BALCANI MERIDIONALI - Albania, Montenegro, Kosovo, Macedonia ...
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BALCANI MERIDIONALI Albania, Montenegro, Kosovo, Macedonia Tra i gioielli segreti di paesi poco conosciuti 15 giorni E’ ancora vivo il ricordo delle guerre dei drammatici anni ’90, quando il complesso mosaico etnico di questa regione andò in frantumi e degenerò in episodi di pulizia etnica e atti d’inenarrabile ferocia. Ora che questo periodo si fa sempre più lontano nel tempo, però, le differenze che allora diedero inizio ad aspri conflitti si stanno rivelando espressioni di una straordinaria multiculturalità. Le cose sono decisamente cambiate e molti viaggiatori scelgono di visitare i Balcani meridionali per scoprirne i gioielli segreti: panorami mozzafiato, coste stupende, suggestivi castelli medievali, centri storici di antiche città, chiese cattoliche, monasteri ortodossi, moschee ottomane, città piene di vita e un’accoglienza calorosa. Le idilliache località dalla spiccata tradizione storica che nel resto dell’Europa sono ormai troppo affollate e commerciali, qui diventano un sogno che si avvera. Il nostro originale itinerario si sviluppa tra Albania, Montenegro, Kosovo e Macedonia, toccandone i siti di principale interesse e le capitali: Tirana, Podgorica, Pristina e Skopje. Nonostante tutte le loro ricchezze, spesso questi paesi sono conosciuti per ragioni che non aiutano a comprenderne la bellezza!
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2019 1° giorno / Italia – Tirana (la “Piccola Roma”) La giovane e dinamica capitale dell’Albania Partenza al mattino con voli di linea da Milano/Roma diretti su Tirana. Arrivo a Tirana e incontro con lo staff locale. Si inizia con la visita del Museo Nazionale di Storia che custodisce buona parte dei tesori archeologici del paese; il fantastico mosaico a parete, che adorna la facciata del museo, celebra le vittorie del popolo albanese dall’epoca degli illiri alla seconda guerra mondiale. Si prosegue con la visita della piazza principale con la statua equestre dedicata all’eroe nazionale Giorgio Castriota Skanderbeg. Poco distante l’elegante Moschea di Et’hem Bey, costruita tra il 1789 e il 1823, dietro la moschea si erge la Torre dell’Orologio e sul lato est della piazza il Palazzo della Cultura che ospita al suo interno un teatro, diversi negozi e gallerie d’arte. Si termina con la visita del Blloku, quartiere alla moda un tempo totalmente precluso ai normali cittadini in quanto riservato all’élite comunista. Aperto per la prima volta nel 1991 sorprende per la somiglianza di edifici quali la villa di Enver Hoxha con i loro corrispettivi occidentali. Trasferimento in hotel e pernottamento. Pasti: Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Tirana, la rinata capitale Vivace e pittoresca, Tirana è cambiata in maniera incredibile nell’ultimo decennio, affrancandosi definitivamente dall’immagine di città lugubre e grigia di un tempo. I grandiosi viali centrali sono fiancheggiati da affascinanti monumenti risalenti alle epoche ottomana, italiana e comunista, che spaziano da delicati minareti a imponenti edifici in stile fascista. Fondata nel 1640 da un pascià turco, Tirana fu dichiarata capitale dell’Albania nel 1920 e gli italiani non tardarono a costruirvi sontuosi palazzi per ospitare i ministeri e a tracciare i grandi viali alberati che si possono ammirare ancora oggi.
