BOOKLET ECONOMIA La provincia di Brescia nel confronto nazionale - A cura del Centro Studi Confindustria Brescia n. 10/marzo 2021 - QuiBrescia
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BOOKLET ECONOMIA La provincia di Brescia nel confronto nazionale A cura del Centro Studi Confindustria Brescia n. 10/marzo 2021
INDICE CONGIUNTURA ECONOMICA - pag. 4 Produzione industria manifatturiera (Brescia) Clima di fiducia settore terziario (Brescia) EXPORT - pag. 8 Variazioni tendenziali (Brescia, Lombardia, Italia) Il confronto territoriale (Brescia, Lombardia, Italia) La distribuzione per area di destinazione (Brescia) La distribuzione per settore produttivo (Brescia) DEMOGRAFIA D’IMPRESA - pag. 14 Imprese attive (Brescia, Lombardia, Italia) Imprese manifatturiere attive (Brescia, Lombardia, Italia) CREDITO - pag. 18 Prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Sofferenze/prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza (Brescia, Lombardia, Italia) Sportelli bancari attivi sul territorio (Brescia) 2
INDICE MERCATO DEL LAVORO - pag. 26 Assunzioni alle dipendenze complessive (Brescia) Assunzioni alle dipendenze nell’industria (Brescia) Tasso di disoccupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso di disoccupazione giovanile (Brescia, Lombardia, Italia) Lavoro in somministrazione - Agenzie per il lavoro (Brescia) Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati (Brescia, Lombardia, Italia) Cassa Integrazione Guadagni (Brescia, Lombardia, Italia) CONTI ECONOMICI TERRITORIALI - pag. 34 Valore aggiunto totale (Brescia, Lombardia, Italia) Valore aggiunto nell’industria in senso stretto (Brescia, Lombardia, Italia) Valore aggiunto per settore produttivo (Brescia, Lombardia, Italia) IMPATTO ECONOMICO COVID-19 - pag. 40 Livelli di attività rispetto al pre-Covid Variazione delle ore lavorative Spesa complessiva per investimenti Spesa per investimenti per area di destinazione Il presente lavoro è stato chiuso con le informazioni disponibili al 12 marzo 2021. 3
CONGIUNTURA ECONOMICA CONGIUNTURA ECONOMICA Produzione industria manifatturiera (Brescia) Clima di fiducia settore terziario (Brescia) 4
CONGIUNTURA ECONOMICA PROSEGUE LA CADUTA NELL’INDUSTRIA. SI ASSESTA LA FIDUCIA NEL TERZIARIO Nel quarto trimestre del 2020, la produzione nelle imprese manifatturiere bresciane ha registrato una variazione tendenziale di -11,1%, una caduta inferiore a quella del periodo precedente (-14,0%). Nel complesso, il 2020 si chiude con una variazione media della produzione pari a -16,2%, dopo la crescita zero del 2019 e il dato positivo del 2018 (+2,9%). Il risultato risente della forte caduta realizzata tra marzo e aprile, quando la produzione ha segnato, in media, valori inferiori di oltre il 50% rispetto al pre Covid-19. Il recupero dei mesi estivi ha contribuito a limitare le perdite nell’anno e il quarto trimestre è stato solo in parte condizionato dall’introduzione delle nuove misure restrittive adottate in seguito al riacutizzarsi della crisi sanitaria. Nel dettaglio, la produzione evidenzia un aumento congiunturale (sul terzo trimestre) di +4,8%. Le previsioni a breve termine sono positive: le aziende -11,1% che stimano un miglioramento della situazione nei primi tre mesi del 2021 sono il 41%. Un forte rimbalzo della produzione è atteso solo dal terzo tasso trimestre di quest’anno ed è legato all’efficacia e alla rapidità del piano di vaccinazione di massa. L’allentamento completo delle restrizioni anti- tendenziale pandemia rilancerebbe la fiducia e quindi la domanda, liberando per i consumi le risorse accumulate in questi mesi con il risparmio “forzato”. Nel quarto trimestre del 2020, il clima di fiducia delle imprese bresciane del settore terziario si attesta a 102, confermando, di fatto, il livello del periodo precedente (103) e posizionandosi al di sotto di quanto rilevato nello stesso trimestre del 2019 (111). 102 Le condizioni operative delle imprese intervistate hanno beneficiato della fase di consolidamento dell’attività produttiva nell’industria e delle buone fiducia del prospettive a breve, grazie al forte legame che intercorre tra il comparto secondario e quello terziario oggetto della rilevazione. L’indice di fiducia terziario medio rilevato nel 2020 (73) è, tuttavia, risultato di molto inferiore rispetto a quello degli anni precedenti (124 nel 2018 e 108 nel 2019). 5
Produzione industria manifatturiera CONGIUNTURA ECONOMICA (4° trimestre 2020) Brescia: Produzione nell'industria manifatturiera 110 10 105 5 100 0 95 -5 90 85 -30% -10 80 -15 75 -20 70 -25 65 60 -30 07-1 08-1 09-1 10-1 11-1 12-1 13-1 14-1 15-1 16-1 17-1 18-1 19-1 20-1 Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale, Centro Studi Confindustria Brescia. Fonte: Indagine Congiunturale Trimestrale Centro Studi Confindustria Brescia. Var. tend. (%; scala dx.) Indice (anno Variazioni tendenziali 1995=100; (%; scala dx.) scala sx.) Indice (anno 1995=100; scala sx.) Nel quarto trimestre del 2020, la variazione (+7,7%); sotto la media nella meccanica (+4,4%), tendenziale (rispetto allo stesso trimestre dell’anno legno e minerali non metalliferi (+4,0%), alimentare precedente) della produzione delle imprese (+1,9%). È diminuita nel sistema moda (-0,8%). manifatturiere bresciane è risultata pari a -11,1%, Le previsioni a breve termine sono positive: le aziende una caduta inferiore a quella del trimestre precedente che stimano un miglioramento della situazione nei (-14,0%). L’evoluzione complessiva è la sintesi di primi tre mesi del 2021 sono il 41%. Quelle che dati aziendali fortemente eterogenei. prevedono di mantenere i livelli attuali sono il 37%, Nel complesso, il 2020 si chiude con una mentre il 22% stima un calo dell’attività. Un forte variazione media della produzione pari a -16,2%, rimbalzo della produzione è atteso solo dal terzo dopo la crescita zero del 2019 e il dato positivo trimestre di quest’anno ed è legato all’efficacia del 2018 (+2,9%). Il risultato risente della forte e alla rapidità del piano di vaccinazione di caduta realizzata tra marzo e aprile, quando la massa. L’allentamento completo delle restrizioni produzione ha segnato, in media, valori inferiori di anti-pandemia rilancerebbe la fiducia e quindi oltre il 50% rispetto al pre Covid-19. Il recupero la domanda, liberando per i consumi le risorse dei mesi estivi ha contribuito a limitare le perdite accumulate in questi mesi con il risparmio “forzato”. nell’anno e il quarto trimestre è stato solo in parte condizionato dall’introduzione delle nuove misure restrittive adottate in seguito al riacutizzarsi della crisi sanitaria. Nel dettaglio, la produzione evidenzia un aumento Produzione industriale: congiunturale (sul trimestre precedente) di +4,8%. Il dato complessivo riflette andamenti differenziati Misura il volume fisico della produzione rea- tra i vari settori produttivi. In particolare, l’attività è lizzata in un territorio in un determinato perio- aumentata: oltre la media nel comparto chimico, do. Non si esprime in un’unità monetaria, ma gomma, plastica (+10,7%) e della metallurgia solamente in numeri indici. 6
