CONFERENZA DEI SERVIZI SANITARI AZIENDALI - IL TEAM NELL'OTTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE PHD LAURA TIBALDI - ASL ROMA 4

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CONFERENZA DEI SERVIZI SANITARI AZIENDALI - IL TEAM NELL'OTTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE PHD LAURA TIBALDI - ASL ROMA 4
Conferenza dei servizi
    sanitari aziendali
Il team nell’ottica delle professioni sanitarie

             PhD Laura Tibaldi
CONFERENZA DEI SERVIZI SANITARI AZIENDALI - IL TEAM NELL'OTTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE PHD LAURA TIBALDI - ASL ROMA 4
Lo sviluppo del ragionamento….

                        Competenze
• Il team, il                        • Il sostegno
  contesto, le     • L’evoluzione      all’organizzazion
                     concettuale:      e e la sicurezza
  competenze                           del paziente
                     una questione
                     dirimente
        Team e
                                            risultato
       paradossi
CONFERENZA DEI SERVIZI SANITARI AZIENDALI - IL TEAM NELL'OTTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE PHD LAURA TIBALDI - ASL ROMA 4
Perché il team?

Prevede conoscenza del proprio ambito
professionale;
richiede definizione degli ambiti di autonomia e di
responsabilità;
richiede integrazione;
definisce e migliora il risultato.
Hofmarcher M, Oxley H, Rusticelli E (2007), Improved health system
performance through better care coordination, OECD Health Working Papers,
DELSA/HEA/WD/HWP(2007)6
Unindagine OCSE del 2007 ha evidenziato
  come “l’insufficiente coerenza,
  coordinamento e integrazione
  nell’erogazione delle cure è sicuramente
  la principale causa di errori e della
  inadeguata risposta ai bisogni delle
  popolazioni”.

Hofmarcher M, Oxley H, Rusticelli E (2007), Improved health system performance
   through better care coordination, OECD Health Working Papers,
   DELSA/HEA/WD/HWP(2007)6
Requisiti o paradossi
Devono coesistere autoreferenzialità e sviluppo
di competenze (professionisti in continuo
apprendimento).

Devono coesistere competenze generali e
competenze specialistiche avanzate.

Le competenze devono integrarsi tra loro
(nessuno basta a se stesso…).
“Prima di integrare bisogna dividere…”

La dinamica organizzativa della differenziazione
(articolazione della divisione del lavoro) realizza la
specializzazione degli interventi.
Questa tendenza è indispensabile per aggredire
efficacemente le attività complesse e fa emergere
l’esigenza opposta: quella dell’integrazione.

integrazione1 Spandonaro F. L’organizzazione dell’assistenza sanitaria: gli effetti sullo
     sviluppo della professione infermieristica e le opportunità per il SSN; Ricerca per
     la Federazione Nazionale Collegi IPASVI;
Alcuni paradossi dell’organizzazione
• La confusione tra mode e modelli:
es. la complessità assistenziale
Richiede una coerenza tra struttura e cultura.

I rituali e i miti
…paziente al centro
Il mito della presa in carico…
Approccio patient centered care
• Raramente, dunque, nelle organizzazioni sanitarie le
  funzioni e i processi che le compongono sono
  eseguiti da singoli soggetti o discipline, al contrario
  implicano attività complesse e richiedono un’azione
  coordinata tra coloro che devono erogare una serie
  di prestazioni per far fronte ai bisogni degli assistiti.

• Negli ultimi anni numerose esperienze convergono
  sull’approccio della re-ingegnerizzazione
  (reenginering) dei processi organizzativi e
  dell’utilizzo dei profili di assistenza (clinical
  pathways), costituiti da piani interdisciplinari di cura
  per rispondere a specifici problemi clinici.
Il “non”problema del medico

Superamento del mansionario e della
denominazione ausiliario
Oltre il concetto di paramedico

22 profili aggregati in 4 classi di laurea
Negli ultimi 20 anni una rivoluzione
Nurses for the Future
Linda H. Aiken, Ph.D., R.N.
N Engl J Med 2011; 364:196-
   198 January 20, 2011
L’assistenza è complessa, i pazienti sono
    sempre più complessi e c’è bisogno di
    infermieri preparati, in grado di prendere
    decisioni, di valutare clinicamente il
    paziente, di seguirlo.
Il problema principale e la sfida da cogliere per
    garantire un’assistenza di buona qualità,
    indipendentemente dal livello accademico,
    sta nell’equilibrio, durante la formazione, tra
    teoria e pratica, e nel garantire un buon
    livello di formazione clinica con il tirocinio.
Nei contesti in cui c’è scarsa attenzione e
    sostegno all’apprendimento sul campo, non
    solo vi sono livelli bassi di assistenza, ma vi è
    un elevato livello di abbandono della
    professione[6].
contesto e competenze: caratteristiche di
successo nel “ripensare” la struttura
                 Pianificare il futuro dell'ospedale:
                 - Ridisegnare i servizi;
                 - incorporare la flessibilità e
                     l'accessibilità e il lavoro in team;
                 - migliorare il disegno (ambiente
                     terapeutico e riduzione dei rischi);
                 - standardizzare alti livelli di
                 competenze;
                 - considerare l'intero ciclo della vita;
                 - assicurare qualità dal momento
                 dell'ingresso;
                 - investire nello sviluppo dei livelli di
                     clincal competence;
                 - coinvolgere nella progettazione e
                     nella gestione i pazienti e lo staff di
                     cura;
                 - gestire i cambiamenti.
Secondo Michael Porter
                                 non importante il modello
                                 scelto, ma il valore
                                 prodotto dalla scelta.

