Carissimi Allievi e Docenti, ex Allievi e ex Docenti, Amici tutti
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La nostra classe 3ª Sec. di 1° grado, si congeda dalla Redazione Carissimi Allievi e Docenti, del Notiziario, di cui è stata la prima a condividere la volontà di ex Allievi e ex Docenti, Amici tutti tenere vivo il lo che lega tutti gli inserto SPECIALE ex-allievi della Santa Giovanna Vi omaggiamo con questo inserto nel giornalino bimestrale d’Arco. Abbiamo concluso il 1° Ciclo dell’Istituto delle Figlie di S. Giuseppe, che molti di voi co- di Istruzione, siamo tutti stati noscono, inserendo alcune pagine della vita della Scuola S. “Licenziati”- Oh nel nostro caso non è un annuncio triste, Giovanna d’Arco. Avevamo promesso di non farvi perdere i tutt’altro! Abbiamo saltato il primo ostacolo, il primo vero contatti del Giornalino “Per un più alto ideale”, non siamo ri- Esame di Stato! usciti a raggiungervi prima, molti eventi sono accaduti. Sic- Ci siamo preoccupati di fare le consegne ai nostri compagni che ché per non attendere il nuovo anno, vi inviamo alcune notizie a settembre non saranno più la adesso insieme all’augurio natalizio. classe 2ª , ma la 3ª. E anche in questo caso non si tratta di essere gli ultimi, quelli del 3° gradino, ma i primi! Sì saranno i primi a La 3ª Secondaria di 1° grado 2021-2022 dover saltare alla Secondaria di 2° entra nella grande Famiglia degli EX-ALLIEVI grado. Siamo certi che sapranno assolvere alla consegna! AVVALETEVI DEL RECAPITO arbaldu@gmail.com REDAZIONE CL. 3ª SEC. E DOCENTI S. Giovanna d’Arco
scuola primaria • racconto per immagii d Progetto d’arte ispirato al designer Bruno Munari e alla poetessa Maria José Ferrada Bruno Munari, mila- nese (1907-1998) viene definito “figura leonarde- I bambini sanno lasciarsi coinvolgere dall’arte sca del ‘900” perché è e hanno saputo tirarla fuori da sé stessi. stato in grado di declina- re il suo pensiero in mol- María José Ferrada è teplici discipline e arti, una giornalista e scrittrice proprio come Leonardo cilena. Ha scritto numerosi da Vinci. libri per bambini e ragazzi in lingua spagnola e il suo lavoro è stato ampiamente Cl. 2 e 3ª in uscita didattica all’Apiario Marcon tradotto. di Selva del Montello Vedere, sperimentare, conoscere in situazione reale, provare … sono vie di ap- inserto SPECIALE prendimento necessarie e di efficace risultato. Si continua a parlare della moria delle api denunciandone il grave danno ecologico. Quanti operano per la conservazione delle api e hanno cura della loro vita, sem- pre più mostrano un’alta sensibilità edu- cativa nei confronti del pubblico, a partire dalle scuole dove fin da piccoli i ragazzi hanno modo di sperimentare il fascino della vita delle api e sviluppare sensibilità nei confronti della loro tutela. Da oltre 15 anni la fattoria didattica Apiario Marcon accoglie scuo- le e gruppi per far conoscere il mondo delle api e la natura che lo circonda. Ecco il percorso offerto: Co- noscere le api - Degustazio- ne di prodotti - Visita guida- ta all’apiario - Passeggiata tra gli alberi di Paulonia - Laboratorio pratico: realizzia- mo una candela con la cera d’a- pi e disegniamo l’alveare con le sue api.
di un percorso colorato! Maestre Viviana Piccin e Cristina Tabarini Cl. 2 e 3ª in uscita. Cansiglio: Giardino botanico e al Museo dell’uomo I l Giardino Botanico Alpino del Cansiglio è stato ideato nel 1972 dal prof. Giovanni Giorgio Lorenzo- ni, docente all’Università di Padova e dal dott. Giovanni o o- ni Zanardo, ispettore del Corpo Forestale dello Stato che nee avviò la realizzazione. Ci piace ricordare la collaborazione prestata dalla no- o- stra ex insegnante di Scienze la carissima prof.ssa Elisa Dal Col, che lavorò anche nel prestigioso Orto Botanico di Padova. I ragazzini sono aperti alla scoperta e guidati dallo stu- pore, ma non sempre trovano modo di fermarsi, di osservare, di capire. Queste uscite, specie dopo le restrizioni causate dal- la pandemia, offrono opportu- nità molto apprezzate. Il Museo dell’uomo venne formato dalla raccolta do- cumenti, manufatti e attrezzi da lavoro, con l’aiuto della comunità cimbra del Cansi- glio e inaugurato nel 1975. Il Museo illustra la presenza nei secoli dell’Uomo o in Cansiglio, mettendo in evidenza come la situa- a- inserto SPECIALE zione attuale sia il frutto di una serie di interazioni ni tra fattori ecologici e antropici a partire dalla Prei- i- storia, con i ritrovamenti relativi al periodo paleolitico,o, no ai giorni nostri. L’ambiente naturale della Piana del Cansiglio ha of- f- RICONOSCIMENTO ferto ai ragazzi un ampio respiro nel verde, camminatee tranquille, gioia di stare nella natura. Nella nostra Scuola, che ha recentemen- te acquisito il titolo di “Amica del Paesaggio”, tutti sono invitati ad avere cura dell’ambiente. Quest’anno il Collegio dei Docenti ha ritenuto che si sia particolarmente distinta la clas- se 2ª Primaria : Il premio viene conferi- to alla cl 2ª Primaria per aver aderito, con entu- siasmo, al progetto Eco- missione della Diocesi di Vittorio Veneto, por- tando moltissimi tappi a Scuola e perché, nell’or- ganizzazione della pro- pria classe, ha dimostra- to di essere sensibile alle tematiche ambientali.
