ALLEGATO 7 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2018-2020
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Città di Cava de’ Tirreni Piazza E. Abbro, 1 www.comune.cavadetirreni.sa.it 84013 Cava de’Tirreni (SA) I SETTORE AMMINISTRAZIONE GENERALE E AVVOCATURA, FINANZE E TRIBUTI ALLEGATO 7) BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2018-2020 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Città di Cava de’ Tirreni NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020 (Allegato n. 4/1 al D.Lgs 118/2011, punto 9.11) SERVIZIO FINANZIARIO 1
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2018-2020 Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell’Ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione 2018-2020 è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al d.Lgs. n. 118/2011. Al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi: 1) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo; 2) l’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente e dei relativi utilizzi; 3) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili; 4) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendano anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi; 5) l’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti; 6) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; 7) l'elenco dei propri enti e organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 8) l’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; 9) altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del bilancio. ********************** 1. I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. Nell’illustrare le entrate, si premette che sono stati considerati gli effetti della legge di bilancio 2018 (legge n. 205/2017) che al comma 37 prevede anche per il 2018 il blocco degli aumenti dei tributi locali, fatta eccezione per la TARI. 1.1. Le entrate Per quanto riguarda le entrate, le previsioni relative al triennio 2018-2020 sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, ove disponibile, ovvero, le basi informative (catastale, tributaria, ecc.) e le modifiche normative che hanno impatto sul gettito. Nel prospetto seguente sono riportati i criteri di valutazione per la formulazione delle principali entrate: 2 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) Art. 13 del decreto legge n. 201/2011, conv. in legge n. Principali norme di riferimento 201/2011 Artt. 7 e 8 del d.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Legge n. 208 del 28/12/2015, art. 1, comma 26, così come modificato dall’art. 1, comma 42, legge 232 dell’ 11/12/2016; Regolamento comunale IUC approvato con delibera di C.C. n. 20 del 22/04/2014 modificato con delibera di C.C. n. 49 del 21/04/2016. Gettito conseguito nel penultimo € 7.565.179,67 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 7.760.243,28 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 7.570.000,00 7.570.000,00 7.570.000,00 Effetti connessi a modifiche Nelle previsioni di gettito, come già per il 2018, sono stati legislative previste sugli anni della considerati gli effetti connessi alle novità legislative introdotte in previsione materia di IMU dalla legge n. 208 del 28/12/2015 (Legge di Stabilità 2016) che ha introdotto significative innovazioni alla normativa di riferimento. Effetti connessi alla modifica delle Non sussistono per il triennio 2018-2020 variazioni di rilievo, in aliquote quanto anche per l’anno 2017 le aliquote IMU risultano confermate, come previsto dal comma 37, dell’art. 1 della legge 205/2017 (legge di bilancio 2018). Effetti connessi a disposizioni Natura delle agevolazioni: esenzione dal 01.01.2016 recanti esenzioni e riduzioni Soggetti e categorie di beneficiari: studenti universitari per le previsti dalla legge unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari IMU- Il D.L. 6.12.2011 n° 201 ha abolito dal 1° gennaio 2012 l’imposta comunale sugli immobili ed istituito la nuova imposta municipale propria, uno dei principali tributi comunali. Questo tributo è soggetto a continue modifiche ed interventi legislativi. La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto tra l’altro: a) il principio di sospensione dell’aumento dei tributi locali; b) l’esenzione dei terreni agricoli nei comuni montani e parzialmente montani di cui alla Circolare del Ministero delle Finanze n.9 del 1993, nonché, in tutto il territorio, per i terreni in capo a CD o IAP che li conducono direttamente; c) la riduzione del 50% dell’imponibile sugli immobili abitativi concessi in comodato a parenti di primo grado; d) a decorrere dall’ 1/1/2016 - ai sensi del comma 6-bis dell’art.13 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 - per gli immobili locati a canone concordato di cui alla legge 9 dicembre 1998, n. 431, l’imposta determinata applicando l’aliquota stabilita dal comune, è ridotta al 75 per cento. A seguito delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 il Consiglio con deliberazione n. 49 del 21/04/2016 ha apportato le necessarie modifiche al Regolamento della imposta unica comunale. 