Città circolari. Città di domani - Seconda edizione Ottobre 2019 - Enel.com
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Premessa alla nuova edizione 00 Le città occupano solo il 2% circa della superficie terrestre del pianeta, ma ospitano più della metà della popolazione mondiale Patrizia Grieco e generano oltre l’80% di tutta la produzione economica. Ben più Presidente Enel di un mero agglomerato di edifici e attività, esse rappresentano il paesaggio antropico per eccellenza, il luogo dove l’intelligenza umana ha lasciato la sua impronta più forte, modellandole a sua somiglianza. Dalla polis aristotelica agli skyline contemporanei, le città sono ancora l’espressione più profonda della nostra convivenza. Non sorprende, quindi, che rappresentino uno dei principali attori nelle partite del futuro, il palcoscenico su cui si intrecciano i grandi trend globali: le tendenze demografiche, la crescente domanda di energia, gli effetti del cambiamento climatico, la limitatezza delle risorse. L’avvenire del pianeta sarà determinato, in gran parte, dalla capacità di definire un equilibrio tra aspetti sociali, economici e ambientali, innanzitutto all’interno del contesto urbano.
La velocità del cambiamento è impressionante. Oggi il mondo Definire una visione organica e di lungo periodo per le città di oggi vive la più grande ondata di urbanizzazione della storia: già entro e del futuro rappresenta una priorità per Enel. Un impegno che si il 2030, secondo l’ONU, esisteranno 43 megalopoli con oltre 10 declina nel Piano Strategico 2019-21, con l’obiettivo di combinare milioni di abitanti, la maggior parte delle quali in regioni in rapida la creazione di valore con l’aumento della qualità della vita delle crescita. comunità cittadine. E questa dinamica accelererà ulteriormente fino a raggiungere E la nostra sfida è già iniziata. Siamo presenti a Bogotá, Buenos una dimensione del tutto inedita, oggi anche difficile da Aires, Lima, Rio de Janeiro, San Paolo, Santiago del Cile, dove immaginare: secondo le proiezioni, nel 2100 la più grande ci confrontiamo quotidianamente con problemi e opportunità in megacity del mondo sarà Lagos, con 88 milioni di abitanti (negli rapido divenire. anni Sessanta ne contava meno di 200 mila). Ma per affrontare le tematiche sociali, economiche e ambientali La crescita di questi agglomerati comporterà una grande sfida: che si intersecano con crescente complessità nelle metropoli, garantire il soddisfacimento di bisogni essenziali – acqua, energia, occorre anche creare una governance innovativa, in cui la capacità alloggi, sanità, sicurezza, trasporti – per una popolazione in di ascolto attivo e di inclusione riveste un peso fondamentale e costante aumento, coniugandolo con una maggiore inclusione la crescente emarginazione deve essere sconfitta con la logica sociale e una riduzione delle emissioni. Se non si agisce di un nuovo modello di sviluppo e di un nuovo umanesimo. Non rapidamente, questi luoghi diventeranno inevitabilmente un dimentichiamo che le relazioni interpersonali sono le infrastrutture fallimento ambientale e sociale. più importanti e caratterizzanti delle città, che sono i luoghi dove l’Uomo ha deciso di farsi comunità. Le utility svolgeranno un ruolo chiave nella vita di questi “giganti” e nel funzionamento del loro “metabolismo”. Del resto, le città Le città sono chiamate, ancora una volta, a farsi incubatori di un assorbono già circa il 75% dell’energia primaria globale ed è futuro migliore. Enel è pronta a fare la sua parte e accompagnarle quindi da esse che deve partire necessariamente – come sta in questo percorso, seguendo la bussola della sostenibilità e avvenendo – la grande rivoluzione della transizione energetica. dell’innovazione tecnologica.
Indice P arte B Focus A Focus C La città circolare / p 15 Economia circolare Esempi di progetti circolari e indicatori / p 32 di Enel / p 49 1. Perché la città circolare Fornitori 1. Urban Futurability São Paulo 2. Gli ambiti urbani più rilevanti Asset (San Paolo, Brasile) 2.1 S istemi energetici Prodotti e servizi per il cliente 2. Living Lab Malaga (Spagna) 2.2 B uilt Environment Il Circular Economy Score e Milano (Italia) (contributo Arup) Premessa alla nuova edizione Il Circular Economy Report 3. Demand Response 2.3 Bioeconomia (contributo Novamont) 4. Juice Lamp Executive summary 2.4 Food (contributo UniSG) 5. Elettrificazione del trasporto pubblico Focus B (Santiago del Cile) 2.5 Infrastrutture e reti energetiche L’impegno di Enel / p 37 Parte A 6. Car sharing (Madrid) 2.6 Il ruolo della tecnologia 1. Visione sul tema Economia circolare 7. Sostituzione delle vecchie stufe a legna per abilitare le città circolari e sviluppo sostenibile / p 6 2. Le attività di Enel con dispositivi per l’aria condizionata (contributo Accenture) 1. Il nuovo contesto globale 2.1 I clienti 8. Riutilizzo di componenti funzionanti 2.7 O pen Governance: La pubblica amministrazione delle colonnine 2. L’economia circolare la governance dell’ecosistema per l’economia circolare La mobilità elettrica 3. L’economia circolare nel modello Per le aziende Focus D di business sostenibile di Enel 2.8 Focus startup Per i cittadini Enel nel mondo. Alcuni esempi / p 54 2.2 Le reti Cile 3. I fornitori Colombia Italia Spagna Brasile
Executive summary che richiede un duplice compito: da un lato il ripensamento di tecnologie, modelli di business, comportamenti, responsabilità e rapporti tra ambiti e settori; dall’altro la gestione della transizione di un sistema economico in cui per decenni si sono sedimentati processi, approcci, normative, beni e aspettative legate a una visione economica lineare. È necessaria quindi la massima collaborazione tra tutti gli attori: in Le grandi sfide ambientali e sociali che oggi dobbiamo affrontare tal senso Enel ritiene importante proseguire nel confronto che – in richiedono un profondo ripensamento del modello economico un’ottica Open Power – abbiamo avviato in questi anni sul tema. esistente. Questa esigenza ha accelerato negli ultimi anni l’affermazione di un nuovo paradigma, definito economia Immaginare un nuovo modello di sviluppo per le città significa circolare, che si è imposto come una soluzione realistica per immaginarlo per l’intero pianeta. Nelle città infatti si concentra coniugare, attraverso l’innovazione, competitività e sostenibilità