2° giorno / Tirana – Kruja – Podgorica (la fortezza di Skanderbeg) (180 km) Il castello di Kruja e l’ingresso in Montenegro Dopo la prima colazione partenza verso nord per raggiungere Kruja, città natale di Skanderbeg, che la difese ad oltranza dagli attacchi dei turchi, riuscendo a respingerli per ben tre volte: nel 1450, 1466, 1467. La città venne conquistata solo dieci anni dopo la sua morte, nel 1478. Visita del Castello con gli annessi Museo Skanderbeg e Museo Etnografico. Passeggiata per i vicoli dell’antica cittadina e visita del bazar ottomano, al cui interno si può trovare di tutto, da gioielli antichi a tovaglie ricamate, da oggettistica tradizionale a tappeti tessuti a mano dalle donne del posto. Proseguimento verso nord per Podgorica, la capitale del Montenegro. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Skanderbeg, eroe nazionale albanese Figlio di un principe albanese, il giovane Kastrioti (questo infatti era il suo nome di battesimo) venne consegnato ancora ragazzo ai turchi, che dopo averlo convertito all’islam gli dettero un’ottima educazione militare e lo posero a governatore della città turca di Edirne, dove prese il nome di “Signore Alessandro” o Iskander, traslitterato in Skanderbeg. Ribellatosi nel 1443, partendo dal suo quartier generale di Kruja inflisse ben 13 sconfitte agli ottomani, tanto da venire nominato da Papa Callisto III “capitano generale della Santa Sede”. 3° giorno / Podgorica – Budva – Kotor – Cetinje – Podgorica (la Cattaro dei veneziani) (circa 175 km) Il Montenegro del tempo che fu: villaggi di pescatori, la veneziana Budva, l’ex capitale Cetinje e la splendida Kotor sull’Adriatico Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest in direzione della spettacolare costa montenegrina. Sosta fotografica per immortalare l’incantevole Sveti Stefan, un pittoresco villaggio di pescatori, che sorge su un’isoletta collegata alla terraferma da uno stretto istmo, trasformato in un lussuoso resort frequentato da personaggi famosi del jet set internazionale. Si prosegue per la cittadina di Budva, una famosa per le stradine lastricate in marmo e per le vecchie case in stile veneziano che si specchiano nell’acqua limpida. Purtroppo buona parte della città vecchia crollò a causa dei due terremoti del 1979, ma in seguito fu ricostruita per intero.
Si continua verso nord per la cittadina di Kotor (Cattaro), situata in fondo alla baia omonima. Sulla via del ritorno sosta per la visita della cittadina di Cetinje, capitale del Regno del Montenegro fino alla prima guerra mondiale, incastonata in una verde vallata nel bel mezzo dell’aspro paesaggio carsico dell’altopiano del Lovcen. Nelle sue vie, accanto alle piccole case a un piano, sorgono molti palazzi signorili che testimoniano il suo passato regale. Oggi molti di questi grandiosi edifici sono stati trasformati in scuole di musica e arte, altri sono divenuti musei. Cetinje fu anche la città natale di Elena di Montenegro, regina d’Italia e consorte di Vittorio Emanuele III. Rientro a Podgorica nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Kotor La regione naturale e storico-culturale delle Bocche di Cattaro è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1979. Kotor è una cittadina dalla bellezza incomparabile, immersa in uno scenario spettacolare con le montagne a picco sul mare increspato. Le sue possenti mura, edificate nel IX sec. e rimaneggiate fino al XVII sec., si inerpicano su un alto dirupo confondendosi con il grigio della montagna. Secondo gli storici, Kotor fu fondata con il nome di Acruvium come parte della provincia romana della Dalmazia. L’aspetto odierno si deve in gran parte ai quasi quattro secoli di dominazione veneziana, quando la città era chiamata Cattaro. Il centro storico è un intrico di fitte stradine dove chiese, negozi, deliziosi caffè e ristoranti si affacciano su piazze nascoste. 4° giorno / Podgorica – Shkodra (la fortezza di Rozafa) (circa 60 km) La capitale del Montenegro e Skodra, tra le più antiche città d’Europa Dopo la prima colazione breve visita di Podgorica, la capitale del Montenegro, che in passato si chiamava Titograd, situata alla confluenza di due corsi d’acqua: il vasto Moraca e il più piccolo Ribnica. A sud si trova la Città Vecchia, cuore della città ottomana, con una torre dell’orologio, una moschea e le rovine delle fortificazioni situate alla confluenza dei due fiumi. A Nord del Ribnica si estende la Città Nuova, una piacevole zona di bassi edifici costruiti a cavallo tra il XIX e il XX secolo, che ospitano una serie di vivaci bar e negozi attorno a una bella piazza centrale.
