Miriam Di Carlo - Italiano Digitale

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Italiano digitale                                                           XVII, 2021/2 (aprile-giugno) - p. 124

 PAROLE NUOVE |                                                    SOTTOPOSTO A REVISIONE TRA PARI

 Padel e paddle (tennis)
      Miriam Di Carlo
                                                                                 PUBBLICATO: 10 GIUGNO 2021

 “U             na variante del tennis”, “sorta di tennis in versione ridotta e al chiuso”, “il mix tra tennis
                e squash”, “una specie di tennis pelota”: queste sono alcune delle de nizioni comparse
                sulla “Repubblica” associate a padel/paddle, un nuovo gioco che, arrivato in Italia negli
 anni Novanta circa, ha conosciuto un vero e proprio boom di popolarità nel nostro paese soltanto da
 un decennio a questa parte. E, come succede per i nuovi referenti che necessitano di nuovi signi canti
 per essere individuati, la diffusione del gioco è andata di pari passo con la diffusione del termine che lo
 designa. Le parole in questione in realtà sono due, padel e paddle, e non sono registrate in nessun
 dizionario dell’italiano contemporaneo ma presentano moltissime occorrenze sulle pagine in italiano
 di Google (ricerca del 14/5/2021): se si digita “il padel” si ottengono 119.000 risultati di cui 69.100 in
 cui il termine è seguito dalla parola “tennis”; analogamente, la ricerca con “il paddle” restituisce 40.600
 risultati di cui 15.200 in cui il termine è seguito da “tennis”. Soprattutto nella lingua italiana, le due
 forme sono quasi sempre usate come varianti alternative per riferirsi a uno stesso referente.
 Arriviamo dunque a de nire quest’ultimo. Si tratta di un gioco simile al tennis che si svolge in un
 campo di 20 metri per 10 diviso nel mezzo da una rete. Tutto il campo è racchiuso da quattro pareti
 che possono essere di muratura o di plexiglass di minimo 6 metri di altezza, si usa un racchettone di
 legno (o di plastica dura) e una pallina simile a quella da tennis. Si gioca a coppie, due contro due, e i
 punte i sono equivalenti a quelli del tennis. A di erenza di quest’ultimo, la palla rimane in gioco se
 colpisce le pareti che racchiudono il campo mentre una squadra fa punto quando la pallina colpisce
 due volte lo stesso campo prima di essere respinta (International Padel Federation, Regulation of the
 Padel Game, padelfip.com).
 Per quanto riguarda il nome del gioco, molti sono gli interrogativi: il gioco sopra indicato si chiama
 padel o paddle? Oppure con paddle si indica un altro gioco rispetto al padel? O un gioco simile ma
 diverso nella genesi e nella grandezza del campo? Si dice padel (paddle) tennis o basta padel (paddle)?
 Nei siti u ciali dedicati al padel (come quelli della International Padel Faderation, del World Padel
 Tour, di Padelmania o sui siti italiani del Coni e della Federazione Italiana Tennis che si occupa in
 Italia di questo nuovo sport) non si fa di erenza tra padel e paddle: con i due termini si intende lo
 stesso gioco. Prevale ma iormente la parola padel (tranne sul sito del Coni) ma non mancano articoli
 e post in cui compare il termine paddle. Il genere di entrambe le parole in italiano (così come in
 spagnolo) è maschile, forse per associazione ai termini gioco o tennis (“il gioco del padel/paddle”, “il
 padel/paddle tennis”).
 Sembrerebbe che il gioco sia nato alla ne dell’Ottocento negli Stati Uniti e si dice che la paternità sia
 da attribuire a un certo reverendo Beal, che per primo avrebbe adoperato una recinzione attorno a un
 campo da tennis più piccolo per evitare di perdere le palline. Il gioco venne chiamato in inglese paddle
 (tennis) che signi ca ‘pagaia’ proprio in virtù della forma particolare delle racchette, realizzate in legno.
 Nel 1923 nacque la American Paddle Tennis Association e nel 1959 vennero canonizzate le dimensioni
 del campo, le caratteristiche della palla e le regole.
 Ma come si è arrivati al termine padel? E perché questa parola è più di usa della prima? L’anello di
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 congiunzione è il Messico, dove, alla ne degli anni Sessanta, Enrique Corquera, volendo costruire un
 campo da tennis e avendo dei muri a ridosso dello spazio disponibile, rivisitò il gioco concependo le
 pareti come parte integrante del campo. Corquera pubblicò il primo libro con le regole del nuovo
 gioco, che era molto simile a quello che già da tempo si praticava in America, ossia il paddle: la prima
 edizione del libro contenente le regole si chiamava, infatti, Paddle Corquera. Come spesso accade nella