Clima di fiducia settore terziario CONGIUNTURA ECONOMICA (4° trimestre 2020) Nel quarto trimestre del 2020, il clima di fiducia pari rispettivamente a +12% e a +21%); i prezzi delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione attesta a 102, confermando, di fatto, il livello registrato debolmente negativa (saldo netto pari a -9%), a nel periodo precedente (103) e posizionandosi conferma dell’assenza di rilevanti pressioni inflattive, al di sotto di quanto rilevato nello stesso trimestre in particolare in questa fase storica. del 2019 (111). Le condizioni operative delle Riguardo alle prospettive per i prossimi mesi: il imprese intervistate hanno beneficiato della fase di fatturato è atteso in crescita dal 36% degli intervistati, consolidamento dell’attività produttiva nell’industria con un saldo positivo del 18% a favore dei pessimisti e delle buone prospettive a breve, grazie al forte rispetto agli ottimisti; i saldi riferiti al portafoglio ordini legame che intercorre tra il comparto secondario e (+12%) e all’occupazione (+18%) descrivono uno quello terziario oggetto della rilevazione. L’indice scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i di fiducia medio rilevato nel 2020 (73) è, tuttavia, prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un risultato di molto inferiore rispetto a quello degli anni saldo nullo. Le opinioni delle imprese in merito alle precedenti (124 nel 2018 e 108 nel 2019). prospettive sulla tendenza generale dell’economia Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi italiana rimangono negative, nonostante il prossimo dalle imprese sui tre mesi precedenti: il fatturato è avvio del piano NG-EU: il 6% degli imprenditori ha aumentato per il 64% degli intervistati, con un saldo un orientamento ottimistico, a fronte del 76% che positivo del 55% tra coloro che hanno dichiarato prevede stazionarietà e del 18% che ha una visione Brescia: Indice variazioni in aumento e in diminuzione; del sfavorevole. gli ordini clima di fiducia e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti nel settore terziario 160 150 151 142 143 140 137 137 120 112 113 111 105 102 104 103 102 100 80 59 60 40 27 20 0 17-1 17-2 17-3 17-4 18-1 18-2 18-3 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 1° tr.Primo trimestre 2016=100. 2016=100. Fonte: Indagine Congiunturale Terziario Centro Studi Confindustria Brescia. Fonte: Indagine Congiunturale Terziario, Centro Studi Confindustria Brescia. Indice del clima di fiducia: Indicatore congiunturale qualitativo volto a misurare lo “stato di salute” attuale e prospettico all’interno di una determinata cate- goria di operatori (consumatori, imprese, ecc.). 7
EXPORT EXPORT Variazioni tendenziali (Brescia, Lombardia, Italia) Variazioni tendenziali per area geografica (Brescia) Il confronto territoriale (Brescia, Lombardia, Italia) La distribuzione per area di destinazione (Brescia) La distribuzione per settore produttivo (Brescia) 8
IL RIMBALZO DEL EXPORT QUARTO TRIMESTRE ATTENUA LA CADUTA DELLE ESPORTAZIONI NEL 2020 Nel 2020, le esportazioni bresciane, pari a 14,9 miliardi di euro, sono diminuite del 9,3% rispet- to al 2019. Il calo del 2020 è il più intenso dal 2009, quando le vendite all’estero scesero del 30,7% sull’anno precedente. Il valore monetario dell’export rilevato nel 2020 è il più basso dal 2016 (14,5 miliardi). Nel quarto trimestre 2020, le esportazioni, che ammontano a 4,2 miliardi di euro, sono invece in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 (4,0 miliardi). La dinamica del quarto trimestre ha risentito positivamente della ripresa del commercio mondiale che, nel periodo ottobre-dicembre 2020, ha registra- to un segno positivo (+4,0% tendenziale), recuperando interamente i livelli pre-Covid. Il 2020 si è chiuso tuttavia con un calo complessivo degli scam- 14,9 bi internazionali del -5,3%, contro il -0,4% del 2019 e il +3,4% del 2018. mld totale 2020 Le prospettive per inizio 2021 risultano condizionate dall’incertezza sul riacutizzarsi della pandemia e dai tempi di realizzazione della campagna vaccinale. Nel 2020, il trend negativo delle esportazioni bresciane (-9,3%) è meno ac- centuato rispetto a quello rilevato in Lombardia (-10,6%) e in Italia (-9,7%). Tra i -9,3% settori, su base annua, i meno dinamici sono: mezzi di trasporto (-12,2%), metalli di base e prodotti in metallo (-11,3%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e ac- tasso cessori (-12,4%), macchinari e apparecchi (-9,5%). Tra i mercati di sbocco, il calo tendenziale delle vendite ha riguardato: Germania (-11,6%), Francia (-9,0%), Regno Unito (-16,3%), Spagna (-15,7%), Stati Uniti (-6,0%). Sono cresciute le vendite verso: Cina (+10,8%), Brasile (+6,4%) e Turchia (+1,2%). 9
Variazioni tendenziali EXPORT (4° trimestre 2020) BRESCIA Brescia: Export 10% 5,3% 5% 3,8% La crescita tendenziale delle 1,0% 0% esportazioni bresciane nel -5% -2,6% -2,5% quarto trimestre del 2020 è stata -4,8% pari a +5,3%, la variazione più -6,1% -10% -8,9% alta dal terzo trimestre 2018 -15% (+7,2%). Il quarto trimestre dello -20% scorso anno aveva segnato -25% una diminuzione tendenziale di -30% -6,1%. -29,3% 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. LOMBARDIA Lombardia: Export 10% 4,7% 5% 1,4% 1,6% Le esportazioni lombarde nel 0% -0,9% quarto trimestre del 2020 hanno -5% -1,2% -2,3% -4,2% registrato una diminuzione di -10% -7,9% -2,3% rispetto allo stesso periodo -15% del 2019, contro una diminuzione tendenziale dell’1,2% nel quarto -20% trimestre dello scorso anno. -25% -30% -27,3% 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 ITALIA Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Italia: Export 10% 3,7% 4,2% 5% 3,5% 2,6% 2,5% La dinamica nazionale, nel quarto 0% trimestre del 2020, ha rilevato -5% -3,0% -1,8% un calo tendenziale del -1,8%, -4,9% inferiore a quello regionale. La -10% caduta è meno ampia di quella -15% del terzo trimestre ed è in contro -20% tendenza rispetto ai dati dello -25% scorso anno (+2,5%, nel quarto trimestre 2019). -30% -28,5% 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 Variazioni tendenziali. Variazioni Fonte: elaborazioni tendenziali. Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. 10
