COMUNE DI ODERZO - Comune di ...

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C O M U N E DI O D E R Z O
                                      CITTÀ ARCHEOLOGICA
                                          (Provincia di Treviso)
http://www.comune.oderzo.tv.it

                        SERVIZIO AFFARI GENERALI – DEMOGRAFICI – CULTURA
                                  UFFICIO SEGRETERIA GENERALE

             TRASCRIZIONE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
                            DEL 19 FEBBRAIO 2020
Il presente documento è una trascrizione degli interventi registrati durante la seduta consiliare e non ha
carattere di ufficialità.

ORDINE DEL GIORNO:

1. COMUNICAZIONE DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 12 DEL 27/01/2020:
   "VARIAZIONE AL BILANCIO DI CASSA".
2. RICONOSCIMENTO LEGITTIMITÀ DEBITO FUORI BILANCIO DERIVANTE DA
   SENTENZA N. 1096/2019 PRONUNCIATA DAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO
   REGIONALE DEL VENETO ALL'ESITO DEI GIUDIZI R.G. N. 01440/2004 E N.
   02527/2004 - DI ANNULLAMENTO PARZIALE DEL PIANO DI RECUPERO DI
   INIZIATIVA PUBBLICA N. 4 APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO
   COMUNALE N. 45/2003 E DEL PERMESSO DI COSTRUIRE N.66/2004.
3. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE URBANISTICA TIPO PER LA
   REALIZZAZIONE E CESSIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA
   SOTTOSOGLIA COMUNITARIA A SCOMPUTO TOTALE O PARZIALE DEGLI ONERI DI
   URBANIZZAZIONE PRIMARIA.
4. PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI PUBBLICI 2020 - 2022 APPROVATO CON
   DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 50 DEL 18.12.2019: MODIFICA ELENCO
   ANNUALE 2020 AI SENSI DELL'ART. 5, COMMA 9 DEL D.M. 14/2018.
5. PIANO ALIENAZIONI IMMOBILI COMUNALI TRIENNIO 2020-2022 - APPROVAZIONE
   MODIFICA.

PRESIDENTE:

Buonasera a tutti. Sono le 19:10. Possiamo iniziare questa seduta del Consiglio comunale.
Do la parola al Segretario per l'appello, prego.

Il Segretario procede all’appello nominale.
Consiglieri comunali presenti: Scardellato Maria, Vettor Laura, Cimitan Teo, Spinacè Dino, Paolin
Paola, Zaia Erika, Marangoni Diego, Guerrera Sara, Dalla Nora Stefano, Vendrame Valeria, Damo
Laura, Lucchetta Stradiotto Paola, Alescio Concetto, Bucciol Lucia, De Blasis Marco.
Consiglieri comunali assenti: Battistella Edda, Battel Alessandro.
SEGRETARIO COMUNALE:

Numero legale.

PRESIDENTE:

Nomino scrutatori per questa seduta la Consigliera Zaia della Lega Nord, il Consigliere Cimitan
della Lega Nord e la Consigliera Bucciol del Partito Democratico Oderzo Sono Io.
Passiamo subito al primo punto all'ordine del giorno.

PUNTO 1° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «COMUNICAZIONE DELIBERAZIONE DI
GIUNTA COMUNALE N. 12 DEL 27/01/2020: "VARIAZIONE AL BILANCIO DI CASSA"».

PRESIDENTE:

Do la parola all'Assessore Lorenzon. Prego.

ASS. LORENZON:

Buonasera. Dunque, do comunicazione della variazione alle dotazioni di cassa, deliberata dalla
Giunta il 27 gennaio corrente anno, la quale trae origine da una variazione al Fondo Pluriennale
Vincolato.

Che cos'è il Fondo Pluriennale Vincolato? Sostanzialmente è quello strumento contabile,
quell'istituto contabile che ha lo scopo di mantenere il collegamento temporale delle risorse quando
l'acquisizione delle stesse ed il loro effettivo impiego, naturalmente in termini di spesa, vedono
momenti diversi che - come dire – scavallano l'anno solare.
Quindi, quando una risorsa viene accertata nell'anno “x” e poi per tutta una serie di motivi verrà
impiegata effettivamente nell'anno “x+1” e “x+2”, è stato introdotto da qualche anno dal
Legislatore questo Fondo Pluriennale Vincolato proprio per tenere il collegamento temporale di
queste risorse.

