BANDIERA VERDE AGRICOLTURA MOTIVAZIONI 2016

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BANDIERA VERDE AGRICOLTURA
           2016
       MOTIVAZIONI

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PREMI ORDINARI
                                         AZIENDE

1. Il Pastore transumante di Dario Adolfo Capogrosso (Località Cascina Val Praga -
   Sarezzano (AL))
   www.pastoretransumante.com

Molto di più di un allevamento, il Pastore Transumante è il luogo dove l’universo che ruota
attorno al cane bianco della transumanza viene riproposto e vissuto in chiave moderna. E’
passione e professionalità. Un progetto ideato e creato dallo zoonomo Dario Capogrosso
che ha saputo mettere a valore le sue esperienze giovanili quando, in terra di Puglia,
conobbe, presso la masseria del nonno, il cane da pastore maremmano abruzzese e ne
rimase innamorato. L’obiettivo principale dell'attività, che ben si coniuga con le finalità
ispiratrici del Premio Bandiera Verde Agricoltura, è la valorizzazione della biodiversità.
L'attività di allevamento diventa così un serbatoio della biodiversità da cui attingere per la
conservazione della razza in funzione della sua variabilità. Inoltre, l’iniziativa
imprenditoriale, è stata recentemente arricchita da una web-serie dedicata al mondo dei
cani da pastore, in collaborazione con la CIA di Alessandria.

2. Azienda agricola Dolci Giuseppina (Monteleone di Spoleto (PG))
   www.farrodimonteleone.it

Azienda a conduzione familiare, nata vent’anni fa ad opera di Giuseppina e Antonio, e
portata avanti con impegno e dedizione dai figli Domenico, Alessandro e Gloria. Nella
natura incontaminata dell’Appennino, ad oltre 1000 metri di altitudine, l’amore e la
dedizione della famiglia per la Terra danno vita ai prodotti “dell’alta Valnerina”.
L’orientamento produttivo è quello dei cerali e dei legumi biologici, tra cui spicca la
produzione di farro D.O.P, prima realtà in Europa ad aver ricevuto la certificazione di
qualità. Nel corso degli anni a famiglia si è specializzata anche in altre colture tipiche che
ben si adattano al territorio di riferimento.
L’esperienza imprenditoriale si coniuga egregiamente con un’idea di sviluppo rurale dove
la valorizzazione della produzione agricola e lo sviluppo equilibrato dell’identità territoriale,
sono in perfetta sintonia. Un modello coerente con i principi di Bandiera Verde Agricoltura,
che ha rimesso al centro del territorio, e delle sue dinamiche di sviluppo, l’agricoltura

3. Agriturismo “La valle degli ulivi” (Vacri (CH))
   http://www.lavalledegliulivi.it/

In un casale di fine ‘800, recuperato e ristrutturato, sorge l’azienda agrituristica “La valle
degli ulivi”. Un’azienda a conduzione familiare localizzata a metà collina ed equidistante
dalla montagna e dal mare adriatico. Oltre alla produzione agricola e alla capacità di
saperla trasformare in cibi e pietanze che seguono le tradizioni locali, la Valle degli Ulivi
aderisce al circuito Fattorie Didattiche d’Abruzzo per accogliere ed educare gruppi
scolastici e far loro conoscere oltre all’attività agricola, l’intera filiera del grano e della
frutta.

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La riscoperta delle tradizioni agroalimentari, unita alla sostenibilità ambientale e alle attività
didattiche, fanno dell’Azienda una realtà territoriale strategica, dove agricoltura, rispetto
dell’ambiente, storia e cultura convivono egregiamente e dove, gli elementi alla base del
riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura, trovano legittima collocazione.

4. Monzitta e Fiori Società agricola (Ozieri – Chiaramonti km 20 – Tula (SS)
   http://www.monzittafioriformaggi.it/

Azienda zootecnica-casearia a conduzione familiare, situata in provincia di Sassari in una
regione chiamata “Logudoro” che, fin dai tempi antichi, veniva considerata ottima per la
pastorizia. La filosofia alla base di questa straordinaria realtà imprenditoriale, è quella di
alimentare i circa 900 capi ovini di razza sarda al pascolo, con le erbe locali che offrono
alle greggi la migliore alimentazione che si possa desiderare. Dall’erba al formaggio,
quindi, a discapito delle quantità ma a vantaggio della qualità. Ciò, ha portato alla
produzione di un latte di elevata qualità nutrizionale. Inoltre, la materia prima viene
trasformata in azienda e diventa formaggio sia fresco che stagionato. I prodotti sono
venduti direttamente ai consumatori anche attraverso contatti con gruppi di acquisto
solidale.
Un modello vincente che, in coerenza con Bandiera Verde Agricoltura, preserva la razza e
la flora autoctone, e con esse il paesaggio che le circonda. In altre parole si lascia che sia
la natura a fare il proprio corso, a discapito delle quantità ma ricevendone in cambio la
massima qualità possibile.

