AMANTI della bicicletta di - dal 1913 - UOEI Bergamo
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N. 4 LUGLIO-AGOSTO 2019 POSTE ITALIANE S. p. A. - Spedizione in AP - D. L. 353/2003 (conv. il L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 2 D. C. B. Bergamo ANNO LXIX PERIODICO BIMESTRALE - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 190-23-3-1950 Direzione e Redazione: 24122 BERGAMO - Largo Porta Nuova, 10 - Tel. e Fax 035. 239405 Internet: www. bergamo. uoei. it - E-mail: bergamo@uoei. it dal 1913 Direttore Responsabile: Giuseppe Dossi Stampa: Grafica Monti - Bergamo AMANTI della bicicletta di un po’, non ce la si può fare. Inutile girarci intorno. tutte le età, unitevi! Per le cose belle si deve un po’ fare fatica, poi la Questa è la vostra soddisfazione di aver raggiunto un risultato, una stagione. Oliate le catene, controllate i freni, sistema- collina da cui rimirare la città da lontano, ripaga di te le parti che hanno fatto un po’ di ruggine e via a tutte le salite. Ricordate Jack Frusciante è uscito dal pedalare. Pedala, pedala e ci si sente felici…finalmen- gruppo, libro cult degli adolescenti degli anni 90 di te liberi con il vento tra i capelli che profuma di fiori. Enrico Brizzi? Il protagonista amava la bicicletta e da Ora che il meteo lo permette, le giornate si allungano, buon bolognese sudava le sue salite e s’innamorava il sole ci riscalda sempre più il viso e la voglia di uscire di quella libertà per lui così naturale: era nato sul e incontrarsi aumenta…di minuto in minuto. Proprio sellino e la cultura della sua città lo aiutava a vivere come la luce che, di giorno in giorno, s’intensifica e che e a pensare così, più autonomo, più ecologico. Più ci accompagnerà in un crescendo di energia solare libero. “Se la città non avesse mille pericoli” e “se avesse fino all’equinozio d’estate, è tempo di rispolverare lei: più piste ciclabili”, per citare i luoghi comuni più la bicicletta. sdoganati, chi non sceglierebbe di prendere la bici, C’è chi, per la verità, non l’ha mai abbandonata e, abbandonando, almeno un giorno o una settimana, con il sole o con la pioggia (i più arditi anche con auto inquinanti difficili da parcheggiare nelle ore di una nevischiata), in città o in campagna, è sempre punta ed ecologici, ma in estate sudaticcia, mezzi su quel sellino. Scomodo, per alcuni, comodo come pubblici? Pensiamoci. stare in poltrona per altri, è tutta una questione La Redazione in occasione della biciclettata in Val di sensibilità e…sì, di allenamento. Se non si suda di Sole (Trento). Vorresti vedere un racconto di una tua escursione fatta con la U.O.E.I., un commento, una poesia o una fotografia pubblicati sul nostro Rododendro? Inviali in sede bergamo@uoei.it oppure a Lorenzo lorgaini@tin.it. Ti aspettiamo sulle prossime pagine!
“In questo stupendo posto ci ritornerò”. Sono stato due volte a compiere il periplo del Lago di Molveno: ad aprile per ammirare un paesaggio più unico che raro, un feno- meno provocato dallo svuotamento delle acque del lago che a partire dagli anni cinquanta, con cadenza decennale, mette in luce un suggestivo paesaggio di rocce dolomitiche da togliere il fiato e a novembre con il lago bello pieno dei suoi colori e dei suoi riflessi. Ritorno quest’anno molto volentieri nella “preziosa perla in più pre- zioso scrigno”, come il poeta Fogazzaro lo definiva. Siamo nel Trentino occidentale, ai piedi delle Dolomiti di Brenta e del massiccio della Paganella, all’estremità orien- tale del parco naturale Adamello-Brenta… ma questa domenica si va in quota!. Da Molveno, lungo un sentiero boschivo, risaliamo senza particolari difficoltà, tranne l’iniziante sfiancante ascesa, il fianco ovest della Valle delle Seghe (prende il nome dalle antiche segherie ad acqua che sorgevano lungo il corso del torrente Massò) e arriviamo, tra molti abeti abbattuti dal forte vento di fine anno scorso, ai prati dell‘incantevole Malga Andalo, oggi adibita a rifugio. Da qui si ammira una bellissima vista sulla Val Perse, selvaggia e aspra dominata dalla grande parete ros- sa della Cima Brenta e ci si rende conto cosa vuol dire fare alpeggio in alta quota. Proseguendo sul sentiero e affrontando un breve tratto su una cengia attrezzata con un cordino di sicurezza, si arriva al rifugio Selvata: ancora chiuso in quanto in corso lavori di ristrutturazione. E’ un piccolo storico rifugio, di proprietà