Questa verifica viene fatta in corrispondenza alla chiusura e quindi riapertura dell'esercizio
dell'anno successivo, ed effettivamente gli Uffici hanno predisposto la variazione, quindi
l'imputazione al Fondo Pluriennale Vincolato di tutte quelle spese, che fondamentalmente sono le
spese in conto capitale, quindi gli investimenti, troveranno impiego nel corso del 2020.

Dal momento che, come sappiamo, il Bilancio comunale è un Bilancio meramente finanziario, si è
dovuto procedere anche alla relativa variazione delle risorse di cassa. E siccome la variazione delle
dotazioni di cassa è esclusiva competenza dell'organo esecutivo, quindi della Giunta, la delibera è
stata presa dalla Giunta, come ho detto prima, salvo, sempre a sensi di legge, farne comunicazione

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all'organo consiliare. Non do lettura dello schema che contempla le singole variazioni - parlo di una
trentina di pagine - sappiate comunque che la variazione, quindi l'imputazione come spese di cassa
di queste spese, che - appunto - semplicemente traslano da un esercizio all'altro, è di circa 3.000.000
di euro.

Concludo dicendo che questa operazione - e questo, peraltro, esula dalla specifica comunicazione di
cui al punto - rientra nell'attività che gli Uffici stanno svolgendo in questi giorni per la
determinazione dei residui attivi e passivi, ovverosia quelli che sono stati i risparmi di spesa e le
auspicabili maggiori entrate, per la successiva determinazione del Rendiconto, e quindi dell'avanzo
di Amministrazione che rappresenta - come sappiamo - quel polmone finanziario che poi
l'Amministrazione può utilizzare da un paio d'anni liberamente.

Le operazioni stanno andando avanti e siccome, come dire, noi siamo stati bravi nell’approvare il
Bilancio entro i termini del 31 dicembre, dando quindi modo e agio agli Uffici di lavorare con
calma per la determinazione, il termine del 30 aprile, entro cui il Rendiconto deve essere approvato,
probabilmente verrà anticipato, quindi ci troveremo prossimamente a rendervi conto di quello che
sarà il risultato, quindi l’utilizzabilità; per cui, come dire, prossimamente su questi non schermi, ma
scranni. Ho finito.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Lorenzon.
Trattandosi di comunicazione non si procede a discussione.
Passiamo, quindi, al secondo punto all'ordine del giorno.

PUNTO 2° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «RICONOSCIMENTO LEGITTIMITÀ DEBITO
FUORI BILANCIO DERIVANTE DA SENTENZA N. 1096/2019 PRONUNCIATA DAL
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL VENETO ALL'ESITO DEI
GIUDIZI R.G. N. 01440/2004 E N. 02527/2004 - DI ANNULLAMENTO PARZIALE DEL
PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PUBBLICA N. 4 APPROVATO CON
DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 45/2003 E DEL PERMESSO DI
COSTRUIRE N.66/2004».

(Omissis deliberazione n. 1)

PRESIDENTE:

Do la parola all'Assessore Artico. Prego.

ASS. ARTICO:

Buonasera Consiglieri e Consigliere.

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Come novellato in oggetto, trattasi di un piano di recupero, approvato con delibera del Consiglio
comunale nel 2003.
Questo piano di recupero prevedeva, tra gli altri aspetti, anche la monetizzazione dei parcheggi in
quanto, trattandosi di recupero di un immobile in Via Umberto I, questo non era dotato di idonei
spazi rispetto alla previsione urbanistica e dall'allora Responsabile del Servizio Urbanistica fu
ritenuto che la ditta dovesse provvedere a: o eseguire i parcheggi, quindi avere lo standard
adeguato, oppure monetizzarli, determinando la monetizzazione in 34.431 euro.

La ditta, subito, ritenne di ricorrere contro questa decisione, in quanto, trattandosi di piano di
recupero, era considerato più un intervento di manutenzione straordinaria e non una vera e propria
nuova edificazione. Nel mentre, la ditta versò la prima rata di 8.000 euro, poi intercorse tutto il
procedimento, che per il ricorso, quindi, fu sospeso, fu data la sospensiva.