Partenza verso sud per superare il confine albanese e raggiungere Shkodra (Scutari), una delle città più antiche d’Europa. Visita della Fortezza di Rozafa, sulla sponda meridionale del Lago di Shkodra. Si prosegue con la visita della Mostra Fotografica Permanente Marubi, una fantastica collezione di fotografie d’epoca realizzate dai membri della dinastia Marubi, i primi e più importanti fotografi dell’Albania. La mostra comprende affascinanti ritratti e suggestive rievocazioni di luoghi e di avvenimenti. Non si tratta semplicemente di una rara documentazione dello stile di vita dei tempi passati, ma di una raccolta di immagini di grande intensità. Pernottamento in hotel. La Fortezza di Rozafa Fondata dagli illiri in epoca antica e ricostruita molto tempo dopo dai veneziani e dai turchi. La fortezza deve il suo nome a una donna di nome Rozafa, che vi sarebbe stata murata, come sacrificio agli dei, per far sì che la costruzione durasse nel tempo. Secondo la leggenda Rozafa chiese che nelle pietre venissero praticati due fori per poter continuare ad allattare il suo bambino. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. 5° giorno / Shkodra – Lago Koman – Gjakova – Prizren (il museo a cielo aperto) (circa 300 km) La navigazione sul lago di Koman, il vecchio bazar di Gjakova e la più bella città del Kosovo Dopo la prima colazione partenza verso est in direzione del paesino di Koman, adagiato lungo il corso del fiume Drin e punto di partenza per due ore di navigazione nel lago Koman. Al termine della navigazione si prosegue via terra verso est per Gjakova, che con i suoi 95.000 abitanti è la quinta città più popolosa del Kosovo. Visita del vecchio bazar, che comprende antiche case e negozi, un bagno turco e la Moschea Hadum Aga (1594), una delle più antiche del Kosovo. Si prosegue quindi per la pittoresca città di Prizren, un vero e proprio museo a cielo aperto e una delle più belle città del Kosovo, dove visiteremo la Chiesa Ortodossa, inserita tra i siti UNESCO nel 2006. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
Il Lago Koman Il lago, un enorme bacino artificiale costruito ai tempi del comunismo sommergendo un intero villaggio, è oggi una delle attrattive naturalistiche più affascinanti dell’Albania. Le pareti delle alte montagne che lo circondano cadono a strapiombo nelle sue acque verde smeraldo, e navigarci senza fretta è un’esperienza indimenticabile. 6° giorno / Prizren – I Monti Šar – La Grotta di Gadima – Il Monastero di Gracanica – Ulpiana – Pristina (il culmine dell’arte medievale serba) (circa 150 km) L’attraversamento dei Monti Šar e il cuore religioso della Serbia Dopo la prima colazione proseguimento della visita dell’elegante centro storico di Prizren, che si estende lungo le rive del fiume Bistrica, dove le strade lastricate, l’architettura ottomana, i piccoli negozi, i numerosi bar e ristoranti offrono uno spettacolo estremamente suggestivo. Visita dei principali siti d’interesse della città: il quattrocentesco Ponte Ottomano; la Moschea di Sinan Pasha (1651); la Chiesa di Nostra Madre del Perpetuo Soccorso (1870); la Sede della Lega di Prizren, storico edificio pesantemente danneggiato dai serbi nel 1999 e recentemente ricostruito e adibito a museo della storia albanese. Si parte quindi per attraversare i Monti Šar, coperti da boschi che si aprono in ampi pascoli d’alta quota. Pranzo libero. Proseguimento verso nord-est sino a giungere alla splendida Grotta di Gadima, nota anche come “grotta di marmo” per via della candida pietra presente. Successiva visita del vicino Monastero di Gracanica (sito UNESCO), che rappresenta il culmine dell’arte medievale serba nell’edilizia della tradizione bizantina. Completato nel 1321 durante il regno del re serbo Milutin, nella forma di croce greca con cinque cupole. Poco distante dal monastero si trovano le interessanti rovine, parzialmente portate alla luce, dell’antica e gloriosa città romana di Ulpiana, conosciuta anche con il nome di Justiniana Secunda, fondata nel II secolo durante l’impero di Traiano e rinnovata successivamente durante l’impero di Giustiniano. Arrivo nel tardo pomeriggio a Pristina, la capitale del Kosovo. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
