Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore Myotis myotis e del Vespertilio minore Myotis blythi Chiroptera: ...
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Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) (Chiroptera: Vespertilionidae) nel Cantone Ticino Marzia Roesli1, Fabio Bontadina2, 3, Tiziano Maddalena1, Kathy Märki3, Therese Hotz3, Anne-Sophie Genini4, Damiano Torriani5, René Güttinger6, Marco Moretti5 1 Maddalena & associati Sagl, 6672 Gordevio, marzia.roesli@ticino.com 2 Conservation Biology, Zoological Institute, University of Bern, 3012 Bern 3 SWILD, Wuhrstrasse 12, 8003 Zurigo 4 Centro protezione chirotteri Ticino, 6714 Semione 5 WSL Sottostazione Sud delle Alpi, Via Belsoggiorno 22, 6504 Bellinzona 6 Postfach 334, Gerbeweg 7, 9630 Wattwil Riassunto: Gli ambienti di caccia di Myotis myotis e Myotis blythi, due specie di pipistrelli fortemente minacciate a livello svizzero e la cui protezione in Ticino è prioritaria, sono stati investigati per il tramite di uno studio di radiotelemetria. L’abbondanza delle varie tipologie ambientali utilizzate dalle due specie è stata valutata con metodologie diverse. I dati ottenuti sono stati integrati con informazioni relative al regime alimentare, ricavate dall’analisi dei resti di artropodi con- tenuti nello sterco. Myotis myotis, come ground gleaner, caccia principalmente carabidi (prede legate alla lettiera) all’interno di castagneti e faggete mature povere di vegetazione erbacea e cespugliosa come pure in zone aperte caratterizzate dalla presenza di vegetazione erbacea bassa. Myotis blythi, per contro, come foliage gleaner si ciba soprattutto di ortotteri (prede legate all’erba) che, durante il mese di agosto, cattura sui prati e sui pascoli montani. Per entrambe le specie l’offerta di ambienti di caccia idonei è bassa: meno del 10% dei boschi presentano una struttura considerata idonea a Myotis myotis e solo il 5% del territorio si presta come habitat di caccia di Myotis blythi in estate. Sembra pertanto che la disponibilità di ambienti di caccia rappresenti attualmente un fattore limitante per le popolazioni di queste due specie di pipistrelli in Ti- cino. Foraging habitats and diet of the Greater and Lesser mouse-eared bat (Myotis myotis and Myotis blythi) (Chiroptera: Vespertilionidae) in Canton Ticino Abstract: Myotis myotis and Myotis blythi are highly endangered species in Switzerland. In Canton Ticino they are consid- ered species of regional conservation concern. Their foraging areas have been investigated with radio tracking. The abun- dance of the different habitats has been estimated with various methods. Data on feeding ecology have also been col- lected through the analysis of arthoropod remains in droppings. The diet of Myotis myotis, a typical ground gleaner, consisted mostly of carabid beatles that were caught inside relatively old forest stands of chestnut and beech as well as in open areas with only short grass vegetation. On the other hand Myotis blythi, a typical foliage gleaner, mostly eat grasshoppers. During August these preys were hunted over mountain paturages and meadows. For both species the of- fer of feeding ground is scarse: less then 10% of the woodland is ideal to Myotis myotis and only 5% of the area can be used as hunting habitat by Myotis blythi during summer. It appears that the extent of feeding ground is the limiting fac- tor of Myotis myotis and Myotis blythi populations in Canton Ticino. Key words: chiroptera, radio tracking, habitat, feeding ecology, niche, conservation INTRODUZIONE specie minacciate nella maggior parte dei paesi europei (cf. G UTTINGER et al. 2001, TOPAL & RUEDI 2001). Anche in Nell’Europa centrale e orientale attorno agli anni ’50 del Svizzera esse sono iscritte nella Lista rossa degli animali secolo scorso numerose specie di pipistrelli hanno subito minacciati nella categoria «specie fortemente minacciate» un drastico calo delle popolazioni (STEBBINGS 1988). Que- (DUELLI 1994). sto è stato anche il caso per il Vespertilio maggiore (Myotis Per quanto riguarda la situazione nel Cantone Ticino en- myotis) e il Vespertilio minore (Myotis blythi), i cui effettivi si trambe le specie sono oggi molto rare. Per Myotis myotis si sono in parte ridotti fino al 10% delle dimensioni originali conoscono attualmente soltanto 2–3 rifugi di riproduzione (cf. G UTTINGER et al. 2001, TOPAL & RUEDI 2001). e alcuni rifugi estivi. Le occorrenze di Myotis blythi sono an- A causa di questo tracollo e della rarità rispetto alla situa- cora più sporadiche: sono noti unicamente 1 o 2 rifugi di zione iniziale Myotis myotis e Myotis blythi sono considerate riproduzione (MORETTI et al. 2003, P IERALLINI 2004, Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 63
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) banca dati CPT). Vi sono inoltre numerosi indizi che riodi diversi: fine giugno, metà luglio e inizio agosto. Per fanno supporre che anche da noi le due specie in passato ogni pezzetto di sterco analizzato è stato stimato il volume siano state più abbondanti (p. es. rifugi con mucchi di relativo di una determinata categoria di prede (approssi- sterco vecchio, vecchi documenti fotografici, testimo- mazione al 10%). Per tutti i taxa è poi stato calcolato un in- nianze orali). Perciò in Ticino Myotis myotis e Myotis blythi dice di frequenza (F) secondo la seguente formula: fanno parte delle 7 specie di pipistrelli (sulle 21 attual- mente presenti) la cui protezione viene considerata priori- taria (ROESLI & MORETTI 2003). Per proteggere efficacemente una specie bisogna cono- scerne le esigenze ecologiche come pure eventuali fattori che in passato hanno avuto un influsso negativo sulle sue VPi = media dei volumi relativi riscontrati in ogni pezzetto di popolazioni (BONTADINA et al. 2001). Le cause che hanno sterco per la categoria di prede i condotto al tracollo delle popolazioni di Myotis myotis e Ni = numero di pezzetti