Intervento di Massimo Bucci "Future Job" Follonica sabato 21 maggio 2005

Pagina creata da Angelo Garofalo
 
CONTINUA A LEGGERE
Intervento di Massimo Bucci “Future Job”

                      Follonica sabato 21 maggio 2005

“Ritengo importantissimo questo appuntamento in quanto siamo ad un crocevia vitale per
tutto il sistema economico del territorio ed il mio contributo spero sia utile per
comprendere cosa fare da oggi per fare emergere e sviluppare il sistema impresa.

Vorrei fare una premessa sui caratteri fondanti del tempo che stiamo vivendo, la loro
interpretazione è vitale.

Stiamo vivendo una rivoluzione, sembrava una rivoluzione tecnologica fatta da Internet. In
realtà abbiamo capito molto presto che è almeno una rivoluzione economica e che può
avere un paragone solamente con la rivoluzione industriale: il tutto accade ad una velocità
finora inconsueta. La rivoluzione industriale si basava sulla cumulazione precedente del
capitale, della ricchezza e per questo l'hanno potuta fare dei ricchi, questa rivoluzione
sembra che sia in mano a chi i soldi non ce li ha ancora; è una rivoluzione che sembra
un'opportunità per tutti. Mentre l'economia che abbiamo conosciuto fino ad oggi si basava
sui classici valori, del tempo, del luogo, della massa, dei beni fisici, questa si basa invece
non sul tempo ma sulla velocità, non più sul luogo, sullo spazio fisico, ma sulla
connettività, la capacità di essere collegati, non più sui capannoni, non più sulle banche,
non più sulle grandi attrezzature fisiche ma sui valori intangibili.

Innanzitutto l'intelligenza, la fantasia, il talento, la libertà e il coraggio di seguire le proprie
aspirazioni, è la libertà di mantenere la propria intelligenza saldamente ancorata a degli
obiettivi che sono personali, che sono quelli che hanno fatto muovere i primi passi
dell'azione di ognuno di noi. Per altro questa rivoluzione ha una cosa di molto importante,
si basa sui valori dell'uomo giovane, è la prima volta che i giovani hanno una così grande
importanza nella organizzazione delle nuove imprese. Questa è la rivoluzione dei giovani,
vediamo delle cose sorprendenti delle società che sono importantissime e sono in mano a
dei ragazzi che hanno meno di trent'anni; società dove l'età media è sotto i 25 anni e che
stanno facendo delle cose fantastiche, l'uomo, il talento, l'intelligenza, la libertà, il
coraggio, l'uomo giovane.

                                                                                                  1
Internet è' la manna dal cielo per tutti noi che viviamo ritardi nello sviluppo economico,
ma fortunatamente questa economia se ne frega del tempo gli basta la velocità, non gli
importa se sono in ritardo sono talmente veloci che il ritardo lo superano di un balzo.

Quale è il problema del nostro territorio, la perifericità? Ma non esiste la perifericità in
Internet, se ne frega l'Internet della perifericità, non c'è nord e non c'è sud di Internet.

Quale è l'altro problema di Internet       nel nostro territorio? La mancanza di capitali? Ci
domandiamo oggi con quali credenziali possiamo offrire delle infrastrutture idonee alla
crescita delle imprese? Perché un’impresa dovrebbe investire qui i suoi capitali?

Le risorse pubbliche che la comunità        cerca di recuperare non bastano mai, finiscono
spesso per essere sciupate, perché manca alla base un progetto integrato di sviluppo
territoriale e questo carattere inibisce i potenziali investimenti che non ci vedono attraenti
e fondamentalmente credibili proprio perché stiamo ragionando con la logica della old
economy: capitali, gruppi di potere, lobbie economiche a cui affidiamo di fatto il nostro
futuro. Ma il nostro territorio ha bisogno di svincolarsi da questo atteggiamento, e per
questo siccome l'economia della rete se ne frega dei capitali, dobbiamo puntare con
decisione su altre cose: sui valori intangibili, l'intelligenza, i talenti presenti, l’investimento
sulle nuove generazioni. L'intelligenza fortunatamente non è riservata tutta al nord e alla
provincia di Milano.

La cosa strana è che questa che partiva per essere una rivoluzione tecnologica non è
nemmeno solamente una rivoluzione dell'economia ma la rivoluzione della società.