7° giorno / Pristina – Peja – Prekaz – Pristina (il Patriarcato di Peć) (circa 180 km) Tra islam e cristianesimo: i mausolei del Sultano Murad e la Moschea Imperiale Dopo la prima colazione partenza verso ovest in direzione di Peja, sede del Patriarcato di Peć, patriarcato serbo-ortodosso fondato nel XIII secolo quando Sava, fratello del principe Stefan Nemanja, si staccò per la prima volta dal patriarcato greco di Costantinopoli e pose le basi dell’autocefalia serba. Sulla via del rientro a Pristina si continua con la visita della tomba del sultano Murad, un mausoleo costruito in seguito alla terribile battaglia del Kosovo del 1389 per seppellire gli organi interni del sultano, mentre il resto del corpo venne riportato in Turchia. Nel pomeriggio visita della città, che sebbene sia moderna e si stia trasformando rapidamente grazie alla recente indipendenza, vanta un passato importante di cui rimane la Moschea Fatih o Moschea Imperiale (1461), famosa perché al tempo delle guerre tra austriaci ed ottomani venne trasformata in una chiesa cattolica dove venne sepolto Pjetër Bogdani, uno degli scrittori albanesi rivoluzionari più attivi contro i turchi. Le sue ossa vennero riesumate e gettate nelle strade di Pristina quando gli ottomani ripresero controllo della città nel 1690. Splendida l’enorme e leggerissima cupola che sovrasta le delicate decorazioni floreali dell’interno. Nei pressi si trova l’edificio più antico della città, la Moschea Çarshia (1389) che un tempo era posta al centro del bazar (attualmente in restauro). Interessante anche l’architettura moderna della città: piazza Madre Teresa, il monumento di Skanderbeg, la torre dell’orologio, il Palazzo del Governo, e il monumento “Newborn” con le lettere che lo compongono che vengono cambiate di colore il 17 febbraio di ogni anno, in memoria del giorno in cui il Kosovo dichiarò la sua indipendenza dalla Serbia. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Il complesso monastico del Patriarcato di Peć Il complesso monastico è composto da quattro chiese: la Chiesa di San Salvatore, la Chiesa di San Demetrio, la Chiesa della Santa Vergine di Odighitria e la Chiesa di San Nicolò. Per completare il complesso, Danilo II edificò un nartece monumentale (il vestibolo esterno alle chiese dove si trattenevano i catecumeni durante la parte sacrificale della messa) e una torre davanti al nartece. All’interno della chiesa di San Demetrio è conservata una ricca collezione di antichi manoscritti, icone e opere d’arte, donazioni fatte nel corso dei secoli da vescovi e arcivescovi al monastero in cui risiedeva il patriarca. Anche il Patriarcato di Peć è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2004.
8° giorno / Pristina – Skopje – Matka Canyon – Skopje (la capitale della Macedonia) (circa 130 km) Tra arte e natura in Macedonia: l’eclettica Skopje e l’escursione nel Matka Canyon Dopo la prima colazione partenza verso sud in direzione di Skopje, la capitale della Macedonia, un interessante connubio di architettura ottomana, decorazioni bizantine e tozzi edifici d’epoca comunista. Visita della città: il Ponte di Pietra sul Fiume Vardar; la città vecchia o Carsija, con l’antico bazar turco e i Bagni di Daud Pasha; la Chiesa di Sveti Spas con la sua magnifica iconostasi in legno; la Moschea di Mustafa Pasha, edificata nel 1492. Si visiterà anche il memoriale di Madre Teresa di Calcutta, un edificio costruito nel 2009 sul luogo dove Madre Teresa, nata a Skopje da famiglia di etnia albanese, venne battezzata. Nel pomeriggio escursione al Matka Canyon, una delle destinazioni più famose della Macedonia per le sue bellezze naturalistiche e per i monasteri medievali che sorgono nelle montagne dei dintorni. Navigazione sul lago Matka fino a raggiungere la Grotta Vrelo, dove sarà possibile effettuare una facile escursione a piedi all’interno del canyon. Proseguimento con la visita del monastero di San Pantelejmon, risalente al 1164 e che conserva alcuni pregevoli affreschi bizantini, tra i quali spicca per drammaticità e attenta resa naturalistica dei personaggi la Lamentazione di Cristo. Rientro a Skopje nel pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. 9° giorno / Skopje – Stobi – Heraclea Lyncestis –Ohrid (le città romane meglio conservate della Macedonia) (circa 250 km) I siti archeologici di Stobi e Heraclea Lyncestis Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per raggiungere Stobi, uno dei più importanti siti archeologici della Macedonia. Fondata nel VII sec. a.C. alla confluenza dei fiumi Erigon e Axios, fu importante centro commerciale e militare prima macedone e poi romano prima di essere saccheggiata dagli ostrogoti nel 479. Solo nel XIII secolo però la città iniziò a spopolarsi. Visita dell’anfiteatro romano, del Palazzo di Teodosio, della Casa di Peristeria, oltre agli splendidi mosaici di epoca paleocristiana. Proseguimento per Heraclea Lyncestis, un
