Atleta ucraina oro nel salto in alto - RadioCorsaWeb

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Atleta ucraina oro nel salto in alto - RadioCorsaWeb
N U M E R O   9 0   –   3 1   M A R Z O   2 0 2 2   -   A N N O   V I

           MAGAZINE

Atleta ucraina oro nel salto in alto
  L'EDITORIALE          EPS ESCLUSI DAL PNRR                   E-SPORTS EMERGENTI

L'ACSI per i profughi    Legittime rimostranze                    Siglato il protocollo
   ucraini in Italia       contro il Governo                      di intesa con il CONI
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ACSI MAGAZINE

Patrocinio dell'USSI                           L'EDITORIALE

                                               Il piano di sostegno dell’ACSI per i
                                               profughi ucraini è realizzato con
                                               tutta la rete nazionale ed in
                                               collaborazione con “La Giusta

IN QUESTO                                 03
                                               Difesa APS” (associazione che fa
                                               parte della nostra rete, attiva dal

NUMERO                                         2010, principalmente per
                                               contrastare abusi ed ingiustizie).

03 L'editoriale
04 EPS esclusi dal PNRR                        GLI EPS INSORGONO
06 Sport e resilienza
07 E-Sports emergenti                          Insorgono gli Enti di Promozione
                                               Sportiva esclusi dal PNRR. Nelle
09 Sport e meditazione
                                               linee guida del Governo si parla di
13 L'ACSI con "Libera"                         “Sport ed inclusione sociale”.
                                               Ma paradossalmente vengono
15 Sport e Shoah
                                          04   esclusi dal PNRR gli EPS che
                                               rappresentano la maggioranza
19 "Dante Segreto"
                                               della popolazione sportiva.
22 Calcio giovanile
23 Pedalata per il "Dutur"
24 Nuoto regionale in Puglia
                                               E-SPORTS EMERGENTI
25 Il Giro dei venti
26 Progetto Centro Ippico
                                               Il CONI ed il Comitato Promotore
28 "Qualità della vita"                        E-Sports Italia hanno siglato
30 Colophon ACSI Magazine                      recentemente al Foro Italico
                                               un protocollo d’intesa ed una
                                               convezione per promuovere
                                          07   e sviluppare l'area - in forte
                                               espansione - degli Sport
                                               Elettronici e Simulati.
ON THE COVER

Braccia giubilanti offrono al peana
della standing ovation la bandiera             L'ACSI CON LIBERA
dell'Ucraina come la mitologica Nike di
Samotracia dispiega le ali superbe ai
visitatori estasiati nel monumentale
                                               Nell’ambito della “Giornata della
Escalier Daru del Louvre. Il sorriso
                                               memoria e dell’impegno per
dell'atleta ucraina Yaroslava
Mahuchikh conquista l'oro iridato nel          ricordare le vittime delle mafie” si
salto in alto e lancia un messaggio            è svolta la mobilitazione dello
ecumenico al cuore dell'immaginario            sport. L’ACSI ritiene doverosa la
collettivo. Yaroslava (20 anni) ai
mondiali indoor in Serbia ha vinto il
                                          16
                                          13   partecipazione di tutti gli sportivi
                                               dai vertici dirigenziali agli atleti
titolo con un salto di 2,02 m.                 delle società sportive di base.
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EDITORIALE

L'ACSI per
i profughi
ucraini in Italia
La situazione attuale in Ucraina è davvero      Il piano di aiuto e sostegno dell’ACSI
critica. Più di un milione di rifugiati sono    sarà realizzato con tutta la rete
stati costretti a fuggire in cerca di           nazionale e in collaborazione con “La
protezione e sicurezza. Centinaia di            Giusta Difesa APS” (associazione che fa
migliaia sono bambini, separati dai loro        parte della nostra rete, attiva dal 2010,
genitori.                                       principalmente per contrastare abusi,
Si rende, ora più che mai, necessario           ingiustizie e violenze) che è in continuo
vivificare la nostra rete sul territorio,       contatto con referenti in Ucraina molto
promuovendo solidarietà e attivando il          affidabili.
nostro sostegno per rispondere alle             L’associazione è presieduta da Monica
numerose urgenze.                               Nassisi, Avvocato penalista che da tanti
L’azione di sensibilizzazione passa             anni è impegnata nella difesa delle
attraverso il coinvolgimento nostro e dei       vittime di pedofilia, della violenza di
nostri associati promuovendo azioni di          genere, dei maltrattamenti in famiglia, di
sostegno concreto e di immediata                bullismo e cyberbullismo, a difesa del
efficacia. È importante educare ai diritti      sociale e della legalità.
umani, all’eguale dignità di tutti gli esseri   Per realizzare un unico centro
umani, alla responsabilità e alla pace.         aggregativo e per realizzare una rete
Iniziative che ACSI intende diffondere e        di aiuti - anche con il costante rapporto
mantenere nel lungo periodo anche               con le autorità preposte - chiediamo
quando, come spesso accade, i riflettori        di comunicare alla Segreteria Nazionale
calano su sofferenze e dolori di popoli,        dell'ACSI tutte le iniziative umanitarie
causando lenta assuefazione sino                già realizzate o in via di realizzazione
all’indifferenza.                               nei vari territori.

                                                            Antonino Viti
                                                      Presidente Nazionale ACSI

                                                 ACSI MAGAZINE
                                                                     N° 90 | 31 MARZO 2022   03
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Insorgono gli Enti di Promozione
           Sportiva esclusi dal PNRR
“Why always me?”. In giorni così bui per il calcio italiano di vertice, vista l’impossibilità per la
Nazionale azzurra di partecipare per la seconda volta consecutiva ai Campionati Mondiali di calcio,
abbiamo deciso di prendere in prestito la celebre frase di Mario Balotelli per farla nostra.
Come Enti di Promozione sportiva siamo costretti, ancora una volta, a denunciare l’ennesima
disparità di trattamento riservataci dal Governo.
Perché sempre noi?
Apprendiamo con stupore, infatti, come nelle “Linee guida per la presentazione delle candidature
relative ‘all’Avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse nell’ambito delle risorse stanziate
dal PNRR (Missione 5 Inclusione e coesione Componente 2 – Infrastrutture sociali, famiglie, Comunità
e Terzo settore, Misura 3 Investimento 3.1 “Sport e Inclusione sociale”), con l’obiettivo di incrementare
l’inclusione e l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi
che favoriscano il recupero di aree urbane, pubblicate dal Dipartimento per lo Sport della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, e destinate ai Comuni, non si preveda alcun coinvolgimento
degli Enti di Promozione sportiva, che sono altresì, quattrodici su quindici, anche Enti nazionali del
Terzo Settore.
In particolare, all’interno del ‘Cluster 3’ vengano totalmente esclusi gli Organismi sportivi, compresi gli
Enti di Promozione, che non siano le sole Federazioni. Nell’Avviso pubblico si legge infatti: […] invito a
manifestare interesse rivolto ai comuni italiani per la selezione di proposte di intervento volte a
favorire la realizzazione o la rigenerazione di impianti su cui sussista un particolare interesse sportivo o
agonistico da parte di Federazioni sportive […].
Anche le Faq del Dipartimento per lo Sport confermano, anzi, rafforzano, una discriminazione che
non siamo assolutamente più disposti a sopportare. Soprattutto dopo le tante lotte già condotte in
questi due anni tremendi di pandemia, dai quali stiamo faticosamente provando a rialzarci,
continuando ad esercitare un profondo dovere di rappresentanza verso le decine di migliaia di
associazioni e società sportive affiliate di base, moltissime di loro, tra l’altro, soggetti gestori di
impiantistica sportiva pubblica, spesso vetusta, alle prese ora, oltre che con le conseguenze
devastanti della pandemia, anche con il contingente rincaro energetico che sta delineando situazioni
economico-finanziarie non più sostenibili. Ci fa amaramente sorridere, inoltre, come nelle linee guida
del Governo si parli di “Sport e inclusione sociale” tagliando fuori, però, gli EPS, che rappresentano la
larga maggioranza della popolazione sportiva italiana – i due terzi delle persone che fanno sport in
Italia – e l’intero movimento di grandi Reti Associative nazionali – un terzo del sistema del Terzo
settore del Paese.

