INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante

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INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
INTERVISTE AI NONNI
                                 “Com’era il Natale quando eri piccolo/a?
                             C’è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
 Queste interviste sono                         del Natale?”…
     state raccolte dai
 bambini e riportate nel
                                          Classi terza A e terza B
biglietto di Natale. Fanno
parte del lavoro di Storia             Scuola primaria di Mignagola
      sulle fonti orali.                       Natale 2018
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL NATALE DEI NONNI                        IL NATALE DEI NONNI

                                           Il Natale, quando erano bambini i miei nonni era
Quando era piccola mia nonna mi ha         bellissimo!
raccontato che non esisteva Babbo
                                           Già i primi giorni di dicembre andavano in cerca di
Natale come adesso.                        muschio per il presepe e tutti insieme (con i
A Natale si andava a Messa e poi           genitori) mettevamo le statuine, le casette e i tre Re
pranzavano tutti insieme.                  Magi che si mettevano lontani dalla capanna.
I bambini aspettavano la Befana, che gli   Ogni giorno venivano spostati fino al giorno
portava una calza con noci e mandarini.    dell’Epifania dove arrivavano de Gesù con i loro
                                           doni: oro, incenso e mirra. Ogni anno veniva
Alice                                      premiato il presepe più bello!
                                           Vittoria
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL NATALE DEI NONNI
                                                       IL NATALE AL TEMPO DEI NONNI
La nonna mi ha raccontato che lei, quando era
piccola non faceva l’albero di Natale ma solo il       Il Natale dei miei nonni era molto semplice:
Presepe.                                               la mattina andava in chiesa e faceva il
Lei iniziava tanti giorni prima a raccogliere il
                                                       chierichetto, il pranzo di Natale si festeggiava
muschio nei fossi e nei campi e lo metteva ad
asciugare sulla stufa.
                                                       in famiglia. Aprivano i regalini e dopo si
Poi faceva il Presepe, non sui tavoli, ma in un        giocava tutto il pomeriggio e lui era felice!
angolo per terra, facendo da sola con i bastoncini
anche la capanna.                                      Stefano
La sera prima metteva Gesù Bambino sul Presepe e
andava a dormire.
Quando si svegliava il suo papà le dava un soldino e
poi andava a messa.
Finita la messa c’era una bancarella di dolciumi e
andava a comprare un dolcetto.
Lei era contenta perché il giorno di Natale
mangiavano più dolci e cose buone.

