Biopolitica Dott.ssa Margherita Daverio Corso di Biogiuridica Prof.ssa Palazzani 18 ottobre 2021
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Biopolitica Dott.ssa Margherita Daverio Corso di Biogiuridica Prof.ssa Palazzani 18 ottobre 2021 m.daverio@lumsa.it
Biopolitica • cronologicamente prima di bioetica, si è diffuso dopo bioetica con una molteplicità di significati • “politica della vita”: politica; vita 1) potere arbitrario sulla vita biologica (politica sulla vita) 2) buon governo per la persona umana (politica per la vita)
Biopolitica: storia Foucault: prima formulazione del termine «la presa di potere sull’uomo in quanto essere vivente, una sorta di statalizzazione del biologico, o almeno una tendenza che condurrà verso ciò che si potrebbe chiamare la statalizzazione del biologico» (Bisogna difendere la società,1976) «al vecchio di diritto di far morire o di lasciar vivere si è sostituito il potere di far vivere o di respingere nella morte» (La volontà di sapere, 1976)
Biopolitica: significato • Etimologia: rapporti tra vita e politica • Significato «descrittivo»: la ripercussione giuridico normativa degli aspetti di etica medica legati alla vita biologica • Significato «valutativo»: la riflessione critica, ovvero filosoficamente fondata, sui rapporti tra bíos e politica
Quale vita? Biopolitica: significato • versante a-teleologico: non riconoscimento di un télos, ovvero di una «direzione», un orientamento all’interno del concetto di vita umana • versante teleologico: riconoscimento di un télos all’interno del concetto di vita umana (bíos possiede uno statuto epistemologico proprio) • STATUTO EPISTEMOLOGICO = conoscibilità
VERSANTE VERSANTE BIOPOLITICA A-TELEOLOGICO TELEOLOGICO POLITICA DELLA VITA, BIODIRITTO NON SIGNIFICATO BIODIRITTO NEUTRALE, DESCRITTIVO NEUTRALE BIOGIURIDICA POLITICA SULLA VITA POLITICA PER LA SIGNIFICATO VITA Foucault VALUTATIVO Arendt Agamben Cotta, D’Agostino Esposito
politica sulla vita a) collettivo: Foucault: statalizzazione del biologico potere totalitario decide chi vive e chi muore può sacrificare per opportunità b) individualistica-libertaria: delegazione del potere all’individuo: disponibilità sul corpo
politica sulla vita politica: esercizio di potere senza giustificazione etica prepolitica o metapolitica; prassi/potenza autoreferenziale; imposizione con forza= biopotere vita: oggetto della disponibilità; l’humanitas diviene un prodotto della politica anziché il suo presupposto
politica sulla vita: modello collettivo • potere arbitrario: illimitato/non vincoli di obbligo/non valori che lo precedono • vita: biologicizzazione del corpo (materialismo meccanicistico)/disincarnazione della persona (concetto stipulativo) biopotere decide sul corpo: corpo strumento del soggetto (solo doveri indiretti) pretesa neutralità: apre discriminazione
modello collettivo: Foucault • Biopotere: potere che si estende sulla vita • dal diritto di «far morire» e di «lasciare vivere» al diritto di «far vivere» e «lasciare morire» ✓Il bios viene totalmente definito dalla politica
modello collettivo: Foucault • Biopolitica: totale gestione del corpo, ma anche dell’uomo, dell’umanità in quanto specie • Totale presa in carico della gestione della vita biologica: concetto di «popolazione» (medicalizzazione, salute, igiene, natalità, longevità, razze)
modello collettivo: Foucault • «statalizzazione del biologico» • dissoluzione della polarità/pubblico privato • =diritto di far vivere e di lasciare morire; gestione della vita; confine con il potenziamento
Agamben: il concetto di «nuda vita» • Vita «sacra» e homo sacer: il punto di congiunzione tra sovranità come potere di uccidere (stato di eccezione) e il concetto di vita sacra, vita non sacrificabile. • la «nuda vita», la vita naturale nel sistema politico - zona di indistinzione tra le due forme di vita («vita naturale politicizzata») ✓ politicizzazione totale della zoé ✓ scomparsa del bios come vita politica
Agamben: il concetto di nuda vita •“Alla nuda vita e ai suoi avatar nel moderno (la vita biologica, la sessualità, ecc.) inerisce un’opacità che è impossibile chiarire senza prendere coscienza del loro carattere politico; inversamente, la politica moderna, una volta entrata in intima simbiosi con la nuda vita, perde l’intelligibilità che sembra ancora per noi caratterizzare l’edificio giuridico-politico della politica classica” (G. Agamben, Homo sacer) ✓ biopolitica come «tanatopolitica» ✓ viene annullato lo scarto tra bios e zoé. ✓ uno svuotamento della vita
modello individualistico/libertario • Autodeterminazione: principio cardine della teoria libertaria (libertà senza contenuto, senza relazione) • Può presentare i tratti di un’autodeterminazione «biopolitica»
modello individualistico/libertario • Autodeterminazione: • all’inizio della vita: es. sapere genetico come «potere»; eugenetica • Alla fine della vita: l’eutanasia, sia essa attiva o passiva, volontaria o involontaria è considerata eticamente ammissibile in quanto è il singolo individuo autonomo ad attribuire o meno valore alla propria vita: l’uomo giudice del significato della vita, è «definita» nel suo valore dall’uomo • In ambito sessuale e riproduttivo: ad es. in prospettiva libertaria è ammesso il diritto a riprodursi anche a scapito degli embrioni che possono essere generati e poi non utilizzati
modello individualistico/libertario • Il potere sul corpo diviene un sottile terreno di confine tra la bioetica e la biopolitica. • Attraverso la mediazione del soggetto, la politica (attraverso un diritto “monodimensionale”, coincidente con la dimensione positiva dello stesso) esercita una forma di regolazione e di governo del corpo. • Se sul corpo (proprio o altrui) ciascuno può decidere, indipendentemente da ogni contenuto e da ogni relazione, proprio perché il corpo stesso può essere appunto oggetto di auto-determinazione, quale è la differenza con un controllo da parte di un potere esterno, superiore, dal momento che il corpo non possiede un valore di riferimento?
