Buchi neri - Quando la gravità si fa potente - Alessandra Gnecchi CERN, Theoretical Physics Department - CERN Indico
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Buchi neri - Quando la gravità si fa potente Alessandra Gnecchi CERN, Theoretical Physics Department 9 Ottobre 2017 H2020-MSCA-IF-2015 702548 GaugedBH
Outline 1. Perchè studiare i buchi neri? • Intro - Gravità e relatività generale • Soluzioni di Buco Nero • Cos’è l’information paradox? 2. Cosa sono le onde gravitazionali e come sono state osservate? Cosa “rimane” da scoprire…? A. Gnecchi – ITP @ CERN 2
Perchè studiare i buchi neri? • Punto finale del collasso gravitazionale di stelle sufficientemente massive • “Non” emettono luce ma si possono riconoscere e studiare • Sono sistemi talmente attrattivi che influenzano l’orbita dei corpi celesti che li circondano. • Possiamo rilevare onde gravitazionali!!! Animation created by Prof. Andrea Ghez and her research team at UCLA and are from data sets obtained with the W. M. Keck Telescopes. • Soluzioni classiche della relatività generale caratterizzati da un orizzonte che copre una singolarità La relatività generale è ancora una teoria valida vicino alla singolarità? From the Movie «Interstellar» A. Gnecchi – ITP @ CERN 3
Dalla teoria Newtoniana ad Einstein • Principio di gravitazione universale Accoppiamento di corpi massivi alla gravità tramite una costante: Non descrive l’accoppiamento della luce, i fotoni hanno massa nulla • Assume che la forza sia trasmessa istantaneamente Analogamente, è valida quando le velocità del sistema è molto minore della velocità della luce ≪ • Il potenziale gravitazionale è approssimativamente costante e debole |Φ| ≪1 2 È valida lontano dalla sorgente di massa • Non permette di descrivere l’universo nel suo insieme • La velocità della luce è finita e costante in ogni sistema di riferimento se lo spazio e tempo sono equivalenti, e definiscono un quadrivettore = ( , , , ) Relatività ristretta: = 2 • Gli effetti della gravità si possono eliminare localmente per una scelta di coordinate in ogni punto dello spazio tempo Relatività generale: la gravità è la manifestazione della curvatura dello spazio-tempo A. Gnecchi – ITP @ CERN 4
Teoria della relatività generale • Teoria della relatività generale [Einstein, 1905]: La geometria dello spazio-tempo è determinata dalla distribuzione di materia in esso contenuta secondo le equazioni di Einstein 1 − = 8 2 Geometria Materia Metrica: = 4-Tensore energia-impulso Riemann tensor: densità flusso Ricci tensor: di energia di energia Ricci scalar: = densità stress di momento tensor Invarianza per diffeomorfismi: → ′ ( ) Tutti i sistemi di riferimento (coordinate) sono equivalenti A. Gnecchi – ITP @ CERN 5
Geometria dello spazio-tempo • Elemento di linea, definisce le distanze 2 = Spazio euclideo 2 = 1 2 + 2 2 + 3 2 + 4 2 … + 2 1 0 0 0 1 0 1 0 0 2 = 1 , 2 , 3 , 4 0 0 1 0 3 0 0 0 1 4 In generale 2 = 11 12 13 14 1 12 22 … … 2 = 1 , 2 , 3 , 4 … … 33 … 3 … … .. 44 4 A. Gnecchi – ITP @ CERN 6
Geometria dello spazio-tempo • Lo spazio piatto (c=1) 2 = − 2 + 1 2 + 2 2 + 3 2 ( … + 2 ) • Cono di luce • Intervalli – t distanza nello spazio t=-x t=x tempo A. .B 2 > 0 tipo spazio (B) 0 x 2 = 0 tipo luce (linee a 45 gradi) 2 < 0 tipo tempo (A) A. Gnecchi – ITP @ CERN 7