3 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Le aliquote 2018 dell’IMU restano invariate rispetto al 2017, così come previsto dal comma 37 dell’articolo 1 della legge 205/2017 (legge di bilancio 2018). Le aliquote del tributo IMU sono le seguenti: 6,00 per mille: aliquota abitazione principale per categorie A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali C2-C6-C7, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. La detrazione per abitazione principale (cat. A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze resta determinata in € 200,00 7,60 per mille: - aliquota per immobili adibiti a strutture ricettive extra-alberghiere; 10,60 per mille: - aliquota ordinaria per tutte le altre fattispecie di immobili soggetti all’imposizione. RECUPERO EVASIONE IMU – In relazione all’attività di accertamento per le annualità pregresse si è provveduto al caricamento in banca dati di tutti gli aggiornamenti relativi all’annualità 2014 creando le premesse per la verifica massiva di tale annualità IMU, da effettuare entro il 31.12.2018; sono inoltre in conclusione le attività di recupero dell’annualità 2013 che riverbererà nell’anno 2018 una parte di benefici in termini di accertamento. Per tali motivi, come comunicato dal Servizio Tributi, a previsione relativa all’attività di accertamento per omesso pagamento dell’imposta 2014, 2015 e parte 2013, è quantificata in € 4.000.000,00. TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 L. 208/2015 (legge di stabilità 2016) Regolamento comunale IUC approvato con delibera di C.C. n. 20 del 22/04/2014 modificato con delibera di C.C. n. 49 del 21/04/2016. Gettito conseguito nel penultimo € 106.258,73 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno 0,00 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 0,00 0,00 0,00 Effetti connessi a modifiche Gli effetti sul gettito delle disposizioni in materia di TASI legislative previste sugli anni della contenute nella legge n. 208/2015 attengono all’introduzione dal previsione 01.01.2016: -dell’esenzione del tributo per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale non di lusso; Effetti connessi alla modifica delle nessuno aliquote Effetti connessi a disposizioni nessuno recanti esenzioni e riduzioni previsti dalla legge Effetti connessi a disposizioni nessuno recanti esenzioni e riduzioni previsti dal regolamento …………………………………… 4 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto il nuovo tributo che l’Amministrazione ha applicato solo a fattispecie esenti IMU, cioè al possessore dell’abitazione principale e degli immobili assimilati. La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il principio di sospensione dell’aumento dei tributi locali, l’esenzione della tassazione dell’abitazione principale (escluse le cat. A1, A8 e A9). Per effetto della strutturazione dell’imposta IMU, la cui aliquota massima, per come è impostata l’attuale normativa, non lascia spazio a imposizione TASI, la previsione per il triennio 2018-2020 è pari a zero. TASSA SUI RIFIUTI (TARI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo € 10.188.112,00 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 10.768.810,00 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 10.210.622,80 10.210.622,80 10.210.622,80 Effetti connessi a modifiche nessuno legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Rimodulazione delle tariffe in diminuzione con effetti positivi tariffe sulle utenze domestiche. Effetti connessi a disposizioni Natura delle agevolazioni: PREMIALITA’ PER recanti esenzioni e riduzioni CONFERIMENTO DIFFERENZIATO PRESSO CENTRI DI previsti dal regolamento RACCOLTA Soggetti e categorie di beneficiari: Le utenze domestiche e non domestiche che conferiscono rifiuti in forma differenziata ai centri di raccolta comunali, comunque denominati, hanno diritto ad una riduzione dell’importo dovuto previo riconoscimento delle primalità fissate dall’ Ente e calcolate sulla base delle quantità e qualità di rifiuti conferiti in forma differenziata nel corso dell’anno solare precedente. In ogni caso l’ammontare della riduzione, nell’anno di imposizione, non può essere superiore al 25% della tassa dovuta per l’anno. Le modalità di conferimento devono essere sempre effettuate con la presentazione della card del