Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso

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Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
Le Tappe Venete                            al       Giro
d’Italia 2020

  La Regione Veneto ospiterà l’arrivo di Monselice, la
 cronometro del vino da Conegliano a Valdobbiadene e la
            partenza di Bassano del Grappa.

  Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia con il
      Trofeo senza Fine, insieme a Paolo Bellino,
  Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS
  Sport, Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia e i
     rappresentati dei Comitati delle Tappe Venete

Verona – Sono state presentate, a CosmoBike Show a Verona
Fiere, le tappe del prossimo Giro d’Italia che interesseranno
la Regione Veneto. La Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport /
La Gazzetta dello Sport, andrà in scena dal 9 al 31 maggio. La
Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
prima tappa veneta, in ordine cronologico, interesserà la
provincia di Padova con l’arrivo a Monselice venerdì 22
maggio. Il giorno successivo impegnativa frazione a
cronometro, interamente nella provincia di Treviso, da
Conegliano a Valdobbiadene. È la Prosecco Superiore Wine
Stage. Mercoledì 27 maggio sarà Bassano del Grappa, in
provincia di Vicenza, ad essere sede di partenza di una delle
tappe di montagna del Giro, quella che terminerà a Madonna di
Campiglio.

Paolo Bellino e Mauro Vegni, insieme ai vincitori della
Corsa Rosa 1990, 2000 e 2010: Gianni Bugno, Stefano
Garzelli e Ivan Basso, hanno discusso sul valore e sul
significato della Maglia Rosa.

LE TAPPE

Cervia – Monselice
Tappa di pianura con finale col botto. Dopo quasi 160 km
costantemente in pianura per raggiungere la cittadina euganea
si affrontano due impegnative salite dei Colli Euganei: il
Roccolo (un classico del Giro del Veneto) 4 km con inizio e
Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
fine durissimi (tra il 18 e il 20%) e quindi il Muro di
Calaone con 2 km che in diversi punti toccano il 18%. Segue
un’ampia discesa su Este e breve tratto pianeggiante fino
all’arrivo.

Conegliano – Valdobbiadene

Cronometro interamente nel territorio del Prosecco Superiore
ora Patrimonio dell’Umanità. É interamente caratterizzata da
salite e discese a volte anche impegnative (Muro di Ca’ del
Poggio pendenze fino al 19%). Un esercizio contro il tempo che
costringerà a valutare bene la gestione delle energie.
Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio

Tappa di montagna dove si affrontano oltre 5000 m di
dislivello concentrati in poche salite raccordate da
ondulazioni senza veri tratti di respiro. In Veneto, dopo la
partenza, si scala l’inedita Forcella Valbona (oltre 20 km di
ascesa dalla pianura fino a quasi 1800m), il Monte Bondone
dal versante inedito di Aldeno (seconda parte oltre il 10%),
il passo Durone e la salita finale di Madonna di Campiglio.