sempre più la popolazione mondiale, si consuma gran parte delle ambientale. risorse prodotte e le criticità ambientali sono più evidenti. Per questo motivo abbiamo deciso di aggiornare a distanza di un L’impegno per una transizione circolare si sta diffondendo a anno il focus specifico sulle città circolari, sia per recepire i nuovi ogni livello e in ogni ambito geografico: istituzioni, associazioni, spunti e progressi emersi in questi mesi sia per approfondire, cittadini, il mondo della ricerca e delle imprese stanno già estendere e accelerare sempre più la riflessione, il confronto e declinando questa visione all’interno delle loro attività. La sfida la collaborazione. Questo studio vuole essere un aggiornamento quindi non è tanto creare consenso su questa visione quanto su questo tema, alla luce dei progetti, delle iniziative e delle realizzarla in tempi rapidi, come l’urgenza dei problemi che discussioni in corso, sia di Enel sia di altri soggetti con cui abbiamo di fronte richiede. condividiamo il medesimo impegno. Implementare un modello di economia circolare significa ripensare il modo in cui utilizziamo materia ed energia: dalla Per questa seconda versione del documento abbiamo chiesto a istituzioni, università e aziende con progettazione alla produzione, dal consumo fino alla gestione cui condividiamo questa consapevolezza un loro breve contributo all’interno dei rispettivi ambiti di competenza. Tali contributi non rappresentano in alcun modo un endorsement del documento del cosiddetto “rifiuto”. Si tratta di un cambiamento strutturale complessivo, che resta espressione della sola Enel
PARTE A | 1. IL NUOVO CONTESTO GLOBALE | 7 Il nuovo contesto globale rifiuti aumenterà del 70% nei prossimi trent’anni7. Popolazione mondiale Genera oltre l’80 % Allo stesso tempo le città sono sempre ad oggi del PIL più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici: in un ambiente fortemente antropizzato gli impatti degli eventi meteorologici estremi possono essere Il 55 % Consuma il 66 % 1 Tra le principali trasformazioni a cui drammatici8. La lotta al cambiamento vive nelle aree urbane dell’energia del pianeta stiamo assistendo vi sono senz’altro climatico – che ha avuto il suo momento l’acuirsi delle criticità ambientali, la rapida di maggior rilievo nella XXI Conferenza evoluzione tecnologica e le crescenti delle Parti dell’UNFCCC, tenuta a Parigi problematiche sociali. nel dicembre del 2015 – e all’inquinamento Produce il 70 % ambientale esige un processo rapido di delle emissioni di gas serra Attualmente il 55% della popolazione decarbonizzazione e di ripensamento delle mondiale vive nelle aree urbane1, genera modalità di utilizzo di materia ed energia. oltre l’80% del PIL2 ed è responsabile del Questi obiettivi presuppongono un modello dell’economia della ciambella, che integra il consumo dei due terzi dell’energia del circolare, basato sull’elettrificazione modello economico con i limiti ambientali e pianeta3 e della produzione del 70% delle dei consumi sempre più alimentata le necessità sociali in modo da individuare emissioni di gas serra del mondo4. dall’energia rinnovabile. uno spazio sicuro e giusto per l’umanità10. Dal momento che la popolazione mondiale è in crescita, la percentuale che La consapevolezza che i vincoli e le In questa nuova visione si inquadra il vive in città è destinata a raggiungere il sfide vadano visti in maniera integrata e tema dello sviluppo sostenibile, con 68% per il 20505 e i consumi pro capite interconnessa si è sempre più affermata, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in media aumentano6, a meno di una grazie ad approcci quali il concetto di (Sustainable Development Goals, SDG) rapida inversione di rotta tutti questi planet boundaries9, che analizza i nove promossi dalle Nazioni Unite. In un indicatori sono destinati ad aumentare: si principali vincoli ambientali del pianeta in orizzonte che arriva fino al 2030, sono stati stima per esempio che la produzione di termini quantitativi e integrati, o il modello individuati 17 obiettivi che danno forma
PARTE A | 1. IL NUOVO CONTESTO GLOBALE | 8 a un nuovo paradigma di economia che Per vincere queste interessa direttamente le aree urbane; sfide è necessario un obiettivo in particolare (l’undicesimo: Città e comunità sostenibili) è dedicato un ripensamento esclusivamente alle città. complessivo in termini di obiettivi, L‘innovazione ha un ruolo fondamentale: come le nuove tecnologie possano governance, 00 contribuire a migliorare l’interazione tra approccio e cultura esseri umani e natura e come i nuovi modelli di business possano coniugare sviluppo economico e inclusione sociale sono temi aperti. La tecnologia di per sé è un abilitatore, ma per vincere queste sfide è necessario un ripensamento complessivo in termini di obiettivi, governance, approccio e cultura. 1 UN, World Urbanization Prospects. The 2018 Revision, 2018. 2 World Bank, What a Waste: An Updated Look into the Future of Solid Waste Management, 2019. Rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri,resilienti e sostenibili 3 World Economic Forum, This Is What the Cities of the Future Could Look Like, 2019. L’obiettivo previsto entro il 2030 è assicurare l’accesso a un’abitazione sicura e 4 C40 Cities, A Global Opportunity for Cities to Lead, 2019. a prezzi accessibili. L’indicatore deputato a misurare il progresso in direzione di 5 UN, World Urbanization Prospects. The 2018 Revision, 2018, cit. questo obiettivo è la percentuale di popolazione urbana che vive in baraccopoli o 6 N Environmnent Programme, Global Material Flows and Resource Productivity: Assessment Report for the UNEP U insediamenti informali. Fra il 2000 e il 2014, la percentuale è calata dal 39% al 30%. International Resource Panel, 2016. Tuttavia, il numero assoluto di persone che vivono nelle baraccopoli è passato dai 792 milioni 7 World Bank, What a Waste: An Updated Look into the Future of Solid Waste Management, cit. nel 2000 a un numero stimato di 880 milioni nel 2014. L’aumento demografico e la disponibilità 8 IPCC, 2018 Global warming of 1,5 °C. di migliori soluzioni abitative ha causato un aumento della migrazione da aree rurali ad urbane. 9 Stockolm Resilience Centre, The Nine Planetary Boundaries, 2019. 10 Kate Raworth, L’economia della ciambella, Edizioni Ambiente, Milano 2017.