                                 Tre i punti che sottolinea:
                                 - accumulare
                                 rapidamente esperienza;
                                 - aumentare le capacità
                                 nel ciclo di assistenza,
                                 includendo educazione
                                 ed impegno del paziente;
                                 - migliorare i processi ed
                                 innovare.

 contesto e innovazione: caratteristiche di
successo nel “ripensare” la cultura
….integrazione versus team

     Paradigma della
       complessità                       UNIFORMARE LE COMPETENZE
     organizzativa di                        DEI PROFESSIONISTI
     Gareth Morgan

                                            COSTRUIRE STRUMENTI
                                             DI DOCUMENTAZIONE
                        Cultura: la        INFERMIERISTICA e delle
La Struttura: i
                         funzione                PROFESSIONI
percorsi clinico
                    integrata del case       UNIVOCI, ATTUABILI,
 assistenziali
                        manager                   SCIENTIFICI
IL SETTING CLINICO ASSISTENZIALE

    AMBIENTE                        STRUMENTI                                        PERSONALE
                                Poco utilizzo di ausili e di strumenti per la      Turn over/invecchiamento
sala infermieri non collocata                                                      della popolazione
centralmente all’U.O.           standardizzazione delle azioni
                                                                                   infermieristica
lunghezza della corsia (circa   Necessità di formazione degli operatori a
150-200m)                       strumenti di pianificazione
                                Scale di valutazione intensità da validare
                                                                                               ESITI
       mancanza di dati oggettivi per     pianificazione confusa
       verificare le attività svolte      dell’attività assistenziale
       aumento della burocrazia           Mancanza percorsi di             efficacia e gradimento da
                                          educazione terapeutica           valutare
       poca integrazione con i medici

     ORGANIZZAZIONE                           METODI                            PAZIENTI
Il processo di riorganizzazione (2)
elementi principali di sviluppo

   CONTESTO                          STRUMENTI                        PERSONALE
 divisione della UO in 3 zone       Attrezzatura: Adeguamento         Coinvolgimento di tutto il
 differenziate per intensità        presidi e ausili                  personale sanitario: medici,
 assistenziale con 12 posti letto   Documentazione: cartella          infermieri, OSS
 e con personale dedicato           infermieristica
                                                               PERCORSOASSISTENZIALE
                                                               TRACCIATO
 Quando un malato arriva dal          Passaggio
 P.S. ,viene valutato secondo                                       Assessment e nei 3
                                      dall’assistenza per           settori per intensità
 apposita scheda e assegnato          compiti alla pianificazione
 alla zona di intensità                                             assistenziale
                                      personalizzata
 assistenziale a lui appropriata

  ORGANIZZAZIONE                        METODI                       PAZIENTI
Il modello concettuale dello studio
                                                  Irvine DM 98, 02; Donabedian 66

            Struttura         Processo               Esiti

  •   Infermiere        • Tracciabilità    •   Ulcere da pressione
  •   Paziente            Documentazione   •   Cadute
  •   Unità Operativa     Assistenziale    •   Dolore
  •   Cartella                             •   Infezioni
      Infermieristica                          Ospedaliere
Le funzioni di ruolo infermieristiche
                                                                       Irvine Doran 2003

                  FUNZIONI
                                      ATTIVITÀ              ESITI
                  DI RUOLO

                     • Giudizi clinici
                     • Esecuzione di prescrizioni       • Sicurezza dei pazienti
  Dipendente         • Collaborazione a trattamenti     • Riduzione eventi avversi
                       medici
                                                        • Miglioramento/mantenimento
                                                          stato funzionale
                   • Valutazione
                                                        • Controllo dolore - Controllo
 Indipendente      • Processo decisionale
                                                          sintomi
                   • Interventi e Follow-up
                                                        • Percezione di beneficio
                                                        • Soddisfazione del paziente
                     • Continuità assistenziale
                                                        • Riduzione della degenza
                     • Coordinamento piano
Interdipendente                                         • Prevenzione delle riammissioni
                       assistenziale
                                                          non programmate
                     • Integrazione interdisciplinare
Nuovo paradigma
Vecchio paradigma • Evidenze scientifiche
• ricorso              valutate criticamente;
  all’esperienza
  personale (si è      • attivazione di processi
  sempre fatto così..). di ricerca e diffusione
• Il professionista      delle conoscenze;
  decide per il        • coinvolgimento del
  paziente.            paziente nel processo
                       decisionale.
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