ASSOCOSMA Seminario breve fiera Verona
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Seminario breve fiera Verona ASSOCOSMA Seminario breve n° 1: Nuova norma UNI 10389-2 sulle misure di tiraggio, umidità legna ed analisi di combustione e UNI 11859-1 linee guida per la verifica camini Redatto dall’associato e docente German per.ind. Puntscher 1
I seminari brevi durante la fiera Progetto Fuoco Durante la fiera saranno ogni giorno presentati alcuni seminari brevi su argomenti di attualità che saranno poi trattati con maggiore intensità nei corsi ASSOCOSMA 2022. I nostri seminari brevi in fiera avranno una durata di ca. 20 minuti e i temi sono: 1. Nuova norma UNI 10389-2 sulle misure di tiraggio, umidità legna ed analisi di combustione e UNI 11859-1 linee guida per la verifica camini 2. Norma UNI 10847pulizie camino in modo corretto 3. Bozza di norma prUNI 10683 camini di stufe e caminetti 4. Le stufe ad accumulo per il riscaldamento con il massimo confort 2
Nuove norme UNI 10389-2 e UNI 11859-1 Con la pubblicazione delle due norme UNI 10389-2 e UNI 11859-1 gli impianti a biomassa hanno ottenuto finalmente la dignità che si meritano, diventando impianti termici ʺmaturiʺ alla pari degli impianti gas È stata pubblicata nell’aprile 2022 la norma UNI 10389-2 per l’analisi di combustione, tiraggio e umidità combustibile e questo offre nuove prospettive al mercato, perché finalmente è possibile distinguere gli impianti a combustione pulita dagli impianti inquinanti sui quali dove si deve intervenire con le dovute correzioni o con la sostituzione. Peccato che nella norma non è stato ancora inserito l’analisi delle polveri, per cui installatori e manutentori delle centrali termiche dovranno ancora eseguire le verifiche delle polveri secondo le proprie esperienze, le indicazioni dei fabbricanti o affidarsi a laboratori chimici. La norma UNI 11859-1 indica all’installatore e manutentore le modalità per le verifiche sugli impianti fumari esistenti, pari alla UNI 10845 per il gas. 3
Le verifiche prima dell’installazione UNI 11859-1 Prima dell‘installazione l‘installatore dovrà accertarsi della idoneità del camino per es. usando la nuova norma UNI 11859-1: • Verifica della presenza eventuale apertura di ventilazione libera da ostruzioni • Verifica generale del camino: • Verifica della prova di tenuta certificata dall’installatore del camino • Verifica della distanza di sicurezza certificata dall’installatore del camino • Verifica visiva: • Materiali impiegati e la compatibilità con il locale d’installazione • Criteri di posa canale da fumo, camino ed eventuale collettore • Comignoli e quote di sbocco • Stato di conservazione interno ed esterno (per es. mediante videoispezione con telecamera a testata rotativa conforme UNI 10847 ) Con camini senza accertamenti, certificazioni e targhe camino sarà l’installatore a certificarli. 4
Le verifiche dopo l’installazione o della manutenzione Dopo l’installazione del generatore e ad ogni manutenzione si deve controllare e mettere a punto la combustione del generatore per non inquinare e le verifiche sui generatori domestici a caricamento manuali come caminetto, stufa o inserto a legna comprendono: • Visura della qualità della legna con tipo, peso, grandezza conforme le indicazioni del fabbricante • Contenuto idrico del combustibile conforme UNI 10389-2 • Misura del tiraggio UNI 10389-2 • Misura della temperatura fumi • Verifica adeguato afflusso di aria comburente, per es. attraverso il 4-Pa-test • Verifica rigurgito fumi UNI 11859-1 • Verifica tenuta scarico coassiale UNI 11859-1 5