SCUOLA PRIMARIA - Progetti della classe 3ª MAESTRE Progetto di filosofia “Nutri-menti” PREVALENTI Il Progetto si è con- Nel panorama europeo cluso a metà marzo, ed è consolidata la con- è stato condotto dal- vinzione che gli alunni la dott.ssa Marianna della fascia scolare pri- Brescacin, insegnante maria abbiano bisogno specialista che intervie- di un insegnante che ne nella nostra Scuola costituisca un punto da alcuni anni. di riferimento forte, sia Merita sapere che sul piano didattico che oltre agli studi univer- su quello affettivo-rela- sitari fondamentali e zionale. specialistici sul fronte Nel dibattito su que- losoco, psico-peda- sto fronte, le nostre gogico, dopo la laurea scuole hanno effetti- si avvicina ad approcci vamente sempre man- di losoa rivolta ai tenuto questa linea, af- bambini. Laureatasi fiancando tuttavia più in Scienze della For- insegnanti per discipli- mazione Primaria ha ne specialistiche (Re- sperimentato modelli ligione, ed. motoria, di didattica alternativi, valutati attraverso uno studio sperimentale sulla creatività di musica, arte-immagi- pensiero in età evolutiva in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. La ne, lingua straniera) e sua formazione l’ha portata ad occuparsi attualmente di percorsi laboratoriali in classe arricchendo di Progetti rivolti agli alunni della scuola primaria e dell’infanzia e ad altri soggetti. particolari il campo di La sua presenza nella scuola offre un valore aggiunto e un sostegno importante per le lavoro delle classi. maestre. inserto SPECIALE In queste pagine, dove si dà conto di partico- Gli stessi lari momenti del per- corso formativo dei Consapevolezza corporea allievi, sfoggia- no in aprile un at- ragazzi della Primaria, testato ambizioso! è giusto dedicare pro- L’hanno ricevuto prio alle MAESTRE dalla direttrice della Prevalenti uno spe- Scuola Dance Up, ciale ringraziamento e Jessica Da Ros. plauso. Il loro lavoro è creatività che si ten- de a dare per sconta- ta, ma senza la quale i Progetti sarebbero come tessere separa- te dal disegno unitario di un prezioso mosai- co. Resta sempre fon- damentale e vero che la Scuola Primaria co- struisce la piattaforma dell’edificio formativo culturale dei bambini. Per Jessica Da Ros, la cui Scuola Dance Up ha una Sede ARB all’interno del Campus San Giuseppe, danza vuol dire pas- sione, sacricio, maturazione integrale della persona, pro- gressiva consapevolezza della propria corporeità!
A lberi Camminare Anche i ragazzi di Prima secondaria hanno potuto stare insieme, all’aperto, Sostare a stretto contatto con la Natura! Grazie a Marta, la loro guida naturalistica, hanno scoperto moltissime cose sugli alberi che popolano il colle di San Paolo. Studiare E’ utile e anche bello studiare su libri e disegnare… ma quanto di più camminare nel bosco, toccare, vedere… annusare... E’ bello respirare il verde, auscultare le voci si invisibili mani tra erbe, fiori, … cap- tare il fruscio delle foglie, scoprire il brulicare di pic- cole vite….