fiorente centro commerciale fondato da Filippo II di Macedonia dopo avere conquistato la circostante regione di Lyncestis e dedicata, come indica il nome, ad Ercole. Conquistata dai romani nel 168 a.C. ed importante sede episcopale, la città è ancora in corso di scavo, anche se sono visibili resti delle terme e del teatro romano, oltre a due basiliche paleocristiane e al vicino palazzo episcopale, che conservano parte delle pavimentazioni coperte da splendidi mosaici raffiguranti, oltre ai classici motivi pagani di epoca paleocristiana, alberi e animali caratteristici della regione. Nel tardo pomeriggio arrivo a Ohrid, città dal fascino etereo, situata in posizione pittoresca sul lago omonimo. La regione per i suoi aspetti storico-culturali ed il suo ambiente naturale è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1979. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. 10° giorno / Ohrid e dintorni (San Clemente, l’inventore dell’alfabeto cirillico) Lo scintillante lago di Ohrid e la sua elegante cittadina, il Monastero di Naum e la gita in barca alle sorgenti del fiume Drim Dopo la prima colazione visita di Ohrid (in slavo “città sulla collina”) che si è sviluppata sull’antico insediamento di Lychnidos (in greco antico “città della luce”, in riferimento alle acque limpide e scintillanti del lago). Visita della città: la sfarzosa Cattedrale di Santa Sofia, costruita nell’XI secolo su modello della Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli, con tre navate divise da colonnati; la Chiesa di San Clemente o Plaosnik, l’edificio più insolito di Ohrid, sorta nel V secolo come basilica e ricostruita nel 2002 grazie all’ambizioso progetto curato dall’archeologo Pasko Kuzman, al suo interno sono custodite le reliquie di san Clemente; la Chiesa di San Giovanni Kaneo (XIII secolo), appollaiata sulle rupi che dominano il lago, una delle immagini più suggestive di tutto il paese. Proseguimento per il Lago Ohrid, che si estende per i due terzi in Macedonia e per un terzo in Albania, il lago più antico d’Europa e, con i suoi 300 m, anche uno dei più profondi. Questa distesa d’acqua lunga 32 km è talmente vasta da ricordare il mare, specie quando è agitata da vere e proprie tempeste. Visita del monastero di San Naum. San Naum (830-910 d.C.), contemporaneo di San Clemente, fondò il monastero, che fu uno dei principali centri d’istruzione dell’epoca. La chiesa, che nel XVI secolo sostituì la precedente costruzione dell’anno 900, è sormontata da cupole bizantine e sorge su un promontorio che
affaccia scenograficamente sul lago. Splendidi gli affreschi interni del XVI e XIX secolo e la tomba di San Naum; stando alla credenza dei locali è possibile ascoltare il battito del suo cuore se si appoggia l’orecchio alla lapide. Gita in barca a remi per raggiungere le sorgenti del fiume Drim. Rientro ad Ohrid nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Ohrid La città, fondata nel IV secolo a.C., divenne in epoca romana un importante centro culturale e commerciale grazie alla sua posizione sulla Via Egnatia. Alla fine del IX secolo i santi Clemente e Naum vi fondarono la Scuola Letteraria, la prima università slava. La loro opera, anche grazie all’alfabeto cirillico inventato da san Clemente, accelerò la diffusione del cristianesimo in Macedonia e l’alfabetizzazione delle popolazioni slave. In seguito Ohrid divenne la roccaforte dell’impero bulgaro e fu sede dell’importante Patriarcato di Ohrid. Dopo la conquista bizantina della città, nel 1014, il patriarcato fu retrocesso ad arcivescovado sottomesso a Costantinopoli. Alla fine del XIV secolo Ohrid cadde definitivamente in mano turca e perse la sua importanza. Nonostante i danni causati da rivolte locali e guerre mondiali, molti edifici storici sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. 11° giorno / Ohrid – Berat (la “Città dalle mille finestre”) (circa 150 km) La sorprendente Berat arroccata sulla montagna Dopo la prima colazione partenza in direzione di Berat, la “città delle mille finestre”, il cui fiore all’occhiello è costituito dalle case ottomane addossate ai fianchi della collina, a sua volta dominata dal castello; Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2008. I vecchi quartieri sono un incantevole insieme di pareti imbiancate, tetti ricoperti di tegole in cotto e vecchi muri di pietra che racchiudono cortili ombreggiati da pergolati. Nel quartiere di Kala, situato all’interno delle mura della cittadella, sopravvivono ben 12 chiese del periodo bizantino. La chiesa più grande, la Chiesa della Dormizione di Santa Maria, ospita il Museo Onufri che prende il nome dal famoso artista albanese del XVI secolo autore delle splendide icone che vi sono custodite. Meravigliosa l’iconostasi dorata, finemente intagliata nel legno di radica. Vicino all’abside della chiesa è stato ritrovato il famoso