ANNO SCOLASTICO 2019/2020 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE - MCurie

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ANNO SCOLASTICO 2019/2020 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE - MCurie
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
                   ANNO SCOLASTICO 2019/2020
DOCENTE PROF. BIANCHI LORIS
MATERIA DI INSEGNAMENTO: SCIENZE NATURALI
CLASSE 4°B
Risultati di apprendimento in termini di Competenze

Nel quarto anno di corso del secondo biennio per quanto riguarda le Scienze Naturali, si ampliano e
si consolidano i contenuti disciplinari di Chimica e di Scienze della Terra affrontati nel primo
biennio, per consentire una spiegazione più approfondita dei fenomeni in precedenza analizzati.
In particolare per quanto riguarda la Chimica, si riprende la classificazione dei composti inorganici
e la relativa nomenclatura, si introducono lo studio della natura della materia e i fondamenti della
relazione fra struttura e proprietà; gli aspetti quantitativi delle trasformazioni chimiche, le teorie
atomiche e i relativi modelli, il sistema periodico e le proprietà periodiche, i legami chimici; inoltre
si studieranno gli equilibri chimici nelle soluzioni acide e basiche, fino a concludere con accenni
sull’elettrochimica.

Per quanto riguarda le abilità, si vogliono perseguire la capacità di svolgere calcoli stechiometrici e
di risolvere problemi chimici con applicazioni matematiche, oltre a migliorare la capacità di
svolgere esperienze di laboratorio in grado di dimostrare le teorie chimiche.
Per quanto riguarda le conoscenze di elementi di Scienze della Terra, si affronta lo studio della
litosfera, in particolare la classificazione di minerali e rocce, e fenomeni correlati alla litosfera quali
terremoti e vulcani.
Come abilità si cercherà di acquisire la capacità di riconoscere i tipi più comuni di minerali e rocce.

SCANSIONE TEMPORALE

Primo quadrimestre: dal 16/09/19 al 23/12/19 (Chimica)

Competenze

    1- DALLA STRUTTURA ATOMICA ALLE PROPRIETÀ PERIODICHE:: confrontare la
       teoria atomica di Dalton e la teoria atomica moderna, spiegare le proprietà delle tre
       particelle che compongono l’atomo; comparare i modelli atomici di Thomson e Rutherford;
       identificare gli elementi mediante il numero atomico e determinare la massa atomica dagli
       isotopi componenti; descrivere il comportamento ondulatorio e corpuscolare della luce;
       usare il concetto di livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe dell’atomo;
       rappresentare la configurazione elettronica di un elemento; identificare le basi sperimentali
       della struttura a livelli e sottolivelli di energia dell’atomo; spiegare la relazione fra struttura
       elettronica e posizione degli elementi sulla tavola periodica; descrivere le principali
       proprietà periodiche che confermano la struttura a strati dell’atomo; descrivere il
       comportamento ondulatorio e corpuscolare dell’elettrone; applicare il concetto di orbitale al
       modello atomico; descrivere le regole di riempimento degli orbitali; disegnare le strutture
       elettroniche dei principali elementi.
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2- I LEGAMI CHIMICI E LE LORO CARATTERISTICHE ENERGETICHE: Definire
      l’energia cinetica e potenziale delle particelle costituenti un corpo; Distinguere e confrontare
      i diversi legami chimici (ionico, covalente, covalente di coordinazione, metallico); Stabilire
      in base alla configurazione elettronica esterna il numero dei legami che un atomo può
      formare; Definire la natura di un legame sulla base della differenza di elettronegatività;
      Descrivere la formazione di un legame in termini energetici; Prevedere, in base alla
      posizione occupata nella tavola periodica, il tipo di legame che si può formare tra due atomi.

   3- DAI LEGAMI ALLA FORMA DELLE MOLECOLE: Conoscere i criteri a cui attenersi
      nello scrivere la struttura di Lewis di composti molecolari e di ioni poliatomici;
      Comprendere il concetto di risonanza; Prevedere, in base alla teoria VSEPR, la geometria di
      semplici molecole; Acquisire la relazione fra geometria e polarità delle molecole.

   4- LA TEORIA SULLA FORMAZIONE DEI LEGAMI CHIMICI: Spiegare la teoria del
      legame di valenza (V.B.); Conoscere i diversi tipi di ibridazione degli orbitali atomici;
      Comprendere i fondamenti della teoria dell’orbitale molecolare (MO).

