Non solo Napoli - Il punto sulle squadre campane nei campionati nazionali - Cronache Salerno

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Non solo Napoli - Il punto sulle squadre campane nei campionati nazionali - Cronache Salerno
Non solo Napoli – Il punto
sulle squadre campane nei
campionati nazionali
Che anno è stato per il calcio in Campania? E soprattutto,
cosa aspettarsi dal 2021? È questa la domanda che gli
appassionati di pallone della nostra Regione stanno iniziando
a porsi, con l’avvicinarsi del 31 dicembre: tempo di bilanci e
di promesse per i dodici mesi che verranno. Nel calcio
professionistico maschile, la Campania è rappresentata in
tutte le categorie, con un drappello cospicuo di club: Napoli
e Benevento in Serie A, Salernitana in Serie B, mentre in
Serie C si contano ben sei club: Avellino, Casertana, Cavese,
Paganese, Juve Stabia e Turris.

NAPOLI – Per gli azzurri e tutti i suoi tifosi, la scomparsa
di Diego Armando Maradona è uno di quegli eventi capaci di
segnare un’epoca. L’affetto di tutti i campani per il “Pibe de
Oro” travalica ogni razionalità e limite. Nonostante siano
passati più di trent’anni dall’entusiasmante cavalcata dei
ragazzi di mister Ottavio Bianchi, la passione è immutata,
come mostra il boom di richieste arrivate a Castel Volturno
per ottenere la maglia speciale, in salsa argentina, indossata
da Insigne e compagni in occasione della scomparsa di
Maradona.

La spinta emotiva della morte del Diez ha dato nuovo vigore
agli azzurri di Rino Gattuso, partiti non benissimo in
campionato ma ora lanciati verso la vetta della classifica, in
piena zona Champions League. La recente prestazione con la
Roma ha mostrato dei netti cambiamenti nel gioco che sembrano
aver convinto i bookmakers a rivedere le quote vincenti Serie
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A riguardo le possibilità degli azzurri. Decisiva sarà la
parte finale del girone di andata, senza dimenticare il
cammino in Europa League e l’appuntamento fondamentale del 20
gennaio contro la Juventus di Andrea Pirlo e Cristiano
Ronaldo, con in palio il trofeo della Supercoppa Italiana.

BENEVENTO – Nella parte destra della classifica di serie A ci
sono i sanniti di mister Filippo Inzaghi. Partiti con il piede
giusto al punto che se il campionato finisse oggi avrebbero
centrato l’obiettivo stagionale: quella salvezza sfuggita
nella prima apparizione nella categoria più prestigiosa,
durante l’esperienza di Roberto De Zerbi, nella stagione
2017/18. Il recente pareggio casalingo contro i campioni
d’Italia, con uno splendido gol di Gaetano Letizia, è il
simbolo di una squadra compatta, quadrata, che non rinuncia al
proprio gioco ma che è comunque capace di soffrire.
Caratteristica fondamentale per le squadre che vogliono
ottenere la salvezza. La strada resta lunga, ma la banda di
Caprari, Lapadula & Co. sa di potercela fare.

              Fonte: Pxhere

SALERNITANA – Da chi la serie A vuole tenersela stretta a chi
invece, la massima categoria, la sogna a occhi aperti. La
Salernitana, guidata in panchina dal sergente di ferro
Fabrizio Castori, ha raggiunto la vetta della cadetteria,
trascinata da giocatori come Tutino, Duric, Di Tacchio e
Anderson. Anche in questo caso, la corsa resta irta di
ostacoli con squadre agguerrite pronte a contendersi la
promozione: Lecce, Chievo ed Empoli solo per citarne alcune.
La sensazione, però, è che finalmente l’Arechi sia divenuto un
fortino e che la possibilità di una promozione in A, per
raggiungere Napoli e Benevento in un inedito trittico campano
nel massimo palcoscenico, non sia un’eresia.

Tra l’altro, sarebbe un’occasione unica visto che l’anno
prossimo potrebbero aumentare le squadre in serie B, riducendo
così ancora di più le chances di salire in A. Un’opzione che
esalta il popolo granata, anche se resta da capire cosa
accadrebbe alla struttura societaria in caso di salto di
categoria. L’attuale numero uno, Claudio Lotito, è infatti
anche il patron della Lazio e il comma primo dell’articolo
16/bis delle Noif (Norme organizzative interne federali) non
consente a una sola persona di presiedere due club nello
stesso campionato.

                 Fonte: Pxhere

SERIE C: FEUDO CAMPANO – A chiudere, uno sguardo al girone C
della terza serie, quello relativo al Sud Italia, che è di
fatto un feudo campano con ben 6 squadre della nostra Regione
su un totale di 20 club. La società che ha fatto vedere le
cose migliori, in questo primo terzo di stagione, è senza
dubbio la Turris. I corallini di Torre del Greco sono
attualmente nei quartieri nobili della classifica, dove si
respira aria di play off, assieme alle grandi del girone, come
Ternana e Bari, e davanti ad altre metropoli blasonate, come
Palermo e Catania.

In buona posizione, subito alle spalle della Turris, ci sono
le “vespe” della Juve Stabia. A Castellammare gli uomini di
mister Pasquale Padalino possono vantare una delle migliori
difese del girone, mentre stenta un po’ la fase offensiva:
servirà trovare qualche gol in più per alzare l’asticella
delle ambizioni.

A metà classifica, ancora incerto su quale direzione imprimere
alla propria stagione, è invece l’Avellino. I biancoverdi
irpini sono tra i più penalizzati dai rinvii delle partite e
quindi è ancora difficile capire quali siano le reali
ambizioni e bisognerà osservare con attenzione il mese di
dicembre. Da più parti si parla già di un ritorno sul mercato
a inizio 2020, in particolare per trovare il giusto regista di
centrocampo per consentire a un mister esperto come Piero
Braglia di puntare in alto.

Più complicato, per ora, l’avvio di stagione delle altre tre
squadre campane, impegnate soprattutto a guardarsi alle spalle
per evitare il ritorno tra i dilettanti. La Paganese è tra
quelle che pareggia di più in assoluto in serie C. Serve uno
sprint, e soprattutto chiudere la porta bucata troppo
facilmente, per dormire sonni tranquilli: si può fare.
Più a rischio invece sembrano essere gli altri due club, in
piena zona play out. La Casertana spera di risollevarsi
recuperando le tre partite che mancano all’appello: un paio di
risultati positivi renderebbe la classifica meno traballante.
La Cavese, invece, deve assolutamente dare una scossa alla
stagione. L’imperativo numero uno è registrare la difesa, tra
le più battute dell’intero girone.

Questa la situazione del calcio campano quando, di fatto,
siamo arrivati al primo terzo di stagione. Il tempo per
migliorare, o consolidare, i propri risultati non manca. Per
un 2021 che possa essere davvero l’anno del riscatto per tante
piazze campane. I tifosi, caldi e passionali come sempre, lo
meriterebbero, al di là della categoria. Nel nome del “Diez”,
quel Maradona simbolo di riscatto e voglia di emergere di
tutta la Campania.
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