Variazioni tendenziali per area geografica EXPORT (gennaio-dicembre 2020) BRESCIA Brescia: Export per destinazione -25% -20% -15% -10% -5% 0% 5% UE a 27 Paesi -10,7% Paesi europei non UE -9,3% Africa settentrionale -18,9% Altri Paesi africani -17,8% America settentrionale Totale: -9,3% -1,3% America centro-meridionale -12,5% Medio Oriente -5,9% Asia centrale -19,9% Asia orientale 0,7% Oceania e altri territori -0,1% Variazioni 2020 vs 2019. Variazioni Fonte: elaborazioni 2020Confindustria Centro Studi vs 2019. Brescia su dati ISTAT. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Nel 2020, le esportazioni bresciane sono calate in media del 9,3% sul 2019. Tra le variazioni negative superiori alla media si segnalano quelle verso l’Asia centrale (-19,9%), l’Africa settentrionale (-18,9%), l’America centro-meridionale (-12,5%), l’UE a 27 Paesi (-10,7%) e i Paesi europei non UE (-9,3%). Varia- zioni negative meno intense si registrano nel Medio Oriente (-5,9%), nell’America settentrionale (-1,3%), nell’Oceania e altri territori (-0,1%). L’unica variazione positiva riguarda le esportazioni verso l’Asia orientale (+0,7%). Il confronto territoriale Brescia Lombardia Italia 2008 14,1 104,1 369,0 (gennaio-dicembre 2020) 2009 9,8 82,3 291,7 Le esportazioni bresciane nel 2020 si 2010 11,6 94,0 337,3 sono attestate a 14,9 miliardi, con una ri- 2011 13,6 104,2 375,9 duzione del 9,3% rispetto al 2019 (16,4 2012 13,4 108,1 390,2 miliardi). Il calo è il più intenso dal 2009 2013 13,7 108,1 390,2 (-30,7%). Nello stesso periodo, le espor- 2014 14,2 109,5 398,9 tazioni lombarde ammontavano a 114,0 2015 14,7 111,3 412,3 miliardi e quelle italiane a 433,6 miliar- 2016 14,5 112,0 417,3 di. Brescia si colloca al quinto posto nella 2017 15,8 120,8 449,1 classifica delle province italiane per valo- 2018 16,9 127,3 465,3 re delle esportazioni, dopo Milano (39,8 2019 16,4 127,5 480,4 miliardi), Vicenza (16,8), Torino (16,5) e 2020 14,9 114,0 433,6 Bologna (15,1). Gennaio-dicembre. Valori in miliardi di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. 11
La distribuzione per area di destinazione EXPORT (gennaio-dicembre 2020) BRESCIA Medio Oriente 3% Asia centrale 1% Asia orientale 6% Oceania e altri territori 1% America centro-meridionale 2% America settentrionale 8% Altri Paesi africani 1% Paesi europei non UE 13% UE a 27 Paesi 62% Africa settentrionale 2% Anno 2020, quote. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Il primo mercato di destinazione dei prodotti bre- gli altri mercati di sbocco, si segnalano: Paesi sciani è l’UE a 27 Paesi, che intercetta il 62% europei non UE, con il 13% del totale; America delle esportazioni totali. All’interno dell’UE a 27, settentrionale, con l’8%; Asia orientale, con il 6%; il mercato principale è la Germania a cui va il Medio Oriente, con il 3%; America centro-meri- 19,3% delle esportazioni bresciane totali. Tra dionale e Africa settentrionale, con il 2%. 12
La distribuzione per settore produttivo EXPORT (gennaio-dicembre 2020) BRESCIA Altri prodotti 16% Prodotti tessili, abbigliamento, Metalli di base e pelli e accessori 4% prodotti in metallo 33% Brescia: Export per settore Apparecchi elettrici 6% Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6% Anno 2020, quote. Macchinari e apparecchi 25% Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Mezzi di trasporto 10% Anno 2020, quote. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. La distribuzione delle esportazioni per settore pro- del made in Brescia. Seguono: apparecchi elettrici duttivo, vede al primo posto le vendite di metalli (6%), articoli in gomma e materie plastiche, altri di base e prodotti in metallo (33%), seguite da prodotti della lavorazione di minerali non metal- macchinari e apparecchi (25%) e mezzi di traspor- liferi (6%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e to (10%), cioè i settori tradizionalmente più forti accessori (4%). 13
DEMOGRAFIA D’IMPRESA Imprese attive (Brescia, Lombardia, Italia) Imprese manifatturiere attive (Brescia, Lombardia, Italia)
RALLENTA ANCORA DEMOGRAFIA D’IMPRESA IL CALO DELLE IMPRESE ATTIVE, ANCHE NEL MANIFATTURIERO La dinamica delle imprese attive totali a Brescia, a dicembre 2020, si pre- senta in calo rispetto all’anno precedente (-0,2%). La caduta, tuttavia, è in rallentamento nei confronti del 2019 (-0,5%). Il trend complessivo risulta de- crescente a partire dal 2012, con una variazione negativa più intensa nel 2013 (-1,3%). Le imprese attive totali a fine dicembre 2020 risultano 104.688 104.688. Sulla perdita di velocità della discesa hanno influito, tra l’altro, la nascita di imprese nel settore delle costruzioni, stimolata dall’introduzione del totali «superbonus» per l’edilizia, e le prospettive di garanzia fornite dai ristori e dai fondi europei. In difficoltà sono risultati, invece, i comparti del commercio e attive delle attività di alloggio e ristorazione. Per stabilire, tuttavia, i reali effetti della pandemia sul tessuto imprenditoriale del 2020 sarà opportuno aspettare i dati del primo trimestre di quest’anno perché molte comunicazioni di chiusura dell’attività che pervengono ai Registri delle Imprese negli ultimi giorni di di- cembre vengono conteggiate nel trimestre successivo. In Lombardia la dinamica delle imprese attive totali a dicembre 2020 risulta in diminuzione (-0,4%), rafforzando la tendenza manifestata l’anno precedente (-0,2%); a livello nazionale si registra invece una crescita dello 0,2%, dopo un 2019 in contrazione e tre periodi relativamente stabili. Per quanto riguarda le imprese attive del solo settore manifatturiero, la dinamica negativa rilevata a Brescia è comune, ma inferiore, a quanto si registra in Lombardia e in Italia. In particolare, a Brescia le imprese ma- nifatturiere attive alla fine di dicembre 2020 sono 13.637, lo 0,8% in 13.637 meno rispetto a dicembre 2019 e in costante calo a partire dall’inizio del periodo considerato. In Lombardia la variazione di fine dicembre 2020 manifatturiere sull’anno precedente è pari a -2,7% e in Italia è di -1,2%. attive 15
