Andiamo insieme... RISPETTO PER LE SENSIBILITA' ALTRUI - FairPlay4U
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È il nostro turno, Stella il Rispetto e Violetta! per le Sensibilità Altrui Pensate che sia normale essere indifferenti ai com- pagni che hanno una DIFFICOLTÀ FISICA o COGNITIVA? Allora sbagliate di grosso! In questi casi ci vuole una sensibilità maggiore e il vostro ruolo diventa importante. Provate ad immaginare i loro sen- timenti…! Dovete essere così bravi da trasformare le diversità in normalità, facendo sentire questi compagni uno di voi, senza far loro pesare eventuali limiti. Vedrete che ogni AZIONE, ogni SORRISO, ogni PAROLA, ogni GESTO che farete per assistere questi vostri compagni vi farà sentire molto meglio e ogni giorno sarà migliore anche per voi! ! LE DIVERSITA’ SONO BELLE PERCHE’ VI INTEGRANO E VI COMPLETANO. 2
il Rispetto per le Sensibilità Altrui NON SIAMO SOLI IN QUESTO MONDO E CI RISPETTIAMO Vi sarete resi conto che ogni uomo o donna è diverso dall’altro: non solo per il colore della pelle o per la religione ma anche per la tinta dei capelli, per un fisico diverso, per idee differenti, per gusti e preferenze a volte anche curiose. Prendete ad esempio la vostra classe. C’è un compagno uguale a voi, che vi somiglia come una goccia d’acqua, che ha le stesse idee, al qua- le piacciono le stesse cose che interessano a voi? Certo magari avete qualcosa o molto in comune... ma siete comun- que DIVERSI! Queste diversità però non vi impediscono di STARE INSIEME, di giocare, di andare d'accordo, di aiutarvi l’uno con l’altro a fare i compiti. Anzi, rafforzano la vostra AMICIZIA! 3
il Rispetto per le Sensibilità Altrui LE DIVERSITÀ VANNO RISPETTATE. Questo significa che voi rispettate le diverse sensibilità dei vostri compa- gni, le accettate e non pretendete che la pensino come voi. Questo è molto bello, perché ognuno è LIBERO di pensarla come vuole, di credere in un Dio diverso da quello in cui credono gli altri senza che que- sto possa limitare la convivenza. Lo stesso vale per il colore della pelle e le mille altre sfumature che ci distinguono uno dall’altro. Succede, alle volte, che alcuni compagni non possano camminare, non vedano o non sentano bene, ci mettano più tempo a capire le cose. Ecco, in questi casi ci vuole una SENSIBILITÀ MAGGIORE, dovete impegnarvi nel COINVOLGERLI e farli sentire sempre a loro agio.. Questo renderà felici anche voi. Attività Immagina 5 azioni gentili che potresti fare nei confronti di un compagno disabile che sta nella tua classe o nella tua scuola. CONFRONTALE CON QUELLE PENSATE DAGLI ALTRI COMPAGNI 4
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Un po’ di Storia del Calcio... In Italia il Fascismo raggiunge il massimo consenso negli anni ’30 ed i suoi simboli sono dappertutto, anche sulla maglia della Nazionale di calcio, accanto alla croce sabauda, stemma di Casa Savoia, cioè del RE D’ITALIA. In questo periodo lo sport, ed il calcio in particolare, si sviluppano enormemente. Vengono costruiti oltre 2500 stadi, con palestre e piste di atletica. L’Italia ottiene importanti successi nell’atletica leggera, nella scherma, nel cicli- smo, nell’automobilismo e nel pugilato con PRIMO CARNERA che conquista, nel 1933, il titolo mondiale dei pesi massimi. Nel 1930 prende vita il primo CAMPIONATO DEL MONDO di calcio che si svolge in Uruguay con la vittoria dei padroni di casa. Nel 1934, invece, è l’Italia ad organizzare e vincere la seconda edizione del Mondiale, bissando il successo nel Mondiale del 1938 in Francia, alle soglie della guerra. È il periodo d’oro del calcio italiano, che vincerà anche un’Olimpiade a Berlino nel 1936 e due Coppe Internazionali nel 1930 e 1935. 5