5. Azienda agricola naturale al campo (Lido di Camaiore)
   https://www.facebook.com/alcamponaturale/

Proveniente da percorsi professionali distanti dal mondo agricolo, il titolare Matteo
Martorana, ha maturato la convinzione che una sana alimentazione potesse essere una
delle chiavi di successo per il benessere personale. Da qui, nasce l’idea imprenditoriale
che, per perseguire i suoi scopi e per rispondere alle esigenze produttive di salubrità del
prodotto, utilizza la tecnica dell’agricoltura sinergica. Una tecnica non ancora molto diffusa
nel panorama agricolo toscano ma che, nel recente periodo, sta suscitando un interesse
crescente sia da parte del mondo imprenditoriale che nei consumatori. Nello specifico, per
produrre verdura, frutta e cerali di altissima qualità, le tecniche agricole utilizzate sono
l’agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka e l’agricoltura sinergica di Emilia Hazelip.
Un progetto che, attraverso un metodo di coltivazione privo di sostanze nocive e nel pieno
rispetto degli equilibri naturali, ha saputo coniugare la sostenibilità ambientale con
l’innovazione agronomica. Il tutto, ben si inserisce all’interno delle linee guida ispiratrici del
riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura.

6. Azienda agricola Patti Vanocci Lidia (Contrada Case Nuove Castelleone di Suasa,
   (AN))
   https://www.facebook.com/GenuinoMarchigiano/

Un’eccellenza nel panorama agricolo nazionale, capace di offrire alla clientela un vasto
assortimento di prodotti ortofrutticoli. Grazie all’impegno e alla dedizione della titolare, nata
in Francia e residente a Castellone di Suasa (AN), sono stati messe a dimora circa 84
varietà di piante da frutto e vengono coltivati 56 varietà di ortaggi autoprodotti e frutto di
una selezione e ibridazione di lunga data. Tra le varietà più “pregiate” si distinguono i
meloni estivi, autunnali e invernali ibridi selezionati nell’arco di 20 anni di sperimentazione
mediante sementi proprie dell’azienda. Biodiversità ma anche innovazione colturale,
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grazie all’obiettivo ambizioso di inserire sul mercato un prodotto praticamente sconosciuto
nella realtà regionale: l’uva da tavola, coltivata su una superficie di 3 ettari. Non
trascurabile, la mitigazione dell’impatto ambientale concretizzatasi sia nella conversione
alla produzione biologica sia nel sistema d’irrigazione a goccia, realizzato con le risorse
della politica di sviluppo rurale.
In definitiva, un esempio di come la voglia di fare agricoltura possa portare a risultati
eccellenti anche in termini di sviluppo sostenibile e che, quindi, può rientrare a pieno titolo
tra le esperienze vincenti di Bandiera Verde Agricoltura.

7. Masseria Carlini (Acaya (LE))
   https://www.facebook.com/Masseria-LI-Carlini-1466802926947112/

Situata nelle vicinanza della città fortificata di Acaya, l’azienda occupa una superficie di 7
ettari dove sono coltivati circa 400 piante di olivo ma anche seminativi e frutteti. Un’attività
imprenditoriale importante che, coerentemente con i dettami del premio Bandiera Verde
Agricoltura, ha saputo coniugare l’agricoltura con l’elemento storico-culturale (le origini
della masseria risalgono al XVI secolo), con il turismo (dalla ristrutturazione delle vecchie
stalle sono state ricavate strutture ricettive), con il paesaggio e l’ambiente, come dimostra
l’utilizzo degli scarti di coltivazione per migliorare la fertilità dei suoli. Accanto a ciò,
completa l’offerta agrituristica, la preparazione e somministrazione di piatti della tradizione
locale e della dieta mediterranea.

8. Orto didattico Il profumo della freschezza (Lusia (RO)).
   http://www.ilprofumodellafreschezza.it/

Esteso su una superficie di 2 ettari nella campagna polesana, l’Ortodidattico “Il Profumo
della Freschezza” è circondato da alberi e arbusti di 60 varietà diverse, ognuna studiata
per essere dimora di specifici insetti utili alla coltivazione. La superficie è impiantata a
seminativo con tutte le varietà di ortaggi che crescono nel territorio mentre, all’entrata, è
posto un piccolo laghetto adatto alla fitodepurazione, diventato nel tempo uno straordinario
bacino di biodiversità. Da un’analisi della world biodiversity association, l’azienda ha
ottenuto il miglior punteggio tra le 150 produttrici di DOP e IGP esaminate nel Veneto.
Completano l’offerta imprenditoriale un punto vendita, un agriturismo vegano e una fattoria
didattica che ospita scuole e settimane verdi durante l’estate.
Un esempio vincente di come l’agricoltura e la salvaguardia della biodiversità possano
essere messe a disposizione del territorio e che merita, a pieno titolo, il riconoscimento
Bandiera Verde Agricoltura.

9. Azienda agricola San Salvatore 1988 (Giungano (Sa))
   http://www.sansalvatore1988.it/it/
Un storia antica che comincia a metà degli anni ‘40 a Boscoreale, alle falde del Vesuvio e
che è stata riscoperta nel Parco nazionale del Cilento, all’insegna dell’amore per
l’agricoltura, biologica o biodinamica, ma mai intensiva. L’azienda è distribuita su 97 ettari,
di cui 21,5 di vigneti ed il resto divisi tra frutteti, uliveti e bosco e può contare anche su 450
bufale. I suoi prodotti, che hanno ricevuto numerosi premi e attestati internazionali, sono
apprezzati da consumatori di tutto il mondo, dall’Australia agli Stati Uniti. Grande qualità
dei vini grazie ad una cantina moderna (aperta al pubblico per visite guidate) dotata di un
impianto fotovoltaico che consente di ridurre al minimo l’immissione di anidride carbonica
nell'atmosfera.

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Tradizione e innovazione, futuro e sostenibilità. Sono gli elementi vincenti che si
coniugano egregiamente all’interno di questa realtà produttiva che ha meritato, sul campo,
il premio Bandiera Verde Agricoltura - edizione 2016.