PARTE A | 2. L’ECONOMIA CIRCOLARE | 9 L’economia circolare 1 Innovazione Numerose nuove tecnologie hanno permesso soluzioni fino a poco tempo prima inimmaginabili, sia attraverso la sostituzione di applicazioni esistenti con altre molto più competitive e sostenibili (per esempio mobilità elettrica e fonti rinnovabili) sia attraverso ambiti completamente nuovi quali la tecnologia dell’informazione o l’intelligenza artificiale. 2 L’economia circolare può essere vista come un “concetto ombrello” che si è progressivamente definito nel corso della seconda metà del XX secolo con le prime riflessioni a proposito dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e dei relativi limiti allo 2 Consapevolezza ambientale La rilevanza del tema ambientale, ormai attuale anche presso l’opinione pubblica, è stata via via compresa tanto da essere oggi sviluppo11, e si è consolidata all’inizio del XXI secolo con riconosciuta quasi all’unanimità come un vincolo fondamentale da elaborazioni teoriche quali il “cradle to cradle”12, la “performance includere in qualunque decisione. economy”13, l’”upcycle”14, la “Biomimetics”15 ecc. L’idea di fondo è un ripensamento del modello economico, non più basato 3 Impegno istituzionale sull’estrazione delle risorse, sulla produzione e sul consumo bensì Seppur con perimetri e tempistiche differenti, moltissime sullo sfruttamento di input sostenibili (rinnovabili o da riciclo) e istituzioni a ogni livello stanno ponendo l’economia circolare al design circolari, sul mantenimento del valore degli asset e dei centro delle loro strategie, a partire dal Circular Economy Package materiali il più a lungo possibile e sullo spostamento del baricentro varato dalla Commissione Europea nel 2015. dalla proprietà all’uso. Collaborazione La forte accelerazione del tema si è avuta soprattutto nell’ultimo decennio grazie al concorrere di quattro principali fattori. 4 L’economia circolare è anche un forte acceleratore nella collaborazione tra i settori e all’interno dei singoli settori; ogni sua applicazione infatti presuppone il superamento di separazioni e silos tradizionali.
PARTE A | 2. L’ECONOMIA CIRCOLARE | 10 Gli ambiti in cui il ruolo dell’economia Un minore impiego circolare gioca un ruolo importante sono di materia e di molteplici. Qui di seguito alcuni dei principali. energia, un migliore utilizzo delle risorse ompetitività. L’economia circolare, C e un recupero del per potersi effettivamente affermare come nuovo paradigma, deve offrire valore a fine vita soluzioni competitive anche dal punto sono tutti indicatori di vista economico. I razionali di fondo di maggiore sono chiari, dato che un minore impiego competitività di materia e di energia, un migliore utilizzo delle risorse e un recupero del valore a fine vita sono indicatori di una maggiore competitività. Bisogna tuttavia considerare che le normative, gli incentivi e i modelli di business sono ancora focalizzati su un modello economico lineare. Inoltre, sia l’utilizzo di risorse sia le cosiddette “esternalità negative” non sono del tutto internalizzate dal punto di vista economico: non facendo pagare pienamente gli impatti ambientali che si generano, manca l’incentivo a ridurre tali impatti. Solo attraverso innovazione e collaborazione tra diversi settori e tra attori pubblici e privati sarà possibile superare queste difficoltà.
PARTE A | 2. L’ECONOMIA CIRCOLARE | 11 so delle risorse. L’affermazione U ecarbonizzazione. Gli obiettivi di D dell’economia circolare presuppone decarbonizzazione non devono solo il profondo ripensamento di ogni riguardare le emissioni dirette e gli settore dell’intera filiera, focalizzandosi interventi di compensazione, bensì sull’utilizzo di materie e di energia coinvolgere il modello economico in rinnovabili e su nuovi modelli di ogni suo aspetto. Valorizzare l’impatto condivisione e manutenzione dei beni dell’economia circolare in tal senso che ne massimizzino lo sfruttamento. è molto complesso, ma i primi studi Laddove il ricorso a materiali pubblicati in questi anni parlano di rinnovabili non fosse possibile, si conseguenze significative16 17. dovrà puntare a massimizzare il riciclo a fine vita delle stesse risorse insieme all’estensione della vita utile dei beni e dei prodotti. 11 i tratta del rapporto sui limiti dello sviluppo, commissionato S I mpatti ambientali. I benefici dal Club di Roma nel 1972 agli scienziati Donella e Dennis ambientali diretti di un modello Meadows e Jørgen Randers. Il rapporto è diventato un libro, pubblicato nello stesso anno da Mondadori: I limiti dello circolare sono numerosi: riduzione sviluppo. delle emissioni inquinanti locali quali 12 illiam McDonough e Michael Braungart, Cradle to Cradle, W North Point Press, New York 2002. NOx, SOx e polveri grazie a energie Walter Stahel, The Performance Economy, North Point Press, L’economia circolare implica 13 rinnovabili, mobilità elettrica e maggiore New York 2006. efficienza; riduzione dei rifiuti nelle 14 ichael Braungart e William McDonough, Upcycle. Oltre la M sostenibilità. Progettare per l’abbondanza, Edizioni Ambiente, un ripensamento di ogni discariche, sia per una riduzione del Milano 2015. segmento dell’intera filiera volume sia per un maggiore recupero; 15 J anine Benyus, Biomimicry: Innovation Inspired by Nature, William Morrow & Co, New York 1997. riduzione dell’impatto su acqua e suolo 16 he Circular Economy. A Powerful Force for Climate T grazie all’utilizzo di materiali naturali e Mitigation. biodegradabili. 17 The Circular Economy and Benefits for Society.
PARTE A | 2. L’ECONOMIA CIRCOLARE | 12 FOCUS essenziali per progettare le nostre alle nuove condizioni operative. economie, le nostre imprese, le Con questo nuovo binomio in Il nuovo binomio: nostre città e tutte le nostre attività, mente professionisti e scienziati, resiliente e circolare se desideriamo lasciare un pianeta imprese e società civile dovrebbero migliore alle generazioni future. convergere nell’implementare la circolarità come strada A tal fine, uscire dall’ambito fondamentale per creare prodotti e scientifico e dalle organizzazioni servizi sostenibili, consapevoli che il Enel Foundation sovranazionali ed entrare negli uffici loro contributo avrà un grande governativi e nei consigli di impatto sul nostro pianeta, Le sempre più critiche ondate di amministrazione di tutto il mondo favorendo la preparazione e caldo e la siccità che nel Corno fornisce una bussola indispensabile l’adattamento alle nuove condizioni d’Africa sta colpendo milioni di per dare forma a uno sviluppo e, nello stesso tempo, riducendo la persone confermano che l’umanità sostenibile per tutti. pressione sui confini del pianeta. è ormai entrata nell’Antropocene, una nuova e duratura era D’altra parte, la circolarità è l’unica caratterizzata da una maggiore strada per garantire transizioni e esposizione al rischio e alla trasformazioni fondamentali dei vulnerabilità. Da questo contesto, in sistemi che consentano alle nostre cui saremo chiamati a operare, società di evolvere all’interno dei emerge con estrema chiarezza un confini del nostro pianeta, riducendo dato: in futuro la nuova ricchezza la pressione effettiva su questi man degli Stati si baserà sul binomio mano che ci si adatta più resilienza-circolarità, due elementi velocemente e intelligentemente
PARTE A | 3. L’ECONOMIA CIRCOLARE NEL MODELLO DI BUSINESS SOSTENIBILE DI ENEL | 13 L’economia circolare Enel promuove l’applicazione del modello di business sostenibile lungo tutta la nel modello di business catena del valore mediante i 17 Obiettivi di sostenibile di Enel Sviluppo Sostenibile, allineando la propria strategia a quanto definito dalle Nazioni Unite e misurando e gestendo il proprio contributo diretto al conseguimento di tali obiettivi. 47mln 3 La portata delle sfide che il Pianeta di contatori intelligenti oggi deve affrontare in termini di In tal senso, il Gruppo ha introdotto (smart meter) sviluppo economico, sostenibilità obiettivi specifici che contribuiscono 455.000 ambientale e inclusione sociale richiede il agli obiettivi 9 (Industria, innovazione coinvolgimento di diversi attori, non ultime e infrastrutture) e 11 (Città e comunità le imprese. Ciò implica la necessità di una sostenibili): Enel prevede di raggiungere punti di ricarica per piena integrazione di tali sfide all’interno circa 47 milioni di contatori intelligenti la mobilità elettrica al 2021 delle strategie aziendali. In particolare (smart meter) installati e 455.000 punti 5,4 mld dev’essere reso prioritario il contributo alla di ricarica per la mobilità elettrica al risoluzione dei problemi, riscaldamento 2021, e di investire 5,4 miliardi di euro in globale in primis, che dovremo affrontare. digitalizzazione nel triennio 2019-21. di euro in digitalizzazione Una tale consapevolezza ha guidato la nel triennio 2019-21 transizione di Enel negli anni verso un modello di business sostenibile, di cui il focus sull’economia circolare rappresenta un importante pilastro.
