BICIPLAN Il piano urbano della mobilità ciclistica - Meeting della mobilità - FIAB Pescarabici

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BICIPLAN Il piano urbano della mobilità ciclistica - Meeting della mobilità - FIAB Pescarabici
Meeting della mobilità

BICIPLAN
Il piano urbano della
mobilità ciclistica
                A cura di
                Giancarlo Odoardi
                Coordinatore Interregionale
                FIAB Abruzzo Molise

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Linee guida per
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la redazione del
                                                                         PESCARA
BICIPLAN di
Pescara

La normativa nazionale in materia di mobilità ciclistica, la
L. 2 dell’11/1/2018: “Disposizioni per lo sviluppo della                ORIENTARSI
mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale
di percorribilità ciclistica”, all’art. 6 prevede che:
                                                                          IN BICI
“I Comuni predispongono e adottano (…) i piani urbani della mobilità ciclistica,
denominati «BICIPLAN», quali Piani di Settore dei Piani Urbani della Mobilità
Sostenibile (PUMS), finalizzati a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie
a promuovere e intensificare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le
esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza
dei ciclisti e dei pedoni (...)”.

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La rete urbana cicloviaria (RUC)

Ai sensi dell’art. 2 della L. 2/2018, viene predisposta la
rete urbana cicloviaria (RUC) ovvero il sistema generale
degli itinerari ciclabili costituito dall'insieme dei tracciati
mono e bidirezionali riservati alle due ruote.

Caratteristiche di rilievo

La RUC costituisce la maglia infrastrutturale riservata ed esclusiva del trasporto ciclistico
urbano; è caratterizzata da elevato grado di precedenza alle intersezioni sugli altri
vettori, da bassa interferenza con le arterie destinate alla mobilità motorizzata e senza
soluzioni di continuità (comma b, art. 2 della Legge 2/2018)

L'obiettivo è garantire al flusso ciclistico un canale privilegiato di scorrimento al fine di
rendere la bicicletta il mezzo più attrattivo e pratico per gli spostamenti urbani.

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Elementi costitutivi e percettivi

La RUC avrà:

• una dimensione lineare complessiva di
  «obiettivo» di 120 km (1 m per ogni
  abitante);
• una dimensione spaziale di
  appartenenza, ovvero i quadranti e la
  relativa maglia delle intersezioni;
• una connotazione cromatica di
  riconoscimento.

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Pescara Ciclopolitana

La RUC avrà al suo interno la
Ciclopolitana, ovvero la rete
primaria ciclabile costituita da 4
circuiti perimetrali (anelli) e 3 assi
di delimitazione e di
attraversamento (dorsali), per
complessivi 50 km, nonché
raccordi di collegamento.

In particolare i circuiti perimetrali
saranno inclusi nei rispettivi
quadranti di riferimento al cui
interno si svilupperà la relativa
rete di raccordi minori

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I quadranti

Gli anelli costituiscono assi privilegiati di
scorrimento per spostamenti rapidi e riservati e di
prossimità rispetto ai “nodi di aggregazione dei
servizi”, a cui, quando non direttamente raggiunti,
poi possono essere connessi con una rete
secondaria, modello “ultimo miglio”.

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Segnaletica
Way finder

La rappresentazione percettiva rimanda al modello schematico della metropolitana,
con grafica e toponomastica da predisporre per ogni singolo segmento e nodo, con
classificazione cromatica e alfanumerica (ad es. anello/quadrante giallo, G2).

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Bike to Coast
Corridoio Verde
L'asse Bike to Coast costituisce porzione
del progetto regionale della pista
ciclabile costiera e si colloca
esclusivamente sul lungomare nord e
sud della città. E’ Ciclovia adriatica e
Eurovelo.

Il Corridoio Verde costituisce l'asse di
collegamento della costa con l'interno. Si
articola in due bracci: il primo, doppio,
lungo il fiume Pescara, il secondo di
collegamento tra San Donato di Pescara
e San Giovanni Teatino.
Ciclovia Tiburtina Valeria

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Il leggero passante
Il Leggero Passante costituisce l’asse
ciclopedonale di attraversamento veloce
della città (cycle superhighway) in direzione
parallela alla costa variante urbana di
Bicitalia e di Eurovelo .

Strada Parco, area di risulta della ex
stazione ferroviaria, con tratti anche in
sopraelevata al rilevato ferroviario,
ponte di ferro della ferrovia, transita
davanti la sede della stazione Pescara
Porta Nuova, retro zona universitaria e
della Riserva Dannunziana per                   CYCLE SUPERHIGHWAY
continuare verso sud.

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Caratteristiche geometriche

Al fine di definire i parametri dimensionali delle piste o delle corsie, si è fatto riferimento alla
recente Direttiva del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, protocollo 375 del
20/07/2017 concernente l'individuazione del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche
(SNCT), che definisce i requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione
omogenei in tutto il territorio nazionale nonché le caratteristiche che le ciclovie turistiche
devono possedere per essere inserite nel sistema nazionale suddetto.

Nei tratti di ciclovia turistica in sede propria ecco i livelli dimensionali di sicurezza previsti:
• livello minimo: deve essere garantito che l’intera ciclovia sia realizzata nel rispetto del Regolamento
    Interministeriale 557/99, recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste
    ciclabili (minimo 1,5 m di larghezza per le piste/corsie monodirezionali e 2,5 m per le bidirezionali);
• livello buono: deve essere garantita una larghezza minima di 2 m (ciclovia monodirezionale) e 3 m
    (ciclovia bidirezionale);
• livello ottimo: deve essere garantita una larghezza minima di 2,50 m (ciclovia monodirezionale) e 3,50
    m (ciclovia bidirezionale).

