Aspetti sanitari e ambientali dei PSA: il supporto delle strutture regionali - PIANI DI SICUREZZA DELL'ACQUA 8 MAGGIO 2019 WORKSHOP FINALE ...

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Aspetti sanitari e ambientali dei PSA: il
       supporto delle strutture regionali

                                Danila Tortorici - Regione Emilia
                                Romagna
                                Armando    Franceschelli-   AUSL
                                Modena
PIANI DI SICUREZZA DELL’ACQUA   Lisa Gentili ARPAE
         8 MAGGIO 2019
       WORKSHOP FINALE
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Soggetti coinvolti nei PSA

 Il ruolo del Gestore del Servizio Idrico Integrato

 Il ruolo delle Aziende USL

 Il ruolo dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione,
  l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia-Romagna

 Il ruolo della Regione
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Costituzione del TEAM multidisciplinare

ll Team è costituito dai Gestori acquedottistici, dalle
Aziende USL e da ARPAE e, se del caso, anche da Atersir,
Comuni, le Associazioni di consumatori, Università ecc.
secondo criteri di trasversalità e molteplicità di esperienze,
conoscenze e competenze.

Il team leader (Gestore) coordina i partecipanti e pianifica
le riunioni per discutere l’implementazione e l’avanzamento
del PSA (cronoprogramma).
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Il ruolo delle Aziende USL
Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del PSA
Con quali conoscenze e competenze :
  Serie storiche di dati analitici dei controlli ufficiali
  Portale regionale acque potabili
  Criticità legate ai diversi territori, distribuzione delle non conformità
  Ispezioni su strutture e impianti
  Titolare del giudizio di potabilità (D.Lgs 31/01, art 6
  comma 5-bis)
  Valutazione del rischio igienico-sanitario correlato alla
  composizione dell’acqua erogata: definizione di priorità di
  intervento e azioni correttive
  Esperienza di comunicazione del rischio alla popolazione in
  situazioni di criticità
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Il ruolo di Arpae
Arpae è il Laboratorio ufficiale del controllo sulle
acque
  attività analitica delle matrici ambientali
  attività analitica delle acque destinate al consumo
  umano
              Apporto Arpae al Team
  portatore di conoscenze e competenze sulle
  caratteristiche di qualità dei corpi idrici (superficiali
  e sotterranei) derivante dal monitoraggio
  ambientale
  valutazione e analisi delle pressioni antropiche
  presenti nelle diverse zone del territorio
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Il ruolo delle Aziende USL
 Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del
 PSA
   Con quale formazione:
   Dal controllo di prodotto al controllo di processo:

    Formazione specifica programmata a livello regionale
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Il ruolo delle Aziende USL
 Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del PSA
   Con quali conoscenze e competenze:
   Serie storiche di dati analitici dei controlli ufficiali
   Portale regionale acque potabili
   Criticità legate ai diversi territori, distribuzione delle non conformità
   Ispezioni su strutture e impianti
   Titolare del giudizio di potabilità (D.Lgs 31/01, art 6 comma 5-bis)
   Valutazione del rischio igienico-sanitario correlato alla composizione
   dell’acqua erogata: definizione di priorità di intervento e azioni
   correttive
   Esperienza di comunicazione del rischio alla popolazione in situazioni
   di criticità
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Il ruolo delle Aziende USL

 Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del PSA
   Con quali responsabilità:
   La partecipazione al Gruppo PSA non comporta alcuna forma di
   «validazione», «approvazione» o simili del PSA da parte del
   rappresentante AUSL.
   «Le valutazioni del rischio sono sottoposte a valutazione da parte
   dell’Istituto Superiore di Sanità al fine dell’approvazione da parte del
   Ministero della Salute» (D.Lgs. 31/01 All II Parte C comma 7)
   «Le approvazioni della valutazione del rischio, unitamente a una sintesi
   dei risultati, saranno rese disponibili al pubblico» (D.Lgs. 31/01 All II
   Parte C comma 8)
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Il ruolo delle Aziende USL

 Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del PSA
   Con quali possibilità di miglioramento del sistema dei
   controlli:
   Ridefinizione delle «Zone di approvvigionamento»
   “una zona geograficamente definita all'interno della quale le acque destinate al
   consumo umano provengono da una o varie fonti e la loro qualità può essere
   considerata sostanzialmente uniforme” (D.Lgs. 31/01)
   Qualità ...sostanzialmente uniforme = popolazione esposta agli stessi rischi
   E’ un concetto SANITARIO
   Necessità di criteri condivisi / linee guida per la definizione delle zone di
   approvvigionamento
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Il ruolo delle Aziende USL

Partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo del PSA
  Con quali possibilità di miglioramento del sistema dei
  controlli:
  Condivisione di un database comune delle «Zone di approvvigionamento»
  Condivisione delle informazioni del Cloud
  Modulazione della frequenza dei controlli e dei parametri ricercati (Parte
  C all. II D.Lgs. 31/01)

  Razionalizzazione del sistema dei controlli
Le attività di Arpae a supporto del
controllo delle acque potabili
La rete dei laboratori di Arpae garantisce l’attività per l’analisi di
matrici sanitarie e ambientali:
supporto   alle Ausl, per funzioni di sanità pubblica, servizi diretti
a privati e soggetti produttivi;
integrazione delle attività del Servizio Territoriale, del Servizio
Sistemi Ambientali di Arpae. In particolare effettua analisi di
acque superficiali e sotterranee per caratterizzare lo stato
ambientale dei corpi idrici ai sensi della Direttiva 2000/60/CE.
La Rete laboratoristica a direzione unica presso la Direzione
tecnica è costituita dai laboratori di Reggio Emilia, Bologna,
Ravenna e Ferrara. Si affiancano CTR, a Piacenza, Modena e
struttura tematica oceanografica Daphne.
Dieci sportelli, a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena,
Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Cesenatico,
svolgono le funzioni di accettazione e refertazione campioni.
Le attività di Arpae a supporto del
controllo delle acque potabili
Oltre 11.000 campioni di acque potabili provenienti dall’intero territorio
regionale vengono analizzati ogni anno nei laboratori di Reggio Emilia e
Bologna e refertati entro 30 giorni dal campionamento. Specifiche
determinazioni analitiche vengono effettuate nei seguenti laboratori:
Fitofarmaci nel laboratorio di Ferrara;
Radioattività nel laboratorio del CTR Radioattività ambientale di Piacenza;
Isotopi   stabili nel laboratorio di isotopia di Piacenza.
La consegna ai laboratori dei campioni effettuati da personale delle Asl è
garantita entro le 24 ore dal campionamento attraverso un efficiente
sistema di trasporto che collega quotidianamente tutte le sedi Arpae.
Tutti i laboratori della rete coinvolti nell’attività di analisi delle acque
potabili sono accreditati secondo la norma UNI CEI EN/ISO IEC 17025:2005
Le attività di Arpae a supporto del
 controllo delle acque potabili
Portale Acque Potabili: strumento unico di gestione dell’anagrafica regionale dei punti di
campionamento della rete degli acquedotti

  La qualità del dato è garantita anche dalla partecipazione periodica a circuiti nazionali e
  internazionali e dalla organizzazione interna di interconfronti anche con i laboratori dei
  gestori volti al controllo del processo analitico nella sua interezza

  Progetto regionale fra RER, Arpae, Gestori (Hera, Ireti, Romagna Acque), Ausl: messa a punto
  di un modello per la valutazione del rischio IPR utilizzando la tecnica FMEA/FMECA su alcuni
  acquedotti della regione
Le attività di Arpae a supporto del
   controllo delle acque ambientali
Arpae gestisce per la Regione Emilia-Romagna le reti di
monitoraggio ambientale delle acque (tra le quali i corpi idrici
superficiali e sotterranei) ai sensi della Direttiva 2000/60/CE.