10. Azienda agricola D’amico Federica (Pietracatella (CB))

Azienda a conduzione femminile situata nel Molise. L’imprenditrice, subentrata in azienda
come titolare nel 2011, ha operato, da subito, delle scelte mirate e indirizzate verso le
produzioni tipiche e di qualità. In particolare, un ruolo centrale è stato occupato dal metodo
biologico, con particolare riferimento alla produzione di olio extra vergine d’oliva. Grazie
alla trasformazione delle olive in olio monocultivar con la varietà Sperone di Gallo, per due
anni consecutivi l’azienda ha ricevuto il prestigioso Premio “Goccia d’oro”. Non solo olio
ma anche grano, ceci e canapa per seme, da utilizzare, quest’ultima, anche come
diserbante naturale e per migliorare la tessitura del terreno.
Elevate capacità professionali e forte interesse alla qualità, alla tipicità locale e
all’ambiente. Sono questi gli elementi caratterizzanti dell’offerta produttiva che hanno fatto
dell’azienda agricola D’Amico Federica, una delle realtà agricole insignite del
riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura.

11. Azienda agricola Verlengia Tiziana (San Martino in Pensilis(CB))

Siamo sempre in provincia di Campobasso, più precisamente nel Comune collinare di
S.Martino in Pensilis. Un’altra realtà agricola in “rosa” che ha rinnovato e sviluppato un
progetto imprenditoriale che vive da tre generazioni su una superficie di 10 ettari divisi tra
seminativo e oliveto. Le piante di olivo, che il nonno ha piantato, il padre ha cresciuto e
Tiziana ha trasformato, producono una delle tante varietà autoctone del territorio la
“Gentile di Larino”. Grazie ad un progetto regionale, l’azienda si è dotata di un frantoio di
ultima generazione per la trasformazione delle olive in olio extra vergine di elevata qualità,
realizzato a basse temperature. Completa la struttura una linea d’imbottigliamento.
Un modello vincente che, riuscendo a mettere a sistema il territorio e i suoi frutti antichi
con la modernità e il rispetto dell’ambiente, ha meritato il Premio Bandiera Verde
Agricoltura

12. Fattoria Il Secondo Altopiano Società agricola PAN - Progetti per l’Agricoltura
    Naturale (Sugano di Orvieto (TR))
    http://www.ilsecondoaltopiano.com/

Il core business è l’allevamento di capre da latte (razza camosciata delle alpi). L’insieme
delle pratiche agricole e i metodi di allevamento sono rigorosamente naturali e seguono i
criteri dell’agricoltura biologica e biodinamica. L’obiettivo è far diventare il Secondo
Altopiano un “modello” di agro-ecosistema in cui tutti gli elementi naturali siano ben
integrati fra loro e funzionali uno all’altro. L’azienda segue inoltre un percorso di filiera
completo: dalla lavorazione della terra finalizzata alle esigenze dell’allevamento alla
produzione di formaggi, fino alla distribuzione e alla vendita diretta in azienda. Al fine di
tutelare il patrimonio rurale, il contesto naturalistico e la biodiversità, l’intera struttura è
stata realizzata secondo i principi di bioedilizia ed è alimentata da sistemi di energia
alternativa e rinnovabile. Gli ultimi progetti realizzati in Fattoria puntano alla coltivazione di
varietà antiche di cereali “minori” (farro, orzo, segale) e all’allevamento e selezione di
galline nere a doppia attitudine (carne/uova) che seguono le capre nella rotazione dei
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pascoli e svolgono in stalla la preziosa funzione di predatori naturali di insetti, larve e
parassiti. Un’esperienza decennale che nasce dal desiderio di realizzare un progetto che
non avesse solo un risvolto economico, ma anche etico e sociale. Dal sogno di creare un
sistema di agricoltura modello e polifunzionale, cioè, allo stesso tempo, produttivo e
protettivo nei confronti dell’ambiente, parsimonioso nell’uso di energia e infine sano,
capace cioè di fornire cibi di qualità. Un sistema che si sposa perfettamente con le finalità
del Premio Bandiera Verde Agricoltura.

13. Agriturismo Rosso di sera (Contrada Piano San Giovanni, 3 65020 Cugnoli (PE))
    http://www.agriturismorossodisera.com/home_flash.html

Realtà ubicata nel comune di Cugnoli (PE) che ha rilanciato l’azienda di famiglia del nonno
materno della titolare: una piccola realtà di allevamento di vacche con annesse coltivazioni
di cereali, vigneto e ulivi. L’attuale struttura prevede un’estensione di circa 13 ettari, la
maggior parte dei quali è coltivata a uliveti per un totale di circa 400 piante. Le altre colture
comprendono foraggi, cereali, ortaggi, alberi da frutta e un ettaro di vigneto. Tutte le
coltivazioni sono condotte all’insegna della qualità e della sostenibilità ambientale con
metodo biologico. I prodotti che ne derivano vengono utilizzati per lo più per la cucina
dell’agriturismo o venduti direttamente in azienda. Le produzioni attuali includono: olio
extra vergine di oliva, vino, mosto cotto (prodotto tipico abruzzese), marmellata d’uva e di
frutta varia, farina di grano duro, ortaggi, salumi. Completa la struttura la fattoria didattica
che propone alle scolaresche, ma anche a famiglie e gruppi di privati, percorsi di
apprendimento lungo le filiere di trasformazione del grano (per la produzione di pasta e
pane e dolci tipici della tradizione) e dell’ortofrutta. Una realtà vincente dove prodotti tipici,
natura, turismo e didattica sono messi al servizio della comunità e che ben si incardina
all’interno dei principi ispiratori del Premio Bandiera verde Agricoltura.

