ANALISI DEL MERCATO DELLE VALUTE - SCENARIO PREVISTO DELLE VALUTE VERSO L'EURO - eKuota

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ANALISI DEL MERCATO DELLE VALUTE - SCENARIO PREVISTO DELLE VALUTE VERSO L'EURO - eKuota
ANALISI DEL MERCATO DELLE VALUTE
SCENARIO PREVISTO DELLE VALUTE VERSO L’EURO
                                                                      23 APRILE 2018

SOMMARIO

Le principali variazioni previste per il prossimo mese nei confronti dell’Euro
sono:

Le coperture con la maggior efficacia in caso di acquisti o incassi di valuta per il
prossimo mese sono:

Ekuota srl – Via Gobbi, 4 20136 Milano – www.ekuota.com
ANALISI DEL MERCATO DELLE VALUTE - SCENARIO PREVISTO DELLE VALUTE VERSO L'EURO - eKuota
ANALISI MENSILE VALUTE
                                                                                                           PER IL PERIODO:
                                                                                                23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

ACCURATEZZA DELLE PRECEDENTI STIME

Nel report del mese precedente, le stime di Ekuota hanno ottenuto una
accuratezza compresa tra il 96% e il 99,89%. In particolare, l’accuratezza della
previsione della Sterlina è molto alta: pari al 99,89%.

Tabella: riassunto delle previsioni dello scorso mese e dell’errore percentuale.

                          PROIEZIONI EKUOTA A   FIXING al 23/04/2018   Media Mobile 20 al   Errore %   MAPE     Accuratezza previsionale
APRILE                      1 MESE (50° perc)                             23/04/2018                                   (1-MAPE)

USD                                   1,230                1,224                  1,233       0,22%     0,33%                99,67%
GBP                                   0,870                0,876                  0,872       0,25%     0,11%                99,89%
CHF                                   1,180                1,194                  1,184       0,35%     0,48%                99,52%
JPY                                130,190             132,384                119,674         8,79%     3,27%                96,73%
AUD                                   1,610                1,601                  1,598       0,76%     0,60%                99,40%
RUB                                  72,500              75,655                 73,887        1,88%     0,91%                99,09%
TRY                                   5,100                5,017                  4,989       2,22%     1,01%                98,99%
BRL                                   4,073                4,198                  4,152       1,91%     0,64%                99,36%

Legenda: Proiezioni ekuota a 1 mese (50° perc.): la proiezione indicata nello scorso report con orizzonte al mese
successivo. Fixing: la quotazione di chiusura del giorno. Media Mobile 20: la media delle quotazioni dei 20 giorni
precedenti. Errore %: differenza percentuale tra la proiezione ekuota e la Media Mobile 20. MAPE: il rapporto tra
l’errore percentuale cumulato di periodo in periodo e il numero di periodi di riferimento; L’Accuratezza previsionale:
(1-MAPE).

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INDICE
1. PRINCIPALI INDICAZIONI OPERATIVE
2. PROIEZIONI DEI CAMBI VERSO L’EURO
3. COPERTURE CON LA MIGLIORE EFFICACIA
4. LE PERFORMANCE DA INIZIO ANNO
5. QUADRO MACROECONOMICO
6. ACCURATEZZA DELLE PRECEDENTI STIME

In questo report mensile, i modelli quantitativi di Ekuota sono stati utilizzati con i dati
aggiornati alla data indicata. L’obiettivo è fornire una visione delle tendenze delle
quotazioni dei cambi verso l’Euro e sulle indicazioni che derivano per la pianificazione
dei flussi di cassa relativi. Le proiezioni sono stime sul futuro, e quindi come tali non
devono essere intese come garanzia di risultati.

Le proiezioni Ekuota sono basate sull’analisi statistica e sulle attuali condizioni di
mercato. Gli output rilevanti nel nostro modello sono l’intervallo di prezzi previsto e le
previsioni a breve termine per il prossimo mese.

Le stime di scenario sono composte da:

   -   il 10° quantile, il prezzo al ribasso atteso per il prossimo mese;
   -   il 50°quantile, il prezzo medio atteso per il prossimo mese. Questo prezzo è un
       riferimento per fini di budgeting, non di trading;
   -   il 90° quantile, il prezzo al rialzo previsto per il prossimo mese.

Nella piattaforma di Ekuota è a disposizione un aggiornamento continuo delle stime.
E’ consigliato verificare e aggiornare tali stime con periodicità frequente e soprattutto
in occasione di eventi rilevanti per i mercati finanziari.

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1. PRINCIPALI INDICAZIONI OPERATIVE

EURO/USD
TENDENZA PREVISTA: NEUTRALE
PRECENDENTI STIME DI EKUOTA: 99,6% DI ACCURATEZZA
Le stime di Ekuota dello scorso mese prevedevano un intervallo di prezzo compreso tra
1,18 e 1,29 con una media pari a 1,23. Il cambio Euro/USD è rimasto all’interno
dell’intervallo previsto e la media a 20 giorni è risultata vicina a quella prevista (1,2327
rispetto a 1,231 prevista). La volatilità annuale è al 7% in diminuzione rispetto al mese
scorso.

L’ultimo mese è stato particolarmente impegnativo sul piano delle relazioni internazionali.
I provvedimenti dell’amministrazione USA hanno riacceso l’instabilità        sui    principali
mercati.
In primo piano, i dialoghi intercorsi tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping.
Dopo l’annuncio dell’applicazione di dazi USA a 1.300 prodotti cinesi, per un controvalore
totale di 60 miliardi di dollari (in probabile aumento fino a 100 miliardi), il leader cinese,
al forum Asiatico di Bo'ao del 10 aprile, risponde promettendo di aprire ulteriormente
l'economia del paese e di abbassare le tariffe all’importazione, migliorando inoltre la
protezione della proprietà intellettuale e supportando un ambiente più trasparente e
basato su regole precise per gli investimenti stranieri. Un discorso visto come un tentativo
di disinnescare una vertiginosa disputa commerciale con gli Stati Uniti. Questi ultimi infatti
dimostrano preoccupazione nei confronti del deficit di bilancia commerciale in crescente
aumento. Il Dipartimento del Commercio ha affermato che il divario commerciale è
aumentato dell'1,6% a $57,6 miliardi a febbraio, raggiungendo il livello più alto dall'ottobre
2008. I commenti di Xi hanno spinto i principali mercati azionari e l’indice del dollaro verso
l’alto, nella speranza di un compromesso che potrebbe evitare una guerra commerciale. Il

