QUANDO L'ARCHITETTURA SPOSA LA MODA: SMILJAN RADIC PER ALEXANDER MCQUEEN

Pagina creata da Matteo Valente
 
CONTINUA A LEGGERE
Quando l’architettura sposa
la moda: Smiljan Radic per
Alexander McQueen
Architettura e moda, un binomio perfetto. Lo dimostra l’ultima
creazione di Alexander McQueen sui tetti londinesi

Smiljan Radic ha progettato per la casa di alta moda Alexander
McQueen la trasparente scenografia di London Skies, show di
presentazione della collezione primavera estate 2022.
L’architetto cileno di origini croate ha realizzato una grande
bolla montata sul tetto di un parcheggio multipiano limitrofo
al Tobacco Dock di Londra.

Il progetto ha portato avanti una linea strategica della
maison. Alexander McQueen da oltre 15 anni investe nella
realizzazione di spettacolari scenografie a completamento
delle sue passerelle. La ‘bolla’ ha anche consolidato una
collaborazione che nel recente passato ha visto Radic
progettare i tre piani del flagship store di Londra.

Una bolla trasparente sui tetti di
Londra
La sfilata a inizio ottobre ha tenuto modelli e pubblico al di
sotto di una cupola temporanea progettata in collaborazione
con   ES    Global    Solutions,     che   si   è   occupata
dell’ingegnerizzazione,         e    l’agenzia      creativa
Gainsbury&Whiting. Impostata sopra una piattaforma removibile
per correggere l’inclinazione della pavimentazione, è una
struttura trasparente vincolata alla base a un cerchio di
tubolari metallici. Una serie di cavi di acciaio,
incrociandosi, dà forma alle membrane di una calotta che è poi
stata gonfiata da un sistema di prese d’aria poste lungo il
perimetro di base. Altre bocchette a prova d’aria hanno
bloccato la sua fuoriuscita durante lo spettacolo mantenendo
in piedi l’installazione.

Lo spazio espositivo ha una planimetria circolare e posiziona
l’ingresso dei modelli al suo centro, con accesso dal livello
inferiore. Lo spazio di sfilata corrisponde a una corona
circolare definita nelle sue dimensioni dalla posizione di due
file doppie di sedie di legno pieghevoli destinate al
pubblico.

La sfilata ha fatto uso di macchinari e di un sistema di
illuminazione che sono stati alimentati da carburante diesel
rinnovabile.

OMA/AMO per Prada e Bulgari
Il rapporto tra mondo dell’alta moda, architetti e
realizzazione di scenografie per sfilate e spettacoli non
conta molti esempi di illustri collaborazioni. Fra i pochi
consolidati è l’ormai ventennale sodalizio tra Miuccia Prada e
OMA e AMO, think tank creativo e di ricerca generato da OMA.

La collaborazione tra la maison milanese e lo studio fondato a
Rotterdam dal premio Pritzker 2000 Rem Koolhaas si è man mano
allargata dall’architettura ad ambiti meno scontati. OMA si è
occupato della progettazione della celebrata fondazione Prada
aperta a Milano nel 2015. Localizzata nel quadrante sud della
città, ha recuperato i volumi industriali di un’ex distilleria
appartenuti alla Società Italiana Spiriti.

Oggi OMA/AMO si occupa per Prada di grafica e ideazione di
concept per sfilate e presentazione delle nuove collezioni,
creando dentro AMO una nuova divisione. Fra i più recenti
progetti sviluppati vi è la presentazione della collezione
Uomo Autunno Inverno 2021, ideata ‘al chiuso’ causa Covid-19
con Raf Simons.
Partendo dai lavori per Prada, l’estate 2021 ha portato anche
la prima collaborazione di OMA/AMO con un altro grande nome
del lusso italiano, Bvlgari. Ellen van Loon e Giulio Margheri
hanno curato per AMO a Milano il Bvlgari Summer 2021 show. Per
la maison di alta gioielleria si sono integralmente occupati
del concept della sfilata realizzata in Galleria Vittorio
Emanuele e della realizzazione del relativo video.

Com'e' la nuova sede della Fondazione Prada a Milano, firmata
Oma Un guscio trasparente per il Serpentine Pavilion 2014 di
Smiljan Radic

Architettura e moda, un binomio
dalle molte forme
Gli intrecci tra mondo della moda e architettura sono molto
frequenti in altri ambiti, che vedono le maison del lusso in
cerca di oggetti iconici rivolgersi spesso ad archistar e ai
progettisti più mediatici. Gli architetti di grido sono spesso
chiamati per la progettazione di flagship store nelle location
più strategiche del mondo o per il disegno di particolati capi
di abbigliamento o accessori.

Al nutrito primo gruppo appartengono, ad esempio, gli olandesi
MVRDV che hanno disegnato la Crystal House di Amsterdam per
Chanel. Anche Frank O. Gehry dava forma per Louis Vuitton
insieme a Peter Marino allo store di Seul (2019) mentre
realizzata la nuova sede dellla Fondation a Parigi. La
capitale sudcoreana accoglie anche la recente boutique firmata
da Jean Nouvel per gli italiani Dolce&Gabbana (2021).

Anche l’Italia ha visto collaborazioni tutte nazionali.
Massimiliano e Doriana Fuksas nei primi anni del millennio
hanno ad esempio realizzato per Giorgio Armani l’Armani Chater
House di Hong Kong, la Tokyo Ginza Tower e il flagship sulla
5th Avenue a New York.
Il disegno di accessori vanta altrettanti esempi, molti dei
quali decisamente illustri.

La più famosa è quasi senza dubbio la scomparsa Zaha Hadid. Il
primo premio Pritzker donna (2004) non ha mai celato il suo
interesse per il mondo della moda. Per United Nude, società
creata a Londra dall’architetto Rem D. Koolhaas nipote del più
famoso quasi omonimo zio, ha disegnato nel 2013 la linea di
calzature stampate 3D Nova.

Sempre le calzature sono state il punto di contatto tra Jean
Nouvel e Ruco Line. Il Premio Pritzker 2008 ha disegnato per
l’azienda perugina la linea di sneakers Pure. Il giapponese
Tadao Ando, Pritzker 1995, per Bvlgari ha rivisitato il
modello di orologio Octo.

Anche il (quasi) insospettabile Renzo Piano, Pritzker 1998, fa
parte di questo secondo gruppo. Nel 2015 Renzo Piano Building
Workshop ha disegnato per Max Mara la Whitney Bag, uscita in
celebrazione dell’apertura dell’omonimo museo progettato dallo
studio nel Meatpacking District di New York.

Photogallery

La sfilata per la collezione Prada Uomo Autunno Inverno 2021

Chiudi

Il flagship store Louis Vuitton a Seul di Frank O. Gehry e
Peter Marino

Chiudi

Il flagship store Dolce&Gabbana a Seul di Jean Nouvel

Chiudi

La linea Pure per Ruco Line di Jean Nouvel
Chiudi

La linea Nova di Zaha Hadid per United Nude

Chiudi

Orologio Octo Bulgari rivisitato da Tadao Ando

Chiudi

La Whitnery Bag di Max Mara di Rpbw

Chiudi
Puoi anche leggere