Breve guida editoriale - per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato - UniBa
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MICHELE SOLLECITO — 1 Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato Presentazione Questa guida sintetica nasce con lo scopo di aiutare gli studenti nella fase di ricerca, redazione e presentazione della loro tesi di laurea o di un qualsiasi elaborato scientifico. Questo testo completa il materiale messo a disposizione degli studenti del Laboratorio per le competenze trasversali di Information Lite- racy (a.a. 2020-2021) nell’ottica di mettere a sistema le indica- zioni fornite. Michele Sollecito Bari, maggio 2021 Ricercatore letteratura francese Dipartimento LELIA Università degli studi di Bari “Aldo Moro” michele.sollecito@uniba.it www.mappingparis.eu
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 2 Indice Parti preliminari Corpo testo Parti finali Le ricerche • Indice generale • Riportato • Bibliografia 1. Motori di ricerca • Dedica • Citazione nella citazione • Indice dei nomi 2. Ricerche bibliografiche • Esergo o epigrafe • Citazione di poesia • Indice delle opere citate 2.1 Biblioteche e OPAC • Prefazione • Titolo principale di capitolo • Indice dei personaggi 2.2 Periodici • Introduzione • Titolo secondario • Documenti allegati 2.3 Collezioni digitali • Ringraziamenti di paragrafo 3. Risorse multidisciplinari e • Lista abbreviazioni • Titoletto corrente motori specializzati • Nota a piè di pagina Consigli 4. Enciclopedie e dizionari • Note a fine capitolo 5. Banche dati, digital • Rimandi bibliografici • Progettazione humanities e altro • Ibidem • Stesura 6. Social Network della • Ivi • Lettura ricerca • Passim • Paratesto 7. piattaforme di • Confer • Controlli Finali digital learnig • Infra • Supra • Idem Visualizzare i propri dati • Eadem • Trad. it • Esempi di bibliografia
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 3 Parti preliminari Corpo testo Indice generale Le suddivisioni del corpo del testo, generalmente, si citano in L’indice racchiude tutti gli elementi significativi che compongo- indice: le parti, i capitoli, le sezioni principali di capitolo (para- no il testo: le parti preliminari (Prefazione, Presentazione, Pre- grafi) ed eventualmente quelle secondarie (sottoparagrafo). messa, Introduzione, Ringraziamenti, Avvertenze, Abbreviazioni), le suddivisioni del corpo del testo, le parti finali (Bibliografia, “Riportato” Appendici, Indici). Si usa per citazioni di testo lunghe più di tre righe (al di sotto delle tre righe la citazione va generalmente incastonata tra due Dedica virgolette basse altrimenti dette caporali « » ). Il testo viene Breve testo, collocato nell’occhiello di servizio o su pagina a se riportato al centro con formattazione giustificata e in corpo stante, con cui l’autore dedica l’opera a qualcuno. minore con uno spazio che stacca dal periodo precedente e dal periodo successivo. Esergo o epigrafe Massima, citazione o motto all’inizio di uno scritto. L’“esergo” è Citazione nella citazione un aforisma o una citazione che segue la dedica e che precede il Se in una citazione racchiusa tra virgolette basse altrimenti det- primo capitolo del testo. L’esergo si può inserire, eventualmen- te caporali « », vi è un’altra citazione, in genere si usano i doppi te, all’inizio di ogni capitolo. apici “ ”. Prefazione Citazione di poesia Indica la finalità del testo. La citazione di un verso di una poesia in genere è tra virgolette basse altrimenti dette caporali « » . Se si citano due versi, sem- Introduzione pre tra virgolette basse, è bene separare gli stessi da una barra / Esprime a livello “panoramico” il campo d’azione della ricerca, onde specificare l’inizio del secondo verso. Se la citazione è più presenta brevemente i temi trattati e la metodologia applicata. lunga il testo viene citato in “riportato” nella sua disposizione originale. Ringraziamenti • Titolo principale di capitolo (in genere è in tondo) • Titolo secondario di paragrafo (in genere è in corsivo) Lista abbreviazioni • Titoletto corrente: la titolazione corrente è posta in alto alle Qualora vengano usate abbreviazioni o acronimi in quantità ri- pagine della tesi. Sulla pagina sinistra si indica il titolo della tesi levante è bene elencarli e citarli in modo abbreviato ed esteso. (eventualmente tutto in maiuscolo) mentre sulla pagina destra il titolo del capitolo (eventualmente in minuscolo corsivo).