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Un po’ di Storia del Calcio... Lo scoppio della SECONDA GUERRA MONDIALE, nel 1939, determinò la sospensione di tutte le attività sportive internazionali, compresi i giochi olimpici che si sarebbero dovuti disputare nel 1940 a Tokio. Sono momenti difficili. L’Italia, inizialmente si dichiara neutrale ma Il 10 giugno del 1940 entra in guerra al fianco della Germania contro gli Alleati. È una guerra terribile che coinvolse tante nazioni, tra cui America e Giappone, assumendo una dimensione MONDIALE. Il campionato di calcio - almeno fino al 1943 - era continuato regolarmente per dare agli italiani una sensazione di normalità, nonostante i continui bombardamenti. In quegli anni di guerra divennero Campioni d’Italia il Bologna (1940-41); per la prima volta una squadra del centro Italia, la Roma (1941-42) e il Torino (1942-43). L’8 settembre del 1943 viene annunciato l’ARMISTIZIO CON GLI ALLEATI anglo-americani e segue la fuga del Re Vittorio Emanuele III nel sud Italia, che lascia il Paese allo sbando. La guerra termina nel 1945. L’Europa è sommersa dalle macerie, ma c’è una grande voglia di ricominciare. 6
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Un po’ di Storia del Calcio... Alla fine si conteranno oltre 68 milioni di vittime, 50 milioni di feriti e mutilati tra militari e popolazione civile. Ma tra i problemi principali vi fu anche quello dell’inserimento delle PERSONE DISABILI nella vita normale. Lo sport, in questo, ebbe un ruolo determinate grazie a SIR LUDWIG GUTTMAN, un neurochirurgo inglese, responsabile di un centro di riabilitazione motoria di Stoke Mandeville, che divenne operativo nel 1946. Qui arrivarono i primi soldati britannici con lesioni di guerra. Guttman ebbe il merito di introdurre la pratica sportiva tra chi aveva una qualsiasi disabilità, come strumento di recupero sia fisico che mentale. Nel 1948, parallelamente alle Olimpiadi di Londra, ebbero inizio i primi GIOCHI DI STOKE MANDEVILLE. Anche l’Italia ha un ruolo importante. Infatti nel 1958, GUTTMAN insieme ad ANTONIO MAGLIO - Direttore del Centro Spinale di Roma - decidono di portare i Giochi a Roma disputandoli alla fine delle Olimpiadi. Grazie alla loro idea, l’8 settembre 1960 si aprirà a Roma la PRIMA PARALIMPIADE allo stadio dell’Acquacetosa, con la partecipazione di 400 atleti invalidi di 23 nazioni, rappresentanti i 5 continenti. 7
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Un calcio alle DISCRIMINAZIONI .. . NEL TEMPO IL CALCIO TRADIZIONALE SI È EVOLUTO e si è adattato anche alle esigenze delle persone che hanno delle invalidità fisiche. La varietà giocata dai SORDI è probabilmente quella con la più lunga storia alle spalle. Poi si sono aggiunte altre due versioni, giocate dai NON VEDENTI e dai CEREBROLESI, che sono divenute discipline paralimpiche. Infine esiste il calcio SU CARROZZINA che sta avendo sempre più successo nelle nazioni occidentali. L’ingegno e la fantasia umana hanno fatto in modo che delle limitazioni fisiche non costituissero un limite alla pratica del calcio. La sordità non è un grosso ostacolo per un calciatore: molti sono diventati dei veri fuoriclasse dei Campionati regolari, come Cliff Bastin dell’Arsenal (Inghilterra) e Rodney Marsh del Manchester City (Inghilterra). Il calcio su carrozzina nacque in Francia nel 1970, si gioca su un campo di calcio regolare ed è consentito utilizzare qualsiasi tipo di sedia a rotelle, anche se la maggior parte degli atleti usano quella a trazione elettrica. 8