                                                                                   N° 90 | 31 MARZO 2022       04
                                                           ACSI MAGAZINE
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Quelle organizzazioni che, quotidianamente si occupano proprio di promuovere inclusione e coesione
delle comunità, sostenibilità ed innovazione, spesso nelle zone più degradate del territorio, e non solo
di attività competitive. Elementi di cui non ci riteniamo i depositari unici, ma che sono trainanti nella
mission quotidiana degli Enti di Promozione sportiva e sociale.
Il PNRR, che deve essere essere destinato all’inclusione sociale, al grassroots movement, in linea con
le politiche della Commissione Europea, vede l’ennesimo inspiegabile privilegio in favore dello sport
di élite e di alto livello, peraltro in controtendenza rispetto ai principi fondanti della riforma dello sport,
che capovolge il paradigma classico che favorisce l’alto livello a discapito della pratica dello sport di
base, ponendolo ora come strumento di declinazione di politiche pubbliche.
La domanda, dunque, sorge spontanea: perché non essere considerati a pieno titolo all’interno del
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, almeno nelle parti dedicate allo sport?
Un tema, quello infrastrutturale, che da anni affligge non solo l’Italia del professionismo, ma anche
l’Italia dello sport amatoriale e di base.
Ci sembra quindi evidente l’ennesima discriminazione nei confronti degli Enti di Promozione sportiva,
ancora una volta costretti a richiamare l’attenzione del Governo e della Sottosegretaria di Stato allo
Sport, Valentina Vezzali. Non pretendiamo alcun trattamento di favore, ma la nostra denuncia non
deve passare sottotraccia, ci attendiamo un’immediata correzione di rotta, con una modifica del
bando e conseguente spostamento dei termini per presentare domanda.
Meritiamo attenzione, la stessa che quotidianamente viene rivolta alle Federazioni Sportive.

                                                                                       Antonino Viti – ACSI
                                                                                       Bruno Molea – AICS
                                                                                     Luca Stevanato – ASC
                                                                                     Claudio Barbaro – ASI
                                                                          Andrea Pantano – CSN LIBERTAS
                                                                                     Luigi Fortuna – CSAIN
                                                                                 Francesco Proietti – CSEN
                                                                                        Vittorio Bosio – CSI
                                                                                      Antonio Dima – CUSI
                                                                                  Paolo Serapiglia – ENDAS
                                                                           Gian Francesco Lupattelli – MSP
                                                                                     Marco Perissa – OPES
                                                                                        Ciro Bisogno – PGS
                                                                                      Tiziano Pesce – UISP
                                                                                 Damiano Lembo – US ACLI

                                                                                     N° 90 | 31 MARZO 2022        05
                                                            ACSI MAGAZINE
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Sport e resilienza del popolo ucraino:
Yaroslava come la Nike di Samotracia
             di Enrico Fora
             Condirettore "ACSI Magazine"

             Braccia giubilanti offrono al peana della standing ovation
             la bandiera dell'Ucraina come la mitologica Nike di
             Samotracia dispiega le ali superbe ai visitatori estasiati
             nel monumentale Escalier Daru del Louvre. Il sorriso
             dell'atleta ucraina Yaroslava Mahuchikh conquista l'oro
             iridato nel salto in alto e lancia un messaggio ecumenico al
             cuore dell'immaginario collettivo. Yaroslava (20 anni) ha
             lasciato l'Ucraina affrontando un viaggio periglioso per
             andare ai mondiali indoor in Serbia dove - con un salto
             di 2,02 m - ha battuto l'australiana Eleanor Patterson
             e la kazaka Nadezhda Dubovitskaya. Gli atleti ucraini
             partecipano a tutti gli eventi sportivi internazionali
             testimoniando una resilienza di speranza e di pace mentre
             dalle macerie delle città martirizzate dalle bombe si levano
             al cielo le sonorità supplici, struggenti di violini, pianoforti,
             flauti e violoncelli. Denys Karachevtsev suona Bach tra le
             macerie di Kharkiv. Markian Matsekh esegue al pianoforte
             l'inno ucraino sulle barricate di Kiev. I violinisti Oleksandr
             Semchuk (ucraino) e Ksenia Milas (russa) toccano le corde
             dell'anima con un "esperanto" trasversale che abbatte le
             barriere etniche, ideologiche e razziali. Lo sport e la musica
             costruiscono ponti di empatia per un nuovo umanesimo.

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Sottoscritti il protocollo d'intesa
      e la convenzione CONI - Comitato
       Promotore degli E-Sports Italia
Il CONI ed il Comitato Promotore E-Sports Italia hanno siglato recentemente al Foro Italico
un protocollo d’intesa ed una convezione per supportare le Federazioni, gli Enti di
Promozione Sportiva e le Discipline Sportive Associate a sviluppare al loro interno un
settore dedicato agli Sport Elettronici e Simulati. Gli accordi sono stati sottoscritti dal
Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente del Comitato Promotore Esports Italia,
Michele Barbone, alla presenza dei Vice Presidenti del Comitato Gianfranco Ravà e Daniele
Di Lorenzo, oltre che dell’avvocato Giancarlo Guarino e di Lorena Bianchetti. Il protocollo,
nell’individuare il percorso dell’attività in ossequio ai princìpi del CIO e del CONI,
si impegna ad offrire alle Federazioni, agli Enti di Promozione Sportiva ed alle Discipline
Sportive Associate – attraverso il Comitato Promotore – le competenze e gli strumenti tecnici
per istituire la versione elettronica delle discipline corrispondenti alla fattispecie tradizionale di
riferimento, tra quelle comunque presenti ed ammissibili in base all’elenco per l’iscrizione al
Registro Nazionale delle ASD e SSD del CONI ed ai criteri e requisiti delle norme sportive
nazionali ed internazionali. La convezione si propone di regolare il rapporto tra il Comitato
Promotore ed i singoli organismi sportivi nell’ambito dell’attuazione dei contenuti del
protocollo. I due accordi hanno validità biennale e prevedono comunque il completamento
del quadriennio olimpico. Ripercorriamo, in sintesi, l'iter evolutivo di questa emergente
disciplina sportiva. Il Comitato Promotore E-sport Italia è stato incaricato dalla Giunta
Nazionale, nella riunione del 14 maggio 2020, di riunire le realtà che in Italia operano nel
settore dell'E-Sport. In coerenza con lo scenario internazionale, la Giunta Nazionale, nella
riunione del 6 luglio 2021, ha valutato l'esigenza di supportare le Federazioni, gli Enti di
Promozione Sportiva e le Discipline Sportive Associate a sviluppare al proprio interno, nel