Soluzioni delle equazioni di Einstein • Alcune soluzioni note sono: • Lo spazio piatto 2 = − 2 + 1 2 + 2 2 + 3 2 ( … + 2 ) In assenza di materia, = 0 , soluzione = 0 • L’universo in espansione (omogeneo, isotropico) 2 2 2 2 = − + ( ) + 2 ( 2 + sin 2 2 ) 1 − 2 Distribuzione di materia – fluido perfetto 0 0 0 0 = + + = 0 0 • Universo dominato da materia • Universo dominato da radiazione • La maggior parte delle soluzioni sono troppo complicate per essere ottenute analiticamente. Si ricorre alla numerical GR A. Gnecchi – ITP @ CERN 8
Soluzioni di buco nero • Schwarzschild [1916]: una soluzione alle equazioni di Einstein, con energia non nulla. – caveat: l’universo presenta una singolarità! • Ipotesi di censura cosmica (cosmic censorship): • Singolarìtà nude non possono formarsi dal collasso gravitazionale di una generica distribuzione di materia, inizialmente non singolare, che soddisfa delle condizioni sull’energia B H • Buco nero – Soluzione classica • Distribuzione di massa in uno spazio con un punto singolare che è però coperto da un orizzonte degli eventi • Lo spazio è diviso dall’orizzonte in due zone che non sono in comunicazione causale: non possiamo dialogare con chi si trova dentro l’orizzonte, siamo fisicamente separati dalla singolarità! image from S.M.Carrol Spacetime and Geometry, Addison-Wesley A. Gnecchi – ITP @ CERN 9
Soluzioni di buco nero • Soluzione di Schwarzschild 2 2 2 2 = − 1 − + + 2 Ω2 2 1− Raggio dell’orizzonte: ℎ = 2 Singularity at r=0: Kretschmann scalar B H 48 2 2 = 6 • Soluzione di Reissner-Nordstrom, 2 2 ( 2 + 2 ) 2 = − 1 − + 2 + + 2 Ω2 2 2 ( 2 + 2 ) 1− + 2 Raggio degli orizzonti: ± = ± 2 2 − ( 2 + 2 ) Per non avere singolarità nude la massa deve essere ≥ 2 + 2 A. Gnecchi – ITP @ CERN 10
Soluzioni di buco nero • Soluzione di Kerr 2 2 2 2 sin2 = − 1 − 2 − 2 + 2 2 2 2 2 sin2 2 + + + ( + 2 )2 − 2 Δ sin2 2 Δ 2 • Funzioni metriche Δ = 2 − 2 + 2 , 2 = 2 + 2 cos 2 , • Momento angolare = / [Image by Hawking, Ellis “The large scale structure of space-time”, Cambridge Univ. Press, 1973] Soluzioni stazionarie! A. Gnecchi – ITP @ CERN 11
Buco nero quasi estremale GRS1905+105 Buco nero di un sistema binario di stelle con emissione nei raggi X sul piano galattico Valori dei parametri di rotazione Entro il 2% dall’estremalità, secondo il bound A. Gnecchi – ITP @ CERN 12
Particelle in moto in spazio curvo • Accelerazione di una particella per effetto di gravità ത = − Φ • Potenziale gravitazionale soddisfa una equazione di Poisson con sorgente la distribuzione di materia 2 Φ=4 ( , , ) • Per una particella a riposo 2 ( ) 2 =0 • Nello spazio curvo una particella descrive una traiettoria ( ) in caduta libera quando il vettore tangent alla sua velocità è trasportato parallelamente 2 =0 + Γ =0 2 A. Gnecchi – ITP @ CERN 13
Particelle in moto in spazio curvo Nel limite di campo debole si ritrova la gravità Newtoniana • Parametro affine: tempo proprio = න − • Particelle non relativistiche in moto “lento” ≪ • Geodetiche 2 2 + Γ00 =0 2 A. Gnecchi – ITP @ CERN 14
Particelle in moto in spazio curvo Nel limite di campo debole si ritrova la gravità Newtoniana • regione asintotica ≈ + ℎ ℎ ≪ 1 • equazioni delle geodetiche diventano ~ ҧ 2 0 2 1 = 0 = Γ00 = ℎ00 2 2 2 regione di campo debole • Il potenziale Newtoniano si recupera identificando ≫ ҧ ℎ00 = −2Φ 00 ≈ −(1 + 2Φ) A. Gnecchi – ITP @ CERN 15
