Cassina sostiene la mostra della Fondation Louis Vuitton dedicata a Charlotte Perriand con ricostruzioni delle sue opere e prestiti dal proprio ...

Pagina creata da Giorgia Luciani
 
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Cassina sostiene la mostra della Fondation Louis Vuitton dedicata a Charlotte Perriand
                  con ricostruzioni delle sue opere e prestiti dal proprio archivio

                              Parigi, 2 ottobre 2019 - 24 febbraio 2020

DNA culturale
Cassina, l'unica azienda autorizzata a produrre i mobili progettati da Charlotte Perriand (1903-1999), è
lieta di sostenere la mostra della Fondation Louis Vuitton "Le monde nouveau de Charlotte Perriand" con
ricostruzioni delle sue opere e prestiti dal proprio archivio.
Da sempre Cassina si è impegnata nella diffusione delle opere degli architetti e designer delle proprie
collezioni, promuovendo iniziative culturali e creando collaborazioni d’eccezione.
Attraverso un'attenta e rigorosa ricostruzione filologica in collaborazione con Pernette Perriand Barsac,
l'azienda ha realizzato gli interni del Salon d'Automne (1929) con riedizioni che rappresentano fedelmente
questo progetto rivoluzionario. Inoltre, ha ricostruito alcuni mobili per la Maison du Jeune Homme (1935),
per la Proposition d’une Synthèse des Arts (1955) e una selezione di altri pezzi progettati durante il suo
soggiorno in Asia. Il futuristico Refuge Tonneau (1938), un autentico capolavoro di architettura mobile
immaginato con Pierre Jeanneret per le montagne, è anche stato prestato dalla sede di Cassina per
l’occasione.
"Le monde nouveau de Charlotte Perriand" non è solo un'occasione straordinaria per ammirare dei
capolavori di design visionari ma anche una possibilità per scoprire un periodo storico ricco di
innovazione che consente una lettura più ampia, oltre a un'ulteriore interpretazione della figura di
Charlotte Perriand e il suo rapporto con le arti del XX secolo e con un ordine sociale e politico in
evoluzione.

Salon d’Automne
Il Salon d'Automne, la mostra d'arte annuale tenutasi al Grand Palais di Parigi, fu il palcoscenico per
l'Equipement intérieur d'une habitation di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand,
esattamente 90 anni fa nel 1929. Questa è stata la prima presentazione pubblica dei mobili iconici
realizzati in tubolare metallico, all'epoca accolti con molto scandalo per il loro inaspettato e criticato
minimalismo, oggi prodotti da Cassina.
Grazie a Cassina e con la guida di Pernette Perriand Barsac e lo storico del design Arthur Rüegg, gli
interni del Salon d'Automne sono stati completamente ricostruiti per la prima volta per questa mostra e,
per un'esperienza davvero coinvolgente, possono essere parzialmente visitati dal pubblico.
I contenitori metallici, noti come casiers, sono stati ricostruiti secondo il progetto originale grazie allo
studio filologico di disegni e prototipi. Questi moduli delimitano le zone giorno, cucina, camera da letto
e bagno, fungendo anche da contenitori multifunzionali.
Caratterizzata da una fluida articolazione spaziale, questa moderna abitazione è stata arredata con
poltrone, tavoli e sedie che in seguito sono diventati il nucleo centrale della Collezione LC di Cassina: la
poltroncina LC1, le poltrone Grand Confort LC2 e LC3, Petit e Grand Modèle, l'iconica chaise-longue
LC4, il tavolo LC6, la poltroncina girevole LC7, gli sgabelli LC8 e LC9 Siège Sallè de Bains. Il letto
singolo è stato invece realizzato appositamente per la mostra. Questi modelli, realizzati per la mostra nei
colori e materiali specifici utilizzati all'epoca, sono stati immaginati come essenziali ‘attrezzature’
domestiche per vari usi, dallo studio al relax e alla conversazione.
Al fine di garantire un'analisi accurata e approfondita degli interni del Salon d'Automne, Cassina ha
inizialmente sviluppato una serie di modelli di studio, in accordo con Pernette Perriand e la Fondazione
Le Corbusier, realizzati con le stesse tecniche di produzione degli anni '20. Questo specifico processo di
ricostruzione offre una visione completa dei dettagli tecnici e delle scelte formali fatte all'epoca in
relazione ai mezzi disponibili a Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. Oggi, questi prototipi
fanno parte dell'Archivio Storico di Cassina presso la sede dell'azienda a Meda come prova tangibile della
capacità di ricerca dell'azienda.