Francesca
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL NATALE DEI MIEI NONNI                                           IL NATALE DI NONNA ANTONELLA
Quando i miei nonni erano piccoli festeggiavano il Natale
tutti insieme in famiglia.                                         Mia nonna, aveva quattro anni, non poteva
Siccome erano molto poveri preparavano tutto in casa.              permettersi una vera festa, non aveva l’albero di
                                                                   Natale né i regali. Una notte di Natale, insieme al
I loro genitori costruivano per loro regali, utilizzando dei
                                                                   fratello più grande, mentre tutti dormivano, si
tessuti per fare le bambole, dei legni per i soldatini di legno.
                                                                   misero addosso una coperta e sotto la neve
La cena era molto semplice, cucinavano la pasta fatta in casa      andarono a vedere le luci e gli alberi dei vicini: erano
al pomodoro, un po’ di carne, i dolci, le frittelle e le           bellissimi!
incartellate (che è un dolce tipico pugliese).                     A cena non mancava mai la frutta secca, le castagne
La loro famiglia era molto numerosa: erano dieci fratelli e        e i dolci natalizi. La cosa più importante era vivere
tantissimi cugini, così la notte di Natale si riunivano tutti      la famiglia, soprattutto quando c’erano gli
in una casa e cenavano tutti insieme, cantavano e                  zampognari che suonavano tutte le sere e venivano
aspettavano la nascita di Gesù. Anche se avevano                   da lontano. Era n’atmosfera bella, vera, molto
pochissimo, erano lo stesso felici.                                importante e speciale.
Sophie
                                                                   Simona
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL NONNO RACCONTA IL NATALE                                NATALE DEI NONNI: COM’ ERA?
Tanti anni fa quando mio nonno Nisio era piccolo,
faceva l’albero di Natale con addobbi semplici             Alla mattina di Natale, alle 5 si andava a
trovati in casa. Invece di mettere le palline di Natale,   messa, poi si faceva la colazione.
addobbava con: il carbone, i tutoli, i cioccolatini, le    A quell’epoca non si usava scambiarsi i
pigne e il cotone per fare i fiocchi di neve.
La mattina di Natale tutta la famiglia andava alla         regali.
messa. Al ritorno si sedevano a tavola per                 Si mangiava la carne lessa oppure la carne
festeggiare il Natale.                                     arrosta ma anche le patatine fritte; a casa
Il pranzo della festa, al quale partecipava tutta la       la mamma faceva la focaccia ma per
famiglia con altri parenti prevedeva: pollo arrosto,
arance e mandarini e focaccia fatta in casa come           cuocere questo dolce dovevano andare al
dolce. I regali per tutti i bambini erano pezzi di         panificio.
mandorlato tenero.
                                                           Rocco
Samuele
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL NATALE AL TEMPO DEI NONNI
IL NATALE DEI NONNI                                     Il Natale di oggi è sicuramente diverso da quello dei nostri
                                                        nonni, infatti loro erano abituati ad un Natale più povero
Il nonno quando aveva la mia età, a Natale con la       e semplice.
mamma e il suo papà preparava l’albero con tutti i      Erano felici quando la mattina di Natale si svegliavano e in
palloncini e tanti cioccolatini appesi che però nel     cucina vicino al camino trovavano dei piccoli doni, due o
giro di pochi giorni finivano perchè con il suo         tre mandarini, qualche arancio, i più fortunati qualche
fratellino uno alla volta se li mangiavano tutti,       biscotto e bambole di pezza.
lasciando solo le cartine appese all’albero!
                                                        Non si facevano tanti addobbi, ma si faceva un piccolo
La mattina di Natale la sua mamma preparava la
                                                        presepe con statuine di gesso e muschio trovato nei boschi.
cioccolata calda con dei biscotti, mentre i regali li
prendeva il giorno della Befana. La sera prima si       Il pranzo di Natale era l’occasione per mangiare qualcosa di
                                                        diverso dal solito per esempio l’arrosto, il bollito, patate al
metteva sulla tavola un bicchiere di vino e della
                                                        forno e frutta secca il tutto cucinato dalle donne di casa e
pinza per rifocillarla mentre lui e il suo fratellino
                                                        accompagnato dal vino.
andavano a letto prestissimo attendendo la mattina
per scartare i regali                                   Nel pomeriggio giocavano a carte o cantavano canzoni
                                                        natalizie; la sera si mangiavano gli avanzi del pranzo e si
Nina                                                    finiva la giornata.
                                                        Nicolò
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
Il NATALE DI MIO NONNO                               NATALE DEI NONNI
Mio nonno si chiama Mario e ha settantuno anni,
                                                     Il Natale di nonna Rosalina era molto povero
quando lui era piccolo il Natale si festeggiava in
                                                     rispetto ad oggi ma era, per loro, che erano
famiglia con tutti i famigliari.
                                                     contadini una festa grandissima perché potevano
C’erano i nonni, gli zii e i cugini.                 mangiare la gallina e i conigli che allevavano e
                                                     facevano anche i dolci.
Per quel giorno i nonni organizzavano ogni anno
                                                     Per l'albero di Natale il mio bisnonno Nello, andava
un grande pranzo e la festa durava fino alla sera.
                                                     nel bosco a tagliare un ginepro e lo addobbavano la
Quando mio nonno era piccolo era finita da poco      vigilia di Natale.
la guerra e Babbo Natale non passava con i doni.     Per addobbare l'albero, usavano: biscotti fatti in
                                                     casa, le noci nella carta stagnola, i mandarini e
Nicole Bassanello
                                                     compravano delle statuine di cioccolata avvolti
                                                     nella carta stagnola dipinta con l'immagine della
                                                     Madonna, San Giuseppe ed altri personaggi.
                                                     Non c'erano i regali per Natale ma arrivavano per
                                                     l'Epifania erano: matite, quaderni, sciarpe...
                                                     Dentro la calza c'erano gli addobbi dell'albero.

                                                     Andrea
INTERVISTE AI NONNI "Com'era il Natale quando eri piccolo/a? C'è una festa nel tuo Paese altrettanto importante
IL RACCONTO DEI NONNI                                             IL RACCONTO DEL NONNO

Oggi ho videochiamato i miei nonni di Barletta e mi hanno
                                                                  I genitori del nonno sono emigrati in Francia,
raccontato come festeggiavano il Natale quando erano
                                                                  perché non c’era lavoro. Il nonno è nato là con altri
piccoli. I miei bisnonni facevano il presepe con vecchie
scatole di cartone; non facevano l’albero e Babbo Natale          due fratelli, il Natale lo festeggiavano in famiglia,
non portava regali. Dall’Immacolata alla vigilia di Natale        anche se erano poveri, la sua mamma preparava
per le strade della città una banda suonava la “Santa             sempre un buon pranzo. Anche l’albero veniva
Allegrezza” cantando tutte le canzoni natalizie.                  allestito con palline fatte a ferri di lana colorata e
La sera della Vigilia mangiavano i fichi secchi, gli amaretti e   poi imbottite di cotone e le appendeva alternate
i taralli. La mattina di Natale andavano tutti a Messa e          con delle caramelle. Invece il nonno, con i suoi
quando uscivano dalla chiesa tutti si scambiavano tutti gli       fratelli costruivano un piccolo presepe con il
auguri e si respirava aria di festa.                              muschio e statuine di legno. Sotto l’albero non
Al pranzo di Natale mangiavano il ragù alla barlettana,           c’erano regali, ma delle grosse arance che poi
fatto con sugo fresco e braciole al sugo e la frutta secca.       mangiavano.
Molte volte il panettone non c’era.
                                                                  Luca