cittadino precisando se trattasi di utenze domestiche o non domestiche e sono disciplinate dal relativo regolamento comunale approvato con deliberazione di Giunta Municipale n. 167 del 06/05/2009. Obiettivi perseguiti: riduzione volumi rifiuti indifferenziati con conseguente aumento della raccolta differenziata. …………………………………… Tale tributo sui rifiuti è in vigore dal 01/01/2014, avendo sostituito il precedente tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), rimasto in vigore per il solo anno 2013. La Tassa sui Rifiuti (TARI), è gestita direttamente dal Comune di Cava de’ Tirreni. E’ un tributo istituito dall’articolo 1, comma 639 e seguenti, della Legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014). Nel Comune di Cava de’ Tirreni il tributo sui rifiuti urbani è disciplinato dal “Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC)” nella sua componente TARI, che è stato adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 22/4/2014, successivamente modificato con 5 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 del 30/07/2015, con successivo atto dello stesso organo n. 49 del 21/4/2016 ed infine con deliberazione n.36 dell’08/03/2017. Il presupposto della TARI è la detenzione o il possesso di locali od aree scoperte, a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti ed il tributo è dovuto da chi, persona fisica o giuridica, detiene o possiede i locali in questione o le aree scoperte, purché non esenti o esclusi ovvero non suscettibili di produrre rifiuti. Il tributo è applicato e riscosso dall’Ufficio TARI del Servizio Tributi. La TARI, che è istituita per la copertura integrale dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, viene corrisposta dalle utenze domestiche (famiglie) residenti e non residenti e dalle utenze non domestiche (imprese e associazioni) in base ad una tariffa commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi ed alla tipologia di attività svolte. Il regolamento comunale della TARI prevede varie fattispecie di riduzione, tanto a favore delle utenze domestiche quanto per le utenze non domestiche. L’obbligazione tariffaria decorre dal giorno in cui ha avuto inizio la detenzione o il possesso dei locali e delle aree scoperte e sussiste fino al giorno in cui ne è cessata l’utilizzazione, purché debitamente e tempestivamente dichiarata. Il Consiglio Comunale approva le tariffe del Tributo TARI relative al 2018 con deliberazione, entro il termine fissato per l’approvazione del Bilancio di Previsione, in conformità al Piano Economico Finanziario (P.E.F.) del Servizio di Gestione dei Rifiuti Urbani, redatto dal settore comunale competente, sulla scorta dei dati forniti dai soggetti che svolgono il servizio stesso da approvare dal Consiglio Comunale propedeuticamente al bilancio di previsione 2018/2020. Il blocco dei tributi introdotto dal comma 37 dell’art. 1 della legge di bilancio 2018 non si estende alle tariffe TARI. Nell’anno 2018, comunque, la lieve diminuzione delle tariffe per le tutte le utenze è stato determinato dal fatto che i costi del servizio, come risulta dal Piano Economico e Finanziario, sono risultati inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente. 6 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF Principali norme di riferimento Decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 Gettito conseguito nel penultimo € 2.676.391,05 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 2.317.095,87 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 2.701.000,00 2.701.000,00 2.701.000,00 Effetti connessi a modifiche Nessuno legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle nessuno a causa del blocco degli aumenti dei tributi locali aliquote disposto dalla legge di stabilità 2018. Effetti connessi a disposizioni Natura delle agevolazioni: esenzione per soggetti non tenuti al recanti esenzioni e riduzioni pagamento dell’IRPEF. previsti dal regolamento Obiettivi perseguiti: equità fiscale. …………………………………… ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF – Il tributo è stato introdotto dall’ente con il Bilancio di previsione 2002. La base imponibile è costituita dai redditi dei contribuenti aventi domicilio fiscale nel comune. Tali redditi possono essere altalenanti, in quanto influenzati dall’andamento dell’economia del paese. A decorrere dall’anno 2014, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 22/04/2014 l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’IRPEF prevista dall’art. 1 del d. lgs n. 360/98 è stata variata e modulata in base alle aliquote differenziate per gli scaglioni di reddito stabiliti dalla legge statale come segue: Fascia di applicazione Aliquota Fino a 15.000,00 