Imprese attive DEMOGRAFIA D’IMPRESA (dicembre 2020) BRESCIA Brescia: Imprese attive 112.000 111.432 0,4% 110.643 Sono 104.688 le imprese attive 0,2% 110.000 109.241 0,0% totali iscritte al Registro delle Impre- 108.438 108.000 -0,2% se della Camera di Commercio 107.330 106.446106.183 -0,4% di Brescia alla fine di dicembre 106.000 105.432 104.882104.688 -0,6% 2020, in calo dello 0,2% rispetto 104.000 -0,8% a dicembre 2019. Dal 2012, la -1,0% dinamica provinciale si presenta 102.000 -1,2% negativa, con una diminuzione più 100.000 -1,4% intensa nel 2013 (-1,3%). 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) LOMBARDIA Lombardia: Imprese attive 830.000 0,4% In Lombardia, le imprese attive to- 826.020 825.000 0,2% tali al 31 dicembre 2020 risulta- 821.819 0,0% no 811.099, un numero inferiore 820.000 rispetto a quello dell’anno prece- 815.246 815.956 816.088 -0,2% 815.000 814.297 813.913 814.233 dente (814.233). Dopo un legge- 812.668 811.099 -0,4% ro aumento delle imprese regionali 810.000 -0,6% tra il 2015 e il 2018, negli ultimi 805.000 -0,8% due anni si registra un’inversione di tendenza (-0,4% nel 2020). 800.000 -1,0% 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. ITALIA Italia: Imprese attive Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 5.300.000 0,4% 5.275.515 In Italia, la dinamica delle impre- 0,2% 5.250.000 5.239.924 se attive totali è stata praticamen- 0,0% te stabile tra il 2015 e il 2018, 5.200.000 5.186.124 -0,2% dopo anni di variazioni negative -0,4% in cui il peggior risultato è del 5.148.413 5.144.383 5.145.995 5.150.149 5.150.743 5.147.514 5.150.000 5.137.678 -0,6% 2013 (-1,0%). A dicembre 2020, -0,8% le imprese attive totali risultano 5.100.000 -1,0% 5.147.514, con una variazione 5.050.000 -1,2% di +0,2% rispetto a fine dicembre 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2019 (5.137.678). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Valori Studi al 31Confindustria dicembre.Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 16
Imprese manifatturiere attive DEMOGRAFIA D’IMPRESA (dicembre 2020) BRESCIA Brescia: Imprese manifatturiere attive 16.000 15.768 0% 15.500 15.515 Le imprese bresciane attive nel settore -1% 15.062 manifatturiero a fine dicembre 2020 15.000 14.747 14.541 -1% sono 13.637, lo 0,8% in meno ri- 14.500 14.297 14.132 13.925 -2% spetto a fine dicembre 2019. Dal 14.000 13.745 13.637 -2% 2011 in poi, le imprese manifattu- 13.500 -3% riere attive sono costantemente dimi- 13.000 nuite, riducendosi nel complesso del 12.500 -3% 13,5% (erano 15.768), con un calo 12.000 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 -4% più marcato nel 2013 (-2,9%). Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) LOMBARDIALombardia: Imprese manifatturiere attive 108.000 0% In Lombardia, le imprese mani- 106.321 106.000 fatturiere attive a fine dicembre -1% 104.000 103.707 2020 risultano inferiori di 2.510 102.000 101.277 -1% unità rispetto al 31 dicembre 99.782 100.000 2019, con un calo del 2,7%. 98.432 -2% 98.000 97.220 Anche la dinamica regionale è 96.072 96.000 94.908 -2% negativa in tutto il periodo con- 94.000 93.328 siderato, con una diminuzione -3% 92.000 90.818 più accentuata nel 2012 (-2,5% 90.000 -3% sull’anno precedente). 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. ITALIA Italia: Imprese manifatturiere attive Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 550.000 0% In Italia, come in ambito pro- 540.000 538.347 530.000 526.511 -1% vinciale e regionale, le imprese 520.000 515.267 attive del manifatturiero sono in 510.000 506.782 -1% costante diminuzione dal 2011 500.901 500.000 495.247 490.587 (-12,1% nel complesso del perio- 490.000 -2% 485.643 479.205 do), con una punta negativa più 480.000 473.308 elevata nel 2012 (-2,2%). Alla 470.000 -2% 460.000 fine di dicembre 2020, risultano 450.000 -3% 473.308, in calo dell’1,2% su 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 dicembre 2019. Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) Valori al 31 dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati InfoCamere. Imprese attive (scala sx.) Variazione tendenziale (scala dx.) 17
CREDITO Prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Sofferenze/prestiti - industria (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza (Brescia, Lombardia, Italia) Sportelli bancari attivi sul territorio (Brescia)
CREDITO PROSEGUE L’APERTURA DEL CREDITO: PRESTITI ALL’INDUSTRIA SU DEL 5,5% A settembre 2020, i prestiti (al netto di pronti contro termine e sofferenze) de- 10,9 stinati alle imprese industriali bresciane, ammontano a 10,9 miliardi di euro, con una crescita del 5,5% su settembre 2019. Si tratta del tasso di varia- zione tendenziale più elevato dal 2014; ciò riflette le misure a sostegno della mld prestiti liquidità introdotte per fronteggiare il maggiore fabbisogno delle imprese a seguito della pandemia. La risalita degli impieghi nell’industria si contrappone all’industria all’evoluzione nei servizi (-3,5%) e nelle costruzioni (-35,8%), che rimangono particolarmente depressi. A settembre 2020, le sofferenze nell’industria a Brescia, pari a 295 milioni di euro, riguardano il 2,7% del totale dei prestiti, contro il 7,4% nei servizi e il 16,5% nelle costruzioni. I crediti deteriorati si mantengono su livelli storicamente bassi, a seguito delle ingenti operazioni di cartolarizzazione messe in campo dal sistema bancario negli ultimi due anni. La velocità di formazione delle nuove sofferenze a Brescia, a settembre 2020, si indebolisce rispetto alle rilevazioni dei trimestri precedenti (1,3%): risulta più bassa della media lombarda (1,8%) e di quella italiana (1,7%). La dinamica complessiva trae beneficio dagli strumenti adottati dalle autorità per sostenere l’accesso al credito. E’ tuttavia verosimile che lo shock macroeconomico causato dalla pandemia sia in grado di gene- rare nei prossimi mesi un forte incremento del tasso di deterioramento dei prestiti. La necessità di razionalizzare i costi connessi con l’esercizio dell’attività ban- caria e la dirompente diffusione delle tecnologie digitali, hanno prodotto una +5,5% significativa flessione nel numero degli sportelli bancari attivi sul territorio. A fine crescita 2019, in provincia di Brescia si contano 737 sportelli, contro i 972 di fine 2008, con un ridimensionamento del 24,2%. tendenziale 19
Prestiti - industria CREDITO (settembre 2020) BRESCIA: Prestiti (esclusi Pronti Contro Termine e sofferenze) nell’industria 12% I prestiti all’industria a Brescia, al netto di pronti contro termine e sofferenze, a 8% settembre 2020 ammontano a 10,9 5,5% miliardi di euro, con una crescita 4% 3,7% del 5,5% su settembre dell’anno 1,6% precedente. Dopo la performance 0,6% 0,6% 0,1% 0,8% positiva del 2018, nel 2019 0% avevano costantemente rilevato una -1,7% dinamica negativa, con una flessione -4% -2,7% -2,7% tendenziale di -2,7% a settembre. -3,5% mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 LOMBARDIA 12% In Lombardia, i prestiti all’industria (al netto di PCT e sofferenze), pari 8% a 68,9 miliardi, sono aumentati 6,7% come nel periodo precedente, invertendo la tendenza negativa 4% 3,8% 2,9% che aveva caratterizzato tutto il 1,9% 1,7% 1,9% 2,1% 2019. La crescita tendenziale 0% a settembre 2020 è stata pari a -0,5% -0,5% -1,2% +6,7%, contro un calo di -0,5% a -1,4% settembre dell’anno precedente. -4% mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 ITALIA 12% 11,0% Anche in Italia, a settembre 2020 8% si rileva una crescita dei prestiti all’industria (al netto di PCT e 5,0% sofferenze) sullo stesso periodo del 4% 2019 (+11,0%), più ampia che 1,6% 1,0% a livello regionale e provinciale. 0,8% 0% 0,2% 0,2% Il 2019 è stato caratterizzato da quattro trimestri con variazioni -1,6% -2,1% -1,6% -2,6% tendenziali negative (-1,6% a -4% settembre). L’ammontare dei prestiti mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 è di 228,7 miliardi di euro. Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 20