politica sulla vita: discussione critica • Differenza tra bíos (la vita che rileva per la polis, dove l’uomo trascende la sua animalità e si rivela come animale culturale) e zoè (la vita che rileva per l’oikos, per la casa, dove l’aspetto fondamentale è la sopravvivenza naturale dei membri della famiglia e la cura dei corpi) • Carattere strutturalmente politico dell’uomo, ma l’umanità non è solo politica
politica sulla vita: discussione critica • Autori considerati: politica sulla vita, controllo • Ricercare più in profondità la nozione di bíos che permetta alla vita non solo di «resistere» al potere politico ma anche di esserne riferimento significativi • Al di là di questi autori, potere e vita, vita e potere sono strettamente intrecciati - potere richiama la vita come secondo polo, ambito di estensione - bíos rappresenta la vita umana nella sua dimensione sociale e politica
politica sulla vita: discussione critica • La distinzione tra vivente e non vivente nel contesto biopolitico ha un unico fondamento, quello legale • Svuotamento del concetto di vita e di morte, di salute e di malattia • Riduzione del bíos a nuda vita quando politica e diritto «entrano» a definirne il significato • Il controllo pubblico sulla nuda vita ha come effetto la rimozione della specificità individuale. Il corpo diviene un semplice strumento
politica sulla vita: discussione critica • La biopolitica nega rilevanza ai contesti prepolitici di sviluppo e protezione del bios; il corpo è ridotto ad oggetto della disponibilità del potere • La sessualità e in generale la corporeità e la vita biologica sono considerate un prodotto del potere pubblico • Politicizzazione della medicina e strumentalizzazione della scienza • Il concetto di persona ha solo fondamento legale
Vie di uscita • Cessare di rivendicare le spettanze biologiche utilizzando il paradigma dei diritti individuali (la medicina deve curare la nuda vita e non la vita sociale) • Il concetto di fragilità come categoria biologica e antropologica • Politica per la vita: riconoscere la tutela individuale e personale del bios e la validità e rilevanza dei contesti prepolitici
politica per la vita Principi fondamentali della politica: • il principio di conservazione della struttura di essere della società, che è tale proprio perché unita dal fine comune di conservarsi • proprio nell’essere “soci”, nell’appartenere alla comunità politica ciascuno rivela il proprio “esser-persona – fine in sé e non cosa-mezzo
politica per la vita vita: soggetto (dimensione intrinseca) contro il dualismo: a) corpo biologico di più della somma delle parti; sviluppo continuo b) significato ontologico di persona (di più della serie di atti e somma di proprietà) bios è vita personale: valore antecedente e superiore al potere politico
Hannah Arendt • The word "life", however, has an altogether different meaning if it is related to the world and meant to designate the time interval between birth and death. Limited by a beginning and an end, that is, by the two supreme events of appearance and disappearance within the world, it follows a strictly linear movement whose very motion nevertheless is driven by the motor of biological life which man shares with other living things and which forever retains the cyclical movement of nature. The chief characteristic of this specifically human life, whose appearance and disappearance constitute worldly events, is that it is itself always full of events which ultimately can be told as a story, establish a biography; it is of this life, bíos as distinguished from mere zoé, that Aristotle said that it "somehow is a kind of praxis." (Politics 1254a7). For action and speech, which, as we saw before, belonged close together in the Greek understanding of politics, are indeed the two activities whose end result will always be a story with enough coherence to be told, no matter how accidental or haphazard the single events and their causation may appear to be (H. ARENDT, The Human Condition, 1958, p. 97)
Hannah Arendt Riprende Aristotele Politica I, 1 (1252a7) • bios è espressione della vita personale, che nasce e che muore, e che si esprime attraverso la «biografia» di ognuno • bios vive della vita naturale in comune con tutti gli esseri viventi
politica per la vita • vita personale: limite della politica, senso e valore della politica - potere non arbitrario - fondamento di legittimità del potere - fondamento dell’obbligo di obbedienza al potere doveri forti; diritti non negoziabili
politica «per» la vita • Concezione ontologica della persona umana: fonda il significato autentico di biopolitica • = riconoscimento nel corpo biologico della dimensione ontologica della soggettività • Il potere non può decidere arbitrariamente davanti alla persona così intesa • La politica è chiamata a giustificare solo richieste dell’uomo «per» il corpo • Bene umano obiettivo come «misura critica» della biopolitica
Per approfondire • M. Foucault, Diritto di morte e potere sulla vita, in Id., La volontà di sapere (1976), Feltrinelli, Milano 200612, pp. 119-142. • H. ARENDT, The Human Condition, 1958, tr. it. Vita activa. La condizione umana, Bompiani, Milano 2003 • S. Cotta, Potere politico e responsabilità, in Id., I limiti della politica, Il Mulino, Bologna 2002, pp. 403-327
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