0,5% Oltre 15.000,00 Fino a 28.000,00 0,6% Oltre 28.000,00 Fino a 55.000,00 0,75% Oltre 55.000,00 Fino a 75.000,00 0,79% Oltre 75.000,00 0,8 L’addizionale comunale IRPEF di cui all’art. 1 non è dovuta dai soggetti che per lo stesso anno non sono tenuti al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto delle detrazioni per essa riconosciute. Per l’anno 2018, la previsione è effettuata sulla base del disposto del punto 3.7.5 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, allegato 4/2 al D.lgs. 118/2011. TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE (TOSAP) 7 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Principali norme di riferimento Capo II del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo 440.000,00 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno 775.673,29 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 650.000,00 650.000,00 650.000,00 Effetti connessi a modifiche nessuno legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Sebbene per il 2018 non sono previsti aumenti di aliquote in tariffe quanto la legge di bilancio 2018 prevede, al momento, il blocco degli aumenti dei tributi locali è stato previsto un aumento di gettito rispetto al 2017 per effetto dell’attività di recupero che l’ufficio preposto sta implementando e che già entro il 2018 dovrebbe portare i primi risultati. Tale tributo è stato disciplinato con regolamento comunale approvato con deliberazione consiliare n. 40 del 29.4.1994 e successivamente modificato fino all’approvazione del testo coordinato, avvenuto con Delibera C.C. n. 93 del 01.12.2014. Il tributo è stato sempre gestito direttamente dal Comune, ad eccezione delle annualità 2009 e 2010 affidate in concessione a soggetto terzo abilitato. La previsione di entrata ordinaria per la Tassa Occupazione Suoli ed Aree Pubbliche (TOSAP), comprensiva di permanente e temporanea, sulla scorta del trend relativo agli ultimi anni, è stimata in € 650.000,00 per l’anno 2018, in € 650.000,00 per l’anno 2018, in € 650.000,00 per l’anno 2019; Oltre alle agevolazioni e riduzioni previste in misura fissa dalla legge, il Regolamento Tosap vigente ha previsto le seguenti variazioni delle tariffe ordinarie della tassa: a) Per le occupazioni permanenti degli spazi soprastanti e sottostanti il suolo pubblico, diverse da quelle contemplate dall’art. 46 del D.Lgs. n. 507/93, la tariffa è ridotta ad un terzo; b) Per gli accessi carrabili o pedonali, non qualificabili come passi carrabili, per i quali, a richiesta degli interessati, venga disposto il divieto della sosta indiscriminata sull’area dinanzi agli stessi, con apposizione del relativo cartello, la tariffa ordinaria è ridotta al 10%; c) Per i passi carrabili costruiti direttamente dal Comune di Cava de’ Tirreni non utilizzabili e non utilizzati la tariffa ordinaria è ridotta al 10%; d) Per i passi carrabili di accesso ad impianti di distribuzione dei carburanti la tariffa ordinaria è ridotta al 70%; e) Per le occupazioni temporanee soprastanti e sottostanti il suolo pubblico, diverse da quelle contemplate dall’art. 46 del D.Lgs. 507/93, la tariffa è ridotta ad un terzo; f) Per le occupazioni con autovetture in uso privato realizzate su aree a ciò destinate dal Comune la tariffa è diminuita al 30%; g) Per le occupazioni temporanee realizzate per l’esercizio dell’attività edilizia la tariffa è ridotta del 50%. 8 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP) Principali norme di riferimento Capo I del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo 112.571,93 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 380.962,00 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio 400.000,00 400.000,00 400.000,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Si tenga presente che la legge di bilancio 2017 prevede, per il tariffe 2017, il blocco degli aumenti dei tributi locali, ad eccezione della TARI Effetti connessi a disposizioni Nessuno per l’assenza di modifiche in tema di esenzioni e recanti esenzioni e riduzioni riduzioni previsti dalla legge Per l’Imposta di Pubblicità e Diritti sulle Pubbliche Affissioni la previsione di entrata ordinaria è stimata complessivamente in € 420.000,00 (di cui € 400.000,00 per I.C.P. ed € 20.000,00 per D.P.A.). La maggiore previsione di gettito stimata per l’anno 2018 trova conferma nel numero degli utenti che hanno prodotto dichiarazione entro il 31/01/2017 che si aggiungono a quelli già presenti in banca dati ICP . Le tariffe non hanno subito variazioni in aumento e/o diminuzione negli anni precedenti, e restano invariate anche per il 2018 tenuto conto anche del blocco disposto dalla legge di bilancio 2018 n. 205/2017. Inoltre per le seguenti entrate