La consulenza è un lavoro molto importante Nessuno vuole inquinare l’ambiente e riempire di fumo tutto il vicinato e per questo installatore e manutentore hanno i compiti importanti della verifica e consulenza L’installatore deve garantire un impianto correttamente installato in conformità con la legislazione delle emissioni regionali che potrà essere anche più restrittiva delle leggi nazionali Il manutentore dovrà conservare la combustione pulita ed efficiente e per questo potrà usare la norma UNI 10389-2 Installatore o manutentore devono sempre dare le necessarie istruzioni per il corretto uso del generatore al proprio cliente La norma UNI 10389-2 prevede che se presso il cliente non è disponibile il combustibile adeguato il tecnico potrà usare anche il proprio combustibile, perché installatore e manutentore devono garantire il buon funzionamento in sicurezza dell’impianto senza comprometterli dal combustibile errato. Chiaramente informeranno l’utente che suo errato combustibile consigliandolo sul corretto stoccaggio e preparazione/acquisto del combustibile. 6
Misura dell’umidità della legna – UNI 10389-2 • usare un analizzatore professionale che guida il tecnico e permette la selezione del tipo di legna, misura della temperatura e indicazione umidità e contenuto idrico • usare una sonda a percussione con chiodi isolati oppure spaccare il ciocco di legna prima dell’analisi • fare un ciclo di misura con 3 prove su 3 ciocci di legno diversi con calcolo valore medio sulle 9 prove 7
Esecuzione della prova • scegliere i 3 ciocci a caso dalla catasta che si trovano in posizioni diverse • selezionare il tipo di legna • segnare i 3 punti di misura e praticare i fori di misura con un trapano • misurare la temperatura in un foro della legna con la sonda a punta • inserire la sonda a percussione con i suoi chiodi isolati nei fori e battere la sonda per creare un buon contatto in profondità • registrare la prima misura e passare alla seconda misura, la terza ecc. • confermare l’analisi e stamparla oppure memorizzarla 8
Misura dell’umidità pellet e cippato – UNI 10389-2 • usare un analizzatore professionale con misura dielettrica che guida il tecnico, permette la misura della temperatura e indicazione umidità e contenuto idrico • vanno raccolti diversi campioni in diversi punti del serbatoio e l’analizzatore calcola la media di più prove 9
Misura tiraggio – UNI 10389-2 Il corretto tiraggio è indispensabile per una buona combustione, siano essi generatori a legna, gasolio o gas. Il tiraggio è importantissimo anche per le stufe a pellet atmosferiche e stagne che lavorano sempre con un tiraggio e non in sovrappressione come spesso si pensa Il tiraggio è ritenuto dal legislatore così importante per una combustione pulita, che ha previsto per le centrali termiche un suo adeguato sistema di regolazione del tiraggio già nella vecchia legge del 1966, nonché nell’attuale d.legs. 152/06 ambientale La norma UNI 10389 prevede per la misura un deprimometro con misura della temperatura: Caratteristiche strumento Pressione Temperatura Campo di misura minimo ±30 Pa -20/+40 °C Precisione ± 0,5 Pa ±2 °C Risoluzione 0,1 Pa 1 °C 10
Misura tiraggio – UNI 10389-2 • La verifica di depressione deve essere eseguita solo con generatore e camino funzionanti allo stato di regime • Lo stato di regime si può ritenere raggiunto nelle seguenti condizioni: • in mancanza di rigurgito fumi in ambiente accertato con misura della CO2 ambiente • per generatori a caricamento automatico quando la temperatura fumi rimane stabile entro ±5 °C, comunque non prima di 15 minuti dopo l’accensione (comunque valgono le modalità indicate dal fabbricante, soprattutto per caminetti aperti di grandi dimensioni sarà il tecnico a definire le specifiche modalità) • Il foro di misura deve essere ubicato sul canale da fumo o camino ad una distanza dalla sezione di uscita dell’apparecchio compresa fra 2 diametri fino 1 m. Nel caso di presenza di curve o Te il foro va praticato a 2 diametri dopo essi. 11
