COMITATO DI SORVEGLIANZA (CDS) - REGOLAMENTO INTERNO - VERSIONE 1.0 - PC MARITTIMO
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La cooperazione al cuore del Mediterraneo Comitato di Sorveglianza (CdS) - Regolamento interno - Versione 1.0 approvata dal CdS del 30 giugno 2015 1
Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; Visto il Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di “Cooperazione territoriale europea”; Visto il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006; Visto il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei Fondi strutturali e d’investimento europei; Visto il Regolamento delegato (UE) n. 481/2014 della Commissione del 4 marzo 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto concerne le norme specifiche in materia di ammissibilità delle spese per i programmi di cooperazione; Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che approva il modello con il quale i programmi relativi all’obiettivo CTE devono essere predisposti e presentati alla Commissione; Visto il Programma di cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2014/2020 (sez. 5.3: Comitato di Sorveglianza) approvato dalla Commissione europea con Decisione della Commissione europea C (2015) 4102 dell’11 giugno 2015. Vista la deliberazione della Giunta della Regione Toscana, Autorità di Gestione del Programma, n. 627 del 18 maggio 2015 che ratifica la composizione del Comitato di Sorveglianza del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2014/2020; È istituito, nell'ambito del periodo di programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali e d’investimento europei (SIE), un Comitato di Sorveglianza (d'ora in poi CdS) competente per l’attuazione del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2014/2020. 2
ARTICOLO 1: Oggetto Il presente Regolamento ha per oggetto la disciplina, nel rispetto del vigente quadro regolamentare, della composizione e del funzionamento del CdS del Programma di Cooperazione Italia-Francia “Marittimo” 2014/2020, di cui riassume di seguito compiti e funzioni. ARTICOLO 2: Ruolo del CdS Il CdS vigila sull'attuazione del Programma valutandone i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi. Compiti e responsabilità del CdS, così come stabiliti dal Regolamento generale n. 1303/2013 (articoli 47, 48, 49 e 110) e dal Regolamento CTE n. 1299/2013 (articolo 12), consistono in particolare: nell’esaminare e approvare la metodologia e i criteri per la selezione delle operazioni; nel selezionare le operazioni del Programma di Cooperazione, anche istituendo, a tal fine e sotto la sua responsabilità, un apposito Comitato Direttivo; nell’esaminare e approvare le relazioni di attuazione annuali e finali di cui all’art. 50 del Regolamento generale n. 1303/2013; nell’esaminare ed approvare la strategia di comunicazione del programma ed eventuali modifiche della stessa nonché la sua attuazione; nell’esaminare ed approvare il piano di valutazione del Programma e le sue modificazioni nonché la sua attuazione ed il seguito dato ai risultati delle valutazioni; nell'esaminare e decidere eventuali proposte di modifica del Programma presentate dall’Autorità di Gestione; nell’esaminare il Programma in termini di attuazione e di progressi compiuti nel perseguimento dei suoi obiettivi compreso ogni aspetto che ne ostacoli la realizzazione; nell’esaminare e decidere in merito a tutte le questioni che incidono sull’attuazione del Programma, comprese le conclusioni delle verifiche di efficacia; nell’esaminare e decidere in merito a tutte le azioni intese a promuovere la parità tra uomini e donne, le pari opportunità,la non discriminazione, compresa la questione dell’accessibilità per i disabili; nell’esaminare e decidere in merito a tutte le azioni intese a promuovere lo sviluppo sostenibile; 3