Prestiti - industria CREDITO (settembre 2020) BRESCIA 11,0 10,9 10,8 10,7 10,6 10,6 10,6 10,6 10,5 10,5 10,5 10,4 10,4 10,3 10,2 10,2 10,0 9,8 mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Valori in miliardi di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. Prestiti (al netto di PCT e sofferenze) nell’industria Prestiti: Brescia Lombardia Italia mar-18 10,6 64,7 211,2 Finanziamenti erogati dagli istituti di credito a soggetti non giu-18 10,7 65,4 211,5 bancari, indipendentemente dal- set-18 10,6 64,9 209,4 la forma tecnica, al lordo delle dic-18 10,6 64,7 208,7 poste rettificative, dei rimborsi e mar-19 10,5 64,4 207,9 delle sofferenze. L’aggregato, giu-19 10,4 64,6 207,1 idoneo a descrivere l’esposizio- ne complessiva del sistema ban- set-19 10,3 64,5 206,1 cario nei confronti della clien- dic-19 10,2 63,9 203,3 tela, può essere rappresentato mar-20 10,5 65,8 210,0 anche al netto delle sofferenze e giu-20 10,5 67,1 217,5 dei pronti contro termini. set-20 10,9 68,9 228,7 Valori in miliardi di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 21
Sofferenze/prestiti - industria CREDITO (settembre 2020) BRESCIA 10% Le sofferenze nell’industria a 8% Brescia, a settembre 2020, ammontano a 295 milioni di 6,1% 6% 5,3% euro (-15,2% tendenziale) e sono 4,8% 4,4% in leggera riduzione rispetto al 4% trimestre precedente. L’unico 3,4% 3,4% 3,3% 3,1% 3,1% 2,9% 2,7% periodo in crescita dall’inizio della serie storica esaminata è stato il 2% primo trimestre 2020. In rapporto ai prestiti, si attestano al 2,7%. 0% mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 LOMBARDIA 10% 8% 7,1% In Lombardia le sofferenze 6,0% nell’industria, a settembre 2020, si 6% 5,5% 5,1% attestano a 2.019 milioni di euro, 4,4% 4,1% il 2,9% dei prestiti. La loro quota 4% 3,9% 3,5% 3,3% è costantemente in riduzione dal 3,0% 2,9% primo trimestre 2018. 2% ITALIA 0% mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 10% 9,0% 8,1% 8% 7,5% 6,9% In Italia, il rapporto sofferenze/ 6,1% 6,0% prestiti nell’industria, a settembre 6% 5,6% 4,9% 2020, è pari al 3,9%, anche 4,7% 4,3% in questo caso in riduzione da 3,9% 4% marzo 2018. Il totale delle sofferenze è pari a 9.126 milioni 2% di euro. 0% mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 22
Sofferenze - industria CREDITO (settembre 2020) BRESCIA 750 700 682 650 596 600 550 528 500 478 450 400 364 359 348 350 318 324 304 295 300 250 mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 Finanziamenti erogati a società non finanziarie. Valori in milioni di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. Sofferenze - industria Brescia Lombardia Italia mar-18 682 4.945 20.874 Sofferenze: giu-18 596 4.118 18.345 Crediti la cui totale riscossione set-18 528 3.770 16.820 non è certa (per le banche e gli intermediari finanziari che dic-18 478 3.449 15.019 hanno erogato il finanziamen- mar-19 364 2.899 13.153 to) poiché i soggetti debitori si giu-19 359 2.764 12.916 trovano in stato d’insolvenza set-19 348 2.594 12.025 (anche non accertato giudizial- dic-19 318 2.280 10.271 mente) o in situazioni sostan- zialmente equiparabili. mar-20 324 2.234 10.057 giu-20 304 2.080 9.563 set-20 295 2.019 9.126 Valori in milioni di euro. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. 23
Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza CREDITO BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA Tasso annualizzato di ingresso in sofferenza 3,5 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 2,5 2,7 2,3 2,5 2,5 2,3 2,2 2,3 2,0 2,0 1,9 2,0 2,1 2,1 1,8 1,9 2,0 1,8 1,8 1,9 1,8 1,8 1,8 1,4 1,5 1,7 1,7 1,6 1,4 1,4 1,3 1,3 1,0 mar-18 giu-18 set-18 dic-18 mar-19 giu-19 set-19 dic-19 mar-20 giu-20 set-20 Finanziamenti erogati a società non finanziarie e famiglie produttrici. Finanziamenti erogati aValori societàpercentuali. non finanziarie e famiglie produttrici. Fonte: elaborazioni Centro StudiValori Confindustria percentuali. Brescia su dati Banca d'Italia. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. Brescia Lombardia Italia Brescia Lombardia Italia La velocità di formazione delle nuove sofferenze a 2018 e picchi al ribasso (1,4%) a giugno 2020, Brescia, a settembre 2020, si indebolisce rispetto con una tendenza di fondo che rimane declinante. alle rilevazioni dei trimestri precedenti (1,3%): risulta Quello della Lombardia risulta altalenante da marzo più bassa della media lombarda (1,8%) e di quella a dicembre 2018, in diminuzione per cinque periodi italiana (1,7%). consecutivi e, dopo una breve ripresa, di nuovo Il tasso annualizzato di ingresso in sofferenza a in calo. Il tasso annualizzato in Italia presenta un Brescia, da marzo 2018 denota un andamento andamento sostanzialmente in diminuzione per tutto il altalenante, con punte al rialzo (3,2%) a settembre periodo considerato. Tasso di ingresso in sofferenza: Flussi di nuove sofferenze rettificate nel trimestre in percentuale degli impieghi vivi di inizio periodo. Il valore riportato corrisponde al tasso annualizzato, dato per ogni periodo, dalla somma dei flussi di sofferenze rettificate sui quattro trimestri precedenti in rapporto agli impieghi vivi riferiti al primo trimestre considerato. 24
Sportelli bancari attivi sul territorio CREDITO BRESCIA 1.000 85 81 950 79 80 78 78 77 900 74 75 71 71 70 850 70 800 64 65 60 750 60 58 972 969 968 976 947 921 900 899 878 815 754 737 700 55 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Fonte: elaborazioni Centro Studi AIB su dati Banca d'Italia. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Banca d’Italia. Sportelli (scala sx.) Sportelli ogni cento mila abitanti (scala dx.) Sportelli (scala sx) Sportelli ogni cento mila abitanti (scala dx) Il sistema bancario nazionale (e anche locale) sta Il fenomeno ha inevitabilmente determinato una vivendo una fase di profonda trasformazione di minore capillarità territoriale del sistema banca- carattere strutturale. La necessità di razionalizzare rio: a fine 2019 si rilevano 58 sportelli ogni cen- i costi connessi con l’esercizio dell’attività banca- to mila abitanti, contro i 60 di fine 2018 e gli ria e la dirompente diffusione delle tecnologie di- 81 di fine 2008. Si tratta di un processo che ov- gitali (come l’home banking) hanno prodotto una viamente nasconde dinamiche diverse da istituto significativa flessione nel numero degli sportelli a istituto, ma che è destinato a proseguire anche bancari attivi sul territorio. A fine 2019, in provin- nel prossimo futuro, vista la rivoluzione coperni- cia si contano 737 sportelli, contro i 972 di fine cana portata dal fenomeno FINTECH. 2008, con un ridimensionamento del 24,2%. Sportello bancario Noto anche con il termine di succursale o filiale, indica una sede, sprovvista di personalità giuridica, costituente parte di una banca, che effettua direttamente, in tutto o in parte, l’attività dell’istituto stesso. 25
