Il Telelavoro e le sue regole - Introduzione al telelavoro a cura di Patrizio di Nicola - Coris
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Il Telelavoro e le sue regole parte 1 Introduzione al telelavoro a cura di Patrizio di Nicola
Telelavoro: il lavoro nella Società dell’Informazione • Conosciuto nei paesi di lingua inglese come Telework (in Europa) o Telecommute (in Nord America) può essere definito come una modalità di lavoro indipendente dalla localizzazione geografica dell’ufficio o dell’azienda mediante l’impiego di sistemi informatici e telematici. • E' applicabile sia ai lavoratori dipendenti che al lavoro autonomo e a una vasta gamma di professioni o lavori, svolti in grandi e piccole imprese di tutti i settori produttivi.
La storia del telelavoro: gli anni ‘60 • La disponibilità di grandi computer, terminali e reti di collegamento porta alcuni futurologi americani a parlare della possibilità di lavorare da casa; • Alcuni si spingono oltre e prevedono il ritorno dell’industria casalinga pre-industriale, “con il computer al posto del filatoio”.
La storia del telelavoro: gli anni ‘70 • La crisi petrolifera impone la riduzione dei consumi energetici; • Jack Nilles conia il termine “telecommuting” per indicare lo spostamento telematico del lavoro anziché quello fisico dei lavoratori; • AT&T, Bell e altre compagnie telefoniche americane e canadesi iniziano a sperimentare internamente il telelavoro, spesso come test per la commercializzazione di nuovi prodotti e servizi.
La storia del telelavoro: gli anni ‘80 • Passati i motivi che lo rendevano immediatamente appetibile, il telelavoro rimane nei pensieri degli studiosi e delle aziende di informatica; • Intanto la disponibilità di computer personali e casalinghi aumenta e con esso il numero delle persone, spesso lavoratori autonomi, che hanno l’ufficio in casa (home-office); • Le grandi aziende, grazie a Internet, iniziano ad aprire le reti interne a chi vuole lavorare da casa oltre l’orario d’ufficio.
La storia del telelavoro: gli anni ‘90 • Il terremoto di San Francisco dimostra l’utilità pratica del telelavoro; • La Commissione Europea con il Libro Bianco di Delors lancia la sfida alla disoccupazione; • Il Rapporto Bangemann individua nel telelavoro una delle applicazioni chiave della Società dell’Informazione; • Il Vice Presidente americano Al Gore lancia il progetto delle Information Superhighways; • Si moltiplicano gli studi e le sperimentazioni del telelavoro, nascono i primi telecentri e le associazioni di telelavoratori; • I governi americani e europei lanciano programmi di finanziamento e incentivazione del telelavoro; • Internet permette il telelavoro a basso costo e alla portata di molte piccole imprese; • Sono disponibili software per il telelavoro (Groupware, Video comunicazione)
il telelavoro è molto di più di una semplice tecnica per delocalizzare gli uffici: permette di rendere il lavoro indipendente sia dalle restrizioni geografiche che temporali: le persone possono così decidere modi e luoghi del proprio lavoro.
Il telelavoro non è... • una professione e tantomeno un mestiere: per sua natura, è applicabile sia ai lavoratori dipendenti che a quelli autonomi e a una vasta gamma di diverse attività. • un “lavoro atipico”: non tutti i telelavoratori hanno un contratto specifico. • tra i lavoratori dipendenti è consuetudine formalizzare il rapporto di telelavoro.