Misura tiraggio – UNI 10389-2 • la misura consiste nel rilevamento della differenza di pressione tra interno canale da fumo/camino e il locale di prelievo dell’aria comburente • questo significa che nel caso di generatori tradizionali (per es. tipo B) si misura a finestra chiusa, mentre con i generatori ad installazione stagna (tipo C), per es. stufe a pellet, a legna o caminetti con presa aria esterna si dovrà misurare il tiraggio con finestra aperta 12
Misura tiraggio – UNI 10389-2 Procedura di misura: • eseguire la misura esclusivamente con generatore e camino a regime • chiudere le finestre e porte nel caso di generatori tradizionali tipo B ed aprirle con generatori con installazione stagna tipo C • accendere eventuali dispositivi che potrebbero mettere in depressione il locale • posizionare la sonda temperatura all’esterno in un punto adatto a percepire la temperatura dell’aria esterna • accendere lo strumento e dopo l’azzeramento inserire la sonda nel foro e leggere la depressione • controllare che il tiraggio sia stabile, per es. mediante 3 prove e valore medio • il valore ottenuto sarà il tiraggio del momento e questo dovrà essere conforme alle esigenze del generatore come valore min./max., altrimenti si deve intervenire sull’eventuale limitatore di tiraggio oppure farlo installare • i moderni deprimometri eseguono anche la compensazione con la formula D20 = Dm x 0,05 x (20 - Tm). 13
Analisi di combustione – UNI 10389-2 Terminate le verifiche del combustibile e del tiraggio sarà possibile eseguire l’analisi di combustione conforme UNI 10389-2 sulle caldaie e sui generatori a pellet a caricamento automatico. I moderni analizzatori di combustione multifunzione sono già predisposti anche per l’analisi di combustione dei generatori a biomassa. Questo comporta un notevole risparmio per i manutentori che lavorano anche sulla biomassa già dotati dei analizzatori combustione multifunzione. 14
Analisi di combustione – UNI 10389-2 Per una corretta misura del rendimento e delle emissioni degli inquinanti polveri PM, CO e NOX è importante che il generatore sia a regime. In alcuni casi potrà essere anche utile misurare la temperatura delle pareti della camera di combustione con un termometro al laser con campo misura fino 550 °C. Questo termometro viene già usato per misurare le temperature delle pareti irraggiate dalla stufa o caminetto conforme UNI 10683. 15
Analisi di combustione – UNI 10389-2 Prima dell’analisi di combustione l’operatore deve assicurarsi di poter eseguire la prova in sicurezza ed in assenza di riflusso di fumo in ambiente. Il riflusso fumi verrà misurato mediante analizzatore della CO2 in ambiente conforme UNI 11859 Per cui ogni tecnico deve disporre di uno strumento adatto per misurare la CO2 ambiente con risoluzione 1 ppm e precisione ±5% (L’analizzatore di combustione non è adatto per tale misura, anche se misurasse la CO2 e non l’O2). 16
Analisi di combustione – UNI 10389-2 Dopo questi preliminari si passa all’analisi di combustione per controllare che il generatore possa funzionare entro i limiti previsti dalla legislazione Dalla nostra esperienza i generatori rispettano anche in campo i valori di rendimento ed emissioni dichiarati dai fabbricanti, se l’installazione e il combustibili sono corretti Uso dell’analizzatore: • inserimento l’umidità combustibile • premere «Start» per iniziare il programma di misura di 900 prove in 15 minuti • verificare il risultato e stampare il risultato. 17
Analisi delle polveri Per le centrali termiche maggiori di 35 kW è previsto anche l’analisi delle polveri che in mancanza di norme tecniche si eseguono: • attraverso un laboratorio chimico • secondo le indicazioni del fabbricante del generatore • secondo le esperienze dell’installatore e manutentore 18