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 4 Nota a piè di pagina Es. Hauser Arnold, Storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino 2001, vol. 4, p. 93. Si usa per indicare una referenza bibliografica o per spiegare più Variante approfonditamente una questione o un argomento al di fuori del A. Hauser, Storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino 2001, vol. 4, p. 93. corpo testo. La nota a piè di pagina è sempre giustificata e ha un corpo minore rispetto al testo. Le note possono avere una Citazione di un articolo numerazione progressiva per tutta l’opera, una numerazione che Landrin Jacques, La fantaisie chez les Goncourt, in «Cahiers Edmond et riparte da 1 per ogni capitolo o una numerazione che riparte da Jules de Goncourt», n° 4, 1995-1996, pp. 216-217. 1 ad ogni pagina. Quando si richiama nuovamente (ma non nella nota successiva) Note a fine capitolo un testo precedentemente citato, occorre indicare nuovamen- Le note, per scelta dell’autore e qualora non siano abbondanti, te l’autore (senza iniziale del nome), cui segue l’indicazione del possono anche essere inserite a fine capitolo. titolo dell’opera (o parte di esso, ma sempre in maniera signifi- cativa), seguito dalla dicitura cit. Rimandi bibliografici Devono essere sempre uniformi (ovvero lo schema da seguire non Es. deve cambiare all’interno del testo: cognome e nome autore, ti- Hauser Arnold, Storia sociale dell’arte cit. tolo opera – in corsivo –, editore, luogo di pubblicazione e anno di pubblicazione, volume, pagina). Si possono seguire varianti Spesso si usa anche l’abbreviazione op. cit. quando in genere nel come il nome puntato, l’importante è che le scelte siano uniformi. testo ricorre la citazione di una sola opera dell’autore: La citazione bibliografica può essere di due tipi: “tradizionale” o “autore-data” altrimenti conosciuto come sistema “all’america- Es. na”. Nella forma tradizionale si riporterà in una nota a più pagina Hauser Arnold, op. cit., p. 93. il testo citato secondo lo schema classico appena menzionato. Nella forma “autore-data” si riporterà in corpo testo il cognome Es. di citazione all’interno del testo con il sistema «autore-data» dell’autore seguito dall’anno di pubblicazione del libro citato tra L’impresa che ci schiuse le porte di Roma non ebbe di militare che le fati- parentesi. A fine opera in bibliografia generale si elencheranno che, lo spettacolo ed il clamore: nulli i pericoli, minimi i danni, adeguata la le opere dell’autore per intero compreso l’anno di pubblicazione gloria. La storia, anco la più indulgente, le ricuserà un posto tra i fasti di così da esplicitare la citazione contenuta in corpo testo. Questa guerra, e sarà gran mercè se degnerà d’un pietoso ricordo i nomi de’ gene- forma è da privilegiare quando in corpo testo ci sono frequenti rosi caduti sotto le mitraglie pontificie sulla breccia di Porta Pia o in faccia rimandi bibliografici e spesso si tratta del richiamo di una stessa agli spalti di S. Pancrazio (Guerzoni, 1870, p. 581). opera.
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 5 In bibliografia avremo: Infra GUERZONI G. (1870), L’ultima spedizione di Roma. Ricordi d’un volon- Si usa per un rimando interno al testo stesso. Nella fattispecie tario, in “Nuova antologia di scienze, lettere ed arti”, vol. XV, pp. 581-632. vogliamo indirizzare il nostro lettore ad una nota a piè di pagina che è stata già letta ossia ad una nota contenuta ina una pagina Ibidem precedente a quella in cui c’è il rimando. Si usa quando nella nota a piè di pagina si ripete in modo identi- Es. co la nota precedente senza alcuna variazione o modifica (stes- 1. T. W. Adorno, Minima moralia, Einaudi, Torino 1994. Vedi infra, p. 22. so autore, stessa opera, eventualmente stesso volume e stessa (si invita il lettore a tornare a pagina 22 per leggere la nota in cui si è già pagina già citata). argomentato circa il testo citato). Es. 1. S. Perrella, Calvino, Laterza, Roma-Bari 2001, p. 69. Supra 2. Ibidem Si usa per un rimando interno al testo stesso. Nella fattispecie vogliamo indirizzare il nostro lettore ad una nota a piè di pagina Ivi che verrà letta più avanti nel testo ossia ad una nota contenuta Si usa quando in una nota a piè di pagina si ripete la nota pre- in una pagina successiva a quella in cui c’è il rimando. cedente (ossia stesso autore e stessa opera) ma con qualche Es. variazione (altro volume o altra pagina). 1. T. W. Adorno, Minima moralia, Einaudi, Torino 1994. Vedi supra, p. 94. Es. (si invita il lettore a scorrere le pagina fino a pagina 94 per leggere la nota in cui si argomenterà al meglio il testo citato). 1. S. Perrella, Calvino, Laterza, Roma-Bari 2001, p. 69. 2. Ivi, p. 73. Idem Passim Si usa per indicare che il nome dell’autore è lo stesso. Si usa Impiegato per indicare che lo stesso argomento è trattato all’in- anche in bibliografia. Spesso nella forma abbreviata Id. terno dell’opera che si cita in modo diffuso, letteralmente “qua Es. e là”, senza ordine. William Shakespeare, Amleto, Feltrinelli, Milano 2005. Id., L’opera poetica, Mondadori, Milano 2000. Confer - Confronta - Cfr. Si usa per un rinvio generico ad un’altra opera. Es. 1. Cfr. Harold Bloom, Il Canone occidentale, Bompiani, Milano 1994.