Per quelle turistiche, in corrispondenza degli attraversamenti “urbani” la ciclovia deve possedere
standard tecnici almeno di livello “buono”.

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Obiettivi dimensionali

La inclusione delle dorsali richiamate nei circuiti nazionali e internazionali di BICITALIA e
EUROVELO, e quindi la necessità di rispondere a criteri standard di certificazione, comporta
l'adeguamento strutturale del tracciato a idonei parametri dimensionali, come anche la dotazione
di specifici presidi di sicurezza e di servizi, nonché una opportuna segnaletica di riconoscimento.

La dimensione deve essere adeguata al passaggio in contemporanea di più mezzi:
•   al fine di agevolare il sorpasso del ciclista più veloce rispetto a quello più lento (VELOCITA’);
•   di permettere l'affiancamento di due utenti per un utilizzo sociale e di svago degli itinerari
    (SOCIALIZZAZIONE);
•   di dare maggiore spazio e sicurezza alle utenze più giovani e più anziane ovvero più deboli
    con deambulazione incerta (SICUREZZA),
•   di consentire il transito di mezzi di maggiore ingombro, come i cargo bike per la logistica, di
    presidio sanitario o per uso familiare, la cui diffusione sarebbe tra l’altro facilitata dalla
    maggiore ampiezza delle piste, nonché da idoneo raggio di curvatura (INGOMBRO).

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Nuove generazioni

Si pongono come standard dimensionale di nuova generazione, pertanto, le
larghezze nette minime di 2 mt (2.0) per le corsie monodirezionali e di 3 mt (3.0)
per le bidirezionali, ovvero rispettivamente di 3 e 4 mt in ragione del traffico
reale o presunto o che si intende perseguire.

              Generazione 2.0/3.0 – Monodirezionale

                 Generazione 3.0/4.0 - Bidirezionale

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Cicloparcheggi

In questo caso, oltre allo stallo libero a basso di assorbimento di postazioni, diventa necessario
l'allestimento di veri e propri “hubs” di riferimento, cioè “Bicistazioni - Velostazioni” presso cui è
garantito il presidio dei mezzi sia in modo automatico che con la presenza di operatori, in grado di
erogazione anche servizi marginali di assistenza.
A titolo di esempio, sono considerati “Nodi di aggregazione di servizi” presso cui organizzare la sosta a
rilevante grado di assorbimento, e quindi con gradualità di presidio, le aree prossime alla sedi: del
Comune, della Provincia, della Prefettura, delle Biblioteche, dell'Agenzia delle Entrate, dell'Ospedale e
dei presidi sanitari in genere, dell'Università, del Tribunale, delle Stazioni ferroviarie, portuali e
aeroportuali, dei Terminal degli autobus, degli Istituti scolastici, delle Poste, degli impianti sportivi, di
quelli ricreativi ovvero degli spazi verdi per lo svago, dei centri commerciali.

Aspetti promozionali
La stessa Città dovrebbe connotarsi come comunità Bike Friendly, con la predisposizione di un
brand sia grafico che testuale di riferimento, non solo locale, che sia il segno di una politica di
approccio nuovo e consapevole a una mobilità innovativa e sostenibile.
Tra gli aspetti che dovranno essere considerati per promuovere il nuovo “stile di vita”
dovranno trovare posto in testa alla classifica i temi della salute, del benessere e della qualità
della vita, poi anche della sicurezza oltre che economici e ambientali.

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Mobility management
La modifica dei comportamenti, soprattutto negli spostamenti sistematici casa-scuola e casa-lavoro,
dovrà assumere carattere di priorità nelle politiche di disincentivo all’uso dell'auto privata con un solo
passeggero a favore del trasporto pubblico, o della bicicletta o di mezzi privati ad uso collettivo (car
pooling) o della semplice “camminata”.
A tal fine andranno predisposti e somministrati quanto prima i questionari di ricognizione, presso le sedi
di riferimento dei Mobility manager richiamati, per poter allestire con sollecitudine i nuovi Piani di
Spostamento Casa Scuola (PSCS) e Casa Lavoro (PSCL).

Ufficio comunale mobilità ciclistica
Al fine di sostenere le azioni appena descritte, l'Amministrazione comunale si doterà di un Ufficio
dedicato, in grado dare attuazione al piano, sia dal punto divista infrastrutturale che comunicativo,
nonché di mantenere un costante livello di attenzione sull'avanzamento delle opere e di svolgere una
puntuale attività di feedback.

Il piano di consultazione pubblica
Al fine di dare attuazione al Piano urbano della mobilità ciclistica, si rende necessario predisporre un
programma di consultazione pubblica con un carattere di continuità nel tempo.
Attività di crowdsourcing per una valutazione ex-ante del Piano sono indispensabili per consentire lo
sviluppo di processi partecipati e quindi l'attuazione congiunta e consapevole dello stesso nonché la
verifica ex-post degli obiettivi raggiunti.

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Modello pannello
  info stradale

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La rete urbana cicloviaria (RUC)
            Quadrante nord est - Blu
            Quadro delle intersezioni
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La rete urbana cicloviaria (RUC)
           Quadrante sud est - Rosso
            Quadro delle intersezioni
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21/24
La rete urbana cicloviaria (RUC)
         Quadrante sud est - Arancione
            Quadro delle intersezioni
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22/24
La rete urbana cicloviaria (RUC)
           Quadrante sud est - Giallo
            Quadro delle intersezioni
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mobilità ciclistica

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