Il Comune resistette a questo ricorso sino – arrivo alla fine - al provvedimento del 2009 citato, con
il quale il TAR riteneva illegittima questa richiesta da parte del Comune, per cui trattandosi di un
debito derivante da una sentenza questo viene considerato debito fuori Bilancio in quanto,
ovviamente, non era all'interno delle previsioni di Bilancio del Comune. L'importo riconosciuto
assomma ad oggi a 10.467,89 in quanto oltre agli 8.303,15 sono riconosciuti interessi legali pari a
2.164, mentre le spese di lite sono compensate. Per cui si porta all'attenzione del Consiglio
comunale il riconoscimento di questo debito fuori Bilancio derivante, appunto, da questa sentenza
del TAR che annulla parzialmente le assunzioni fatte, correlate all’allora piano di recupero.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Artico. Dichiaro aperta la discussione.
Non vedo richieste di intervento, quindi possiamo procedere…

- Intervento fuori microfono

PRESIDENTE:

Do la parola al Consigliere Alescio, Capogruppo di Forza Oderzo. Prego.

CONS. ALESCIO:

Grazie Presidente. Io volevo solamente chiedere al Segretario: in questo caso, dato che si tratta
comunque di una deliberazione del Consiglio comunale del 2003, ed allora, se non mi ricordo male,
era la Lega e il Sindaco era Pujatti, visto che c'è una sentenza che comunque dà torto ed annulla una
deliberazione comunale, e siccome questi soldi comunque dopo dobbiamo pagare noi immagino, e
quindi dobbiamo votare per pagare questi soldi, non è riconoscibile una responsabilità da parte degli
amministratori di allora in questo caso? Io so che i Consiglieri comunali, nel caso dovessero
sbagliare su alcune deliberazioni, potrebbero anche essere responsabili in solido, anche pagando
economicamente. Volevo chiedere solamente questo al Segretario. Grazie.

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PRESIDENTE:

Ringrazio il Consigliere Alescio.
Do la parola al Segretario. Prego.

SEGRETARIO COMUNALE:

Allora, il Consiglio comunale viene chiamato a decidere sul riconoscimento di un debito. Il debito è
stato generato a seguito di un contenzioso, quindi in quella sede sono state valutate tutte le ipotesi di
responsabilità dei soggetti che in qualche modo erano coinvolti. I due aspetti sono separati: il
momento giudiziario coinvolge tutti i funzionari, gli amministratori che in qualche modo vengono
dalla giustizia riconosciuti colpevoli di qualche omissione, e poi c'è una pronuncia, come c'è stata.
L'altro è l'aspetto economico dove, appunto, a consuntivo, il Comune viene informato che
comunque deve riconoscere, in quanto soccombente, una quota, un importo. Quindi sono due
aspetti diversi: quello in giudizio ha valutato le posizioni di responsabilità e quello, invece,
patrimoniale viene definito questa sera con il riconoscimento esclusivamente del debito così come
quantificato.

- Entra il Consigliere Battel (pres. n. 16)

PRESIDENTE:

Ringrazio il Segretario.
Non vedo altre richieste, quindi possiamo… Vuole intervenire? Sì.
Do la parola all'Assessore Artico. Prego.

ASS. ARTICO:

Solo per chiarire che la parte relativa agli 8.000 euro il Comune li incassò al tempo, quindi furono
incassati e inseriti in Bilancio, al tempo. Poi, ovviamente, entrarono nel Bilancio comunale che li
aveva destinati ad altre opere.

- Intervento fuori microfono

ASS. ARTICO:

Certo, certo. Infatti, il Comune ha deciso, nel mentre, dal 2013 ad oggi, di resistere, quindi, tra
virgolette, c’è anche una continuità amministrativa rispetto a questa azione.

PRESIDENTE:

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Ringrazio l'Assessore Artico.
Non ci sono altre richieste di intervento, quindi possiamo procedere alla votazione.
Favorevoli? Contrari?

Voti favorevoli: n. 12
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti n. 4 Consiglieri (Alescio, Lucchetta Stradiotto, Damo, De Blasis)
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità.

Voti favorevoli: n. 12
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: n. 4 Consiglieri (Alescio, Lucchetta Stradiotto, Damo, De Blasis)
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

PRESIDENTE:

Passiamo ora terzo punto all’ordine del giorno.

PUNTO 3° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI
CONVENZIONE URBANISTICA TIPO PER LA REALIZZAZIONE E CESSIONE DELLE
OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA SOTTOSOGLIA COMUNITARIA A
SCOMPUTO TOTALE O PARZIALE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE
PRIMARIA».

(Omissis deliberazione n. 2)

PRESIDENTE:

Do la parola all'Assessore Artico. Prego.

ASS. ARTICO:

L'obiettivo principale di questa Amministrazione è di muoversi e attuare gli interventi all'interno di
una pianificazione complessiva, per cui abbiamo rivisto molti degli strumenti della pianificazione di
questa Amministrazione, che sostanzialmente sono quelli che vengono attuati, a cui viene data
operatività e che ereditiamo, in un'ottica di continuità amministrativa, come si diceva, dalle
precedenti Amministrazioni.