                                                                              N° 90 | 31 MARZO 2022      07
                                                        ACSI MAGAZINE
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Su incarico conferito
                                                        dal Presidente                                kkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk

                                                        del CONI
                                                        Giovanni Malagò
                                                        all'ex Presidente
                                                        della Federazione
                                                        Italiana Danza Sportiva
                                                        Michele Barbone
                                                        si è costituito

      Michele Barbone Presidente del
                                                        il Comitato Promotore
     Comitato Promotore E-Sports Italia                 E-Sports Italia.

rispetto delle disposizioni delle rispettive Federazioni Internazionali, un settore degli Sport
Elettronici e Simulati di discipline tradizionali, per ricondurne la governance nell'ambito
degli organismi sportivi già riconosciuti e tutelare i valori del movimento olimpico,
costituendo all'uopo un apposito Gruppo di Lavoro.
Il Comitato Promotore "E-Sports Italia", che non ha finalità di lucro, si ispira ai principi
dell'ordinamento sportivo emanati dal CONI e dal CIO ed ha per scopo, tra l'altro, quello di
promuovere e propagandare l'attività degli Sport Elettronici: in sostanza la pratica dei
videogiochi e simulatori a livello competitivo organizzato senza limitazioni di genere o tipo,
purché in linea e nel rispetto dei principi etici e morali dello sport come indicati dal CIO
e dal CONI.
Il Comitato Promotore si propone di diffondere una cultura del videogioco sportivo
responsabile, ovvero attivo sulla centralità dell'equilibrio psicofisico degli appassionati e sulla
educazione al rispetto delle regole specialmente in ambito scolastico e sociale. Inoltre
provvede a formare le figure tecniche richieste da questo tipo di attività sportiva: Allenatori,
Direttori Sportivi, Arbitri, Tecnici per l'installazione e la gestione di hardware e software,
giocatori a partire dal livello dilettantistico, giocatori semi-professionisti e professionisti,
organizzatori di eventi, ecc.
Il Comitato Promotore "E-Sports Italia" intende sviluppare contatti ed accordi a livello
internazionale promuovendo lo scambio di esperienze e l'organizzazione di eventi; realizzare
un proprio «Centro studi» ponendosi in relazione con le Istituzioni Scolastiche,
Universitarie ed educative in genere al fine di sviluppare protocolli e ricerche dirette ad
individuare le opportunità di utilizzo e di sviluppo degli E Sports in senso educativo ed
inclusivo, come fase di avvicinamento/completamento dello sport «fisico» e per prevenire
l'abuso e le conseguenze dannose per la salute fisica e psichica dei giovani.
Inoltre il Comitato intende operare, con la propria struttura organizzativa e con la prestazione
di operatori volontari e/o professionali, per il perseguimento di attività di alto profilo anche di
carattere sociale, civile, culturale in sintonia con le norme Regionali, Nazionali, Europee.

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Atleta ucraina oro nel salto in alto - RadioCorsaWeb
Dossier: sport e meditazione
         antidoti contro lo stress per
        migliorare la qualità della vita
 Trascendere: l'antidoto naturale contro lo "stress tossico"
Cosa hanno in comune fenomeni diversi come l’ipertensione e il comportamento criminale?
Entrambi sono causati o aggravati dallo stress tossico, così come un’ampia serie di
fenomeni ad impatto sociale elevato, come l’abbandono degli studi, l’esaurimento da
lavoro, le dipendenze, gli incidenti, l’insonnia.
Il mondo sta vivendo una delle epidemie più imponenti della storia, un’epidemia di stress.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare, il 90% degli italiani
soffre di stress. Lo stress ha un impatto negativo su ogni aspetto della nostra vita e sui costi
a carico della collettività. Fa molte più vittime di un’epidemia di influenza, eppure
l’accettiamo come se fosse inevitabile.
Lo stress, in realtà, è un fenomeno positivo. È il meccanismo interno che permette al corpo
di adattarsi alle situazioni esterne e che, di fronte a un pericolo, ci stimola a reagire per
salvarci. Diventa tossico (il termine scientifico è distress) quando è troppo intenso, come
per un trauma improvviso, un terremoto o un incidente, oppure quando si vive a lungo in
situazioni di tensione, come un ambiente familiare violento oppure un lavoro frustrante.

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Atleta ucraina oro nel salto in alto - RadioCorsaWeb
Il lavoro, la famiglia, la società, le abitudini di vita sono diversi fattori che possono causare
stress, ma il loro l’effetto sulla persona è identico. Lo stress tossico, di qualsiasi origine,
distrugge i neuroni e danneggia il funzionamento del cervello, la centrale che regola la
salute, la capacità di capire, di decidere, di lavorare e di essere felici. Ci rende ansiosi e
depressi; danneggia il cuore e la circolazione del sangue - 17 milioni di italiani soffrono di
ipertensione - e non c’è malattia che non ne sia influenzata. Riduce l’autostima; provoca
insonnia, disturbi mentali e accorcia la vita; riduce il rendimento degli studenti e la
produttività delle aziende.

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Queste immagini SPECT (tomografia computerizzata ad emissione di fotone singolo)
      mostrano come in un cervello danneggiato dallo stress (a destra) il sangue non
    fluisce in tutta la corteccia cerebrale, come avviene in un cervello sano (a sinistra).
       Le aree - che appaiono come buchi - sono poco nutrite perché non sono attive.
      Pertanto le funzioni - che dovrebbero essere svolte da quelle aree - sono assenti.

Le persone sotto stress commettono errori, diventano violente, usano alcol e droghe per
calmare il disagio. Tutti questi problemi per l’individuo e, a cascata per la società, sono effetti
collaterali dei danni cerebrali. La crescita dei costi della sanità e della sicurezza, la perdita di
competitività, una maggiore conflittualità sono alcuni risultati di questa situazione a livello
collettivo. In breve, lo stress fa danni, costa e uccide. Un punto da chiarire è che non esistono
                                                                          situazioni assolute di
                                                                          stress, ma risposte
                                                                          soggettive allo stress.
                                                                          Nella stessa situazione
                                                                          persone diverse
                                                                          rispondono in modo
                                                                          diverso. Alcuni sono
                                                                          sopraffatti, altri si
                                                                          riprendono velocemente
                                                                          da difficoltà ed eventi
                                                                          traumatici - questa
                                                                          qualità è chiamata
                                                                          resilienza - e riescono a
                                                                          vedere opportunità dove
                                                                          i primi vedono solo
                                                                          problemi.

