BILANCIO IDRICO COLTURALE PER LA VITE E L'OLIVO IN ALCUNI AREALI DELLA REGIONE ABRUZZO NEL PERIODO APRILE-GIUGNO 2021
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SERVIZIO SUPPORTO SPECIALISTICO ALL’AGRICOLTURA Ufficio direttiva nitrati e qualità dei suoli e servizi agrometeo (Cepagatti - Scerni) BILANCIO IDRICO COLTURALE PER LA VITE E L’OLIVO IN ALCUNI AREALI DELLA REGIONE ABRUZZO NEL PERIODO APRILE-GIUGNO 2021 Bruno Di Lena Domenico Giuliani
In questa nota si riporta il bilancio idrico colturale per la vite e l’olivo in alcuni areali della regione Abruzzo nel periodo aprile -giugno 2021 A tale scopo sono stati utilizzati i dati termo-pluviometrici giornalieri rilevati da 16 stazioni distribuite lungo la fascia collinare litoranea e nella Valle peligna (Fig. 1). Fig. 1 Distribuzione territoriale delle stazioni automatiche in alcune aree viticole. (Le stazioni di Ripa Teatina, Tollo e Fossacesia sono gestite dalle relative cantine mentre quelle del Teramano e di San Vito Chietino afferiscono alla rete di monitoraggio del Servizio Idrografico Regionale. Le restanti sono inserite nella rete di monitoraggio climatico del Centro Agrometeorologico Regionale di Scerni).
Gli areali nei quali sono state valutate le condizioni di stress idrico per le colture di vite da vino e olivo sono stati interessati dal seguente andamento meteorologico nel periodo aprile - giugno 2021 Il mese di aprile si è distinto per temperature minime particolarmente basse nella prima decade in quanto, nelle località per le quali si dispongono di serie storiche, sono state inferiori al 5° percentile. Per quanto riguarda la pluviometria si è registrata una significativa variabilità con valori cumulati inferiori alle medie stagionali in diverse zone abruzzesi Il mese di maggio si è distinto per le forti escursioni termiche e precipitazioni cumulate inferiori alle medie stagionali in tutto il territorio regionale, con le situazioni più critiche rilevate lungo la fascia collinare litoranea Il mese di giugno si è distinto per un andamento meteorologico particolarmente caldo e siccitoso. Le temperature massime si sono posizionate stabilmente al di sopra dei 30°C a partire dalla seconda metà del periodo in esame. Le temperature massime assolute si sono collocate nell’intervallo compreso tra i 32,6 °C di Atri e i 39,6 °C di Sulmona. (Fig. 2) Le precipitazioni, sensibilmente inferiori alle medie stagionali, si sono collocate nell’intervallo compreso tra 1 mm di Ripa Teatina e 26,4 mm di Sant’Omero e si sono concentrate nella prima decade del mese. (Fig. 3) Fig. 2 temperature massime assolute rilevate nelle aree vitate della regione Abruzzo. Giugno 2021
Fig. 3 precipitazioni rilevate nelle aree vitate della regione Abruzzo. Giugno 2021 Le riserve idriche dei suoli sono state alimentate in misura maggiore dalle precipitazioni cadute nei mesi invernali ed in particolare in quello di marzo, come si evince, ad esempio, dal grafico relativo alla località di Scerni. (Fig. 4) Fig. 4 Diagramma termo-pluviometrico della località di Scerni dal 1° gennaio al 17 luglio 2021
BILANCIO IDRICO Lo stress idrico si manifesta quando la disponibilità di acqua della riserva idrica del suolo scende al di sotto di determinate soglie rendendo difficile il flusso di acqua e nutrienti all’interno della pianta; In tali condizioni quest’ultima si difende chiudendo le aperture stomatiche con la conseguente riduzione degli scambi gassosi con l’atmosfera. Il minore ingresso di anidride carbonica si traduce in una insufficiente attività fotosintetica. La valutazione delle condizioni di stress idrico nelle aree viticole e olivicole abruzzesi nel periodo 1° aprile-30 giugno è stata effettuata attraverso il calcolo di un bilancio idrico semplificato considerando, per quanto riguarda la tessitura, quella franco argillosa e per l’irrigazione una profondità pari a 1 metro. L’evapotraspirazione di riferimento (Eto) è stata calcolata con la formula di Hargreaves – Samani. La definizione dell’evapotraspirazione massima (Etm), che si manifesta in condizioni idriche ottimali, è stata ottenuta moltiplicando l’Eto con i seguenti coefficienti colturali mensili: Vite da olivo MESE vino Kc Kc aprile 0,40 0.65 maggio 0,50 0.55 giugno 0,50 0.55 L’evapotraspirazione effettiva della coltura (ETe), che si manifesta in condizioni di stress, è stata calcolata applicando all’evapotraspirazione