Tratto Salaria Trisungo - Valgarizia, Celani: "Basta annunci, subito la nomina di un la Salaria" - Il Mascalzone
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Tratto Salaria Trisungo – Valgarizia, Celani: “Basta annunci, subito la nomina di un Commissario per la Salaria” Ancona, 27 febbraio 2020 – Ho presentato in Regione un’interrogazione rivolta all’assessore alle infrastrutture per chiedere novità in merito al cantiere presente sulla strada statale Salaria nel tratto Trisungo-Valgarizia. Il 28 gennaio u.s. il Ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli, ha partecipato in Ascoli Piceno, all’assemblea organizzata da Anci Marche “Piccoli Comuni”, assicurando che avrebbe nominato un Commissario straordinario per l’opera in questione così da velocizzare i tempi di ripresa. Ad oggi nulla di tutto ciò è accaduto, l’unica certezza è che la società incaricata a svolgere i lavori ha dovuto portare i libri in tribunale, quindi il blocco totale del cantiere che oramai è fermo da circa sette mesi. Diciamo basta con la politica degli annunci. Siamo stufi di
assistere giornalmente a promesse non mantenute, mentre il Gap infrastrutturale del Sud delle Marche si accentua. Forza Italia ritiene urgente che il Ministro e la Regione Marche intervengano fattivamente sulla questione che rischia di recare un ulteriore danno alla già asfittica economia locale. C’era una significativa microeconomia che stava rialzandosi proprio in virtù delle risorse investite in questo grande cantiere. Così facendo si spengono definitivamente le speranze di ripresa di tanti piccoli artigiani locali! Così non va! Ing. Piero Celani Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche a proposito di Coronavirus Antonio Mastrovincenzo convochi subito la conferenza dei capigruppo per una seduta straordinaria del Consiglio regionale. Spero che Ceriscioli decida di venire celermente in consiglio per riferire del pasticcio che ha
combinato, attraverso le sue incomprensibili ordinanze che hanno solo generato confusione, sconcerto, disagi e panico in tutti i marchigiani. E chieda scusa, così come ha fatto il suo Sindaco a Pesaro. Non è così che si governa. Occorre, equilibrio, coerenza, competenza e raccordo con tutte le istituzioni nazionali. Siamo veramente ai titoli di coda di una legislatura regionale che prima finisce e meglio è! Lo dichiara il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani (Forza Italia) Ancona, lì 26/02/2020 Il Pd e il progetto che non c’è L’algoritmo del PD indica brutto tempo per la salute della Giunta Regionale. Sembra proprio che sia alquanto precaria, così come quella della Sanità marchigiana.
Hanno un bel da fare Zingaretti ed Orlando a invocare il soccorso giallo dei grillini e di tutti gli altri cespugli, rami e frasche del variegato mondo della sinistra perché si uniscano. In un progetto di governo! Macché! L’unico progetto della sinistra è battere le destre. E’ una ossessione, povere anime, questa destra che non sarà radical chic ma che piace alla gente, quella di tutti i giorni e che ne hanno avuto a sufficienza dei disastri combinati da una sinistra sempre più arroccata al potere e lontana anni luce dalla gente. E i cinque anni di Ceriscioli, l’uomo che venne in treno da Pesaro e non volle essere appellato governatore ma più modestamente presidente, l’uomo che per prima cosa volle conoscere i conti della regione, sono stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. I cahier de dolèances sono pieni di critiche e lamentele ma la cosa più bizzarra è che il Presidente ha finito per dividere il suo stesso partito. Un PD litigioso, diviso in gruppi, gruppuscoli, fazioni. Una somma di potentati tenuti insieme dal collante del potere. Ora, finalmente, anche i marchigiani avranno l’occasione per chiudere questa brutta pagina di storia e con lo strumento democratico per eccellenza: il voto, indicando così una scelta nuova che affronti con serietà e determinazione le sfide che ci attendono. Una scelta che non si affidi alle formule matematiche ma al buon senso, una scelta che non si affidi a formule politiche contro, ma a formule politiche per. Gli elettori marchigiani ora avranno finalmente la possibilità di indicare la strada del buon governo, quello vicino alla gente per risolvere i problemi della gente. Forza Marche! Apprestiamoci a ripartire! Ancona, 14 febbraio 2020