                                                                              N° 90 | 31 MARZO 2022    11
                                                       ACSI MAGAZINE
Le neuroscienze indicano che la differenza dipende dal funzionamento del cervello - più è
completo, maggiore è la resilienza - e che è possibile “vaccinarsi” contro lo stress sviluppando
un funzionamento totale del cervello. Il riposo è l’antidoto naturale allo stress. Il sonno elimina
la fatica e le tensioni quotidiane e ci prepara ad affrontare un’altra giornata; ma per riparare i
danni permanenti sul sistema neuroendocrino prodotti negli anni dallo stress occorre un
riposo più profondo ed efficace, come quello procurato dalla Meditazione Trascendentale.
Questa tecnica semplice, naturale, laica, è usata da decenni per aumentare la resilienza e
sviluppare le capacità personali mediante lo sviluppo del funzionamento totale del
cervello. Hans Selye, il medico che ha definito in modo scientifico lo stress, ha concluso
che i cambiamenti fisiologici che avvengono durante la Meditazione Trascendentale sono
esattamente opposti a quelli prodotti dallo stress. Sei milioni di persone nel mondo hanno
imparato la Meditazione Trascendentale e i suoi benefici sono documentati da 700 studi
scientifici. Oggi è utilizzata dall’Unione Europea come programma per migliorare i risultati
                                                                          scolastici, per ridurre il
                                                                          bullismo e l’abbandono
                                                                          degli studi e per
                                                                          favorire l’inclusione
                                                                          sociale. Grazie anche
                                                                          alla fondazione creata
                                                                          dal regista David Lynch,
                                                                          è parte del programma
                                                                          scolastico di più di 500
                                                                          istituti di 60 nazioni, per
                                                                          un totale di un milione
                                                                          di studenti. Riferimenti:
                                                                          www.meditazione-
                                                                          trascendentale.it

                                                                              N° 90 | 31 MARZO 2022     12
                                                       ACSI MAGAZINE
L'ACSI con Libera nella "Giornata della
   memoria": lo sport non dimentica
    le vittime innocenti delle mafie
Nell’ambito della “Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime delle
mafie” si è svolta la mobilitazione del mondo sportivo. L’ACSI ritiene doverosa – sul piano
etico e sociale – la partecipazione di tutti gli sportivi dai vertici dirigenziali agli atleti che
aderiscono alle società sportive dilettantistiche di base. Emblematica l’intesa fra il CONI e
l’Associazione Libera di Don Ciotti, di cui ACSI è socio, per consentire una significativa
continuità ai percorsi già avviati e per sviluppare nuovi progetti finalizzati alla promozione
dell’etica dello sport e della cultura della legalità.

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                                                        ACSI MAGAZINE
La campagna “Lo sport non vi dimentica” intende
testimoniare una consapevole e responsabile presa di
coscienza che devono assumere i giovani – futuri
cittadini del nostro Paese e dell’Unione Europea –
contro il fenomeno delle mafie. In questa direzione
l’ACSI persegue – con una linea storica di coerenza
e di continuità – un impegno civile che si deve
tradurre in codici comportamentali.
E’ centrale nella metodologia educativa e formativa
dell’ACSI la visione di giovani sportivi che interpretano
il gioco di una squadra forte e coesa in grado di
contribuire all’evoluzione delle dinamiche sociali a
favore della comunità tutelandola dalle devianze
criminali. In questa direzione il sostegno dei giovani
potrà affiancare le istituzioni democratiche in una
nuova prospettiva di emancipazione e di civiltà.

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            ACSI MAGAZINE
Mostra itinerante
                                                   "Sport e Shoah"
                                                   75 anni di storia
                                                     È il primo Museo itinerante che porta
                                                     nel mondo i valori dello sport raccontati
                                                     attraverso le gesta ed i cimeli
                                                     appartenuti agli atleti ebrei, vittime
                                                     delle persecuzioni naziste.
                                                     Un racconto inedito ed emozionante
                                                     che ha iniziato il suo cammino a Napoli
                                                     (presso il Renaissance Naples Hotel
                                                     Mediterraneo) e che ha visto la presenza
                                                     dell’Ambasciatore d’Israele Dror Eydar
                                                     e del Presidente Nazionale della
                                                     Federazione Italia - Israele Giuseppe
                                                     Crimaldi.
                                                     La mostra, curata da Renato Mariotti,
                                                     Presidente dell’International Football
Museum, associazione affiliata all’ACSI, è in pratica un itinerario scandito dai valori
fondanti dello sport per ricordare e consegnarli alla memoria “i SOMMERSI e i SALVATI”
(come li definiva Primo Levi), quei campioni dello Sport che comunque tragicamente
hanno vissuto l’immane tragedia dei campi di sterminio, rievocando le feroci barbarie
perpetrate ai danni del popolo ebreo, attingendo dal calcio e dalla disciplina sportiva in

                                                                        N° 90 | 31 MARZO 2022    15
                                                   ACSI MAGAZINE
genere: etica, valori e conoscenza,
                                                principi intramontabili che lo sport
                                                custodisce sin dalle sue origini e
                                                attraverso cui si intende parlare alle
                                                nuove generazioni ponendo l’accento
                                                sugli aspetti etici, economici, sociali e
                                                culturali che ne hanno determinato la
                                                nascita. A farsi promotore della iniziativa il
                                                foggiano Cesare Gaudiano, Presidente
                                                dell’Associazione Italia Israele sul
                                                territorio Dauno. Una Mostra che è
                                                riuscita a creare una atmosfera intensa e
                                                costruttiva, che ha visto il susseguirsi di
                                                momenti di forte aggregazione, racconti,
                                                testimonianze e cenni storici al calcio, dal
                                                1945 ad oggi. Oltre 75 anni di storia legata
                                                alle gesta di piccoli e grandi campioni
                                                che furono per tanti icone dello sport,
                                                campioni “usati” per promuovere i regimi
                                                totalitari dell’epoca (vedi il mondiale di
                                                calcio del 1934 in Italia o le olimpiadi
                                                del 1936 in Germania) e poi uccisi nei
                                                campi di concentramento solo perché
                                                per “il regime” non facevano parte degli
L’Ambasciatore di Israele Dror Eydar            “eletti”, solo perché erano Ebrei.