I OLIMPIAD Io ho personalmente trovato le Olimpiadi dei Ragazzi un bellissimo giorno di divertimento e svago offerto e vissuto con entusiasmo da tutti. Abbiamo preparato la successione delle attività alternando momenti di sport a momenti di competizione “intellettuale”! Test, quiz di matematica e di altre discipline: Eravamo sempre a squadre i cui componenti erano distribuiti in modo da coinvolgere con equilibrio tutte le classi, dalla 1ª Primaria alla 3ª Secondaria di 1° grado, sicché ogni squadra poteva avere chi fosse in grado di affrontare le diverse difficoltà. Avevamo organizzato in modo che tutti avessero qualcosa da fare, ma anche delle pause per riposare e fare il tifo per la propria squadra. Sono rimasta molto soddisfatto di questa giornata: noi del CCRR abbiamo lavorato tanto e con grande impegno era importante la riuscita, e mi pare pro- prio che l’obiettivo sia stato raggiunto, anche se può comunque essere miglio- rato. E’ la prima Olimpiade della nostra Scuola e quindi è anche una prova di cui far tesoro. Ho constatato che quanti avevano compiti specifici, hanno saputo portarli a termine in modo corretto. Nel momento delicato delle Premia- zioni, non ci sono state proteste o simili, tutti hanno saputo godere e applaudire i vincitori! Si respirava una deliziosa atmosfera di festa e allo stesso tempo di sfida che ci ha stimolato e incoraggiato a dare il meglio. Lorenzo D’Arsié sindaco CCRR inserto SPECIALE
MEMORIA DI PERSONE CARE IN CIELO D i lei hanno parlato i giorna- Elisabetta li, sobriamente, accennando tratti del suo vivere. Abbiamo letto: VITTORIO VENETO - E’ stato dato oggi, mercoledì, nella chie- sa di San Michele Salsa, l’ultimo Dal Col saluto alla professoressa Elisabet- inserto SPECIALE ta Dal Col, mancata lo scorso 24 ottobre, all’età di 92 anni. Inse- gnante vittoriese e appassionata naturalista, ha insegnato scienze a generazioni di studenti al Collegio San Giuseppe e all’Istituto d’Arte di Vittorio Veneto. Fu tra le fondatrici del “Giardino Botanico Alpino” in Pian Cansiglio e collaboratrice dell’Orto botanico semplicità e trasparenza, di bontà. impostata anche con molte pagine dell’Università di Padova. Dal Col Abitava nel territorio del Meschio, in cui foto a colori erano parte in- è stata anche autrice di diversi li- con la mamma alla quale aveva de- tegrante di schede scientiche. La- bri dedicati al mondo delle piante. dicato tutte le sue cure. Aveva con- voro assai difcile per una Olivetti “Osservate come crescono i gigli servato una profonda amicizia con dell’epoca. Suor Ivana si impegna- del campo: non faticano e non la- sr Emenegilda, sua maestra d’Asi- va in quel lavoro che richiedeva no. Eppure io vi dico che neanche lo, se non ricordo male. Le faceva tanta pazienza … Elisa non si alte- Salomone, con tutta la sua gloria, visita all’Istituto Luzzatti, con quel- rava, sorrideva... vestiva come uno loro”, la frase la naturalezza e quel sorriso buono Vivere a contatto con la natura, scelta dai familiari per salutarla. che distingueva le sue relazioni cor- l’ammirazione profonda e com- diali, rispettose, intense. mossa per ogni opera viva di Dio, Notizie scarne, altre più prossime Allora era per me una conoscen- la bellezza e la perfezione di un o- alla sua persona. Per noi il ramma- za indiretta di cui coglievo il valore re, l’esplodere di una pianta… rese rico di aver mancato l’annuncio del dall’effetto positivo che lasciava il suo sguardo puro, limpido come suo congedo da questa terra, Elisa proprio in sr Ermenegilda, allora quello incontaminato di un bambi- è stata per la nostra Famiglia reli- anziana e sofferente, pronta però no. Con lo stesso sguardo amava le giosa più che un’amica. Una vera sempre all’accoglienza e al ricono- persone che accarezzava di sguardi Sorella di sensibilità spirituale, di scimento del bene ricevuto attraver- sempre accoglienti e miti. so un incontro amicale. Pubblicò nel 1990 un libro: Il Ho ritrovato Elisa nella Scuola mondo delle piante a conferma del S. Giovanna d’Arco come docente permanere della sua passione, e al- di Scienze. La sua specializzazione tri… Ma il suo spirito aveva una scientica, ma direi prima ancora di dimensione non solo e non special- passione profonda, era la botanica. mente naturalistica: fare scuola non Per la sua dedizione alla cura de- fu un ripiego per lei, ma una mis- gli altri, aveva rallentato per se stes- sione, un servizio alla formazione sa il conseguimento della laurea, di sensibilità umana e spirituale che eppure lavorava proprio a servizio un educatore consegue più con la di quell’Orto botanico che è celebre testimonianza della propria vita che presso l’Università patavina, Il suo con le sole conoscenze e competen- era un lavoro preciso, attento, ap- ze. passionato… e nell’ombra. Elisa era una donna di fede pro- Ricordo la sua tesi di laurea. Era- fonda e serena, la parrocchia era la no anni pre-computer. sua famiglia. Volle riposare nella La tesi riguardava i ori, quelli nuda terra ed essere coperta da un di montagna in particolare, ed era rosaio. (ARB) Qualcuno ha voluto onorarla così: questo è il cancello della casa in cui Elisa visse in totale dedizione e in severa sobrietà.
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