Alessandra Fermani - LE SFIDE DELL'ACCOGLIENZA FAMILIARE ASPETTI PSICOLOGICI E SOCIALI IN CONTESTI ADOTTIVI

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Alessandra Fermani - LE SFIDE DELL'ACCOGLIENZA FAMILIARE ASPETTI PSICOLOGICI E SOCIALI IN CONTESTI ADOTTIVI
Alessandra Fermani

LE SFIDE DELL’ACCOGLIENZA FAMILIARE

ASPETTI PSICOLOGICI E SOCIALI IN CONTESTI ADOTTIVI
             STEPCHILD ADOPTION - 28 FEBBRAIO 2019
                ALESSANDRA.FERMANI@UNIMC.IT
Alessandra Fermani - LE SFIDE DELL'ACCOGLIENZA FAMILIARE ASPETTI PSICOLOGICI E SOCIALI IN CONTESTI ADOTTIVI
DIRITTO A UNA FAMIGLIA
     età media del bambino 5,5 anni (prevalenza M) fonte: CAI

                         2017%

              16
                                        27               altri 31 Paesi
                                                         Perù
11                                                       Bulgaria
                                                         Cina
                                                     3   Brasile
8                                                        Vietnam
                                                 4
                                                         Polonia
                                             5
       8                                                 Ungheria
                                    5
                   7        6                            India
                                                         Colombia
                                                         Fed Russa
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Rispetto all'ultimo dato ufficiale del 2015, le adozioni sono scese
di un altro 35%. A gennaio 2018 solo 30 enti su 61 hanno visto
l'ingresso di un bimbo. L’Italia è uno dei paesi in Europa con
minor numero di decreti di affido/adozione

         Motivo           Africa   America   Asia   Europa   tot    %
         abbandono

         Fonte CAI 2013

         Perdita          -        529       5      1197     1731   61.3
         potestà
         genitoriale

         Abbandono        464      3         342    42       851    30.1

         Rinuncia         95       7         19     85       206    7.3
         Orfano           13       -         3      21       37     1.3
         tot              572      539       369    1345     2825
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ATTACCAME Senza        Con esperienze
NTO       esperienze   avverse
          avverse
Sicuro
           65%         44%
Evitante
           15%         13%
Ambivalen
te         10%         10%
Disorganiz
zato       10%         33%
CONTRO
•   Paul Cameron, direttore del Family Research Institute (1982) il cui obiettivo è: generare ricerche su
    problemi che minacciano la famiglia tradizionale, in particolare omosessualità, politica sociale
    sessuale.

•   Ha scritto circa 38 articoli in cui conclude che l'omosessualità ha conseguenze negative per chi è
    gay / lesbica, per i loro figli e per la società. Inoltre, ritiene analizzando i dati sulle segnalazioni di
    abusi sessuali di bambini in affido che metà degli abusi sessuali dei genitori adottivi è stata
    commessa da "omosessuali" (Cameron, 2005).

•   Cameron riconosce che la maggior parte dei molestatori era sposata e / o identificata come
    eterosessuale, ma ritiene che un atto omosessuale sullo stesso sesso definisca necessariamente il
    colpevole come omosessuale.

•   Lynn Wardle (1997) ha attinto da Cameron concludendo che i figli di genitori gay sono a rischio di
    confusione circa la loro identità sessuale; i loro genitori sono più promiscui e più propensi ad
    abusare sessualmente dei loro figli; che questi bambini sono più a rischio di perdere un genitore con
    suicidio, abuso di sostanze o AIDS; che sono a maggior rischio di soffrire di problemi emotivi come la
    depressione e che sperimenteranno lo stigma sociale e la difficoltà con i pari come risultato
    dell'orientamento sessuale dei genitori.

Cameron fu espulso dall'APA nel 1983 e denunciata dall'American Sociological Association perché lui
"Ha coerentemente interpretato male e ha travisato la ricerca sociologica sulla sessualità,
l'omosessualità” (Giudice Baker v. Wade)
Stacey e Bilbarz (2001), in una critica completa della letteratura, hanno identificato problemi teorici,
concettuali e metodologici.