   5- CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA DEI COMPOSTI CHIMICI: Classificare le
      principali categorie di composti inorganici in binari/ternari, ionici/molecolari; Raggruppare
      gli ossidi per composizione e comportamento chimico; Raggruppare gli idruri per
      composizione e comportamento chimico; Classificare i composti ternari per composizione e
      comportamento chimico; Conoscere le regole della nomenclatura tradizionale e dei sistemi
      Stock e IUPAC; Applicare le regole di nomenclatura per assegnare il nome ai composti
      inorganici e viceversa; scrivere le formule di semplici composti chimici; scrivere la formula
      di Sali ternari.

Secondo quadrimestre: dal 07/01/20 al 06/06/20 (Chimica e Scienze della Terra)

Competenze

   6- LE SOLUZIONI: Interpretare i processi di dissoluzione in base alle forze intermolecolari
      che si possono stabilire tra le particelle di soluto e di solvente; Organizzare dati e applicare il
      concetto di concentrazione e di proprietà colligative; Leggere diagrammi di solubilità
      (solubilità/temperatura; solubilità/pressione); Prevedere la miscibilità di due sostanze;
      Comprendere le proprietà colligative delle soluzioni; Comprendere l’influenza della
      temperatura e della pressione sulla solubilità.

   7- REAZIONI TRA IONI IN SOLUZIONE ACQUOSA: Conoscere i vari tipi di reazioni
      chimiche; Individuare le reazioni di doppio scambio in cui si forma un precipitato;
      Riconoscere una reazione di neutralizzazione; Interpretare un’equazione chimica in termini
      di quantità di sostanza; Mettere in relazione la forza di un acido o di una base con la
      conducibilità elettrica di una soluzione.

   8- REAZIONI CHIMICHE CON TRASFERIMENTO DI ELETTRONI: Riconoscere in una
      reazione di ossido – riduzione, l’agente che si ossida e quello che si riduce; Scrivere e
      bilanciare le equazioni redox sia in forma ionica sia in forma molecolare; Prevedere se una
      reazione redox di spostamento avviene oppure no; Individuare la maggiore o minore
      reattività di un metallo rispetto a un altro sulla base di semplici esperimenti; Distinguere il
      comportamento degli acidi ossidanti da quello degli acidi comuni; Avere consapevolezza
      della relazione tra elettronegatività e attitudine a ossidarsi di un metallo.

   9- EQUILIBRIO CHIMICO: CONCETTI GENERALI: Spiegare l’espressione dell’azione di
      massa; Comprendere che il valore di Keq di un sistema chimico non dipende dalle
      concentrazioni iniziali; Interpretare la relazione fra i valori di Keq e la temperatura;
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Determinare i valori di Keq a partire dalle concentrazioni all’equilibrio; Conoscere la
       relazione fra il valore di keq e la ricchezza in prodotti o in reagenti di una miscela di
       reazione; Comprendere che la concentrazione molare delle fasi condensate della materia è
       costante; Acquisire il significato concettuale del principio di Le Châtelier.

   10- GLI ACIDI E LE BASI: Comprendere l’evoluzione storica e concettuale delle teorie acido –
       base; Individuare il pH di una soluzione; Stabilire la forza di un acido/base, noto il valore di
       Ka/Kb; ; Scegliere la relazione opportuna per determinare il Ph; Considerare le reazioni acido-
       base come equilibri chimici fra una reazione diretta e una inversa.

   11- LE APPLICAZIONI DEGLI EQUILIBRI IN SOLUZIONE ACQUOSA; Prevedere l’effetto
       di un sale sul pH di una soluzione; Interpretare i grafici delle curve di titolazione;
       Individuare il punto equivalente di una titolazione; Interpreta la relazione tra le costanti di
       ionizzazione di acidi poliprotici e il pH delle loro soluzioni; Riconoscere che il valore di Kps
       è lo strumento per stabilire se da una soluzione si forma un precipitato.