 lingua spagnola, il termine inglese, nell’uso comune, fu adattato al sistema gra co spagnolo: paddle,
 pronunciato in inglese /ˈpadl/ o anche /ˈpæd(ə)l/ negli Stati Uniti, per essere letto tale in spagnolo
 deve essere scritto pádel (in spagnolo con l’accento acuto sulla a). A conferma della derivazione di
 padel dalla parola inglese paddle c’è da considerare che quest’ultima deriva dal latino patellă(m) (poi
 latino tardo padela) il cui esito in inglese prevede il mantenimento della t, sonorizzata in d. In
 spagnolo invece, l’esito della stessa parola latina è paella in cui la t si è persa totalmente. Quindi padel,
 nonostante abbia come base il latino, è stata poi veicolata nelle lingue romanze attraverso l’inglese, per
 poi trovare un corrispondente fonico nelle forme romanze derivate da patella(m) come paella e in
 italiano padella.
 In Messico il gioco ra iunse molta popolarità e da lì si di use, prima in America Latina, poi in
 Spagna e quindi nel resto d’Europa, con le regole di Corquera e con il nome adattato allo spagnolo
 pádel. O i, se cerchiamo il termine pádel nel dizionario della RAE (Real Academia Española), i
 compilatori riconducono l’etimologia della parola all’inglese paddle tennis: “Juego entre dos parejas,
 muy parecido al tenis, pero que se juega entre cuatro paredes y en el que la pelota se golpea con una
 pala de mango corto” [‘Gioco tra due coppie, molto simile al tennis, che però si gioca tra quattro
 pareti e in cui la palla si colpisce con una racchetta dal manico corto’]. All’interno dello stesso
 dizionario non viene registrata la parola paddle. Se invece consultiamo l’OED, risulta assente il termine
 padel mentre viene registrato paddle con tantissimi signi cati: in inglese con paddle si indicano infatti
 diversi o etti (un attrezzo per lavorare la terra, strumenti per mescolare, un battipanni, un remo a
 forma di pala) accomunati tutti dalla forma di pagaia da cui deriva, come abbiamo accennato, il nome
 d i paddle applicato per analogia alle particolari racchette di legno usate nel gioco. Infatti, per
 estensione, tra le ultime de nizioni di paddle troviamo anche quella di “A short-handled bat with a
   at, circular surface, used in table tennis and related ball games” [‘Una mazza a manico corto con una
 super cie piatta e circolare, utilizzata nel tennis da tavolo e nei giochi con la palla correlati’]. Con
 questo signi cato, paddle compare in forme composte come paddletennis cioè in Nord America “A
 type of tennis played on a court half the size of a normal tennis court, using a sponge-rubber ball and
 a wooden or plastic bat” [‘Un tipo di tennis giocato su un campo grande la metà di un campo normale
 da tennis, utilizzando una palla di gomma-spugna e una mazza di legno o plastica’] e il successivo
 paddleball ovvero “a game played with a light ball and wooden bat in a four-walled handball court;
 (also) any variant of paddle tennis” [‘un gioco giocato con una palla le era e una mazza di legno in un
 campo da pallamano a quattro pareti; (anche) qualsiasi variante del paddle tennis’]. Dunque, facendo
 una piccola ricostruzione dell’evoluzione di questa variante del tennis e della parola ad essa associata,
 si può dire che in un primo momento si sarebbe di uso il gioco con il nome di paddle dal Nord
 America all’America Latina, probabilmente con qualche regola di erente rispetto al gioco di cui
 parliamo o i, nonché con un campo le ermente più piccolo rispetto alle misure di quello odierno;
 successivamente il gioco sarebbe stato messo a punto e implementato in Messico, poi in tutta
 l’America Latina, di ondendosi in un secondo momento prima in Spagna e poi nel resto del mondo
 con le regole attuali e il campo di 20 metri per 10. Sono i sudamericani e gli spagnoli che hanno reso
 celebre il gioco in tutto il mondo e a loro si deve la parola padel, adattamento gra co secondo la
 fonetica dello spagnolo del termine inglese paddle.
 Nella lingua italiana è entrata la parola padel alternata a paddle (che, tuttavia, risulta avere meno
 occorrenze), a volte seguita da tennis; in Italia il gioco è comparso alla ne degli anni Novanta e ha
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 visto una prima a ermazione nel Duemila circa: le prime attestazioni sulla “Repubblica” risalgono al
 2001 e sono della parola paddle, non padel:
      Un po’ tennis e un po’ squash. Nato negli anni ’70 in Messico, il paddle si sta a ermando pian piano
      anche in Italia. Si gioca su un campo le ermente più piccolo di quello da tennis circondato da pareti in
      muratura e reti metalliche in modo che la palla non possa mai uscire. (Francesco Damiani, Racchette e
      voglia d’imparare anche in Puglia è moda paddle, repubblica.it, 8/7/2001)