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COMUNI

Comune di Menfi (AG)
Sin dalle sue origini, il territorio del comune di Menfi è stato destinato all’agricoltura. Un
settore portante dell’economia locale che può contare su circa 1000 aziende che coltivano
una superficie di 8.600 ettari e che, nel corso degli anni, ha saputo mettere a sistema le
tradizioni con la modernità. Menfi è innanzitutto terra del vino con i suoi vitigni autoctoni
che hanno dato ampio slancio all’economia rurale, anche attraverso importanti
manifestazioni tra cui, un posto di primo ordine, è occupato da INYCON- Menfi e il suo
vino. Una tra le più grandi e partecipate feste del vino in Italia, nata nel lontano 1996
(quest’anno ha festeggiato il suo ventennale) e che ha saputo legare il vino alle tradizioni,
alla cultura e alla valorizzazione delle risorse locali. Non solo vino ma anche olivicoltura e
zootecnia. Un comparto, quest’ultimo, a spiccata diffusione ovi caprina che rappresenta
per la città di Menfi una grande opportunità di sviluppo economico e una vetrina per l’intero
sistema agroalimentare. In quest’ottica, la Vastedda della Valle del Belice, formaggio
prodotto dal latte dell’omonima razza ovina ed uno dei pochi formaggi di pecora a pasta
filata nel mondo, è una delle tradizioni più rappresentative della zootecnia locale. E
ancora, la coltivazione del Carciofo spinoso, divenuto presidio Slow-food, il settore
agrumario e frutticolo, con il melone d’inverno e la produzione di fico d’india, fanno del
comune di Menfi uno straordinario luogo dove agricoltura, storia, tradizioni e paesaggio
rappresentano gli elementi sui quali è stato costruito il modello di sviluppo territoriale.

Comune di Sellano (PG)
Integrità del paesaggio naturale, biodiversità, varietà di risorse floro-faunistiche, tradizioni
agricole, storia, cultura, ricchezza delle acque e bassa pressione antropica. Sono questi i
caratteri distintivi del territorio che fanno del Comune di Sellano una delle realtà che, a
pieno titolo, può beneficiare del riconoscimento Bandiera Verde Agricoltura. La superficie
boschiva del comune supera il 60% del totale, mentre le aree agricole e i pascoli
occupano il 35%. Un mosaico di ambienti naturali che contribuisce alla diversificazione
degli habitat e che include numerosi elementi di interesse ambientale e faunistico. Di
particolare interesse, la rete idrografica del Comune strutturata sui fiumi Vigi, con le
cascate delle Rote, Menotre e Fauvella. E poi le manifestazioni e gli eventi collegati alla
tradizione agricola, come la “Festa delle erbe dimenticate” giunta alla sua decima edizione
che punta alla valorizzazione e alla riscoperta delle erbe spontanee, negli usi e nelle
applicazioni, dal Medioevo ai giorni nostri. Ma l’appuntamento principale legato
all’enogastronomia locale, è senza dubbio la “Sagra della Fojata e della Attorta” che si
svolge ogni anno nella seconda settimana di agosto ed è basata sui due piatti tipici del
territorio, rispettivamente un salato e un dolce. Una manifestazione, ormai riconosciuta a
livello nazionale con una presenza media di 2000 visitatori per serata.

Comune di Serri (CA)
Situato nella regione storica del Sarcidano, su un altopiano di nome Giara ad un’altezza di
650 metri s.l.m., con i suoi 660 abitanti il Comune di Serri ha un’ economia in prevalenza
agro-pastorale e conserva nel suo territorio rilevanti testimonianze degli antichi popoli che
hanno abitato le sue terre. Un vasto patrimonio storico e culturale con testimonianze
archeologiche a partire dal periodo nuragico, passando per quello romano e per le epoche
successive, che rendono il Comune un museo a cielo aperto. Il paesaggio è caratterizzato
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da una rigogliosa vegetazione di boschi ricchi di piante secolari che incornicia il paese
all’interno di un invidiato polmone verde dove, il cadenzare lento delle stagioni,
accompagna l’attività agro-pastorale che preserva ottime produzioni: dall’ortofrutta, ai
formaggi, dall’uva da tavola ad eccellenti vini. In quest’’ambito, rientra la tutela dei prodotti
tipici realizzati secondo le tradizioni e con materie prime biologiche. È il caso della is
pitzottis serreus e della sa fregula serresa, entrambi ottenuti dalla lavorazione della farina
di grano Cappelli ed oggetto di richiesta di De.Co, denominazioni comunali per marchi di
garanzia a tutela e valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali. Questi e gli altri
prodotti del territorio, sono in vetrina in occasione dell’importante fiera di S.Lucia, nella
doppia edizione di maggio e settembre. Infine, ma non meno importante, l’azione del
Comune a tutela della sostenibilità ambientale che va dalla redazione del Piano d’Azione
per l’Energia Sostenibile, alla pianificazione e al risparmio dei consumi di energia fino al
monitoraggio dello smaltimento dei rifiuti.