Codice Purpureo di Berat, che viene fatto risalire all’inizio del VI secolo d. C., uno dei tre codici di questo tipo più antichi del mondo. Il Codice è scritto in lingua greco-bizantina, e contiene due dei Vangeli più antichi: il Vangelo di S. Matteo e il Vangelo di S. Marco; il suo testo ha una struttura insolita: le lettere non sono scritte con inchiostro ma sono in oro ed argento. Dall’alto di Kala è possibile ammirare un magnifico panorama sugli altri quartieri di Berat e sulla Valle dell’Osum. Nel quartiere di Mangalem, musulmano per tradizione, sorgono tre grandiose moschee: la Moschea del Sultano, costruita nel XVI secolo, uno dei luoghi di culto islamico più antichi di tutta l’Albania; la Moschea di Piombo, che prende il nome dal piombo che ne riveste le cupole sferoidali; la Moschea degli Scapoli, presso il fiume Osum, che si distingue per gli incantevoli dipinti che ne ornano le pareti esterne. Degna di
nota anche la Helveti Teqe, il luogo di culto di un ordine mistico musulmano simile al sufismo e al bektashismo, che vanta uno splendido soffitto scolpito con fori che servono a migliorarne l’acustica in occasione delle riunioni di preghiera. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. 12° giorno / Berat – Apollonia – Valona (la città costruita in onore del dio Apollo) (circa 120 km) L’antica Apollonia e Valona, prima città libera d’Albania Dopo la prima colazione partenza verso est per l’Albania. Si raggiungono le rovine dell’antica Apollonia, adagiate tra colline ondulate e contornate da rigogliosi uliveti. Visita del sito archeologico e della Chiesa di Santa Maria. Si continua verso sud per la cittadina portuale di Valona dove fu proclamata l’indipendenza dell’Albania. Visita della città: il Monumento all’Indipendenza, un’imponente struttura concepita secondo lo stile del realismo socialista, che si staglia orgogliosa contro il cielo con il pennone sul quale sventola la bandiera con l’aquila a due teste; il Museo Nazionale dell’Indipendenza, ospitato all’interno della villa che nel 1912 venne scelta come sede del quartier generale del primo governo albanese; la piccola ed elegante Moschea Muradi, costruita nel XVI secolo in pietra rossa e bianca dal grande architetto albanese Sinan Pasha. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
Apollonia, città greco-romana Così battezzata in onore del Dio Apollo, Apollonia fu fondata nel 588 a.C. dai greci e nel giro di pochi anni diventò un’importante città-stato. Dopo essere stata conquistata dai romani, nel 229 a.C., la città si trasformò in un rinomato centro culturale con una famosa scuola di filosofia. Nel I secolo a.C. Giulio Cesare concesse ad Apollonia lo status di città libera, per averlo sostenuto durante la guerra civile contro Pompeo, e vi inviò il nipote Ottaviano, il futuro imperatore Augusto, a completare gli studi. 13° giorno / Valona – Butrinto – Gjirokastra (la Pompei albanese) (circa 260 km) Percorrendo la splendida Riviera Albanese fino alla magica Butrinto Dopo la prima colazione partenza verso sud per Saranda lungo la spettacolare strada panoramica che costeggia la Riviera Albanese e che raggiunge i 1000 metri di altitudine al Passo Llogara. La vista spazia sull’azzurro Mar Adriatico fino a raggiungere le coste del Salento leccese; è straordinario ammirare dall’alto le selvagge spiagge di sabbia bianca lambite dall’acqua cristallina dello splendido “Mare Nostrum”. Lungo il percorso sosta nella baia di Porto Palermo per una veloce visita della fortezza di Ali Pasha. Arrivo a Saranda, che per un certo periodo negli anni ’40 venne ribattezzata “Porto Edda”, dal nome della figlia di Benito Mussolini. La piacevole cittadina portuale è oggi caratterizzata da numerosi grattacieli che si ergono attorno alla baia a forma di ferro di cavallo ed è collegata con traghetti giornalieri alla vicinissima isola di Corfù. Si prosegue verso sud per il sito archeologico di Butrinto, famoso per la sua estensione e bellezza tanto da essere considerato la “Pompei albanese” e da essere inserito nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Visita del sito archeologico immerso nel bosco, su una penisola che si protende in una laguna collegata al mare, in un fantastico paesaggio naturale: il teatro greco, le terme, la basilica, il battistero paleocristiano (decorato con raffinati mosaici multicolori, purtroppo sepolti sotto la sabbia per motivi di conservazione), le mura ciclopiche e il museo realizzato nel castello veneziano che si trova sulla sommità del colle dove un tempo sorgeva l’acropoli. Il panorama mozzafiato dal cortile del castello consente di farsi un’idea della pianta del sito; lo sguardo spazia fino al Canale di Vivari che collega il Lago di Butrinto allo Stretto di Corfù. Al termine delle visite sosta relax sulla bellissima spiaggia di Ksamil, nota anche come le Bahamas dell’Albania. Trasferimento quindi verso nord per l’antica Gjirokastra. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