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                                                                    23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

portavoce del ministero del commercio cinese ha comunque tenuto a precisare che la Cina
è ben preparata a gestire gli eventuali effetti negativi della disputa commerciale
aggiungendo che “se l’obiettivo degli Stati Uniti è quello di utilizzare politiche commerciali
protezionistiche per contenere l’ascesa economica della Cina e costringerla a fare
concessioni anche a costo degli interessi delle aziende, ha sbagliato a fare i calcoli”.
Viceversa, le relazioni tra Usa e Russia sembrerebbero essersi deteriorate dopo che

venerdì 6 aprile le autorità statunitensi hanno applicato nuove sanzioni, bersagliando 38
tra i principali uomini d’affari, società e funzionari russi. Nella lista spiccano diversi nomi
noti, come il presidente del Consiglio di Amministrazione della Gazprom, Alexey Miller e
Oleg Deripaska proprietario del primo produttore non asiatico di alluminio, Rusal. Stando
a quanto dichiarato dal segretario del Tesoro Steve Mnuchin in un comunicato stampa, i
soggetti inseriti nella blacklist avrebbero un ruolo molto influente nella leadership del
paese. Le ragioni comunicate dall’amministrazione americana sono riconducibili nello
specifico alla situazione in Ucraina, in Siria e agli attacchi informatici, ma “principalmente
agli svariati tentativi della Russia di indebolire la democrazia occidentale”. In aggiunta, le
autorità americane hanno precisato che le sanzioni sarebbero state applicate anche a
soggetti non statunitensi qualora avessero agevolato transazioni per favorire le entità
russe. Tali iniziative hanno avuto pesanti implicazioni per alcuni mercati come quello dei
metalli industriali, spingendolo al rialzo, e quello delle valute, facendo registrare forti
perdite al Rublo.
In ultimo, la crisi siriana. L'escalation dei rischi geopolitici in Medio Oriente unite alla
possibilità che gli Stati Uniti si potrebbero ritirare dall'accordo nucleare iraniano, hanno
influito molto sulla crescita dei prezzi dei prodotti energetici.
Guardando ai dati macroeconomici, il mese di marzo si è concluso con un dato sul PIL
trimestrale americano migliore del previsto. L’attività produttiva statunitense nell’ultimo

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trimestre 2017 era già prevista in calo dal 3,2% del trimestre precedente. La seconda
lettura del dato dava un valore del 2,5%, mentre le attese si spostavano su un livello
leggermente superiore, pari a 2,7%. L’incremento registrato è stato invece pari al 2,9% su
base annua. Per quanto riguarda lo scenario di crescita del 2018, gli analisti ritengono
che l'economia potrebbe arrivare a raggiungere l'obiettivo di crescita annuale del 3%,
spinto da un pacchetto di tagli alle imposte sul reddito da $1,5 trilioni e un aumento
programmato della spesa pubblica. Ciò potrebbe mantenere la porta aperta ad aumenti
leggermente più aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve durante
il resto dell’anno. Il clima positivo è confermato anche dal dato PMI manifatturiero. Il valore
è stato di 55,6, di poco al di sotto del 55,7 stimato e superiore al precedente 55,3 di
febbraio. La lettura ha indicato il più forte ritmo di espansione nel settore manifatturiero
da marzo 2015 grazie ai marcati ritmi di crescita della produzione e dei nuovi ordini.
Per quanto riguarda l’Europa invece, l’euro forte continua a farsi sentire sulle esportazioni.
Le esportazioni tedesche hanno visto il loro più grande calo su base mensile: queste sono
infatti diminuite del 3,2% rispetto a gennaio, segnando il calo più pronunciato da agosto
2015. La diminuzione ha colto di sorpresa gli analisti che si aspettavano che le l’export
aumentasse di 0,2%. È il più debole inizio di nuovo anno dal 2009. Confermato dal dato
PMI manifatturiero di marzo che riporta un risultato di 56,6, in linea con le aspettative ma
in calo rispetto al 58,6 di febbraio. Il più debole ritmo di espansione nel settore
manifatturiero dallo scorso luglio e il ritmo della creazione di posti di lavoro è diminuito al
tasso minimo da sette mesi.

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L’intervallo previsto da Ekuota per il prossimo mese è: tra 1,168 e 1,268. (EUR/USD fixing
del 23/04/18: 1,2238).
La tendenza prevista è: neutrale.

 Grafico: scenario Ekuota per il cambio EUR/USD alla data del 23 maggio

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EURO/LIRA TURCA (EURO/TRY)
TENDENZA PREVISTA PER IL PROSSIMO MESE: DEPREZZAMENTO DELLA
LIRA TURCA
PRECENDENTI STIME DI EKUOTA: 98,9% DI ACCURATEZZA

Le stime di Ekuota dello scorso mese prevedevano un intervallo di prezzo compreso tra
4,721 e 5,569 con una media pari a 5,104. Il cambio EUR/TRY è rimasto all’interno
dell’intervallo previsto e la media a 20 giorni è risultata vicina a quella prevista (4,98
rispetto a 5,1 prevista). La volatilità annuale è al 13,2% in aumento rispetto al mese

precedente.

Il governo turco ha programmato una crescita economica annuale del 5,5% fino al 2020,
nella realtà la stima attuale è più vicina al 4,5%. Il prodotto interno lordo turco è riuscito
a crescere del 7,4% durante l’ultimo trimestre 2017, l’incremento più alto dal 2013 per il
periodo di riferimento, grazie alla robusta crescita della produzione industriale e delle
costruzioni. Erdogan ha introdotto una serie di misure di stimolo, modifiche fiscali e un
aumento del fondo di garanzia per sostenere i prestiti alle piccole imprese. Gli sforzi
vengono però vanificati da un’inflazione a doppia cifra che non sembra voler cedere il
passo evidenziando l’assenza di delle politiche monetarie deflattive. Il deficit commerciale
della Turchia è aumentato del 54,2% a 5,66 miliardi di dollari nel febbraio 2018 da 3,74
miliardi di dollari nello stesso mese di un anno fa. Le importazioni sono aumentate del
19,7% a 18,94 miliardi di dollari, mentre le esportazioni sono aumentate del 9%, passando
a 13,18 miliardi di dollari.
Nella settimana tra il 9 ed il 16 aprile, la Lira turca ha inoltre subito consistenti perdite nei
confronti delle principali valute. Dovute principalmente alle dichiarazioni della Banca

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Centrale di Ankara, che facevano presagire nuovi stimoli monetari per un’economia
ritenuta già sufficientemente ‘surriscaldata’ e la situazione geopolitica nella vicina Siria in
deterioramento.
Al contrario solo decisi rialzi dei tassi potranno fermare la svalutazione in atto.