Nello specifico, il Piano Urbanistico Attuativo, che viene utilizzato sin d’oggi, è stato approvato in
Consiglio comunale nel 1973, poi è stato adeguato e modificato nei primi anni ‘80.

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Da questo, ne discende che l'attuale schema di convenzione non è adeguato alle recenti normative,
ricordo, in particolare, il D.P.R. 380/2001. Per cui è stata fatta un'opera di aggiornamento dello
schema di convenzione alle attuali normative.

Ricordo, solo a titolo di elementi principali, che, ad esempio, il rilascio del titolo edilizio oggi
prevede il versamento del 50% degli oneri secondari; questo viene eliminato, perché con il nuovo
impianto normativo questo non è più necessario, e potrebbe determinare la condizione che, qualora
non fosse data attuazione all’intervento di urbanizzazione, il Comune dovesse addirittura restituire
gli oneri secondari.

Poi, tra le altre, ricordo che ci sono alcuni richiami a normative che non sono più vigenti o
cambiate, che cambiamo anche la parte relativa alle garanzie, la famosa “polizza”, che oggi copre il
40% delle opere di urbanizzazione, e questa garanzia viene portata al 110%, in quanto oltre al
valore delle opere di urbanizzazione, quindi al 100% delle opere di urbanizzazione, viene aggiunto
un 10% che sono gli oneri per progettazione. Questo perché, qualora il privato che sottoscrive la
convenzione con il Comune, non desse seguito alle opere, il Comune oggi si trova con una polizza
che non permette di realizzare in toto l'opera, nell'ipotesi che desse avvio e sospendesse
immediatamente l'opera stessa.

Oltre a questi aspetti tecnici, la scelta e l'impostazione principale è dettata dal fatto che si vuole
rendere più leggero questo schema di convenzione in maniera tale da permettere al Responsabile
dell'Ufficio di adeguare o di inserire alcuni elementi che discendono dalla pianificazione generale.
Cosa voglio dire? Oggi c'è una struttura rigida che non permette di fare o di inserire alcuni elementi
che potrebbero essere di interesse della Pubblica Amministrazione.
Cito solo uno degli esempi: noi abbiamo approvato un “Piano delle Acque” che prevede tutta una
serie di opere; molte di queste opere, quantificate in 10.000.000 di euro, sono opere di portata
generale, che, quindi, non sono all'interno di nuove aree di urbanizzazione. Quindi l'obiettivo era
quello di trovare degli strumenti in maniera tale da rendere possibile l'inserimento nelle
convenzioni, e quindi l'accordo con il privato che faccia anche altre opere, quindi delle opere che
magari possono essere a servizio della collettività, ma non all'interno dell'ambito di lottizzazione.

Questo lavoro di semplificazione serve, quindi, per rendere sia più facile lettura ed applicazione,
perché avere riferimenti non più attuali determina il fatto che ogni volta il funzionario deve andare a
ridefinire tutta la convenzione, quindi a non applicarla tout court, ma soprattutto rende molto rigida
la definizione di eventuali, ulteriori necessità che si creano o che si creeranno nel tempo. Per questo
abbiamo ritenuto di approvare e di adeguare il nuovo schema di convenzione che viene portato
all'attenzione di questo Consiglio comunale. Grazie.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Artico.
Dichiaro aperta la discussione.
Do la parola al Consigliere Battel, Capogruppo del Partito Democratico Oderzo Sono Io.

CONS. BATTEL:

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Grazie Presidente. Buonasera a tutti.
Solo brevemente, per dire che, pur nel breve tempo che avevamo a disposizione, abbiamo
sottoposto lo schema di convenzione ad alcuni tecnici e ad alcuni operatori del settore che ci hanno
detto che attendevano una sistemazione di questo genere, e che hanno apprezzato la semplicità e
anche la snellezza del lavoro; in qualche modo si sono anche complimentati con l'estensore,
probabilmente l'architetto Plumitallo, Responsabile dell'Ufficio.

Anche l'adeguamento della polizza, sebbene costituisca un onere in più, probabilmente non
pesantissimo - quindi qualche migliaio di euro presumibilmente il costo della polizza - dà una
garanzia superiore al Comune, quindi in chiave, in un'ottica di tipo pubblico apprezziamo e siamo
favorevoli. Grazie.