di sterco contenenti la categoria di prede i Myotis blythi negli anni ‘50 sono abbastanza ben docu- Ntot = numero totale di pezzetti di sterco analizzati mentate: le due specie di pipistrelli sono state vittime prin- cipalmente della distruzione dei rifugi, sia volontaria poi- ché la loro presenza dava fastidio, sia involontaria Per le analisi del regime alimentare qui presentate è stato durante lavori di restauro o a causa di altri disturbi al- preferito questo indice di frequenza piuttosto che il volume l’interno dei rifugi, o ancora dell’impiego di pesticidi nel- percentuale relativo (solitamente utilizzato in studi di que- l’agricoltura e sulle travi dei solai (cf. G UTTINGER et al. sto tipo) quale misura di abbondanza di una determinata 2001, TOPAL & RUEDI 2001). categoria di prede, poiché il campione di sterco era molto Le conoscenze relative alle esigenze ecologiche di Myotis esiguo e quindi la composizione di un singolo pezzetto myotis sono pure piuttosto buone, ma si riferiscono a realtà aveva un grande influsso sul risultato totale. biogeografiche e ambientali più o meno lontane dalla no- Secondo quanto proposto da ARLETTAZ & P ERRIN (1995) stra (Baviera: RUDOLPH 1989, AUDET 1990, SCHMINKE le prede sono state divise in due categorie: artropodi legati 1992, KRUGER–BARVELS 1994; Vallese, Marocco, Malta, allo strato epigeo e artropodi legati all’erba. Alla prima ca- Sardegna, Corsica: ARLETTAZ 1995; Svizzera centro- tegoria appartengono Scorpiones, Araneae, Myriapoda, orientale: G UTTINGER 1997; Portogallo: Rainho in G UT- Gryllotalpidae, Gryllidae, Forficulidae, Formicidae, Cara- TINGER et al. 2001). Per Myotis blythi, invece, i dati a di- bidae, Staphylinidae e larve di Coleoptera mentre della se- sposizione sono ancora molto frammentari (ATALLAH conda fanno parte Tettigonidae, Acrididae, Mantidae e 1977, RAKHMATULINA 1989, ARLETTAZ 1995, G UTTIN- Heteroptera. GER et al. 1998). A causa del metodo di raccolta utilizzato non è stato pur- Il lavoro qui presentato, parte di uno studio più vasto troppo possibile attribuire i singoli pezzetti di sterco a una (ROESLI et al. 2004), muove quindi dalla necessità di ac- delle due specie, per cui si è rilevato impossibile stabilire quisire maggiori conoscenze sull’ecologia di Myotis myotis e con esattezza il regime alimentare specifico ma si è potuto di Myotis blythi nel Cantone Ticino. In particolare mira a unicamente conoscere cosa era stato mangiato dall’intera caratterizzare gli ambienti di caccia e il regime alimentare colonia. Da altri studi sul regime alimentare è però noto delle due specie, al fine di proporre misure concrete per la che questo si distingue notevolmente tra le due specie: loro protezione nel Cantone Ticino. Myotis myotis si nutre soprattutto di prede legate alla lettiera o al suolo (ground gleaner), mentre Myotis blythi predilige in- vertebrati legati all’erba (grass gleaner) (ARLETTAZ et al. MATERIALI E METODI 1997, cf. TOPAL & RUEDI 2001). Ci siamo quindi serviti di questa informazione per attribuire a posteriori i pezzetti di La ricerca è incentrata sulla colonia di riproduzione mista sterco alle due specie: sterco composto prevalentemente di Myotis myotis e Myotis blythi presente nel solaio della Col- da taxa legati allo strato epigeo è stato assegnato a Myotis legiata Sant’Antonio a Locarno. Al momento di iniziare lo myotis mentre se conteneva soprattutto resti di invertebrati studio si trattava dell’unica colonia di riproduzione delle legati all’erba è stato attribuito a Myotis blythi. In tutti i casi due specie nota in Ticino, nonché del rifugio di chirotteri il rapporto tra le due categorie di prede era così estremo più importante del Cantone. che non vi sono state situazioni dubbie. La colonia è composta da un centinaio di animali adulti. Il rapporto tra le due specie è di circa 80% Myotis myotis e Ambienti di caccia 20% Myotis blythi (MORETTI et al. 1993, dati del progetto). Per individuare gli ambienti di caccia è stata utilizzata la tecnica della radiotelemetria. Durante i mesi di agosto del Regime alimentare 2002 e del 2003 (13.–22.8.2002 e 5.–17.8.2003) 8 Myotis Per determinare il regime alimentare delle due specie di myotis e 11 Myotis blythi sono stati marcati con emittenti ra- Myotis sono stati analizzati i resti di artropodi contenuti in dio. Per motivi legati alla protezione della colonia l’inda- 30 pezzetti di sterco raccolti senza distinzione tra le specie gine è stata limitata al mese di agosto, cioè al periodo che direttamente da terra nel rifugio di riproduzione a Lo- segue la riproduzione e può essere considerato il meno carno durante il 2002. Lo sterco è stato raccolto in 3 pe- critico nel ciclo vitale dei pipistrelli. La scelta si è imposta Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 64
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) poiché non era possibile catturare gli animali da marcare le caratteristiche illustrate alla tab. 1. I parametri e i valori all’esterno del rifugio di riproduzione e una cattura al suo soglia considerati sono stati scelti sulla base delle tipologie interno immediatamente prima del parto o durante le degli ambienti di caccia di Myotis myotis individuati con la prime settimane dell’allattamento sembrava troppo inva- tecnica della radiotelemetria. siva e delicata. Sono state calcolate due stime, una più conservativa uti- Gli animali sono stati catturati la mattina presto con una lizzando un grado di copertura degli strati erbacei, arbu- rete al loro rientro al rifugio di riproduzione a Locarno op- stivi e di ringiovanimento minore al 25% e una più gene- pure prelevati direttamente dal posatoio con un retino. Un rosa che considerava coperture fino al 50%. A questi unico animale è stato marcato fuori dal solaio della Colle- quadrati sono stati poi aggiunti tutti quelli definiti come giata Sant’Antonio. Ciascun individuo è stato munito di selve. Infatti siamo partiti dal presupposto che tutte le selve