L’intervallo previsto da Ekuota per il prossimo mese è tra 4,777 e 5,503. (EUR/TRY fixing
del 23/04/18: 5,0174).
La tendenza prevista è: deprezzamento di TRY.

 Grafico: scenario Ekuota per il cambio EUR/TRY alla data del 23 maggio

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EURO/RUBLO (EURO/RUB)
TENDENZA PREVISTA PER IL PROSSIMO MESE: DEPREZZAMENTO DEL
RUBLO
PRECENDENTI STIME DI EKUOTA: 99% DI ACCURATEZZA

Le stime di Ekuota dello scorso mese prevedevano un intervallo di prezzo compreso tra
66,74 e 79,74 con una media pari a 72,5. Il cambio EUR/RUB non si è mantenuto
strettamente all’interno dell’intervallo previsto, oltrepassando il range superiore l’11 aprile
(80,01) a seguito dell’annuncio delle nuove sanzioni USA su alcune aziende russe. La
media a 20 giorni è comunque risultata non lontana da quella prevista (73,63 rispetto a

72,5 prevista). La volatilità annuale è al 16,8% in deciso aumento rispetto al mese scorso.
Come per la Lira turca, anche il Rublo russo a partire dal 6 aprile è stato oggetto di un
consistente movimento ribassista con perdite significative contro Euro e contro Dollaro,
arrivando a toccare i livelli più bassi da inizio 2017. Nel periodo tra il 6 e l’11 aprile, il
Rublo è arrivato a perdere quasi il 13% del suo valore sull'euro e l’11,5% sul biglietto
verde.   Le   ragioni   sono   principalmente   riconducibili   alle   nuove   sanzioni   imposte
dall’amministrazione Trump. La politica estera aggressiva perseguita da Putin e le
interferenze nella vita politica interna americana (il cosiddetto Russiagate) sono le cause
indicate dall’amministrazione americana. Incerti saranno anche gli scenari futuri per la
valuta russa, dato che ad essere prese di mira sono state alcune delle società più
importanti dell’economia nazionale (come Rusal ed En+).

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L'inflazione in Russia è aumentata al 2,4% su base annua a marzo 2018 da un minimo
record del 2,2% nel mese precedente e in linea con le aspettative del mercato. Nonostante
il leggero incremento, il valore rimane ben al di sotto dell'obiettivo della banca centrale
del 4%. Il tasso di crescita annuale del PIL è cresciuto dello 0,9% nel quarto trimestre del
2017, rispetto all’ aumento del 2,2% rivisto al rialzo riportato nel periodo precedente. Se
confrontato con il terzo trimestre invece, si ha addirittura una riduzione dello 0,38%.

L'espansione più debole è dovuta principalmente al calo della produzione, della
produzione mineraria e dell'agricoltura.

Il future sul brent è aumentato significativamente raggiungendo i 74,02 $/barile, il massimo
da novembre 2017. Ad influire è stato l’intensificarsi delle preoccupazioni sul conflitto in
Medio Oriente, il quale potrebbe andare ad ostacolare la produzione di greggio, riducendo
così la sovrabbondanza globale. Ad accentuare il rally del petrolio sono stati i dati rilasciati
dall’EIA mercoledì 18 aprile che riportavano un calo di 1,1 milioni di barili delle scorte di
greggio nella settimana del 13 aprile, per un ammontare totale di 427,57 milioni di barili,
appena al di sopra della media quinquennale di circa 420 milioni di barili. Un ulteriore
sostegno è stato l'aspettativa che gli Stati Uniti reintrodurranno sanzioni contro l'Iran, il
terzo produttore OPEC, che potrebbe comportare ulteriori riduzioni dell'offerta proveniente
dal Medio Oriente.

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                                                                          23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

 Grafico: scenario Ekuota per il cambio EUR/RUB alla data del 23 maggio

L’intervallo previsto da Ekuota a un mese è tra 67,095 e 94,249 (EUR/RUB fixing del
23/04/18: 15,6552).
La tendenza prevista è: deprezzamento per il rublo.

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ANALISI MENSILE VALUTE
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                                                                  23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

EURO/REAL (EUR/BRL)
TENDENZA PREVISTA PER IL PROSSIMO MESE: DEPREZZAMENTO DEL REAL
PRECENDENTI STIME DI EKUOTA: % DI ACCURATEZZA

Le stime di Ekuota dello scorso mese prevedevano un intervallo di prezzo con una media
pari a 4,04. La media a 20 giorni del cambio EUR/BRL è risultata pari a 4,0163, pertanto
allineata rispetto a quella prevista. La volatilità annua è pari a 10,7% in diminuzione
rispetto al mese scorso.

Il PMI manifatturiero brasiliano è salito a 53,4 a marzo rispetto al 53,2 del mese
precedente, segnando otto espansioni consecutive dell’attività industriale e la più
sostenuta da novembre 2017. I nuovi ordini e la produzione hanno registrato il secondo
aumento più rapido da gennaio 2013, con ordini di esportazione che hanno riportato il
primo guadagno in tre mesi. Come conseguenza, anche l'occupazione è cresciuta per il
sesto mese consecutivo.
Sul fronte dei prezzi, le pressioni inflazionistiche sono rimaste abbastanza evidenti
soprattutto per prodotti energetici e materie prime. Tuttavia, l’indice dei prezzi al consumo
ha registrato un incremento del 2,68% anno su anno, risultando inferiore al 2,88% di
febbraio e alle attese del mercato del 2,71%. È il tasso di inflazione più basso da settembre
2017.
Per quanto riguarda l’attività commerciale, il surplus del Brasile è sceso a 6,28 miliardi di
dollari a marzo 2018 dai 7,14 miliardi di dollari un anno fa e leggermente al di sotto delle
attese del mercato di 6,4 miliardi di dollari. Confrontato con febbraio invece, il dato è
superiore di quasi il 30%. Nello specifico, le importazioni sono aumentate dell’11,3%
rispetto al mese precedente (13,81 miliardi di dollari), mentre le esportazioni sono
cresciute del 16% (20,09 miliardi di dollari).

