AZIONI SUL PROCESSO DI TRATTAMENTO FINALIZZATE ALLA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI FANGHI - Prof. Michele Torregrossa - CSEI Catania

Pagina creata da Jacopo Berardi
 
CONTINUA A LEGGERE
AZIONI SUL PROCESSO DI TRATTAMENTO
 FINALIZZATE ALLA RIDUZIONE DELLA
        PRODUZIONE DI FANGHI

         Prof. Michele Torregrossa
          Dipartimento di Ingegneria
        Università degli Studi di Palermo
I fanghi di supero

                                       Processi              Effluente chiarificato
                          Impianto     di trattamento
Acque reflue civili
                      di depurazione   (fisico,chimico,      Fanghi
                                       biologico)            di depurazione

                                                          SSNS non volatili inerti
                                                          incorporati nella biomassa

                                                          SSNS volatili, trasformati in
                                                          biomassa (BOD 14g)

                                                          SDV trasformati in
                                                          biomassa (BOD 26g)

                                                          Frazione di SSS non separata
                                           20÷30 g
                                                          durante la sedimentazione
                                                          primaria (BOD 2g)
I fanghi di supero

                                       Processi              Effluente chiarificato
                          Impianto     di trattamento
Acque reflue civili
                      di depurazione   (fisico,chimico,      Fanghi
                                       biologico)            di depurazione

                                                          70-80 gSS/ab. x giorno
I fanghi di supero

                                       Processi                Effluente chiarificato
                          Impianto     di trattamento
Acque reflue civili
                      di depurazione   (fisico,chimico,       Fanghi
                                       biologico)             di depurazione

                                                          30.000 a.e. → 2,25 tSS/ giorno
                                                          al 25% → 9 t di fango/giorno

                                                          100.000 a.e. → 7,5 tSS/ giorno
                                                          al 25% → 30 t di fango/giorno
L’incidenza dei costi di smaltimento fanghi

                 30-60% costi
                 totali di esercizio

            1-2% volume
            acque reflue              Costi di
                                  smaltimento fino
                                   a 600€/t peso
                                       secco
Trend di produzione dei fanghi di supero

   91/271/CEE                                  Incremento              Incremento
                                                impianti di              fango da
              (152/06)                         depurazione               smaltire

                                14000
   103 tonnellate massa secca

                                12000

                                10000

                                8000

                                6000

                                4000

                                2000

                                    0
                                        1992      2005          2012           2020
                                                         anno          Fonte Eurostat, aggiornato al 2016
Normativa di riferimento
        e costi di trattamento e smaltimento
Direttiva europea 91/271/CEE (recepita in Italia dal D.Lgs.                      Maggiore
152/99 → D.Lgs. 152/06), richiede che la maggior parte della                    produzione
popolazione Europea sia servita da stazioni di trattamento dei              di fango di supero
reflui e, inoltre, limiti più restrittivi per l’effluente trattato.
La Direttiva europea 86/278/EEC (recepita in Italia dal D. Lgs. 27
gennaio 1992, n.99) impone che i fanghi debbano essere trattati
                                                                            Aumento dei costi
prima di essere utilizzati in agricoltura (stabilizzazione obbligatoria).
                                                                            associati       al
La Direttiva europea sulle discariche 1999/31/EC (recepita in               trattamento e allo
Italia dal D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36) ammette lo smaltimento            smaltimento
in discarica solo dopo un trattamento preventivo ed impone una
riduzione delle quantità conferite in discarica al
75% dal 2006, al 50% dal 2009, al 35% dal 2016.

Costo di trattamento e smaltimento medio europeo 470±280 €/tSS (Ginestet, 2006). Tale
valore è destinato a crescere nel prossimo futuro. In Italia, da uno studio condotto per la
Provincia Autonoma di Trento, il costo specifico complessivo, è risultato di 610,25 €/tSS
(Nardelli, 2006).