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Nelle partite dei non vedenti la palla ha una circonferenza di 60-62 cm e contiene al suo interno un sistema sonoro. Inoltre tutti i giocatori tranne i portieri devono coprire gli occhi indossando delle mascherine e gli incontri sono arbitrati da 3 arbitri ufficiali ed un giudice centrocampista. 9
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Chi è una persona DISABILE INNANZITUTTO È UNA PERSONA, CHE COME TE HA SENTIMENTI E PROVA EMOZIONI. È una persona che sotto alcuni aspetti ha ABILITÀ DIVERSE DALLE TUE (ad esempio fisiche, mentali o sensoriali). Ricorda, però, che spesso persone meno abili a fare alcune cose, com- pensano le loro difficoltà sviluppando altre capacità, in maniera superiore alla norma. FACCIAMO QUALCHE ESEMPIO. Le persone cieche, spesso, sentono benissimo, molto più di te. E sanno muoversi al buio con molta più disinvoltura di chiunque altro. Ci sono altre persone che, non potendo parlare, per comunicare hanno imparato ad utilizzare la scrittura in maniera fantastica! Pensa poi a quanti atleti ci sono – bravissimi - che dopo anni di allena- mento riescono a disputare le Paralimpiadi! 10
il Rispetto per le Sensibilità t i v i t à Altrui Le At PROVA A RIFLETTERE. NEI PANNI DELL’ALTRO. Sei a scuola e vuoi dire ai tuoi compagni che ti piace giocare a pallone (così come piace a loro) e che il fine settimana in città ci sarà una partita allo stadio. Ti piacerebbe andarla a vedere insieme a loro. Attenzione però! Devi provare a farlo senza parlare, senza scrivere e senza disegnare. 11
il Rispetto per le Sensibilità Altrui forse non tutti sanno... LA DISLESSIA? LO SAI CHE… Albert Einstein era dislessico? E già, aveva difficoltà a leggere e a ricordare quello che leggeva, ma questo non significava che fosse poco intelligente. Anzi! E’ stato un grande scienziato ed ha scoperto la teoria della relatività! Anche Leonardo Da Vinci era dislessico eppure ha dipinto una delle più belle opere d’arte al mondo: la Gioconda. L’hai mai vista? E’ un quadro esposto al Museo del Louvre. Sai in quale città si trova il Louvre? Anche autori come Agatha Christie ed Hans Andersen erano dislessici. Così come colui che inventò Topolino, Paperino e creò l’impero dei cartoni animati: il grande Walt Disney! “Non camminare dietro di me, potrei non guidarti. Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Cammina accanto a me e sii mio amico.” Albert Camus - Scrittore e filosofo, francese, nato in Algeria, Premio Nobel per la lettera- tura nel 1957. 12
HAI CAPITO, ALLORA? «Se consideri la dislessia un dono, non c’è limite a quello che puoi fare». 13
il Rispetto per le Sensibilità Altrui Quando l’amiciz supera le barrieia del RAZZISMO... re JESSE OWENS E LUZ LONG Le Olimpiadi di Berlino del 1936 erano Protagonisti furono Jesse Owens, nero state pianificate fin nei minimi dettagli dal americano e LUDWIG LONG, tedesco, che governo al potere - che era molto razzista incarnava l’immagine dell’atleta ariano: - per esaltare l’immagine del nazismo e alto, biondo, prestante, carnagione chiara della razza ariana. e occhi azzurri. Le quattro medaglie d’oro vinte da JESSE Il tedesco Long, era un campione e ave- OWENS, atleta di colore, rappresentarono va già superato il record olimpico di 7,73 uno schiaffo al regime Nazista e al suo metri per due volte consecutive nel salto capo, Adolf Hitler! in lungo. Il suo trionfo appariva scontato. Infatti il 3 agosto Owens vinse i 100 I primi due salti di Owens furo- metri, il 4 agosto il salto in lungo, no dichiarati nulli dalla giu- il 5 agosto i 200 metri e il 9 ria per aver calpestato la agosto la staffetta 4X1000. riga, quindi era a ri- schio di eliminazione. Ma proprio in questo Long, allora (con ambiente maturò grande sportività) una delle più belle consigliò all’av- storie di amicizia versario il punto che lo sport ricor- di stacco ideale di e che superò le p e r e f fe t t u a re barriere del raz- un salto valido, zismo. indicandolo con un fazzoletto bian- co posato ac- canto alla pedana. 14