Forse stiamo andando incontro a quel tipo di società che abbiamo sperato, che hanno
sperato i miei genitori, una società orizzontale dove le classi esistono, ma ne esistono
molto poche e quando esistono sono classi legate alla conoscenza, non sono più classi
legate a ricchezze precedentemente accumulate.

                                                                                                 2
Vorrei dire un'altra cosa sulle società nate e cresciute su internt, oggi queste società in
italia sono delle bande di giovani, delle bande di talenti che è vero che si mettono assieme
con il desiderio di fare soldi tanti anche velocemente, ed è vero che si mettono assieme
per il desiderio del profitto, però non si mettono assieme solo per quello, hanno bisogno di
un valore fondante maggiore, hanno bisogno qualche volta per la sfida intellettuale di
scocciare una società più grande, qualche volta per l'orgoglio di crescere e fare impresa.

Hanno bisogno comunque di un valore fondante, sicuramente il valore fondante della mia
società è proprio questo l'orgoglio di stare in Maremma, lavorare da qui ed è per questo
che molte aziende qui di noi credono in questo.

Internet appartiene liberamente a tutti, a tutti quelli che lo vogliono utilizzare, questa
macchina fantastica per produrre ricchezza, per produrre reddito, per produrre lavoro,
soddisfazione; appartiene a tutti ed è lì pronta per tutti quelli che la vogliano cogliere e
utilizzare.

E’ il momento di investire sulle risorse umane esistenti, ma soprattutto rivolgersi ai giovani
del nostro territorio in modo nuovo, il nostro vero patrimonio. Un esercito di persone che
rantola a casa dei propri genitori oltre i 30 anni alla ricerca di un qualsiasi occupazione,
senza convinzione, soddisfazione con l’orizzonte di vita annebbiato.

E-government, Società dell'informazione, informatica, biotecnologie, ricerca e sviluppo in
campo ambientale ed agroalimentare: la tecnologia al nostro servizio.

Puntare sull'innovazione tecnologica significa garantire al territorio nuove prospettive di
sviluppo. Se si vogliono superare i limiti territoriali e aprirsi a una dimensione
internazionale, se si vuole evitare che la maremma resti indietro rispetto agli altri paesi,
rinunciando a nuove opportunità di sviluppo economico, di crescita occupazionale, sociale
e culturale.

                                                                                               3
La Scommessa
                                     T                          T

Agli enti pubblici deve essere affidato il compito di sostenere e incentivare la diffusione e
l'uso di nuove tecnologie. Per due ragioni, principalmente. Per garantire capacità
organizzativa ed efficienza all'amministrazione , che oggi è ancora limitata da problemi
strutturali e vincoli burocratici tali da rallentare e condizionare l'attività.
Una comunità "leggera", che voglia interagire con tutti gli interlocutori del territorio dalla
singola impresa al singolo cittadino - ha bisogno della tecnologia per assicurare stesse
opportunità di sviluppo economico, sociale, culturale, e, ovviamente tecnologico.

L'innovazione informatica e telematica consente di programmare, controllare, valutare con
strumenti efficaci il lavoro all'interno dell'amministrazione, con il risultato di agevolare il
raggiungimento degli obiettivi fissati.

Da una parte, quindi, una presenza più radicata dell’ente sul territorio e la capacità di
dialogare con il cittadino, le imprese, le altre amministrazioni, dando servizi e informazioni
utili per incentivare lo sviluppo.

Dall'altra, un maggiore impegno dell'amministrazione a far partecipare tutti i cittadini a
questo percorso di crescita, attraverso l'alfabetizzazione informatica e un maggiore
coinvolgimento.
Quali potranno essere gli effetti di una tale riforma dell'essere e del fare dipende dalla
capacità della Politica di interpretarne e guidarne la direzione, perché il cambiamento
possa assumere connotazione positiva e utile al miglioramento della qualità della vita.
E' evidente che le misure amministrative sul settore tecnologico non sono semplici
politiche di settore ma, per gli aspetti coinvolti, diventano politiche economiche e politiche
sociali.

Meritano, al riguardo, particolare attenzione la formazione e la formazione di alto livello.
La misurazione del valore non si riferisce più ai parametri tradizionali ma deriva dal tasso
di conoscenza e formazione intrinseco.

                                                                                                  4
T   L’Ambiente dove viviamo

Viviamo       una        pressione      nuova             ed     un    rischio       definitivo       che     è      quello     di
considerare         l'ambiente         come          il        cassetto       da     cui     prendere         i     soldi     per
consumare       definitivamente           lo    stesso           e    per     risolvere      il    problema         contingente
della    nostra      vita,      di    oggi,     di        questi      anni,    fino    a      quando        l'ambiente        non
sarà definitivamente consumato.