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 6 Eadem Esempio di bibliografia sistema “autore-data” Si usa per indicare che il nome dell’autrice è lo stesso. Si usa Pasolini P. P. (1965), Contestazione linguistica, in “Vie Nuove”, 18 febbraio, anche in bibliografia. Spesso nella forma abbreviata Ead. poi in id. (1999), pp. 1052-3. Id. (1968a), La paura di essere mangiati, in “Il Tempo”, 3 settembre, poi in Es. id. (1999), pp. 1107-10. Irène Némirovsky, Il malinteso, Adelphi, Milano 2010. Id. (1968b), Perché vado a Venezia, in “Il Giorno”, 15 agosto, poi in id. Ead., Il calore del sangue, Adelphi, Milano 2008. (1999), pp. 163-9. Sergio G. (2010), Parole di moda. Il «Corriere delle Dame» e il lessico della Trad. it moda nell’Ottocento, Franco Angeli, Milano. Se si cita un’opera nella sua lingua originale ed è anche dispo- Serianni L. (1974), Neologia e suffissazione. Alcuni appunti, in “Lingua no- stra”, XXXV, pp. 20-4, poi in id. (1989), pp. 347-57. nibile una traduzione in italiano della stessa opera, è bene indi- Id. (1981), Norma dei puristi e lingua d’uso nell’Ottocento nella testimo- carla tra parentesi con la dicitura “trad. it”. nianza del lessicografo romano Tommaso Azzocchi, Accademia della Cru- Es. sca, Firenze. Id. (1986), Il problema della norma linguistica dell’italiano, in “Annali Edmond et Jules de Goncourt, Germinie Lacerteux, Flammarion, Paris 1990 dell’Università per Stranieri di Perugia”, VII, pp. 47-69. (trad. it. Germinie Lacerteux, Utet, Torino 2009). Id. (1989), Saggi di storia linguistica italiana, Morano, Napoli. Id. (1990), Il secondo Ottocento: dall’Unità alla prima guerra mondiale, il […] Mulino, Bologna. Si usano i puntini di sospensione tra parentesi quadre per in- Id. (2003), Italiani scritti, il Mulino, Bologna. dicare un intervallo (ossia una parte di testo che non vogliamo Serianni L., Trifone P. (a cura di) (1993-94), Storia della lingua italiana, 3 citare perché poco utile per la nostra argomentazione) in una voll., Einaudi, Torino. Setta S. (1995), L’Uomo qualunque. 1944-1948, Laterza, Roma-Bari. citazione di un testo. Sgroi S. C. (1994), Perché «pagare il pizzo»?, in “Archivio glottologico italia- Es. no”, LXXIX, pp. 200-33. Id. (1995), Bada come parli. Cronachette e storie di parole, sei, Torino. La dottrina – scrive John Stuart Mill – che accetta l’utilità o principio della Id. (2008), In principio era l’“ecu” e poi venne ad abitare tra noi l’“euro” (i massima felicità come fondamento della morale sostiene che le azioni sono linguisti: cattivi profeti, cattivi puristi o descrittivisti tout court?), in “Qua- moralmente corrette nella misura in cui tendono a procurare felicità, moral- derni di semantica”, II, pp. 393-436. mente scorrette se tendono a produrre il contrario della felicità. Per felicità, Sibalis M. (2006-07), Omosessualità maschile nell’età dei Lumi e delle rivo- si intende il piacere e l’assenza di dolore; per infelicità il dolore e la privazio- luzioni. 1680-1850, in Aldrich (2006-07), pp. 103-23. ne di piacere. […] Il piacere e la liberazione dal dolore sono le uniche cose de- Sibilla G. (2005), Walkman, in Colombo, p. 406. siderabili come fini; e tutte le cose desiderabili (che nello schema utilitarista Id. (2008), Musica e media digitali. Tecnologie linguaggi e forme sociali dei sono tante quante in tutti gli altri) sono desiderabili o per il piacere insito in suoni, dal walkman all’iPod, Bompiani, Milano. esse o come mezzo per promuovere il piacere e prevenire il dolore. Simi V. (1956), Il diritto di sciopero, Giuffrè, Milano. Simone R. (1980), Parlare di sè, in AA. VV., Il trionfo del privato, Laterza, Roma-Bari, pp. 192-230.