nel formulare osservazioni all’Autorità di Gestione in merito all’attuazione e alla valutazione del Programma, comprese quelle relative alla riduzione degli oneri amministrativi a carico dei beneficiari. ARTICOLO 3: Presidenza Il CdS è presieduto di norma dalla Regione ove si svolge la riunione e, in caso di indisponibilità di quest’ultima, dall’Autorità di Gestione. ARTICOLO 4: Composizione e diritto di voto 1. Ogni territorio NUTS 2 designa fino a 5 rappresentanti, di cui almeno uno che rappresenta il livello NUTS 2 e uno che rappresenta il livello NUTS 3. Gli altri rappresentanti potranno essere identificati tra: - le associazioni di comuni; - i rappresentanti del partenariato socio-economico; - i rappresentanti degli uffici ambientali competenti a livello NUTS 2 / NUTS 3. Ogni rappresentanza di cui sopra si esprime con un voto unitario. 2. Ogni Stato Membro ha un proprio rappresentante con diritto di voto. 3. La Commissione europea partecipa ai lavori del CdS con funzioni consultive. 4. Gli altri membri a titolo consultivo sono: - un rappresentante dell'autorità ambientale italiana, - un rappresentante dell'autorità ambientale francese, - un rappresentante per ogni territorio NUTS 2 delle amministrazioni competenti in materia di pari opportunità, - i referenti dei Programmi Competitività di ciascuna regione, - i rappresentanti dei GECT della zona di cooperazione, - l’Autorità di Gestione del Programma, - l’Autorità di Certificazione del Programma, - l’Autorità di Audit del Programma, - il Segretariato Congiunto, - i referenti dei territori. 4
Inoltre, in relazione all’ordine del giorno e alle specifiche tematiche da trattare, possono essere invitati a partecipare al CdS, senza diritto di voto, esperti e persone qualificate delle Istituzioni europee e delle amministrazioni centrali o regionali. L'elenco dei membri del CdS è allegato al presente Regolamento e, se necessario, potrà essere aggiornato. ARTICOLO 5: Sostituzioni In caso d’impossibilità a partecipare, debitamente motivata, tanto per il membro titolare quanto per il membro supplente, il membro titolare può delegare per iscritto i suoi poteri a un sostituto. La delega è consentita solo per farsi rappresentare in una specifica riunione. ARTICOLO 6: Funzionamento del CdS 6.1 Riunioni Il CdS si riunisce almeno una volta l'anno su iniziativa dell'Autorità di Gestione. Ove richiesto dalle circostanze, il Comitato si riunisce anche su richiesta scritta della maggioranza semplice dei membri titolari aventi diritto di voto. In tal caso, la richiesta scritta all'Autorità di Gestione deve precisare la o le questioni da iscrivere all'ordine del giorno. Le convocazioni, che debbono specificare la data e il luogo dell’incontro e l'ordine del giorno, vengono inviate ai membri del Comitato almeno 21 giorni di calendario prima della riunione, salvo motivi di giustificata urgenza, nel qual caso il termine può essere ridotto a 10 giorni. Su iniziativa del Presidente o dell'Autorità di Gestione, le riunioni possono essere precedute da consultazioni, riunioni informative, gruppi di lavoro tecnici. Il Presidente o l'Autorità di Gestione definiscono l'ordine del giorno valutando la possibilità di integrarlo sulla base delle proposte scritte di uno o più membri del Comitato. Ove richiesto dalle circostanze, argomenti non previsti possono essere aggiunti nell'ordine del giorno. L'Autorità di Gestione trasmette i documenti che saranno oggetto d’esame, valutazione e approvazione e ogni altro documento di lavoro almeno 14 giorni di calendario prima del Comitato. I membri del Comitato possono inviare documenti al CdS, all’Autorità di Gestione e al Segretariato Congiunto almeno 3 giorni di calendario prima della data della riunione. 5