Maison du Jeune Homme
La Maison du Jeune Homme (1935) fu un progetto abitativo che Charlotte Perriand propose per la sezione
francese dell'Esposizione Universale di Bruxelles. Lo spazio è stato progettato per ‘un atleta intellettuale’
in cui l'area di studio era separata dall'area dedicata allo sport da un casier indipendente e da una rete
funzionante come una partizione trasparente.
Per questa sezione della mostra, Cassina ha ricostruito il Table en ardoise, una variante del tavolo
disegnato da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand per l'appartamento di Le Corbusier a
Parigi nel 1934. Al posto del piano in marmo, questa versione ha il piano in ardesia con una serie di
scanalature funzionali per contenere matite e penne. Il casier, o bahut manifeste, ha la stessa base di
sostegno a corolla del Table en ardoise e un interno ben organizzato per classificare i documenti. La porta
centrale di questo sistema modulare ha un pannello decorativo zincato con un'incisione di un dettaglio del
piano urbanistico, il Plan Voisin di Le Corbusier, mentre un secondo pannello decorativo sul lato include
disegni tratti da Précision sur un état present de l'architecture et de l'urbanisme di Le Corbusier.

Proposition d'une Synthèse des Arts
L’installazione Proposition d’une Synthèse des Arts (1955) di Charlotte Perriand faceva parte di una
mostra che si tenne a Tokyo. Nel 2013, per la mostra Charlotte Perriand et le Japon a Saint Etienne in
Francia, Cassina ricostruì fedelmente i prototipi di una serie di librerie che fecero parte di questo progetto.
Ora parte degli Archivi Storici di Cassina sono in mostra insieme a nuove ricostruzioni tra cui la geniale
Double chaise-longue. Questo pezzo è stato originariamente progettato nel 1952 per la villa di Maurice
Delage, il direttore di un'azienda che produceva mine a Conakry. Progettata per incoraggiare la
conversazione, ha una seduta inclinata per poter tenere la testa in basso e i piedi al di sopra del cuore per
far riposare le gambe gonfiate dal caldo tropicale.

Refuge Tonneau
Charlotte Perriand adorava le montagne e in particolare le Alpi dove trascorreva molto tempo a
camminare, sciare e arrampicare. Nel 1938, insieme a Pierre Jeanneret, sviluppò un unico modellino in
scala di un rifugio di montagna mobile, il Refuge Tonneau.
Ispirata a una giostra fotografata in Croazia, la sua struttura leggera a dodecaedro è stata immaginata con
materiali industriali: pannelli in alluminio facili da montare e una struttura metallica con un palo centrale
e una sommità che richiamano un grande ombrellone con dodici raggi. Ma il vero capolavoro è l’interno
costruito in legno d’abete: naturale e accogliente unisce la bellezza alla funzionalità.
La sua forma a navicella spaziale e le aperture a oblò ricordano il mondo aeronautico e anticipa in modo
impressionante alcuni progetti disegnati decenni dopo come la Concordia Stations in Antartide (2002) e
la Mars Society Desert Research Station (2011).
Il Refuge Tonneau è stato prodotto per la prima volta da Cassina nel 2012 in collaborazione con Pernette
Perriand Barsac and Jacques Barsac sulla base di schizzi e note originali per rendere pubblico questo
progetto visionario che altrimenti sarebbe rimasto sconosciuto. Per la mostra, questa autentica costruzione
è stata prestata dalla sede di Cassina dove è di solito esposta.
Entrando nel rifugio, si nota immediatamente come la capacità di organizzazione e microarchitettura di
Charlotte Perriand sia esemplare, facilitando i gesti quotidiani che legano uomo e arredi negli spazi ridotti.
Progettato per ospitare otto persone, ogni dettaglio è stato studiato e ogni cosa ha il proprio posto; la stufa
all'interno del tubo centrale in acciaio riscalda l'intero ambiente, le sedute del piano inferiore si ribaltano
e si trasformano in letti grazie a un sistema di cinghie in cuoio ispirate ai vagoni letto dei treni dell'epoca,
un secchio con un rubinetto sopra il lavello scioglie la neve in acqua corrente e i portasci sono sistemati
dietro la porta per mantenere ordinato l'ingresso.

