Comitato regionale Campano in collaborazione con il USR ambito territoriale di Caserta - Istituto Comprensivo "Principe di Piemonte " - Istituto ...
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Comitato regionale Campano in collaborazione con il USR ambito territoriale di Caserta Istituto Comprensivo ”Principe di Piemonte ” Società tutor del progetto Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere......................... Responsabile: De Angelis Emilia
. TECNICO F.I.R. RESPONSABILE SIG. Emilia De Angelis DOCENTI INTERNI C. RUCCIO F.PATRICELLI U.DI MARTINO
FINALITÀ Il Rugby è uno sport nato nella scuola e, con la Scuola, contribuisce alla formazione dell’Uomo Cittadino attraverso il “gioco della meta”
LA SCUOLA CON LO SPORT OBIETTIVO FORMARE L’UOMO CITTADINO Capace di pensare liberamente, valutare e scegliere razionalmente, mirare alle mete più alte possibili in ragione delle proprie possibilità e nel rispetto dei diritti e della libertà altrui
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Educazione alla convivenza civile Far vivere giuste esperienze di successo ai partecipanti nel contesto scolastico Aiutare a colmare il disavanzo che intercorre tra la domanda di “agio” da parte dei fruitori dell’istituzione scolastica e la relativa offerta Potenziare l’esercizio della produzione nel rispetto coerente dei bisogni, aspettative ed interessi dei praticanti Potenziare la capacità di far parte di un progetto comune mettendo l’individualità a servizio della collettività senza modificarla Favorire l’abitudine a mantenere un livello ottimale di attenzione e motivazione
OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI •Ascoltare e interagire con compagni ed adulti •Accettare i propri errori e quelli degli altri •Correggere i propri errori •Rispettare le regole del gioco o della proposta •Accettare il risultato scaturito dal gioco •Esprimersi correttamente nei vari linguaggi •Proporsi puntualmente ed opportunamente •Usare correttamente regole e sussidi didattici •Saper operare con autonomia
OBIETTIVI MOTORI Consolidamento e potenziamento di: •Abilità motorie generali •Capacità percettive •Schemi motori di base e posturali •Mobilità articolare •Capacità coordinative •Intelligenza motoria e capacità di comprensione di situazione •Capacità condizionali •Disponibilità al movimento in ambiente naturale
Obiettivi trasversali: la nutrizione e l’attività motoria • La percentuale di bambini sovrappeso in Italia ha raggiunto livelli preoccupanti: tra quelli che frequentano la scuola primaria è del 22%, con punte del 30% in alcune regioni del sud, mentre i piccoli obesi sono l’11%, con valori massimi intorno al 21%, ancora al sud. Questo aumento di massa corporea si è registrato inesorabile negli ultimi anni e rappresenta un preoccupante segnale per il futuro delle nuove generazioni. Un problema che in questa fascia di età può avere conseguenze molto importanti sullo sviluppo del bambino, sulla sua capacità di mantenere un peso normale, sul suo futuro stato di salute, predisponendolo ad una probabile obesità in età adulta, con notevole aumento dei fattori di rischio connessi . La soluzione di un problema di queste proporzioni richiede un intervento su più livelli, dall’educazione alimentare, alla diffusione di una adeguata attività sportiva, alla sensibilizzazione di educatori, personale sanitario e famiglie. • Le esigenze energetiche: La nutrizione per uno sportivo, indipendentemente dall’eta, ha come principali obiettivi: • permettere che le sessioni di allenamento siano produttive e diano un miglioramento reale delle capacità e delle prestazioni del soggetto; • fornire l’energia necessaria alla prestazione, allenamento o gara che sia; ridurre l’affaticamento, il rischio di traumi e le malattie connesse all’attività; garantire un recupero rapido e completo dopo gara ed allenamento.
Ancora • Nel corso dell’anno scolastico ci avvarremo di un esperto nutrizionista, che seguirà i piccoli atleti, indirizzandoli e monitorandoli nel corso dell’attività sportiva.