Le altre verifiche della UNI 11859-1 Abbiamo già visto alcune verifiche della norma UNI 11859-1 per il controllo del sistema fumario per gli impianti a combustibile solido e liquido e qui di seguito elencheremo di cosa parla ancora questa norma che è creata per poter controllare i sistemi fumari esistenti: • Art. 5.2.5 Prova di tenuta • Art. 5.3.2 Materiali costituenti la parete a contatto con i fumi • Art. 5.3.3 Compatibilità sistema fumario con i locali in cui sono allocati • Art. 5.3.4 Criteri di posa dei canali da fumo, condotti di evacuazione ed eventuali collettori • Art. 5.3.5 Verifiche sui sistemi intubati • Art. 5.3.6. Comignoli e quota di sbocco • Art. 5.3.7 Stato di conservazione del sistema fumario • Art. 5.3.8 Compatibilità tra apparecchi e sistema fumi 19
UNI 11859-1 Art. 5.2.5 Prova di tenuta La legislazione prevede la responsabilità di tenuta del camino da parte del suo installatore e si rimanda alla UNI 10683, nonché UNI EN 1443. Per le verifiche su camini esistenti su cui collegare un generatore di adopera invece la UNI 11859-1 che prevede: • l’obbligo della prova di tenuta di camini funzionanti in depressione solo quando la videoispezione indica delle anomalie che potrebbero indicare ad una tenuta non idonea (guarnizioni sporgenti, segni di corrosione, fenditure, lesioni ecc.) • l’obbligo di tenuta per i camini con intubamento in pressione • la norma considera la prova di tenuta camino negativa motivo per lo spegnimento dell’impianto che sarà non idoneo al funzionamento (Prescrizione) • l’appendice E indica le modalità di esecuzione 20
UNI 11859-1 Art. 5.2.5 Prova di tenuta L’appendice E indica le procedure per la prova di tenuta: • precisione strumenti: Camino tipo Risoluzione Precisione Risoluzione Precisione portata portata pressione risoluzione Depressione N (press. di prova 40 Pa) 0,1 l/s ±5 % 0,1 Pa ±5 % Pressione P (press. di prova 200 Pa) 0,0001 l/s ±5 % 0,1 Pa ±5 % • esecuzione della prova: • Chiudere tutte le uscite • strumento pompa aria nel camino fino alla pressione di prova • strumento verifica la quantità d’aria immessa alla pressione di prova. 21
UNI 11859-1 Art. 5.3.2 materiali La verifica materiali è visiva e prevede l’accertamento attraverso la documentazione e la targa camino che i materiali siano idonei a ricevere i fumi del generatore da installare o installato La verifica visiva prevede i seguenti controlli: • classe di temperatura • classe di pressione • classe di resistenza ad umido • classe di resistenza alla corrosione • materiali idonei al fuoco di fuliggine • sono adatti solo materiali dichiarati idonei dal fabbricante e conformi a norme specifiche di prodotto o previsti da norme di installazione (UNI 10683/11278) 22
UNI 11859-1 Art. 5.3.2 materiali Anomalie che determinano l’idoneità al funzionamento temporaneo: • uso di materiali non resistenti alla corrosione previsti per il combustibile impiegato Anomalie che determinano la non idoneità al funzionamento: • uso di materiali non adatti per l’incendio di fuliggine • uso di materiali non compatibili con l’apparecchio • uso di camini di classe di tenuta inferiore a quanto richiesto dal generatore 23
UNI 11859-1 Art. 5.3.3 locali • I camini e canali da fumo non devono essere installati in locali con pericolo d’incendio • Per i locali di attraversamento vedere anche le norme d’installazione (UN I10683) • Per i locali dove sussiste il pericolo di contatto accidentale deve essere verificata la temperatura di superficie 24
UNI 11859-1 Art. 5.3.4 Criteri di posa La norma prescrive anche i criteri di posa dei canali da fumo, condotti di evacuazione ed eventuali collettori: • essere installati a vista • essere ben fissati per evitare lo scollegamento accidentale • è vietata la canna fumaria collettiva per generatori fin o35 kW • per i tratti sub orizzontali osservare le prescrizioni dei fabbricanti e i valori minimi delle norme d’installazione • osservare le disposizioni sul diametro del canale da fumo del fabbricante o Ø del raccordo • controllare la distanza di sicurezza da materiali combustibili del fabbricante oppure 500 mm • controllare l’eventuale coibentazione se necessaria • Eventuali serrande dovranno avere l’apertura minima richiesta 25