MERCATO DEL LAVORO Assunzioni alle dipendenze complessive (Brescia) Assunzioni alle dipendenze nell’industria (Brescia) Tasso di disoccupazione (Brescia, Lombardia, Italia) Tasso di disoccupazione giovanile (Brescia, Lombardia, Italia) Lavoro in somministrazione - Agenzie per il lavoro (Brescia) Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati (Brescia, Lombardia, Italia) Cassa Integrazione Guadagni (Brescia, Lombardia, Italia)
SEGNALI MERCATO DEL LAVORO ANCORA NEGATIVI DAL MERCATO DEL LAVORO Le assunzioni alle dipendenze complessive (tempo indeterminato, tempo de- terminato e apprendistato) , nel quarto trimestre del 2020, hanno segnato +972 una flessione tendenziale del 16,3%. Nel complesso del 2020, il saldo tra avviamenti e cessazioni dal lavoro è risultato positivo (+11.912 unità). saldo Nell’industria in senso stretto, nel quarto trimestre, le assunzioni alle dipenden- ze sono diminuite del 22,7% su base annua. In particolare, le assunzioni a industria tempo indeterminato sono calate del 29,4%. Nel 2020, il saldo complessi- vo tra avviamenti e cessazioni dal lavoro nell’industria è risultato posi- tivo (+972 unità), ma in decelerazione rispetto a quello del 2019 (+1.035 unità). La componente a tempo indeterminato ha presentato un saldo negativo (-2.494). Va precisato che i saldi non sono perfettamente confrontabili con quelli degli anni precedenti per l’introduzione dei provvedimenti sul blocco dei licenziamenti adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nel 2020, il tasso di disoccupazione in provincia di Brescia (4,4%) ha proseguito la tendenza discendente e si colloca al di sotto della media lombarda (5,0%) e di quella nazionale (9,2%), seb- bene rimanga ancora elevato rispetto al pre-crisi (3,2%). Anche il tasso di disoccupazione giovanile (12,4%) è in forte riassorbimento rispetto ai picchi del 2015 (35,9%), pur registrando valori ancora lontani dal 2008 (6,2%). In merito alla domanda di lavoratori in somministrazione, l’Osservatorio Confindustria Brescia-ApL indica, nel quarto trimestre del 2020, una nuova flessione su base tendenziale (-4%), tuttavia molto meno marcata rispetto a quella dei periodi precedenti. La caduta delle richieste ha riguardato soprattutto la categoria degli addetti al commercio. Nel 2019, gli infortuni sul lavoro nelle fabbriche ogni mille occupati mostrano a 4,4% Brescia una diminuzione sull’anno precedente, ma rimangono su livelli più elevati della media regionale e nazionale. Tale aspetto si giustifica, tra l’altro, per la struttura produttiva bresciana, caratterizzata da un rilevante peso dell’industria metalmeccanica. tasso Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni nell’industria a Brescia, nel 2020, è cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto per quanto riguarda la componen- disoccupazione te ordinaria (+2.033%). 27
Assunzioni alle dipendenze complessive* MERCATO DEL LAVORO (4° trimestre 2020) BRESCIA Brescia: Assunzioni alle dipendenze 30% 22,9% 20% 18,0% 10% 2,1% 4,2% 0% -10% -7,4% -10,4% -20% -14,1% -13,1% -16,3% -30% -40% -37,8% -50% 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 Variazioni tendenziali. Variazioni tendenziali. Fonte: elaborazioni Fonte: elaborazioni Centro Studi dati Centro Studi Confindustria Brescia su Comunicazioni Confindustria Obbligatorie Regione Lombardia. Brescia su dati Comunicazioni Obbligatorie RegioneTotale Tempo indeterminato Lombardia. Tempo indeterminato Totale Saldo avviamenti-cessazioni totali Tempo Tempo Apprendistato Totale determinato Indeterminato 2017 2.800 21.487 -5.553 18.734 2018 3.613 5.881 -2.826 6.668 2019 3.519 6.670 -4.352 5.837 2020 2.036 10.179 -303 11.912 Gennaio-dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Comunicazioni Obbligatorie Regione Lombardia Le assunzioni alle dipendenze complessive, nel quarto trimestre del 2020, hanno segnato una flessione ten- denziale del 16,3%. La discesa è in contro tendenza rispetto al trimestre precedente (+6,0%). Per i contratti a tempo indeterminato, la diminuzione è stata del 13,1%. Tra gennaio e dicembre 2020, il saldo tra avvia- menti e cessazioni dal lavoro è positivo (+11.912 unità). Il dato non è tuttavia perfettamente confrontabile con quelli degli anni precedenti perché condizionato dall’entrata in vigore dei provvedimenti sul blocco dei licenziamenti nel periodo di emergenza Covid-19. La dinamica positiva è stata determinata dal saldo dei contratti a tempo determinato (+10.179 unità) e di quelli di apprendistato (+2.036). Il saldo dei contratti a tempo indeterminato è risultato invece negativo (-303). * Sono considerati i seguenti contratti: tempo indeterminato, tempo determinato e apprendistato. Sono esclusi i contratti a progetto e quelli in somministrazione. 28
Assunzioni alle dipendenze nell’industria* MERCATO DEL LAVORO (4° trimestre 2020) BRESCIA Brescia: Assunzioni alle dipendenze nell'industria 40% 32,1% 30% 22,2% 20% 10% 0% -10% -3,1% -8,8% -22,7% -20% -30% -20,9% -22,2% -29,4% -40% -33,0% -50% -60% -52,3% 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 Variazioni Variazioni tendenziali. tendenziali. Fonte: elaborazioni CentroFonte: elaborazioni Studi Confindustria Centro Brescia su dati Studi Confindustria Comunicazioni Brescia Obbligatorie Regione Lombardia. su dati Comunicazioni Tempo indeterminatoObbligatorie Regione Lombardia. Totale Tempo indeterminato Totale Saldo avviamenti-cessazioni totali nell’industria Tempo Tempo Apprendistato Totale determinato Indeterminato 2017 911 4.219 -3.211 1.919 2018 1.219 3.242 -1.628 2.833 2019 1.174 2.317 -2.456 1.035 2020 659 2.807 -2.494 972 Gennaio-dicembre. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati Comunicazioni Obbligatorie Regione Lombardia. Nel quarto trimestre del 2020, le assunzioni alle dipendenze nell’industria (esclusi i contratti a progetto e quelli in somministrazione) sono diminuite del 22,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019. In particolare, le assunzioni a tempo indeterminato sono calate del 29,4%. Nel 2020, il saldo complessi- vo tra avviamenti e cessazioni dal lavoro è positivo (+972 unità) e inferiore rispetto a quello del 2019 (+1.035 unità). Anche in questo caso, va precisato che il confronto tra i dati non è significativo perché viziato dall’introduzione dei provvedimenti di sospensione temporanea dei licenziamenti a causa della pandemia. Il saldo totale positivo è dovuto alla componente a tempo determinato (+2.087 unità) e all’ap- prendistato (+659), mentre il contratto a tempo indeterminato presenta un saldo negativo (-2.494). * Sono considerati i seguenti contratti: tempo indeterminato, tempo determinato e apprendistato. Sono esclusi i contratti a progetto e quelli in somministrazione. 29