6.2 Quorum Il quorum è raggiunto quando sono presenti rappresentanti di almeno quattro territori e di uno Stato Membro che siano espressione di ambedue gli Stati Membri partecipanti al Programma. Esso è determinato all’inizio di seduta. Se il quorum non è raggiunto, viene inviata una nuova convocazione recante il medesimo ordine del giorno e la specificazione che nessun quorum sarà richiesto. 6.3 Decisioni Tutte le decisioni sono adottate dai membri del CdS secondo la regola del consenso, che dovrà essere espresso da ciascuna rappresentanza territoriale NUTS2 in forma unitaria, previa negoziazione formale fra i suoi membri e i cui esiti saranno assunti, se richiesto, agli atti delle decisioni del Comitato. Solo le seguenti specifiche decisioni potranno essere assunte con almeno cinque voti a favore, che siano espressione di ambedue gli Stati Membri partecipanti al Programma, indipendentemente dal numero dei presenti: - l’approvazione di documenti per l'attuazione del Programma e modifiche/integrazioni successive; - l’approvazione dei Regolamenti degli organi di Programma e successive modifiche (salvo il Regolamento del Comitato Direttivo). In tali casi ogni rappresentanza dei territori NUTS 2, qualunque sia la sua consistenza numerica, si esprime con un voto unitario, previa negoziazione formale fra i suoi membri e i cui esiti saranno assunti, se richiesto, agli atti delle decisioni del Comitato. 6.4 Verbale Il verbale della riunione deve dar conto, sommariamente della discussione, delle posizioni espresse, delle decisioni e raccomandazioni assunte. I verbali vengono trasmessi ai membri del Comitato, in linea di principio, al massimo 30 giorni di calendario dopo la data della riunione. Prima della fine di ogni seduta del CdS saranno riassunte ed approvate le principali decisioni assunte. Eventuali richieste di integrazioni o modifiche possono essere trasmesse per iscritto all'Autorità di Gestione nei tempi di volta in volta concordati sulla base delle specifiche esigenze del Programma. 6.5 Consultazione scritta Se necessario, il CdS può assumere decisioni - con le medesime regole di cui al punto 6.3 - mediante consultazione in procedura scritta via posta elettronica. I membri del Comitato dispongono di 10 giorni di calendario per fare pervenire eventuali osservazioni sui 6
documenti presentati in consultazione scritta. Tali osservazioni saranno portate a conoscenza della totalità dei membri del CdS. I membri del Comitato aventi diritto al voto devono esprimersi per iscritto entro 10 giorni di calendario dalla data di avvio della procedura scritta. In via eccezionale, tenuto conto degli obiettivi e delle specifiche esigenze del Programma, il termine di 10 giorni di calendario è ridotto a 5 giorni. L’assenza di risposta scritta equivale a consenso. I membri del Comitato sono informati dell'esito della procedura entro 5 giorni di calendario dalla chiusura della stessa. ARTICOLO 7: Indipendenza e conflitto d’interessi I membri del CdS devono poter esercitare le proprie funzioni nella più completa indipendenza. Per questo i membri del CdS s’impegnano a respingere qualsiasi pressione diretta o indiretta, interna o esterna al Comitato. I membri del CdS devono evitare qualsiasi conflitto d’interessi, reale o potenziale. I membri con diritto di voto sono pertanto tenuti a firmare una dichiarazione liberatoria al momento della loro designazione. Inoltre, essi non possono trattare questioni di cui sono direttamente o indirettamente interessati. Le discussioni e la votazione si svolgono senza la presenza dei membri del Comitato che hanno dichiarato un interesse personale su tali questioni. Ogni membro si impegna, dal momento in cui ne abbia avuto conoscenza e nel più breve tempo possibile, a informare il CdS di qualsiasi conflitto d’interessi, reale o potenziale, in cui possa essere direttamente o indirettamente coinvolto. Al