Particelle in moto in spazio curvo Regione asintotica della metrica di Schwarzschild 2 00 = − 1 − BH ~ ℎ • quando ≫ 2 campo debole ≈ + ℎ ℎ ≪ 1 regione asintotica • ritroviamo il potenziale Newtoniano (con i di campo debole corretti parametric) → +∞ 2 ℎ00 = →− =Φ A. Gnecchi – ITP @ CERN 16
Struttura dello spazio tempo di Schwarzschild Red(/blue)shift gravitazionale tra due osservatori a fissi 1 ed 2 BH ∆ = 1 − 2 / ∗ Δ , Δ = 1 − 2 / ∗ = ~ ℎ 1 2 1 − 2 / 1 = →0 , 1 → 2 1 1 − 2 / 2 la radiazione all’orizzonte scompare alla regione asintotica vista dell’osservatore all’infinito di campo debole • Se entrambi 1 , 2 ≫ 2GM , il redshift è 2 → +∞ proporzionale al ΔΦ( 1 , 2 ) 2 ≈1− + 1 1 2 A. Gnecchi – ITP @ CERN 17
Struttura dello spazio tempo di Schwarzschild La struttura causale di una metrica si può essere letta dal comportamento dei coni di luce in ogni punto dello spazio tempo BH • Geodetiche della luce 2 = 0 ~ ℎ −1 2 =± 1− • avvicinandosi all’orizzonte, per percorrere una distanza dr occorre sempre più tempo, regione asintotica fino a che la particella sull’orizzonte di campo debole appare ferma → +∞ • Un osservatore asintotico vede il fotone fermarsi all’orizzonte del BH. • Non c’è connessione causale tra l’esterno e l’interno del buco nero A. Gnecchi – ITP @ CERN 18
Particelle in presenza di un BH Crossing r=2GM • Eddington-Finkelstein coordinates BH ~ ℎ 2 2 = − 1 − 2 + 2 + 2 Ω2 • > 0 corrisponde a una traiettoria diretta nella direzione di coordinate crescente 0 infalling −1 = 2 2 1− • ogni sfera di raggi costante ∗ ≤ 2 é unaTrapped surface A. Gnecchi – ITP @ CERN 19
Particelle in moto in presenza di un BH Regione vicino all’orizzonte del buco nero • Introduciamo un’altra coordinata ed espandiamo la metrica intorno a r=2GM 2 ~ ℎ = 2 + 8 spazio di Rindler, 2 ≈ − 2 2 2 + 2 + 2 2 Ω2 , un osservatore = 4 −1 percepisce una accelerazione costante Ԧ = • La metrica è la metrica dello spazio piatto, di Minkowski, ma in un sistema di riferimento accelerato Ԧ = • Un osservatore in caduta libera nell’orizzonte percepisce uno spazio approssimamente piatto • In presenza di campi quantistici questa assunzione può portare a paradossi! A. Gnecchi – ITP @ CERN 20
Termodinamica dei buchi neri Radiazione di Hawking come produzione di coppie particella-antiparticella nel vuoto quantistico intorno alla regione dell’orizzonte Quali sono i microstati che danno origine all’entropia? Teorema di “no hair” : in RG esiste un’unica soluzione con date cariche conservate M, Q, J I microstati appartengono ad una nuova teoria che estende la RG, per esempio una teoria quantistica della gravità! A. Gnecchi – ITP @ CERN 21
Soluzioni in teoria delle stringhe/M-teoria teoria in 10/11 dimensioni, i costituenti fondamentali sono estesi, è uno dei pochi esempi consistenti di teoria quantistica che descrive la gravità M-brane gravità debole Teoria supersimmetrica! gravità forte spazio di Calabi-Yau x3 t=x0 x5 x2 , , x X4d x1 A. Gnecchi – ITP @ CERN 22