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 7 Altro esempio di sistema “autore-data” Parti finali adornato f. (2003) La nuova strada. Occidente e libertà dopo il Novecento, Mondadori, Milano. alberoni f. (a cura di) (1967) L’attivista di partito, il Mulino, Bologna. Bibliografia alberoni f. (1981) Movimento e istituzione il Mulino, Bologna. La bibliografia può essere generale o analitica, riferita a tutta allum p. (1988) “Cultura o opinioni? Su alcuni dubbi epistemologici” in Il l’opera o suddivisa per capitoli. In bibliografia generalmente si Politico, 2, 261-268. indica, oltre il cognome dell’autore, anche il suo nome per este- allum p. (1991) Democrazia reale. Stato e società civile nell’Europa occidentale, Liviana, Padova. so, e poi tutte le altre informazioni editoriali. almond g. a. (1956) “Comparative Polical System” in Jurnal of Politics, 3, L’elenco bibliografico presenta tutte le opere di riferimento o 391-409. che siano state di utile consultazione al fine dell’elaborazione almond g. a. (1977) “La cultura politica: storia intellettuale del concetto” in della tesi di laurea. A seconda del tipo di lavoro si possono sce- Rivista Italiana di Scienza Politica, vol. vii, n. 3, p. 411-451. gliere diverse modalità di suddivisione della bibliografia. almond g. a., powell b. j. jr. (1966) Politica comparata. Sistema, processi e Es. politiche, il Mulino, Bologna. almond g. a., verba s. (1963) The Civic Culture. Political Attitudes and Letteratura francese del XIX secolo Democracy in Five Nations, Princeton University Press, Princeton. Studi critici e articoli sulla letteratura francese del XIX secolo almond g. a., verba s. (1970) “Un approccio allo studio della cultura politica” Opere consultate per questo lavoro in Sartori G. (a cura di) Antologia di Scienza politica, il Mulino, Bologna. Indice dei nomi Sistema tradizionale L’indice dei nomi facilita la ricerca di autori, scrittori ecc. citati all’interno del testo. Sin dalla stesura del primo capitolo della Sarti P., Neonati maleducati. Imparare a essere genitori e a riconoscere i propri errori, Giunti Demetra, Firenze 2008. propria tesi occorre stilare un lemmario provvisorio (una sor- Schiralli R., Cercasi genitori disperatamente. Come aiutare i figli adolescenti ta di elenco dove depositare tutti i nomi delle persone citate a sconfiggere le dipendenze da droghe, cibo, alcol, internet, Franco senza alcun ordine). Questo lemmario a fine lavoro diverrà un Angeli, Milano 2004. indice alfabetico dei nomi, rivisto e controllato. In assenza di Schiralli R., Ti parlo ma non mi senti. Manuale di orientamento per genitori un lemmario sarà molto più difficile e laborioso reperire tutti disorientati, Franco Angeli, Milano 2004. i nomi a termine lavoro per poi elaborare l’indice. Risulta dun- Stoppard M., Diventare genitori, De Agostini, Novara 1999. que molto più opportuno raccogliere i nomi mentre procede, Sue J., Il segreto della famiglia felice. Il rapporto ideale tra figli e genitori, graduale, il lavoro di scrittura. Terminato l’indice dei nomi solo Newton & Compton, Roma 2000. a impaginazione definita e finita si può procedere a riportare accanto al nome in indice il numero di pagina che contiene la citazione del nome. Se il nome è citato in nota, accanto al nu- mero di pagina si scriverà “n” per indicare appunto la citazione in nota.