privata, situato sul Pian della Selvata, di fronte alle strapiombanti pareti del Croz dell’Al- tissimo adagiato in un pianoro tra il Castelletto dei Massodi e il Croz della Selvata. Scendiamo al rifugio Croz dell’Altissimo lungo uno spettacolare sentiero, su terre- no ghiaioso, superando alcuni tratti con passerelle di legno addossate alla parte di roccia. Lo so…i rifugi facilmente raggiungibili perdono tutto quel fascino di mon- tagna, ma vuoi mettere il panorama delle cime tutt’attorno! Per il ritorno continuiamo a seguire il panoramico sentiero scavato nella roccia e che attraversa la parete sud-est del Croz dell’Altissimo. Lasciamo perdere l”Ovetto”, ossia la funivia dell’altopiano del Pradel e scendiamo direttamente in paese. Non possiamo tardare: siamo attesi dalla stupenda tradizione, pane e salame offerti da santa Piera da Bergamo e da san Pierone da Prezzate di Mapello per la loro festa. Ci voleva proprio! E dopo aver anche visto la “Scarpetta di Venere” o “Pianella della montagna”, una bellissima e rara orchidea, posso affermare, senza alcuna smentita, che questa lun- ga e sudata escursione merita proprio un bel…11 e lode!! Acqua in bocca. Un anziano, dopo anni e anni passati nel deserto, volle stabilire il suo eremitaggio fra le montagne. Cammina e cammina, dopo molte lune, arrivò a una grande catena di monti. S’inoltrò in una valle profonda e qui incontrò un pastore. “Abba” gli disse il pastore, vedendo l’anziano guardarsi intorno un po’ smarrito “non ti piace questo posto?”. “Non lo so. Sarebbe meglio non ci fossero tutte queste montagne a nascondere il paesaggio”. R. Kern.
al MONTE GENEROSO e poi di conifere. Quest’ultimo è artificiale: venne creato (sul confine svizzero) negli anni ’30, subito dopo la guerra, soprattutto con abete rosso, poi larice e abete bianco. Si sbuca poi a Murelli (m. Il Monte Generoso detto anche Calvagione è un monte 1490) iniziamo a goderci un po’ di panorama della Pianura delle Prealpi Luganesi/Comasche, al confine tra la Svizzera Padana. A destra vediamo la nostra meta: i dentoni rocciosi e l’Italia. La cima è infatti condivisa tra il comune italiano del Generoso. Seguiamo il sentiero che sale dolcemente di San Fedele Intelvi e quello svizzero di Rovio. I versanti fino a Cima della Piancaccia, il percorso ora diventa esposto meridionale ed occidentale appartengono alla Svizzera, il e bisogna prestare attenzione. In vetta la vista è a 360° si versante nordorientale è invece entro i confini italiani. Il possono vedere: la Pianura Padana, il Lago Maggiore, rifugio, struttura polifunzionale, chiamato “Fiore di Pietra”, quello di Varese, il Ceresio con Lugano, il Monte Rosa, lo opera del celebre architetto ticinese Mario Botta, si può Jungfrau, il Cervino, il lago di Como e altro ancora. Dalla raggiungere anche dal lato svizzero con una ferrovia a cima si imbocca il Sentiero Basso, per la discesa, a mezza cremagliera partendo da Capolago (sul lago di Lugano). costa con sfasciumi rocciosi sotto gli speroni rocciosi. Si Dal rifugio Orimento, sopra Casasco si affronta la salita attraversano le rovine dell’Alpe Pesciò. In queste cascine per il Sentiero Alto, il più panoramico per raggiungere la una volta si soggiornava d’estate per portare il bestiame vetta. Dopo la Cima della Piancaccia il sentiero diventa al pascolo e si producevano formaggio e burro. Ancora stretto ed esposto, ci sono catene alla parete come ben visibile la nevera profondissima, un antico frigorifero sostegno. Continuiamo l’escursione su un sentiero che dove si conservavano e stagionavano i formaggi. La Pesciò sale rapidamente in un arioso bosco di latifoglie. Usciamo era anche una “colonia estiva”: i bambini che soffrivano di in prossimità della località Boll dove c’è una bella cascina. problemi respiratori, come la pertosse, venivano mandati In basso si può vedere il sentiero basso. Proseguiamo sul un paio di settimane a “rifarsi i polmoni” come si diceva. sentiero pianeggiante ben tracciato attraversando un Dopo una leggera pendenza attraversiamo il ponticello bosco di maggiociondoli. Si prosegue per un altro tratto sul torrente Brebbia. Si attraversa un prativo adibito a in piano fino ad un’area attrezzata con tavolini e barbecue pascolo dei cavalli selvaggi del Bisbino, quindi arriviamo a e qui il sentiero si fa ripido in un bosco prima di latifoglie Orimento. Da qui la discesa verso Casasco. Lorenzo.