verificarsi di tale conflitto, il o i membro(i) interessato(i) si impegna(no) a: astenersi dal partecipare a discussioni e votazioni riguardanti l'allocazione delle risorse, i criteri di selezione delle operazioni e, più in generale, qualsiasi argomento che potrebbe portare ad una situazione di conflitto d’interessi non richiedere o divulgare documenti relativi alla materia in questione; se del caso, a dimettersi dalle sue (loro) funzioni. ARTICOLO 8: Comitato Direttivo Il CdS istituisce, nel corso della prima seduta, un Comitato Direttivo con delega espressa per la selezione delle operazioni in ossequio all'articolo 12 del Regolamento CTE n. 1299/2013 e sulla base dei criteri da esso stesso approvati. Tale Comitato è composto da: 7
- 2 rappresentanti per ogni territorio NUTS 2 scelti tra i membri del CdS e che esprimono in maniera unitaria la posizione di detto territorio; - 1 rappresentante per Stato Membro; - 1 rappresentante della Commissione europea in qualità di membro consultivo. Il Comitato potrà inoltre avvalersi di esperti tematici. Per quanto riguarda le questioni ambientali potrà avvalersi degli uffici/autorità ambientali dei cinque territori NUTS 2. Il Comitato Direttivo ha un proprio Regolamento interno approvato dal CdS, che ne stabilisce le modalità di funzionamento. ARTICOLO 9: Gruppi di lavoro Il CdS può istituire dei gruppi di lavoro settoriali e tematici, come strumento di approfondimento di questioni specifiche. I gruppi di lavoro svolgono la loro attività su specifico mandato del CdS, secondo le modalità di funzionamento fissate dallo stesso. Gli esiti dei lavori sono in seguito riportati al Comitato ai fini della relativa approvazione, ove necessario. ARTICOLO 10: Segreteria del CdS Il Segretariato Congiunto del Programma fornisce supporto operativo al CdS. Il Segretariato Congiunto redige i verbali e ogni altro documento utile per le riunioni del Comitato. Tutti i documenti necessari ai lavori del CdS sono trasmessi dal Segretariato, in forma dematerializzata, via e-mail. ARTICOLO 11: Trasparenza e comunicazione Il CdS garantisce adeguata informazione delle sue attività. A tal fine, dopo le riunioni, il Presidente diffonde un comunicato riguardo alle principali decisioni adottate. ARTICOLO 12: Approvazione e modifica del Regolamento interno Al momento dell’insediamento, il CdS, approva il suo Regolamento interno. Le disposizioni del Regolamento sono efficaci per il periodo di validità del Programma. Il Regolamento può essere modificato, nel rispetto della normativa vigente, con decisione del CdS. Se i membri del CdS desiderano proporre un emendamento, devono darne comunicazione al Segretariato Congiunto per l’iscrizione nell'ordine del giorno e inviare per 8
iscritto il testo della modifica proposta almeno 21 giorni di calendario prima della data della riunione, salvo motivata richiesta di urgenza, nel qual caso il termine è ridotto a 10 giorni. Ogni modifica è soggetta all’approvazione del CdS. ARTICOLO 13: Disposizioni finali Tutto quanto non è espressamente previsto dal presente Regolamento è disciplinato dalla decisione della Decisione della Commissione europea C (2015) 4102 dell’11 giugno 2015 di approvazione del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2014/2020, nonché dalle disposizioni del Regolamento generale n. 1303/2013 e del Regolamento CTE n. 1299/2013. 9