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 8 Es. Consigli Balzac, 33, 45, 67n A pagina 33 e 45 il nome Balzac è riportato in corpo testo men- Progettazione tre a pagina 67 è riportato in nota. È la prima fase di ogni elaborato. Occorre pe- Non sono compresi nell’indice i nomi di personaggi di fantasia o rimetrare il campo dei propri studi e appro- di personaggi di opere letterarie. fondire con ricerche bibliografiche l’argomento In caso di pseudonimi si indicherà prima lo pseudonimo e a segui- scelto. In questa fase si rivela fondamentale la re il vero nome con l’indicazione tra parentesi – pseudonimo di. nostra capacità di saper cercare e saper sele- Altri esempi zionare la bibliografia utile. Può essere di aiuto in questa fase un software citazionale come Alimonte, Roberto d’ Francesco I, re di Francia Zotero (www.zotero.org) capace di raccogliere fonti bibliografi- Aubignac, conte d’, che, pagine web, file pdf e organizzare il materiale per cartelle tematiche. Questo lavoro potrà tornare utile nella fase di ste- Indice delle opere citate sura per automatizzare gli inserimenti di nota a piè pagina e Questo indice elenca in ordine alfabetico importanti opere ci- per la compilazione della bibliografia finale. tate in corpo testo. Si fa qui riferimento non a testi di critica generale che sono serviti per la compilazione della tesi ma a Stesura opere classiche. Conviene scrivere la propria tesi o il proprio elaborato capito- lo per capitolo piuttosto che pensare di scrivere il testo tutto Indice dei personaggi d’un pezzo. In fase di stesura è opportuno inserire sin da su- Può tornare utile, a seconda della tesi, elencare i personaggi bito i rimandi a piè di pagina con le referenze bibliografiche e citati quali personaggi di opere teatrali o di opere letterarie in compilare, contemporaneamente, un lemmario. genere. Lettura Documenti allegati Terminata la stesura del capitolo è opportuno leggere lo stesso Si possono allegare copie fotostatiche di documenti importanti dinanzi ad un amico o collega di studi. La lettura a voce alta per la propria tesi, immagini o quanto possa tornare utile. denuncia facilmente ripetizioni, frasi poco chiare, assenza di virgole, eventuali errori di sintassi ecc. Paratesto Terminata la scrittura della tesi o del proprio elaborato ci si occupa di tutto ciò che va oltre il corpo testo: la copertina, il
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 9 frontespizio, la dedica, le avvertenze, l’indice generale, la bi- Ricerche bliografia, l’indice dei nomi, gli altri eventuali indici, i documen- ti allegati ecc. Internet è lo strumento ormai indispensabile per le nostre ri- cerche: informazioni bibliografiche (grazie agli OPAC delle bi- Controlli finali blioteche di tutto il mondo), risorse digitali, articoli accademici, Si rilegge tutta la tesi per controllarne l’omogeneità, la tratta- giornali ecc., gran parte del materiale di cui abbiamo bisogno è zione esaustiva, il raggiungimento degli obiettivi della propria ormai in rete. È quindi indispensabile conoscere al meglio cosa argomentazione. Si avvia in questa fase il lavoro di “copyedi- cercare e dove cercare. ting” ossia un controllo serrato sulle “uniformità” adottate per le note a piè di pagina, per le formattazioni di titoli e sottotitoli, Per organizzare al meglio queste informazioni procederemo nel per i riportati, per le virgolette, per la bibliografia ecc. In questa seguente ordine: fase a impaginazione finita si aggiunge il numero di pagina alle 1. Motori di ricerca sezioni elencate dell’indice generale e ai singoli nomi contenu- 2. Ricerche bibliografiche ti nell’indice dei nomi o alle opere contenute nell’indice delle 2.1 Biblioteche e OPAC opere. 2.2 Periodici 2.3 Collezioni digitali 3. Risorse multidisciplinari e motori specializzati 4. Enciclopedie e dizionari 5. Banche dati, digital humanities e altro 6. Social Network della ricerca 7. Piattaforme di digital lending 1. Ricerche base I Motori di ricerca (Google, Yahoo, ecc.) consentono la prima ricerca semplice per ottenere un’informazione o magari il link giusto per accedere al sito web che contiene l’informazione o il materiale che cerchiamo. Oltre ai motori di ricerca vi sono anche meta-motori di ricerca che restituiscono risultati in base a ricerche effettuate su più motori di ricerca (www.top-motori.it, www.itools.com/search). Generalmente Google è il motore di ricerca più utilizzato. Con-