L'ambiente non può più essere visto come uno dei tanti ostacoli che ogni
tanto    ci   capitano          nel    mondo          degli       affari,     ma     deve         essere    visto     come      la
risorsa importantissima e che va vista nel suo insieme, nella sua interezza.

Non      abbiamo           ancora       accettato               che    nell'organizzazione            delle       imprese        il
limite    della          massimizzazione             del        profitto      deve         essere        quello     dell'utilizzo
sbagliato e del consumo dell'ambiente . Una impresa non deve massimizzare il profitto
senza     considerare            che     c'è         una         risorsa      ambientale           che      ha      la      stessa
importanza,         lo    stesso       valore    e         la     stessa      necessità       di     rispetto       del     valore
umano.

L'innovazione che diventa tecnologia si esplicita in reale rivoluzione culturale e, insieme, in
crescita economica e nuovo benessere se si guidano i processi in corso, se si governano e
non si subiscono.
Compito della comunità dovrà essere innanzitutto quello di divenire promotrice di un
nuova filosofia dello sviluppo, chiarendo che alla base di una sana crescita economica vi
sono professionalità certe e non improvvisate a cui seguono comportamenti etici paralleli.

Un sistema di sviluppo orizzontale deve prevedere la tutela della memoria e delle
conoscenze, abbiamo l’opportunità di invertire la tendenza che vede la nostra società
espellere dal sistema produttivo tutti gli ultracinquantenni schiacciati da una filosofia
competitiva il cui ciclo è ormai a tutti evidente suicida e perdente.

                                                                                                                                5
Qualcosa da fare adesso
Partendo dalle risorse economiche e dalle conoscenze esistenti nel territorio si può iniziare
a tracciare un percorso che contenga due elementi:

                                       • territorio
                          • condivisione del progetto

Per governare i processi c’è necessità di realizzare nel nostro territorio nel
breve periodo azioni guida legate ai seguenti punti:

   1. creazione da parte degli Enti Pubblici di un Consorzio di Promozione per la
                                                       T

      realizzazione di un Polo tecnologico territoriale che abbia lo scopo di creare i
                                                 T                       T

      presupposti per la crescita di competitività sul mercato delle piccole e medie
      imprese attraverso l’integrazione tra le esigenze innovative delle stesse e l’offerta di
      conoscenze tecnologiche provenienti dai centri di eccellenza e dal sistema della
      ricerca;

   2. Insediamento, in un’unica sede idonea e dedicata, che consenta di raggiungere
      crescenti economie di scala per la gestione dei servizi, sia quelli di struttura che
      quelli a valore aggiunto e favorisca la collaborazione e la cooperazione tra Polo e
      imprese e tra le imprese stesse;

   3. Gli Enti Pubblici coinvolti nel processo dovranno affidare al Consorzio stesso la
      ricerca delle migliori opportunità presenti sul mercato per la realizzazione di una
      infrastruttura dati a banda larga vera carenza e passaggio obbligato per lo sviluppo
      guardando con attenzione ai sistemi Wirelees Terrestre – attualmente unica vera
      possibilità per dotare l’intero territorio di una autentica Banda Larga senza dover
      posare fibra (vedi presentazione presso il Comune di Follonica effettuata da
      Starcomsrl nel novembre 2004 agli amministratori dei Comuni di Follonica-
      Gavorrano-Scarlino);

                                                                                            6
4. Portare la Banda Larga in tutto il territorio (tutto) e dare accesso gratuito ai singoli
       cittadini;

   5. Favorire la nascita di nuove imprese dedicate alla ricerca e valorizzare quelle
       esistenti del sistema locale;

   6. Piano permanente di Formazione professionale – promuovere i poli formativi del
       territorio, creare canali con i poli universitari per la formazione a distanza;

   7. Permettere alle aziende presenti nell'area di inserirsi nei network di ricerca nazionali
       ed europei, concentrando in un'unica sede imprese che offrono competenze e
       servizi di alta qualità al terziario avanzato, creando così un laboratorio per le nuove
       tecnologie e sostenendo processi di cooperazione tra imprese, centri di ricerca e
       università;

   8. Azioni di Marketing Communication che elaborino in modo settoriale la
       presentazione del territorio come ideale location per investimenti sulla ricerca
       valorizzando    le   caratteristiche    peculiari   dell’alta   Maremma:          ambiente,
       agroalimentare, IT, industria, turismo, terziario avanzato;