Campi quantistici all’orizzonte • Struttura causale di Rindler – due “wedges”: Entanglement quantistico per campi all’orizzonte • La presenza di questo entanglement per un L R osservatore all’infinito, che osserva la radiazione di buco nero, contraddice la statistica quantistica • Paradosso di Mathur-AMPS: “Principio di equivalenza, approssimazione di teoria effettiva e unitarietà non possono valere contemporaneamente nella descrizione | > = | > ⨂| > dell’evoluzione (evaporazione) di un buco nero” , • Una soluzione (provocatoria): l’orizzonte non è smooth, vuoto, ma c’è un firewall! L’osservatore in caduta libera viene bruciato prima di attraversare ~ ℎ l’orizzonte!! • Dobbiamo ripensare alla gravità già alla scala ~ ℎ , oppure non possiamo quantizzare i campi ??? assumendo un background fisso.. A. Gnecchi – ITP @ CERN 23
Onde gravitazionali (rivelazione) A. Gnecchi – ITP @ CERN 24
Teoria delle onde gravitazionali • Relatività generale linearizzata • Fluttuazioni della metrica dello spazio tempo ≈ + ℎ ℎ ≪ 1 ≈ + ℎ differenti scale • è lo spazio di riferimento, le equazioni di Einstein si semplificano. Gradi di libertà del tensore linearizzato • L’invarianza per diffeomorfismi si traduce sulla metrica nella simmetria per trasformazioni di gauge generate come ℎ → ℎ + + • Si possono mettere a zero alcune componenti, in particolare 1 = −□ℎ + + 2 2 □≡ = − 2 + 2 • Si può scegliere: 1 = ℎ − ℎ = 0 → = 0, □ℎ = 0 2 A. Gnecchi – ITP @ CERN 25
Teoria delle onde gravitazionali • Transverse traceless gauge ℎ = 0 , ℎ0 = 0, ℎ = 0, • In 4 dimensioni questo lascia 2 gradi di libertà indipendenti, 2 polarizzazioni (come per una particella a massa nulla, il gravitone). • La soluzione dell’equazione delle onde □ℎ = 0 più generale è ℎ = ( ∙ ) • L’onda si propaga alla velocità della luce: = 0 • descrive le polarizzazioni della luce (dopo aver imposto i constraints della scelta di gauge) Image by P.Sutton A. Gnecchi – ITP @ CERN 26
Teoria delle onde gravitazionali • per esempio, un’onda piana a frequenza definita ha vettore d’onda = ( , 0,0, ) (si propaga lungo z) • La metrica è 0 0 0 0 0 ℎ+ ℎ× 0 ℎ = 0 ℎ× −ℎ+ 0 0 0 0 1 Image by P.Sutton A. Gnecchi – ITP @ CERN 27
Teoria delle onde gravitazionali • L’elemento di linea è 2 = − 2 + 1 + ℎ+ 2 + 1 − ℎ+ 2 + 2ℎ× + 2 • La metrica è dipendente dal tempo • La distanza tra due corpi in questa metrica è dipendente dal tempo! • Passaggio di un’onda gravitazionale modifica (temporaneamente) le distanze tra due masse • È il principio alla base dell’interferometria per la rivelazione delle onde gravitazionali Image by P.Sutton A. Gnecchi – ITP @ CERN 28
Teoria delle onde gravitazionali • Primordiali • In genere sistemi binari • Perchè i buchi neri? La radiazione di quadrupolo è abbastanza forte per essere rilevata dall’interferomentro per sistemi di buco nero 1 2 ℎ ~ , − 2 2 Image by P.Sutton A. Gnecchi – ITP @ CERN 29
Onde gravitazionali – rivelazione indiretta Sistemi binari di stelle con perdita di energia per irraggiamento di onde gravitazionali • prima osservazione PSR B1913+16 , Hulse&Taylor, 1974 • sistema binario di pulsar e stella di neutroni con periodo di rivoluzione di sole otto ore • Nobel Prize 1993 [ArXiv:astro/ph/0407149 Weisberg-Taylor] A. Gnecchi – ITP @ CERN 30