un’emittente (two stage transmitters: Kronwitter Typ Nn il cui strato erbaceo viene gestito regolarmente (sfalci fre- e Holohil System Typ BD–2) attaccata con un collarino di quenti o pascolo) sono potenzialmente favorevoli a Myotis plastica dotato di un punto di rottura (secondo F UHR- myotis. L’analisi è stata effettuata sia per un’area di 20 km MANN & S EITZ 1992) oppure incollata direttamente sul di raggio attorno alla colonia di Locarno (dominio vitale pelo del dorso mediante una colla speciale (Skinbond, medio; LIEGEL & H ELVERSEN 1987, RUDOLPH 1989, AU- Smith & Nephew United Inc., USA). Il peso di un’emit- DET 1990, ARLETTAZ 1996, G UTTINGER 1997) sia per tente era di 0.9–1.4 g e non superava quindi il 5% del peso tutto il Cantone Ticino. corporeo dell’individuo cui veniva applicata, limite mas- Inoltre i castagneti e i boschi misti situati in un raggio di simo di carico supplementare tollerabile durante il volo 20 km dal rifugio di Sant’Antonio a Locarno sono stati (ALDRIDGE & B RIGHAM 1988). Quando possibile sono campionati sulla base di 17 transetti, scelti in maniera da Tab. 1 – Variabili dell’Inventario forestale svizzero LFI (WSL 2004) utilizzate per la definizione dell’ab- bondanza delle tipologie di bosco utilizzate come ambienti di caccia da Myotis myotis e indicazioni rela- tive ai valori soglia considerati (So- glia 1 = stima conservativa, Soglia 2 = stima ottimistica; vedi testo). state marcate femmine adulte di entrambe le specie, poi- coprire nel modo più rappresentativo possibile la fascia ché esse conoscono meglio il territorio rispetto agli animali castanile (fino a 800 m slm) attorno al rifugio di ripro- giovani. Dopo la manipolazione gli animali sono stati rila- duzione di Locarno. I singoli transetti misuravano sciati all’interno del rifugio. 400–1200 m (media 872 m), erano larghi 14 m e dispo- I 19 animali marcati sono stati seguiti e localizzati regolar- sti lungo le curve di livello. In totale sono stati percorsi e mente tramite la tecnica della triangolazione durante 23 valutati 14.8 km di bosco. Per ogni transetto è stato an- notti (in media 4 notti per individuo). Una ricognizione notato lungo quanti metri la struttura forestale presen- dei punti di triangolazione durante il giorno ha poi per- tava una potenzialità ottima o discreta come ambiente di messo di definire la tipologia ambientale di tutte le zone di caccia per Myotis myotis. Che cosa fosse una struttura ot- caccia individuate durante la notte. Per determinare il loro tima o discreta è stato valutato in maniera qualitativa, per grado di abbondanza si è proceduto con metodi diversi se- analogia alla struttura del bosco presente nei punti di cac- condo l’ambiente e quindi la specie. cia rilevati con la radiotelemetria. In particolare sono state considerate la copertura dello strato erbaceo e ar- Abbondanza degli ambienti di caccia di Myotis myotis bustivo e la distanza delle ceppaie. Se entrambi questi fat- Per determinare l’abbondanza della tipologia ambientale tori rispecchiavano un ambiente tipico utilizzato da Myo- utilizzata per la caccia da Myotis myotis sono state impiegate tis myotis il bosco è stato giudicato di potenzialità ottima, due metodologie diverse. se invece uno dei due fattori deviava leggermente dal- Da una parte sono stati analizzati i dati dell’Inventario fo- l’optimum o se la zona idonea era molto piccola al set- restale svizzero LFI (WSL 2004). In particolare è stata cal- tore veniva assegnata una potenzialità discreta. Le tratte colata la percentuale di quadrati di rilievo (50 x 50 m2) si- restanti sono state classificate come non idonee. Per ogni tuati sotto gli 800 m slm (fascia castanile) che presentano transetto è stata calcolata la percentuale di bosco con po- Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 65
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) tenzialità ottima e discreta. A partire da queste due per- RISULTATI E DISCUSSIONE centuali è poi stata calcolata la mediana su tutti i tran- setti. È stata scelta la mediana al posto della media poi- Regime alimentare ché la lunghezza dei settori ottimi o discreti differiva In totale, nei 30 pezzetti di sterco analizzati, hanno po- molto da un transetto all’altro e la distribuzione dei va- tuto essere identificate 9 categorie di artropodi. Le prede lori non seguiva una curva normale. privilegiate appartengono ai taxa Carabidae e Saltatoria (tab. 3). Si tratta dei componenti tipici del regime ali- Abbondanza degli ambienti di caccia di Myotis blythi mentare di Myotis myotis e Myotis blythi (ARLETTAZ 1995, Mediante un’analisi fattoriale della nicchia ecologica G UTTINGER 1997). (ENFA), calcolata con il programma Biomapper (H IRZEL Se attribuiamo retroattivamente i vari pezzetti di sterco et al. 2002a, H IRZEL et al. 2002b) sviluppato appositamente alle due specie in base al volume relativo dei taxa epigei, per questo tipo di analisi, sulla base dei dati raccolti con la rispettivamente degli artropodi legati allo strato erbaceo, radiotelemetria è stata calcolata la nicchia ecologica di otteniamo il quadro illustrato alla fig. 1. Myotis myotis si è Myotis blythi. Sono state considerate le 13 variabili ambien- nutrito di 7 categorie di prede, Myotis blythi solo di 3. Una tali illustrate alla tab. 2. sola categoria, le cavallette, è stata mangiata da entrambi. A partire da queste 13 variabili ambientali sono stati cal- Le diete delle due specie sono quindi assai differenziate. colati altrettanti fattori indipendenti. In seguito, sulla base Infatti Myotis myotis, specializzato nella cattura delle prede dei fattori e con i dati della radiotelemetria, sono state de- al suolo (ground gleaner; ARLETTAZ 1995), ha basato la sua Tab. 2 – Variabili ambientali utilizzate per l’analisi fattoriale della nicchia ecologica (ENFA) di Myotis blythi. terminate le variabili ambientali che influenzano maggior- alimentazione principalmente sui Carabidae mentre Myo- mente la nicchia