PARTE A | 3. L’ECONOMIA CIRCOLARE NEL MODELLO DI BUSINESS SOSTENIBILE DI ENEL | 14 L’impegno di Enel si declina nel Piano Nel triennio 2019-2021 Enel si è Inoltre a settembre 2019 Enel ha lanciato I Green Bond Strategico 2019-21, sulla base del chiaro impegnata a investire circa 4,6 miliardi un’emissione obbligazionaria “sostenibile” riconoscimento dei trend di urbanizzazione di euro per attività legate allo sviluppo destinata a investitori istituzionali che ha emessi da Enel oggi in atto, attraverso queste principali delle reti e circa 700 milioni di euro per raccolto richieste quasi 3 volte superiori sono stati accolti direttrici di intervento: lo sviluppo di nuovi servizi energetici, all’ammontare effettivamente emesso dal mercato con inclusa la mobilità elettrica, a conferma e uno spread di circa 20 bps inferiore grande interesse: investimenti specifici nello sviluppo dell’elevata redditività attesa da tali rispetto ad una potenziale emissione di delle reti di distribuzione (per investimenti. bond senza caratteristiche sostenibili e hanno raccolto digitalizzarle e renderle più resilienti, con una partecipazione significativa dei richieste da 2 a flessibili e abilitatrici di nuovi servizi) e Il finanziamento di questi progetti deriva c.d. Investitori Socialmente Responsabili 3,5 volte superiori nell’aumento di produzione di energia in parte dall’emissione da parte di Enel di (SRI). Il bond è relativo agli SDG 7 (Energia da fonti rinnovabili, allo scopo di Green Bond per circa 3,5 miliardi di euro, accessibile e pulita), SDG 9 (Imprese, all’ammontare elettrificare i consumi per una crescente nel corso di tre emissioni successive innovazione e infrastrutture), SDG 11 (Città effettivamente decarbonizzazione; effettuate tra il 2017 e il 2019. I proventi e comunità sostenibili) e SDG 13 (Lotta emesso sono utilizzati per finanziare lo sviluppo contro il cambiamento climatico). Nello investimenti per lo sviluppo della delle energie rinnovabili ma soprattutto i specifico sul SDG 11 il target prevede mobilità elettrica (trasporto pubblico, progetti relativi al raggiungimento degli investimenti in retail e nuovi servizi infrastrutture di ricarica) che abbiano un Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I Green energetici orientati all’elettrificazione impatto positivo sulla vita delle persone, Bond emessi da Enel sono stati accolti per raggiungere, tra gli altri, 9,9 GW di con la riduzione delle emissioni e dei dal mercato con grande interesse: hanno Demand Response e 455.000 punti di tempi medi di spostamento; raccolto richieste da 2 a 3,5 volte superiori ricarica per la mobilità elettrica entro la all’ammontare effettivamente emesso, fine del 2021. s viluppo di prodotti per l’efficientamento a un prezzo sostanzialmente allineato al energetico che possano contribuire a bond generico Enel con uguale scadenza migliorare il rendimento energetico degli (e nel 2019 con uno spread inferiore di edifici. circa il 10%).
Parte B La città circolare
PARTE B | 1. PERCHÉ LA CITTÀ CIRCOLARE | 16 Perché la città circolare 1 Per affrontare il tema delle città del domani Enel ha deciso di utilizzare il concetto di città circolare (circular city), in quanto ritiene importante avere una visione olistica del contesto urbano, considerato in tutti i suoi ambiti; in tal senso l’economia circolare rappresenta un quadro complessivo entro cui definire in maniera integrata le linee d’azione. La visione di Enel è meglio espressa da Un progetto di riqualificazione urbana a Seoul, in Corea del Sud, dove un percorso questo concetto più che da quello di smart obiettivi di fondo, definiti in maniera pedonale ha preso il posto dell’autostrada costruita sopra il letto del fiume city, troppo connotato dall’elemento integrata all’interno di un’unica strategia. Cheong Gye Cheon. tecnologico. In questo contesto la tecnologia Le migliori soluzioni per perseguire uno rappresenta un abilitatore fondamentale Una visione olistica sviluppo economico che sia coniugato a della transizione, la cui efficacia però non qualità della vita, sostenibilità ambientale è data dallo stato di implementazione del contesto urbano e inclusione sociale non possono essere delle tecnologie ma dal grado di considerate separatamente senza avere raggiungimento degli obiettivi economici, un quadro d’insieme di quali sono gli ambientali e sociali.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 17 Gli ambiti urbani più rilevanti Sistemi energetici, ovvero riscaldamento/raffrescamento, trasporti, forniture energetiche; e In merito ai piani tecnologici, che sono a art ificial emersi negli ultimi anni e hanno assunto igenz Intell ormai un ruolo centrale, abbiamo ità Nuo con nettiv considerato: vi p ata e iani Big d 2 Per analizzare le sfide e le opportunità iche” delle città di domani è utile considerare da logi e “fis Nuove tecnologie “fisiche”: tutte le tecno e un lato i principali ambiti che costituiscono nuove soluzioni tecnologiche tangibili Nuov il metabolismo urbano e dall’altro i vari che sostituiscono tecnologie esistenti; ici i en erget piani tecnologici che a questo si sono S istem sovrapposti negli ultimi anni. Un ruolo ig data e connettività: tecnologie alla B riali chiave è quello delle infrastrutture (reti P i mate base della gestione e trasmissione di trad iani Fluss elettriche, di illuminazione pubblica, di grandi volumi di dati; izio nali te acqua, gas, telecomunicazioni e i porti) e difica Aree che, quanto più sono digitalizzate e Intelligenza artificiale: tutte le re truttu sviluppano un modello a piattaforma, tanto applicazioni e soluzioni che offrono Infras più abilitano ulteriori servizi. Gli ambiti servizi all’utente. tradizionali del metabolismo urbano sono: Anche questi nuovi city layer (livelli urbani) ree edificate, sia residenziali sia A andranno ripensati in un’ottica circolare, industriali. perché le tecnologie digitali sono anch’esse consumatrici di risorse lussi materiali, con focus su F energetiche e metalli rari18. 18 isoluzione del Parlamento europeo del 13 novembre 2018 R bioeconomia e food e che includono i sulla digitalizzazione al servizio dello sviluppo: ridurre la povertà temi del cibo, del packaging e dei rifiuti; per mezzo della tecnologia.