   12- L’ELETTROCHIMICA: Comprendere che le reazioni redox spontanee possono generare
       un flusso di elettroni; Avere consapevolezza della relazione fra energia libera e potenziale
       standard di una pila; Conoscere i fattori da cui dipende il valore della differenza di
       potenziale agli elettrodi di una pila; Collegare la posizione di una specie chimica, nella
       tabella dei potenziali standard, alla sua capacità riducente; Stabilire confronti fra le celle
       galvaniche e le celle elettrolitiche; Comprendere l’importanza delle reazioni redox nella
       produzione di energia elettrica.

   13- LA LITOSFERA: spiegare la differenza tra un minerale e una roccia; elencare le principali
       proprietà fisiche che contraddistinguono un minerale; definire le tre classi di rocce presenti
       nella crosta terrestre in base alla loro origine e classificarle in base alla loro proprietà (ignee,
       sedimentarie e metamorfiche); comprendere che la struttura interna della Terra presenta
       strati di diversa composizione e densità; descrivere le caratteristiche della crosta, del
       mantello e del nucleo; acquisire informazioni sulle cause e sulle tipologie dei terremoti;
       comprendere la differenza tra la scala Mercalli e la scala Richter; acquisire informazioni
       sulla struttura di un vulcano e sulle diverse tipologie di materiali da esso prodotti; mettere in
       relazione i fenomeni vulcanici e sismici in Italia con la configurazione geologica del nostro
       paese.

Metodologia: Strategie educative, strumenti e tecniche di lavoro, attività di laboratorio,
attività di progetto.

METODOLOGIA

Per quanto riguarda le strategie educative, si vuol far maturare negli studenti una responsabilità
sempre maggiore verso se stessi e i propri compagni, promuovendo la motivazione alla conoscenza
e alla condivisione delle regole della classe. Il tempo della lezione è prezioso, pertanto l'attenzione e
la partecipazione devono essere sempre presenti. I ragazzi devono imparare a giudicare le proprie
prestazioni con obbiettività per poterle potenziare. Si vogliono inoltre migliorare le capacità di
dialogare e di essere protagonisti del proprio apprendere.
Per quanto riguarda le tecniche di lavoro in classe, mediante lezioni frontali saranno introdotti i
vari argomenti, sottolineando i fatti e i fenomeni propri della disciplina, osservati e interpretati dagli
scienziati fino a definire ipotesi verificate sperimentalmente.
Il libro di testo sarà seguito piuttosto fedelmente nella sua strutturazione in moduli comprensivi di
alcune unità didattiche, stimolando gli studenti dopo ogni lezione, a svolgere i test e gli esercizi di
verifica presenti al termine di ogni unità, per una autovalutazione già indicativa di una sufficiente
acquisizione delle conoscenze di base di ogni modulo.
Ad ogni lezione, prima di introdurre nuovi argomenti, dedicheremo parte del tempo alla correzione
degli esercizi svolti a casa, alla richiesta di chiarimenti e alla interpretazione di figure, diagrammi e
tabelle, onde evitare la monotonia e il monologo dell’insegnante, volendo rendere più attiva la
partecipazione degli studenti al lavoro in classe.
Per quanto riguarda gli strumenti, una risorsa che la scuola offre è il laboratorio di Scienze che si
avvale della collaborazione di un Tecnico di Laboratorio chimico e biologico. La classe potrà farvi
visita almeno una volta alla settimana per svolgere esperienze pratiche di osservazione con il
microscopio o di altro tipo, inerenti ad alcuni argomenti del programma scolastico. Le esperienze
dovranno essere oggetto di relazione che tenga conto dei materiali e dei procedimenti usati, nonché
dei risultati. Tali relazioni dovranno essere compilate dagli studenti, eventualmente complete anche
di grafici e disegni durante il loro compito a casa e potranno essere richieste durante le verifiche
orali; se ne terrà quindi conto nella valutazione complessiva.
È inoltre disponibile la Lavagna Interattiva Multimediale della classe, per visionare filmati di
approfondimento e discussione delle diverse lezioni sugli argomenti attinenti ai contenuti di
quest’anno.
In relazione alle attività di progetto, il Consiglio di Classe ha approvato il progetto “salute e
donazione” in collaborazione con l’AIDO.

LIBRI DI TESTO:

E. Brady, Senese, Pignocchino, “chimica blu – dal legame chimico all’elettrochimica”, Zanichelli
editore.

C. Pignocchini Feyles, “ST plus, scienze della terra”, SEI editore.

Strumenti e metodologie per la valutazione delle conoscenze e delle abilità e per il giudizio di
competenza.