RINNOVO DELLE CARICHE ELETTIVE CONVOCAZIONE DELLA SEZIONE U.O.E.I. DI BERGAMO di ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA PER IL TRIENNIO 2019 - 2021 della SEZIONE U.O.E.I. di BERGAMO Egregi Soci, il Consiglio Direttivo Sezionale, a Nei mesi di maggio/giugno si sono svolte le vota- norma del vigente Regolamento, invia a tutti i zioni per eleggere i nuovi organismi della sezione Soci il presente avviso di ASSEMBLEA GENERALE U.O.E.I. di Bergamo, conclusesi con lo scrutinio del STRAORDINARIA. 8 giugno 2019. Sono risultati eletti: I Soci sono convocati per il giorno 10 ottobre 2019 nel CONSIGLIO DIRETTIVO alle ore 8.00, in prima convocazione, ed alle ore BOZZETTO M. Pia 151 20.30 di venerdì 11 ottobre 2019, in seconda ANGIOLETTI Maurizio 143 convocazione, presso la sala “Nembrini” della VECCHI Gabriele 142 Casa del Giovane del Patronato S. Vincenzo in via VILLA Luisella 126 Mauro Gavazzeni n. 13, a Bergamo, per trattare il FRIGENI Franco 124 seguente ORDINE del GIORNO: OBERTO Massimo 122 1) Nomina del Presidente e del Segretario NORIS Ermenegildo 120 dell’Assemblea BONACINA Piera 117 2) Approvazione dello statuto sezionale, in ot- GAINI Lorenzo 117 temperanza alle disposizioni contenute nella INNOCENTI Marilisa 117 nuova legge sul Terzo Settore. ARNOLDI Alessandro 110 3) Varie ed eventuali. NIMIS Angelo 102 GHERARDI Marco 100 GANDOILFI M. Grazia 98 Il Consiglio Direttivo Sezionale ha deciso di rinvia- PAGANI Elisa 92 re il rinnovo delle cariche elettive in autunno. Nel TIRABOSCHI Elisabetta 88 mentre rimangono in carica i componenti in sca- MAURI Patrizia 84 denza. Auguri di un … PALAZZI Giovanni 84 TODISCO Eugenia 68 Hanno inoltre ricevuto voti: ANGIOLETTI Claudio 2, LAVAGNA Mauro 1, ROTA Galdino 1. Votanti 175, schede valide 173, schede nulle 0, schede bianche 2. nel COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI LOCATELLI Ferruccio 142 BREMBILLA Maria Adele 136 Votanti 175, schede valide 156, schede nulle 0, La vita a due. Si sono uniti in matrimonio i Soci Anna schede bianche 19. Cattaneo e Luigi Colombo. Auguri. Soci che hanno avuto diritto al voto: 306 “L’Eterno riposo dona a Lui Signore…” 2019 È deceduto il Socio Giorgio Brambilla. CONCORSO Le fotografie vanno consegna- te in sede entro, e non oltre, il 31 Lo comunica la moglie Socia Elisabetta Vedovati. FOTOGRAFICO ottobre 2019. Il soggetto delle fotografie deve essere un’escur- Al piccolo Filippo un benvenuto al sione o un’attività della U.O.E.I. mondo. Lo annuncia con gioia il Socio svolta nell’anno. Inviare non più prozio Aiello Pietro. di 3 stampe fotografiche per par- tecipante di formato 13x19 cm.. Sul retro di ogni fotografia deve essere indicato il solo titolo, senza riferimento all’autore, in modo che la giuria non possa identificarlo al momento della selezione. Nel pli- co di consegna delle fotografie de- vono essere inserite, in busta chiu- sa, le generalità dell’autore. “RIPOSO PROFUMATO” di Caterina Bolis è la fotografia vincitrice della precedente edizione.
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