ASS. ARTICO:

Sì, diciamo che dovrebbe essere ampiamente compensato con la mancata richiesta di versamento
degli oneri secondari all'atto della sottoscrizione.

PRESIDENTE:

Ringrazio il Consigliere Battel.
Non vedo altre richieste di intervento, quindi possiamo procedere alla votazione.
Favorevoli? Contrari?

Voti favorevoli: n. 13
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: n. 3 Consiglieri (Alescio, Lucchetta Stradiotto, Damo)
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

PRESIDENTE:

Passiamo ora al quarto punto all'ordine del giorno.

PUNTO 4° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «PROGRAMMA TRIENNALE LAVORI
PUBBLICI 2020 - 2022 APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.
50 DEL 18.12.2019: MODIFICA ELENCO ANNUALE 2020 AI SENSI DELL'ART. 5,
COMMA 9 DEL D.M. 14/2018».

(Omissis deliberazione n. 3)

PRESIDENTE:

Do la parola all’Assessore Artico.

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ASS. ARTICO:

Portiamo all'approvazione del Consiglio comunale l'aggiornamento del Piano opere pubbliche.
Senza ripercorrere il corposo Piano, evidenzio che i due inserimenti o le due modifiche sono
relativamente l'anticipo alla presente annualità dell'intervento di realizzazione della pista
ciclopedonale fra la frazione di Fratta ed il Comune di Gorgo al Monticano.

E’ un'opera molto attesa, molto laboriosa dal punto di vista della partecipazione dei bandi. Abbiamo
partecipato a tre bandi per ottenere questo finanziamento: per il primo non era stato raggiunto
l'obiettivo; c’era stato, tra le altre cose, ricordo, un errore nella presentazione, però la perseveranza
ha portato a vincere un primo bando della Regione del Veneto, che ci ha finanziato i primi 99.000
euro – abbiamo sottoscritto lo scorso anno la convenzione con l'Assessore De Berti – e abbiamo
avuto anche la comunicazione da parte del Ministero che ci finanzia l'altra quota parte, i 100.000
euro, che originariamente avevamo pensato di cofinanziare come Comune. Quindi, siccome
dobbiamo avviarlo entro il 2020, dobbiamo anticiparlo alla annualità del corrente anno.

L'altro intervento che inseriamo è un intervento di lavori di efficientamento energetico dell'edificio
comunale di Via Piave dell'importo di un 1.100.000 euro.
Colgo l'occasione per ringraziare gli Uffici e la Responsabile, Paola Strumendo, non solo per
l'attività, per la freschezza che ha portato all'Ufficio, ma soprattutto per le motivazioni per cui
abbiamo partecipato. Attualmente abbiamo una quantità di progetti in corso che sono veramente
importanti, si è presentata l'occasione di questo bando comunitario, quindi anche particolarmente
complesso. Nella realtà richiedeva tutta una serie di situazioni, per cui l'inserimento nel PAESC.
Quindi quando parliamo di pianificazione in generale diciamo che alla prova dei fatti ogni Piano
produce questi effetti, quindi permette di partecipare.

Richiedeva, poi, che per gli edifici strategici ci fosse l'adeguamento sismico, non molti edifici
strategici - ci stiamo lavorando – hanno l'adeguamento sismico, quindi non le scuole perché stiamo
appaltando. Ma la motivazione che ha convinto gli Uffici a partecipare a questo bando è che
siccome abbiamo una struttura con notevoli problematiche - stillicidio dal tetto, infiltrazioni varie,
impiantistica da rivedere - hanno detto: noi non riusciremo mai a garantire la manutenzione
ordinaria di questo edificio, anche un edificio di notevoli dimensioni, per cui faremo questo
ulteriore scatto, colpo di reni per partecipare a questo bando.

Per partecipare a questo bando hanno redatto in tempi record uno studio di fattibilità che è
prodromico all'inserimento sul Piano annuale e hanno affidato la progettazione per partecipare a
marzo alla progettazione, perché dobbiamo arrivare ad una progettazione definitiva. Quindi
rinnovo il ringraziamento alla Responsabile e a tutti i collaboratori ovviamente.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Artico.
Do la parola alla Sindaca. Prego.

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SINDACA:

Mi aggiungo, mi associo ai ringraziamenti, e lo volevo fare - l'ho fatto anche in Commissione -
perché veramente è una cosa abbastanza rara che gli Uffici stracarichi di lavoro si offrano loro,
perché io avevo detto: “Fermiamoci perché rischiamo di ingolfare gli Uffici”; avevo detto
all'Assessore: “Basta cose nuove, portiamo avanti quelle che abbiamo già in cantiere”, e lui stava
rallentando per non chiedere troppo agli Uffici.