DICHIARAZIONI
Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha
dichiarato: “Ci siamo, il Veneto torna a vestirsi di Rosa. Con
rinnovato entusiasmo e con la tradizionale passione per lo
sport del pedale. E sarà un Giro d’Italia frizzante, in ogni
senso: per l’entusiasmo che accompagnerà sulle strade della
regione atleti, carovana e organizzatori, per la chicca della
crono Conegliano-Valdobbiadene nel cuore delle colline del
Prosecco Patrimonio Universale dell’Unesco, per il botto che
potrebbe uscire dalla Cervia-Monselice, per il fascino di
Bassano del Grappa, “capitale” degli alpini, che darà il via a
una delle tappe alpine per antonomasia, con arrivo a Madonna
di Campiglio. Ci sarà pane per tutti i denti: per i velocisti
a Monselice se sapranno passare indenni due trappole come il
Roccolo e il muro di Calaone; per i passisti-scalatori tra
Conegliano e Valdobbiadene: saliscendi su colline di bellezza
universale con l’insidia del tremendo Muro di Cà del Poggio,
capace, in certe condizioni, di fare vittime illustri, perché
Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
in quei pochi chilometri puoi perdere tempo prezioso
nell’economia della classifica generale. Per gli scalatori
che, partendo da Bassano, andranno verso le Dolomiti, altro
Patrimonio Universale dell’Unesco che abbraccia il Giro
d’Italia. Così come lo abbracciamo tutti noi veneti, grati
agli organizzatori e al direttore Mauro Vegni per questo nuovo
capitolo della never ending story d’amore tra il Veneto e il
ciclismo”.“Veronafiere ha una forte esperienza di
organizzatore di eventi passion driven e con CosmoBike 2020
possiamo dire a buon diritto di aver reso Verona la capitale
della bici, con un appuntamento che apre la stagione
ciclistica con i suoi protagonisti e offre tutti gli aspetti
legati alle due ruote: sport, ebike, turismo, mobilità,
sicurezza” – sottolinea il Direttore Generale di Veronafiere,
Giovanni Mantovani. “Un evento green, giovane e social che
abbiamo lanciato nel nuovo format nel febbraio dello scorso
anno e già da questa edizione stiamo raccogliendo i frutti
con la presenza di tutti i principali brand del settore. Nel
giugno 2019 abbiamo avuto anche l’onore di ospitare l’ultima
tappa a cronometro del Giro d’Italia, mentre durante i due
giorni di CosmoBike Show teniamo a battesimo le tappe venete
della competizione più amata dai tifosi, non solo
italiani”Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore
Generale di RCS Sport ha dichiarato: “Il Giro d’Italia è per
il gruppo RCS un evento in continua crescita e che vogliamo
sviluppare anno dopo anno. Veneto per il ciclismo vuol dire
alta fedeltà alla Corsa Rosa ed eccellenza internazionale.
Tanti dei nostri partner vengono da questa regione che da
sempre dà lustro al nostro Paese. Anche quest’anno avremo
quasi 200 televisioni collegate nei 5 continenti che ci
permetteranno di raggiungere una audience potenziale di oltre
800 milioni di persone. Verranno trasmesse immagini di
altissima qualità, focalizzate sia sulla parte sportiva che su
quella paesaggistica, artistica e culturale che sono le
eccellenze d’Italia”.
Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha sottolineato
come “Il rapporto della Corsa Rosa con il Veneto è storico e
risale agli albori. Quest’anno il rapporto con la Regione
Veneto si è consolidato ancora una volta. L’arrivo a Monselice
con un finale durissimo, la spettacolare cronometro del
Prosecco Superiore tra Conegliano e Valdobbiadene e la
Le Tappe Venete al Giro d'Italia 2020 - Il Discorso
partenza da Bassano del Grappa saranno alcuni momenti chiave
del Giro 103. Sono certo che sarà una grande festa dello sport
e del ciclismo in particolare, nella Regione che ha il numero
di appassionati e praticanti più alto d’Italia”.

                      Photo Credit: LaPresse
Press Giro d’Italia

TEATRO GIOVANNI DA UDINE
OPERETTA, DOMANI 18/02/20 E’
DI SCENA “IL PIPISTRELLO” DI
JOHANN STRAUSS
Il vivace intreccio della commedia degli equivoci, le
irresistibili danze, le meravigliose musiche di Johann
Strauss: nessun periodo è migliore del Carnevale per portare
in scena Il Pipistrello, operetta fra le più celebri e
rappresentate al mondo. Ritorna quindi sul palcoscenico del
Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 18 febbraio 2020 con
inizio alle 20.45 questo grande classico nel nuovo, smagliante
allestimento della sempre applauditissima Compagnia Abbati,
accompagnata dall’Orchestra Città di Ferrara e dal Corpo di
ballo il Balletto di Parma. Nel Pipistrello ieri e oggi si
fondono alla perfezione. Com’è noto, tutta la vicenda ruota
attorno ad un sontuoso ballo in maschera dove apparenza e
realtà si confondono e dove tutti celano la propria vera
identità fino all’epilogo, allietato da un immancabile
brindisi. Mettendo in scena nel 1874 ambienti e personaggi
contemporanei, Johann Strauss violava una delle più solide
convenzioni del costume musicale e creava un’operetta moderna
fin nel profondo. Una modernità, quella del capolavoro
straussiano,    che   trova   nuovo  vigore   in   questo
Pipistrelloinaspettatamente attuale che piacerà davvero a
tutti, firmato dalla Compagnia Corrado Abbati applaudita
ospite sul palcoscenico del Giovanni da Udine in diverse
fortunate                                     occasioni.