                                                                       https://www.arpae.it/index.asp?idlivello=112
Le attività di monitoraggio vengono svolte con frequenza
differenziata e con profili analitici specifici in funzione delle
caratteristiche dei corpi idrici, delle pressioni antropiche e degli
eventuali impatti presenti nei diversi corpi idrici.
I corpi idrici, o parti di essi, nei quali si prelevano acque
destinate al consumo umano sono elencati nel registro delle
Aree Protette, come previsto dalla Direttiva 2000/60/CE.
Arpae partecipa al Team multidisciplinare per lo sviluppo dei
Piani per la Sicurezza dell’Acqua mettendo a disposizione le
conoscenze delle caratteristiche di qualità dei corpi idrici al
fine di individuare correttamente le pressioni antropiche e gli
impatti che potenzialmente possono costituire dei pericoli per il
sistema idrico, permettono di perfezionare l’analisi di rischio,
come richiesto dalla Direttiva Acque Potabili.
Valutazione delle pressioni antropiche
      nei corpi idrici a supporto del PSA
   Per la valutazione delle pressioni antropiche nei corpi idrici è stata
   recentemente pubblicata da SNPA la Linea Guida 11/2018 che ha lo scopo di
   fornire indicazioni metodologiche e criteri tecnici per l’analisi delle pressioni
   sui corpi idrici, ai sensi della Direttiva 2000/60/CE.
   Tra le diverse tipologie di pressioni da valutare, vi sono:

   1) Pressioni puntuali (discariche, siti contaminati, impianti di trattamento
      e depurazione acque reflue, ecc.);
   2) Pressioni diffuse (carichi di nutrienti, fitofarmaci, ecc.);
   3) Prelievi idrici (alterazioni delle caratteristiche idrauliche dei corpi idrici
      attraverso prelievi di acqua - pressioni quantitative);
   4) Alterazioni morfologiche e regolazioni di portata (alterazioni
      idromorfologiche dei corpi idrici, includendo anche le fasce riparie);
   …

https://www.snpambiente.it/2018/02/24/linee-guida-per-lanalisi-delle-pressioni-ai-sensi-della-direttiva-2000-60-ce/
Carta dell’uso del suolo: esempio di valutazione
preliminare delle pressioni antropiche
Le aree di ricarica delle acque sotterranee in
Emilia-Romagna (Piano di Tutela delle Acque, 2005)
E’ importante sottolineare, in generale, che le
pressioni antropiche vanno valutate nelle aree
di ricarica per le acque sotterranee e nelle zone
a monte idrologico per le prese su acque
superficiali.

Le aree di ricarica delle acque sotterranee a
scala regionale sono state individuate nel PTA
della Regione Emilia-Romagna e sono ubicate
nelle zone pedecollinari, dove sono presenti i
maggiori prelievi idrici ad uso potabile.

Per i PSA è pertanto necessario approfondire a
scala di singola zona di approvvigionamento le
relative zone di ricarica per la valutazione delle
pressioni antropiche utilizzando anche le
informazioni derivanti dal monitoraggio
ambientale delle acque anche come
ausilio/presidio per la salvaguardia della risorsa
idropotabile.
Funzioni della REGIONE come
         Autorità competente

 Indirizzo

 Coordinamento

 Controllo

        delle attività delle Aziende USL
RUOLO DELLA REGIONE NEI PSA ?

 Favorire uniformità dei PSA partendo dalle
  modalità di individuazione delle zone di
  approvvigionamento ( CRITERI)

 Individuazione priorità di realizzazione dei piani

 Risposta alle eventuali problematiche sorte
  nell’ambito delle attività

 Supporto organizzazione corsi formazione team
  leader
Costituzione Team regionale
          multidisciplinare per PSA
   Determina Direttore Generale Direzione Cura della
        persona, salute e welfare DPG20192641
                   dell’11/02/2019
         Coordinamento in capo alla Regione

                   Partecipanti
 Gestori Hera- Montagna2000-Romagna acque-Aimag-
 Ausl    Modena e Romagna
 Arpae   Direzione tecnica

 che hanno acquisito la qualifica di formatori di team
          leader e di organizzatori dei corsi

     Supporto del Ministero della Salute e dell’ISS
Azioni Team regionale
  ( attività si chiude alla fine del 2025)

 Fabbisogno formativo dei Gestori, Ausl e Arpae

 Organizzazione corsi formazione

        Supporto per lo sviluppo dei PSA nella:

 Programmazione
 Individuazione priorità
 Realizzazione
Le strategie del Team regionale

 Garantire adeguata e uniforme formazione a livello
  regionale

 Condivisione delle conoscenze e delle competenze

 Condivisione delle esperienze
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