ecologica di Myotis blythi, come pure la tis blythi, specializzato nella raccolta di prede dall’erba marginalità e la tolleranza, due misure che descrivono (grass gleaner; ARLETTAZ 1995) si è cibato quasi esclusi- l’ampiezza della nicchia ecologica di una specie. Un fattore vamente di Saltatoria, in particolare della famiglia Tetti- di marginalità vicino a 1 o maggiore indica che la specie gonidae. La specializzazione alimentare che risulta dal vive in un ambiente molto particolare rispetto alla situa- nostro studio, pur con la limitazione dovuta al fatto che zione di riferimento. Una tolleranza vicino a 0 è caratteri- lo sterco è stato attribuito retroattivamente alle due spe- stica per specie che reagiscono in maniera estremamente cie, sembra essere superiore a quanto riportato per ri- sensibile a deviazioni dell’ambiente dal loro optimum eco- cerche simili effettuate in altre regioni (Vallese, San logico. Da ultimo, sempre sulla base dei fattori indipen- Gallo, Marocco, Malta, Sardegna, Corsica e Kirghistan). denti ottenuti con l’ENFA in base ai punti raccolti con la Infatti solitamente il regime alimentare descritto per le tecnica della radiotelemetria, è stata calcolata una rappre- due specie è più ampio. Myotis myotis, accanto ai taxa da sentazione cartografica dell’ambiente di caccia potenziale noi descritti, si nutre pure di Pseudoscorpiones, Scorpio- di Myotis blythi. nes, Gryllidae, Forficulidae, Heteroptera, Homoptera, Non è stato possibile adottare lo stesso tipo di analisi per Lepidoptera, Tipulidae, Diptera, Formicidae, Ichneumo- Myotis myotis, poiché per le foreste non disponevamo di dati nidae, Hymenoptera e Staphylinidae. Myotis blythi caccia spaziali relativi alla struttura dei boschi sufficientemente anche Gryllidae, Mantidae, Lepidoptera, Tipulidae, Di- dettagliati. ptera, Formicidae, Ichneumonidae, Hymenoptera, Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 66
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) Tab. 3 – Frequenza delle varie ca- tegorie di prede nello sterco rac- colto nella colonia di riproduzione mista di Myotis myotis e Myotis blythi nella Collegiata Sant’Antonio a Lo- carno. È indicata pure la tipologia ambientale divisa per specie legate allo strato epigeo e specie legate allo strato erbaceo (ARLETTAZ & P ERRIN 1995). Staphylinidae, Scarabaeidae e Curculionidae (cf. G UT- Ambienti di caccia di Myotis myotis TINGER et al. 2001, TOPAL & RUEDI 2001). Conseguen- Sulla base di una quarantina di punti di triangolazione di temente le percentuali di volume di Carabidae, rispetti- 4 animali diversi (1 femmina adulta, 1 maschio adulto e vamente Saltatoria sono generalmente inferiori a quanto 2 maschi giovani) hanno potuto essere identificate 12 riscontrato nel nostro studio (ARLETTAZ 1995). Questo zone di caccia. Queste si trovano in un raggio medio di potrebbe essere una conseguenza dell’esiguo campione 5.7 km (2.9–8.6 km) attorno alla Collegiata Sant’Antonio di sterco analizzato. Potrebbe però essere anche dovuto (fig. 2). Rispetto ad altri studi che hanno dimostrato come al fatto che in ambienti coltivati intensivamente, come la specie percorra regolarmente 4–17 km, con punte mas- lo è e la maggior parte del territorio attorno a Locarno, sime fino a 25 km (LIEGEL & H ELVERSEN 1987, RUDOLPH lo spettro alimentare delle due specie si restringe rispetto 1989, AUDET 1990, ARLETTAZ 1996, G UTTINGER 1997), ad ambienti con forme di colture più tradizionali (AR- le distanze da noi osservate sono piuttosto brevi. Molto LETTAZ 1995). probabilmente questo è da ricondurre al fatto che su 4 ani- mali seguiti 2 erano giovani, i quali all’inizio si soffermano Ambienti di caccia attorno al rifugio e ampliano solo lentamente il loro rag- Lo studio degli ambienti di caccia delle due specie di Myo- gio d’azione (RUDOLPH 1989, AUDET 1990). tis per il tramite della tecnica della radiotelemetria è stato ostacolato dalle difficili condizioni topografiche, cui si è ag- Per quanto riguarda le tipologie ambientali le zone di cac- giunto il fatto che le due specie hanno un volo molto ra- cia rilevate in questo studio possono essere riassunte nelle pido (fino a 50 km/ora) e in poco tempo percorrono di- 6 categorie descritte e illustrate alla tab. 4 e alla fig. 3. Esse stanze di vari chilometri. È stato così possibile seguire solo coprono più o meno l’intero spettro di ambienti di caccia un numero relativamente esiguo di animali. finora osservati per Myotis myotis: boschi maturi, prati pin- Fig. 1 – Regime alimentare della co- lonia mista di Myotis myotis e Myotis blythi presso la Collegiata Sant’An- tonio a Locarno. È rappresentato l’indice di frequenza con cui i vari taxa compaiono nello sterco delle due specie: Myotis myotis (nero), Myo- tis blythi (bianco). Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 67
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) tis (G) e Myotis blythi (+ ). E = Rifu- Fig. 2 – Punti di caccia di Myotis myo- gio di riproduzione delle due specie a Locarno. Sfondo © Ufficio federale di topo- grafia. gui appena falciati, pascoli, campi mietuti e livellati (Val- grandi categorie: zone aperte e boschi. Comune a tutte e lese: ARLETTAZ 1995; Svizzera nord–orientale: G UTTIN- due è la presenza di suolo privo di vegetazione o ricoperto GER 1997; Baviera: RUDOLPH 1989, AUDET 1990, SCH- di vegetazione bassa. Inoltre i boschi sono accomunati da MINKE 1992, KRUGER–BARVELS 1994; Portogallo: Rainho una struttura con alberi o ceppaie spaziate. Per quanto ri- in G UTTINGER et al. 2001). guarda gli ambienti aperti è stato mostrato che Myotis myo- Questo ci permette di affermare che esse sono rappresen- tis caccia solo su prati la cui copertura erbacea in media non tative per tutto il ciclo vitale estivo della specie (da maggio eccede i 10 cm di altezza (prati pingui falciati di fresco e pa- a settembre), nonostante il nostro studio si sia concentrato scoli) oppure su campi arati e livellati (G UTTINGER 1997). unicamente sul mese di agosto. La struttura caratteristica e comune a tutti gli ambienti Analizzando le tipologie ambientali utilizzate da Myotis myo- sfruttati da Myotis myotis è una conseguenza della speciale tis si nota inoltre che possono essere raggruppate in due tecnica di caccia e del regime alimentare di questa specie. Tab. 4 – Descrizione delle tipologie ambientali utilizzate quali ambienti di caccia da Myotis myotis. Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 68