 Necessità di rivisitare i processi gestionali dei fanghi di depurazione e di sviluppare
                         tecnologie atte a ridurne la produzione.
Tecniche di riduzione dei fanghi di supero

         Linea
         acque
                      Minimizzazione
                         fanghi di
                       depurazione

          Linea
         fanghi
Tecniche di riduzione dei fanghi di supero

   Interventi integrati in linea acque               Interventi integrati in linea fanghi
                                                  (Incremento della biodegrabilità del fango)

      Lisi cellulare-crescita nascosta                           Lisi cellulare
(trattamenti fisici e chimici lungo la linea di        (Pre-trattamenti fisici e chimici a
              ricircolo del fango)                    monte della digestione anaerobica)
     Metabolismo di mantenimento
        (Bioreattori a membrana)                         Metabolismo endogeno
                                                   (Digestione anaerobica doppio stadio)
      Metabolismo disaccoppiato
       (disaccoppiamento chimico;
                                                     Ossidazione ad alta temperatura
  inserimento di un reattore anaerobico
              side-stream)                           (Ossidazione a umido; ossidazione
                                                                supercritica)
           Predazione batterica

        Ozonolisi di un’aliquota della               Oxic Settling Anaerobic (OSA)
        portata del fango di ricircolo
Tecniche di riduzione dei fanghi di supero

                          • Rottura e degradazione delle cellule componenti
       Lisi cellulare-      la biomassa provocate da determinate azioni
      crescita criptica     fisiche, chimiche o biochimiche esercitate sulle
                            cellule.

      Metabolismo         • Consiste    nel  dissociare       il   catabolismo
      disaccoppiato         dall’anabolismo.

       Metabolismo        • Utilizzare parte dell’energia ottenuta attraverso la
                            biodegradazione del substrato, per le funzioni
        endogeno            vitali di mantenimento.

      Predazione dei      • Si basa sulla presenza di microfauna (protozoi e
                            metazoi) che utilizzano i batteri come fonte di
          batteri           nutrimento.

     Ossidazione ad       • Consiste nella degradazione della sostanza
                            organica particolata attraverso alte temperature e
     alta temperatura       pressioni.
Lisi cellulare: processo BIOLYSIS-E
Il fango attivo prelevato dal bacino di aerazione, è stacciato, ispessito e
portato alla temperatura di processo mediante uno scambiatore fango/fango e
relativo circuito di riscaldamento.                               50-60°C

La quantità di energia
termica introdotta,
mediante il suddetto
circuito di
riscaldamento, compensa
le perdite di calore per
irraggiamento e fornisce
quelle di riscaldamento dei
nuovi fanghi, già
pre-riscaldati grazie al
recupero di calore
(scambiatore fango/fango).
Lisi cellulare: processo BIOLYSIS-E
Il reattore aerobico          Gli enzimi rilasciati dai batteri nel reattore rompono il
termofilo è omogeneizzato     fango in modo tale da non poter riprodursi e crescere.
e miscelato in modo                                                 50-60°C
vigoroso attraverso un
sistema di aerazione
opportunamente
realizzato per questa
tecnologia.
Il fango, effluente dal
reattore termofilo, ritorna
nel bacino di aerazione
dell’impianto dove si hanno
le reazioni biologiche in
condizioni mesofile.

                Riduzione di fanghi ottenibile: dal 30% all’80%
Lisi cellulare: processi ad ossigeno puro

E’ stato dimostrato che un semplice incremento della quantità
di ossigeno disciolto da 2 a 6 mg/l comporta una riduzione del
fango prodotto pari al 25%.
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

Tecnologia per la riduzione della produzione del fango di supero basata sul
concetto di lysis-cryptic growth o crescita nascosta.