E sono stati proprio gli Uffici a dire: “sarebbe un peccato perdere questa opportunità, perché non
riusciremo appunto a metter mano a quella struttura; c'è la possibilità di portare a casa un
finanziamento molto grosso” – sempre poi col Conto Termico che implica ulteriore lavoro, cioè con
la prenotazione col GSE, che implica altro lavoro – però si riesce a completare senza
cofinanziamento, perché il cofinanziamento - come sempre - si può ottenerlo col Conto Termico.
Quindi gli Uffici hanno detto: “Facciamo”, e sono stati proprio loro a spingere anche se avevamo
detto: frenate pure, perché c'è troppa carne al fuoco. Quindi sono stati veramente, veramente…
Delle volte si dice che i dipendenti pubblici “tirano a campa’ ”, in questo caso non è stato così,
quindi meritano veramente tanti, tanti ringraziamenti.

ASS. ARTICO:

Volevo cogliere l'occasione, non per par condicio, ma per reale dedizione e competenza, di
ringraziare anche l'architetto Plumitallo, avevo dimenticato di ringraziarlo prima, volevo
ringraziarlo a questo punto, per dire tra le altre cose che la Regione del Veneto ci ha comunicato con
nota del 19 febbraio 2020 che ci hanno impegnato ed assegnato le risorse anche per il bando dei
distretti del commercio, i famosi 200.000 euro. Quindi adesso è ufficiale, prima eravamo in
graduatoria; come sappiamo, un discorso è la graduatoria e un discorso è l'assegnazione delle
risorse. Ringrazio l'architetto Plumitallo perché ci ha lavorato tantissimo, ovviamente l'assessore di
reparto, Alessio Bianco e devo dire che questo rientra in un pacchetto complessivo che, grazie alla
dedizione dell'Ufficio, ha permesso di creare questo importo di 820.000 euro da: perequazioni varie,
bandi, eliminazione barriere architettoniche, che sono in corso di appalto come accordo quadro e
permetterà, nella nostra visione, di cambiare proprio la qualità del vivere dei nostri spazi.

- Intervento fuori microfono

ASS. ARTICO:

Sì, gli 820 si compongono: 200 perequazione Nice; 200 perequazione “Parco Stella”; 120
perequazione “Lottizzazione Bosco Comun”; 100 eliminazione barriere architettoniche; 200 bando,
sono 820.000 euro.

Dico anche – e riprendo le parole di ieri sera del Presidente dell'Unione Ciechi, che mi hanno molto
colpito, - che hanno presentato il PEBA, c'erano poche persone che, sostanzialmente, sono quelle
che sono più sensibili, quindi persone a ridotta mobilità, hanno spiegato com’è il PEBA che
abbraccia tutta Oderzo e che, in realtà, il PEBA si sposa con i progetti di mobilità lenta, mobilità
sostenibile, perché il PEBA non deve fare rampe, ma dovrebbe essere la città accessibile, isotropica

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in tutte le direzioni, il Presidente dell'Unione Ciechi ha detto, e mi ha colpito, “…che una città più
bella è una città più fruibile e senza barriere”. Mi ha fatto riflettere questo aspetto perché la bellezza
noi la percepiamo solo col senso della vista, però se pensiamo a tutti gli altri sensi nella realtà
possiamo ripensare la nostra città in maniera differente. Grazie.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore.
Do la parola alla Consigliera Zaia della Lega Nord. Prego.

CONS. ZAIA:

Grazie. Buonasera a tutti.
Come Gruppo consiliare noi siamo soddisfatti e molto contenti di questa variazione al Piano
triennale, in particolare per la rivisitazione del Palazzo in Via Piave che era quasi fatiscente, anche
senza il “quasi”, quindi vediamo molto positivamente questa opportunità.

Pertanto, ci uniamo anche noi ai complimenti per l'Ufficio e credo anche al lavoro di tutta la Giunta,
perché anche una rivisitazione delle risorse umane e delle competenze dei dipendenti, secondo me,
è stato determinante anche nel risultato finale e nella compilazione di tutti i nuovi lavori. Quindi
complimenti all'Ufficio e siamo veramente soddisfatti anche perché quest'anno sarà un anno molto
impegnativo, con molte iniziative: parte la rotonda a Rustignè, c’è la nuova palestra “Amalteo” che
parte quest'anno – giusto? - c'è la scuola “Amalteo”, quindi la possibilità…

- Intervento fuori microfono

CONS. ZAIA:

Camino-Faè, quindi insomma carne al fuoco ce n'è veramente, veramente tanta. Grazie.