Comune di Roseto Capo Spulico (CS)
Con i suoi di 1.914 abitanti, situato nell'Alto Ionio Cosentino, Roseto Capo Spulico
rappresenta un’importante realtà del territorio dal punto di vista storico, turistico ma anche
naturalistico e rurale. In origine Roseto era una delle città satellite di Sibari, ai tempi della
Magna Grecia, ed era il luogo dove venivano coltivate le rose, i cui petali servivano per
riempire i materassi su cui i sibariti dormivano. Il Comune ha fatto della valorizzazione e
tutela ambientale una delle principali direttrici di sviluppo. Numerose, in tal senso, le
attività: dall’efficientamento energetico degli edifici comunali, alla realizzazione di un parco
fotovoltaico, fino alla diffusione della raccolta differenziata “porta a porta” e alla
realizzazione del parco “Qualità della vita”. Non solo ambiente, ma anche produzioni
agroalimentari tipiche, come attesta l’istituzione del marchio di qualità De.CO. per sei
prodotti espressione del territorio: la ciliegia (eletta la “più bella d’Italia 2016)”; l’olio extra
vergine d’oliva; la “pitta liscia” (prodotto da forno della tradizione); la sopressata; la
salsiccia e il filettuccio. In definitiva un mix equilibrato tra ambiente, storia e cibo che fa del
territorio comunale, coerentemente con i dettami del Premio Bandiera Verde Agricoltura,
un modello vincente e sostenibile di sviluppo.

Comune di Umbertide (PG)
Fin dalle sue origini, Umbertide ha considerato il suo territorio ambientale ed agricolo un
bene da salvaguardare e valorizzare, una risorsa preziosa per garantire uno sviluppo
locale eco-sostenibile. In quest’ottica, il Premio Bandiera Verde Agricoltura ben si coniuga
con le attività e le iniziative portate avanti negli anni dal Comune. La cultura ambientale sul
territorio, si è sviluppata in parallelo con la nascita e lo sviluppo di politiche orientate al
risparmio energetico e alla gestione sostenibile dei rifiuti. Umbertide è stato uno dei
comuni umbri precursori sul fronte della raccolta differenziata “porta a porta”. Un primato
importante che lo ha portato ad essere la realtà regionale sopra i 15 mila abitanti con la
percentuale più elevata di raccolta, oltre il 70%. Sul fronte delle energie alternative, di
pregio è la centrale idroelettrica sul Tevere, una struttura a basso impatto ambientale che
produce energia pulita. Lo stesso Tevere, da sempre una delle principali risorse territoriali,
è stato al centro di un progetto di recupero e valorizzazione. Sempre nell’ottica della
sostenibilità ambientale, il Comune ha, approvato il Piano di azione locale per l’energia
sostenibile. E poi agricoltura e prodotti tipici, con le specificità locali distribuite il sabato
mattina presso il Mercato della Terra e con importanti iniziative di valorizzazione delle

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ricette tradizionali (ad esempio il calendario storico interamente dedicato alla cucina ed
iniziative come “Gusta la cultura”).

Comune di Castel del Piano (GR)
Situato sulle propaggini collinari occidentali del massiccio montuoso del Monte Amiata,
Castel del Piano, le cui prima testimonianza storica è datata nell’anno ‘890, si estende su
un territorio che rappresenta un grande spazio di natura, pieno di ricchezza e varietà.
Dalle foreste di abete delle zone più alte, ai castagni, fino agli oliveti e alle prime vigne
collinari. In quest’habitat, è l’agricoltura a rappresentare una delle principali leve di
sviluppo. In primo luogo, l’olio d’oliva ricavato da olive autoctone di diverse qualità che
crescono in un ambiente ideale e, tra cui, spicca “l’olivastra Seggainese” che ha dato
origine all’olio Seggiano DOP. Una produzione, particolarmente radicata che può contare
su un sistema variegato di frantoi: da quelli tradizionali a quelli più moderni e tecnologici
che permettano la realizzazione di prodotti di elevato livello qualitativo. E poi il vino, con la
DOCG Montecucco (da cui il museo della vite e la strada del Vino Montecucco e dei sapori
d’Amiata) ed altre eccellenze, come la Castagna IGP. Accanto a ciò, le azioni per la
salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali come il Consorzio forestale dell’Amiata
che gestisce il patrimonio boschivo comunale e la Certificazione di Gestione Forestale
Sostenibile, uno dei più importanti sistemi di certificazione a livello mondiale. Infine, ma
non meno importante, il progetto di promozione e sperimentazione dell’Agricoltura sociale
denominato Amiata Responsabile, quale strumento per favorire la coesione sociale, la
sostenibilità e la partecipazione nei processi di sviluppo locale. In definitiva, un progetto
territoriale al cui interno si possono agevolmente rintracciare le linee guida ispiratrici
Premio Bandiera Verde Agricoltura.

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ENTI E ASSOCIAZIONI
IISS “E. Lanoce” – settore agrario Maglie (LE)
https://sites.google.com/site/iissegidiolanoce/home-page/sede-associata-settore-agrario
Situato a Maglie, il centro urbano di maggiore importanza di Terra d’Otranto, l’istituto
agrario tecnico e professionale “Egidio Lanoce” è stato istituito ad inizio ‘900 e, nel corso
degli anni, ha subito diverse metamorfosi adeguandosi al suo territorio ed alle esigenze
del suo comparto agro-zootecnico. Tra le principali colture che cerca oggi di valorizzare, vi
è il grano di varietà Sen. Cappelli, che viene seminato in azienda in una parte delle aree
destinate a seminativo (altre particelle sono state seminate a farro). La superfice aziendale
di circa 13 ha è occupata per poco meno della metà da un oliveto trentennale sul quale gli
alunni apprendono le varie tecniche di potatura, tra cui quella del “Vaso Policonico”, già
realizzato su circa 400 piante. Molto attento alle problematiche ambientali odierne, l’Istituto
non ha trascurato anche vari progetti sul riciclo e sulla riqualificazione ambientale,
realizzando compostiere, aiuole con materiale riciclato e rimboschimento con essenza
forestali mediterranee. Agricoltura, territorio, ambiente ma anche modernità. L’Istituto, ha
sempre cercato di porsi come punto di riferimento per le innovazioni in agricoltura sia
promuovendo incontri divulgativi tra alunni ed esperti del settore sia attuando progetti
sperimentali in azienda o corsi professionalizzanti.