    Da sinistra l’Ambasciatore di Israele, il Sindaco di Napoli e Cesare Gaudiano

                                                                      N° 90 | 31 MARZO 2022      16
                                               ACSI MAGAZINE
E’ stato il Presidente Nazionale delle
                              Federazioni di Italia Israele Giuseppe
                              Crimaldi ad illustrarlo in apertura dei
                              lavori del Congresso nazionale:
                              “Rieducare le nuove generazioni
                              avvicinandole – senza pregiudizi o
                              contaminazioni ideologiche -
                              all’ebraismo, alla storia di Israele e alla
                              memoria”. E’ l’obiettivo principale della
                              Mostra Itinerante “Sport e Shoah”.
                              Il commento sulla Mostra
                              dell’Ambasciatore d’Israele Dror
                              Eydar : “Nel corso del Congresso è
                              stata anche presentata un'interessante
                              mostra itinerante, pensata per rendere
                              accessibile il tema dell'Olocausto agli
                              studenti in Italia attraverso il calcio, o
                              meglio, attraverso la storia di calciatori
                              e allenatori ebrei italiani mandati nei
                              campi di sterminio. Anche le loro storie
                              contribuiscono a descrivere il quadro
                              generale. La verità è che inizialmente
                              ero un po’ perplesso, ma le mie
                              preoccupazioni sono state dissipate
                              dopo aver visto la mostra esposta, che
                              ho trovato molto interessante e
                              soprattutto molto commovente".

Giuseppe Crimaldi apre i lavori del Congresso

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                          ACSI MAGAZINE
Uno scambio culturale significativo ed
                                emozionante, spiega il Presidente
                                Renato Mariotti, le parole
                                dell’ambasciatore d’Israele Dror Eydar ci
                                emozionano e non poco; oggi si vive in
                                una società in cui spesso i semplici
                                valori della vita non vengono
                                considerati; ognuno di noi ha esempi
                                nella vita comune, a scuola, tra gli amici,
                                nel lavoro, nella politica e purtroppo
                                anche all’interno della famiglia. Spesso,
                                purtroppo, le persone vengono “usate”
                                fino a quando sono utili per interessi
                                personali o di pochi, dopo di che
                                vengono “cestinate” ferendo nel
                                profondo la loro dignità. Ecco quindi la
                                necessità di “rieducare le nuove
                                generazioni” ai semplici valori fondanti
                                della vita; e probabilmente la cosa
  Renato Mariotti Presidente    più semplice è farlo attraverso “il
International Football Museum   linguaggio universale” dello Sport.

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                                ACSI MAGAZINE
L'ACSI celebra il 700°di Dante Alighieri

 Dante Segreto: il simbolismo iniziatico
 nelle varie fasi dell'evoluzione umana
                  (segue dal n. 89 del 17 marzo 2022)
                  Tuttavia, sotto la spessa coltre del precauzionale
                  silenzio, le tradizioni continuavano a tramandarsi
                  inalterate; così, ancor oggi - come abbiamo
                  accennato in precedenza - il numero 11 è
                  conservato nel terzo Grado della Massoneria di
                  Rito Scozzese, associato proprio alla data
                  dell’abolizione dell’Ordine del Tempio. Si può,
                  quindi, dedurre che anche la necessità di occultare
                  la vera natura del suo Poema spinse Dante ad
                  interporre un determinato numero di versi fra le
                  “profezie” ed i passi salienti della Commedia,
                  nonché ad escogitare un sistema complicato e
                  segreto di ritmo periodico, un vero e proprio
                  cifrario, che avrebbe permesso di collegare un
                  passo all’altro, ma solo a chi ne possedesse la
                  chiave. Per attuare tale progetto - ed è questo
                  l’importante! - egli non sceglie dei numeri a caso,

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bensì il 515 ed il 666, che costituiscono i numeri per antonomasia dell’intera Trilogia.
Infatti, 666 versi separano la profezia di Ciacco da quella che Virgilio aveva fatto,
annunciando l’avvento del misterioso Veltro; 515 versi distanziano la profezia di Farinata
da quella di Ciacco; 666 versi s’interpongono fra la profezia di Brunetto Latini e quella di
Farinata; ed ancora 515 versi tra quella di Papa Niccolò III Orsini e quella di Messer
Brunetto. Questi numeri, che si alternano con un ritmo così regolare, sono chiaramente
numeri simbolici; sappiamo, infatti, che il 666 è, nell’Apocalisse, il numero distintivo della
“Bestia” e che nel capitolo 13 viene definito “numero d’uomo”; l’interpretazione di tale
espressione sibillina ha stimolato innumerevoli calcoli e ricerche, spesso fantasiose, al fine di
determinare il nome dell’Anticristo attraverso il suo valore numerico.
Il 515 sembra avere invece un significato diametralmente opposto al precedente; infatti, lo
vediamo enunciare da Beatrice nella predizione che incontriamo nel Purgatorio, attribuito
come distintivo del “Messo di Dio”: “Un cinquecento dieci e cinque, Messo di Dio ”. (Purg.
XXXIII, v. 43). Non staremo qui a ricordare le innumerevoli ipotesi, più o meno arzigogolate ed
arbitrarie, escogitate per individuare colui che, secondo l’intenzione di Dante, fosse il Messo
di Dio, ma accenneremo solo a quella per cui, scrivendo 515 in numeri romani, cioè DXV, ed
invertendo la seconda e terza cifra, se ne ricava la parola DUX.
Da parte nostra, siamo propensi a concordare con il Guénon, il quale vede nel Messo di Dio,
contrassegnato col numero 515, non un personaggio reale, bensì un aspetto ideale della
concezione dantesca dell’Impero. È questa una concezione che ritroviamo mantenuta nella
moderna Massoneria di Rito Scozzese, che ancor oggi la esprime con la definizione di
“Regno del Santo Impero”; una concezione paragonabile a quella Indù, per la quale il DUX
- o l’Imperatore - era concepito come la Guida Ideale (sàrvabhaumìka in lingua sanscrita)
che avrebbe realizzato e diffuso l’ordine e la pace, tanto nell’Universo quanto nel cuore
degli uomini. Si alluderebbe, quindi, al Sé spirituale, alla scintilla divina che, illuminando
progressivamente i recessi più bui del cuore umano, produrrà alfine la redenzione universale
ed il ritorno all’Origine da cui il Tutto è stato emanato. Possiamo concludere questa nostra
incompleta disamina della numerologia dantesca, affermando che gli studiosi orientati verso
una comprensione esoterica del pensiero di Dante sono a volte discordanti nelle loro
interpretazioni, ma concordano tutti nel riconoscere che l’uso dei numeri simbolici costituisce
un vero segno di riconoscimento per la natura occulta dell’Opera.

