova legge venatoria. − Si accresce in modo chiaro ed evidente la protezione della natura e delle SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 5 di 13 specie che vivono in essa. Un gradito ringraziamento. (Lorenz Hess ringrazia Maja Riniker e passa la parola a Markus Ritter) SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 6 di 13 Markus Ritter (focus su agricoltura e silvicoltura): Egregi Signori e Signore, Sono soprattutto l'agricoltura e l'alpicoltura ad essere messe a dura prova dal ritorno dei grandi carnivori. L'agricoltura e quindi l'Unione svizzera dei contadini vogliono dare un contributo alla protezione degli animali, siano essi selvatici che da allevamento. La legge venatoria revisionata soddisfa l'intenzione tutelativa per ambo le parti. Gli agricoltori svizzeri attribuiscono grande importanza al benessere degli animali e la Svizzera ha varato una delle leggi più severe al mondo sulla protezione degli animali. In questo paese i contadini e le contadine coltivano un rapporto particolarmente forte con i propri animali, soprattutto nelle zone di montagna. Voler proteggere i propri animali è un loro legittimo interesse. Chiedono quindi una regolamentazione ragionevole in modo da limitare i danni e le sofferenze degli animali da allevamento. I contadini non vogliono sterminare i grandi carnivori, anzi. Siamo contenti della biodiversità e siamo persino convinti che, applicando regole chiare, la nuova legge sulla caccia riuscirà anche ad aumentare l'accettazione dei grandi carnivori. − La legge revisionata sulla caccia consente misure per modificare il comportamento dei lupi, oltre alla regolamentazione dei singoli animali che causano danni. − La possibilità di regolamentare i grandi carnivori offre una protezione maggiore agli animali da allevamento. Dal nostro punto di vista, la legge revisionata sulla caccia è giustamente una legge che protegge gli animali da allevamento e non una legge per l’abbattimento. Personalmente mi chiedo perché per gli animalisti le pecore non siano animali degni di essere protetti. La legge venatoria revisionata migliora l'equilibrio tra lupi e animali da fattoria. La legge modificata sulla caccia garantisce la conservazione della natura e dei SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 7 di 13 boschi, ma anche delle coltivazioni agricole. Importanti per questo sono gli animali erbivori, comprese le pecore, soprattutto nelle zone alpine. Molti ritengono che non ci sia più bisogno di pecore in Svizzera. Ma questo è sbagliato. Abbiamo bisogno delle pecore perché contribuiscono alla preservazione del paesaggio alpino. Se non ci fossero più pecore nelle regioni di montagna, queste sarebbero invase dalla vegetazione, sicuramente anche dove non vorremmo. Le conseguenze sarebbero l’inselvatichimento delle Alpi, l'aumento del rischio di erosione e, sicuramente, una massiccia restrizione della rete di sentieri escursionistici. E non è tutto. Gli escursionisti devono temere le vacche nutrici che sono più aggressive dei lupi. I contadini dei Grigioni dicono, invece, che le mucche sono più aggressive a causa dei lupi. E noi vogliamo impedire questo, ecco perché vogliamo proteggere il nostro bestiame nel miglior modo possibile. Molte grazie. Lorenz Hess ringrazia Markus Ritter e passa la parola a Franz Ruppen SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 8 di 13 Franz Ruppen (focus su lupo/protezione delle mandrie): Egregi Signori e Signore, La legge è la logica conseguenza delle mozioni di Fournier ed Engler. La mozione del Consigliere degli Stati Stefan Engler di rivedere la legge sulla caccia del 1985 ha trovato ampio consenso in Parlamento, sia a sinistra che a destra. Lo scopo della mozione era quello di modificare le regole per l’abbattimento dei lupi, per limitare da un lato gli effetti negativi sugli animali da allevamento (animali piccoli e grandi) e sugli animali selvatici e dall'altro per mantenere o addirittura aumentare l'accettazione del lupo da parte della popolazione colpita. È incomprensibile che gli avversari ora si oppongano alla legge con il referendum, visto che a tutt’oggi ancora affermano di non avere obiezioni nei confronti della mozione Engler. Il nocciolo di questa mozione erano gli abbattimenti preventivi, che prevedevano di intervenire prima che si verificasse il danno. In futuro, gli interventi contro i lupi saranno consentiti anche nelle aree protette per la fauna selvatica, ed è giusto così. I lupi possono coprire grandi distanze in breve tempo. Le aree protette per la fauna selvatica coprono