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 18 2.1 Sistemi energetici Le tecnologie per farlo sono già disponibili, anche se la loro diffusione non L’ambito dei sistemi energetici è è ancora quella necessaria. Qui di seguito fondamentale per la circolarità delle città, una breve panoramica. in quanto riguarda i consumi energetici industriali e residenziali, i trasporti e il riscaldamento/raffrescamento. Pur lettrificazione dei consumi E essendo responsabili della maggior parte Le tecnologie elettriche (auto delle emissioni e degli inquinanti locali elettrica, pompe di calore ecc.) urbani, sono fondamentali per lo sviluppo presentano livelli di efficienza economico e per la qualità della vita. In altissimi e una totale assenza di una visione di economia circolare, tutti emissioni locali per combustione. questi ambiti devono essere ripensati in Il connubio con alimentazione da termini di energia rinnovabile, efficienza energetica ed elettrificazione, in modo da fonti rinnovabili la rende inoltre la sviluppare un paradigma completamente strada maestra da seguire. rinnovabile e privo di emissioni, locali e globali. Questo approccio consentirebbe di risolvere le criticità ambientali, di tilizzo di fonti rinnovabili U favorire l’innovazione e di migliorare la Le fonti rinnovabili (soprattutto Le fonti rinnovabili hanno ormai qualità della vita. fotovoltaico ed eolico) hanno ormai raggiunto livelli di competitività raggiunto livelli di competitività così elevati da rappresentare oggi così elevati da rappresentare oggi una fonte energetica alternativa una fonte energetica alternativa ai ai combustibili fossili combustibili fossili, con un effetto di stabilizzazione e riduzione dei prezzi dell’energia.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 19 fficienza energetica E per il miglioramento della qualità Le possibilità di ridurre i consumi del servizio, per abilitare nuovi sono notevoli, dalla coibentazione servizi al cliente, permettere degli edifici all’efficientamento dei l’integrazione della generazione sistemi produttivi alla sostituzione distribuita, la diminuzione delle delle applicazioni con altre più perdite in rete e il miglioramento performanti. dell’efficienza operativa. Ma anche applicazioni di nuove tecnologie (internet of things, ecnologie innovative T industry 4.0, intelligenza artificiale, Nuove soluzioni stanno rendendo realtà aumentata ecc.) sia sulla alcune tecnologie sempre più rete sia sulla digitalizzazione dei competitive, per esempio le processi, per permettere una batterie (per ottimizzare il consumo gestione avanzata dell’operazione dell’energia dei pannelli fotovoltaici), (manutenzione predittiva, il demand side management (per monitoraggio, diagnostica, ridurre i consumi con un ulteriore simulazioni, training, sicurezza dei beneficio economico), il vehicle lavoratori ecc.) abilitando nuovi to grid, dove l’auto elettrica possa modelli organizzativi e di gestione anche fornire servizi alla rete e tenendo il cliente al centro bidirezionale quando è parcheggiata dell’ecosistema. Applicazioni di nuove tecnologie sia sulla rete e massimizzarne l’utilizzo. sia sulla digitalizzazione dei processi per permettere una gestione avanzata dell’operazione abilitando nuovi modelli organizzativi e di gestione igitalizzazione della rete D e nuove tecnologie I contatori intelligenti permettono l’automazione e il telecontrollo
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 20 2.2 Built Environment dell’economia circolare – contribuirà alla qualità dell’ambiente costruito, che a sua volta ha un impatto significativo sulla salute umana, il benessere e la L’approccio circolare offre un’occasione produttività. unica di affrontare la natura complessa e multidimensionale dell’ambiente costruito. Minimizzare le esternalità negative è un La capitalizzazione di questa opportunità obiettivo fondamentale dell’economia richiede un passaggio verso un approccio circolare e stiamo esplorando le strade sistemico che possa essere applicato per conseguirlo attraverso studi di casi trasversalmente su scale dimensionali concreti. Alcuni esempi recenti includono il diverse: edifici, infrastrutture, quartieri, Circular Building (Londra, 2016) e il People’s città, regioni e persino intere economie. Pavilion (Eindhoven, 2017). Nel primo caso Fino a oggi l’ambiente costruito è stato i componenti e i sistemi di costruzione lento a snellire i propri processi: molte sono stati affittati da un certo numero di vecchie divisioni e silos continuano a produttori e installati temporaneamente ostacolare il cambiamento dirompente nell’edificio prima di essere smantellati e che ha trasformato altri settori. Realizzare recuperati attraverso un efficace processo il potenziale dell’economia circolare di logistica inversa. Nel secondo caso il richiede un nuovo approccio a tutti gli padiglione è stato progettato con materiali aspetti della catena del valore. Ciò include e componenti residui di un precedente finanziamenti, acquisti, progettazione, edificio, prolungandone la durata con un costruzione, gestione, manutenzione, secondo utilizzo. riutilizzo e riciclo. People’s Pavilion (Eindhoven, 2017) Questi nuovi modi di concepire gli edifici Progettato con materiali e componenti residui di un precedente edificio, prolungandone la durata con un secondo utilizzo. Come Arup crediamo che un nuovo richiedono un cambio di passo e un approccio al design, alla pianificazione e pensiero innovativo per quanto riguarda alla costruzione – incorporando i principi design, tecnologia e aspetto economico.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 21 La digitalizzazione contribuisce a stimolare dall’approvvigionamento e dall’utilizzo 2.3 Bioeconomia La bioeconomia l’innovazione, che sta guidando il dei beni alla produzione e al trasporto può essere uno passaggio alla circolarità massimizzando fino all’installazione e allo smontaggio di l’efficienza, incoraggiando la flessibilità e materiali e componenti, e produrranno strumento chiave riducendo gli sprechi. In particolare, una benefici sociali – nello specifico, nuovi per preservare nuova capacità di raccolta, archiviazione posti di lavoro –, economici e tecnici. La bioeconomia – definita dalla gli ecosistemi e connessione dei dati sarà la chiave Commissione Europea come per dare forma a un’idea innovativa di Il livello fisico in cui tutto questo quell’economia che usa le risorse e valorizzare gli ambiente costruito, incluso il concetto di cambiamento avverrà sono le nostre biologiche rinnovabili o i rifiuti come input scarti in un’ottica di edificio come banca patrimoniale, dove città, ambienti che comprendono per la produzione industriale, alimentare e economia circolare materiali, sistemi e componenti sono solo sistemi all’interno di sistemi, con più reti mangimistica ed energetica – può essere temporaneamente memorizzati prima di sovrapposte che interagiscono su scale uno strumento chiave per prevenire essere riutilizzati. Tale approccio ridurrà