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 10 sente la ricerca semplice (consiste nell’inserire una o più paro- Generalmente gli OPAC consentono di affinare le proprie le prive di ogni segno selettivo) e la ricerca per frase (consiste ricerche con l’uso degli Operatori logici booleani che qui nella possibilità di cercare una frase - di due o più parole - nel- richiamiamo sinteticamente. la sua formulazione esatta, inserendola tra virgolette “_”). Gli operatori logici booleani, (da George Boole matematico L’asterisco (carattere jolly), in genere sostituisce fino a cinque ca- e logico britannico), sono comandi che facilitano la ricerca ratteri. Viene usato quando non conosciamo l’esatta parola da cer- con la creazione di appositi “filtri”: care o quando ricordiamo in parte la frase che stiamo cercando. • AND o + (intersezione): si usa per rintracciare i record che soddisfano entrambi i criteri richiesti. 2. Ricerche bibliografiche • OR (unione): si usa per rintracciare i record che soddi- sfano almeno uno dei criteri richiesti. 2.1 Biblioteche e OPAC • NOT o AND NOT (complemento): si usa per rintracciare Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN): è la i record che soddisfano un determinato criterio esclu- rete delle biblioteche italiane promossa dal dendo quelli che però ne soddisfano un altro. ministero per i Beni e le attività culturali • XOR o NOR (esclusione): si usa per rintracciare i record (MIBACT) con la cooperazione delle Regio- che soddisfano esclusivamente uno solo dei criteri ri- ni e dell’Università, coordinata dall’Istitu- chiesti. to centrale per il catalogo unico delle bi- blioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU). 2.1.1 L’anagrafe delle biblioteche italiane La rete SBN è oggi costituita da biblioteche statali, di enti Strumento d’informazione generale, aggiornato sulla realtà locali, universitarie, scolastiche, di accademie ed istituzioni bibliotecaria italiana. pubbliche e private operanti in diversi settori disciplinari. Progetto avviato nel 1989 dall’Ufficio centrale per i beni Dal 2005 dal portale Internet culturale (www.internetculturale.it) librari, le istituzioni culturali e l’editoria del ministero per è possibile accedere alla versione multimediale del catalogo i Beni e le attività culturali, realizzato e coordinato dall’I- collettivo SBN, che consente di interrogare i record bibliogra- stituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche ita- fici presenti nei cataloghi centrali e locali delle biblioteche e liane e per le informazioni bibliografiche (ICCU). degli istituti aderenti. www.anagrafe.iccu.sbn.it/it/ Per chi voglia un quadro complessivo, un vero Repertorio de- gli OPAC italiani con i cataloghi di biblioteche italiane di- 2.1.2 MAI, il metaOPAC Azalai italiano sponibili via Internet: www.aib.it/aib/opac/repertorio.htm (AIB: Il MAI è un meta-opac ossia un Opac in grado di lancia- Associazione Italiana Biblioteche). Per ulteriori notizie sugli re una ricerca su diversi Opac di numerose biblioteche OPAC italiani: - www.aib.it/aib/lis/opac1.htm . contemporaneamente. Questo metaOPAC è indicato per La prima risorsa da interrogare per le ricerche in Ateneo è la ricerca di documenti poco comuni non trovati in altri l’OPAC Uniba: https://opac.uniba.it/easyweb cataloghi italiani.
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 11 2.1.3 Altri OPAC di importanti biblioteche del mondo Stanford Libraries: www.searchworks.stanford.edu/catalog?f%5 Bcollection_type%5D%5B%5D=Digital+Collection Biblioteca Nazionale Centrale Roma: www.bve.opac.almavivaitalia.it/opac2/BVE/CR/ricercaSemplice New York Public Library: www.digitalcollections.nypl.org Library of Congress: www.loc.gov Biblioteca Nacional de España: www.catalogo.bne.es/uhtbin/webcat The British Library: www.explore.bl.uk/primo_library/libweb/action/search.do?vid=BLVU1 WorldCat (catalogo bibliotecario) www.worldcat.org Bodleian Library: https://www.bodleian.ox.ac.uk/bodley/finding- resources/catalogues-and-online-resources 2.2 Periodici 2.2.1 L’Archivio collettivo nazionale dei periodici – ACNP Nato negli anni Settanta per iniziativa dell’ISRDS-CNR. Contiene le descri- zioni bibliografiche delle pubblicazioni Bibliotèque Nationale de France: periodiche possedute da biblioteche https://www.catalogue.bnf.fr/index.do dislocate su tutto il territorio nazionale Deutsche National Bibliothek: e copre tutti i settori disciplinari. Le biblioteche dell’Uni- https://www.dnb.de/DE/Home/home_node.html versità di Bologna vi hanno aderito nel 1981 e attualmente coordinano il sistema. L’archivio contiene le registrazioni