una superficie di circa 1.500 km2 in tutta la Svizzera. Solo nel Canton Vallese comprendono una superficie di 600 km2, che corrisponde a oltre il 10 per cento della superficie del cantone. Una regolamentazione efficace dello stock non è quindi possibile senza l'inclusione delle aree protette per la fauna selvatica. Anche qui l'indignazione degli avversari è incomprensibile, dal momento che gli ungulati vengono uccisi da sempre nelle aree protette se causano danni. Occasionalmente, si possono anche trovare lupi negli insediamenti in pieno giorno, ad esempio nel gennaio 2020 a Obersaxen, dove un lupo è apparso vicino a una scuola di sci per bambini. Tuttavia, nelle aree residenziali, lavorative, ricreative e turistiche non c’è posto per i lupi. Quest'anno si sono formati almeno 2 nuovi branchi e sono nati circa 30 cuccioli di lupo. Lo stock di lupi in Svizzera è in forte aumento. Se continua ad aumentare in modo non regolamentato, SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 9 di 13 aumenteranno i conflitti tra umani e lupi. Le zone turistiche devono sensibilizzare gli ospiti agli incontri con cani da guardia per le mandrie. Questi infatti reagiscono in modo molto aggressivo agli estranei e soprattutto agli altri cani. Per gli escursionisti e gli appassionati di mountain bike, l'impiego di cani da guardia può quindi comportare notevoli restrizioni. Anche le vacche nutrici possono reagire in modo aggressivo e rappresentare una minaccia per gli escursionisti, come riportato dai media nelle ultime settimane. Un gruppo di lavoro sta attualmente indagando sul ruolo che il lupo gioca in tutto questo. Gli allevatori di pecore sono i più colpiti dalla presenza dei lupi. Investono anima e corpo e lavorano principalmente nel tempo libero. La costruzione di recinzioni protettive e l'acquisto di cani da guardia implicano costi supplementari. Quando le pecore restano rinchiuse ogni notte, aumenta la suscettibilità alle malattie. Se, nonostante le misure di protezione, si verificano ancora attacchi nei recinti protetti, questi diventano particolarmente dolorosi perché colpiscono gli allevatori non solo finanziariamente, ma anche emotivamente. Diversi allevatori di pecore hanno già cessato completamente l'attività a causa degli attacchi ai pascoli protetti, con la conseguenza che intere valli come la Turtmanntal e la Moosalp nel Canton Vallese non sono più coltivate. Queste aree minacciano di essere invase dalla vegetazione. Mi rammarico per questo sviluppo e spero che la legge sulla caccia venga adottata in modo che gli allevatori di pecore e i turisti nelle regioni alpine abbiano di nuovo un futuro. Grazie. (Lorenz Hess ringrazia Franz Ruppen e passa la parola a Jill Nussbaumer) SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 10 di 13 Jill Nussbaumer (focus su cantoni, aree urbane e agglomerati): Egregi Signori e Signore, Perché, da giovane liberale dell’Unterland, dovrei impegnarmi per la nuova legge sulla caccia? Ebbene, lo faccio in particolare perché il federalismo è importante per me. Penso che sia giusto che la legge riveduta sulla caccia conferisca ai cantoni più poteri. Solo loro conoscono le incursioni degli animali selvatici e possono prendere decisioni rapide in base alle condizioni locali. Si deve essere in grado di reagire rapidamente, soprattutto nel caso dei lupi, che possono causare rapidamente grossi danni. I Cantoni hanno già dimostrato in passato di sapere gestire responsabilmente gli animali selvatici. Hanno limitato la caccia nelle aree dove gli stock di specie cacciabili erano troppo bassi. Non c'è motivo di credere che le autorità cantonali cambieranno questa prassi in futuro. I Cantoni hanno esperienza anche nell'esecuzione di incarichi volti alla protezione delle specie. Questi sono coordinati tra i diversi Cantoni e supportati dalla Confederazione. Un esempio sono i corridoi faunistici cantonali che sono coordinati a livello interregionale. La Confederazione ora sostiene i corridoi con un massimo di 4 milioni di franchi all'anno. Può anche dare ai Cantoni fino a 2 milioni di franchi in più all'anno per sostenere il lavoro della guardia cantonale della fauna selvatica, che svolge un ruolo importante nella relazione tra le specie che causano conflitti e la popolazione. Penso che sia giusto che i Cantoni vengano indennizzati per la loro maggiore responsabilità nella gestione degli animali selvatici. Dopotutto questa è la migliore garanzia affinché continuino a svolgere le loro mansioni. Ma il rafforzamento del federalismo non è l'unico motivo per cui mi