alcune definizioni: • Ogni forma di sostituzione degli spostamenti di lavoro con tecnologie dell'informazione. • Qualsiasi attività alternativa di lavoro che faccia (Jack Nilles, Jala International) uso delle tecnologie della comunicazione non • Forma di lavoro effettuata in luogo distante richiedendo la presenza del lavoratore dall'ufficio centrale o dal centro di nell'ambiente tradizionale dell'ufficio. (Martin produzione e che implichi una nuova Bangemann, Commissario Europeo) tecnologia che permetta la separazione e • Qualsiasi attività svolta a distanza dalla sede faciliti la comunicazione.(Ufficio dell'ufficio o dell'azienda per cui si lavora, Internazionale del Lavoro BIT - Ginevra) quindi anche senza ricorrere a strumenti • Un'attività si configura come telelavoro telematici. (Domenico De Masi, Sociologo) qualora siano rispettate le seguenti • Lavoro a distanza svolto con l'ausilio delle condizioni: tecnologie telematiche.(Francesco Fedi, - esista una delocalizzazione dell'attività Fondazione Ugo Bordoni) rispetto alla sede tradizionale di lavoro • Prestazione flessibile di lavoro personalizzato - si usino strumenti telematici nello nei servizi telematici (Vittorio Frosini, Giurista) svolgimento del lavoro • Prestazione di chi lavori con un videoterminale - l'attività svolta a distanza abbia topograficamente al di fuori delle imprese cui la caratteristiche di sistematicità prestazione inerisce. (Gino Giugni, Giurista) - esista un rapporto di lavoro basato su un contratto in esclusiva (Giampiero Bracchi e • Modalità flessibile di lavoro a distanza, svolto Sergio Campodall'Orto, L'Impresa, n. 10, utilizzando mezzi informatici e di 1995.) telecomunicazione per una sistematica interazione con l'azienda o l'ente (Franco Morganti, Databank Consulting) • Fonte: Teléma numero 2, autunno 1995
Definizioni telelavoro: elementi comuni • 1. tecnologia • 2. delocalizzazione • 3. sistematicità e interazione elementi problematici: • contratto ed esclusività • pubblico o privato?
Quanti sono i telelavoratori? • Quale definizione usare per “misurare” i telelavoratori? • Ogni definizione presuppone criteri e conteggi differenti, che rischiano di diventare obsoleti nel tempo. • Diversi utenti possono aver bisogno di avere informazioni su diverse tipologie di telelavoratori.
Ogni ricerca sul telelavoro necessita di un’avvertenza. Il ruolo delle definizioni • Misurare il telelavoro è come misurare la lunghezza di un elastico: tutto dipende da quanto esso è teso (Qvortrup) • Approccio definitorio: si fornisce a un campione rappresentativo di popolazione una definizione di TL e si chiede all’intervistato se pratica o ha praticato TL. • Rischi: obsolescenza, desiderabilità o indesiderabilità sociale
Telelavoro nel mondo 800 Giappone 2.090 5.518 1994 USA 15.700 1999 1.437 TOTALE EU 9.009 Dati espressi in migliaia
Il telelavoro in Europa: L’indagine ECATT BIT: Forma di lavoro effettuata in luogo distante dall'ufficio centrale o dal centro di produzione e che implichi una nuova tecnologia che permetta la separazione e faciliti la comunicazione
Quanti Telelavoratori nel 2003? Percentuale dei telelavoratori nel mondo
Può espandersi molto Percentuale di occupati che svolgono un’attività telelavorabile, fonte: SIBIS, 2003
Telelavoro oggi • E’ indiscutibile che oggi si parli di telelavoro molto meno di quanto si facesse all’inizio del 2000, allorquando le parti sociali firmarono i primi grandi accordi nazionali e internazionali; • Il telelavoro si è trasformato, in smart work, ufficio virtuale, lavoro mobile, prestazioni svolte oltre l’orario di lavoro e nei giorni festivi, ecc., e si è tanto diffuso che e’ diventato “invisibile”, quasi normale. Pagina 17
Smart Work (o Lavoro Agile) • Smart Work: forma flessibile e semplificata di lavoro da remoto che aumenta la produttività del lavoro e facilita la conciliazione dei tempi. • Lo Smart Work , secondo l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, porterebbe ad un aumento medio della produttività del 5,5% e alla riduzione dello 0,5% di viaggi e trasferte, con guadagni sino a 27 miliardi e risparmi diretti dell’ordine di 10 miliardi di euro. • Esiste una legge approvata a maggio 2017 e una Direttiva per la PA del luglio 2017 Pagina 18
I luoghi comuni infranti • Non esiste segregazione di genere tra i telelavoratori, anzi all’inizio gli uomini erano la maggioranza (80%). Oggi le donne costituiscono la maggioranza dei telelavoratori in Italia (ma non nelle altre nazioni). • Il telelavoro non è riservato esclusivamente alle professioni con bassa qualifica: solo il 7% dei telelavoratori ha un lavoro con scarso contenuto professionale, il 36% ha un lavoro a media specializzazione e il 57% svolge un lavoro altamente qualificato.