     05/03/2019                                  TITOLO PRESENTAZIONE
Rosnati, Ferrari 2010
 [...] Più specificatamente, nel caso delle famiglie adottive, alcune ricerche hanno messo in evidenza
l’importanza del ruolo del padre, in particolare durante la fase adolescenziale, in cui è emerso che gli
adottati, rispetto ai pari non adottati, hanno una comunicazione aperta e fluida e percepiscono
maggiore supporto dal padre (Sobol, Delaney, Earn, 1994; Levi-Shiff, 1991), tanto che possiamo
parlare di “enhanced adoptive fatherhood”.

•    A fronte poi di una sovrabbondanza di “offerta” di coppie disponibili e pronte all’adozione, ci
     chiediamo perché aprire l’adozione a persone singole?

•    Non è nemmeno da trascurare il fatto che alcune recenti ricerche abbiano messo in luce alcuni
     aspetti di fragilità nei nuclei monogenitoriali: le madri in particolare tendono a manifestare livelli
     inferiori di benessere psicologico in termini di soddisfazione per la vita, autostima e sintomi
     depressivi (Lansford, Ceballo, Abbey, Stewart, 2001; McLanahan, 2004).

•    Interroghiamoci dunque sulle scelte di oggi, perché saranno il domani di questi bambini.

    05/03/2019                                 TITOLO PRESENTAZIONE
Adattamento vs generatività (Cigoli, 2016)
• La generatività ha a che fare col simbolico ed è questo il discrimine
  con chi nella ricerca non trova differenze tra coppie etero ed
  omo…gli americani sono spesso ricercatori militanti LGBT con
  campioni piccoli e test quantitativi
• Il donatore del tutto o meno anonimo, la maternità surrogata e la
  mancanza dell’altro genere incarnato in padre e madre costituiscono
  un problema circa le origini che dura per tutta la vita
• instabilità delle coppie omosessuali: un neonato affidato a coppie
  omosessuali ha solo l’1% di probabilità di crescere fino ai 18 anni
  con lo stesso partner del genitore (Potter, 2012). La ricerca
  stabilisce tra due e cinque anni l’indicatore di stabilità
• Per Cigoli «il mutamento più importante inerente ai legami familiari
  riguarda l’avere figli come scelta […] Il dato narcisistico del diritto
  alla felicità individuale insieme alla caduta di alleanza tra maschile e
  femminile è il mutamento tipico della cultura dell’Occidente».

05/03/2019                     TITOLO PRESENTAZIONE
ARTICOLO BERSAGLIO
• E’ sempre la cultura a decidere che cosa sia la natura
  (Lugiardo, Vassalli 2011). L’essere genitori ad ogni costo è
  narcisismo pericoloso? Allora la famiglia tradizionale andrebbe
  intervistata sul perché procrea visto che genitori etero e
  narcisisti sono pieni gli studi degli psicanalisti

• APA 2012: « l’interesse del bambino è sviluppare un
  attaccamento verso genitori coinvolti, competenti e capaci di
  cure e di responsabilità educative. La valutazione di queste
  qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza
  pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale»

• L’art 29 della Costituzione definisce la famiglia società naturale.
  L’aggettivo naturale non indica le differenze anatomiche ma
  qualifica una formazione sociale spontanea che precede lo
  Stato e che il diritto positivo non può che recepire

05/03/2019                   TITOLO PRESENTAZIONE
• Nel 2005 l’American Psychological Association pubblica una
   metanalisi dei risultati raggiunti dalla ricerca in tema di
   omogenitorialità (statement delle più importanti organizzazioni
   professionali e amicus curiae rilasciati in ambito forense).
I campi di indagine sono 3:
1. competenze genitoriali delle persone gay e lesbiche;
2. benessere dei bambini con genitori gay e lesbiche;
3. dinamiche interne alle famiglie con genitori dello stesso
    sesso.

Conclusioni: non vi sono dati scientifici a sostegno dell’ipotesi
che le persone gay e lesbiche siano, in quanto tali, genitori
inadeguati, e che i loro figli siano destinati a uno sviluppo
psicologico disarmonico.