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ANALISI MENSILE VALUTE
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 Grafico: scenario Ekuota per il cambio EUR/BRL alla data del 23 maggio

Intervallo previsto da Ekuota a un mese è compreso tra 3,877 e 4,524 (EUR/BRL fixing
del 23/04/18: 4,1983).
La tendenza prevista è: deprezzamento del Real.

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2. PROIEZIONI DEI CAMBI VERSO L’EURO

Le principali variazioni previste a un mese in apprezzamento dell’Euro sono verso:
   •     Rublo (RUB) +3,4%;
   •     Lira Turca (TRY) +2,3%
   •     Real brasiliano (BRL) +1,5%.

Le principali variazioni previste a un mese in deprezzamento dell’Euro sono verso:
   •     Yuan cinese (CNY) -0,49%%.

Le proiezioni Ekuota sono basate sull’analisi statistica e sulle attuali condizioni di
mercato. La variazione attesa è ricavata dalla differenza tra la proiezione e il cambio
spot. La valuta di base è l’euro. Nella tabella che segue il dettaglio delle proiezioni a un
mese e a tre mesi .

CAMBIO          SPOT       PROIEZIONI   % VAR.   PROIEZIONI    % VAR.
VERSO        (23/4/2018)    A 1 MESE    ATTESA    A 3 MESI    ATTESA A
L'EURO                                                           3M

  RUB         75,6552        78,26      3,45%      82,03        8,42%
  TRY          5,0174         5,13      2,26%       5,31        5,83%
  BRL          4,1983         4,26      1,52%       4,38        4,33%
  SEK         10,3930        10,47      0,77%      10,57        1,68%
  NOK          9,6388         9,70      0,62%       9,81        1,74%
  CHF          1,1941         1,20      0,58%       1,21        1,25%
  CAD          1,5649         1,57      0,45%       1,58        0,90%
  DKK          7,4536         7,47      0,21%       7,47        0,26%
  AUD          1,6010         1,60      0,19%       1,61        0,81%
  GBP          0,8764         0,88      0,18%       0,88        0,30%
  ZAR         15,0285        15,04      0,09%      15,13        0,68%
  JPY         132,3844       132,40     0,01%      132,06       -0,25%
  USD          1,2238         1,22      -0,07%      1,22        -0,72%
  PLN          4,2070         4,20      -0,09%      4,21        0,02%
   INR        81,4115        81,37      -0,05%     81,42        0,01%
  CZK         25,4372        25,37      -0,26%     25,30        -0,55%
  CNY          7,7211         7,68      -0,49%      7,62        -1,37%

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3. COPERTURE CON LA MIGLIORE EFFICACIA

Nella tabella è mostrato il confronto tra le stime di Ekuota (proiezioni a un mese e a tre
mesi) e i livelli attuali dei prezzi forward.
La variazione mostra la differenza tra:
   • Il cambio a termine previsto (la stima di Ekuota) e
   • Il cambio forward alla stessa data.

CAMBIO        SPOT        CAMBI     PROIEZIONI   VAR %        CAMBI       PROIEZIONI     VAR %
VERSO      (23/4/2018)   FORWAR      A 1 MESE FORWARD-      FORWARD        A 3 MESI    FORWARD-
L'EURO                    DA1                  PROIEZIONI    A 3 MESI                  PROIEZIONI
                          MESE                    1M                                      3M

  RUB       75,6552      75,8381      78,26      -3,10%      76,7616         81,20        -5,46%
  CHF        1,1941       1,1937       1,20      -0,61%      1,1929           1,20        -0,92%
  TRY        5,0174       5,1106       5,13      -0,40%      5,2089           5,32        -2,16%
  GBP        0,8764       0,877        0,88      -0,11%      0,8787           0,88        -0,26%
  JPY       132,3844     132,4191     132,40     0,01%      132,4823         131,96       0,40%
  USD        1,2238       1,226        1,22      0,25%        1,232           1,21        1,99%
  AUD        1,6010       1,6115       1,60      0,47%       1,6179           1,61        0,30%

Le variazioni positive mostrano una sopravalutazione del cambio forward (il cambio
forward è superiore alla stima di Ekuota alla stessa scadenza). In tal caso l’indicazione è
di vendere il forward.
Viceversa, se il cambio forward è inferiore alla stima prevista, l’indicazione è di acquistare
il forward perché è sottovalutato.

Sulla base delle indicazioni di sopra/sotto valutazione delle quotazioni dei prezzi a
termine, le coperture a un mese con la migliore efficacia sono:

   •    In previsione di futuri acquisti di Dollari americani e Dollari australiani:
        comprare forward;
   •    In previsione di futuri incassi in Rubli, Franchi svizzeri e Lire Turche: vendere
        forward.

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4. LE PERFORMANCE DA INIZIO ANNO

(VAR. % DAL 01/01/2018 AL 20/04/2018)

Anche in marzo l’Euro continua ad accumulare guadagni verso le principali valute. Verso il Dollaro -
USD, l’Euro si è apprezzato del 2,02% da inizio anno. L’incremento del rischio percepito dagli investitori
ha fatto perdere terreno al dollaro quest’ultimo mese. La crisi siriana, unita alle politiche commerciali
aggressive, hanno fatto migrare i flussi degli investitori verso valute ritenute più sicure. Le perdite sono
però state in parte attenuate dai dati positivi sul GDP trimestrale americano, che si è dimostrato
superiore alle aspettative, e dai dati in declino sulla produzione e sul commercio europeo. Il PMI
manifatturiero europeo di marzo è risultato infatti in calo rispetto al mese precedente (due punti al di
sotto del 58,6 di febbraio), così come i dati sulle esportazioni (-5% rispetto a febbraio), in calo per il
quarto mese consecutivo.
Lira turca - TRY e Rublo russo - RUB sono state le valute che hanno accumulato più perdite da inizio
anno, concentratesi soprattutto nell’ultimo mese. L’Euro ha visto incrementare il suo valore
rispettivamente del 10,09% e del 9,57%. Sia per il Rublo che per la Lira, le maggiori perdite si sono
verificate tra il 6 e l’11 aprile a seguito dell’annuncio delle sanzioni americane agli oligarchi russi. In
aggiunta, il coinvolgimento delle due
nazioni nel conflitto in Siria ha pesato
sulla valutazione delle due monete.
Per la Lira vi è inoltre il problema
dell’inflazione        elevata       che
disincentiva gli investitori.
La Rupia Indiana – INR ha perso
oltre il 6% a seguito della politica
monetaria espansiva ribadita dalla
banca centrale.