Il Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Piero Celani Sisma 2016, Celani: “Urge la stabilizzazione del personale precario degli Usr e dei comuni” È stata approvata in Consiglio Regionale nella seduta di ieri 11 febbraio, una mozione urgente, presentata dal sottoscritto che impegna il Presidente della Giunta Regionale ad intervenire presso la Ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, affinché mantenga l’impegno, assunto in fase di approvazione del Decreto Sisma n° 123/2019, ad attivare procedure di stabilizzazione del personale precario già operante sia nei Comuni colpiti dal Sisma che negli USR regionali, e che ne abbia i requisiti normativi. È noto a tutti infatti che il processo della ricostruzione,
ristagna, non solo per la farraginosità delle norme, ma anche per la carenza del personale coinvolto e per la sua precarietà. Non è possibile, né tollerabile, che alla scadenza dei 36 mesi di contratto a tempo determinato, il personale che in questo periodo ha acquisito un’ottima formazione sul campo, non si veda rinnovato il contratto. È un grave danno sia per gli utenti che vedono bloccarsi le istruttorie dei progetti, sia per la Pubblica Amministrazione che perde know di validi collaboratori su cui ha investito. Potrebbe anche configurarsi un danno all’erario, dato che i Sindaci, e l’USR, dovranno bandire nuovi concorsi per reclutare nuovo personale che andrà opportunamente formato!! Mi auguro che questa volta, la ragione e il buon senso prevalgano sulle alchimie delle norme e della ragione di Stato! Lo dichiara il Vice Presidente del Consiglio Regionale Piero Celani (Forza Italia) Ancona, lì 12/02/2020 Piero Celani Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche
Bretella, Celani: il territorio la chiede, la Regione Marche la indichi come priorità San Benedetto del Tronto – Ho appena presentato in Regione Marche una mozione avente per oggetto la realizzazione della variante alla SS 16 nel tratto urbano del Comune di San Benedetto del Tronto affinché la Regione Marche si attivi, di concerto con i Comuni di San Benedetto e Grottammare, e la Provincia di Ascoli Piceno, al fine di definire con urgenza il tracciato della Variante alla SS 16 in modo tale che si possa procedere alla redazione del progetto esecutivo. È fondamentale quindi che la Regione Marche si attivi affinché il progetto venga inserito nella programmazione regionale quale priorità e presentarlo all’Anas e al Ministero delle Infrastrutture per il relativo finanziamento. Urge una scelta non più procrastinabile, come è stato dimostrato dagli avvenimenti degli ultimi anni, visto che per incidenti, lavori e quant’altro, l’Autostrada A14 è stata chiusa più volte .
aspettava la bretella bretella Una scelta, quella di fare la “Bretella”, non più rinviabile nel tempo perchè come è noto ormai a tutti, le infrastrutture relative alla viabilità e alla logistica, influenzano significativamente la competitività e la crescita economica dei territori.
Quindi per il nostro, avere a disposizione maggiori infrastrutture significa avere anche maggior attrattività e maggiore competitività. Il territorio Piceno, è stato colpito ormai da alcuni anni da una profonda crisi economico finanziaria e un consistente investimento in opere pubbliche risulterebbe particolarmente significativo per il settore delle imprese che lavorano nel campo delle costruzioni. Pertanto, l’auspicio è che la Regione si faccia carico di fare sintesi insieme agli enti territoriali competenti, per definire il tracciato esecutivo della variante alla SS16 nel tratto urbano di San Benedetto del Tronto, perchè il territorio rivierasco, e direi tutto il Sud delle Marche, non può più attendere: è anche una questione di vivibilità di questi luoghi. clicca l’allegato: Mozione Bretella Regione Ancona, 07 febbraio 2020 Il Vice Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Piero Celani (Fi)
Sanità: ancora un depotenziamento! di Ing. Piero Celani* “La sanità – disse al suo insediamento il professore di matematica prestato alla politica, Ceriscioli – sarà il fiore all’occhiello delle Marche” Di fiori non ne ho visti, e come me tanti, tantissimi altri marchigiani, ma di picconate ad un sistema sanitario già reso precario da anni di cura PD, ne ho viste tante. Troppe. Eppure il professore pesarese teneva così tanto alla sanità che ne volle tenere la delega ma scambiare picconate con fiori ce ne corre. Forse voleva rifondare la sanità marchigiana. Chissà. Certo è che è riuscito a farla regredire all’anno zero e per rianimarla occorrerà molto più di una semplice aspirina.