Quanto lavorano ? 45 Telelavoratori regolari 40 Telelavoratori occasionali 35 Non telelavoratori 30 25 20 15 10 5 0 Meno Orario +1-5% +6-10% +11-20% >20% dell'orario contrattuale contrattuale
Diffusione del telelavoro per settore produttivo (valori %) In quali settori il TL è più diffuso? Diffusione del telelavoro per dimensione d'impresa (valori %) Fonte: ECATT 1999
Tipologie di telelavoro • Telelavoro Office- • Telelavoro da casa to-Office (chi fa o domiciliare parte di un team (postazione attrezzata) disseminato per il • Telelavoro da mondo e lavora con centri satelliti o di groupware o vicinanza (centri Internet.) attrezzati per il • Azienda Virtuale telelavoro vicino alla (azienda che esiste sua abitazione) soltanto in rete) • Telelavoro mobile (il lavoratore si porta forme miste di telelavoro: i con sé l’ufficio) multilocational eWorker
Ma possiamo anche classificarlo come: • Telelavoro “full time” In base alla frequenza • Televoro “part-time” o alternato • Telelavoro “occasionale” • Telelavoro on-line In base all’organizzazione tecnica • Telelavoro off-line • Telelavoro dipendente • Telelavoro free-lance o In base al rapporto autonomo contrattuale • Telelavoro interinale
Quali attività vengono svolte in telelavoro? (risultati dell’indagine pilota Stile) attività pratiche attività cognitive fornire informazioni/attività di help desk lettura documenti assistenza informatica on line stesura documenti, articoli, curare o aggiornare pagine rapporti web/predisposizione schede informative e bibliografiche progettazione attività creazione applicazioni reperire ed elaborare dati/consultare banche dati/catalogare informazioni informatiche ricerca informazioni internet sviluppo software attività relazionali pratiche amministrative formazione a distanza: contatti aziende, partner, clienti, preparazione lettere progettazione e e altre sedi azienda operazioni finanziarie preparazione lezioni attività di consulenza traduzioni valutazione informazioni coordinamento/organizzazione trascrizione testi ed editing incontri controllo dati e testi preparazione presentazioni posta elettronica lavori di grafica promozione prodotti/telemarketing Fonte: Stile- invio dati gestione studenti in FAD IRES 2003
Ma quali sono i vantaggi del telelavoro? PER L’AZIENDA • calo dell’assenteismo PER I LAVORATORI • flessibilità organizzativa • diminuire il tempo e la spesa degli spostamenti • produttività lavoro • conciliare vita privata e • risparmio spazi lavoro aziendali • più tempo per sé • serenità PER L’AMBIENTE • riduzione traffico e inquinamento
Un esempio: benefici per l’ambiente RIDUZIONE CONSUMI ENERGETICI Giorno Anno TELELAVORATORI CALL-CENTER (Telecom Italia – 2000) Km percorsi in meno con auto privata 3.700 1.050.000 Litri di benzina risparmiati 336 94.000 Minore emissione di monossido carbonio (kg) 63 17.721 Minore emissione di biossido di azoto (kg) 0.7 205
…e le criticità? AZIENDA • gestione organizzativa più LAVORATORI complessa e valutazione per • isolamento, risultati (anche i capi soprattutto devono cambiare organizzativo qualcosa) • workaholismo
Per il Lavoratore Per l’A zienda VANTAG G I SV A N T A G G I VANTAG G I SV A N T A G G I D iminuzione del M inore visibilità e A umento della D ifficoltà nella tempo dedicato agli carriera produttività (tra il gestione dei spostamenti 10 e il 45% ) lavoratori distanti Lavoro secondo le Isolamento, D iminuzione dei R iorganizzazione proprie riduzione della vita costi e delle culturale dei disponibilità e relazionale esterna dimensioni processi aziendali bioritmi aziendali A umento del tempo D iminuzione del M aggiore D iversi contratti libero tempo libero motivazione dei di lavoro da (sindrome del dipendenti gestire W orkhaolic) C ontrollo per M inore guida e R iduzione del C onflittualità con obiettivi aiuto nel lavoro numero e ruolo dei i capi intermedi (self control) capi intermedi M aggiore vicinanza M aggiore vicinanza M inori spese per M aggiori spese alla famiglia e alla famiglia e l’affitto degli per apparati di amici amici immobili e il turn telecomunicazion over e e formazione Libera scelta del R iduzione della M aggiore R idiscussione posto dove vivere distinzione spaziale flessibilità dell’organizzazio- tra casa e ufficio organizzativa ne aziendale