In particolare con la dizione “crescita nascosta” si è soliti indicare
l’aumento di biomassa dovuto alla solubilizzazione del substrato originato
dalla lisi cellulare (di fatto, i microrganismi si nutrono di quello che era il
contenuto intracellulare delle cellule sottoposte a lisi) differenziandolo però
dall’accrescimento che si basa sui tradizionali substrati organici
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

             Ossidazione con ozono
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

                            Ossidazione con ozono

    Influente                                    Vasca a fanghi attivi                                            Effluente
                Sedimentatore                                                                     Sedimentatore
                   primario                                                                         secondario

                                                 Ozonizzazione

                                                                           Fango di ricircolo

                                                                                          Fango di supero
           Digestore                             Ozonizzazione              Pre-
          anaerobico                                                     ispessitore

                                Ozonizzazione

                                Disidratazione            Smaltimento
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango

   Schema del processo BIOLYSIS-O

    Riduzione di fanghi ottenibile: dal 30% all’80%
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

Schema del processo Praxair

                                       Ossidazione con ozono

 Riduzione di fanghi ottenibile: 50%
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

       Effetti del processo di ozonizzazione

            Effetto del processo di ozonizzazione sulla
               concentrazione dei batteri filamentosi
Lisi cellulare: ossidazione chimica fango di ricircolo

                Consumo di O3
Lisi cellulare per disaccoppiamento metabolico

I microrganismi utilizzano la sostanza organica nelle acque reflue come fonte di
carbonio per fornire energia e generare nuovo materiale cellulare.

Il processo catabolico trasforma la sostanza organica in metaboliti ed energia.

Tale energia viene poi utilizzata per soddisfare le funzioni di mantenimento e per
supportare il processo anabolico che trasforma i metaboliti in nuova biomassa.
L’adenosintrifosfato (ATP) ha il ruolo intermedio tra il processo di ossidazione del
substrato (catabolismo) e la reazione di sintesi della biomassa (anabolismo). Il tasso
di crescita cellulare è direttamente proporzionale alla quantità di energia (ATP)
prodotta attraverso il catabolismo (fosforilazione ossidativa).

Il disaccoppiamento tra catabolismo ed anabolismo limita la disponibilità di
energia per l’anabolismo, privando così i batteri dell’energia necessaria per la
sintesi di nuove cellule. In questo modo il rendimento di crescita della
biomassa diminuisce con conseguente riduzione della produzione di fango.
Lisi cellulare per disaccoppiamento metabolico

Da un punto di vista tecnologico per favorire il disaccoppiamento metabolico
si può ricorrere a:

• composti chimici disaccoppianti (metabolic uncoupler);

• inserimento di un reattore anaerobico side stream lungo il circuito di
  ricircolo.

Composti utilizzati per ridurre la produzione di fango:

paranitrofenolo (pNP); clorofenolo; tetraclorosalicilanilide;
triclorofenolo, aminofenolo, e altri.
Lisi cellulare per disaccoppiamento metabolico

  Trattamento anaerobico/anossico del fango di ricircolo

Il trattamento “oxic-settling-anaerobic” (OSA) è una variante della
tecnologia convenzionale del processo a fanghi attivi, ottenuta inserendo
nel ricircolo un reattore anaerobico; l’alternanza fra condizioni aerobiche
ed anaerobiche ha sulla biomassa l’effetto di un disaccoppiante
metabolico poiché riesce separare il catabolismo dall’anabolismo.

Tale processo è costituito, infatti, da fasi di aerobiosi intervallate a fasi di
anaerobiosi corrispondenti ad un’alternanza rispettivamente, di fasi di
“feasting” (ricca di nutrienti) e di “fasting” (povera di substrato).
Lisi cellulare per disaccoppiamento metabolico

 Trattamento anaerobico/anossico del fango di ricircolo

         Influente      Vasca a fanghi attivi                                          Effluente
                                                                      Sedimentatore
                                                                        secondario

                     Reattore anaerobico        Fango di ricircolo

                                                                     Fango di supero
Lisi cellulare per disaccoppiamento metabolico

  Trattamento anaerobico/anossico del fango di ricircolo

 Quando i microorganismi ritornano nel reattore aerobico a fanghi attivi
 ricco di substrato organico, devono necessariamente ricostruire le loro
 riserve di energia prima di sintetizzare nuova biomassa, in quanto la
 sintesi cellulare non può procedere senza un minimo quantitativo di ATP.