Butrinto Furono i greci provenienti da Corfù a stabilirsi nel VI secolo a.C. sulla collina di Butrinto (Buthrotum). Nel giro di un secolo l’insediamento diventò una città commerciale fortificata dotata di un’acropoli. La città bassa iniziò a svilupparsi nel III secolo a.C. e quando nel 167 a.C. Butrinto fu conquistata dai romani molti dei grandi edifici in pietra erano già stati costruiti. Sotto il dominio romano la città continuò a prosperare e con i bizantini diventò un importante centro ecclesiastico. In seguito Butrinto si avviò verso un lento declino e restò abbandonata fino al 1927, anno in cui arrivarono gli archeologi italiani. L’Italia Fascista voleva avere un ruolo sempre maggiore nello scacchiere balcanico con l’intento di fare del Mediterraneo il nuovo “Mare Nostrum” e pertanto, ispirandosi all’eredità di grandezza derivata dall’Impero Romano, il regime promosse una campagna di scavi, diretta dall’archeologo Luigi Maria Ugolini, usando l’archeologia come arma di penetrazione per porre le basi ideologiche per l’annessione dell’Albania. 14° giorno / Gjirokastra – Durazzo – Tirana (il “Castello d’Argento” e l’anfiteatro romano) (circa 240 km) La città-museo, l’anfiteatro romano rinvenuto sotto una pianta di fichi e il rifugio atomico di Hoxha Dopo la prima colazione visita dell’antica Gjirocastra che sorveglia austera la valle del Drinos dall’alto di uno sperone di roccia. Il nome greco “Argyrokastro” significa “Castello d’Argento” e proprio il Castello rappresenta l’elemento più caratteristico della città. Visita del Museo Etnografico, ospitato all’interno di una dimora tradizionale, e della Casa Zekate, caratterizzata dalla presenza di due torri gemelle. Proseguimento verso nord-ovest per Durazzo (attualmente nota come Durrës), una delle città più antiche dell’Albania e la prima e più importante colonia greca nel Paese, famosa per il suo anfiteatro romano. Dopo la visita si prosegue verso est per Tirana per la visita del Bunk’Art o rifugio atomico, aperto recentemente, fatto costruire dall’ex dittatore Enver Hoxha per rifugiarvisi insieme all’intero governo comunista, generali e membri del politburo in caso di attacco nucleare. I suoi quattro piani, enormi e dotati di tutti i comfort (esiste anche un teatro sotterraneo perfettamente attrezzato per circa 100 spettatori) offrono uno spaccato realistico e inquietante sul passato comunista dell’Albania e del suo ex dittatore. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
Gjirocastra e il suo castello I lavori di costruzione del castello di Gjirocastra iniziarono nel VI secolo e nel corso del tempo questa imponente struttura fu usata come prigione da re Zog I, dai nazisti e infine dai comunisti fino al 1971. Gjirokastra diede i natali all’ex dittatore Enver Hoxha, che le concesse lo status di città-museo, in virtù del quale la città ottenne ogni cura per conservare la sua architettura tradizionale. Oggi fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un labirinto di ripide viuzze lastricate si snoda tra le tozze case di pietra grigia, i palazzi d’epoca con i tetti d’ardesia e l’austero castello che divide in due parti l’antico borgo. Durazzo, il culto di Venere e il rinvenimento dell’anfiteatro Fondata nel 627 a.C. con il nome di Epidamnos da coloni provenienti da Corfù e Corinto, nell’antichità la città era famosa per il culto della dea Venere, di cui sopravvivono numerosi busti conservati nel locale museo archeologico. Davvero interessante la storia, recentissima, della scoperta dell’imponente anfiteatro romano. I testi antichi narravano infatti dell’esistenza di un enorme anfiteatro, uno dei più grandi dei Balcani, ma si pensava che fosse stato completamente distrutto prima dai terremoti del passato e poi dall’espansione della città moderna. Solo nel 1966 Vanjel Toçi, un albanese con casa e giardino in pieno centro città, dopo aver notato uno strano sprofondamento di una sua pianta di fichi, iniziò a scavare: vi era sepolto l’edificio del II secolo d.C., capace di ospitare 18.000 spettatori. L’anfiteatro si era miracolosamente salvato sotto la città moderna: questo il motivo per cui appare circondato da costruzioni recenti, alcune delle quali sorte addirittura sul suo palcoscenico. 15° giorno / Tirana – Italia Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo per l’Italia. Pasti: colazione in hotel.