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 12 dell’agenzia internazionale che assegna il numero stan- 2.3 Collezioni digitali dard ISSN alle pubblicazioni in serie. www.acnp.cib.unibo.it/ Le più importanti biblioteche di libri digitalizzati che ci per- cgi-ser/start/it/cnr/fp.html mettono di scaricare interi testi gratuitamente (ovviamente Per il servizio di prestito interbiblio- in riferimento a libri con diritto d’autore ormai scaduto) nella tecario (ILL, Inter-Library Loan) è loro edizione originale sono le seguenti: opportuno citare l’applicazione web NILDE (Network Inter-Library Do- cument Exchange) sviluppata nella Biblioteca dell’Area della Ricerca di Bologna del Consi- glio Nazionale delle Ricerche. Nilde è attualmente sia un software che un network di biblioteche che condividono l’uso del software e una precisa e innovativa idea di servizio. • Europeana, www.europeana.eu/portal/it : biblioteca virtuale www.nildeworld.bo.cnr.it/it che raccoglie le risorse digitali delle biblioteche più im- portanti dell’Unione Europea. 2.2.2 Altri cataloghi di rilievo per ricerche su periodici • Gallica, www.gallica.bnf.fr : collezione digitale della Biblio- teca nazionale di Francia, annovera anche la scansione di numerosi quotidiani sin dall’800. Hollis Harvard University: www.hollis.harvard.edu/primo-explo- re/search?vid=HVD2&sortby=rank&lang=en_US Center for Research Libraries: www.crl.edu • Internet Archive, www.archive.org : biblioteca digitale non profit realizzata da Internet Archive, organizzazione atti- vista che si batte per una rete Internet libera ed aperta nonché associazione non profit riconosciuta ufficialmen- te negli Stati Uniti d’America. • Biblioteca Apostolica Vaticana, www.digitavaticana.org : col- Emeroteca digitale della Biblioteca nazionale Braidense: lezione di pregiatissimi manoscritti e incunaboli digita- www.emeroteca.braidense.it/indice_testate.php lizzati della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il progetto è Consiglio Nazionale delle Ricerche: www.igv.sebina.it curato da Digita Vaticana Onlus, associazione senza sco-
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 13 po di lucro nata nel 2013 per promuovere il progetto di bile visualizzare la pagina che contiene i termini della ricerca, digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Vaticana. alcune informazioni sul libro nonché il link “Compra questo libro” che collega direttamente alle librerie online. Si pos- 3. Risorse multidisciplinari e motori specializzati sono anche cercare altre informazioni all’interno del libro e cercare le biblioteche locali in cui è disponibile. È necessario Di seguito alcuni indirizzi di banche dati e repertori online per la registrarsi per accedere a una visualizzazione completa delle ricerca di articoli accademici. informazioni. • JStore. Archivio di riviste digitalizzate. Fornisce l’accesso a oltre 12 milioni di articoli su riviste accademiche, libri e fonti primarie in 75 discipline. www.jstor.org 4. Enciclopedie e Dizionari • Directory of Open Access Journals (DOAJ). Repertorio on line Alcuni riferimenti a enciclopedie e dizionari consultabili libera- di riviste di alta qualità ad accesso aperto e sottoposte a mente sul web. peer review. www.doaj.org • Web of Science. Gestore di indice di citazioni curato da Cla- Enciclopedie online rivate Analytics. Fornisce l’accesso a più database in riferi- • Wikipedia: enciclopedia libera multilingue: mento a ricerche interdisciplinari. https://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale www.login.webofknowledge.com • Britannica: www.britannica.com • Enciclopedia Treccani: www.treccani.it • Enciclopedia De Agostini: www.sapere.it Dizionari generali • Dizionario Garzanti on-line: www.garzantilinguistica.it • Grande Dizionario della Lingua Italiana Accademia della • Google Scholar. Permette di cercare parole-chiave dentro li- Crusca: www.gdli.it bri ed intere biblioteche, paper presentati a congressi, paper • Hoepli: www.grandidizionari.it di ricerche, database scientifici. www.scholar.google.com/ • Dizionari Corriere della Sera: www.dizionari.corriere.it • Google ricerca libri. Inserendo una parola chiave il sistema • Tesoro della Lingua Italiana delle Origini: trova i testi il cui contenuto contiene una corrispondenza www.tlio.ovi.cnr.it/TLIO/ alla parola immessa, visualizzandone il relativo link. È possi- • De Mauro: www.dizionario.internazionale.it
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 14 Dizionari o glossari specialistici: di ricerca, pubblicati o meno, e tesi, da istituti di istruzio- • Lessico Etimologico Italiano: www.accademiadellacrusca.it/it/ ne e ricerca francesi o stranieri, laboratori pubblici o privati: contenuti/lessico-etimologico-italiano-lei/7101 www.hal.archives-ouvertes.fr • Dizionario Etimologico: www.etimo.it • Arches Project, software open-source (GIS), per l’inventario e • La Sitoteca (Edigeo): repertorio ricchissimo di dizionari la gestione del patrimonio culturale immobile: specialistici e glossari e risorse varie: www.archesproject.org www.edigeo.it/Sitoteca/sitoteca.php • Documentazione di Fonte Pubblica (DFP), progetto dell’Asso- ciazione Italiana Biblioteche (AIB) con lo scopo di seleziona- re, organizzare e diffondere tra i cittadini fonti informative 5. Banche dati, digital humanities e altro online rilevanti di fonte pubblica. Il Repertorio DFP è un elen- • Raggruppamento ipertestuale di banche dati accessibili in co strutturato di risorse Internet che mettono a disposizione