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) Fig. 3 – Ambienti di caccia di Myotis myotis. Castagneto e bosco misto, faggeta matura, bosco-parco, zona agricola, prati xerici su suolo sabbioso, prati artificiali (da sinistra a destra e dall’alto al basso). Foto: M. Roesli. Come visto nel capitolo precedente Myotis myotis si ciba l’Inventario forestale svizzero LFI (WSL 2004) ha per- principalmente di carabidi che vengono catturati diretta- messo di costatare che unicamente il 6–12% dei boschi si- mente al suolo (ground gleaning): la preda viene individuata tuati in un raggio di 20 km attorno alla colonia di Locarno durante un lento volo di ricerca a 20–50 cm di altezza dal e al di sotto degli 800 m slm (fascia castanile) presenta una terreno e poi afferrata atterrandole sopra ad ali aperte (RU- struttura favorevole a Myotis myotis. Il risultato è legger- DOLPH 1989, ARLETTAZ 1996, G UTTINGER 1997). mente più alto se consideriamo tutto il Ticino (tab. 5). Il 12% (rispettivamente il 15% se consideriamo tutto il Can- La disponibilità di ambienti di caccia idonei a Myotis myotis tone) è sicuramente una stima ottimistica, poiché non tutte situati in un raggio di 20 km dalla colonia di Locarno (rag- le selve sono attualmente sottoposte a una gestione inten- gio d’azione tipico della specie; LIEGEL & H ELVERSEN siva della cotica erbosa con sfalci frequenti o pascolo re- 1987, RUDOLPH 1989, AUDET 1990, ARLETTAZ 1996, golare. Inoltre strati erbacei, arbustivi e di ringiovani- G UTTINGER 1997) è diversa secondo le tipologie ambien- mento omogenei con una copertura superiore al 25% non tali, ma generalmente piuttosto bassa. sono sicuramente più idonei a Myotis myotis. Una copertura Consideriamo dapprima i boschi. L’analisi dei dati del- di questo tipo va bene unicamente se è eterogenea con Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 69
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) Tab. 5 – Risultati dell’analisi dei dati dell’Inventario forestale svizzero LFI (WSL 2004). Sono mostrate le percentuali di punti di rilievo giudicati idonei a Myotis myotis secondo i criteri illustrati nei metodi per un’area di 20 km di raggio attorno al rifugio di Locarno e per tutto il Cantone Ticino. Soglia 1 = stima conservativa, Soglia 2 = stima ottimistica; MISCHG = grado di mescolanza, BODVEGDG = copertura strato erbaceo, STRADG = copertura cespugli, VERJDG = copertura ringiovanimento, WFRM = forma del bosco. chiazze di vegetazione densa alternate a chiazze prive di bosco favorevole hanno solitamente anche un’estensione copertura. Infine, la distanza tra i singoli alberi, rispetti- assai limitata: spesso non sono più grandi di 100 x 200 m2 vamente tra le ceppaie, non è stata considerata. Riteniamo (2 ha). Anche altri studi hanno dimostrato come questa quindi realistico assumere un valore massimo del 6–8% di specie sfrutti regolarmente superfici di 0.3–3 ha (G UT- castagneto o bosco misto favorevole a Myotis myotis. TINGER 1997). Se consideriamo i dati dei 17 transetti (14.8 km di bosco Se consideriamo l’abbondanza delle zone aperte (prati ma- analizzato) risulta che i castagneti e i boschi misti con una gri o falciati, pascoli e campi mietuti) si nota come spesso potenzialità ottima sono in media (mediana) l’1%. Se a que- per Myotis myotis la presenza di ambienti idonei è assai effi- sti aggiungiamo anche i boschi con una potenzialità di- mera e variabile nel tempo e nello spazio. In effetti sia i screta arriviamo a un valore mediano del 6.7% di foreste prati sia i campi sfruttati dall’agricoltura presentano una potenzialmente favorevoli (tab. 6). I siti favorevoli sem- struttura favorevole solo in determinati momenti: dopo lo brano inoltre concentrati in alcune regioni (tab. 6). Anche sfalcio, quando vengono pascolati o dopo la mietitura una se contempliamo i boschi–parco il quadro non cambia, poi- volta arati e livellati, cioè quando permettono un accesso ché essi hanno una diffusione estremamente puntuale. diretto al suolo e quindi agli artropodi terrestri (G UTTIN- In sintesi possiamo dunque concludere che i boschi idonei GER 1997, ARLETTAZ 1999). a Myotis myotis rappresentano meno del 10% delle foreste Le praterie alluvionali su suoli drenanti tipiche delle zone che crescono all’interno del dominio vitale della colonia golenali, per contro, offrono condizioni favorevoli durante di Sant’Antonio. Oltre ad essere poco frequenti, le zone di tutta la stagione. Assieme ai boschi maturi privi di sotto- Tab. 6 – Risultati dei transetti utilizzati per stimare l’abbondanza di boschi idonei a Myotis myotis in un raggio di 20 km dal rifugio di Locarno. Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 70