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LA DOTTRINA DEI CICLI
Oltre al simbolismo dei numeri, che assume una parte così importante in tutto il Poema, è
necessario fare almeno un rapido cenno ad un’altra fondamentale concezione dantesca:
quella dei cicli successivi della Vita, tanto umana che cosmica. Prendendo allora in
considerazione per primo il Ciclo della vita umana, ricorderemo che l’intero viaggio di Dante
attraverso i Tre Mondi si compie durante la Settimana Santa, cioè in quel momento dell’anno
liturgico che corrisponde all’Equinozio di primavera. Diciamo subito che questa cronologia
dell’avventura dantesca non fa che ripetere il simbolismo iniziatico delle varie fasi
dell’evoluzione umana. Come si sa, l’Equinozio di primavera corrisponde ad una data
astronomica “mobile” e proprio questa veniva adottata dalle più antiche tradizioni iniziatiche
per celebrare il rito della consacrazione degli iniziati. Queste complesse pratiche simboliche
si svolgevano tutte (anche fra i Catari, i Noachìti ed i Rosa Croce) durante l’Equinozio di
primavera ed avevano termine il venerdì santo. Esse vanno ricollegate al ricordo dell’antico
Mito Solare, per cui intendevano far coincidere la morte simbolica dell’iniziato, seguita dalla
sua rinascita spirituale, con il rifiorire della Natura; quindi, nel momento in cui il sole,
raggiunto il suo punto più basso sull’orizzonte, cominciava a risalire sull’arco ascendente ed a
diradare, con i primi deboli raggi primaverili, le gelide brume invernali. Non si può ignorare il
fatto che, in quasi tutte le religioni di cui conserviamo qualche ricordo, constatiamo una
strana coincidenza, secondo cui proprio questa è la data dell’anno assegnata alla morte ed
alla resurrezione di un Uomo Divino, di un “Salvatore”. Infatti, è di venerdì santo che muore
e risorge Tammuz-Adone in Babilonia; Krishna in India; Mitra, il Salvatore persiano; il Dio
Attis adorato nella Frigia; Bacco, nella tradizione greca e romana.
Muore la natura umana ed albeggia la luce di una seconda nascita di carattere spirituale.
L’espressione “seconda nascita” è stata ed è ancora usata per designare l’ingresso in una
nuova vita. Precisamente, come il neonato è introdotto nella vita fisica, dove una graduale
esperienza allenerà l’uso dei suoi sensi inesperti, così l’iniziato viene introdotto in un nuovo
stato di coscienza, dove dovrà ugualmente adattarsi alle condizioni di altre espressioni più
elevate, raggiungibili attraverso il progressivo ampliamento della sua coscienza.
                                                                   (continua sul prossimo numero)

                                            Prof. Alfredo Stirati Autore del “Dante Segreto”
                                          Pubblicazione autorizzata dall’Editore XPublishing

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Campionato
nazionale ACSI
di calcio
giovanile
La Direzione Nazionale di Calcio
organizza il Campionato Nazionale di
Calcio Giovanile per l’anno sportivo
2021/2022 che si terrà a Riccione (RN)
dal 9 al 12 Giugno 2022 con il seguente

            Programma
• Giovedì 9 Giugno: Arrivo nel
pomeriggio, cena presso hotel;

• Venerdì 10 Giugno: Inizio gare in
mattinata; pranzo presso hotel; nel
pomeriggio proseguimento gare

• Sabato 11 Giugno: Inizio gare in
mattinata; pranzo presso hotel; nel
pomeriggio proseguimento gare

• Domenica 12 Giugno: fasi finali in
mattinata; a seguire premiazioni, pranzo
in hotel e partenza gruppi

Alla manifestazione possono
partecipare tutte le società in regola
con l’affiliazione e tesseramento
dell’anno 2021/2022.

Per informazioni:

• Aspetti tecnico-sportivi-logistici
Sig.ra Scaloni Elisabetta
cell. 3466503795 - mail: calcio@acsi.it

Qualora per ragioni tecniche e/o
sportive saranno apportate modifiche
alla presente manifestazione verranno
tempestivamente comunicate a tutte le
società partecipanti.

                    N° 90 | 31 MARZO 2022   22
ACSI MAGAZINE
In 300 sulle rive dell'Adda per ricordare
"Il Dutur" pioniere del pedale lodigiano
Grande successo per la manifestazione in memoria del “Dutur” svoltasi domenica 20 marzo a
Zelo Buon Persico (LO). Capostipite della prestigiosa Società Ciclistica Fratelli Rizzotto
Coop, Paolo Rizzotto era l’anima del ciclismo amatoriale lodigiano.
In 300 tra amici e atleti provenienti da posti vicini e lontani si sono ritrovati a Zelo Buon
Persico per pedalare sulle rive dell’Adda per ricordare “Il Dutur”, così come veniva
soprannominato l’ex responsabile provinciale di Acsi Ciclismo scomparso nel 2019 senza
poter realizzare il suo sogno: una manifestazione cicloturistica tutta lodigiana con partenza
dal suo paese di residenza.
Un sogno che si è potuto realizzare tre anni dopo grazie alla splendida collaborazione tra la
Fratelli Rizzotto, il Comitato Provinciale e gli amici di Passione Gravel. Tutto si è svolto nel
migliore dei modi su due percorsi “Tracciato-Easy” di 45KM e “Tracciato-Rock di 70 KM”
toccando tutti i posti che ricordano El Dutur.
Partenza dalla piazza di Zelo e dopo pochi chilometri in località Bocchi, la pedalata sulle rive
del fiume Adda fino a raggiungere Lodi dove attraversato il Ponte Napoleone Bonaparte, il
plotone ha potuto deviare sulla sponda opposta. Per i più temerari il tracciato si è allungato
fino a Rivolta d’Adda per poi tornare in direzione Spino verso le campagne di Casolate e
quindi di nuovo nel centro di Zelo. Al termine delle fatiche un bellissimo momento conviviale
con il pranzo durante il quale la Responsabile Provinciale dell’ACSI lodigiano Loredana
Invernizzi ha consegnato a Marzia Rizzotto una bellissima targa alla memoria del padre.
Grazie al contributo dei presenti la Società Fratelli Rizzotto ha raccolto 350 € che saranno
devoluti alla Sezione locale della Croce Rossa.
Valutato il successo ottenuto dalla prima edizione e soprattutto gratificati dalla soddisfazione
unanime dei partecipanti, il team organizzatore ha deciso che l’evento verrà sicuramente
replicato nel 2023.