Owens con questo aiuto non solo si qualificò per la finale, ma superò lo stesso Long saltando ben 8.60 m con- tro i 7.87 del tedesco. Vincendo così la medaglia d’oro. Questo atteggiamento fece infuriare Hitler che si rifiutò di stringere la mano ad Owens. L’amicizia fra Owens e Long continuò attraverso le lettere, anche durante la guerra che coinvolse Germania e Ame- rica su fronti opposti. In una delle ultime lettere scritte ad Owens, Ludwig diceva «Dopo la guerra, va’ in Germania, ritrova mio figlio e parlagli di suo padre. Parlagli dell’epoca in cui la guerra non ci separava e digli che le cose possono essere diverse fra gli uomini su questa terra. Tuo fratello, Ludwig». Long fu ferito gravemente a Gela il 10 luglio 1943: morirà dopo quattro giorni di agonia in un ospedale da campo. Aveva solo trent’anni. 15
il Rispetto per le Sensibilità Altrui tti i Tuoi Diri Art. 19 - Nessuno dovrebbe farti del male in nes- sun modo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze. Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male. Art. 20 - Se non hai genitori, o se vivere con i tuoi genitori è pericoloso per te, hai il diritto di essere protetto ed aiutato in modo speciale. Art. 22 - Se sei un rifugiato (cioè se devi lasciare la tua nazione perché viverci sarebbe pericoloso per te) hai il diritto di essere protetto e aiutato in modo speciale. Art. 23 - Se sei un disabile, fisico o psichico, hai di- ritto a cure speciali e ad un’istruzione speciale, che ti permettano di crescere come gli altri bambini. Art. 34 - Hai il diritto di essere protetto dagli abusi sessuali. Ciò significa che nessuno può fare nulla al tuo corpo contro la tua volontà; per esempio, nessuno può toccarti o scattarti foto o farti dire cose che non vuoi dire. 16
tti i Tuoi Diri Art. 12 - Quando degli adulti prendono una decisione che ti riguarda in qualsiasi maniera, hai il diritto di esprimere la tua opinione e gli adulti devono prenderti sul serio. 17
il Rispetto per le Sensibilità t i v it à Altrui Le A t IL TEST DELL’AMICIZIA. Scopri se i tuoi amici hanno gli stessi tuoi colori dell’amicizia. Crea il tuo personale quadro dell’amicizia. Ad ogni gesto di amicizia corrisponde un colore. Scegli le parole che per te sono più importanti per dimostrare amici- zia ad un tuo compagno e componi il tuo quadro usando i colori corrispondenti. Puoi scegliere al massimo 5 parole ed inserire il colore corrispondente nel riquadro a tuo piacere quante volte vuoi, a seconda dell’importanza che per te hanno i gesti di amicizia corrispondenti. Una volta colorati tutti i quadratini, confronta il tuo quadro con quello dei tuoi amici e scopri se la vostra amicizia è sulla stessa linea….di colore. Abbraccio Protezione Aiuto Fedeltà Risata Gioco e feste Educazione Compagnia 18
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI. Nessuno escluso – Comitato per l’UNICEF Onlus 2005; Calcio Il libro completo – De Agostini 2014; 19 Mondiali di calcio – Rizzoli 2014. CREDITS. Sceneggiatura illustrazioni: Massimiliano Grotti - Disegni: Giancarlo Caracuzzo, Frelly , Mirko Milone - Colore: Flavia Caracuzzo, Veronica Frizzo, Flavia Piacentini. Testi storici: Mauro Grimaldi. Testi: Manuela Trombetta Supervisione: Comitato Nazionale Italiano Fair Play. Un progetto Galatea Comunicazione srl.
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