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Il Dollaro australiano – AUD ha perso il 3,7% da inizio anno penalizzato dai forti legami commerciali
dell’Australia con la Cina che ora sono messi in discussione a seguito della politica USA che combatte
                                                              l’import asiatico.
                                                               Il Franco Svizzero – CHF si è molto
                                                               svalutato raggiungendo i livelli del 2015
                                                               quando la banca centrale svizzera
                                                               decise di cambiare politica monetaria e
                                                               di non intervenire più per mantenere il
                                                               cambio CHF/EURO allineato a quota
                                                               1,2. Il CHF debole favorisce l'export
                                                               svizzero e l'aumento dell'inflazione,
                                                               entrambi obiettivi perseguiti dalle
                                                               politiche della SNB.

La Sterlina britannica - GBP, al contrario, prosegue nel trend di crescita allargando il gap da inizio
anno a +1,52%. I dati sulla disoccupazione e sul deficit commerciale, entrambi in calo, e il dato positivo
sul PMI manifatturiero, superiore alle attese, hanno sostenuto la crescita della valuta verso l’Euro.
Continua a rafforzarsi il Peso messicano - MEX (+2,93%) dopo i segnali positivi di ripresa economica,
soprattutto per ciò che riguarda il commercio.
Lo Yen giapponese - JPY (+2,18%) si mantiene forte soprattutto perché considerato una “valuta
rifugio” rispetto alle incertezze prevalenti sul mercato asiatico e americano.

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VARIAZIONE DA INIZIO ANNO DELLE PRINCIPALI VALUTE VERSO USD
(VAR. % DAL 1/1/2018 AL 20/04/2018)

Il Dollaro USA recupera nell’ultimo mese parte delle perdite accumulate da inizio anno.
Il Peso messicano - MEX (+5,44%) è stata la valuta che da inizio anno ha mostrato segni di crescita
più accentuati nei confronti del dollaro. I segnali di un’economia in ripresa hanno giocato a favore della
valuta messicana. Il Messico ha infatti
registrato un avanzo commerciale di 1.062
milioni di dollari a febbraio, superiore agli
attesi 476 milioni di dollari e ai 759,2 milioni
di un anno fa. È stato il più grande surplus
commerciale dal dicembre 2013 poiché le
esportazioni sono aumentate del 12,3% a
35,210 milioni di USD, l’incremento più
sostenuto per un mese di febbraio dal 2012.
Lo Yen giapponese – JPY si apprezza del
+4,11% da inizio anno anche se in questo
ultimo mese ha visto il divario ridursi a seguito dei recenti fatti in Siria che hanno alimentato la
propensione al rischio degli investitori, manifestandosi in una maggiore richiesta di USD rispetto allo
Yen considerato come “valuta rifugio. I recenti deboli dati sulle esportazioni (+2,1% su base annua,
nettamente inferiore al +4,7%) sono conseguenza dell’apprezzamento dello Yen degli scorsi mesi.
Lo Yuan cinese - CNY cresce ancora nel mese di marzo, registrando un +3,09% da inizio anno. A
supporto dello Yuan vi sono stati i solidi dati sulla crescita del GDP del 17 di aprile, che hanno riportato
una crescita del 6,8% nel primo trimestre 2018, rispettando le aspettative e uguale ai due trimestri
precedenti. Inoltre, la Banca Mondiale ha rivisto le stime della crescita delle economie asiatiche, viste
le recenti iniziative per migliorare la qualità della crescita. La Cina in particolare, ha visto il ritmo atteso
aumentare al 6,5% dal 6,4% di ottobre. Tuttavia, gli operatori di mercato sono convinti che la Cina

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possa perdere ulteriormente terreno nel corso dell’anno in quanto gli effetti dei dazi sul commercio
sarebbero ancora da attendersi.
Si rafforza anche la Sterlina britannica - GBP (+3,47%) dopo che i dati sulla disoccupazione, sul
deficit commerciale e sul PMI manifatturiero sembrerebbero in parte confermare i segnali del mese
scorso di una iniziale ripresa economica.
Segni di calo importanti sono stati quelli del Rublo russo – RUB e della Lira turca – TRY
(rispettivamente -7,41% e -7,20%), entrambi fortemente colpite dalle sanzioni americane alla Russia e
dal coinvolgimento nel conflitto siriano. Sul fronte russo il commercio e gli investimenti saranno i
principali componenti dell’economia a risentirne. L’obiettivo delle sanzioni è quello di limitare la capacità
di accesso delle società russe ai mercati internazionali. Sarà quindi più difficoltoso per gli investitori e
partner commerciali stranieri avere a che fare con queste. La Turchia invece rimane svantaggiata da
un’inflazione ancora troppo elevata e da interventi della Banca Centrale non concentrati risoluzione di
questo problema.

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5. QUADRO MACROECONOMICO

DATI DI POLITICA MONETARIA

Legenda: Ultima variazione dei tassi (rialzo/ribasso): variazione dei tassi di interesse ufficiali della banca centrale. Tasso interesse 3 mesi:
quotazione del tasso di interesse interbancario a 3 mesi (Libor/Euribor) alla data di riferimento per la valuta considerata. Inflazione %: dato
sull’inflazione annuale rilasciato per il mese di riferimento. Trend dell’inflazione: la variazione (in aumento o in diminuzione) dell’ultimo dato
riportato confrontato con quello del mese precedente. Variazione bilancio banca centrale: la variazione (in aumento o in diminuzione) del
bilancio della banca centrale rispetto all’ammontare alla stessa data del mese precedente.