Il nostro governatorissimo, dopo aver terremotato alle fondamenta la struttura stessa del sistema sanitario con gli ospedali unici gestiti da algoritmi (del resto è pur sempre un docente di matematica) ora, ultima perla in ordine di tempo, si è occupato anche dell’assetto organizzativo aziendale relativo all’Area Sanitaria. E lo ha fatto, da par suo senza alcuna preventiva concertazione il 31 dicembre. Mentre i marchigiani preparavano il cenone, Ceriscioli preparava l’ennesimo blitz sulla sanità. E mentre nelle case marchigiane si brindava, il provvedimento depotenziava i reparti dei nostri ospedali che si sono visti soppresse 15 Unità Operative Complesse in Semplici. Confronti preliminari? Nessuno. A nessuno degli addetti ai lavori, dai medici al personale sanitario, è stato richiesto un parere. La concertazione è rimasta una parola vuota. Ma estranei alla vicenda sono risultati anche gli amministratori locali. Insomma un blitz in piena regola per imporre un diktat che porterà un ulteriore declassamento e depotenziamento della nostra sanità ormai al lumicino. Quali siano state le motivazioni alla base di questa ulteriore, incomprensibili, scelta, non è ben chiaro. E’ lampante invece che il risultato sarà non il potenziamento ma la disgregazione dei reparti.
A fronte della protesta generale, il Presidente Ceriscioli fa sapere che si tratta di un provvedimento programmatorio imposto dalla Legge che ora andrà confrontato con i sindacati: il solo Anao. Si tratterebbe, ci dicono i vertici di palazzo Raffaello, di un provvedimento in fieri, dove alcune soluzioni sono state ripensate ma, molto probabilmente, non tutti i medici riavranno l’incarico di direttore di Unità Operativa Complessa, con buona pace del lavoro portato avanti finora con passione e dedizione. I marchigiani hanno diritto ad essere curati nel migliore dei modi e non a dover sperimentare strutture ospedaliere ormai prossime al collasso. Liberiamo la sanità marchigiana dagli algoritmi. Abbiamo già tante macerie ancora da rimuovere. Non aggiungiamone di nuove. Ascoli Piceno, 17 gennaio 2020 *Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche
Terremoto, ricordate? Non vi lasceremo soli! Il 24 Agosto 2016, e successivamente il 30 ottobre, due violentissime scosse sismiche provocarono in quattro Regioni del centro Italia, Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo una vera e propria catastrofe, con oltre 300 morti, altrettanti feriti e quasi 50.000 sfollati. Per aiutare i territori colpiti furono subito stanziati oltre 2 miliardi di euro mentre una passerella ininterrotta di ministri, sottosegretari, governatori, assessori regionali e comunali, esponenti politici di primo, secondo e di terzo piano, a reti unificate gridava “Non vi lasceremo soli”. Non vi lasceremo? Soli? Dopo più di tre anni, il silenzio regna sovrano su quei territori. Spente le telecamere e riposti gli elmetti, le popolazioni così duramente colpite sono rimaste sole. E di quei miliardi stanziati, secondo il quotidiano Il Tempo, ne sono stati spesi ben pochi! A distanza di oltre tre anni lo scenario è quello apocalittico di sempre. Paesi distrutti, frazioni praticamente scomparse, centri svuotati e una montagna incredibile di macerie ancora da rimuovere. Si calcola che siano da rimuovere ancora oltre 100.000 tonnellate di macerie. Quando saranno rimosse, primo passo per la ricostruzione, ancora non è dato sapere, anche perché un nuovo terremoto si è abbattuto sulle popolazioni dopo quello
sismico. E’ il terremoto burocratico, l’applicazione di legislazione ordinaria per far fronte a situazioni straordinarie, norme in contrasto tra loro, cavilli procedurali, e una sconfinata farraginosità procedurale degna della migliore commedia degli equivoci. Basti pensare che, per avere un semplicissimo parere su un’ ipotesi di progetto, passano 7/8 mesi, ma se poi, e qui siamo veramente alla commedia dell’arte, ti chiedono delle integrazioni, il tecnico le deve produrre in soli dieci giorni, SIC!!! E dei fondi arrivati tramite gli sms solidali, 33 milioni, il 60% (circa 21 milioni di euro) erano destinati alla regione Marche per finanziare 94 progetti di ricostruzione, che sommati ad alcuni interventi minori, avrebbero portato ad un totale di 107 interventi nella nostra regione . Ad oggi, solo otto di essi sono stati già ultimati. E questi pochissimi progetti sono stati realizzati nella sola provincia di Macerata. Restano, sconfortanti, le migliaia di tonnellate di macerie ancora da rimuovere. Restano, sconfortanti, i due miliardi di euro ancora in chissà quale cassetto. Restano, sconfortanti, le migliaia di cittadini ancora senza una casa e senza una prospettiva di lavoro. Restano, sconfortanti, le casette non certamente a prova di freddo. Resta, sconfortante, l’immagine di un Governo fermo anche di fronte ad una calamità devastante. Un Governo non in grado di dare risposte. Un Governo diviso e lacerato che non sa darsi quella spinta pure necessaria per uscire dalle pastoie di un
quotidiano senza più futuro. Resta sconfortante l’immagine di una Regione, che non è stata in grado di far valere, presso il Governo, le ragioni dei propri cittadini. Ancona, 11 gennaio 2020 Ing. Piero Celani Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche Sisma, Celani: “Sindaci abbandonati da Governo e Regione” Urgente cambio di passo. “Non è più possibile temporeggiare o perdere tempo: il nostro territorio vuole risposte.” Ancona, 9 gennaio 2020 – Il Decreto Sisma recentemente approvato dal Parlamento è totalmente privo di azioni concrete.