ALLEGATO MEMBRI DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PC IFM 2014-2020* * in corso di revisione Composition du Comité de Suivi / Membre effectif / Membre suppléant / Composizione del Membro effettivo Membro supplente Comitato di Sorveglianza MEMBRES AVEC POUVOIR DÉLIBÉRANT / MEMBRI CON POTERE DELIBERANTE Governo Nazionale Italiano – Dipartimento Politiche Coesione Nicola FAVIA Andrea PEISINO (DPC) Governo Nazionale Italiano – Dipartimento Politiche Coesione Simona TRENTO (DPC) Governo Nazionale Italiano – Dipartimento Politiche Coesione Paolo GALLETTA Antonio VERRICO (DPC) Gouvernement National Français – Secrétariat Général aux affaires de la Benoît BONNEFOI Vincent ARSIGNY Corse (SGAC) Collectivité Territoriale de Corse Gilles SIMEONI Monia SANNA Marie Antoinette Collectivité Territoriale de Corse MAUPERTUIS Département de la Haute Corse François ORLANDI Pierre DOLFI Département de la Corse du Sud Pierre-Jean LUCIANI Marie Françoise MARTI Emmanuel BARNABEU- Département de la Corse du Sud CASANOVA Partenariat socio-économique Paul TROJANI Pierre ACQUAVIVA Partenariat socio-économique Christophe GRAZIANI Jean-Christophe Partenariat socio-économique Paul-Marie ROMANI ANGELINI Partenariat socio-économique Marc MUSELLI Regione Liguria Edoardo RIXI Marco ROLANDI Liguria – NUTS 3 Marco CASARINO Cristiana ARZA’ 10
ANCI Liguria Pierluigi VINAI Luca PETRALIA Partenariato socio-economico Maurizio CAVIGLIA Stefano SENESE Autorità Ambientale Nicola POGGI Paola SOLARI Laurence Région Provence-Alpes-Côte d'Azur Roger ROUX BOETTI-FORESTIER Région Provence-Alpes-Côte d'Azur Guillaume HUET Département des Alpes Maritimes Charles-Ange GINESY Claire BEHAR Département du Var Alain BENEDETTO Jérémie DUBOIS Partenariat socio-économique Claude TARDY Laurent SOULIER Autorité environnementale Laurent ROY Pierre BOISSERY Regione Sardegna Raffaele PACI Gianluca CADEDDU Regione Sardegna Francesco VENTRONI Michele DE FRANCESCO ANCI Sardegna Salvatore SANNA Anton Pietro STANGONI Partenariato socio-economico Giansimone MASIA Fabio SPANO Regione Toscana Enrico ROSSI Gianfranco SIMONCINI Regione Toscana Antonio Davide BARRETTA Francesco IACOMETTI Toscana – NUTS 3 Monica LAZZARONI Giuseppe POZZANA ANCI Toscana Simone GHERI Elena CONTI MEMBRES AVEC POUVOIR CONSULTATIF / MEMBRI CON POTERE CONSULTIVO Commissione Europea Gianluca COMUNIELLO Caterina ESEMPIO Autorité Environnementale Française Agnès SIMONPIETRI Marie Hélène LUCIANI Autorità Ambientale Italiana A définir / Da designare A définir / Da designare Administration compétente en matière d’Égalité des chances Région A définir / Da designare A définir / Da designare Corse Amministrazione competente in materia di Pari Opportunità Regione A définir / Da designare A définir / Da designare Liguria 11
Administration compétente en matière d’Égalité des chances Région A définir / Da designare A définir / Da designare PACA Amministrazione competente in materia di Pari Opportunità Regione Silvia ACUNZO Maria Grazia FENU Sardegna Amministrazione competente in materia di Pari Opportunità Regione Roberta NALDINI A définir / Da designare Toscana Référent PO FEDER A définir / Da designare A définir / Da designare Région Corse Referente PO FESR A définir / Da designare A définir / Da designare Regione Liguria Référent PO FEDER A définir / Da designare A définir / Da designare Région PACA Referente PO FESR Graziella PISU Manuela MURRU Regione Sardegna Referente PO FESR Angelita LUCIANI A définir / Da designare Regione Toscana Autorità di Gestione Maria Dina TOZZI A définir / Da designare Alessandro Autorità di Certificazione Alessandro BINI COMPAGNINO Autorità di Audit Elvira PISANI Marzia FAGGIANO Segretariato Congiunto A définir / Da designare A définir / Da designare GECT A définir / Da designare A définir / Da designare Référent territoire Delphine LECCIA A définir / Da designare Région Corse Referente territorio Marco ROLANDI A définir / Da designare Regione Liguria Référent territoire Tatiana LAMBERT A définir / Da designare Région PACA Referente territorio Michele DE FRANCESCO A définir / Da designare Regione Sardegna Referente territorio Margherita FERRENTI A définir / Da designare Regione Toscana 12
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