impegno a SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 11 di 13 favore della legge sulla caccia. Per me è ancora più importante che grandi carnivori, animali da allevamento e uomini possano coesistere possibilmente senza conflitti. Vivo a Zugo e ammetto di non aver mai visto finora un lupo dal vivo e non ho neppure paura dei lupi. E penso che sia importante che gli animali selvatici come i lupi e le linci abbiano un futuro in Svizzera e che rimangano protetti. Tuttavia, anche gli animali da allevamento, l'agricoltura e la silvicoltura meritano protezione. Anche le pecore hanno bisogno del loro habitat. È vero che ci sono persone che pensano che le pecore aiutino principalmente coloro che ricevono le sovvenzioni. Ma sono d'accordo con Markus Ritter quando afferma che abbiamo bisogno di animali erbivori come pecore e capre per preservare il paesaggio alpino. Mi piace fare escursioni e non voglio che questi paesaggi diventino selvaggi. Quando ho recentemente saputo che il sindaco di Lumnezia voleva chiudere i sentieri escursionistici della regione della Greina perché le vacche nutrici erano diventate troppo aggressive a causa dei lupi e non poteva più garantire l'incolumità degli escursionisti, ho capito che bisogna passare all’azione. Con la legge venatoria rivista, possiamo regolamentare meglio la coesistenza di animali selvatici e animali da allevamento. Sostengo quindi la nuova legge sulla caccia in quanto giovane liberale dell’Unterland. Grazie. (Lorenz Hess ringrazia Jill Nussbaumer) SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 12 di 13 Lorenz Hess (focus su caccia e abbattimenti): In conclusione, vorrei dire qualcosa sulla caccia. È chiaro che i cacciatori e le cacciatrici non si impegnano solo quando si tratta di specie cacciabili. I cacciatori sostengono anche una legge sulla caccia moderna e progressista con regole chiare. E qui la protezione degli animali diventa protagonista. Questo si vede anche nella ridenominazione delle aree di divieto di caccia in zone protette per la fauna selvatica. Il focus è chiaramente puntato sulla protezione degli animali selvatici. Questo moderno concetto di caccia viene insegnato in tutta la Svizzera anche nel corso della formazione venatoria. L'inasprimento in relazione alla prova di sicurezza di tiro e alla ricerca obbligatoria degli animali feriti rientra nell'interesse della comunità venatoria ed è in linea anche con le convinzioni degli animalisti. Gli interventi venatori vengono effettuati solo dove gli stock lo consentono. Questo non cambierà con la legge venatoria revisionata. I Cantoni, e in particolare i cacciatori, trattano con molta attenzione le corrispondenti specie di animali selvatici. Quando gli oppositori della legge sulla caccia riveduta affermano che la lepre alpina, la pernice bianca, il fagiano di monte e la beccaccia boschereccia non dovrebbero più essere cacciati e che questo tema è stato omesso nella revisione, vorrei ricordarvi che negli ultimi 20 anni non si sono impegnati con alcuna iniziativa a livello nazionale contro la caccia di queste specie. L'improvvisa indignazione è incomprensibile. Gli stock non sono in pericolo dove vengono cacciati, e certamente non per colpa della caccia. Sia nella vecchia legislazione che in quella revisionata, i Cantoni e il Governo federale possono in qualsiasi momento escludere dalla caccia le specie minacciate di estinzione o gli stock locali in declino. Qualsiasi altra eventuale rinegoziazione della legge non gioverebbe di più né alla fauna selvatica e né alla natura. SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
Pagina 13 di 13 La legge revisionata sulla caccia crea le condizioni per la coesistenza di agricoltura, silvicoltura e grandi carnivori e rafforza la sicurezza di animali, paesaggi e persone. CacciaSvizzera, l'Unione svizzera dei Contadini e il Gruppo svizzero per le regioni di montagna guidano la campagna. Sono supportati da numerose altre organizzazioni e dai partiti borghesi UDC, PLR, PPD e PBD, nonché dalle loro sezioni giovanili. Anche i Cantoni si sono espressi chiaramente a favore della revisione della legge sulla caccia. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno approvato una legge equilibrata che si spera venga adottata. Molte grazie. Giro di domande Berna, 20 agosto 2020 SI alla legge sulla caccia c/o CacciaSvizzera Forstackerstrasse 2a 4800 Zofingen www.ja-jagdgesetz.ch062 www.oui-loi-sur-la-chasse.ch 751 87 78 jagdgesetz@jagdschweiz.ch www.si-legge-sulla-caccia.ch
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