si mettono in evidenza alcuni aspetti qualificanti delle previsioni: Proventi recupero evasione tributaria ENTRATE ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2020 RECUPERO EVASIONE TARSU € 450.000,00 € 450.000,00 € 450.000,00 RECUPERO EVASIONE IMU € 4.000.000,00 € 4.000.000,00 € 4.000.000,00 S.I.I.: GETTITO ARRETRATO € 0,00 € 0,00 € 0,00 RECUPERO TARSU ARRETRATA € 2.137.000,00 € 2.137.000,00 € 2.100.000,00 Fondo di solidarietà comunale ENTRATE ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 FSC € 7.552.141,41 € 7.552.141,41 € 7.552.141,41 Proventi sanzioni codice della strada Con deliberazione di Giunta n. 26 in data 08/02/2018 2018 la somma di euro 506.598,39 (previsione meno fondo) è stata destinata per il 50%, pari ad euro 253.299,20, negli interventi di spesa alle finalità di cui agli articoli 142 e 208, comma 4, del codice della strada, come modificato dalla Legge n. 120 del 29/7/2010. La Giunta ha poi destinato euro 25.329,92 alla previdenza ed assistenza del personale Polizia Municipale. La quota vincolata è destinata: - al titolo 1 spesa corrente per euro 58.618,11 - al titolo 2 spesa in conto capitale per euro 194.681,09sono state assoggettare a vincolo le somme indicate nel prospetto che segue: I proventi da sanzioni amministrative sono così previsti: 9 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
ENTRATE ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 VIOLAZIONE DI € 880.000,00 € 880.000,00 € 880.000,00 REGOLAMENTI COMUNALI, ORDINANZE, NORME DI LEGGE, CON VINCOLO DI DESTINAZIONE - SANZ. AMM.VE - DA C/C POSTALI VIOLAZIONE DI € 446.778,94 € 446.778,94 € 446.778,94 REGOLAMENTI COMUNALI, ORDINANZE, NORME DI LEGGE CON VINCOLO DI DESTINAZIONE - SANZ. AMM.VE - DA CONCESSIONARI Altre entrate di particolare rilevanza IMPOSTA DI SOGGIORNO – Il Comune di Cava de’ Tirreni ha istituito l’Imposta di Soggiorno in attuazione alla facoltà prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 23 del 14.03.2011. Con delibera del Consiglio Comunale n. 165 del 24.11.2012 è stata istituita l’imposta, ed approvato l’apposito regolamento che ne disciplina l’applicazione. Le tariffe, istituite dal 2013, non hanno subito negli anni successivi alcun aumento o variazione, per cui restano vigenti anche per l’anno 2018, atteso anche il blocco degli aumenti in materia tributaria disposto dalla legge di stabilità 2018 (L. 205/2017). La previsione annua del tributo è pari ad € 90.000,00 per l’anno 2018, ad € 90.000,00 per l’anno 2019 e ad € 90.000,00 per l’anno 2020 tiene conto dell’attività di controllo che l’ufficio competente sta effettuando e che ha permesso di far emergere somme arretrate da incassare. Si ricorda che, con sentenza n. 22/2016, le Sezioni Riunite in sede giurisdizionale della Corte dei conti hanno chiarito che i soggetti operanti presso le strutture ricettive incaricati della riscossione e del riversamento nelle casse comunali dell'imposta di soggiorno assumono la funzione di agenti contabili e sono tenuti conseguentemente alla resa del conto giudiziale della gestione svolta. In recepimento a quanto sancito dalla Corte dei Conti, il Consiglio Comunale con deliberazione n. 33 del 02/03/2017 ha approvato il nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno. 10 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Le spese Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni sono state formulate sulla base: dei contratti in essere (mutui, personale, utenze, altri contratti di servizio quali rifiuti, pulizie, illuminazione pubblica, ecc.). Per le previsioni 2019-2020 è stato considerato l’incremento legato al tasso di inflazione programmato; delle spese necessarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali; delle richieste formulate dai vari responsabili, opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte dell’amministrazione effettuare in relazione agli obiettivi indicati nel DUP; Fondo crediti di dubbia esigibilità Una delle novità di maggior rilievo dell’introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato è la costituzione obbligatoria di un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità destinato a coprire l’eventuale mancata riscossione di entrate di dubbia riscossione totale. Il Fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta, quindi, un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili. A tal fine è stanziata nel bilancio di previsione un’apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità”, il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento della riscossione – media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata – nei cinque esercizi precedenti. Non sono comunque oggetto di svalutazione i