PRESIDENTE:

Ringrazio la Consigliera Zaia.
Do la parola alla Consigliera Bucciol del Partito Democratico Oderzo Sono Io. Prego.

CONS. BUCCIOL:

Grazie. Buonasera a tutti.
Ci uniamo ai complimenti e ai ringraziamenti per gli Uffici perché sono motivo di vanto la
possibilità di partecipare a più bandi nonostante l'impegno.

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Ci permettiamo di lanciare un'idea per quanto riguarda l'edificio di Via Piave, posto che portiamo a
casa il bando. C'è la possibilità, una volta sistemato ed efficientato, come da bando, di pensare di
spostare l'ufficio postale all'interno di questo edificio?

PRESIDENTE:

Ringrazio la Consigliera Bucciol.
Do la parola alla Sindaca. Prego.

SINDACA:

L'ufficio postale… e dove mettiamo tutte le associazioni? Allora, quello che andremo a
modificare…, non creeremo spazi in più, andiamo a rifare l'involucro, vuol dire tetto, vuol dire
isolamento, serramenti ed impianti perché il progetto è di efficientamento energetico, ma non
creeremo spazi in più. Quindi sappiamo che gli spazi sono molto richiesti dalla quantità di
associazioni che abbiamo, quindi non è che liberiamo spazi per gli uffici postali, quindi la vedo
difficile. Dovessimo creare altri spazi, ma non in questo quadro insomma, dovremmo avere altri
spazi.

PRESIDENTE:

Ringrazio la Sindaca.
Do la parola alla Consigliera Damo, Capogruppo di Oderzo Sicura e Cittadini Uniti. Prego.

CONS. DAMO:

Grazie Presidente. Buonasera a tutti.
Anche Oderzo Sicuro e Cittadini Uniti non può non accogliere con favore questo anticipo sui lavori
per la pista ciclopedonale e per la sistemazione dell'edificio in Via Piave.
Sindaca, non dica al Vice Sindaco di rallentare, di stare fermo e nemmeno agli Uffici perché io mi
auguro sempre che prima o poi il Vice Sindaco venga qui con questa espressione: “Sapete che ho
fatto uno studio di fattibilità su quel sottopasso di Camino che non è ancora stato appunto risolto?”.
Quindi gli Uffici magari, stimolati da questa sua affermazione, può essere che cerchino i bandi
giusti. Ecco, quindi non che rallenti, ma che aumenti e che veda di risolvere anche questo problema
perlomeno nello studio di fattibilità che è proprio di vostra competenza. Grazie.

PRESIDENTE:

Ringrazio la Consigliera Damo.
Do la parola alla Sindaca. Prego.

SINDACA:

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Allora qualche volta è giusto rallentare per non pestare…, cioè per non andare incontro a problemi
perché se si vuole strafare si sbaglia. Quindi bisogna tirare sempre al massimo, ma non rompere la
corda, e quindi bisogna stare attenti a non rompere la corda degli Uffici. E’ fondamentale
l'equilibrio e riuscire a non perdere il controllo della situazione.

PRESIDENTE:

Ringrazio la Sindaca.
Do la parola al Consigliere Battel, Capogruppo del Partito Democratico Oderzo Sono Io.

CONS. BATTEL:

Grazie. Per una precisazione sull'ipotesi avanzata dalla Collega Bucciol, quella dello spostamento
degli uffici postali nell'area dell'ex scuola, dove adesso ci sono le associazioni, è una vecchia
proposta del PD, che, diciamo, parte da una considerazione di base che è abbastanza corrente e
comune.

Noi abbiamo tanta gente di Oderzo che va a Piavon, va ad Ormelle, va negli uffici postali limitrofi
perché sappiamo perfettamente che l'ufficio postale, per quanto sia stato messo a norma, per quanto
sia stato rinnovato, è in una posizione molto centrale, ma non comodissima per il parcheggio;
adesso col parcheggio “Momi” le cose sono un pochino migliorate da un certo punto di vista.