In seguito alla riunione del Dipartimento di Scienze, tenendo conto dell’autonomia didattica di
ciascun docente, è stato concordato quanto segue:

Per quanto riguarda le verifiche esse saranno sia orali che scritte anche se il voto sarà unico, poiché
il voto non deve essere espressione delle sole conoscenze, ma anche delle abilità e delle
competenze. In qualche modo tutte le attività previste devono essere valutate e concorrere al voto
finale, comprese le attività di laboratorio, nonostante non prevedano una specifica voce per questo.

Le verifiche scritte saranno di tipo misto: frasi da completare, scelta multipla, vero o falso, trova
l'errore e sostituiscilo con il termine giusto, domande aperte che implichino capacità di analisi e/o di
sintesi, esercizi e problemi (soprattutto per chimica) completamento di tabelle, riconoscere le parti
di una immagine, domande sulle attività di laboratorio. Le verifiche scritte saranno almeno una nel
primo quadrimestre e almeno due nel secondo quadrimestre su tutti gli argomenti trattati in quel
lasso di tempo.

Se necessario si ritireranno i telefonini, e si attuerà un'attenta vigilanza onde ottenere valutazioni
che siano veritiere. Eventualmente si daranno verifiche diverse per la fila A e la fila B.
Le verifiche orali saranno almeno due per quadrimestre. Ogni verifica non positiva richiede uno
studio personale aggiuntivo per poter recuperare (recupero in itinere).

Ogni sezione del programma dovrebbe avere una valutazione finale positiva; inoltre per avere la
sufficienza in pagella occorre che la media dei voti sia maggiore o uguale a 5,65 (possibilmente con
tutte le sezioni positive).

A studenti con scarsi risultati occorrerà qualche verifica in più per corrispondere alle richieste che
gli insegnanti stanno avanzando (esempio: se si ottiene voto 2 nel compito, rimediato poi con voto 6
all’orale, la media aritmetica su quella particolare sezione del programma è 4. lo studente
dovrà farsi interrogare una volta in più anche su ciò che si sta facendo nell'ultimo periodo per alzare
la media).

Gli insuccessi nelle verifiche strutturate, per le quali la valutazione è più oggettiva (realizzare
almeno il 60% del punteggio previsto) non determinano a priori l'insuccesso finale, perché si può
recuperare con le verifiche orali; è tuttavia necessario definire la sufficienza nelle verifiche orali: lo
studente conosce l'argomento anche se usa un linguaggio semplice, non fa errori nella descrizione di
cose o fenomeni, fa affermazioni semplici e sensate, non cade in contraddizione, ed è abbastanza
autonomo nell'esporre un argomento, anche se a volte deve essere guidato.

Se la valutazione finale del primo quadrimestre risulta insufficiente, questa dovrà essere recuperata
tramite verifica orale nel corso del secondo quadrimestre. Il voto conseguito farà media con quelli
del secondo quadrimestre e concorrerà alla valutazione finale.

Se è fisiologico che nel secondo quadrimestre si cerchi di migliorare il profitto e perciò dal voto 6 si
passi al voto 7, e dal voto 7 si passi al voto 8, è meno trasparente che dal voto 6 si passi al voto 8. In
questo caso lo studente è invitato ad approfondire meglio la sezione del programma svolto nel
primo quadrimestre su cui ha conseguito la valutazione più bassa; anche in questo caso il voto
conseguito concorre al voto finale.

A motivo della mia condizione di non vedente, dichiaro che nel corso dell’anno scolastico, per la
vigilanza nella classe durante le prove scritte e orali, e per la compilazione del registro elettronico,
sarò assistito da un volontario in accordo con il Dirigente Scolastico e in conformità con l’art. 61
della Legge 270 del 20/05/1982.
Attività di supporto ed integrazione. Iniziative di recupero.

In riferimento alle iniziative di recupero, le frequenti verifiche permetteranno di monitorare
tempestivamente eventuali carenze nella preparazione degli alunni; in tale evenienza si solleciterà lo
studente a un lavoro personale più intenso, che gli consenta di porre rimedio alle lacune dimostrate.
Si tratterà quindi di un recupero da effettuarsi in itinere.

SAVIGNANO S/R 30/10/2019
                                                                                   L’INSEGNANTE
                                                                                       Bianchi Loris
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