Istituto di istruzione superiore per le tecnologie agrarie e servizi “Lazzaro
Spallanzani” Castelfranco Emilia (MO)
http://www.istas.mo.it/
Con sede principale a Castelfranco Emilia e con due unità formative sul territorio, l’Istituto
agrario Lazzaro Spallanzani è sempre stato un punto di riferimento per l agricoltura del
territorio e oltre alla importante missione formativa per i giovani futuri tecnici e agricoltori,
ha rappresentato negli anni un centro importante di divulgazione delle nuove e buone
pratiche agricole. Più recente, è la sezione gastronomica - alberghiera che riesce a
coniugare produzione agricola e trasformazione dei prodotti, lungo tutta la filiera. Le
produzioni coltivate (frutta e ortaggi) in cui vengono anche allevate bovine per il
Parmigiano nel caseificio aziendale, diventano un fattore determinante per dare valore
aggiunto alle eccellenze locali. Oltre a ciò, l’Istituto è particolarmente attento alle tematiche
ambientali. in definitiva, una formula vincente di aggregazione del sistema agroalimentare,
capace di mantenere vivo l’interesse sull’intera filiera, apportando innovazione e
trasferendola sul territorio e alle imprese agricole, oltre che agli studenti, futuri tecnici e
agricoltori.

Rubrica Televisiva a cielo aperto (MO)
http://www.acieloaperto.com/
Andata in onda per la prima volta nel 1990, “A cielo aperto”, rubrica televisiva settimanale
di agricoltura, ambiente e alimentazione, è diventata un punto di riferimento del panorama
televisivo per divulgare e informare cittadini e agricoltori sulle dinamiche del settore
primario a livello territoriale. Un format vincente, che racconta l’agricoltura, le eccellenze
del territorio ma anche e le sue criticità, attraverso visite alle aziende agricole e dando
voce agli imprenditori agricoli. Cardine della rubrica è il rapporto tra aziende agricole e
aree rurali, dove viene valorizzato il ruolo e la missione dell’impresa nel contesto
aziendale: una presenza indispensabile che opera in simbiosi con il territorio circostante.
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Tutela del territorio ed esperienze agricole che presentano particolari aspetti innovativi
nella salvaguardia dell’ambiente sono il denominatore comune dei servizi realizzati da ‘A
Cielo Aperto’, che svolge approfondimenti su questi temi anche con esperti, tecnici e
rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.

Diabete Zero! Associazione DiabeteZero ONLUS (Cagliari)
http://www.diabetezero.it/
Insieme alla Finlandia, la Sardegna è il territorio che presenta la più alta incidenza al
mondo di diabete mellito di tipo 1. Si stima che il 20% della popolazione sarda debba
quotidianamente confrontarsi con i problemi legati alla gestione familiare della malattia
diabetica. Per dare una risposta concreta a questa vera e propria emergenza socio-
sanitaria e alla sua drammatica crescita, è intervenuta l’Associazione DiabeteZero
ONLUS. Il progetto avviato, si pone l’obiettivo di verificare se il consumo di pane ottenuto
con lievitazione naturale, a partire da cereali coltivati in loco e panificato in condizioni
controllate, possa apportare miglioramenti dal punto di vista dell’equilibrio della glicemia,
ridurre i fattori di rischio di complicanze cardiovascolari e il consumo di farmaci
ipoglicemizzanti. Accanto all’importante elemento sanitario, le ricadute socio-economiche
sul territorio sono molteplici: dalla valorizzazione dei grani duri isolani, alla
programmazione di una filiera certificata, fino alla promozione di attività di ricerca,
d’informazione e di educazione alimentare. Un’idea vincente, in cui la tutela della salute
pubblica viene realizzata con la riscoperta del sapere millenario legato alla panificazione e,
più in generale, attraverso la valorizzazione dell’offerta agricola del territorio.

AS.T.A. Asparagicoltori Trentini Associati (TN)
Lungo l’asta dell’Adige e in particolare nel Comune di Zambana, l’asparago bianco è
coltivato fin dai primi anni dell’800 su terreni sabbiosi dove trova le condizioni ideali per
esprimere caratteristiche organolettiche di eccellenza. In questo contesto, si deve
ricondurre l’As.T.A., l’associazione di produttori di asparago bianco di Zambana che
quest’anno ha festeggiato i sui venti anni di vita. L’ As.T.A si è guadagnata, sul campo, il
ruolo di soggetto di riferimento per l’asparagicoltura del Trentino attraverso un’attenzione
maniacale alla qualità lungo l’intera filiera produttiva. Nella coltivazione, attraverso impianti
su terreni estremamente vocati, divieto di uso di geodinfestanti e raccolta manuale
effettuata, ma anche nella fase di lavorazione e condizionamento. Tutto ciò, ha portato
l’associazione a commercializzare con proprio marchio circa 300 quintali di asparago
bianco di Zambana che, proprio su istanza di As.T.A. è stato inserito nell’elenco dei
Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Trentino-Alto riconosciuti dal Mipaaf.