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) Fig. 4 – Ambienti di caccia di Myotis blythi. Praterie e pascoli alpini, prati a Molinia, vigneti, greti (da sinistra a destra e dall’alto al basso). Foto: M. Roesli. bosco esse rivestono quindi un ruolo fondamentale all’in- potenziale. Inoltre la maggior parte di essi è difficile da ri- terno del dominio vitale di Myotis myotis, garantendo la pre- generare a corto termine, per cui sarebbe opportuno con- senza di una fonte di nutrimento costante. Quest’ultima servare gli ambienti di caccia esistenti, in particolare quelli può essere completata in maniera opportunistica, sfrut- seminaturali (praterie alluvionali e boschi aperti). tando saltuariamente gli ambienti agricoli intensivi più ef- fimeri, soprattutto in concomitanza con la comparsa di Ambienti di caccia di Myotis blythi prede particolari (p. es. Tipule, Maggiolini, Grillitalpa) In totale, sulla base di una dozzina di punti di triangolazione (ARLETTAZ 1995, G UTTINGER 1997). esatti, hanno potuto essere rilevate 6 zone di caccia utiliz- zate da 4 femmine adulte. Le zone si trovano a 3.7–16.8 km In passato sia i boschi sia gli ambienti aperti idonei a Myo- (media 7 km) dal rifugio di riproduzione di Locarno (fig. 2). tis myotis erano probabilmente più abbondanti. In effetti le Si tratta di distanze notevolmente superiori a quanto osser- pratiche agricole tradizionali favorivano la presenza nel vato in altri studi, nei quali è stato rilevato un tragitto mas- paesaggio di un mosaico di zone adatte: il pascolo in fore- simo di 10.9 km (media 4 km) (ARLETTAZ 1995, G UTTIN- sta, la raccolta di strame e la gestione intensiva delle selve GER et al. 1998, ARLETTAZ 1999). Questo ci lascia supporre erano pratiche diffuse che contribuivano a creare boschi che attorno al rifugio di riproduzione gli ambienti di caccia molto aperti, privi di uno strato arbustivo e con un suolo idonei alla specie siano piuttosto rari. «pulito», praticamente nudo o ricoperto da vegetazione er- Anche il dislivello superato da Myotis blythi merita un ap- bacea bassa. Inoltre i prati venivano falciati a mano, un la- punto. Un sito di caccia era localizzato a 1000 m slm, un se- voro lento che conduceva naturalmente a una diversifica- condo a oltre 1500 m slm e un terzo a 1800 m slm (dislivello zione delle date di sfalcio e quindi dell’altezza dello strato 800–1600 m partendo dal rifugio di riproduzione a 200 m erbaceo. Non da ultimo, un tempo le campagne erano più slm) (fig. 2). Anche ARLETTAZ (1995) aveva già osservato ricche di insetti, soprattutto delle grosse prede privilegiate animali in caccia fino a 2000 m slm (dislivello ca. 1400 m). da Myotis myotis come Maggiolini e Grillitalpa (ARLETTAZ 1995, G UTTINGER 1997), poi combattuti intensamente Le 6 zone di caccia rilevate nel corso della presente inda- con pesticidi e massicce campagne di raccolta. gine appartengono a 4 tipologie ambientali diverse, de- Molto probabilmente, però, attualmente gli ambienti di scritte e illustrate alla tab. 7 e alla fig. 4. caccia di Myotis myotis non sono direttamente minacciati, L’analisi fattoriale della nicchia ecologica (ENFA) ha per- anche se la loro piccola estensione costituisce un rischio messo di individuare le variabili ambientali che caratte- Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 71
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) Tab. 7 – Descrizione delle tipologie ambientali utilizzate quali ambienti di caccia da Myotis blythi. rizzano questi biotopi. Considerando le 5 più importanti getazione alta (50–150 cm) e sono situate in pianura o nella risulta che Myotis blythi predilige cespuglieti (attenzione: fascia collinare (G UTTINGER et al. 1998). la telemetria ha permesso di constatare come all’interno Nel nostro studio vi sono però anche delle eccezioni. In dei cespuglieti Myotis blythi scelga in maniera mirata pic- due casi Myotis blythi non ha cacciato sopra zone con erba cole chiazze ricoperte da vegetazione erbacea incolta e alta, bensì in un vigneto e sopra un greto, due luoghi ca- non cacci in corrispondenza dei cespugli veri e propri), ratterizzati dalla presenza di vegetazione bassa o da suolo praterie alpine, pascoli e vegetazione erbacea incolta ad nudo. Molto probabilmente questi ambienti sono stati vi- altitudini piuttosto elevate, mentre evita campi e prati da sitati da Myotis blythi in maniera opportunistica, in corri- sfalcio come pure i boschi fitti (tab. 8). In pratica la spe- spondenza della comparsa di prede particolari. cie è legata ad ambienti caratterizzati dalla presenza di Nonostante questi sporadici comportamenti opportuni- una vegetazione erbacea rigogliosa. Durante il mese di stici la marginalità della specie è di 0.734, mentre la tolle- agosto (periodo di studio) sono proprio questi habitat a ranza ammonta a 0.158. Myotis blythi denota quindi una presentare le maggiori densità delle sue prede preferite, specializzazione molto marcata e una scarsa flessibilità ri- le cavallette. spetto a deviazioni dal suo optimum ecologico. Questi risultati sono paragonabili a quanto osservato in Per concludere possiamo affermare che anche in Ticino zone climatiche simili (Vallese e Kirghisistan), dove Myotis l’ambiente di caccia di Myotis blythi si differenzia nettamente blythi caccia soprattutto su steppe e praterie con vegeta- da quello di Myotis myotis ed è lo specchio sia di un regime zione densa, ma anche su steppe più sassose e rade e su alimentare sia di una tecnica di caccia differenti: Myotis pascoli (RAKHMATULINA 1989, ARLETTAZ 1995, ARLET- blythi, tipico grass gleaner, sorvola lentamente la vegetazione TAZ 1999). Al Nord delle Alpi, per contro, la specie sfrutta a pochi centimetri dal suolo alla ricerca di cavallette e, una quasi esclusivamente superfici a strame (Magnocaricion–Fi- volta individuata la preda, la cattura raccogliendola diret- lipendulion o Molinion–Filipendulion) coltivate più o meno in- tamente dalle foglie o dagli steli in volo stazionario oppure tensamente (1–4 sfalci all’anno), che presentano una ve- atterrando brevemente tra l’erba (G UTTINGER et al. 1998). Tab. 8 – Risultati dell’analisi fat- toriale della nicchia ecologica (ENFA) di Myotis blythi. Sono rap- presentati i valori per la margina- lità e per il primo fattore di spe- cializzazione, gli unici due fattori utilizzati per il calcolo dell’am- biente potenziale. Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 72