OBIETTIVI TRASVERSALI : IL CONCETTO DELLA LEGALITA’ PER UNA CONDIVISIONE CIVILE • Il percorso progettuale intende promuovere negli alunni, attraverso la pratica sportiva scolastica, la consapevolezza che l'educazione alla legalita' attraverso lo sport contribuisce allo sviluppo di una cittadinanza democratica. • Ove sarà possibile si potrà richiedere la partecipazione di rappresentanti dell’ordine pubblico per un confronto sull’acquisizione del concetto di legalità attraverso la pratica sportiva.
METODO •Il metodo è basato sulla proposta del “gioco sport della meta” mediante l’applicazione delle sue regole fondamentali e dei suoi principi: •attenersi al regolamento; •rispettare le regole; •non contestare le decisioni dell’educatore e dell’arbitro; •andare avanti verso la meta sia per segnare punti sia per non fare segnare punti; •aiutare (sostenere) chi avanza per segnare o per non far segnare; •perseverare nell’avanzare e nel sostenere;
MEZZI: •Progetto scuola FIR •Insegnanti motivati e con competenze •Tecnici qualificati •Tecnici Federali •Partecipazione a tornei e manifestazioni sportive •Materiale sportivo, palloni, maglie da gioco •Palestra o campo da gioco •Dietologo nutrizionista
MODALITA’ D’INTERVENTO La prima parte del progetto sarà dedicata ad una presentazione del gioco, agli alunni della scuola, da parte di un tecnico della società, specializzato F.I.R. per un tempo di 1 ora in ciascuna classe (preferibilmente 3/4/5 elementare per N° 4/5 volte)(1,2,3 media) Ultimata questa fase si inviteranno gli alunni interessati a partecipare nelle ore pomeridiane a delle lezioni di rugby educativo attività completamente gratis(durata circa intero anno) che si terranno nella palestra della scuola o in altro luogo (campo messo a disposizione dalla società tutor) in uno/due giorni della settimana da concordare con la scuola.
Mezzi • Corso ,riconosciuto ai fini dell’aggiornamento obbligatorio, per gli insegnanti di Scienze motorie gestito dall’Ufficio Scolastico Territoriale e dai docenti della Federazione Italiana Rugby
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO I Principi e le Regole fondamentali REGOLE PRINCIPI LA META AVANZARE PLACCAGGIO/TENUTO PRESSARE FUORIGIOCO SOSTENERE PASSAGGIO NON IN AVANTI CONTINUARE
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La Metodologia in sintesi Il Gioco I Bambini L’EDUCATORE Migliorano: Situazioni + Capacità Cognitive Presa d’informazioni+ Capacità Affettive/relazionali Esecuzione+ Schemi motori di Base Velocità Capacità di agire efficacemente OSSERVA--------------------VALUTA----------INTERVIENE PER FACILITARE L’APPRENDIMENTO
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La Metodologia in sintesi L’EDUCATORE è in possesso di: Competenze RELAZIONALI (ad es: empatia, autorevolezza, puntualità, abilità nel lavorare con fasce d’età diverse…) Competenze ORGANIZZATIVE (ad es: utilizzo ottimale dei tempi e degli spazi a disposizione...) Competenze DIDATTICHE che derivano da conoscenze teoriche, ma sviluppate e consolidate attraverso la PRATICA (ad es: la progressione didattica efficace, la sicurezza dei giocatori e del luogo, la capacità di adeguare la proposta allo specifico gruppo...) SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine Alcune PAROLE CHIAVE... La PROGRESSIONE DIDATTICA Le MOLTEPLICI FORME del gioco di Rugby