massima (ETm) un coefficiente che assume valori inferiori a 1 quando il contenuto di acqua nel suolo scende al di sotto del limite critico di umidità fissato pari rispettivamente per la vite e l’olivo al 40% e al 25% dell’acqua disponibile (AD). L’acqua disponibile rappresenta il contenuto idrico tra la capacità di campo e il punto di appassimento. Per il suolo franco-argilloso sono state attribuite le seguenti caratteristiche idrologiche: Capacita di campo (-0.003 Mpa) 36,0 % in volume Punto di appassimento (-1.5 Mpa) 17,0 % in volume Acqua disponibile 19,0 % in volume Le condizioni di stress sono state stimate allorquando il contenuto idrico scendeva al di sotto della soglia fissata per entrambe le colture. Si è considerato un suolo lavorato alla capacità di campo nelle fasi di inizio bilancio e per l’olivo è stata considerata una superfice ombreggiata superiore al 50%. Non sono state ritenute utili le precipitazioni giornaliere inferiori a 5 mm e per quelle superiori a tale soglia è stata operata una riduzione del 20%. Quanto più l’evapotraspirazione massima, che rappresenta il consumo idrico in condizioni ottimali, si discosta da quella effettiva tanto più si determina una limitazione dell’attività fotosintetica della pianta, a causa dello stress.
OLIVO L’olivo, tipica pianta mediterranea, resiste molto bene agli stress idrici per una serie di fattori, alcuni dei quali sono di seguito elencati • Numero ridotto di stomi che limita le perdite di acqua durante il processo traspirativo. • Diametro ridotto dei vasi xilematici (flusso traspirativo ad elevati potenziali idrici). • Elevata funzionalità delle foglie (attività fotosintetica e traspirativa a potenziali idrici fogliari anche di –6, -7 MPa). • Incremento di volume di suolo esplorato dall’apparato radicale in condizioni di deficit • Elevata efficienza dell’uso dell’acqua (minore consumo di acqua per unità di sostanza secca prodotta rispetto ad altre specie, ad esempio vite e pesco). Gli oliveti della regione Abruzzo sarebbero stati interessati da significativi stress idrici nelle località centro-meridionali della fascia collinare litoranea. Nel complesso i valori dello scarto tra evapotraspirazione massima ed effettiva si sono collocati nell’intervallo compreso tra il valore minimo, pari a 7,2 mm, rilevato a Notaresco e quello massimo, pari a 51,4 mm registrato ad Alanno.
Fig. 5 Scarti tra evapotraspirazione massima ed effettiva registrati nelle aree olivicole della regione Abruzzo durante il periodo aprile-giugno
VITE DA VINO I maggiori consumi idrici della vite si verificano durante le fasi di accrescimento dei germogli e degli acini, vale a dire dall’allegagione all’invaiatura, mentre durante la maturazione un moderato stress favorisce la qualità della produzione. L’insorgenza di fenomeni di stress idrici nella vite da vino si è manifestata in diverse annate nell’ultimo ventennio a causa dell’aumento delle temperature estive a cui ha fatto seguito l’incremento della domanda evapotraspirativa dell’ambiente. Le aree vitate della regione Abruzzo sarebbero state interessate da un moderato stress idrico nei terreni nel mese di giugno con valori dello scarto tra evapotraspirazione massima e effettiva compresi tra il valore minimo, pari a 4,9 mm, rilevato a Sulmona e quello massimo, pari a 32 mm registrato ad Alanno. (fig. 6)
Fig. 6 Scarti tra evapotraspirazione massima ed effettiva registrati nelle aree vitate della regione Abruzzo durante il periodo aprile-giugno. In base alla risposta allo stress idrico le diverse varietà di uva da vino vengono classificate in isoidriche e anisoidriche. Il Montepulciano ha un comportamento isoidrico nel senso che tende a chiudere gli stomi per mantenere l’acqua all’interno della pianta riducendo di conseguenza la traspirazione. In condizioni di carenza idrica la cv tende a ridurre la fotosintesi. Le foglie non subiscono la foto inibizione (fig. 7)
Fig. 7 Cv. Montepulciano in condizioni di stress idrico Il Sangiovese al contrario ha un comportamento anisoidrico nel senso che in condizioni difficili chiude solo parzialmente gli stomi continuando a traspirare e a garantire la fotosintesi. le foglie basali subiscono la foto inibizione mentre quelle distali mantengono una buona attività fotosintetica (Fig. 8) Fig. 8 Cv. Sangiovese in condizioni di stress idrico
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