UNI 11859-1 Art. 5.3.5 Verifiche sui sistemi intubati • stratificazione che deve garantire l’isolamento per limitare la temperatura esterna • asola tecnica in materiali A1 secondo UNI EN 13501-1 • l’intercapedine tra tubo interno ed asola tecnica deve garantire la dilatazione • in caso di intubamento multiplo si deve usare sempre tutti i tubi di classe G oppure si deve mantenere la distanza di sicurezza tra G e O in un cavedio ventilato indicato dai produttori • l’intubamento multiplo con presenza di materiali non classificati A1 è vietato 26
UNI 11859-1 Art. 5.3.6 Comignoli e quote di sbocco • i comignoli devono essere conforme alle norme d’installazione (per es. UNI 10683) • le quote di sbocco devono essere conforme alle norme d’installazione (per es. UN I10683) • sono ammessi solo attivatori statici e elettromeccanici che: • non ostruiscano il deflusso fumi • non riducano la sezione del camino • in caso di malfunzionamento non limitino il tiraggio naturale • per i sistemi elettromeccanici devono inoltre avere una sistema di allarme acustico e visivo in caso di blocco, percettibili all’utilizzatore 27
UNI 11859-1 Art. 5.3.7 Stato di conservazione La norma prevede un controllo visivo senza smontare i componenti del camino per controllare: • presenza di eventuali evidenze di deterioramento, danneggiamento e corrosione: • assenza di fessure, ammaccature ecc. • corrosioni/ossidazione • segni di surriscaldamento, bruciature • segni di sbuffo fumi e fuoriuscita di prodotti della combustione o condensazione (nel caso di segni di deterioramento si deve eseguire la prova di tenuta) • la presenza della camera di raccolta ove necessaria • il grado di sporcamento delle pareti interne 28
UNI 11859-1 Art. 5.3.8 Compatibilità Questo articolo della norma prevede che l’installatore del generatore deve mettere a confronto le caratteristiche del generatore con quelle del sistema fumario come già visto anche nell’art. 5.3.2 Nel caso il sistema fumario non fosse adatto al generatore si dovrà procedere con il risanamento del sistema fumario oppure alla sostituzione del generatore. 29
UNI 11859-1 Art. 5.3.9 Distanze di sicurezza La distanza di sicurezza da materiali combustibili (per es. tetto in legno) è importantissimo per evitare eventuali danni all’edificio . La norma prevede la verifica documentale, seguita dalla misura delle distanze del camino installato Per il camino sistema le distanze sono indicate nelle certificazioni e istruzioni di montaggio, mentre per il camino composito sarà l’installatore a calcolare la distanza di sicurezza o a montare un modulo di attraversamento tetto certificato: • misurare la distanza in aria libera • misurate la distanza dal tubo esterno o dall‘esterno dell‘asola tecnica modulo di attraversamento tetto distanza di sicurezza 30
Domande sull’argomento Speriamo di aver fatto un po' di luce sulle due nuove norme e volentieri rispondiamo alle vostre eventuali domande oppure se volete potete fermarvi sul nostro stand per vedere qualche quesito oppure vedere i corsi offerti. 31
Conclusione Siamo arrivati alla fine di questo seminario breve sulle canne fumarie sicure e speriamo di aver contribuito a dare qualche delucidazione maggiore sui lavori richiesti dalla normativa e perché conviene essere associati. Se avete domande, quesiti o altro con esitate a contattare la nostra segreteria. Ringraziamo della vostra attenzione Team Assocosma 32
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