Teoria delle onde gravitazionali • Radiazione di quadrupolo (della distribuzione di materia): il primo contributo non nullo di un campo tensoriale di spin 2 • Analogo irraggiamento di onde come in elettromagnetismo, ma il contributo principale non è di dipolo • Metrica come un campo fondamentale • spin ½ : elettroni, muoni, quarks.. (materia) • spin 1: fotoni (mediatori delle interazioni) • spin 0: Higgs! • spin 2: gravitone, la particella che corrisponde alla metrica • spin 3/2?, superpartners?....... aspettiamo nuova fisica da LHC! • La teoria quantistica non è rinormalizzabile! [Goroff,Sagnotti, 1985] siamo in approssimazione semiclassica, non ci curiamo delle singolarità finché il fenomeno ha energia ℏ ≪ = ≈ 1019 (cfr. LHC ≈ 10 → 1015 ordini di grand.) A. Gnecchi – ITP @ CERN 31
Gravitational waves detection ArXiv:1602.03837 PRL 116, 061102 (2016) “On September 14, 2015 at 09:50:45 UTC the two detectors of the Laser Interferometer Gravitational- Wave Observatory simultaneously observed a transient gravitational-wave signal.” LIGO & Virgo Scientific Collaborations A. Gnecchi – ITP @ CERN 32
Osservazione di GW LIGO & Virgo Scientific Collaborations (~1200+320 members) ArXiv:1602.03837 Observation of Gravitational Waves from a Binary Black Hole Merger PRL 116, 061102 (2016) A. Gnecchi – ITP @ CERN 33
Osservazione di GW Black hole mergers • GW150914: 36 e 29 masse solari • GW151226: 14 e 7.5 masse solari • GW170104 31 e 19 masse solari • GW170814 30 e 25 masse solari Rivelatori sensibili alle frequenze intorno a ~100Hz A. Gnecchi – ITP @ CERN 34
Interferometri per onde gravitazionali • Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) • LIGO Hanford, Washington • LIGO Livingston, Louisiana http://www.ligo.org/ • Virgo interferometer • Cascina (Pisa) http://www.virgo-gw.eu/ Hanford Interferometer Image by LIGO collaboration A. Gnecchi – ITP @ CERN 35
Interferometri per onde gravitazionali • Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO) • LIGO Hanford, Washington • LIGO Livingston, Louisiana http://www.ligo.org/ • Virgo interferometer • Cascina (Pisa) http://www.virgo-gw.eu/ Image by Virgo collaboration A. Gnecchi – ITP @ CERN 36
Interferometri per onde gravitazionali Image by LIGO&Virgo Collaborations arxiv:1602.03837 A. Gnecchi – ITP @ CERN 37
Conclusioni • I buchi neri offrono un laboratorio sulla relatività generale e possibili deviazioni a scale mai testate prima • Sebbene siano stati predetti già nel 1916, non si ha avuta osservazione diretta fino ai tempi più recenti • Almeno 4 eventi di merging di buchi neri sono stati osservati negli scorsi due anni dalla collaborazione LIGO&Virgo • La rilevazione diretta di onde gravitazionali ha aperto una nuova era di esplorazione astrofisica • Rimangono problemi concettuali quali l’information paradox e la spiegazione della termodinamica del buco nero a cui non si ha risposta definitiva ancora A. Gnecchi – ITP @ CERN 38
What next? • Upgrade dei sistemi di rilevazione per ottenere maggiore sensitività e precisione nel posizionamento • Coordinazione delle osservazioni con sistemi di rilevazione di onde elettromagnetiche • Esplorazione delle caratteristiche di questi BH – si può vedere l’orizzonte? • Campi quantistici vicino all’orizzonte • ...Cos’è la gravità quantistica? A. Gnecchi – ITP @ CERN 39
Grazie dell’attenzione!
Grazie dell’attenzione! ..e buon divertimento al CERN!
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