diverse. Le città sono ecosistemi densi l’inquinamento degli ecosistemi e al minimo l’utilizzo di materiali vergini e e ad alta intensità di risorse. Arup mira valorizzare gli scarti in un’ottica di economia manterrà nel tempo il valore di quelli già a definire uno specifico framework per circolare. La strada è quella dell’ecodesign prodotti. Allo stesso tempo, l’uso del BIM l’ambiente costruito che colleghi insieme di prodotti concepiti per aumentare (Building Information Modeling) supporterà tutti i principi esistenti ed emergenti e la quantità e la qualità della raccolta il processo di progettazione creando gli approcci progettuali. Si tratta di una differenziata, diminuire il conferimento del modelli digitali delle risorse di costruzione; struttura collaborativa e onnicomprensiva, rifiuto organico in discarica e salvaguardare questo favorirà operazioni migliori, la definita non dalla consegna di singoli acque e suolo. La tutela di questi due manutenzione e il futuro smontaggio. componenti ma dalla funzionalità circolare elementi, tanto fondamentali quanto dell’intera catena del valore. L’economia soggetti a degrado e inquinamento, è Accanto a questi aspetti, un cambiamento circolare offre un approccio alternativo alla fondamentale anche in ambito urbano, e generalizzato richiederà un ripensamento crescita delle nostre città utilizzando meno può essere favorita dall’utilizzo di prodotti del modo in cui opera la catena del risorse, riducendo l’impatto ambientale e studiati appositamente per salvaguardare valore, inclusi nuovi modelli di business migliorando la loro resilienza. le risorse naturali. e incentivi finanziari. Tali modelli saranno Un esempio di tali applicazioni sono le applicabili a tutte le fasi di costruzione, bioplastiche compostabili, che possono
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 22 essere conferite nella frazione dell’umido raccolta finale e di smaltire tutti i materiali poiché hanno un punto di infiammabilità e smaltite negli impianti di compostaggio, all’interno della frazione dell’umido. superiore rispetto ai lubrificanti offrendo una soluzione e una gestione tradizionali e riducono il rischio di più semplice dei rifiuti, soprattutto Un’altra tipologia di prodotti della incendi. Infine la diffusione e l’utilizzo nell’ambito degli scarti alimentari. L’utilizzo bioeconomia capaci di creare un valore di ingredienti biodegradabili per di questi materiali consente infatti di aggiunto nelle città è quella dei bioerbicidi, cosmetici consentirebbe di evitare la valorizzare i residui di cibo, che altrimenti utilizzabili per la gestione del verde contaminazione dei fanghi di depurazione rischierebbero di essere gettati in e la dispersione Un’alternativa discarica, trasformandoli in compost in mare di funzionale e di qualità, che a sua volta può microplastiche, in essere utilizzato come ammendante quanto tali prodotti sostenibile ai per restituire sostanza organica sono studiati per prodotti tradizionali, ai suoli in un’ottica circolare, biodegradarsi perché la combattendo così il fenomeno della direttamente desertificazione. nell’impianto di biodegradazione depurazione. naturale non genera L’utilizzo di sacchi per la raccolta impatti negativi e differenziata, shopper e sacchi frutta e pubblico, e dei biolubrificanti, utilizzabili Il sistema impiantistico urbano tutela la salute dei verdura compostabili per i rifiuti organici, per la manutenzione e il funzionamento rappresenta lo strumento chiave per per esempio, consente di ottimizzare le dei mezzi e dei macchinari dedicati ai promuovere la circolarità e trasformare cittadini modalità di raccolta e di aumentarne la servizi urbani. Si tratta di un’alternativa potenziali problemi in opportunità. Lo quantità e qualità. Nell’ambito di sistemi funzionale e sostenibile ai prodotti sviluppo di progetti che mettano a chiusi come mense e sagre cittadine, e tradizionali, perché la biodegradazione sistema i prodotti della bioeconomia con in generale in quei contesti in cui, date le naturale non genera impatti negativi e depuratori e impianti di compostaggio è grandi quantità e le norme igieniche vigenti, tutela la salute dei cittadini. una leva importante per la rigenerazione le stoviglie riutilizzabili possono risultare delle risorse, perché diminuisce l’impatto meno funzionali, l’utilizzo di stoviglie I biolubrificanti generano un valore ambientale dell’uomo e genera nuove compostabili permette di ottimizzare la aggiunto anche in termini di sicurezza, soluzioni a partire da scarti e rifiuti.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 23 2.4 Food per esempio, il concetto di rifiuto e il tonnellate di cibo (pari a circa 8.600 navi consequenziale degrado ambientale e da crociera) per un valore complessivo sociale sono emersi come evidenti «errori di circa 1.700 miliardi di dollari21, e allo del sistema progettato»19. stesso tempo sappiamo che servirebbero circa 267 miliardi di dollari l’anno per Anche solo guardando i numeri relativi allo eliminare la fame nel mondo entro il 2030, spreco di cibo – uno dei tanti problemi investimento corrispondente allo 0,3% del La specializzazione ha preso il connessi all’insostenibilità del nostro PIL mondiale22. sopravvento sulla visione d’insieme, modello produttivo – ci accorgiamo che la produttività sulla qualità della vita, stiamo assistendo a una vera e propria Inoltre, mentre accumuliamo nelle il rendimento sul benessere. A causa «crisi della ragione»20. A livello mondiale discariche prodotti non metabolizzabili dal di questo modo lineare di pensare, ogni anno buttiamo 1.300.000.000 di sistema, la stessa cosa accade in maniera meno evidente nel nostro corpo. Dal momento che l’83% dell’acqua da bere mondiale è contaminata23, ogni settimana insieme al “normale” cibo ingeriamo 5 grammi di microplastiche24 insieme a A livello mondiale ogni anno buttiamo 1.300.000.000 di tonnellate di cibo (pari a arlo Petrini, Un atto politico e culturale, in Franco Fassio e Nadia Tecco, Circular Economy for Food. C 19 Materia, energia e conoscenza, in circolo, Edizioni Ambiente, Milano 2018. circa 8.600 navi da 20 Albert Einstein, Come io vedo il mondo, Newton Compton, Roma 1975. crociera) per un valore 21 FAO, Global Initiative on Food Loss and Waste Reduction, 2015. . 22 AO, IFAD, WFP, Achieving Zero Hunger: The Critical Role of Investments in Social Protection and F complessivo di circa Agriculture, 2015. . 1.700 miliardi di dollari 23 Orb Media Report, The Plastic Inside Us, Washington, 2017. 24 ala Senathirajah e Thava Palanisami, How Much Microplastics Are We Ingesting? Estimation of the K Mass of Microplastics Ingested, The University of Newcastle, Australia 2019.