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                                                     ACSI MAGAZINE
In Puglia circuito "Everybody Swim"
    e campionato regionale di pallanuoto
Prosegue senza sosta il cammino delle società pugliesi verso il campionato nazionale in programma
il 30 aprile e 1 maggio allo Stadio del nuoto di Riccione. Il 6 marzo si sono svolte 2 gare molto
importanti, le ultime a livello provinciale. Al mattino la piscina Icos Manduria ha ospitato 195 atleti
appartenenti alle società ACSI della provincia di Brindisi e Taranto. Al pomeriggio invece “il MUV”
ha ospitato 250 atleti tutti appartenenti a società della provincia di Lecce. Oltre al grande numero di
partecipanti ciò che più ci preme sottolineare è stata la partecipazione di 11 atleti special (2 al mattino
e 9 a pomeriggio) che hanno gareggiato insieme a tutti gli altri compagni abbracciando in pieno lo
spirito del circuito Everybody Swim. Il medagliere per le gare del mattino vede protagonista
indiscussa Icos Francavilla (31 medaglie) seguita da Icos Lecce (26) e Feel good (24). Nel pomeriggio
invece gli atleti di Oltremare sono saliti per ben 38 volte sul podio mentre i padroni di casa Muovi
Lecce 22 volte al pari della DG nuoto. L’ultima tappa del circuito, la regionale è prevista per il 27
marzo nella piscina Acquapool di Calimera (Le) dove si attendono quasi 400 partecipanti. Il 19 marzo
si è svolto invece il campionato regionale di Pallanuoto ACSI per la categoria Under 16.
                                                    Le tre società partecipanti si sono affrontate in un
                                                    girone all’italiana dove alla fine ha avuto la meglio la
                                                    squadra Icos Monopoli; sul secondo gradino del
                                                    podio sono saliti invece i nuotatori pugliesi e al
                                                    terzo posto i padroni di casa della Icos San Giorgio.
                                                    Anche in questo caso oltre ai riscontri del campo, ha
                                                    vinto l’inclusione in quanto le squadre erano
                                                    formate sia da ragazzi che da ragazze. Ora per
                                                    la vincente c’è da lavorare sodo in vista del
                                                    quadrangolare nazionale in programma a
                                                    Riccione sempre il 30 aprile e 1 maggio.

                                                                                   N° 90 | 31 MARZO 2022       24
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Il Giro dei Venti: competizione sportiva
  di vela e ciclismo tra Puglia e Grecia
Dal 27 giugno al 1° luglio 2022 Puglia e Grecia saranno la cornice d’eccezione della prima edizione
de Il Giro dei Venti, la prima competizione amatoriale ciclo-velistica internazionale che si
svolgerà tra il Salento e Korfu al 1° luglio 2022. La manifestazione è stata ideata e portata avanti
nel suo sviluppo dal Cavaliere Sergio Filograna, già fondatore di Workness. Insieme a lui lavora
un Comitato Organizzatore presieduto da Antonio Marano, affiancato da Marco Saligari,
Responsabile Sezione Ciclismo, Roberto Ferrarese, Responsabile Sezione Vela, e Samanta
Demontis, in qualità di Direttore Artistico. Oltre a Lega Navale, partner tecnico del progetto sarà
ACSI, che nello specifico fornirà supporto nell’organizzazione delle tappe ciclistiche e delle
veleggiate previste dalla competizione.
Obiettivo de Il Giro dei Venti con circa duecento partecipanti, tra ciclisti e velisti, sarà quello di
promuovere lo sport in senso ampio, come strumento di benessere psicofisico, ma non solo. I
territori coinvolti nell’iniziativa avranno, infatti, un ruolo da protagonisti e acquisiranno particolare
visibilità attraverso la competizione, che diventerà il mezzo con cui narrare le bellezze e le
peculiarità delle numerose località pugliesi coinvolte, insieme all’incantevole Corfù in Grecia. Le
scuole locali avranno un ruolo rilevante e diventeranno parte attiva durante Il Giro dei Venti.
Formazione allo sport, educazione e rispetto dell'ambiente: sono questi i temi su cui il Comitato
Organizzativo è attualmente al lavoro e sui quali i giovani verranno coinvolti. A Santa Maria di
Leuca (LE), cuore dell’iniziativa, verrà allestito per tutta la durata della competizione un villaggio
dedicato agli sponsor e ai comuni coinvolti, con spazi riservati dove verranno proposte al pubblico
eccellenze e particolarità di ogni luogo. I comuni aderenti avranno inoltre un’imbarcazione per
partecipare alla competizione con un proprio equipaggio. Spongano (LE) sarà invece la suggestiva
cornice della chiusura della prima edizione de Il Giro dei Venti, con una serata che animerà l’intero
paese, aprendo i cortili di alcuni palazzi, iconici dove sarà possibile degustare i migliori prodotti
tipici locali immersi in un’atmosfera magica. Gli ospiti verranno intrattenuti da uno spettacolo
organizzato da Muse Milano sotto la direzione artistica di Samanta Demontis. Appuntamento in
Puglia il 27 giugno!

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Progetto "Centro ippico
                                   polivalente, fattoria
                                   didattica, pet therapy
                                   e campus estivi
                                   per i giovanissimi"
                                  Centro ippico e pet therapy con… gli asini. Sorgerà a Sarzana
                                  (La Spezia) in via Ghiarettolo entro l’estate. Nel progetto
                                  anche una fattoria didattica. La struttura nascerà tra il campo
                                  sportivo Cristoni e l’area dedicata ai 4x4 su iniziativa di una
                                  società sarzanese. E' un progetto di alto profilo sociale e di
                                  sport sostenibile che sarà affiliato all'ACSI.
                                  GLI OBIETTIVI: Spazio non solo per l’equitazione ma anche
                                  per campus estivi dedicati a bambini e ragazzi.
                                  SOSTENIBILITA’: L’impianto sarà autosufficiente grazie ai
                                  pannelli solari e punta a creare una comunità energetica.

Non solo corsi di equitazione ma anche una fattoria didattica, percorsi di pet therapy e campus
estivi. Queste alcune delle attività che avranno luogo nel nuovo centro ippico di via Ghiarettolo
su un’ampia area, tra il campo sportivo Cristoni e lo spazio dedicato ai 4x4, recentemente
acquisita dalla Gestisci s.r.l., società sarzanese specializzata in invertenti ad alta efficienza
energetica. Un progetto innovativo e non impattante dal punto di vista ambientale a firma
dell’architetto Doriano Lucchesini che comprende anche la realizzazione di parcheggi (pubblici
e pertinenziali) e la realizzazione di un percorso di accesso diretto al campo Cristoni, nata con
l’obiettivo di riqualificare una porzione del quartiere di San Lazzaro da anni particolarmente
degradata a causa dell’abbandono di rifiuti.
L’ambizioso progetto, condiviso dalla società con l’amministrazione comunale, la consulta di
quartiere e i gestori del Cristoni, è stato presentato al Comune l’8 ottobre. A fine febbraio, con
delibera di giunta è stata adottata la variazione al piano regolatore generale per destinare ad
attività sportive l’area di 16000 metri quadrati fino ad allora a solo uso agricolo e residenziale.
Manca ora il via libera del consiglio comunale alla variante per poter iniziare i lavori che
dovrebbero essere rapidi.
A raccontarci in esclusiva il progetto, accolto con entusiasmo dalla comunità, è Valerio
Scipioni, legale rappresentante della Gestisci s.r.l. “Dopo essere divenuti proprietari dell’area
che va dall’eliporto al Cristoni abbiamo subito iniziato a riqualificarla – ha spiegato -.Sono stati
raccolti e smaltiti container colmi di ogni genere di rifiuti e abbiamo ripristinato l’uliveto. La
speranza è poter partire con il centro con l’arrivo dell’estate”. Non appena ci sarà l’ok non ci
vorrà molto tempo per mettere in piedi le attività: le stalle prefabbricate sono già state
acquistate e non mancano i giovani che si occuperanno di gestire le iniziative del centro che
verrà diretto da Elena Scipioni.