USA – Il prossimo meeting della Federal Reserve è atteso per il 2 di maggio ma gli operatori di mercato
non sembrano convinti di un nuovo aumento dei tassi nell’immediato, quanto piuttosto nella seconda
parte dell’anno. Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo, questo è aumentato del 2,4% su
base annua a marzo 2018, superando il 2,2% a febbraio e dimostrandosi in linea con le aspettative del
mercato. È il più alto tasso di inflazione in un anno, sostenuto principalmente dai prezzi delle auto, dai
servizi sanitari e dagli alloggi. Dato il basso livello di disoccupazione, l'indebolimento del dollaro, lo
stimolo fiscale derivante dai tagli di imposte sul reddito da 1,5 trilioni di dollari e l’aumento della spesa
pubblica, gli effetti di queste misure importanti sull’economia devono ancora manifestarsi a pieno.
L’inflazione potrebbe quindi rimanere oltre l’obiettivo del 2% ancora per i prossimi mesi.
Eurozona – Per il prossimo meeting BCE del 26 di aprile non sono previsti provvedimenti. Come già
anticipato da Mario Draghi nella scorsa sessione del 6 marzo, il tasso di rifinanziamento verrà
mantenuto allo 0% così come il programma di acquisto titoli rispetterà il termine programmato per
ottobre. L'inflazione dei prezzi di marzo si è attestata all'1,3% annuo, leggermente al di sotto della stima
preliminare dell'1,4 percento e rispetto all'1,1% del mese precedente. Il livello dei prezzi rimane dunque
ancora al di sotto della soglia del 2% fissato come obiettivo. La lenta crescita dei prezzi mette in
evidenza le difficili sfide affrontate dalla BCE soprattutto per il fatto che, nonostante la ripresa
economica si sia già messa in moto, questa fatica a tradursi in un graduale aumento dei prezzi.
Russia – Il 23 marzo scorso la Banca centrale russa ha ridotto i tassi di interesse di 25 bps da 7,5% a
7,25%, in modo da favorire la stabilizzazione del trend di crescita economica. Il 27 di aprile avrà luogo
il prossimo meeting, durante il quale il mercato si attende con buona probabilità una ulteriore riduzione

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ANALISI MENSILE VALUTE
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dei tassi di 25 bps, andando al 7%. Non preoccupa l’inflazione: 2,4% su base annua in marzo, da un
minimo record del 2,2% nel mese precedente e in linea con le aspettative del mercato. I prezzi sono
aumentati a un ritmo più veloce sia per i prodotti alimentari che per i servizi. Tuttavia, l'inflazione è
rimasta ben al di sotto dell'obiettivo della banca centrale del 4%.
Messico – Lo scorso 12 aprile, la banca centrale del Messico ha deciso all'unanimità di mantenere il
tasso di interesse di riferimento stabile al 7,5%, come ampiamente previsto. L’obiettivo di inflazione è
al 3% ma l’ultima rilevazione di marzo, al 5,04% è il livello più basso degli ultimi 11. Nelle considerazioni
della banca centrale sono contenuti rilievi sull'economia che sta crescendo ma affronta rischi:
l'evoluzione sfavorevole del processo di rinegoziazione del NAFTA potrebbe danneggiare il peso,
mentre le politiche monetarie federali potrebbero portare a condizioni più restrittive nei mercati
finanziari internazionali.
Giappone – è atteso per il 27 di aprile il meeting della Banca centrale giapponese, successivo a quello
del 9 marzo. Le aspettative del mercato rimangono comunque in linea con i dati precedenti. Non sono
quindi attesi particolari rialzi dei tassi, rimanendo perciò fissi al -0,1% da 27 mesi consecutivi. L’indice
CPI giapponese è aumentato dell'1,1% (a/a) a marzo, dopo un aumento dell'1,5% nel mese
precedente, rispettando le previsioni del mercato. È il tasso di inflazione più basso da dicembre 2017.
Su base mensile, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,4%, dopo un aumento dello 0,1% nel mese
precedente e segnano il primo calo da marzo 2017, principalmente a causa di un marcato
rallentamento del costo dei generi alimentari.

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ANALISI MENSILE VALUTE
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DATI DI POLITICA FISCALE

Legenda: Crescita PIL% a/a - attuale: ultimo dato pubblicato sulla variazione % annuale del PIL trimestrale del paese considerato. Crescita
PIL% a/a - dato precedente: penultimo dato pubblicato sulla variazione % annuale del PIL trimestrale del paese di riferimento. Bilancia dei
pagamenti (% su PIL) attuale: rapporto % tra saldo della bilancia dei pagamenti e il PIL del paese considerato, relativo al mese in questione.
Bilancia dei pagamenti (% su PIL) precedente: rapporto % tra saldo della bilancia dei pagamenti e il PIL del paese considerato, relativo al
mese precedente. Tasse sulle aziende (aumento o diminuzione): ottenuto dal confronto tra l’aliquota fiscale societaria attualmente in vigore
e quella del periodo precedente all’ultima modifica.

USA – Durante il mese di marzo, il mercato del lavoro americano ha registrato un incremento
dell'occupazione di 103.000 posti. Dati abbastanza deludenti (sotto le aspettative di 193.000 posti),
soprattutto se confrontati con il forte aumento registrato a febbraio di 326.000 posti. L'occupazione è
aumentata prevalentemente nel settore manifatturiero, sanitario e minerario. Il tasso di disoccupazione
di febbraio invece è rimasto stabile al 4,1% per il sesto mese consecutivo. Positivo è stato invece il
risultato sul PIL del quarto trimestre 2017. Seppur previsto il calo rispetto al terzo trimestre 2017, il
risultato è diminuito meno del previsto, risultando alla fine con un +2,9%, maggiore del +2,7% stimato.
Il dato PMI manifatturiero di marzo riporta un lieve incremento rispetto a febbraio, passando da 55,3 a
55,6, e rimanendo appena al di sotto del 55,7 stimato. La lettura ha indicato il più forte ritmo di
espansione dal 2015 nel settore manifatturiero per il mese di marzo, poiché la produzione e i nuovi
ordini hanno continuato a crescere marcatamente e la fiducia delle imprese ha raggiunto il livello più
alto da febbraio 2015. Alcune preoccupazioni sono sorte invece per il saldo della bilancia commerciale.
L’ultimo dato mostra un aumento vicino ai massimi da circa 9 anni e mezzo per il mese di febbraio, con
importazioni e esportazioni in aumento a livelli record in segno di forte domanda interna e globale. Il
deficit commerciale si è ampliato a 57,6 miliardi di dollari da 56,7 miliardi di dollari di gennaio. Nello
specifico, i deficit commerciali si sono ristretti con Cina e Canada, ma sono peggiorati con il Messico.
Eurozona – Il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso all'8,5% nel febbraio 2018 dall'8,6% di
gennaio, in linea con le aspettative del mercato. È il più basso tasso di disoccupazione dal dicembre
2008, ben al di sotto del 9,5% un anno prima. Il PIL è aumentato del 2,7% anno su anno nel quarto
trimestre del 2017, con lo stesso ritmo del trimestre precedente. I dati attuali però non sembrano
confermare una continuazione della crescita. Infatti, la produzione industriale di febbraio è stata molto