05/03/2019                  TITOLO PRESENTAZIONE
•   L’American Academy of Pediatrics (Pawelski, Perrin, Foy, Allen, Crawford, Del Monte, Kaufman,
    Klein, Smith, Springer, Tanner e Vickers, 2006) incarica un pool di associazioni scientifiche e
    sociali, professionali e governative, di avviare uno studio mirato a esaminare gli
    effetti del matrimonio e delle unioni civili sulle condizioni psicosociali e la salute
    psicologica di bambini i cui genitori sono omosessuali, studiare le difficoltà che le
    coppie dello stesso sesso e i loro figli devono affrontare a seguito di una politica che
    le esclude dalla possibilità di sposarsi.

La ricerca passa in rassegna tutta la letteratura scientifica reperibile sui seguenti tre
punti:
• capacità educative e comportamento,
• personalità e livello di adattamento dei genitori;
• sviluppo emotivo e sociale dei bambini; identità di genere e orientamento sessuale
   dei bambini.

Conclusioni:
i bambini cresciuti da genitori dello stesso sesso si sviluppano come quelli cresciuti da
genitori eterosessuali Non c’è una relazione tra l’orientamento sessuale dei genitori e
qualsiasi tipo di misura dell’adattamento emotivo, psicosociale e comportamentale del
bambino. Un bambino che cresce in una famiglia con uno o due genitori gay non corre
alcun rischio specifico. Adulti coscienziosi e capaci di fornire cure, che siano uomini o
donne, eterosessuali o omosessuali, possono essere ottimi genitori. (2005, p. 361)

     05/03/2019                           TITOLO PRESENTAZIONE
• L’Associazione Italiana di Psicologia (2011) ha più volte ricordato
  che «non sono né il numero né il genere dei genitori a garantire di
  per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro
  capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che
  ne derivano». Una posizione analoga è stata assunta anche dal
  Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (2014), dall’American
  Psychiatric Association (2013), dalla British Psychological Society
  (2012), dall’American Academy of Child and Adolescent Psychiatry
  (2013) ecc...

• L’UNICEF (2014) ha prodotto un documento a sostegno della
  promulgazione di leggi che prevedano il riconoscimento giuridico dei
  legami familiari tra coppie dello stesso sesso e i loro figli. Se
  qualcosa danneggia i figli delle persone omosessuali, infatti, è la
  condizione di precarietà giuridica in cui queste famiglie si vengono a
  trovare

05/03/2019                    TITOLO PRESENTAZIONE
EVAN B. DONALDSON ADOPTION INSTITUTE
• Expanding Resources for Children: Is Adoption
  by Gays and Lesbians Part of the Answer for
  Boys and Girls Who Need Homes? REPORT

  05/03/2019        TITOLO PRESENTAZIONE
PRO
     46% delle donne lesbiche e bisessuali (oltre un milione di individui) aveva preso in considerazione
   l'adozione, rispetto al 32% delle donne eterosessuali. Donne non eterosessuali (5,5% vs. 3,3%) hanno
  iniziato un percorso adottivo. Non disponibili dati comparabili non erano per gli uomini (National Center
                                         for Health Statistics, 2002)

REPORT 1

• Benessere psicologico: no differenze significative su una serie di misure
  sociali e psicologiche (ad es. ansia, depressione e autostima; problemi
  comportamentali, relazioni sociali o difficoltà emotiva, prestazioni scolastiche e
  nelle abilità cognitive).
• I bambini sono più disponibili rispetto ai loro coetanei, nel coinvolgimento
  scolastico e nelle attività extracurriculari (Wainwright et al, 2004) e nella
  capacità di discutere di sesso con i genitori (Tasker e Golombok, 1997).
• L'orientamento sessuale dei bambini non è associato al tipo di famiglia.
• Madri lesbiche farebbero minor ricorso a punizioni fisiche (Golombok, et
  al., 2003; Johnson e O’Connor, 2002), i loro figli esprimerebbero un minore
  aggressività (Vanfraussen, et al., 2002), una maggiore tolleranza verso la
  non conformità di genere (Fulcher, et al., 2008; Tasker, 2013): giochi meno
  stereotipati di genere, mentre figlie di lesbiche aspirano a professioni di
  genere non tradizionali
     05/03/2019                               TITOLO PRESENTAZIONE
Principali risultati report 2008
• I bambini allevati da genitori gay e lesbiche sono
  paragonabili a quelli dei bambini cresciuti da
  eterosessuali su una serie di misure di adattamento
  sociale e psicologico.
• Gli studi stanno aumentando di numero e rigore, ma il
  corpo della ricerca sui genitori gay / lesbiche è
  relativamente piccolo e presenta limiti metodologici.
• Le leggi e le politiche che precludono l'adozione
  da parte di genitori omosessuali o lesbiche,
  penalizzano le decine di migliaia di bambini
  impantanati nel sistema di affidamento che hanno
  bisogno di case permanenti e amore.