Tasso di disoccupazione MERCATO DEL LAVORO (anno 2020) BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA Tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione 14 12,1 12,7 complessivo a Brescia, nel 11,9 11,7 12 10,7 11,2 10,6 2020, si è attestato al 4,4%, 10,0 10 9,2 in miglioramento rispetto ai 9,1 8,7 8,6 7,7 8,4 8,4 8,0 cinque anni precedenti (aveva 8 7,4 6,7 8,3 8,2 7,9 6,4 toccato un massimo nel 2014 6,1 5,7 7,4 6,0 5,5 5,6 6 5,3 6,7 5,0 con il 9,1%), ma ancora ben 5,8 6,2 3,7 5,7 superiore a quello dei livelli 4 3,4 5,2 5,2 4,7 4,4 pre-crisi (3,2% nel 2008). I di- 2 3,2 3,2 soccupati in provincia ammon- 0 tano a circa 25.000 unità, di 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 cui 16.000 femmine. Il tasso Medie annue, valori percentuali, 15 anni e più. di disoccupazione provinciale Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Medie annue, valori percentuali, Brescia Lombardia15 anni e più. Italia è inferiore a quello della Lom- Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. bardia (5,0%) e a quello dell’I- Brescia Lombardia Italia talia (9,2%). Tasso di disoccupazione giovanile (anno 2020) BRESCIA, LOMBARDIA, ITALIA Tasso di disoccupazione giovanile Il tasso di disoccupazione 45 42,7 giovanile a Brescia nel 2020 40,0 40,3 40 37,8 è sceso rispetto al 2019 (dal 35,3 35,9 34,7 35 32,9 32,2 13,6% al 12,4%), ma si col- 30,8 31,2 29,2 29,4 30 27,9 29,2 32,3 loca ancora su valori ben 25,3 26,5 25 28,2 29,9 22,9 più elevati di quelli del 2008 20,4 21,2 20,0 20,8 20,8 18,5 23,1 24,1 18,3 19,2 (6,2%). La stessa tendenza evo- 20 21,5 lutiva caratterizza la Lombardia 15 12,9 12,3 16,7 17,7 16,3 14,6 (19,2%, dal 12,3% del 2008) 10 13,6 12,4 e l’Italia (29,4%, dal 21,2% 5 8,9 6,2 del 2008) anche se il dato del 0 2020 risulta in contro tenden- 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Medie annue, valori percentuali, 15-24 anni. za. I giovani disoccupati in pro- Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. vincia sono circa 4.000, di cui Brescia Medie annue, Lombardia valori percentuali, Italia 15-24 anni. 2.000 maschi. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT. Brescia Lombardia Italia 30
Lavoro in somministrazione - Agenzie per il lavoro MERCATO DEL LAVORO (4° trimestre 2020) Richieste di lavoratori in somministrazione Richieste di lavoratori in somministrazione L’Osservatorio Confindustria Bre- 60% scia-ApL indica che, nel quarto 39% trimestre 2020, le richieste di 40% 24% 27% 24% 24% lavoratori in somministrazione 20% 16% 15% subiscono un leggero calo (-4%) rispetto allo stesso periodo del 0% 2019, dopo tre trimestri di fles- -4% -7% sioni significative. Il dato riflette la -20% -15%-16% ripresa dell’attività nell’industria -26% -40% -33% -29% manifatturiera, i cui livelli produt- -37% -43% tivi si attestano, nel complesso, -60% -54% poco al di sotto della “normalità” 16-4 17-1 17-2 17-3 17-4 18-1 18-2 18-3 18-4 19-1 19-2 19-3 19-4 20-1 20-2 20-3 20-4 Variazioni tendenziali. pre-Covid, a fronte di forti contra- Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia - ApL. Variazioni tendenziali. zioni nelle attività legate al com- Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia-ApL. mercio e alla ristorazione. Richieste di lavoratori in somministrazione per gruppo professionale Dal punto di vista settoriale, è ri- sultata in crescita la domanda 40% 35% di conduttori d’impianti (+35%), 20% operai specializzati (+9%), tecni- 4% 9% ci (+4%). Sono invece in calo le 0% media; -4% -2% richieste di addetti al commercio -20% (-62%), impiegati esecutivi (-25%) -25% e personale non qualificato (-2%). -40% Il dettaglio dei profili professionali -60% più richiesti vede in testa gli ope- -62% -80% ratori robot industriali, seguiti dagli Tecnici Impiegati Addetti Operai Conduttori Personale non addetti consegna merci, dai non esecutivi commercio specializzati impianti qualificato Variazioni tendenziali al 4° trimestre 2020. qualificati in imprese industriali, Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia - ApL. Variazioni tendenziali al 4° trimestre 2020. dagli addetti macchine per lavo- Fonte: Osservatorio Confindustria Brescia-ApL. razioni metalliche e dai conduttori macchinari lavorazione gomma. 2019 (22%) e in forte accelerazione nei confronti del 2018 (8,5%), a Nel 2020, la domanda di figure certificazione che il processo di digitalizzazione delle imprese industriali professionali legate all’utilizzo di bresciane è ormai solidamente avviato. Per quanto riguarda le difficoltà nuove tecnologie ha intercettato di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano ten- ben il 24% delle richieste comples- sioni particolari, ad eccezione di alcuni profili appartenenti ai tecnici (in sive, in leggero aumento rispetto al campo ingegneristico, informatici e tecnici della salute). 31
Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati* MERCATO DEL LAVORO (anno 2019) BRESCIA Brescia: Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati 23 22,2 21,9 21,8 21,3 22,1 Nel 2019, a Brescia, gli infortuni sul 21 21,4 20,8 21,1 lavoro nelle fabbriche per 1.000 oc- 19,3 cupati, al netto della CIG, sono dimi- 19 19,2 nuiti rispetto all’anno precedente (da 22,2 a 19,3). Il loro numero, tuttavia, 17 negli ultimi anni risulta superiore a quello regionale e nazionale. 15 2015 2016 2017 2018 2019 Industria in senso stretto. Fonte: elaborazioni Centro Studi AIB su dati ISTAT, INPS e INAIL. Al lordo CIG Stima al netto CIG Lombardia: Infortuni nelle fabbriche LOMBARDIA per .000 occupati 23 Anche in Lombardia, gli infortuni 21 sono diminuiti nell’ultimo anno del- la rilevazione (da 17,6 a 16,5). Il 19 trend regionale risulta altalenante, 17,6 17,4 con due anni di contrazione (2015 17,3 17 16,6 17,5 16,5 e 2016) e due successivi di cresci- 16,8 17,1 ta (2017 e 2018). 16,3 16,4 15 2015 2016 2017 2018 2019 Industria in senso stretto. Fonte: elaborazioni Centro Studi AIB su dati ISTAT, INPS e INAIL. ITALIA Al lordo CIG Stima al netto CIG Italia: Infortuni nelle fabbriche per .000 occupati 23 21 In Italia, gli infortuni sul lavoro al net- 19,6 19,8 to della CIG sono scesi da 19,8 nel 19,2 19,4 19,7 18,9 2018 a 18,9 nel 2019. La dinami- 19 19,0 19,2 ca nazionale risulta in calo nel 2015 18,8 18,7 e 2016 e poi in leggero aumento 17 nei due anni successivi, fino al calo dell’ultimo periodo. 15 2015 2016 2017 2018 2019 Industria in senso stretto. Fonte: elaborazioni Centro Studi AIB su dati ISTAT, Industria in senso stretto. INPS e INAIL. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati ISTAT, INPS e INAIL. Al lordo CIG Stima al netto CIG Al lordo CIG Stima al netto CIG * Infortuni in occasione di lavoro senza mezzi di trasporto. 32