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 24 o a un rifiuto: sviluppato solo da questa Partire dal cibo prospettiva, il nuovo paradigma economico per sviluppare rischierebbe di diventare un modello che favorisce un approccio manipolativo del un cambio di rifiuto, situazione che paradossalmente paradigma in chiave potrebbe portare a un’accelerazione circolare vuol dire dell’obsolescenza programmata. Partire dal cibo per sviluppare un cambio di riportare l’attenzione paradigma in chiave circolare vuol dire alle comunità, alla invece riportare l’attenzione alle comunità, qualità delle relazioni alla qualità delle relazioni e alla sostanza e alla sostanza dei dei comportamenti30. Significa evitare di un numero considerevole di sostanze D’altronde non dovrebbe essere una compromettere i rapporti con il miglior comportamenti chimiche (antibiotici, funghicidi, insetticidi, cosa così difficile da comprendere, visto fornitore di materia prima che il genere erbicidi ecc.) che modificano i nostri che la “circolarità” appartiene all’uomo umano conosca31, significa passare equilibri fisiologici. e all’ambiente in cui vive. L’uomo è un da un’economia lineare che crea in sistema aperto con dinamiche circolari al Anche solo osservando da questa proprio interno27, come quella che inizia prospettiva il nostro sistema economico, quando mangiamo qualcosa. Il cibo è il è evidente che lavoriamo per alimentare mezzo attraverso cui inizia il processo 25 Abraham H. Maslow, Motivation and Personality, Harper & Row, New York 1955. l’economia più che per rispondere ai di metabolizzazione della materia nel 26 Donella Meadows, Pensare per sistemi, Guerini, Milano 2019. reali bisogni primari dell’umanità25. corpo umano e la sua consequenziale 27 Ludwig von Bertalanffy, General Systems Theory, George Braziller, New York 1968. Diventa quindi urgente cambiare trasformazione in energia per la vita28: noi 28 umberto Maturana e Francosco Varela, Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente, H paradigma, affinare la nostra capacità siamo ciò che mangiamo29. Feltrinelli, Milano 1980. di capire e vedere le interconnessioni, 29 Ludwig Feuerbach, Die Naturwissenschaft und die Revolution, Akademie Verlag, Berlino 1871. ascoltare i feedback26 e applicare questo Non si tratta quindi esclusivamente di 30 arlo Petrini, Un atto politico e culturale, in Franco Fassio e Nadia Tecco, Circular Economy for Food. C modello al cibo generando così un reale ridurre gli sprechi trovando una nuova Materia, energia e conoscenza, in circolo, Edizioni Ambiente, Milano 2018. cambiamento. destinazione d’uso a un sottoprodotto 31 Amory Lovins, Hunter Lovins e Paul Hawken, Capitalismo naturale, Edizioni Ambiente, Milano 2011.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 25 apparenza abbondanza ma la serve su che caratterizza il “sistema cibo”, senza Ciclicità, ovvero la necessità di ragionare Le tre C che un piatto alquanto fragile, a una circolare, scadere nella banalizzazione39, è il in un flusso rigenerativo di materia ed definiscono rigenerativa, progettata per dialogare con primo obiettivo del Circular Economy energia, utilizzando input sostenibili, la natura32. L’attuale sfida geopolitica del for Food Hub di Pollenzo40: la diffusione estendendo la vita utile di ogni prodotto, la Circular Economy “sistema cibo” è quella di rivoluzionare di tre pilastri che dovrebbero indirizzare promuovendo la vendita di servizi più for Food: il modello produttivo, partendo da una l’evoluzione del nuovo paradigma per il che di prodotti, incentivando piattaforme C di Capitale naturale, corretta gestione del capitale naturale33 cibo, le tre C che definiscono la Circular di condivisione e progettando il fine vita a cui è associato quello culturale34, Economy for Food. di ogni prodotto perché possa sempre C di Ciclicità e rispettando i limiti del pianeta35 e offrendo essere risorsa per un nuovo sistema. Infine C di Coevoluzione al tempo stesso uno spazio equo alla La prima e più importante, la base di ogni la C di Coevoluzione, ovvero di come il società civile36. ragionamento, è la C di Capitale naturale, sistema non possa evolvere generando a cui si associa il capitale culturale: senza disuguaglianza sociale, di come il genere La priorità in questo ambito, soprattutto in biodiversità non esiste la possibilità di umano non possa vivere a lungo su un contesto urbano, è quella di trattare il mantenere stabile e resiliente un nuovo questo pianeta se non lascia alla natura la cibo come una vera e propria infrastruttura modello economico. La seconda è la C di possibilità di evolvere con i suoi tempi. urbana interconnessa con l’ambiente circostante37, un’infrastruttura che deve essere progettata in ottica circolare e in 32 Franco Fassio e Nadia Tecco, Circular Economy for Food. Materia, energia e conoscenza, in circolo, Edizioni Ambiente, Milano 2018. sinergia con i flussi di materia, energia e 33 Amory Lovins, Hunter Lovins e Paul Hawken, Capitalismo naturale, Edizioni Ambiente, Milano 2011. conoscenza che la caratterizzano38. 34 Pierre Bourdieu, Actes de la recherche en sciences sociales, vol. 31, gennaio 1980; Le capital social. 35 Johan Rockström et al., Planetary Boundaries: Exploring the Safe Operating Space for Humanity, in “Ecology and Society”, 14, 2, 32, 2009. Le città circolari, in quanto ecosistemi 36 Kate Raworth, L’economia della ciambella, Edizioni Ambiente, Milano 2017. urbani e sociali, devono diventare una 37 Andrea Calori e Andrea Magarini, Food and the cities: politiche del cibo per città sostenibili, Edizioni Ambiente, Milano 2015. metafora della convivenza dell’uomo 38 Franco Fassio e Nadia Tecco, Circular Economy for Food. Materia, energia e conoscenza, in circolo, Edizioni Ambiente, Milano 2018. con gli ecosistemi naturali: per ottenere 39 Alice Calaprice, The Ultimate Quotable Einstein, Princeton University Press, Princeton 2013. questo risultato il coinvolgimento delle 40 el 2018 l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con la Regione Piemonte, ha costituito il Circular Economy N for Food Hub (CEFF HUB), un luogo di confronto con importanti aziende e ricercatori provenienti da tutto il mondo, per riflettere sull’evoluzione persone che le abitano è cruciale. La dell’economia circolare applicata al cibo e comunicarla alla collettività in maniera accessibile: perché l’informazione possa essere messa in circolo sintesi di questa visione complessa diventando un vettore per agire consapevolmente.