rete e in locale: http://rebrun.altervista.org/banda/dibib.htm informazione prodotta, raccolta e conservata dalle istituzioni pubbliche italiane: • Bibliografia dantesca internazionale: www.dfp.aib.it/index.php?P=Home www.dantesca.ntc.it/dnt-fo-catalog/pages/material-search.jsf • OpenDOAR, elenco dei database accademici consultabili in • Dante Search: risorsa di ricerca attraverso la quale è possi- modalità aperta. Consente l’identificazione, la navigazione e bile interrogare il corpus delle opere volgari e latine di Dante la ricerca di archivi, in base a una serie di funzionalità, come Alighieri lemmatizzate e annotate grammaticalmente e, per la posizione, il software o il tipo di materiale conservato: quanto riguarda le Rime, il Convivio e la Commedia, sintattica- www.v2.sherpa.ac.uk/opendoar mente. I testi, estremamente affidabili, sono stati codificati tramite il metalinguaggio XML (eXtensible Markup Language) sulla base delle Guidelines TEI (Text Encoding Initiative). 6. Social Network della ricerca www.dantesearch.dantenetwork.it • ResearchGate, rete professionale per • Open Source Shakespeare, sito web non commerciale che scienziati e ricercatori con oltre 20 milioni consente l’accesso gratuito a versioni digitali ricercabili delle di utenti da tutto il mondo che la utiliz- opere complete di William Shakespeare. Il sito è stato cre- zano per condividere, scoprire e discutere ato utilizzando Moby Shakespeare, progetto che contiene le di ricerche. È possibile connettersi alla rete con l’account opere integrali complete di Shakespeare e che si basa sull’e- LinkedIn o Facebook: www.researchgate.net/about dizione Globe del 1864 delle opere complete: www.opensourceshakespeare.org • Academia.edu, rete nata per condivide- re gratuitamente documenti con milioni • Archive Ouverte HAL, archivio multidisciplinare aperto e desti- di persone in tutto il mondo. Alcuni studi nato al deposito e alla diffusione di articoli scientifici a livello dimostrano come i documenti caricati in
MICHELE SOLLECITO — Breve guida editoriale per la realizzazione di una tesi di laurea o di un elaborato — 15 Academia ricevono un aumento del 69% nelle citazioni di Visualizzare i propri dati altri studiosi nell’arco di 5 anni. È possibile connettersi con account Google o Facebook: www.academia.edu Nel caso in cui il vostro elaborato contenga dati che necessitano di una visualizzazione efficace elenchiamo qui sinteticamente alcuni programmi online gratuiti di data visualizations. 7. Piattaforme di digital lending • RAW Graphs, agile strumento per visualiz- Le piattaforme di digital lending consentono la gestione dei con- zare semplice ciò che è complesso. tenuti digitali (ebook, musica, film, e-learning, audiolibri, quoti- Il progetto, guidato dal DensityDesign Re- diani, ecc.) e a loro volta permettono alle biblioteche aderenti di search Lab (Politecnico di Milano) è stato offrire ai propri utenti un accesso remoto via Internet (24/7) alle rilasciato pubblicamente nel 2013 ed è considerato da molti risorse condivise. uno degli strumenti più importanti nel campo della visualiz- A tali piattaforme si può accedere anche come singolo utente e zazione dei dati. Il team responsabile della progettazione, svi- usufruire di servizi a pagamento quali il “prestito digitale” che luppo e manutenzione del progetto è composto da Density- permette di ottenere a prezzi contenutissimi un ebook da leg- Design, Calibro e Inmagik, entrati a far parte del team nel 2019. gere entro un tempo stabilito sui propri dispositivi. La gestione www.app.rawgraphs.io del diritto d’autore è demandata al cosiddetto DRM, acronimo • Palladio (Stanford University) sviluppato pres- di Digital Rights Management (Gestione dei Diritti Digitali). Con so Humanities + Design Lab del CESTA (Cen- questa sigla si indicano le tecnologie che consentono di gestire ter for Spatial and Textual Analysis, Stanford), il diritto d’autore in ambiente digitale evitando così la copia e la Palladio è uno strumento web ampiamente diffusione illegale. utilizzato per la visualizzazione dei dati utiliz- Tra le piattaforme di digital lending per il prestito digitale in Ita- zando reti e mappe. www.hdlab.stanford.edu/palladio lia annoveriamo: • Circos online è un pacchetto software per la visualizzazione di dati e informazioni. Visua- lizza i dati in un layout circolare, ideale per creare infografiche e illustrazioni di qualità. Originariamente progettato per visualizzare dati genomici, può creare figure da dati in qualsiasi campo, dalla genomica alla visualizzazione della migrazione all’arte • Media Library On Line (MLOL): matematica. È disponibile una versione del software libera- www.medialibrary.it/home/index.aspx mente accessibile online: www.mkweb.bcgsc.ca/tableviewer • Rete Indaco: www.reteindaco.sebina.it
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