Una nuova modernità
Pioniera della modernità, architetto e designer, Charlotte Perriand si è impegnata a definire un'art de vivre
completamente nuova e in netta contrapposizione con i codici tradizionali della sua epoca. Il suo obiettivo
era quello di mettere le esigenze dell’uomo al centro di ogni singolo progetto, disegnando interni e mobili
sia per progetti commissionati che per uso personale usando materiali e lavorazioni locali.
Cassina ha meticolosamente riprodotto fedeli ricostruzioni di alcune delle sue opere più interessanti per
questa mostra. La Banquette Méandre (1937/40), per esempio, fu progettata durante il periodo di
soggiorno di Charlotte Perriand in Giappone, dove fu chiamata come consulente per l’arte industriale nel
1940 dando un impulso moderno alla produzione giapponese. Presentato per la prima volta all'UAM -
Union Artistes Modernes (1937), questo modello è stato aggiornato per una mostra in Giappone nel 1940
come consiglio per arredare una casa moderna. La panca, composta da elementi modulari con struttura in
legno e doghe in bambù, ha sedute che vengono assemblate perpendicolarmente grazie alla giunzione di
tavoli quadrati bassi su cui sono state disposte le fotografie scattate da Charlotte Perriand stessa.
Questo pezzo, come la poltrona Fauteuil en bambou (1940) e il letto Lit bambou et bois avec appui-tête
(1940), sono esempi perfetti di come Charlotte Perriand abbia usato i materiali naturali a sua disposizione
durante il soggiorno in Asia (1940-1941 /1953-1955 in Giappone, 1942-1946 in Indocina).
Pezzi commissionati come il tavolo da pranzo in legno Table à gorge (1935) e la scrivania Bureau
boomerang pour Jean-Richard Bloch (1938) sono stati appositamente studiati e ricostruiti da Cassina per
la mostra.
Quest'ultimo è stato progettato da Charlotte Perriand per l'ufficio di Bloch, intellettuale, scrittore, co-
direttore del giornale Ce Soir e fondatore del Comitato di supervisione per scrittori antifascisti. Charlotte
Perriand propose questa forma a boomerang in modo che Bloch potesse sedersi al centro mentre i suoi
dipendenti erano in grado di dargli piena attenzione sedendosi lungo la parte convessa della scrivania.
Grazie al piano a forma organica e alla posizione delle tre gambe, undici persone potevano sedersi
comodamente senza disturbarsi a vicenda. La scrivania ha due diverse aree di lavoro sapientemente
definite, una per la scrittura e una per la consultazione di documenti o lettura, e presenta un classificatore
sospeso e un compartimento funzionale per contenere il telefono, la carta e le penne. Dietro la scrivania,
la libreria Rangement mural (1938) era posizionata per consentire a Bloch di raggiungere e consultare
comodamente i suoi documenti. Anche questo modello è stato prodotto da Cassina per la prima volta per
questa mostra.
Oltre a queste autentiche ricostruzioni, una selezione di opere della Collezione Cassina I Maestri
disegnata da Charlotte Perriand arredano le gallerie per l’uso da parte dei visitatori, tra cui la panca Refolo
di Charlotte Perriand e le poltrone LC2 di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand.

“Le monde nouveau de Charlotte Perriand”
Comitato scientifico: Jacques Barsac, Sébastien Cherruet, Gladys Fabre, Sébastien Gokalp e Pernette
Perriand.
Consigliere scientifico per le ricostruzioni: Pernette Perriand Barsac e Arthur Rüegg.