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine Alcune PAROLE CHIAVE... Sicurezza Semplicità Inclusione Gioco Divertimento Movimento
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine Alcune PAROLE CHIAVE... ...un'attenzione particolare alla SICUREZZA! - Messa in sicurezza del LUOGO (termosifoni, pilastri, finestre aperte, attrezzi pericolosi limitrofi all’area di gioco,...) - Messa in sicurezza dei PARTECIPANTI (occhiali, gessi, accessori, patologie...) - Corretta definizione degli SPAZI DI GIOCO (campi di gioco adeguati, distanza da ostacoli fissi e pareti...) - CONDIVISIONE della proposta con i partecipanti: illustrazione sintetica di cosa si farà
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine Alcune PAROLE CHIAVE... E in merito a tutte le altre... Durante l'incontro SEMPRE con INTENSITA' tutti sono sempre in MOVIMENTO SI GIOCA tutti si muovono VELOCEMENTE (sulla base delle capacità di ognuno) DIVERTENDOSI tutti sono COINVOLTI con SUCCESSO e riescono a fare ciò che con la PALLA chiediamo (“bene!”, “ben fatto!”, e FANTASIA “bravo!”, “brava!”) in COMPETIZIONE trovando il proprio modo efficace in OPPOSIZIONE in SEMPLICITA'
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine La PROGRESSIONE DIDATTICA ELEMENTI FONDAMENTALI LA PALLA OVALE Schemi motori di base Capacità coordinative legati al rapporto con il pallone, lo spazio e il tempo LA META E L'AGILITA' Segnare la meta come atto tattico e di agilità: il principio dell’avanzare IL RUGBY: Dal progetto individuale al progetto di squadra : GIOCO DI SQUADRA il principio del sostegno
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine La STRUTTURA dell’INCONTRO Parte iniziale Parte centrale Parte finale ATTIVAZIONE ESERCITAZIONI GIOCO SPECIFICHE PRIORITA’ SE L’INCONTRO VIENE SVOLTO IN PALESTRA VA POSTA LA MASSIMA ATTENZIONE ALLA RELAZIONE TRA SPAZIO E NUMERO DI GIOCATORI AL FINE DI GESTIRE LE ESERCITAZIONI LIMITANDO LE VELOCITA DI ESECUZIONE E L'INTENSITA' DEGLI IMPATTI
–Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine La STRUTTURA dell’INCONTRO Parte iniziale Parte centrale Parte finale ATTIVAZIONE ESERCITAZIONI GIOCO SPECIFICHE Presentare gli OBIETTIVI dell’incontro Proporre attività LUDICHE, Proporre esercizi in grado di che sono il giusto Instaurare un STIMOLARE gli studenti a coronamento di ogni RAPPORTO POSITIVO COMPRENDERE gli obiettivi apprendimento e sono con gli studenti cognitivi e a REALIZZARLI estremamente motivanti. Il gioco deve essere diretto Lavorare rigorosamente, per evitare di sull'ATTENZIONE e incorrere in spiacevoli sull'ATTIVAZIONE incidenti. MOTORIA
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine La STRUTTURA dell’INCONTRO AD ESEMPIO: 5’ Saluto, presentazione del percorso 10’ gioco di attivazione 30’ parte centrale 10’ partita finale 5’ debriefing, saluto.
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine PRIMO INCONTRO OBIETTIVI Conoscere l'attrezzo – LA PALLA Conoscere lo scopo del gioco – LA META REGOLE di riferimento LA META PRINCIPI di riferimento AVANZAMENTO negli spazi liberi (avanzamento, evitamento) TUTTO SEMPRE NELLA RECIPROCITA' DI ATTACCO E DIFESA !
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine SECONDO INCONTRO OBIETTIVI LA LOTTA e il CONTATTO FISICO La specificità del rugby nell’intervento del difensore, la confidenza con il terreno e con l'opponente, la lotta per la palla PRINCIPI di riferimento AVANZAMENTO PRESSIONE TUTTO SEMPRE NELLA RECIPROCITA' DI ATTACCO E DIFESA !
Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine TERZO INCONTRO OBIETTIVI Giocare di squadra – IL PASSAGGIO REGOLE di riferimento PASSAGGIO NON IN AVANTI PRINCIPI di riferimento AVANZAMENTO SOSTEGNO CONTINUITA' TUTTO SEMPRE NELLA RECIPROCITA' DI ATTACCO E DIFESA !
–Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine QUARTO INCONTRO TORNEO GRUPPI OMOGENEI per età e/o competenze Fase di ATTIVAZIONE su stazioni diverse autogestite (percorso su corsa, sulla meta, sui lanci, sul calcio,…) PARTITE TRA PARI, riducendo eventualmente il numero dei giocatori REGOLAMENTO U8 o U10 per tutti, adattato a seconda di ogni specifica situazione, eventuale utilizzo del bloccaggio in luogo del placcaggio, eventuale utilizzo del Flag e del Touch
–Il gioco/sport di Rugby come STRUMENTO FORMATIVO/EDUCATIVO La gestione di un ciclo di incontri in palestra svolti in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine Le MOLTEPLICI FORME del gioco di Rugby Seven Rugby senza contatto (tocco) Tag o Flag
ATTIVITA’ PER GLI ALUNNI COINVOLTI: - Momenti di verifica tra le classi(festival scolastici gestiti dalla società tutor)(date da concordare) - Campionato Sportivo Studentesco fase Provinciale: Alunni tesserati e non(Docente supportato dal tecnico specializzato)
ATTIVITÀ -Attività in orario curriculare sia in palestra che sul campo di rugby , pomeridiane da concordare con la scuola stessa. -Partecipazione attività di propaganda ufficiale, federale provinciale che verrà effettuata con altre scuole aderenti al progetto -Partecipazione a feste organizzate dalla società tutor in collaborazione con la FIR.
EVENTUALMENTE DOPO UNA PRIMA FASE LA SCUOLA PUO’ ADERIRE AL PROGETTO Enti scolastici riconosciuti Possono essere riconosciute dalla Federazione Italiana Rugby quelle scuole che intendono continuare o iniziare a svolgere l’attività di rugby senza costituirsi come società sportive, aderendo così al progetto scuola federale. Il loro riconoscimento le farà partecipare alla vita sportiva scolastica e federale.
ADESIONE E RICONOSCIMENTO F. I. R. Le scuole che vogliono essere riconosciute dalla FIR devono compilare la richiesta di ADESIONE mod. A/scuola; La domanda di Adesione/Rinnovo Adesione (mod. A/scuola), dovrà riportare solo ed esclusivamente il numero di protocollo dell’accettazione del progetto rugby da parte degli organi scolastici - (Dirigente scolastico o collegio docenti o consiglio di istituto).
RESPONSABILI Il dirigente responsabile indicato nella richiesta di ADESIONE/RINNOVO sarà tesserato e sarà l’ unico referente dell’Ente scolastico. Possono tesserarsi altri dirigenti. Si precisa che il dirigente responsabile dell’ente scolastico, può essere una qualsiasi figura (Dirigente scolastico, insegnante, genitore ecc.) purchè riconosciuto dalla delibera di cui sopra. Con il completamento della pratica, la FIR invierà una copia dell’ADESIONE con il numero di codice di riconoscimento assegnato.
Società tutor La Fir, attraverso il comitato regionale, provvederà ad individuare una società tutor dell’ ente scolastico come supporto sia tecnico che organizzativo, per tutto ciò che prevede questa attività
ISCRIZIONE ATLETI Per poter partecipare alle attività pratiche gli alunni della scuola dovranno essere obbligatoriamente tesserati. Mediante la compilazione del modello 12 FIR. Condizione indispensabile per la partecipazione alle attività pratiche è la presentazione da parte degli interessati del certificato di stato di buona salute, cosi come dalle normative C.O.N.I. Per il tesseramento di atleti e dirigenti non è prevista alcuna spesa.
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