L'idea è che non domani naturalmente, ma a medio - e probabilmente a lungo termine - si possa
pensare ad una soluzione diversa per l'ufficio postale, utilizzando quello stabile senza
necessariamente sacrificare naturalmente gli spazi delle associazioni, alle quali naturalmente noi
teniamo moltissimo, pensando - per esempio - alla palestra. Il volume della piccola palestra è un
volume che ci risulta sotto utilizzato, se non inutilizzato in questo momento, d'accordo? E
comunque - come dire - l'idea può essere un'idea di grande respiro in una prospettiva di medio e
lungo termine. Noi lanciavamo questa ipotesi in questo senso.

PRESIDENTE:

Ringrazio il Consigliere Battel.
Do la parola all'Assessore Artico. Prego.

ASS. ARTICO:

Io colgo tutte le proposte, anzi, non vengono per niente accantonate, quindi se ci sarà la possibilità
magari anche di ampliare non si scarta.
Nella realtà oggi ci sono notevoli problemi di spazio, perché la palestra è utilizzata, “Arcieri” e
compagnia, e, tra le altre cose, tutto il blocco bagni della palestra è tutto nuovo – bagni, docce, etc. -
l'abbiamo fatto…, è tutto completamente nuovo, una delle prime opere. Un bando regionale, è tutto
messo a nuovo. Se vedete dentro, anche la parte dei sub, la saletta, ecc., è tutta messa a nuovo,
quindi sono stati fatti notevoli interventi.

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La fila di richieste dalle associazioni, l'elenco delle richieste è molto lungo, tra le altre cose, la
stessa Soprintendenza chiede molto spazio perché i magazzini sono strapieni e necessiterebbe di più
spazio per accogliere tutti i reperti; anzi, qualora ci fosse molto spazio si potrebbero anche
valorizzare dal punto di vista espositivo.

Però c'è un sottopasso a cui penso molto, è vero, ed è un sottopasso - diciamo - simmetrico a quello
di Via Gorgazzo per collegare l'area del Foro Boario nuovo al centro, visto che quello diventerà un
polo, uno spazio, ora progettuale, che è incredibile e che, con un attraversamento sotto la Postumia,
potrebbe dare un accesso diretto alla piazza, un collegamento immediato alla piazza.

SINDACA:

Anche quello sotto la ferrovia allora?

ASS. ARTICO:

Quello sotto la ferrovia, quello presentato anche in Consiglio, per collegare la zona del Brandolini,
stazione, e via… Quindi, è vero, ci sono molti sottopassi a cui pensare.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Artico.
Non vedo altre richieste di intervento, quindi possiamo procedere alla votazione.
Favorevoli? Contrari?

Voti favorevoli: n. 16
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: nessuno
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità.

Voti favorevoli: n. 16
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: nessuno
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

PRESIDENTE:

Passiamo al quinto punto all'ordine del giorno.

                                                  14
PUNTO 5° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «PIANO ALIENAZIONI                                       IMMOBILI
COMUNALI TRIENNIO 2020-2022 - APPROVAZIONE MODIFICA».

(Omissis deliberazione n. 4)

PRESIDENTE:

Do la parola all’Assessore Artico. Prego.

ASS. ARTICO:

Allora, continua la strategia di inserire nel Piano alienazione dei reliquati, mappali di proprietà del
Comune non funzionali all'attività del Comune, perché, come abbiamo visto le entrate da
alienazioni, di certo non arrivano dalla vendita di alcuni immobili o alcune proprietà che, ancorché
teoricamente di grande valore, non trovano collocazione sul mercato.

Per cui, vengono inseriti alcuni terreni, in particolare sono: l'area di 1.837 metri per l'importo di
15.000 euro individuata dal Foglio 20, mappale 568, che è un mappale lungo la circonvallazione
dopo il “Navisego”, direzione Chiarano-Piavon sulla sinistra, e un piccolo reliquato stradale di 70
metri quadri che è sempre il foglio 20 e il mappale 612, per una stima complessiva di 595 euro. Per
cui si chiede a questo Consiglio comunale di approvare la variazione del Piano alienazione
inserendo questi due immobili. Grazie.

PRESIDENTE:

Ringrazio l'Assessore Artico.
Dichiaro aperta la discussione.
Non vedo richieste di intervento, quindi possiamo procedere alla votazione.
Favorevoli? Contrari?

Voti favorevoli: n. 16
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: nessuno
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità.

Voti favorevoli: n. 16
Voti contrari: nessuno
Risultano astenuti: nessuno
Consiglieri assenti: n. 1 (Battistella)

PRESIDENTE:

                                                  15
Sono le ore 19:55. Dichiaro conclusa questa seduta del Consiglio comunale.
Buonanotte.

- La seduta è tolta.

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