La mia tesi • Il telelavoro è contemporaneamente fallito (laddove aveva la pretesa di divenire sostituzione totale del lavoro svolto in ufficio con quello svolto a casa), si è diffuso in molti lavori basati sulle ICT (si pensi a chi lavora nel Web o nei centri di calcolo) e si è trasformato (come nel caso di chi ha lavori che prevedono la presenza in più luoghi fisici diversi). Pagina 29
• In Italia molte esperienze di telelavoro nella P.A. sono state caratterizzate da un approccio eminentemente “sperimentale” che tale è rimasto anche dopo molti anni. • Nonostante il valore economico o sociale delle esperienze realizzate, esse sono state spesso viste come “altro da sé” rispetto alla ratio organizzativa. • Invece introdurre il telelavoro nella P.A. deve far parte di una strategia congiunta di ottimizzazione dei costi e di soluzione di problemi organizzativi al fine di creare assetti orari e spaziali nuovi, che possano condurre a legami Ente-lavoratore migliori, basati sul lavoro come atto produttivo da misurare in base alla produttività anziché sulla quantità di prestazione erogata. Pagina 30
Telelavoro embedded, innovazione organizzativa e responsabilità etica verso i cittadini • Arrivano nelle PA i “giovani digitali”: persone che hanno studiato nei momenti di massima espansione di internet, e ne condividono in maniera quasi naturale le logiche. Portano tempi e modi di lavorare nuovi, proliferano la condivisione e i social network • Emerge l’organizzazione “Open Source”: le persone si riconoscono in comunità di pratica e basano le loro appartenenze e leadership sui sistemi di reputazione. Il telelavoro tra queste comunità è endemico, come anche la flessibilità oraria del lavoro. Pagina 31
• L’attuale contingenza richiede alla P.A. e alle Università di ripensarsi rapidamente e rappresenta un’occasione per riflettere anche sul modello di telelavoro. • Le esperienze esistenti oggi derivano da una normativa vecchia di 20 anni e mai manutenuta, con la conseguenza che il telelavoro è fortemente proceduralizzato, sia per quanto riguarda la progettazione, sia per la gestione del rapporto tra orario, produttività e compiti affidati. • Le regole possono essere ripensate, al fine di rendere il telelavoro utile agli scopi dell’organizzazione e delle persone che cercano flessibilità Pagina 32
Le sfide del futuro 1 • Aumentare, senza timori, il numero di telelavoratori, giungendo ad una percentuale pari almeno al 10% della dotazione organica. Ciò farà nascere l’esigenza di gestire Workflow tramite cui tracciare i lavori in corso nei diversi uffici e la suddivisione degli stessi tra le diverse persone, con verifica degli stati di avanzamento; Pagina 33
Le sfide del futuro 2 • Avviare ogniqualvolta sia possibile e conveniente un sistema di “desk sharing” inteso a creare spazi di lavoro condivisi – indipendenti geograficamente dai Servizi di appartenenza – che permetta di far insistere su uno stesso spazio fisico almeno due telelavoratori. Il sistema deve essere supportato da una apposita applicazione di “prenotazione scrivania” effettuata dai telelavoratori in funzione delle giornate ed orari di presenza in ufficio, siano esse programmate o meno. Pagina 34
Tre regole semplici e chiare • Il Luogo di lavoro non è più centrale, spesso rappresenta il posto peggiore dove lavorare, ma è un luogo ottimo per i rapporti sociali e professionali. • L’orario di lavoro, i tornelli e i metodi di controllo burocratici non rappresentano una garanzia che una persona davvero lavori (e con la qualità che gli utenti si attendono). • Meglio fidarsi che controllare, a patto che si affidino compiti precisi, obiettivi e scadenze a ciascuno. Bisogna passare dal «management by view» al «management by vision» Pagina 35
In conclusione… • il telelavoro è solo la punta dell'iceberg, la parte visibile di un innovativo eco-sistema digitale che si estende tra le imprese, la P.A. e nella società nel suo complesso • E’ indispensabile affrontare i nodi che il telelavoro – nella sua nuova forma attuale - apre alle P.A., alle organizzazioni di rappresentanza e agli stessi lavoratori. Pagina 36
…Grazie per l‘attenzione... www.dinicola.it
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