crediti da altre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fideiussione e le entrate tributarie che sono accertate per cassa. L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Nelle tabelle allegate al bilancio è illustrata la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità di questo Ente, per gli esercizi del bilancio finanziario 2018-2020. Il fondo è stato calcolato secondo quanto stabilito dal principio contabile con riferimento all’andamento delle entrate (incassi/accertamenti) nel quinquennio precedente, utilizzando a seconda dei casi il metodo, tra quelli previsti per legge, più favorevole all’ente. Il fondo è stanziato in misura pari al minimo previsto dalla normativa vigente, opportunamente arrotondato per eccesso, che risulta così ripartito: ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Fondo crediti calcolato con il metodo di legge più favorevole 6.533.491,11 6.405.666,35 6.405.303,74 Accantonamento obbligatorio 75% 85% 95% 4.900.118,34 5.444.816,40 6.085.038,56 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Fondo crediti dubbia esigibilità Stanziato in bilancio 4.901.000,00 5.445.000,00 6.086.000,00 Le entrate principali per le quali il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato calcolato sono: la tassa sui rifiuti solidi e urbani, le entrate per recupero evasione ad eccezione di quelle che per effetto della vigente normativa devono essere accertate per cassa, i proventi dei fitti ed infine le sanzioni per violazione del codice della strada. 11 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Fondi di riserva Il Fondo di riserva di competenza rientra nelle percentuali previste dalla legge (min. 0,3% e max 2% delle spese correnti iscritte in bilancio con incremento del minimo allo 0,45% delle spese correnti nel caso in cui l’ente si trovi in una delle condizioni di cui all’art. 195 e 222 del TUEL). La consistenza del fondo di riserva ordinario per gli anni previsti in bilancio è la seguente: anno 2018 - euro 230.000,00 pari allo 0,49% delle spese correnti; anno 2019 - euro 230.000,00 pari allo 0,52% delle spese correnti; anno 2020 - euro 230.000,00 pari allo 0,53% delle spese correnti; Per l’anno 2018 è stato, inoltre, stanziato un fondo di riserva di cassa dell’importo di € 1.000.000,00 pari allo 1% (min 0,2%) delle spese finali previste in bilancio, in attuazione di quanto previsto dall’art. 166, comma 2- quater, del d.Lgs. n. 267/2000. Accantonamenti per passività potenziali Nel bilancio di previsione non sono stati previsti accantonamenti per passività potenziali. Entrate e spese non ricorrenti Nel bilancio di previsione sono allocate le seguenti entrate e spese aventi carattere non ripetitivo. Al riguardo si ricorda che le entrate sono distinte in ricorrenti e non ricorrenti a seconda se l’acquisizione dell’entrata sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o più esercizi, e le spese sono distinte in ricorrente e non ricorrente, a seconda se la spesa sia prevista a regime o limitata ad uno o più esercizi. Sono, in ogni caso, da considerarsi non ricorrenti le entrate riguardanti: a) donazioni, sanatorie, abusi edilizi e sanzioni; b) condoni; c) gettiti derivanti dalla lotta all’evasione tributaria; d) entrate per eventi calamitosi; e) alienazione di immobilizzazioni; f) le accensioni di prestiti; g) i contributi agli investimenti, a meno che non siano espressamente definitivi “continuativi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione. Sono, in ogni caso, da considerarsi non ricorrenti, le spese riguardanti: a) le consultazioni elettorali o referendarie locali, b) i ripiani disavanzi pregressi di aziende e società e gli altri trasferimenti in c/capitale, c) gli eventi calamitosi, d) le sentenze esecutive ed atti equiparati, e) gli investimenti diretti, f) i contributi agli investimenti. g) ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Contributo per permesso di € 520.000,00 Spese finanziate contributi per € 520.000,00 costruire permesso di costruire Consultazioni elettorali € 210.000,00 Spese per consultazioni € 210.000,00 elettorali Gettiti derivanti dalla lotta € 2.326.682,20 Spese straordinarie non aventi € 1.901.128,00 all’evasione tributaria al netto del carattere della ricorrenza FCDE Proventi sanzioni Codice della € 253.299,20 Spese finanziate dalle sanzioni € 253.299,20 Strada al netto del FCDE 50% al codice della strada 50% Entrate per accensione di prestiti € 220.000,00 Investimenti finanziati da € 220.000,00 prestiti Concessioni pluriennali € 125.000,00 Spese per concessioni 125.000,00 pluriennali TOTALE ENTRATE € 3.654.981,40 TOTALE SPESE € 3.229.427,20 12 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
2. Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente e dei relativi utilizzi Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2016 è stato approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 71 in data 30/05/2017 ed ammonta ad € 45.825.117,94. Sulla base degli utilizzi dell’avanzo di amministrazione disposti nel corso del 2017 e dell’andamento della gestione, il risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2017 ammonta a € 47.320.181,64, come risulta dall’apposito prospetto del bilancio di previsione finanziario 2018-2020 redatto ai sensi del d. Lgs. n. 118/2011. Il bilancio di previsione dell’esercizio 2018 prevede l’utilizzo esclusivamente di quote vincolate del risultato di amministrazione per euro 5.024.582,03 derivante principalmente da indebitamento (mutui). Il principio contabile relativo alla contabilità finanziaria, al punto 9.2, prevede che, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, “La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a seguito dell’approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli enti locali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.” Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa. Nelle tabelle seguenti si dà atto del risultato presunto per l’esercizio 2017, come si può notare è previsto un miglioramento del disavanzo rispetto all’anno precedente di euro 783.880,22. 13 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
COMUNE DI CAVA Rislutato di amministrazione 2016 45.825.117,94 FPV 19.759.119,93 Accertamenti 98.023.497,17 Impegni 102.581.270,24 variazioni residui attivi 0,00 variazione residui passivi 3.425,76 Entrate che si prevede di accertare 90.516.049,06 Spese che si prevede di impegnare 88.549.938,81 FPV spesa 15.675.819,17 Risultato amministrazione presunto 2017 47.320.181,64 FCDE al 31-12-2016 28.650.000,00 FCDE anno 2017 2.121.000,00 Accantonamento Anticipazione di liquidità 8.312.816,30 Accantonamento Fine mandato 2016 0 Accantonamento passività potenziali anni precedenti 350.000,00 Totale accantonamenti 39.433.816,30 Avanzo vincolato Avanzo vincolato anno precedente 18.555.061,36 A detrarre avanzo vincolato utilizzato 2017 -1.000.000,00 Vincoli derivanti da trasferimenti 4.490.606,27 Vincoli derivanti da mutui 1.250.000,00 Vincoli attribuiti dall'ente 0 Altri vincoli 0 0 Totale avanzo vincolato 23.295.667,63 Avanzo destinato a investimenti 2.727.651,42 Legge 10/77 0 Totale risultato presunto 2017 -18.136.953,71 Verifica disavanzo atteso Disavanzo al 31/12/2016 -18.837.367,57 Ripiano disavanzo previsto in bilancio 681.623,58 Disavanzo atteso al 31/12/2017 -18.155.743,99 Miglioramento preventivato 681.623,58 Miglioramento raggiunto 700.413,86 14 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Nella tabella seguente si evidenzia la composizione del disavanzo presunto elaborato sulla base di dati di preconsuntivo. COMUNE DI CAVA COMPOSIZIONE DEL DISAVANZO PRESUNTO 2017 Alla data di Ripiano riferimento del Disavanzo Quota da disavanzo non rendiconto del Disavanzo Ripianato nel ripianare effettuato penultimo presunto (2) precedente nell'esercizio nell'esercizio esercizio esercizio (3) precedente (4) precedente (5) precedente (1) ANALISI DEL DISAVANZO PRESUNTO a b c=a-b d e = ( d - c) Disavanzo al 31/12/2014 da ripianare con piano di rientro di cui alla delibera n. _____ del _________ 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui 19.588.990,60 18.123.486,80 1.465.503,80 681.623,58 0,00 Disavanzo tecnico al 31 dicembre 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Disavanzo da ripianare secondo la procedura di cui all'art.243 bis TUEL (solo enti locali) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Disavanzo derivante dalla gestione dell'esercizio ______ da ripianare con piano di rientro di cui alla delibera n. ______ del _________ 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Disavanzo derivante dalla gestione dell'esercizio ______ da ripianare con piano di rientro di cui alla delibera n. ______ del _________ 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Disavanzo derivante dalla gestione dell'esercizio precedente 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 19.588.990,60 18.123.486,80 1.465.503,80 681.623,58 0,00 15 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
3. Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili Per quanto attiene alla programmazione dei lavori pubblici, relativamente alle annualità 2018-2020, si rimanda alla deliberazione di Giunta Comunale n. 28 dell’8/02/2018 con cui è stato approvato lo Schema di Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2018-2020 e l’Elenco Annuale 2018, ex art. 21 del D. Lgs. n. 50/2016. Quindi è stata rivista la deliberazione di Giunta Comunale n. 10 del 23/01/2018 con cui era stata approvata la rimodulazione del programma triennale dei lavori pubblici 2018/2020 e l’elenco annuale 2018 ex art. 21 del D. Lgs. n. 50/2016 previsto nella deliberazione di Giunta Comunale n. 156 del 03/08/2017 al fine di allineare i cronoprogrammi della spesa alle norme finanziarie. Per quanto riguarda le entrate correnti vincolate ad investimenti, si tratta nello specifico di proventi per violazioni sanzioni al Codice della Strada come da deliberazione di Giunta Comunale n. 26 del 08/02/2018. Gli investimenti finanziati con mutui da contrarre nel 2018 sono i seguenti: - Mutuo per contratti di quartiere euro 150.000,00; - Mutuo devoluzione per interventi per il superamento delle barriere architettoniche euro 70.000,00. Gli oneri di Urbanizzazione pari ad euro 570.000,00 finanziano per l’intero le spese previste dalla normativa vigente. E’ previsto nel bilancio di previsione 2018/2020 un importo di euro 1.518.184,23 per alienazioni del patrimonio immobiliare disponibile dell’Ente di cui è stato utilizzato l’importo di euro 781.047,85 per finanziare una parte del rimborso della quota capitale dei mutui in ammortamento Per quanto attiene ai trasferimenti per realizzazione di Opere Pubbliche si rimanda alla già sopra citata deliberazione di Giunta comunale. 4. Eventuali cause che hanno reso impossibile individuare il cronoprogramma di spesa degli investimenti Gli investimenti inseriti in bilancio seguono i cronoprogrammi previsti dagli uffici lavori pubblici. 5. Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti. Non risultano garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti o di altri soggetti, pubblici o privati. 6. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; Non sono stati attivati contratti relativi a strumenti di finanza derivata. 7. Elenco dei propri enti ed organismi strumentali Al 1° gennaio 2018 il Comune possiede le seguenti partecipazioni in enti strumenti: ORGANISMI STRUMENTALI1 SITO INTERNET 1 L’articolo 9, comma 7, del DPCM 28 dicembre 2011 definisce “organismi strumentali delle regioni e degli enti locali, le loro articolazioni organizzative, anche a livello territoriale, dotate di autonomia gestionale e contabile, prive di personalità giuridica”. 16 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
Nessuno ENTI STRUMENTALI CONTROLLATI2 SITO INTERNET Nessuno ENTI STRUMENTALI PARTECIPATI QUOTA DI PARTECIPAZIONE ASI - Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale 20,00% Consorzio di Bacino SA 1 13,00% Consorzio Farmaceutico Intercomunale 8,33% Autorità di Ambito Sele 3,13% 8. Elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale Alla data del 1° gennaio 2018 il Comune possiede le seguenti partecipazioni dirette: SOCIETA’ DI CAPITALI CONTROLLATE IN VIA DIRETTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE METELLIA SERVIZI s.r.l. 100,00% SOCIETA’ DI CAPITALI PARTECIPATE IN VIA DIRETTA QUOTA DI PARTECIPAZIONE SVILUPPO COSTA D’AMALFI s.p.a. in liquidazione 24,80% AUSINO s.p.a. Servizi Idrici Integrati 18,19% GAL – Gruppo di Azione Locale Irno-Cavese Terra e Vita scrl 3,95% I bilanci degli Enti strumentali e delle partecipate sono consultabili sul sito del Comune www.comune.cavadetirreni.sa.it nella sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE http://trasparenza.comune.cavadetirreni.sa.it/trasparenza.asx?cod=T07 2 L’articolo 21 del DPCM 28 dicembre 2011 definisce ente strumentale “l’azienda o l’ente, pubblico o privato, nel quale la regione o l’ente locale: a) ha il possesso, diretto o indiretto, della maggioranza dei voti esercitabili nell’ente o nell’azienda; b) ha il potere assegnato da legge, statuto o convenzione di nominare o rimuovere la maggioranza dei componenti degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività di un ente o di un’azienda; c) esercita, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute degli organi decisionali, competenti a definire le scelte strategiche e le politiche di settore, nonché a decidere in ordine all’indirizzo, alla pianificazione ed alla programmazione dell’attività dell’ente o dell’azienda; d) ha l’obbligo di ripianare i disavanzi, nei casi consentiti dalla legge, per percentuali superiori alla propria quota di partecipazione; e) esercita un’influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con enti o aziende che svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti comportano l’esercizio di influenza dominante” Il principio specifica che trattasi di enti strumentali controllati. 17 Nota integrativa al bilancio di previsione 2018-2020
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