05/03/2019             TITOLO PRESENTAZIONE
Aree di insoddisfazione per coppie omo riguardo
                    all'adeguatezza della pre-adozione

 •        questioni parentali legate all'adozione (71,2%)
 •        problemi di orientamento sessuale (59,3%)
 •        impatto dell'adozione sui minori (44,1%)
 •        disabilità specifiche legate ai bambini (39%)
 •        problemi di attaccamento nei bambini (33,9%)
 •        razza e problemi culturali (33,9%)
 •        problemi di perdita e dolore (32,2%)
 •        genitori di figli LGBT (5,1%)
 •        far fronte agli atteggiamenti e alle reazioni di
        coetanei figli di genitori etero (5,1%)
05/03/2019                     TITOLO PRESENTAZIONE
Principali risultati report 2011
• Oltre il 50% dei genitori omosessuali e gay adottano
  bambini dal sistema di assistenza ai minori e il 60% ha
  adottato altre etnie o special needs. Questi risultati
  dimostrano che individui e coppie non
  eterosessuali sono risorse importanti per i
  bambini che si trattengono in affido.
•   Circa un terzo delle adozioni da parte di lesbiche e
  omosessuali erano "aperte" e le prime reazioni delle
  famiglie biologiche apprendendo che il figlio sarebbe
  stato adottato da coppie LGBT erano positive (73%).
  Le coppie formate da due maschi hanno riferito di
  essere state scelte di più rispetto alle lesbiche,
  spiegando che le madri biologiche hanno espresso il
  desiderio di rimanere "l'unica madre" del bambino.

05/03/2019              TITOLO PRESENTAZIONE
CONCLUSIONI
Molti genitori potenziali sono interessati all'adozione, ma la maggior
parte di essi vorrebbero adottare neonati o bambini piccoli senza storie
di maltrattamento e senza disabilità.
Il numero di bambini in attesa in affidamento supera di gran lunga la
domanda di genitori che cercano di adottarli.
Raggiungere permanenza, sicurezza e benessere per questi bambini
richiede politiche e pratiche creative per espandere il numero di famiglie
disponibili. In questo contesto – e sullo sfondo del cambiamento dei
valori culturali - molte agenzie sono diventate sempre più inclini
all’accesso all’adozione da parte di persone e coppie gay/lesbiche.
Tuttavia, il passaggio all'ampliamento del pool di genitori adottivi
in ​questo modo richiede un approccio legale, cambiamento
organizzativo e attitudinale.

E’ infame pensare di far adottare special needs al diverso in quanto gay
per unire due «emarginati sociali».

 05/03/2019                     TITOLO PRESENTAZIONE
Politiche positive se i professionisti del benessere, i difensori dei
bambini e i politici desiderano ampliare il bacino delle risorse
genitoriali per includere genitori single o LGBT:

• Porre fine alle restrizioni legali e di fatto all'adozione da parte di
  single gay e lesbiche.
• Sviluppare contatti con la comunità gay / lesbica al fine di
  impegnarsi in un reale e consapevole sensibilizzazione.
• Aiutare i dirigenti e i professionisti delle agenzie a esaminare i
  loro atteggiamenti nei confronti della genitorialità LGBT.
• Condurre ricerche per informare lo sviluppo di risorse,
  formazione e supporto per migliorare il successo dopo
  l'adozione. Lavorare per includere ed educare i bambini nel
  processo, riconoscendo che possono incontrare pregiudizi se
  adottati da genitori gay.