Sistemazioni previste: Tirana: Hotel Opera, 4* o similare (2 notti) Podgorica: Hotel Ramada, 4* o similare (2 notti) Shkodra: Rozafa Hotel, 4* o similare (1 notte) Prizren: Hotel Centrum Prizren, 4* o similar (2 notti) Pristina: Hotel Prishtina, 4* o similare (1 notte) Skopje: Hotel Bushi, 4* o similare (1 notte) Ohrid: City Palace Hotel, 4* o Royal View Hotel, 4* o similare (2 notti) Berat: Hotel Onufri, 4* o similar (1 notte) Valona: Hotel Palace, 4* o similare (1 notte) Gjirokastra: Argjiro Hotel, 4* o similare (1 notte)
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi di differente misura a seconda del numero dei partecipanti. Guida-autista locale parlante italiano per 2-4 pax. Guida locale parlante italiano per 5-14 pax. Accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Gli hotel sono tutti di buona categoria come specificato sopra. Questo viaggio include la mezza pensione (tutte le cene). Le cene vengono consumate in ristoranti locali o negli hotel in cui si pernotta. Clima – Le coste dell’Albania e del Montenegro godono di un piacevole clima mediterraneo, con estati calde e asciutte e inverni miti. I mesi più caldi sono Luglio e Agosto, con temperature medie comprese tra i 20°C e i 30°C. Il mese più freddo è Gennaio, con temperature comprese tra i 4°C e i 12°C. In Macedonia e in Kosovo in estate, nelle zone di pianura, le temperature possono raggiungere i 40°C, mentre in inverno sulle montagne possono scendere fino a -20°C. Il periodo migliore per effettuare questo viaggio va da Maggio a Settembre. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Il livello delle strutture sanitarie è ancora inferiore a quelle italiane. Sono facilmente reperibili i principali prodotti sanitari da banco. Formalità burocratiche – E’ necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi alla data di ingresso in Kosovo (per Albania, Macedonia e Montenegro sarebbe sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio). N.B. I viaggiatori che desiderino in futuro recarsi in Serbia, dovrebbero prestare particolare attenzione affinché il personale di frontiera kosovaro non apponga sui propri passaporti il timbro recante la dicitura “Repubblica di Kosovo”, in quanto tale timbro potrebbe generare problemi per un eventuale ingresso in Serbia anche a distanza di tempo. Il personale di frontiera kosovaro è istruito, su richiesta del viaggiatore, a non apporre il timbro sul passaporto, o quantomeno ad apporlo su separato foglio di carta che il viaggiatore dovrà poi esibire assieme al passaporto all’atto dell’uscita dal territorio kosovaro. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Itinerario adatto agli appassionati di storia, arte e cultura. Nel complesso confortevole con alcune giornate un po’ lunghe e intense per la quantità di escursioni previste.
QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano/Roma: € 2.580 base 10-14 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore € 2.760 base 8-9 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore Partenze individuali possibili tutti i giorni: € 2.580 base 4 partecipanti con guida/autista di lingua italiana € 3.820 base 2 partecipanti con guida/autista di lingua italiana Da aggiungere: - partenze da altre città su richiesta - supplemento singola € 370 - (a) supplemento alta stagione aerea € 140 - tasse aeree, security e fuel surcharge € 120 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica (fino al 31.03.2019) € 80 - costo individuale gestione pratica (dal 1.04.2019) € 90 Date di partenza: 1) (ar) da sabato 8 a sabato 22 Giugno 2019 (partenza con archeologo) 2) da sabato 13 a sabato 27 Luglio 2019 3) (a) da sabato 3 a sabato 17 Agosto 2019 (alta stagione aerea) 4) (ar) da sabato 7 a sabato 21 Settembre 2019 (partenza con archeologo) -- Partenze individuali possibili tutti i giorni -- Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. Le quotazioni includono: Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa, i trasporti con minibus privato, i pernottamenti negli hotel indicati o di pari categoria, trattamento di mezza pensione (tutte le cene), ingressi ai siti e ai musei, guida locale parlante italiano, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti, dossier culturale sul paese o guida. Le quotazioni non includono: Tutti i pranzi, le bevande, le mance, le spese personali e gli extra e quant’altro non espressamente indicato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Per prenotazioni fino al 31.03.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 Per prenotazioni dal 1.04.2019 Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad adeguamenti valutari. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 19.03.2019 n.2 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 // Fax 0039 02 34934595 E-mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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