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Le idee sono tante, ma tutte puntano ad esaltare la natura. “Oltre a dedicarci all’equitazione
come allevamento e scuola, metteremo in piedi una fattoria didattica con ovini e bovini
dedicata ai più piccoli – prosegue Scipioni -. Le scolaresche potranno venire a trascorrere una
giornata all’aperto interagendo con gli animali. Ci sarà anche la possibilità di intraprendere
percorsi di ippoterapia e di onoterapia”, ossia la pet therapy che sfrutta le caratteristiche
degli asini, per loro natura dolcissimi, una novità per la nostra zona. “L’asino è un animale
estremamente affettuoso - nota Scipioni – e pensiamo che la sua statura, meno imponente
rispetto a quella del cavallo, possa rassicurare bambini e disabili. L’empatia che si creerà
sarà incredibile”.
                                                    In programma anche la realizzazione di
                                                    campus estivi convenzionati con il
                                                    Comune, per promuovere la socialità
                                                    anche dei piccolissimi in un ambiente
                                                    naturale e pieno di animali. L’ultima
                                                    chicca è l’utilizzo di fonti rinnovabili:
                                                    il nuovo centro ippico non solo sarà
                                                    autosufficiente dal punto di vista
                                                    energetico grazie all’installazione di
                                                    pannelli solari, ma la volontà della
                                                    Gestisti S.r.l. è quella di creare una
                                                    comunità energetica che dovrebbe
                                                    coinvolgere all’incirca una quarantina
                                                    di unità immobiliari nei dintorni.

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QUALITÀ DELLA VITA

Zelensky come Zapata "Meglio morire
   in piedi che vivere in ginocchio"
di Sabrina Parsi

“Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio” è la celebre frase di Emiliano Zapata Salazar
- capo rivoluzionario, generale e guerrigliero messicano (1879/1919) - che aderì alla rivoluzione
messicana. Alla guida dei braccianti e dei peones - nell’occupazione delle terre usurpate dai
latifondisti dello stato di Morelos - scelse la lotta armata basata su ideali di giustizia ed uguaglianza.
Allo stesso modo il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky (in carica dal 20 maggio 2019 dopo
essere stato eletto per voto popolare) dal 24 febbraio 2022 - data in cui le forze russe hanno iniziato ad
attaccare i territori attorno la capitale (Kiev) – esorta il popolo ucraino a contrastare l’invasione russa
dell’Ucraina indipendente da 30 anni.
Anche Zelensky come Zapata ha preferito sacrificarsi in prima persona insieme al popolo ucraino a
beneficio di una giusta causa, piuttosto che sottostare ad un’ingiustizia per preservare la vita. Tuttavia
le ingenti perdite di militari ucraini e di civili hanno indotto Zelensky a considerare concessioni alla
Russia invitando l’omologo russo - Vladimir Putin - a sedersi al tavolo delle trattative. Sarà sufficiente
per porre fine al conflitto che rischia di estendersi oltremisura? In questi giorni nei dibattiti televisivi per
alcuni lo spettro di una guerra mondiale è lontano, per altri si avvicina giorno per giorno. Come stanno
realmente le cose? Per guerra si intende esclusivamente un conflitto armato cui stiamo assistendo o
lo si è anche sostenendo una campagna contro?

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All’inizio del conflitto si intravvedeva come soluzione l’Ucraina autonoma senza però entrare nella
Nato. Se ancora oggi fosse sufficiente per porre fine a questa sanguinosa guerra con la prospettiva
concreta di voler lavorare per costruire una convivenza pacifica, senz’altro aiuterebbe la Russia a
migliorare la sua immagine a livello internazionale ripristinando una sua stabilità.
Tuttavia il fallimento delle trattative in corso dall’inizio del conflitto lascia spazio - per gran parte degli
ucraini - alla convinzione che lo scopo ultimo del Cremlino sia unicamente quello di assorbire con la
forza tutto il territorio ucraino. Le forze russe infatti si stanno recentemente concentrando sulla
liberazione della regione del Donbass: un territorio ricco di carbone la cui popolazione è per l’80%
russofona. In un primo momento poteva apparire come un’opportunità - vista l’importanza del
Donbass anche dal punto di vista economico - per convincere Putin ad intavolare finalmente serie
trattative di pace. Ma il conflitto continua in tutta la sua ferocia allargando sempre di più la strage dei
civili. Secondo il generale Kirill Budanov - capo del servizio di intelligence ucraino - il presidente
Vladimir Putin potrebbe lavorare per dividere l’Ucraina in due stati come la Corea.
Siamo in gran parte tutti d’accordo che il dialogo, la negoziazione, la conciliazione, il compromesso,
siano gli strumenti per trovare una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti garantendo il diritto di
una vita libera, pacifica, dignitosa al popolo ucraino. Tuttavia la brutale aggressione da parte
dell’esercito russo, la distruzione sistematica dell’ambiente naturale, dei siti culturali, dei presidii
sanitari, dell’identità stessa di questo popolo, lasciano ben poca speranza.
La pandemia ed ora la guerra in Ucraina stanno producendo in ogni parte del mondo emozioni
distruttive come l’ira, la paura, l’odio: sentimenti che offuscano le menti ed induriscono i cuori. Il
migliore antidoto è la capacità di gestire le proprie emozioni ancor prima di trattative e
negoziazioni: non ci può essere una pace esteriore se non si tutela quella interiore.
Le antiche tradizioni di saggezza spirituale come lo yoga e la meditazione hanno prodotto
pratiche in grado di controllare le emozioni. Oggi l’antica filosofia indiana - supportata da
moderne ricerche scientifiche - ha dimostrato come certi praticanti riescano a
raggiungere uno stato di pace interiore anche quando sono sottoposti ad un forte stress:
sono più felici, meno sensibili alle emozioni negative e più in sintonia con i sentimenti altrui.
La Russia per quanto grande e potente resta comunque una piccola porzione rispetto al
mondo contemporaneo che punta ad una sempre maggiore apertura, libertà, democrazia ed
al rispetto dei diritti dell’uomo. Tuttavia perchè tutto questo sia possibile e duraturo,
occorre una consapevolezza superiore all’ordinario in grado di riconoscere e risolvere i
conflitti interiori prima ancora di quelli esteriori.

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Come e dove inviare articoli e foto

 ”ACSI Magazine” intende valorizzare le potenzialità
   progettuali e le risorse umane che operano su
 tutto il territorio nazionale. Saranno privilegiate le
 comunicazioni che annunciano gli eventi con largo
     anticipo (testi in word e locandine in jpg). I
    fotoreportages – relativi a manifestazioni già
 realizzate – devono pervenire in redazione entro le
   48 ore successive alla conclusione dell’evento
(testi in word ed immagini in jpg). Inviare comunicati
stampa, locandine ed immagini all’indirizzo di posta
          elettronica: comunicazione@acsi.it

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