Sul palcoscenico, ad interpretare i ruoli brillanti di questa
straordinaria operetta, troveremo Antonella Degasperi,
Fabrizio Macciantelli, Giovanna Iacobellis, Davide Zaccherini,
Mariska Bordoni, Lorenzo Frola, Federico Bonghi, Cristina
Calisi, Lorenzo Marchi, Alessandro Zanni e il corpo di ballo
de il Balletto di Parma. Direzione musicale di Marco Fiorini,
allestimento scenico di InScena Art Design, coreografie di
Francesco Frola, adattamento e regia di Corrado Abbati.
Produzione Compagnia Corrado Abbati in coproduzione con
Fondazione Teatro A. Ponchielli di Cremona.La storia della
Compagnia Corrado Abbati si snoda lungo più di venticinque
anni di attività durante i quali ha realizzato oltre una
cinquantina di allestimenti. Il suo repertorio spazia dai
titoli più noti e “popolari” –     come La vedova allegra di
Franz Lehár su libretto di Victor Léon e Leo Stein, il
Pipistrello di Johanna Strauss su libretto di Carl Haffner e
Richard Genée, Cin-ci-làe Il paese dei campanelli della coppia
artistica Carlo Lombardo/Virgilio Ranzato – alle operette meno
famose ma sempre ricche di fascino come Al Cavallino Bianco di
Ralph Benatzky su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik
Charel, fino alle commedie musicali: per citarne alcuneTea for
Two di Vincent Youmans, My Fair Lady di Frederick Loewe,
Hello, Dolly! di Jerry Herman, Can Can di Cole Porter, Bulli e
Pupe di Frank Loesser, Singin’ in the rain di Nacio Herb
Brown, La Principessa Sissi con le musiche originali di
Alessandro Nidi, dedicato alla figura dell’amatissima
Elisabetta di Baviera. Dalla grande tradizione musicale
viennese alla “piccola lirica” italiana, la Compagnia Abbati
continua a distinguersi per la varietà e le qualità degli
allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e
fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro
d’operetta in Italia. Ospite più volte del nostro Teatro, la
Compagnia ha calcato per l’ultima volta il nostro palcoscenico
nel febbraio 2019 con Scugnizza di Carlo Lombardo su musica di
Mario Costa.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal
martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. Biglietti
acquistabili anche nei punti vivaticket e online su
www.teatroudine.it ewww.vivaticket.it,. Per info: tel. 0432
248418 e biglietteria@teatroudine.it.
Pari   Udinese,                          sconfitta
Pordenone!
Altra giornata non esaltante quella delle friulane in A e B,
contro avversari non particolarmente semplici da affrontare
però.

1 punto per i bianconeri che nel lunch match di domenica nel
derby del triveneto contro l’Hellas Verona trovano uno 0 a 0
che muove una classifica resasi meno tranquilla dalle vittorie
di Lecce e Genoa con il margine sulla terzultima ridotto ora a
solo 4 lunghezze di vantaggio.