La conduzione delle attività sopra proposte comporta l’assunzione di alcune regole di
approccio alla progettazione che purtroppo non vengono mai prese in considerazione
per svariati motivi:
          •   a chiusura della presente manifestazione istituire un piano di lavoro
              permanente che sia rappresentativo dei comuni della Val di Pecora che
              definisca una carta d’intenti realmente condivisa (per evitare che gli sforzi
              siano soltanto di una singola amministrazione – quando si parla di territorio è
              corretto parlare dei tre comuni);
          •   il piano di lavoro dovrà vedere in primo luogo attori economici ed expertise
              che vivono ed operano nel territorio e che mostrano interesse alla
              realizzazione di Polo Tecnologico – evitando, se possibile, di affidare questo
              compito a soggetti esterni;

                                                                                                7
•   iniziare un’opera di censimento nel territorio delle aziende operanti nei
                  campi dell’innovazione che sono i primi partner all’interno del polo
                  tecnologico;
              •   Spostare le modalità culturale di costruzione di un progetto; fino ad oggi si è
                  guardato       quanto   budget   era    disponibile   da    parte    dei   fondi
                  pubblici/Regione/Provincia/CEE e su quello si costruivano i progetti con il
                  risultato di raggiungere soltanto l’utilizzo delle risorse ed il fallimento degli
                  obiettivi . Oggi siamo in una fase così delicata che occorre prima progettare
                  “il cosa realmente occorre” per raggiungere gli obiettivi economici di
                  crescita e successivamente analizzare i costi di progetto; i più accreditati
                  responsabili di Marketing mondiale insegnano oramai anche ai sassi che le
                  idee ed i progetti che devono realizzare le idee non possono essere mediate
                  con lo scenario che ci sta di fronte: i problemi aperti in un territorio
                  rimangono tali anche se le risorse pubbliche disponibili sono inferiori a quelle
                  necessarie, ecco perché lo sforzo del territorio deve essere completo ed
                  attivare, se necessario attività di Fund Rising come il marketing insegna;

                                          Conclusioni

Il mio appello è rivolto ai nostri amministratori in primo luogo e alle forze politiche del
territorio.

Il tempo è scaduto ed è molto importante non perderne altro. La mia missione vuole
essere quella di contribuire a far crescere questa terra e la sua comunità, dare un futuro ai
bambini, una funzione ed un senso di appartenenza a chi oggi non è più inserito nei
processi produttivi.

In questi anni il lavoro mi ha portato in giro per l’italia ed ho avuto la fortuna di poter fare
esperienze professionali con grandi aziende interagendo con tutti i livelli aziendali. Sono
molto riconoscente alle aziende che mi hanno dato fiducia, ma al tempo stesso ho
compreso che la rete ci può aiutare e vincere i ritardi e consentire ad un’azienda che nasce

                                                                                                 8
nell’Alta Maremma di collocarsi nel sistema economico mondiale con la stessa semplicità
con cui un ambulante vende la sua merce nelle piazze di tutta italia.

Adesso tocca agli Amministratori che possono scegliere di creare immediatamente i
presupposti per lo sviluppo con un’azione orizzontale e dirompente, oppure restare in
attesa del classico “un nuovo governo centrale che inventi qualcosa” mentre il tempo
passa e le crisi strozzano le imprese.

Comunque vada solo noi possiamo compiere la scelta giusta, è diverso se a gestire la
nostra terra, promuoverla, accompagnarla verso il futuro siamo noi, con la nostra testa,
con la nostra cultura, con la volontà di continuare a viverci, a crescere i nostri figli,
piuttosto che qualcuno che arriva qui, magari con l'orizzonte temporale di un fondo di
investimento che ha per statuto l'obbligo di liquidare i sui fondi entro cinque anni.
Evitiamo di perdere ulteriore tempo con pratiche politiche che Robert De Niro
battezzerebbe “chiacchere e distintivo.
Vi auguro e mi auguro un buon lavoro nel territorio per una grande rivoluzione culturale”.

Massimo Bucci
Future Job sabato 21 maggio 2005

Per informazioni sul presente documento:

Massimo Bucci       Tel. 339 16.111.52
Associato FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana)
Responsabile Marketing Starcom srl Follonica Gr
maxbucci@hotmail.com

                                                                                             9
Puoi anche leggere