Atalanta e il nuovo stadio a Bergamo: ecco come sarà
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Atalanta e il nuovo stadio a Bergamo: ecco come sarà Il progetto di trasformazione dello storico stadio di Bergamo impostato dallo studio bergamasco De8 Architetti per la committenza della società Atalanta BC sembra finalmente essere il punto di arrivo di una vicenda lunga e travagliata: dopo quasi vent’anni di un processo con evoluzioni e molti arresti, si è infatti conclusa la demolizione della Curva Nord dell’impianto Atleti Azzurri d’Italia. I lavori hanno dato l’avvio alla realizzazione del nuovo stadio che da luglio prenderà il nome di Gewiss Stadium grazie alla sponsorizzazione dell’azienda bergamasca che, tra l’altro, si occuperà anche dell’illuminazione del campo e delle tribune. Passaggio pubblico-privato L’intervento porterà nei prossimi anni al restyling quasi completo di quello che diventerà un nuovo impianto privato italiano: nel 2017 l’Atalanta BC è infatti entrata in possesso dell’impianto cittadino, fino ad allora di proprietà pubblica, partecipando alla procedura di alienazione con cui il Comune di Bergamo ha messo in vendita una struttura bisognosa di importanti interventi di adeguamento alle nuove normative nazionali e internazionali. Sportium, il nuovo stadio polifunzionale a Padova Nuovo Stadio Filadelfia a Torino: focus sulla ricostruzione dello storico impianto Uno stadio nato nel 1928 Il punto di partenza del progetto è uno stadio che ospita le partite casalinghe dell’Atalanta dal 1928, anno del suo completamento sull’area dell’ex ippodromo di Borgo Santa
Caterina. Nasce accanto al quattrocentesco Lazzaretto, il cui impianto quadrato è ancora oggi chiaramente riconoscibile, per essere un impianto polisportivo inizialmente intitolato alla memoria del milite fascista Mario Brumana e diventa comunale dopo la fine della seconda guerra mondiale. La struttura occupa un’area di 35.000 mq. Una pista di atletica circonda un campo per il gioco del calcio da 110×70 m, misure che conserva ancora oggi, a cui si affiancano due campi da tennis, uno da pallacanestro e una piscina aperta a servizio della città e della colonia “Bagni di sole” collocata nell’area poi occupata dalla Curva Nord. I posti disponibili La capienza iniziale è di 12.000 posti, ricavati tra tribune e parterre all’interno di una struttura accessibile da due ingressi. Le tribune sono due, realizzate in cemento armato e posizionate lungo i lati lunghi del campo. Mentre la tribuna est è aperta e ospita locali commerciali sotto i gradoni chiusi da una facciata che si sarebbe aperta sul viale di accesso, quella a ovest viene coperta da una struttura nervata a sbalzo di 12 m, anch’essa in cemento armato. Al di sotto degli spalti sono posizionati tutti i locali di servizio alle attività: spogliatoi, palestra e una sala riunioni. Le modifiche tra il dopoguerra e i giorni nostri Da allora, diversi interventi hanno modificato lo stadio dell’Atalanta, che giunge ai giorni nostri modificato ma con l’impianto originario ancora chiaramente leggibile. Nell’immediato dopoguerra viene realizzata la Curva Sud, negli anni ottanta quella Nord, che aumentano in modo consistente la capienza di uno stadio che oggi, anche per gli effetti dei recenti decreti sulla sicurezza, può contenere poco meno di 22.000 spettatori. All’inizio degli anni novanta viene
eliminata la pista di atletica e lo stadio prende il nome di Atleti Azzurri d’Italia, ma si profila l’ipotesi, mai concretizzata, di costruzione di una nuova struttura a sostituzione di un impianto ormai obsoleto. Il restyling di De8 Architetti Il progetto impostato da De8 Architetti interviene su un edificio storico e stratificato vincolato dalla Soprintendenza. Lasciando obbligatoriamente inalterate le tribune est e ovest, concentra la sua attenzione sulle Curve Nord e Sud, che demolisce e ricostruisce creando uno stadio dalla pianta rettangolare. Propone strutture che scelgono di dialogare con la preesistenza attestando il loro punto di partenza all’altezza delle torrette che affiancano il vecchio ingresso di viale Giulio Cesare per proseguire poi in modo nuovo, contemporaneo e autonomo nella definizione di volumi, materiali e colori, ricreando nuovi fronti urbani. L’ampliamento dei posti a sedere e la posizione La nuova capienza per lo stadio dell’Atalanta, 24.000 spettatori, sarà raggiunta attraverso le postazioni disponibili sulle strutture esistenti e quelle nuove sulle nuove curve di altezza crescente dalle 21 file nei punti di raccordo alle 37 in cima. La posizione di un impianto che nei decenni ha visto crescere l’urbanizzazione attorno a sé (e continua ad appoggiare la sua tribuna ovest sull’ex Lazzaretto) ha rappresentato uno dei principali problemi nello sviluppo di un progetto che, rimanendo necessariamente compatto, doveva rispondere alle richieste di dotazioni di spazi aperti e aree di servizio imposte delle normative sulle strutture sportive e sulla sicurezza. Mentre non aumenta l’area originaria occupata, realizza una nuova piazza aperta di 6.000 mq davanti alla nuova Curva Sud spostando il parcheggio sotto terra e posiziona i tornelli agli ingressi
sotto le tribune. L’organizzazione del cantiere Il nuovo stadio prenderà forma al termine di un cantiere organizzato in tre fasi che si estenderà su più anni: i lavori si alterneranno infatti agli impegni di una squadra che continuerà a utilizzare lo stadio cercando di minimizzare il rischio di sovrapposizioni. La demolizione della Curva Nord, partita il 29 aprile, è stata completata in una settimana a precedere i lavori di costruzione della nuova curva che dovrebbero essere completati entro la fine dell’estate. Dopo uno stop di un anno, si riprenderà il prossimo con la sostituzione della Curva Sud e la realizzazione del parcheggio interrato, mentre gli interventi di revisione interna della Tribuna Est chiuderanno i lavori nel 2021. Photogallery © Atalanta Bergamo/De8 Architetti Chiudi © Atalanta Bergamo/De8 Architetti Chiudi © Atalanta Bergamo/De8 Architetti Chiudi © Atalanta Bergamo/De8 Architetti Chiudi © Atalanta Bergamo/De8 Architetti Chiudi
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