La gara del Friuli non si può considerare particolarmente
vivace con le due squadre che pensano più a controllare il
risultato che a spingersi troppo in attacco. Prima opportunità
per il Verona con Borini, attento Musso in angolo. Per i
bianconeri tentativi di Okaka, Mandragora, Fofana e Lasagna ma
le conclusioni, non particolarmente pericolose, trovano
attento il portiere Silvestre o non hanno molta precisione.
Nel finale di tempo una bella percussione di Lasagna con tiro
deviato in angolo, per il Verona un colpo di testa di Kumbulla
su cui si supera Musso. Ripresa con lo stesso filo conduttore,
partita poco spettacolare con pari che va bene ad entrambe.
Tentativi bianconeri di Larsen, colpo di testa di Becao e un
gol annullato per fuorigioco di Lasagna. L’azione più
pericolosa della gara è sui piedi degli ospiti con Zaccagni
che va al tiro a Musso battuto ma la difesa di casa fa muro e
porta a casa un punto prezioso, senza subire più di tanto
contro una squadra al nono risultato consecutivo e capace di
fermare Milan, Lazio e Juventus.

Soddisfatto per la prestazione mister Gotti, per una partita
gagliarda che i suoi hanno cercato di vincere. Manca ancora un
po’ di precisione negli ultimi metri ma il lavoro che fanno
gli attaccanti è prezioso per tutta la squadra e grazie a
questo è migliorato       il    gioco   dell’intera   formazione
bianconera.

Sconfitta per 2 a 1 del Pordenone contro la capolista,
schiaccia sassi, Benevento. In Campania i neroverdi giocano
una buona gara creando molto in entrambe le frazioni di gioco
ma il portiere di casa e qualche imprecisione di troppo non ha
permesso agli uomini di Tesser di portare a casa qualcosa di
più. I padroni di casa di Inzaghi, avviati ad una scontata
quanto meritata promozione in A, sbloccano la gara solo con
una perfetta punizione di Viola al 37’. Ad inizio ripresa
ancora padroni di casa che cercano di chiudere il match con la
rete di Insigne al 60’. Il Pordenone non sta a guardare e
cerca di riaprire la gara con numerose palle gol concretizzate
con un colpo di testa vincente di Bocalon, al primo gol con la
nuova maglia, al 91’. Troppo tardi per provare ad impattare
sul pari. Terza sconfitta in 5 gare per Tesser che vede
allontanarsi il secondo posto ma è saldo in zona playoff.

Immagine da www.legaseriea.it

Rudi Buset

rudibuset@live.it

@RIPRODUZIONE RISERVATA

MARIA AMELIA MONTI è MISS
MARPLE | In scena mer. 19/2 a
TOLMEZZO   e   gio.  20/2   a
CODROIPO
Miss Jane Marple, la più famosa detective di Agatha Christie,
ritorna sui palcoscenici dell’ERT nell’interpretazione di
Maria Amelia Monti. Miss Marple, giochi di prestigio, testo
il cui adattamento teatrale è firmato da Edoardo Erba, andrà
in scena per due serate nel corso della settimana: mercoledì
19 febbraio alle 20.45 al Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo e
giovedì 20 febbraio alle 20.45 al Teatro Benois-De Cecco di
Codroipo. Sul palco, con Maria Amelia Monti, saliranno anche
Alberto Giusta, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco
Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri e Laura Serena.

Siamo alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della
campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua
vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo
marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni
precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno
strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività
filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi
sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante
un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi:
pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel
suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di
tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss
Marple, in attesa dell’arrivo della polizia, capire che ciò
che è successo non è quello che tutti credono di aver visto.
Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso
all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un
gioco di prestigio. Maria Amelia Monti ha avuto la libertà di
inventarsi una ‘sua’ Marple, dando vita a un personaggio molto
diverso dalla placida vecchina di campagna. La sua Jane Marple
assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della
Christie: dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre
dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare
al cuore delle vicende. Come un fool shakespeariano in
continuo contrappunto con il resto dei personaggi, Miss Marple
sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui
nessuno è immune, restituendo al pubblico con sfrontata
franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi
abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per
celarla agli occhi degli altri.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando
l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433 487961) e il Teatro
Benois-De Cecco (0432 908467).