 Il consumo di substrato si traduce perciò in metabolismo catabolico per
 soddisfare la richiesta di energia da parte dei microorganismi. L’alternarsi
 di condizioni aerobiche e anaerobiche tende quindi a dissociare
 catabolismo da anabolismo a vantaggio dell’attività catabolica.

 La produzione di fango risulta così minimizzata.

                   Riduzione di fanghi ottenibile: fino al 50%
Sviluppo di protozoi e metazoi
                per la predazione batterica
In un sistema a fanghi attivi i protozoi rappresentano circa l’1% dell’intera
microfauna e di questa aliquota circa il 70% è costituito da protozoi ciliati; per
quanto riguarda invece i metazoi essi sono in gran parte rappresentati da rotiferi e in
misura minore da nematodi.

Uno dei modi per ottenere la riduzione della produzione del fango in eccesso è
rappresentato dal favorire lo sviluppo di protozoi e metazoi che svolgano il ruolo
di predatori nei confronti dei batteri responsabili della formazione del fango
garantendo comunque una costante efficacia del processo depurativo.
Sviluppo di protozoi e metazoi
  per la predazione batterica
Metabolismo di mantenimento ed endogeno

E’ ormai ben noto il fatto che una parte considerevole dell’energia
prodotta attraverso il meccanismo della respirazione cellulare è usata dai
microrganismi per garantire lo svolgimento di tutta una serie di funzioni
vitali che vengono comunemente riconosciute con la dizione di
metabolismo di mantenimento.

In particolare l’energia di mantenimento include il fabbisogno energetico
necessario al continuo rinnovamento del materiale cellulare e alle attività
di trasporto e spostamento di ogni singolo microrganismo.

Poiché il consumo di substrato associato con il mantenimento delle
funzioni vitali del microrganismo non viene sintetizzato in nuova massa
cellulare, è possibile asserire che la produzione di fango può
ragionevolmente essere considerata inversamente proporzionale
all’attività del metabolismo di mantenimento.
Metabolismo di mantenimento ed endogeno

D’altro canto, in base al fatto che la diminuzione della produzione di
biomassa risulta essere direttamente proporzionale alla diminuzione del
coefficiente di crescita cellulare, ne consegue che l’energia di
mantenimento richiesta da ogni microrganismo può essere ricavata in
maniera efficace dal metabolismo endogeno.

Ciò vuol dire che una parte dei componenti cellulari viene continuamente
ossidata per produrre proprio quell’energia necessaria alle funzioni di
mantenimento.

La condizione ottimale va riconosciuta nel raggiungimento di un equilibrio
naturale fra crescita e scomparsa cellulare.

   Applicazioni pratiche: Impianti ad aerazione prolungata e impianti MBR
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

                   Interventi di tipo chimico-fisico-biologico:

Ispessimento: impiego dell’ispessimento dinamico, adottando macchine derivate
da quelle originariamente progettate per la disidratazione meccanica. Esempi:
centrifughe decantatrici, tavole gravitazionali, setacci cilindrici.

Disidratazione: uso di apparecchiature funzionanti in continuo e capaci di
ottenere livelli di disidratazione maggiori (es.: centrifughe ad alta concentrazione
che consentono un incremento del tenore di secco maggiore di circa le macchine
originarie di 5-8 punti percentuali); messa a punto di apparecchiature in grado di
ottenere elevate percentuali di secco grazie ad una particolare efficienza della
fase di compressione finale.

Essiccamento termico: i fanghi vengono portati a una temperatura di circa
120°C, alla quale si liberano l'acqua interstiziale e quella capillare, o fino a 180°C,
alla quale si libera pure l'acqua legata. Si possono ottenere tenori di secco del
90%.
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione anaerobica:

•   Idrolisi termica;
•   Ultrasonicazione;
•   Omogeneizzazione ad alta pressione;
•   Esposizione ai raggi gamma;
•   Disgregazione meccanica;
•   Ossidazione a umido (wet oxidation);
•   Idrolisi acida o alcalina;
•   Pretrattamento con ozono;
•   Pretrattamenti biologici con uso di enzimi

→ Modifiche dei digestori
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione anaerobica:

Idrolisi termica:

L’idrolisi termica è una tecnica di riduzione dei fanghi associata all’utilizzo di
reattivi acidi che comportano però alcuni inconvenienti tra i quali problemi di
corrosione, necessità di una post-neutralizzazione, solubilizzazione di metalli
pesanti e fosfati.