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) tano le densità di cavallette maggiori sono localizzate a quote più basse, in particolare in corrispondenza di prati magri e di altri ambienti erbacei estensivi, come ad esem- pio le superfici a strame, ambienti dove si concentra la maggior parte dell’attività di caccia a Nord delle Alpi (G UTTINGER et al. 1998). Assumiamo dunque che all’ini- zio della stagione l’attività di caccia di Myotis blythi si con- centri principalmente sui prati xerici a bassa altitudine, nei vigneti estensivi di versante e sulle superfici di compensa- zione ecologica (prati a strame e prati estensivi). Qui la spe- cie, oltre agli ortotteri, caccia molto probabilmente pure larve di farfalla (ARLETTAZ 1995, dati di questo progetto). Da altri studi è inoltre risaputo che durante il mese di mag- gio, quando le cavallette sono presenti unicamente a basse densità e per di più allo stadio larvale, la specie basa la sua alimentazione su prede alternative come i Maggiolini, che vengono cacciati su prati falciati, lungo margini boschivi e siepi e attorno a alberi singoli (ARLETTAZ 1995, G UT- TINGER et al. 1998). In Ticino però, anche nelle annate ric- che di Maggiolini le densità di questi coleotteri sono ge- neralmente molto basse, per cui la specie è probabilmente costretta a ripiegare su altre prede alternative, ad esempio Grilli e Grillitalpa. Si suppone che questi vengano cacciati soprattutto sulle zone estensive sabbiose (superfici di com- pensazione ecologica, golene e zone marginali). Fig. 5 – Rappresentazione cartografica dell’ambiente di caccia po- tenziale di Myotis blythi durante i mesi di luglio-settembre. Il cerchio Quanto esposto ci permette di ipotizzare che l’offerta ali- verde indica un’area di 20 km di raggio attorno alla colonia di Lo- mentare tra maggio e inizio giugno (periodo di gestazione) carno (dominio vitale medio). Le percentuali si riferiscono alla pro- sia il fattore che limita le dimensioni delle popolazioni e sia babilità di presenza di Myotis blythi e indicano quindi quanto il ter- responsabile della rarità di Myotis blythi nel nostro Cantone, ritorio è idoneo quale ambiente di caccia (0% = non idoneo, 100% = molto idoneo). dove sono noti solo poco più di una trentina di individui della specie. La situazione non è però critica soltanto in primavera, ma si sta facendo precaria anche a stagione più inoltrata, poi- Per valutare l’abbondanza degli ambienti di caccia favo- ché gli ambienti idonei a Myotis blythi sono fortemente mi- revoli a Myotis blythi è stata calcolata una rappresentazione nacciati dal rimboschimento che colpisce la maggior parte cartografica dell’habitat potenziale (fig. 5). Si può vedere delle praterie della fascia montana e subalpina come pure come d’estate, in un raggio di 20 km attorno a Locarno molti prati di pendio. La specie è quindi costretta a recarsi (raggio d’azione medio; LIEGEL & H ELVERSEN 1987, RU- sempre più in alto per trovare zone favorevoli, ciò che com- DOLPH 1989, AUDET 1990, ARLETTAZ 1996, G UTTIN- porta un notevole dispendio di energia. Inoltre, con l’au- GER 1997), le tipologie ambientali idonee siano molto mentare della quota viene ritardato nella stagione il pe- rare (fig. 5) e rappresentino unicamente il 4.7% della su- riodo favorevole, quello durante il quale le densità delle perficie totale. cavallette sono massime. Possiamo quindi concludere che I dati sulla fenologia delle cavallette, le prede favorite da la situazione degli ambienti di caccia di Myotis blythi è piut- Myotis blythi, ci portano però a concludere che gli ambienti tosto precaria: in pianura sono molto esigui e sottostanno di caccia da noi rilevati durante il mese di agosto (e quindi a forti pressioni antropiche (agricoltura intensiva ed esten- anche l’ambiente potenziale calcolato) non sono rappre- sione delle zone edificabili) mentre sui pendii e in monta- sentativi per l’intero ciclo vitale della specie. gna sono minacciati dal rimboschimento. In effetti, sulle praterie d’altitudine le densità di cavallette adulte sono elevate solo a partire dal mese di luglio e fino In passato gli ambienti favorevoli a questa specie erano a ottobre. Appare quindi evidente che durante i mesi di certamente più abbondanti ed estesi. In effetti il paesag- maggio e giugno Myotis blythi si nutra in ambienti diversi, gio agricolo tradizionale era dominato da prati da sfalcio e in parte anche di prede differenti. estensivi che, con la loro distribuzione dai fondivalle fino Partendo dalla constatazione che in agosto la specie caccia agli alpeggi, garantivano da giugno a ottobre un’offerta sulle zone più ricche in assoluto di ortotteri, possiamo ipo- alimentare costante e ricca di cavallette. Bastava adattare tizzare che lo stesso succeda anche durante il mese di giu- la quota dell’area di caccia al mutare delle stagioni. Inol- gno, poiché anche in questo mese, come dimostrato dal- tre, anche le prede alternative come Maggiolini e Grilli- l’analisi dello sterco, Myotis blythi si ciba principalmente di talpa erano molto più abbondanti prima del diffondersi cavallette. In questo periodo dell’anno le zone che presen- dei pesticidi. Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 73
M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) CONCLUSIONI ARLETTAZ R. & P ERRIN N., 1995. The trophic niches of sympatric sibling Myotis myotis and Myotis blythii: do mouse–eared bats se- Sembra che attualmente gli ambienti di caccia rappresen- lect prey? In: RACEY P.A. & SWIFT S. (eds). Ecology, evolution tino un fattore limitante per la dimensione delle popola- and behaviour of bats. Symp. zool. Soc. Lond. 67: 362–376. zioni di Myotis myotis e di Myotis blythi. La salvaguardia di London, Oxford University Press. boschi maturi poveri di vegetazione erbacea o cespugliosa, ARLETTAZ R., PERRIN N. & HAUSSER J., 1997. Trophic resource par- prati xerici, prati estensivi, zone golenali e pascoli alpini è titioning and competition between the two sibling bat species quindi un tassello fondamentale per la protezione di que- Myotis myotis and Myotis blythii. J. anim. Ecol. 66: 897–911. ste due specie di pipistrelli. Poiché la maggior parte di que- ATALLAH S.I., 1977. Mammals of Eastern Mediterranean region: sti ambienti