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 26 2.5 Infrastrutture e reti energetiche Smart grid Le soluzioni circolari non potrebbero Per rendere concreta la possibilità di un sistema basato su fonti rinnovabili e tecnologie diffondersi se non fossero supportate da elettriche è necessario gestire la presenza di moltissimi nuovi punti di immissione e/o di un’infrastruttura adeguata. Il perimetro prelievo (veicoli elettrici, pompe di calore, pannelli fotovoltaici residenziali ecc). I clienti, diventati legato alle infrastrutture è estremamente prosumer (produttori e consumatori), richiedono un continuo adeguamento della rete elettrica ampio: tra i principali ambiti possiamo tramite contatori intelligenti, automazione, telecontrollo e nuove tecnologie (sensori, droni, citare le infrastrutture per i trasporti robot, realtà aumentata, intelligenza artificiale ecc.). Questo permetterà il pieno utilizzo e (ferrovie, strade e autostrade, aeroporti, l’evoluzione della rete, diventando un agente neutrale abilitatore per la fornitura di nuovi servizi porti), le infrastrutture digitali e le reti ai clienti, garantendo al contempo la stabilità, qualità ed efficienza della rete stessa. energetiche. Si tratta di ambiti in cui l’economia circolare può avere un ruolo fondamentale per la concezione, Reti di trasmissione dati (fibra ottica e wireless) la realizzazione, la manutenzione e Le innovazioni tecnologiche che hanno consentito lo sviluppo di molte applicazioni di economia l’eventuale dismissione. Limitandoci alle circolare richiedono la trasmissione di volumi di dati maggiori e con latenze sempre più ridotte. reti energetiche ricordiamo alcuni nodi I sistemi di telecomunicazione attuali in Europa, spesso basati su reti in rame, non permettono principali. il salto di qualità necessario per consentire lo sviluppo dei nuovi modelli di business per il futuro delle città (e-government, e-health, e-learning ecc.) e dei servizi richiesti dalle città del futuro, come la Fiber-To-The-Home (FTTH). Public smart lighting La rete di illuminazione pubblica, oltre a diventare sempre più efficiente grazie alle nuove tecnologie a led e a sistemi evoluti di telecontrollo, diventa un’infrastruttura in grado di erogare nuovi servizi legati alla sicurezza, al monitoraggio ambientale/territoriale e alla connettività.
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 27 2.6 Il ruolo della tecnologia per abilitare le città circolari In una città circolare il ruolo della In una città circolare tecnologia è cruciale. L’obiettivo di una il ruolo della maggiore circolarità non va solo definito in termini di policy, ma va reso concreto tecnologia è cruciale mettendo a sistema i diversi city layer (livelli urbani) che la compongono, ovvero le numerose soluzioni tecnologiche che caratterizzano ciascun livello. Lo strumento per farlo è la messa in pratica di un rigoroso processo di gestione dell’innovazione che abbia non solo la capacità di valorizzare e connettere le tecnologie esistenti ma anche e soprattutto quella di porre le condizioni per scalarle e integrarle, anche in modo aperto con le più emergenti e innovative. Pensiamo per esempio ai sistemi avanzati alla base dell’intelligenza artificiale e dell’internet of things, in grado di porre le basi per abilitare soluzioni, opportunità e
PARTE B | 2. GLI AMBITI URBANI PIÙ RILEVANTI | 28 nuovi modelli di business per un migliore digitali, che fungeranno da collante tra per sviluppare soluzioni avanzate di analisi Questo processo uso delle risorse e la generale riduzione il mondo fisico, innervato di sensori, e valorizzazione dei flussi informativi sia permette di delle esternalità negative. e quello digitale di elaborazione e per prepararsi alla gestione dell’atteso analisi dei dati. In questo modo si esponenziale aumento di dati dovuti ottimizzare l’utilizzo In questo contesto si assiste quindi allo permette il governo e il controllo, ai sensor-generated-data. Si tratta in e il funzionamento sfumare dei confini tra mondo fisico anche in tempo reale, degli asset fisici quest’ultimo caso dei dati generati in delle più diverse e digitale, tra componenti fisiche e (strade, binari ferroviari, acquedotti, modo automatico e in tempo reale da reti, tecnologiche che sempre più si integrano reti elettriche) e dei flussi (auto, treni, sistemi, soluzioni e infrastrutture tra loro categorie di asset e completano tra loro. Questo processo acqua, energia, materiali, frazioni di connesse, che permetteranno la nascita di permette di ottimizzare l’utilizzo e il rifiuti) che li attraversano. Allo stesso interazioni e applicazioni oggi non ancora funzionamento delle più diverse categorie modo si monitorano le condizioni di interamente immaginabili. di asset, sistemi e funzioni che essi funzionamento, evidenziando le criticità e erogano. Grazie alla tecnologia sarà infatti garantendone la sicurezza. Tutto quanto descritto sarà effettivamente possibile sviluppare nuove e sempre possibile solo se la progettazione e lo più efficienti soluzioni per la circolarità Questo processo evolutivo dovrà essere sviluppo futuro delle tecnologie urbane basate su un costante scambio di accompagnato da un’importante raccolta saranno guidati da logiche di pianificazione informazioni di stato, di input e output, di e integrazione dei dati di cui già oggi integrata, sicurezza, sostenibilità in fase domanda e offerta. Questo scambio tra le città dispongono in grande quantità. di costruzione, uso e decommissioning utenti, macchine, infrastrutture e sistemi Si tratta di dati generati dai sistemi (circolarità), capacità di interconnessione e di governo e gestione semplificherà informativi a supporto dei processi urbani resilienza; in poche parole dalla capacità di e ottimizzerà le interazioni utente- gestiti dalle municipalità, dalle aziende essere aperte (open) e intelligenti (smart). infrastruttura-gestore, in tutte le sue municipalizzate che si occupano dei Fin d’ora è possibile ipotizzare declinazioni. servizi urbani e da terze parti, ovvero l’integrazione e il dialogo di queste open data condivisi dai più diversi soggetti tecnologie con materiali, asset e Tali interazioni creeranno ecosistemi e a disposizione di chiunque intenda componenti che, a loro volta, potranno tecnologici che possono essere definiti utilizzarli. Questa mole incredibile di essere innervati con soluzioni digitali ibridi, in quanto composti in parte da informazioni richiede un “approccio Big di identificazione, posizionamento e elementi fisici e in parte da elementi Data” e va opportunamente gestita, sia tracciabilità. In questo modo si potranno
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