 Dovremo aspettare il 2010 per vedere le prime attestazioni di padel, che, dopo alcune timide e
 sporadiche occorrenze negli anni immediatamente successivi, ha visto un vero e proprio incremento
 d’uso dal 2018. Dal 2014 il gioco (e dunque i termini che lo designano) ha avuto particolare di usione
 in Italia in seguito alla nascita della Nazionale Italiana di padel; in ne le occorrenze di padel hanno
 superato di gran lunga quelle di paddle a partire dal 2018 circa, come possiamo vedere dal seguente
 gra co, che si riferisce ai risultati ottenuti cercando le due parole nell’archivio della “Repubblica”
 (30/4/2021):

 Due precisazioni: dei risultati ricercando paddle sono stati presi in considerazione solo quelli in cui il
 termine indica il gioco di cui stiamo parlando. La parola paddle, infatti, ha molte più attestazioni
 rispetto a quelle inserite in tabella perché indica anche uno sport che si pratica stando in piedi su una
 tavola da surf e remando con una sorta di pagaia (stand up paddle (board) o anche paddle surf) e un
 accessorio del cambio sequenziale applicato al volante delle automobili (paddle al volante o paddle
 shift). La ricerca, inoltre, comprende sia quelle attestazioni in cui padel e paddle compaiono da sole, sia
 quelle in cui le parole sono seguite da tennis. In de nitiva, i dati mostrano che in italiano è entrata per
 prima la parola inglese paddle, che dal 2001 al 2013 presenta sporadici e occasionali risultati. Dal 2013
 ad o i il termine viene impiegato regolarmente con un incremento d’uso no al 2018 e poi una
 decrescita dallo stesso 2018 al 2021. Parallelamente la parola padel compare nel 2010 ma registra un
 numero considerevole di occorrenze soltanto a partire dal 2014, anno in cui nasce la prima nazionale
 italiana di padel. Fino al 2016 le attestazioni di padel sono in numero inferiore rispetto a quelle di
 paddle ma dal 2017 le occorrenze di padel aumentano a discapito di quelle della forma concorrente. Ciò
 signi ca che il gioco in questione è nato con il nome di paddle ma poi, con il successo mondiale
 ottenuto grazie ai giocatori sudamericani e spagnoli, si è a ermato con il nome di padel, di ondendosi
 anche in Italia con questa designazione. Sicuramente ha giocato a favore della ma iore di usione
 della forma padel la gra a, che meglio rispecchia la pronuncia italiana, come avviene per lo spagnolo.
 Ma non solo: anche l’a nità di suono con la parola italiana padella (che nella forma può ricordare il
 racchettone usato nel gioco), come già detto per lo spagnolo, può aver contribuito alla diffusione della
 parola padel a discapito di paddle.
 La situazione fotografata dalla distribuzione delle occorrenze nell’archivio della “Repubblica” trova
 riscontro anche nelle pagine in italiano di Google:
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 Le attestazioni di entrambe le parole cominciano a crescere tra il 2009 e il 2010; l’incremento del
 numero di occorrenze della parola padel è comunque più “veloce” rispetto a quella di paddle tant’è che
 nel 2018 si ha un cambio di tendenza: le occorrenze di padel sorpassano in gran numero quelle di
 paddle e ad o i sono addirittura il doppio. Questa tendenza è confermata anche nel gra co di Google
 Trends che sintetizza il numero di ricerche per una determinata parola, e ettuate sul motore di
 ricerca:

 Nel 2018 le ricerche della parola padel superano di gran lunga quelle della parola paddle.
 Tutti i siti in lingua italiana che parlano del gioco in questione preferiscono padel nella stringa
 dell’URL nonostante all’interno del sito possa comparire anche la parola paddle: www.padelnews.it,
 www.italianpadel.it, www.alphapadel.it, www.padel-club.it. Incerto tra padel e paddle è il sito
 www.mrpadelpaddle.com, che nella stringa della URL inserisce entrambi i termini nonostante
 preferisca all’interno del sito padel. In ne in Italia, il massimo referente del gioco del padel è la FIT
 (Federazione Italiana Tennis) la quale, all’interno del suo sito (www.federennis.it) presenta una sezione
 dedicata al gioco con il titolo di “Padel”:
      I l Padel è un gioco divertente che può essere praticato da persone di diversa età, sesso, condizioni
      tecniche e siche [...]. La racchetta è una “pala” solida forata tale da renderla più le era, la cui lunghezza
      massima non supera i 45,50 cm. ([s.f.], Cosa è il padel, federtennis.it)
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 All’interno del sito però non è del tutto assente la parola paddle. Infatti alcune squadre e club
 regionali preferiscono inserire paddle anziché padel nel loro nome: è il caso della Paddle Firenze e del
 Modena Paddle Club.
 Anche negli articoli di giornale si nota una certa difficoltà a identificare il gioco con un solo termine.
      In Italia il fenomeno del padel (o paddle), disciplina di origini messicane, è sbarcato prima a Bologna
      per poi esplodere nella capitale e attualmente i tesserati sono circa cinquemila con tredici strutture
      romane a liate alla federazione, ma la crescita dei campi e dei praticanti prosegue a ritmo vertiginoso.
      (Maurilio Rigo, Paddle mania l’altrotennis che conquista i circoli sportivi, repubblica.it, 4/11/2014)

 In uno stesso articolo si possono usare addirittura entrambe le parole senza precisare di usarle per
 indicare lo stesso referente:
      Il padel italiano esce dai circoli e dai campi di periferia ed entra nel grande sport. [...] Nasce in questi
      giorni la prima nazionale italiana di padel. Nel proseguo dell’attività di sviluppo e promozione della
      disciplina sportiva del Paddle, il nuovo comitato della Federazione Italiana Tennis guidatro [sic] dal
      responsabile Gianfranco Nirdaci, insediatosi de nitivamente agli inizi di quest’anno è in questi giorni al
      lavoro per organizzare la prima spedizione azzurra ai prossimi Campionati del Mondo per nazioni che
      si svolgeranno a Palma di Maiorca dal 20 al 26 ottobre. [...] Il primo raduno è stato ssato per il giorno
      23 giugno e vedrà la partecipazione di 16 atleti maschili che si alleneranno nei due campi di paddle
      presso lo Sporting Club Due Ponti di Roma. Ecco i primi 16 convocati: [...]: e i due tennisti professionisti
      “convertiti” al padel, Cipolla Flavio e Santopadre Vincenzo. ([s.f.], Padel, nasce la prima nazionale italiana,
      16 convocati, repubblica.it, sez. Sport, 12/6/2014)