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ANALISI MENSILE VALUTE
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più debole del previsto, in quanto un'impennata della produzione di energia non è riuscita a
compensare il crollo della produzione di beni capitali e beni di consumo. L'ufficio statistico dell'Unione
europea ha dichiarato che la produzione industriale nei 19 paesi che condividono l'euro è scesa dello
0,8% da un mese all’altro. Anche il PMI manifatturiero di marzo conferma un rallentamento nell’attività
produttiva. Il dato si è attestato a 56,6 a marzo, invariato rispetto alla stima preliminare e inferiore a
58,6 di febbraio. L'ultima lettura ha indicato il più debole ritmo di espansione nel settore manifatturiero
dallo scorso luglio, poiché sia la produzione che le nuove attività sono aumentate di meno da novembre
2016 e il ritmo della creazione di posti di lavoro è diminuito a un minimo di sette mesi. L'avanzo
commerciale di marzo si è ampliato a 18,9 miliardi di euro rispetto a febbraio, maggiore anche dei 16,1
miliardi di EUR nello stesso mese dell'anno precedente. Tuttavia, delude le aspettative di mercato che
davano un incremento di 20,2 miliardi di euro. Le esportazioni sono aumentate del 3% a 177,5 miliardi
di EUR e le importazioni sono aumentate a un 1,5% più morbido, raggiungendo 158,6 miliardi di euro.

Cina – L'economia cinese è cresciuta del 6,8% nel primo trimestre 2018, un ritmo ben sostenuto dalla
forte domanda interna, da esportazioni sempre positive e da robusti investimenti immobiliari. Tuttavia,
gli economisti si aspettano che la Cina perderà slancio nel corso dei prossimi trimestri a causa delle
recenti tensioni commerciali con la più grande economia mondiale, che potrebbero appunto restituire
risultati sotto le aspettative. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, questo è sceso al 3,90%
nel quarto trimestre del 2017 dal 3,95% nel terzo trimestre del 2017. Il livello di disoccupazione ha
raggiunto il minimo dal 2002. Invece, il PMI manifatturiero di marzo è sceso inaspettatamente a 51,0
da 51,6 del mese precedente, al di sotto dell’atteso 51,8. È stata la lettura più debole da novembre,
poiché sia la produzione che i nuovi ordini sono cresciuti di meno in quattro mesi, mentre le vendite
all'esportazione sono aumentate solo marginalmente. Anche le esportazioni sono state parzialmente
penalizzate, terminando marzo con un totalmente inaspettato calo delle esportazioni (-2,7% contro
l’atteso +10%). La Cina ha registrato un deficit commerciale di 4,98 miliardi di dollari a marzo, rispetto
a un avanzo di 23,56 miliardi di dollari nello stesso mese dell'anno precedente e mancando il consenso
del mercato che dava un avanzo di 27,1 miliardi di dollari. È stato il primo gap commerciale dal febbraio
dello scorso anno. Infatti, mentre le importazioni sono aumentate, le esportazioni sono
inaspettatamente calate. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti si è ridotto a $15,43 miliardi rispetto
al precedente $20,96 miliardi a febbraio.
Regno Unito – Degno di nota è il tasso di disoccupazione in riduzione a 4,2%, dal precedente 4,3%,
che è riuscito a toccare un nuovo minimo degli ultimi 42 anni. Il tasso di crescita dell'economia
britannica è stato pari all’1,4% per l’ultimo trimestre 2017, rispetto allo stesso trimestre dell’anno
precedente. È stato il ritmo di espansione più debole dal secondo trimestre del 2012. Il PMI
manifatturiero è arrivato a 55,1 a marzo, di poco diverso rispetto al risultato del mese precedente ma
al di sopra dell’atteso 54,7. La crescita della produzione è aumentata, mentre i nuovi ordini e
l'occupazione sono aumentati a un ritmo più contenuto. Per quanto riguarda il disavanzo commerciale,
questo si è ridotto bruscamente di 2 miliardi di sterline a 0,965 miliardi nel mese di febbraio, dal valore
di gennaio di 2,949 miliardi. È stato il più piccolo deficit commerciale da settembre 2017. Le
importazioni sono scese del 4,8% da un livello record a 53,4 miliardi di sterline, mentre le esportazioni
sono diminuite ad un ritmo inferiore, a 52,4 miliardi di sterline.
India – L'economia indiana è cresciuta del 7,2% su base annua negli ultimi tre mesi del 2017, ben al
di sopra di un aumento del 6,5% rivisto al rialzo nel periodo precedente e battendo le aspettative del
mercato del 6,9%. È il tasso di crescita più forte dal terzo trimestre del 2016. Il PMI manifatturiero
indiano è sceso inaspettatamente a 51 a marzo dal 52,1 del mese precedente, mancando
sensibilmente il consenso di mercato di 52,8. La lettura ha indicato l'espansione più debole del settore
manifatturiero da ottobre 2017. Questo a causa del ritmo di crescita della produzione più debole degli
ultimi cinque mesi. Il deficit commerciale è salito da 12 a 13,69 miliardi di dollari: mentre le importazioni
sono aumentate del 7,2% a 42,8 miliardi di dollari, principalmente per l'acquisto di petrolio e beni
elettronici, le esportazioni sono leggermente diminuite dello 0,7% a 29,11 miliardi di dollari.