Il trattamento termico-alcalino può costituire un’alternativa al trattamento termo-
acido permettendo di superare alcune limitazioni nell’applicazione di quest’ultimo.
Il trattamento termico in ambiente alcalino può essere applicato come
pretrattamento prima della digestione anaerobica o integrata alla stessa o con
unico trattamento sul fango ispessito, a monte della disidratazione meccanica.
L’azione combinata dei reattivi alcalini e della temperatura comporta una
maggiore idrolisi con conseguente riduzione dei solidi sospesi durante la
digestione.
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:

• Idrolisi termica:

                                                     Steam
                                                     10-12 bar

                                  6,2 bar e 160°C

                                                    Es.:processo CAMBI
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:

• Idrolisi termica:

                                       Es.:processo CAMBI
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:

Tecnologie disponibili:

• AMBI process (CAMBI GROUP AS)
• SolidStream-process (CAMBI GROUP AS)
• PONDUS process (PONDUS VerfahrenstechnikGmbH)
• HCHS process (Harsleevcompany)
• LysoTherm(ELIQUO STULZ GmbH)
• BIOTHELYS / EXELYS (Veolia Water Technologies)
• TURBOTEC method (Sustec)
• ZERO SLUDGE (NewLisiS.p.A.)
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:

Vantaggi:

•   riduzione fango
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione anaerobica:
Ultrasonicazione:
Gli ultrasuoni sono onde sonore con frequenza superiore a 20 kHz.
Quando si applicano gli ultra-suoni ad una massa liquida si innesca il fenomeno
della cavitazione: si ha la diminuzione della pressione locale fino a valori inferiori
alla pressione di evaporazione con la conseguente formazione di bolle di vapore.

Queste bolle aumentano di diametro ad ogni ciclo di bassa-alta pressione per
effetto di un fenomeno chiamato diffusione rettificata durante il quale le bolle
pulsano in risonanza con gli ultrasuoni fin quando la frequenza di risonanza della
bolla è corrispondente a quella del campo degli ultrasuoni. Quindi la bolla oscilla
fortemente fino al raggiungimento di uno stato critico, in corrispondenza del quale
implode. Al centro del punto di implosione si raggiungono temperature di 5.000°C
e pressioni di 500 bar e, nel liquido circostante, si generano elevate forze di taglio.

Il risultato è la distruzione delle strutture solide contenute nel fluido.

                  Riduzione della produzione di fango: 50-70%
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:
• Ultrasonicazione:
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione anaerobica:

Ossidazione ad umido:

Il fango liquido è messo in contatto con un gas ossidante (ossigeno), ad una
temperatura di circa 230÷250°C e ad alta pressione (circa 60 bar), in condizioni di
processo continue (tempo di residenza 15÷120 min).

Il fango si trasforma in tre prodotti principali: una parte liquida (con presenza di
sostanza organica facilmente biodegradabile, che può essere inviata per il
trattamento in testa all’impianto di depurazione), gas di combustione (che
possono essere immessi in atmosfera senza alcun trattamento in quanto esenti
da polveri e perché, date le basse temperature di processo, non si ha la
produzione di composti pericolosi), residui minerali inerti in fase liquida (che
possono essere trattati e smaltiti in discarica).
INTERVENTI SULLA LINEA FANGHI

Pre-trattamento del fango a monte della digestione
anaerobica:

• Ossidazione ad umido:
Grazie per l’attenzione!

   Michele Torregrossa
  Dipartimento di Ingegneria
  UNIVERSITÀ DI PALERMO
 michele.torregrossa@unipa.it
Puoi anche leggere