17 e 18 febbraio – SERGIO
RUBINI (anche regista) E
LUIGI LO CASCIO IN “DRACULA”
di B. Stocker al Teatro
Rossetti di Trieste
Un viaggio notturno verso l’ignoto. Fra lupi che ululano,
densi banchi di nebbia e croci ai bordi delle strade. Ma non
solo: anche un viaggio interiore, che il giovane procuratore
londinese Jonathan Harker è costretto a intraprendere per
concludere gli affari di un nobile della Transilvania, il
conte Dracula. Questo Sergio Rubini legge nel celebre romanzo
che Bram Stocker scrive nel 1897 – sotto la suggestione del
“Frankenstein” di Mary Shelley – e che arriva sui palcoscenici
italiani, proprio grazie alla passione del regista e attore,
da sempre affascinato dal capolavoro gotico.

“Dracula” va in scena al Politeama Rossetti lunedì 17 e
martedì 18 febbraio alle ore 20.30 per la stagione Altri
Percorsi dello Stabile regionale, interpretato da Luigi Lo
Cascio e dallo stesso Rubini, e da un cast di tutto rispetto.

Pleonastico soffermarsi sulla notissima trama, più volte
rivisitata anche dal cinema, che racconta l’esperienza di
angoscia e paura che il giovane avvocato vive durante la sua
permanenza in Transilvania, e che finisce per “contagiare”
tutta la sua vita successiva, al rientro, ponendo in pericolo
anche l’amata moglie Mina, consumata dal suo stesso malessere.

La paura della morte che si traduce in malattia è un mistero
che magnetizza l’attenzione di Rubini: «Nella storia perdi la
salute, l’equilibrio o l’esistenza a meno che non ammazzi il
seduttore assetato di sangue» ha commentato. «Non c’era ancora
l’inconscio di Freud e il pericolo era identificato
all’esterno. Io la definirei un’opera di archeologia
psicoanalitica, immersa nel sonnambulismo, nel mesmerismo e
nello spiritismo». E si procede per ossessioni, intrecci in
cui i personaggi rischiano di soffocare: Sergio Rubini nel
ruolo del professor Van Helsing rappresenta lo scienziato,
quell’accento di razionalità che potrebbe reindirizzare alla
normalità. Ma chissà se sia possibile               vincere,
definitivamente, nella lotta con il male…

Luigi Lo Cascio è un romantico e ironico Jonathan Harker,
Margherita Laterza tratteggia una Mina delicata, Roberto
Salemi è il direttore dell’ospedale psichiatrico e Lorenzo
Lavia è uno dei pazienti. Segno di una regia che non risparmia
suggestioni e intriganti rimandi, Dracula è interpretato in
slovacco da Geno Diana, ad evocare linguaggi e mondi difficili
da decodificare.

Affascinante anche la machina scenica: un’installazione scura
che invade lo spazio, come il male, in uno spettacolo che
promette di coinvolgere e sollecitare il pubblico nel
profondo.

Alla Sala Assicurazioni Generali lo spettacolo replica alle
ore 20.30 il 17 e 18 febbraio. Per biglietti e prenotazioni si
suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama
Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet
sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del
Teatro 040.3593511.

LUIGI LO CASCIO, SERGIO RUBINI in

DRACULA

da Bram Stoker

adattamento Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini

con

LORENZO LAVIA ROBERTO SALEMI

GENO DIANA ALICE BERTINI

scena Gregorio Botta

costumi Chiara Aversano

musiche Giuseppe Vadalà

progetto sonoro G.U.P. Alcaro

luci Tommaso Toscano

regia SERGIO RUBINI

produzione Teatro Nuovo
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