Cassa Integrazione Guadagni MERCATO DEL LAVORO (anno 2020) BRESCIA Brescia: Cassa Integrazioni Guadagni 70 69,0 Nel 2020, a Brescia, le ore di cas- 60 sa integrazione guadagni comples- 50 sivamente autorizzate nell’industria 40 45,9 sono aumentate del 989% rispetto al 38,1 33,1 35,3 33,0 +989% 2019, passando da 6,3 a 69,0 mi- 30 28,3 lioni. A determinare la crescita è stata 20 16,8 la componente ordinaria (66,2 milio- 10 7,6 ni di ore), che è salita del 2.033%: 6,3 0 3,8 quella straordinaria (2,5 milioni) è di- 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 minuita del 24,2%. Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga LOMBARDIA Lombardia: Cassa Integrazioni Guadagni 500 480,0 In Lombardia, le ore complessiva- 450 400 mente autorizzate tra gennaio e 350 dicembre 2020, pari a 480,0 mi- 300 lioni, sono aumentate del 1.209% 250 +1.209% rispetto al 2019. A livello regio- 200 235,4 188,8 175,6 nale, l’incremento delle ore di 150 172,2 182,1 122,7 cassa ordinaria è risultato pari al 100 86,7 2.105%, quello delle ore di cassa 50 43,8 29,5 36,7 0 straordinaria al 65,8%. 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. ITALIA CIGO CIGS Deroga Italia: Cassa Integrazioni Guadagni 2.000 1965,2 1.800 In Italia, le ore di cassa integra- 1.600 zione guadagni complessivamen- 1.400 te autorizzate nel 2020 sono cre- 1.200 sciute del 790% e risultano pari a 1.000 1.965,2 milioni, contro i 220,9 800 856,4 +790% 600 684,2 730,6 730,2 676,7 milioni del 2019. La componente 400 491,0 451,0 ordinaria ha subito una crescita 200 267,2 166,7 220,9 del 1.972%; quella straordinaria 0 è aumentata del 12,1%. 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga Industria, periodo gennaio-dicembre, milioni di ore autorizzate. Fonte: elaborazioni Centro Studi Confindustria Brescia su dati INPS. CIGO CIGS Deroga 33
CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Valore aggiunto totale (Brescia, Lombardia, Italia) Valore aggiunto nell’industria in senso stretto (Brescia, Lombardia,Italia) Valore aggiunto per settore produttivo (Brescia, Lombardia, Italia)
CONTI ECONOMICI TERRITORIALI BRUSCA CADUTA DEL VALORE AGGIUNTO Il valore aggiunto totale stimato a Brescia nel 2020 registra una bru- sca caduta, dovuta all’introduzione delle misure di contenimento per far fronte 36,1 all’epidemia da Covid-19: è previsto pari a 36,1 miliardi di euro (a prezzi correnti), in diminuzione del 9,3% rispetto al 2019. La distanza dal livello mld valore di massimo del 2007, che aveva continuato ad assottigliarsi negli ultimi sei anni, risulterebbe ampliata e pari a -12,5%. Il valore aggiunto totale bresciano ha aggiunto subito una prima pesante caduta nel 2009, per effetto della crisi finanziaria inter- nazionale, quando l’indice è sceso nel corso di due anni dell’11,3%. La seconda fase della recessione, quella dei debiti sovrani, ha provocato una riduzione più contenuta (-4,5%). La dinamica negativa del valore aggiunto totale nel 2020 sarebbe comune anche a Lombardia e Italia: a livello regionale la flessione sul 2019 sarebbe pari a -9,3%, mentre la distanza dal picco del 2008 si atteste- rebbe a -7,3%. In ambito nazionale, il valore aggiunto è previsto in diminuzione del 9,1% rispetto al 2019 e il differenziale dai massimi registrati nel 2007 risulterebbe pari a -12,0%. Riguardo al valore aggiunto nell’industria in senso stretto, a Brescia nel 2020 è stimato in calo del 14,1% rispetto al 2019. La distanza dai massimi del 2007 si amplierebbe a -18,6%. La Lombardia presenterebbe invece una diminuzione del 12,7%, dopo due anni consecutivi di stabilità. Il gap rispetto a prima della crisi finanziaria si attesterebbe a -19,2%. In Italia, la dinamica del valore aggiunto nell’in- dustria in senso stretto nel 2020 è stimata in calo del 12,2%. Il differenziale rispetto ai massimi registrati nel 2007 risulterebbe pari a -20,7%. Con 36,1 miliardi di euro (a prezzi correnti) di valore aggiunto complessivo -9,3% stimato nel 2020, Brescia rappresenta l’11,0% del valore aggiunto regionale e il 2,4% di quello nazionale. Dalla composizione per settore, risulta evidente la calo sul forte specializzazione industriale di Brescia (30,7%), in confronto alla Lombardia (22,3%) e all’Italia (19,2%). 2019 35
Valore aggiunto totale CONTI ECONOMICI TERRITORIALI (anno 2020) BRESCIA Brescia: Valore aggiunto totale 105 100 100,0 98,4 97,5 95 96,7 96,4-9,3% 94,9 93,1 92,5 90 -12,5% 90,6 90,5 90,3 88,7 88,9 89,4 87,5 85 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Anno 2007=100. Serie costruita su valori concatenati anno 2015. Anno 2007=100. Serie costruita su valori concatenati anno 2015. Fonte: elaborazioni Centro Fonte: elaborazioni Studi Centro StudiConfindustria Brescia Confindustria Brescia suISTAT su dati datieISTAT e Prometeia. Prometeia. Nel 2020 il valore aggiunto totale (a prezzi concatenati con anno di riferimento 2015) a Brescia è stimato in calo del 9,3% rispetto al 2019. La distanza dal massimo del 2007, che si era ridotta sistematicamente tra il 2014 e il 2019, si sarebbe nuovamente ampliata risultando pari a -12,5%. Anche in Lombardia nel 2020 il valore aggiunto totale è previsto in diminuzione del 9,3% rispetto al 2019. La distanza dal picco del 2008, che era stata completamente assorbita, si attesterebbe a -7,3%. In Italia, la dinamica del valore aggiunto totale nel 2020 è negativa e la caduta stimata nei confronti del 2019 sarebbe pari a -9,1%. Il differenziale rispetto ai massimi registrati nel 2007 risulterebbe pari a -12,0%. Valore aggiunto: Secondo la Contabilità nazionale misura l’incremento di valore realizzato dall’insieme delle unità residenti che esercitano un’attività produttiva. L’aggregato è la risultante della differenza tra il valore della produczione di beni e servizi realizzata dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi che esse hanno utilizzato per effettuare tale produzione. A livello territoriale viene considerato una proxy del PIL, da cui differisce per il mancato inserimento dell’IVA e delle imposte sulle importazioni. 36
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