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SEZIONI STRATEGICHE
AGRIYOUNG: Fondo Possioncella Guastalla (Reggio Emilia)
http://www.fondopossioncella.com/

Il formaggio come un contenitore del territorio e del sapere intelligente, che ha reso unico il
grande percorso della cultura agro-alimentare del nostro Paese. Questa, in sintesi, la
filosofia portata avanti dai fratelli Perini che hanno raccolto l’eredità di famiglia che, dal
1962, alleva vacche da latte di razza Frisona per la produrre latte di alta qualità, destinato
principalmente alla formaggio Parmigiano-Reggiano venduto in azienda e attraverso i
moderni canali di distribuzione. Un prodotto di eccellenza che, da secoli, segue sempre la
stessa ricetta: il latte di due mungiture, il siero innesto (ovvero i fermenti lattici ottenuti
lasciando acidificare il siero della lavorazione del giorno precedente) e caglio di vitello.
Una catena che non si può mai interrompere per ottenere risultati eccellenti. In azienda
nulla è lasciato al caso ed ogni dettaglio viene curato nei minimi particolari: dalla nascita
dei bovini, ad un’alimentazione sana e naturale di tutti gli animali, passando per la loro
crescita in spazi idonei e areati fino alla loro età produttiva. Questo il mix che ha portato
l’azienda a conseguire importanti traguardi, come il 4° posto, sui 500 partecipanti,
raggiunto dal Parmigiano marchiato “Fondo Possioncella” al concorso Alma nel contesto
CIBUS di Parma.

AGRIMED: Matrouh Farmer Association, Associazione Beduina Egiziana
Ci troviamo nella costa Nord Ovest dell’Egitto, a circa 150 Km dalla Libia caratterizzata da
zone desertiche, con una piovosità annua totale di inferiore ai 100 millimetri, una scarsa
quantità di terreno coltivabile e, dove, frequenti sono i Wadi (letti di torrenti stagionali
attraversati da imponenti e violente quantità di acqua ruscellante). In queste terre, i
Beduini da pastori nomadi sono andati via via diventando agricoltori, anche grazie a
programmi di sostegno nazionali, cominciando a coltivare olivo, ortaggi ed erbe
aromatiche. Ma è soprattutto con i fichi che vengono ottenuti i maggiori risultati. Ad oggi
l’80% della produzione dei fichi dell’Egitto proviene dal Governatorato di Marsa Matrouh.
Da qui, un gruppo di produttori locali si sono riuniti per supportare i diritti delle comunità
beduine e le opportunità che il territorio può offrire, dando luogo a un’associazione
denominata Matrouh Farmer Association composta da 32 famiglie beduine dislocate lungo
la costa con circa 450 ettari di ficheti e con una potenzialità di produzione di 5.000 t.
annue. Il gruppo, che ha come scopo principale la valorizzazione del fico e l’esplorazione
di nuovi mercati, grazie alla collaborazione con i progetti finanziati dalla Agenzia di
Cooperazione Italiana e implementati dal CIHEAM, sta apportando un notevolissimo
impulso alla economia locale basata essenzialmente sulla agricoltura e pastorizia. Questo,
grazie all’utilizzo di pratiche agronomiche a zero impatto ambientale, senza utilizzo di
pesticidi e prodotti chimici e attraverso la produzione di prodotti salubri dalle ottime qualità
di sapidità. Inoltre, le azioni del MAF contribuiscono notevolmente alla valorizzazione del
territorio, creando nuovi redditi, favorendo lo sviluppo locale e limitando la nefanda
immigrazione. Un ottimo esempio di dialogo, collaborazione e sinergia tra enti egiziani e
italiani per far fronte comune e proporre uno sviluppo innovativo sostenibile e replicabile
in altre luoghi del territorio egiziano e in territori affini.

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AGRICINEMA: “Nuove Terre” di Francesca Comencini e Fabio Pellarin
http://nuoveterre.com/
L’agricoltura come mezzo di inclusione delle persone più svantaggiate. È questo il filo
conduttore che unisce i cinque cortometraggi “Nuove Terre”, firmati dai registi Francesca
Comencini e Fabio Pellarin. I protagonisti indiscussi sono gli agricoltori che, attraverso
esperienze diverse, sono approdati, per scelta o per necessità, in modo tardivo o inatteso,
al lavoro antico e faticoso dell’agricoltura. Le storie, ambientate in luoghi diversi d’Italia,
descrivono l’attività agricola come azione terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento
attivo di persone a rischio di esclusione sociale. Nuove Terre ha quindi la capacità di
raccontare l’agricoltura attraverso una prospettiva, fino a qualche tempo fa, inedita e
sconosciuta al pubblico. Una nuova frontiera del mondo agricolo, dove l’inclusione sociale
e la sostenibilità ambientale diventano i principali protagonisti.

AGRIWELFARE: La Semente Società Agricola Cooperativa Sociale di tipo B
http://www.lasemente.it/