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ANALISI MENSILE VALUTE
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Canada – La disoccupazione canadese si è stabilizzata al di sotto della media a lungo termine (7,7%),
raggiungendo il 5,8% per la terza volta in quattro mesi. L'occupazione è cresciuta di 32.300 unità, più
dei previsti 20.000, trainati dal maggior numero di posti di lavoro nel settore dell'edilizia e della pubblica
amministrazione. Tuttavia, dati migliori non hanno portato ad un aumento dei tassi alla riunione della
banca centrale di aprile, mantenendo il tasso overnight stabile a 1,25%. Il PMI manifatturiero è salito a
55,7 a marzo, dal 55,6 di gennaio. La produzione e le nuove commesse sono aumentate fortemente,
il che ha portato ad un marcato aumento dell'occupazione. Il dato PIL relativo all’ultimo trimestre 2017
è invece risultato leggermente inferiore rispetto al trimestre precedente (2,9% contro il 3% del terzo
trimestre). Nel mese di febbraio, il disavanzo commerciale canadese è cresciuto fino a 2,79 miliardi di
dollari canadesi, da 1,94 miliardi di gennaio. Le importazioni sono aumentate dell'1,9% mensilmente,
principalmente a causa di maggiori acquisti di prodotti energetici. Le esportazioni sono però aumentate
solo dello 0,4% grazie a maggiori vendite di veicoli.
Giappone – Il tasso di disoccupazione in Giappone è salito leggermente a 2,5% a febbraio dal 2,4%
del mese precedente, mentre i mercati restituivano una stima del 2,6%. Il PIL è cresciuto del 2% nel
quarto trimestre del 2017, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, superando l’incremento
dell’1,9% del trimestre precedente. Il dato sul PMI manifatturiero è arrivato a 53,1, ritirandosi dal 54,1
di febbraio. Era il dato più basso dallo scorso ottobre, poiché la produzione è cresciuta di meno in otto
mesi e il tasso di creazione di posti di lavoro ha rallentato fino a un minimo di tre mesi. L'avanzo
commerciale giapponese di marzo è aumentato del 32,1% a 797,3 miliardi di yen da 603,5 miliardi
nello stesso mese dell'anno precedente e di gran lunga superiore alle aspettative di mercato di 498
miliardi di JPY. È stato il più grande surplus commerciale dal febbraio dello scorso anno, poiché le
esportazioni sono aumentate mentre le importazioni sono diminuite per la prima volta da dicembre
2016.

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                                                                                                23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

6. ACCURATEZZA DELLE PRECEDENTI STIME DI EKUOTA (ULTIMI MESI)

                          PROIEZIONI EKUOTA A   FIXING al 19/02/2018   Media Mobile 20 al   Errore %   MAPE     Accuratezza previsionale
FEBBRAIO                    1 MESE (50° perc)                             19/02/2018                                   (1-MAPE)

USD                                  1,2150              1,2410                 1,2380        1,86%     1,86%                98,14%
GBP                                  0,8800              0,8860                 0,8818        0,20%     0,20%                99,80%
CHF                                  1,1770              1,1513                 1,1588        1,57%     1,57%                98,43%
JPY                              136,1290            132,2403                134,5625         1,16%     1,16%                98,84%
AUD                                  1,5270              1,5675                 1,5565        1,90%     1,90%                98,10%
RUB                                69,8990             70,0711                70,3003         0,57%     0,57%                99,43%
TRY                                  4,7080              4,6641                 4,6743        0,72%     0,72%                99,28%

                          PROIEZIONI EKUOTA A   FIXING al 23/03/2018   Media Mobile 20 al   Errore %   MAPE     Accuratezza previsionale
MARZO                       1 MESE (50° perc)                             23/03/2018                                   (1-MAPE)

USD                                   1,242                1,235                  1,233       0,76%     1,31%                98,69%
GBP                                   0,885                0,873                  0,884       0,08%     0,14%                99,86%
CHF                                   1,152                1,170                  1,165       1,08%     1,33%                98,67%
JPY                                132,183             129,737                130,852         1,02%     1,09%                98,91%
AUD                                   1,567                1,598                  1,584       1,05%     1,47%                98,53%
RUB                                  70,814              70,537                 70,214        0,85%     0,71%                99,29%
TRY                                   4,729                4,889                  4,767       0,80%     0,76%                99,24%

                          PROIEZIONI EKUOTA A   FIXING al 23/04/2018   Media Mobile 20 al   Errore %   MAPE     Accuratezza previsionale
APRILE                      1 MESE (50° perc)                             23/04/2018                                   (1-MAPE)

USD                                   1,230                1,224                  1,233       0,22%     0,33%                99,67%
GBP                                   0,870                0,876                  0,872       0,25%     0,11%                99,89%
CHF                                   1,180                1,194                  1,184       0,35%     0,48%                99,52%
JPY                                130,190             132,384                119,674         8,79%     3,27%                96,73%
AUD                                   1,610                1,601                  1,598       0,76%     0,60%                99,40%
RUB                                  72,500              75,655                 73,887        1,88%     0,91%                99,09%
TRY                                   5,100                5,017                  4,989       2,22%     1,01%                98,99%
BRL                                   4,073                4,198                  4,152       1,91%     0,64%                99,36%

Legenda: Proiezioni ekuota a 1 mese (50° perc.): la proiezione indicata nello scorso report con orizzonte al mese
successivo. Fixing: la quotazione di chiusura del giorno. Media Mobile 20: la media delle quotazioni dei 20 giorni
precedenti. Errore %: differenza percentuale tra la proiezione ekuota e la Media Mobile 20. MAPE: il rapporto tra
l’errore percentuale cumulato di periodo in periodo e il numero di periodi di riferimento; Accuratezza previsionale:
(1-MAPE).

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ANALISI MENSILE VALUTE
                                                                                                           PER IL PERIODO:
                                                                                                23 APRILE – 23 MAGGIO 2018

Informazioni importanti
Informazioni aggiuntive disponibili su richiesta
Previsioni. Le previsioni sono state fatte con un modello statistico di proprietà, che ha un indice di affidabilità (100-Mape) del
98,15% su un mese, del 96,6% su tre mesi, del 94,7% su sei mesi. Gli operatori possono usare queste previsioni per
determinare la direzione dei trends futuri, tuttavia esulta raccomanda di usare sempre questa analisi congiuntamente a
un’analisi dei fondamentali come la crescita macroeconomica e le aspettative sulla politica monetaria. Sebbene la previsione
possa offrire un importante outlook del futuro, raccomandiamo di fare sempre verifiche incrociate con una solida analisi dei
prezzi e dei rischi associati al ritrovamento di segnali significativi nei fondamentali delle quotazioni dei cambi nel tempo.

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