 In alcuni casi, invece, i due termini vengono associati a versioni del gioco diverse per origine e regole
 ma non sempre associando in maniera corretta signi canti e referenti (infatti è il padel che prevede il
 campo di 20 per 10 metri):
      Evoluzione del padel sudamericano, il paddle prevede che nel campo di circa 20 metri per 10 (con pareti
      trasparenti alte 3 metri, dove si può far rimbalzare la palla, tipo squash o pelota) ci si s di
      obbligatoriamente a coppie. (Sergio Torrisi, Scoppia la paddle-mania L’altro tennis conquista Roma,
      roma.corriere.it, 13/11/2016)

 In realtà o i in Italia (ma anche nel resto del mondo) non c’è una di erenza tra padel e paddle: i due
 nomi si riferiscono ormai allo stesso gioco, quello regolamentato in Sudamerica e di uso a partire dal
 Messico. Facendo una ricerca presso i circoli sportivi di Roma, la parola ma iormente utilizzata per
 indicare il gioco appena descritto nell’articolo del “Corriere” è senza dubbio padel, con la sporadica
 possibilità di usare paddle.
 In ne rimane aperta la questione dell’associazione della parola tennis: possiamo trovare occorrenze di
 padel tennis e paddle tennis. Soprattutto quando la parola cominciava a comparire nei testi in lingua
 italiana si preferiva usare il nome per intero, proprio per speci care che si trattava di una tipologia di
 tennis:
      Ma le vere novità saranno all’interno del centro sportivo inaugurato nel 1930: uno spazio per
      l’intrattenimento che comprenderà minigolf, ludoteca, forse un nuovo campo da tennis e anche uno per
      il padel tennis, la variante più praticata nei paesi sudamericani (la palla può rimbalzare sui muri che
      delimitano il campo), altri tre metri. (Oriana Liso, Ruota e tennis: il Lido cambia look, repubblica.it,
      12/4/2010)
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      Quanto a Vilanova, dovrà sottoporsi a chemioterapia e radioterapia, ma continuerà a seguire la
      squadra. Il tecnico catalano aveva chiuso il 2012 con una partita di Paddle tennis con il glio Adria’,
      dimostrando che il decorso post-operatorio procede bene da quando è andato sotto i ferri il 20 dicembre
      scorso. ([s.f.], Il Barcellona riabbraccia Vilanova, lastampa.it, 3/1/2013)

 O i invece sono sempre meno le occorrenze dell’associazione alla parola tennis e si preferisce usare la
 forma ellittica sia perché è più sintetica, sia perché ormai il nome è riconoscibile nel signi cato dai
 parlanti in lingua italiana e non ha bisogno della speci cazione tennis. Se la popolarità del gioco si
 confermerà nel tempo, la voce spagnola padel entrerà stabilmente nel lessico sportivo italiano,
 probabilmente (e i dati ne danno quasi la certezza) vincendo contro la concorrente inglese paddle, per
 una volta minoritaria.

  Cita come:
      Miriam Di Carlo, Padel e paddle (tennis) , “Italiano digitale”, XVII, 2021/2 (aprile-giugno)
      DOI: 10.35948/2532-9006/2021.8557
  Copyright 2021 Accademia della Crusca
  Pubblicato con licenza creative commons CC BY-NC-ND
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