La valorizzazione delle nuove forme di agricoltura sociale; le capacità di innescare
processi di integrazione tra agricoltura e welfare locale; la valorizzazione delle tradizioni
legate alla cultura agricola e contadina. Sono queste le linee guida che, a partire da
quest’anno, caratterizzano la sezione “Agriwelfare” di Bandiera Verde Agricoltura. Un
riconoscimento importante che per l’edizione 2016, è stato assegnato alla società agricola
“La Semente”. Assistenza terapeutica, imprenditoria sociale ed innovazione aziendale
nelle campagne di Spello: il cuore dell’Umbria. Il progetto, nasce dall’esigenza dei tanti
genitori di ragazzi autistici che si sono interrogati sul futuro dei propri figlie e figlie dopo le
scuole dell’obbligo. Quali le prospettive di integrazione sociale? Quali le possibilità
occupazionali? Da qui si è partiti, da qui si è mosso quel meccanismo creativo che ha
prodotto quel modello che, partendo dal preesistente ne migliorasse l’idea e l’efficacia.
Grazie alle sue tre anime (Il Centro Diurno, La Fattoria Sociale e Il Distretto Rurale), “La
Semente” è un centro polifunzionale in cui vengono sviluppati aspetti socio sanitari di
impresa sociale e di approccio sistemico al territorio. In esso convivono vari tipi di società,
finalizzate a diverse missioni. Dalla riabilitazione di persone con handicap, si passa a
meccanismi commerciali cooperativi, arrivando alla gestione collettiva di problematiche
sociali di larga scala che, per loro natura, superano i confini de “La Semente” stessa.

AGRISOCIAL: Vdg Viaggi del gusto
http://www.vdgmarket.com/
Agrisocial è una delle nuove “sezioni strategiche” di Bandiera Verde Agricoltura, nata per
premiare iniziative lodevoli sotto il profilo di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione e delle capacità di sviluppare progetti e attività di e-commerce e
social networking quale strumento di valorizzazione dell’offerta produttiva e di servizi. In
quest’ambito l’edizione 2016, è stata assegnata ai Viaggi del gusto, al cui interno,
attraverso l’iniziativa Vdg Magazine, la cultura del cibo viene diffusa in tutto il territorio
italiano. Un’esperienza qualificata, distribuita anche sui treni Italo, in grado di raccontare,
attraverso professionisti del settore, il territorio italiano e le sue eccellenze.

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AGRIPRESS INTERNATIONAL: Gruppo del gusto della Stampa estera Italia
Una nuova sezione del Premio Bandiera Verde per dare visibilità alle capacità di
intercettare l’interesse della stampa internazionale da parte di esperienze legate
all’imprenditoria agricola e alle tradizioni locali. In quest’ambito, il Gruppo di giornalisti
della Stampa Estera che si occupa di agroalimentare, ha tutte le carte in regola. Fondato
nel 2002 come Gruppo del Gusto, fin dalle sue origini ha seguito con dedizione le strade
della piccola e grande produzione alimentare italiana e visitato centinaia di produttori negli
angoli più nascosti del Paese, comprendendo l’importanza dell’enogastronomia come
volano dell’economica italiana. Numerosi incontri con scienziati, nutrizionisti ed economisti
per studiare e poter raccontare, in maniera adeguata e approfondita, questa bella realtà
nei propri paesi.

AGRICHEF: Agriturismo LU CEPPE di Cittareale (RI), Agrichef Emidio Gentili
http://www.agriturismoluceppe.it/index.php
Nell’ambito delle iniziative ideate per veicolare il valore agricolo e l’identità gastronomica
territoriale, l’Agrichef rappresenta ormai un’esperienza consolidata e un modello di
successo. Dopo aver deliziato i palati dei visitatori di Expo 2015, con il primo Festival degli
agriturismi italiani, nel 2016 sono tornati gli Agrichef che si sono dati appuntamento nel
Lazio per la seconda edizione della rassegna promossa dalla Cia. Confermato il format
che si è rivelato vincente: contaminazioni regionali nelle cucine degli agriturismi. A tal
riguardo, il Premio Bandiera Verde per l’edizione 2016, è stato assegnato all’Agriturismo
LU CEPPE, con il suo Agrichef Emidio Gentili. Siamo a Cittareale, in provincia di Rieti,
nelle zone drammaticamente colpite dall’onda sismica che, dalla fine di agosto, sta
interessando senza tregua il centro Italia. Un riconoscimento importante, concesso
all’Agrichef Emidio Gentili, anche per il suo ruolo di ideatore della ricetta inserita all’interno
del “kit amatriciana solidale” diffuso dalla CIA per sostenere gli agricoltori nelle zone del
sisma.

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PREMI SPECIALI

Osvaldo Bevilacqua

Un riconoscimento speciale per una vita a servizio dello sviluppo sostenibile, delle
tradizioni e della cultura legate al territorio. È Osvaldo Bevilacqua, autore e conduttore di
Sereno Variabile fortunata rubrica di viaggi e turismo entrata nel Guinness World Records
come trasmissione di viaggi di più lunga durata del mondo. Suggerimenti per scoprire i
luoghi più belli e gli angoli meno conosciuti dell’Italia e informazioni utili per organizzare
soggiorni nelle più belle città d’arte. Ma anche sapori, natura, benessere, gastronomia e
folklore.

Isabella Dalla Ragione

Trenta anni di appassionata ricerca di antiche varietà locali di piante da frutto, oltre cento
varietà locali salvate: grazie al lavoro di Isabella Dalla Ragione e al contributo di tutti
coloro che si sono riconosciuti nel progetto Archeologia Arborea, un patrimonio biologico e
culturale di ricchezza inestimabile non è andato disperso e oggi ne è possibile lo studio, la
riproduzione e una nuova diffusione. La Fondazione si prende cura della Collezione di
antiche varietà locali di piante da frutto a San Lorenzo di Lerchi, Città di Castello (PG) e
guida i cittadini attraverso visite e incontri alla scoperta della biodiversità. Ricerca
scientifica; tutela e valorizzazione dell'ambiente, del paesaggio rurale, del patrimonio
culturale, artistico e storico: su questi ed altri ambiti, Archeologia Arborea promuove
attività e gestisce con successo progetti strategici.

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