Charlotte Perriand
Charlotte Perriand (1903-1999) fa parte a pieno titolo di quell’avanguardia culturale che fin dai primi decenni
del XX secolo ha promosso un profondo rinnovamento dei valori estetici e ha dato vita a una sensibilità
propriamente moderna del vivere quotidiano. In questo contesto, il suo contributo specifico si focalizza sugli
spazi dell’architettura d’interni che vengono concepiti come motore di un nuovo modo di abitare che è tutt’oggi
al centro dello stile di vita contemporaneo.
Agli inizi del suo percorso professionale è acclamata dalla critica per il suo Bar sotto il tetto, esposto al Salon
d’Automne del 1927, interamente costruito in rame nichelato e alluminio anodizzato. Lo stesso anno, a soli
ventiquattro anni, comincia una collaborazione decennale con Le Corbusier e Pierre Jeanneret, presso il famoso
atelier di rue de Sèvres 35 a Parigi.
La sua presenza nell’atelier è visibile in tutti gli arredi disegnati con Le Corbusier e Pierre Jeanneret: Charlotte
Perriand diventa così un caposaldo del progetto di rinnovamento promosso dagli architetti, aggiungendo in
particolare una dimensione d’umanità al talvolta freddo razionalismo di Le Corbusier. Nei suoi progetti riesce
ad animare gli oggetti fondamentali della quotidianità con nuovi valori estetici: in particolare il suo talento e
intuito nella scoperta e nell’uso di nuovi materiali si manifestano in tutta la loro estensione.
L’associazione decennale con Le Corbusier e Pierre Jeanneret e l’esperienza giapponese rappresentano
momenti di intensa effervescenza creativa nella vita di Charlotte Perriand. Durante il suo lungo soggiorno in
estremo oriente (1940-1946) si rivela appieno il suo talento d’artista, attraverso una reinterpretazione della
realtà dell’abitare che mette in risonanza tradizione e modernità: a titolo d’esempio si possono citare gli arredi
realizzati con le antiche tecniche di lavorazione del bambù, capaci di esaltare le nuove forme già sperimentate
con i tubolari d’acciaio.
La sua attività professionale si concentra anche su di una serie di progetti originali ed equilibrati, commissionati
da enti e imprese di primo rango, del calibro di Air France, nonché da diverse istituzioni straniere, a
testimonianza di una fama che ha ormai acquisito una dimensione internazionale.
Cassina detiene i diritti esclusivi mondiali per la riedizione delle opere di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e
Charlotte Perriand con un'attenta ricerca filologica condotta in accordo con le fondazioni e gli eredi ufficiali.
L’azienda firmò il contratto per produrre i primi quattro pezzi della Collezione LC nel 1964, mentre Le
Corbusier e i coautori erano ancora vivi. Charlotte Perriand continuò a lavorare a stretto contatto con Cassina
sullo sviluppo di questa collezione fino alla sua morte nel 1999.
Nel 2004 Cassina ha presentato la Collezione Charlotte Perriand in collaborazione con Pernette Perriand
Barsac, la sua unica erede e assistente per vent'anni, per fornire una visione ampia e completa del suo poliedrico
lavoro. Questa collezione, in continua evoluzione, cattura il cuore creativo di ogni design, valorizzandolo e
portandolo nel mondo di oggi in una combinazione equilibrata di passato e presente.
Cassina
Fondata da Cesare e Umberto Cassina nel 1927 a Meda, Cassina inaugura nell’Italia degli anni ‘50 l’industrial
design secondo una logica totalmente inedita che segna il passaggio dalla produzione artigianale a quella
seriale.
Cassina è la prima azienda ad assumere un’attitudine di ricerca e di innovazione, unendo la tecnologia a
un’artigianalità di grande tradizione. Per la prima volta importanti architetti e designer sono coinvolti e
incoraggiati a immaginare nuove forme da trasformare in progetti, una caratteristica che ancora distingue
l’azienda.
Oggi ‘The Cassina Perspective’ raccoglie i valori dell’azienda per esprimere il meglio del design
contemporaneo - avanguardia, autenticità, eccellenza e connubio di capacità tecnologica e sapienza manuale -
e propone un orizzonte ampio di configurazioni per la casa in cui i prodotti dall’anima più innovativa e le icone
del moderno creano insieme ambienti completi e accoglienti, dialogando secondo un codice di eccellenza
progettuale unico.

cassina.com
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