 05/03/2019                    TITOLO PRESENTAZIONE
Santo di Nuovo, 2010
•     Il criterio comporta l’accertamento di risorse affettive in grado di sostenere lo sviluppo fisico e psichico
      del bambino, specie nei periodi critici della sua crescita; la disponibilità a prendersi cura materialmente e
      psicologicamente di lui, e a riconoscerlo portatore di una propria soggettività.
•     Queste caratteristiche possono essere presenti in misura maggiore o minore in una coppia come in un
      single; le difficoltà già segnalate dell’inserimento di un minorenne possono verificarsi con coppie o con
      singoli adottanti, anche se ovviamente una coppia valida dà al bambino più garanzie di un single, ma al
      contrario un single che ha le caratteristiche psicologiche richieste potrebbe dare più garanzie di una
      coppia il cui desiderio di adottare è solo legato ad appagare propri bisogni, o costituisce una soluzione di
      ripiego dopo aver inutilmente tentato per anni la procreazione assistita.
•     un’adozione riuscita non è garantita solo dal fatto che ad adottare sia una coppia, ma da quanto gli
      adottanti siano equilibrati e in possesso delle qualità che servono per essere buoni genitori, soprattutto
      nelle difficoltà: e questo vale pure per i single, basti pensare a quanti genitori dopo una separazione
      riescono ad allevare ed educare appropriatamente, anche da soli, i figli loro affidati.
•     In conclusione, se per un certo bambino adottabile c’è fra le coppie disponibili una idonea che risponde
      alle caratteristiche per lui richieste, è logicamente da preferire; se nessuna coppia appare in condizione
      di assicurare una adozione prevedibilmente proficua nell’interesse del minore – come previsto dalla
      legge - anche una idonea persona singola può essere scelta con buone prospettive di successo.
      Condizione essenziale comunque è che gli adottanti siano idonei non solo in generale, ma nello specifico
      caso che i servizi e poi il tribunale per i minorenni valuteranno volta per volta, trovando la soluzione
      migliore per quel bambino in quel momento.

05/03/2019                                       TITOLO PRESENTAZIONE
•   Per l’adozione internazionale, la Corte Costituzionale, con l’ordinanza numero 347 del 15 luglio del
    2005 ha riconosciuto l’idoneità all’adozione anche per persone non coniugate, purché esistano
    "risorse personali e familiari per accudire un minore in stato di abbandono e offrirgli valide
    opportunità di crescita in ambiente accogliente e ricco di stimoli". Come riconosciuto dalla
    suprema Corte, nessuna norma vieta ai single di adottare minori stranieri nei medesimi casi in cui è
    consentita loro l’adozione di minori italiani. E lo psicologo non può che concordare con questa
    decisione.

•   Il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro,
    indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, omosessuali
    (Walsh, 2012; Fruggeri, 2016).

•   Il successo di una adozione è certamente legato a molte variabili. Tra queste, sicuramente incidono
    di più per la ricerca e la buona riuscita dell’adozione, la formazione e il supporto nel pre e post
    adozione della coppia piuttosto che l’orientamento sessuale degli adottanti

•   Riguardo alla ricerca delle origini è il non narrato a traumatizzare non la comunicazione aperta,
    riconosciuta, non negata e legittimata (sia che si parli di adozione e sia che si parli di
    fecondazione).

                                         GRAZIE!!
    05/03/2019                               TITOLO PRESENTAZIONE
References
•   Feugé, É. A., Cossette, L., Cyr, C., & Julien, D. (2018, July 2). Parental Involvement Among Adoptive Gay Fathers:
    Associations With Resources, Time Constraints, Gender Role, and Child Adjustment. Psychology of Sexual Orientation and
    Gender Diversity. Advance online publication. http://dx.doi.org/10.1037/sgd0000299

•   M.O.L. Wiley, Adoption research, practice, and societal trends: Ten years of progress. American Psychologist, 72(9), 985,
    2017.
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