La rimozione delle macerie è ferma, in quanto non è stato differito il termine al 31/12/2020, così come invece è stato fatto per lo stato di emergenza, il trasporto e il deposito delle macerie in siti di stoccaggio intermedio quindi la rimozione delle stesse è ferma. I contratti del personale assegnato ai Comuni, e che andranno in scadenza nei prossimi mesi, rischiano di non poter essere rinnovati per un’ulteriore anno, così come previsto dalle norme vigenti, poichè la copertura finanziaria è garantita solo fino al 31/12/2020. Ancora. Dopo 4 anni il ripristino di una normale viabilità nelle aree del sisma è un miraggio: le strade sono ancora chiuse e i cantieri avviati sono già fermi. Emblematico il caso della Salaria, dove dopo 6 mesi dallo stop del cantiere in seguito al fallimento dell’impresa appaltatrice, nessuno comunica, se e quando, riprenderanno i lavori di adeguamento dell’importante strada consolare. Il Governo ha totalmente ignorato le richieste che provenivano dai territori e non è stato neppure in grado di adeguare alcune scadenze. Dopo gli annunci roboanti e le centinaia di passerelle, il territorio, stanco di aspettare, rischia la desertificazione economica e sociale. Il Presidente della Regione Marche Ceriscioli, seppur con immenso e ingiustificato ritardo, nelle fasi di approvazione dell’ultimo decreto Sisma aveva affermato che era “di vitale importanza” il recepimento delle richieste che arrivavano dai Sindaci. Oggi, considerato l’assordante silenzio sul tema, è chiaro che per il governo regionale le problematiche del Sisma non sono più prioritarie. E non solo il sisma! A questo punto sembra proprio che al PD, tutto preso dal “corteggiamento politico” al M5S, ogni problema della nostra Regione, passi in secondo piano! È giunto quindi il momento che, tutte le forze politiche, alternative a questo “rovinoso” centro sinistra regionale presentino al più presto un progetto per risollevare dal punto di vista socio-economico, questo nostro bellissimo territorio, occupato da tantissima gente laboriosa che da troppo tempo è rimasta inascoltata, nonostante i proclami demagogici, degli attuali Amministratori. Noi di Forza Italia riteniamo che ci siano tutte le condizioni affinchè il cdx unito
possa presentare ai Marchigiani un progetto concreto e vincente in grado di rivitalizzare tutti i settori della nostra economia e ridare fiducia a tantissime famiglie. Ing. Piero Celani Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche Inps, Previdenza e Borse Lavoro INPS: la Previdenza che accompagna la vita degli italiani. Recita così uno spot che giornalmente ascoltiamo sulle reti radiofoniche. Ma sarà vero? A vedere quanto sta succedendo circa il mancato pagamento delle borse lavoro degli Over 30 delle Marche, sembrerebbe proprio di NO! Anzi, sembra quasi che l’INPS, abbia cambiato ragione e scopi sociali, passando da Ente di previdenza a operatore finanziario, dato che per 11 Centesimi, – proprio così per 11 Centesimi,- tanto è l’aumento che l’INPS ha preteso dalla Regione Marche per ogni bonifico effettuato a favore dei borsisti, ha bloccato i relativi pagamenti. E in attesa che tutto si regolarizzi, (la richiesta è stata recepita e soddisfatta dalla Regione Marche ai primi di ottobre) attraverso delibere,
convenzioni, autorizzazioni, circolari che non arrivano, i borsisti, da Agosto, non ricevono un centesimo, nonostante abbiano lavorato, e sostenuto anche spese, per recarsi sul posto di lavoro!!! A questo punto mi viene da chiedere: se lo slogan, è la “previdenza che accompagna la vita degli Italiani”, dove e come intende accompagnare l’INPS i borsisti che aspettano da Agosto 700,00 euro lordi al mese?? Ma la borsa lavoro è, o non è, un’ammortizzatore sociale? Allora forse qualcuno non ha capito (o fa finta) che chi fa tale progetto, è perchè senza reddito, ed è anche un disoccupato di lunga durata!! Suvvia è questa la Previdenza?? Contano di più gli 11 centesimi di aumento richiesti per ogni bonifico, con tutte le pratiche burocratiche connesse, o i 700,00 euro da dare a chi non riesce a “sbarcare il lunario”?? Tra l’altro, mi aspetto un’altra sorpresa: vuoi vedere che l’Inps, invece di pagare i 4 mesi di arretrato con un unico bonifico ne farà DUE magari a distanza di qualche giorno, così per ogni pratica, i centesimi diventano 22?? Aspetto di essere smentito! Ascoli Piceno, 19 novembre 2019 Ing. Piero Celani Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche
Così si costruiscono città e comunità sostenibili Ad Ascoli Piceno il secondo appuntamento con #marcheuropa, il ciclo di seminari di approfondimento promosso dal Consiglio regionale con la collaborazione di Istao. Il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Piero Celani: “Servono soluzioni innovative, ma soprattutto tangibili, concrete e misurabili” #marcheuropa ad Ascoli Piceno punta i riflettori su città e comunità sostenibili. Nel corso del secondo appuntamento con i seminari di approfondimento promossi dall’Assemblea legislativa, numerosi gli spunti di riflessione arrivati da economisti, docenti e amministratori locali. “Le città devono essere centri – ha sottolineato il Vicepresidente del Consiglio regionale, Piero Celani, introducendo i lavori – dove si progetta e promuove lo sviluppo sociale. Ma per farlo è necessario che sappiano vincere alcune sfide, come diventare veri luoghi di lavoro e prosperità, non danneggiare territorio e risorse, essere in grado, in futuro, di fornire opportunità per tutti garantendo l’accesso ai servizi di base”. Secondo Celani bisogna riuscire a creare “città incentrate sulle persone, dove i cittadini siano coinvolti nell’influenzare il modo in cui vivono e interagiscano nella loro comunità. Vanno trovate in questo senso soluzioni innovative che siano soprattutto tangibili, concrete e misurabili”. Il Vicepresidente del Consiglio regionale ha anche fornito alcuni dati su cui riflettere. “Oggi metà dell’umanità, circa 3,5 miliardi di persone, vive nelle città – ha evidenziato – e il processo di urbanizzazione è ormai inarrestabile. Le zone urbanizzate occupano solo il 3% della superficie terrestre, assorbono circa il 70% delle risorse energetiche disponibili e sono responsabili per il 75% delle emissioni di carbonio dell’atmosfera”. Per Celani, dunque, “se vogliamo migliorare la qualità della vita e parlare di sviluppo sostenibile non possiamo che risolvere prima i problemi delle città”.
In apertura del seminario, ospitato nella Bottega del Terzo settore, il saluto del sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti. L’appuntamento è entrato nel vivo con le relazioni di Elena Pulcini, dell’Università di Firenze, che ha parlato di “Cura e ospitalità: condividere la Polis”, mentre Arturo Lanzani, docente del Politecnico di Milano, di “Modelli di urbanizzazione dopo la crescita”. Massimo Sbriscia, dirigente del servizio Tutela gestione e assetto del territorio della Regione Marche, si è soffermato su “La città-regione tra resilienza e sostenibilità”, mentre l’economista del Consorzio Caire Giampiero Lupatelli, ha rivolto l’attenzione sulle città storiche dell’Appennino, con particolare riferimento all’innovazione urbana nei piccoli comuni delle aree interne. Di “Città e territori fragili”, ha parlato infine Michele Talia, docente Unicam e Presidente nazionale Inu, nell’ultimo contributo della giornata, prima delle conclusioni affidate al Vicepresidente Celani. Il progetto formativo #marcheuropa, giunto alla quarta edizione, è promosso dal Consiglio regionale e realizzato con la collaborazione dell’Istao (Istituto Adriano Olivetti) e l’attivazione di diversi partenariati. Quest’anno il ciclo di seminari si avvale anche del patrocinio del Comitato europeo delle regioni e dei Comuni di Fano, Ascoli Piceno ed Ancona, chiamati ad ospitare i tre seminari in calendario rivolti a sindaci, amministratori locali, componenti del Cal (Consiglio delle Autonomie Locali), del Crel (Consiglio Regionale dell’Economia e Lavoro), ai consiglieri regionali, alla società civile marchigiana con particolare riferimento agli studenti universitari.
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