è il risultato di processi legati alle attività their ecology, systematics and zoogeographical relationships. umane di selvicoltura e agricoltura, il loro mantenimento Säugetierk. Mitt. 25: 241–320. passa principalmente da una corretta gestione del territo- AUDET D., 1990. Foraging behaviour and habitat use by gleaning rio agricolo e forestale. bat, Myotis myotis (Chiroptera: Vespertilionidae). J. Mamm. 71: La situazione appare particolarmente precaria per Myotis 420–427. blythi, più raro, caratterizzato da una nicchia ecologica molto B ONTADINA F., ARLETTAZ R., F RANKHAUSER T., LUTZ M., stretta e legato ad ambienti maggiormente minacciati. M UHLENTALER E., THEILER A. & Z INGG P.E., 2001. The lesser horseshoe bat Rhinolophus hipposideros in Switzerland: present status and research recommendations. Le Rhi- RINGRAZIAMENTI nolophe 14: 69–83. DELARZE R., GONSETH Y. & GALLAND P., 1999. Lebensräume der Questo studio è stato possibile grazie alla collaborazione Schweiz. Ökologie, Gefährdung, Kennarten. Thun, Ott Ver- di numerose persone. lag, 413 pp. Innanzitutto un caloroso ringraziamento va alla Parroc- DIONEA S.A., 2001. Le tipologie forestali della fascia castanile tici- chia di Sant’Antonio a Locarno, e in particolare a Don nese e le loro tendenze evolutive. Bellinzona, Sezione forestale Ernesto Storelli e Don Claudio Mottini, che dal 1992 ci cantonale, Dipartimento del Territorio, 55 pp. hanno sempre lasciato libero accesso al solaio della Col- DUELLI P., 1994. Lista rossa degli animali minacciati in Svizzera. legiata. Un grande grazie va pure a Sebastiano Mattei, Berna, UFAFP, 97 pp. Chantal Staehli e Nicola Zambelli che con noi hanno tra- F UHRMANN M. & S EITZ A., 1992. Nocturnal activity of the brown scorso innumerevoli giorni e notti alla ricerca degli ani- long–eared bat (Plecotus auritus L., 1758): data from radio–track- mali marcati con le emittenti. Ringraziamo anche Mirko ing in the Lenneberg forest near Mainz (Germany). In: P RIEDE Zanini per i chilometri percorsi durante i rilievi dei tran- I.G. & SWIFT S.M. (eds.). Wildlife Telemetry. Remote Moni- setti allo scopo di stimare l’abbondanza dell’ambiente di toring and Tracking of Animals. Ellis Horwood, pp. 538–548. caccia di Myotis myotis e Gabriele Carraro e Marco Cone- G UTTINGER R., 1997. Jagdhabitate des Grossen Mausohrs (Myotis dera per le utili informazioni sul bosco. Siamo grati a myotis) in der modernen Kulturlandschaft. BUWAL–Reihe Thomas Sattler per averci aiutato con l’analisi spaziale Umwelt No 288. Berna, UFAFP, 140 pp. dei dati e ad Alessando Fossati e Nicola Zambelli per la G UTTINGER R., LUSTENBERGER J., B ECK A. & WEBER U., 1998. rilettura critica del testo. Infine ringraziamo l’Ufficio pro- Traditionally cultivated wetland meadows as foraging habitats tezione della natura per l’aiuto fornito durante la realiz- of the grass–gleaning lesser mouse–eared bat (Myotis blythi). zazione di questo importante studio. Myotis 36: 41–49. Lo studio è stato commissionato dall’Ufficio protezione G UTTINGER R., ZAHN A., K RAPP F. & S CHOBER W., 2001. Myo- della natura del Cantone Ticino e finanziato dal Cantone tis myotis (Borkhausen, 1797) – Grosses Mausohr, Gross- stesso (Divisione costruzioni) e dalla Confederazione mausohr. In: N IETHAMMER F. & K RAPP F. (eds.), Handbuch (UFAFP). der Säugetiere Europas. Fledertiere I. Wiebelsheim, Aula– Verlag, pp 123–207. H IRZEL A., HAUSSER J. & P ERRIN N., 2002a. Biomapper 2.1., ver- BIBLIOGRAFIA sion 2.1. Conservation Biology, Università di Berna. H IRZEL A., HAUSSER J., CHESSEL D. & P ERRIN N., 2002b. Ecolo- ALDRIDGE H.D.J.N. & B RIGHAM R.M., 1988. 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M. Roesli et al.: Ambienti di caccia e regime alimentare del Vespertilio maggiore (Myotis myotis) e del Vespertilio minore (Myotis blythi) MORETTI M., ROESLI M., GAMBONI A.–S. & MADDALENA T., natura (non pubblicato), 44 pp. 2003. I pipistrelli del Cantone Ticino. Memorie Vol. 6. Lu- RUDOLPH B.–U., 1989. Habitatswahl und Verbreitung des Maus- gano, Società ticinese di Scienze naturali e Museo cantonale di ohrs (Myotis myotis) in Nordbayern. Lavoro di diploma Univer- storia naturale, 91pp. sità di Erlangen (non pubblicato). P IERALLINI R., 2004. Verifica dell’affidabilità della chiave di de- SCHMINKE M., 1992. Einnischungsmöglichkeiten sympatrischen terminazione dei peli dei Chirotteri (Mammalia) della Svizzera Fledermausarten und Einfluss von Zeit und Klima auf die Jagd- per l’analisi di peli contenuti in campioni di sterco, e prime note aktivitäten von Luftjägern. Untersuchengen an einer Fleder- sulla caratterizzazione dello sterco. Lugano, Museo cantonale maus–Artengemeinschaft in Au/Oberbayern. Lavoro di di- di storia naturale (non pubblicato). ploma Università di Erlangen (non pubblicato). RAKHMATULINA I.K., 1989. The peculiarity of the bat fauna of STEBBINGS R.E., 1988. The conservation of European bats. Lon- Azerbaijan. European bat research 48: 409–414. don, Christopher Helm publ., 246 pp. ROESLI M. & MORETTI M., 2003. Strategia cantonale per lo studio TOPAL G. & RUEDI M., 2001. Myotis blythi (Tomes, 1857) – Kleines e la protezione dei pipistrelli. Principi e indirizzi. Bellinzona, Mausohr. In: N IETHAMMER F. & KRAPP F. (eds.), Handbuch Ufficio protezione della natura, 43 pp. der Säugetiere Europas. Fledertiere I. Wiebelsheim, Aula–Ver- ROESLI M., B ONTADINA F., MADDALENA T. & M ORETTI M., lag, pp 123–207. 2004. Studio sulla colonia di riproduzione di Myotis myotis WSL, 2004. Schweizerisches Landesforstinventar LFI. Daten- (Vespertilio maggiore) e Myotis blythi (Vespertilio di Blyth) bankauszug der Erhebung 1993–1995 vom 10. Februar 2004. della Collegiata Sant’Antonio a Locarno (oggetto d’impor- Ulrich Ulmer. Birmensdorf, WSL. tanza nazionale n. 728). Bellinzona, Ufficio protezione della Bollettino della Società ticinese di Scienze naturali - 93, 2005, pp. 63-75 (ISSN 0379-1254) 75
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