Marco
IL NATALE DEI NONNI                                     IL RACCONTO DEI NONNI

Quando mio nonno aveva la mia età festeggiava il        I miei nonni mi hanno raccontato di com’era il Natale
                                                        quando avevano la mia età.
Natale insieme ai suoi genitori e ai suoi fratelli
                                                        L’albero di Natale si comprava alla vigilia perché costava
nella casa dove abitavano.
                                                        meno e i genitori dei nonni non avevano molti soldi.
Prima che arrivasse il giorno di Natale la mia          Portato a casa, l’albero veniva decorato con carte colorate,
bisnonna e mio nonno, assieme agli altri,               nastrini che si aveva in casa, caramelle, con mandarini e con
preparavano l’albero di Natale con tutte le palline     qualche candela. Per fare il presepe andavano nei boschi a
colorate e le luci di tutti i colori.                   prendere il muschio fresco. Avevano poche statuine e le
Assieme all’albero preparavano anche il presepe         pecorelle venivano fatte con un po’ di lana bianca e con dei
                                                        fiammiferi o stuzzicadenti al posto delle zampe. Qualche
con le statuine, la grotta e le casette.
                                                        volta c’erano delle pecorelle fatte di gesso e quando
Era una bella festa che tutti aspettavano con
                                                        finivano le feste di Natale, mio nonno le usava per
impazienza perché ricordava la nascita di Gesù ed       disegnare sulla strada.
era un’occasione per stare tutti assieme in famiglia.   Il giorno di Natale si metteva la statuina di Gesù Bambino
                                                        nella mangiatoia del presepe, si andava a Messa e quando si
Ilaria                                                  tornava a casa si scartavano i regali, che erano le decorazioni
                                                        dell’albero. Non avevano molte cose ma erano felici di
                                                        stare in famiglia.

                                                        Leonardo Zoppello
IL NATALE AI TEMPI DEI MIEI NONNI                               IL NATALE DEL NONNO DA PICCOLO

Il nonno Sergio e la nonna Renata mi hanno raccontato
                                                                Quando si avvicinava il Natale, il nonno Giorgio
che quando erano piccoli il Natale era un giorno speciale
                                                                preparava il Presepio, e un piccolo albero di Natale
perché alle otto di mattina si svegliavano e andavano a fare
gli auguri di Buon Natale per le case e le persone gli davano   che decorava con delle palline di vetro delicatissime
frutta, caramelle o le lire (i soldi come si chiamavano una     e molto fragili.
volta) e dopo andavano a Messa. A mezzogiorno                   Scriveva una letterina per Babbo Natale, il nonno
mangiavano piatti prelibati: l’oca, le lasagne, anatra e        chiedeva sempre una pistola con fodero da Cow
cappone; quando finivano di pranzare mangiavano la torta,       Boy.
le patate americane, il mandorlato e le noci e in
                                                                Il pranzo di Natale era abbondante, venivano
pomeriggio andavano in Chiesa; finita la funzione del
                                                                preparati i ‘cappelletti’ e si mangiavano come primo
vespero andavano in sala parrocchiale e giocavano al gioco
dell’oca o a carte, oppure saltavano la corda o andavano        piatto, fatti con la carne e impasto fatto in casa a
fuori a giocare a palla. Poi tornavano a casa e mangiavano      mano.
polenta, salsicce e salame sempre fatto in casa, infine         Ci si riscaldava con un grande camino a legna, unica
andavano nella fattoria a far filo’ e a cantare in allegria!    fonte di calore della casa, ad Urbino dove è nato il
                                                                nonno in inverno faceva molto freddo e spesso
Leonardo Boscarato.
                                                                c’era la neve.

                                                                Nicole Spricigo
IL NATALE DI MIA NONNA                                  IL NATALE DI MIO NONNO ORFEO

Da piccola aspettavo il Natale per andare alla Santa    Ho chiesto a mio nonno Orfeo come era il suo Natale da
Messa di mezzanotte.                                    piccolo.
Si faceva tanta strada a piedi perché, provenendo da    La sua famiglia non aveva molti soldi e per questo motivo
una famiglia di contadini poveri, non avevamo           non poteva comperare l’albero, gli addobbi e il presepe.
l’auto.                                                 Solo a undici anni quando ha iniziato a lavorare, ha
                                                        acquistato tutto ciò che serviva.
Al ritorno tutti infreddoliti andavamo subito a
                                                        Il giorno di Natale non riceveva nessun regalo perchè non
letto. Al mattino sotto l’albero di Natale non          c’ erano soldi per prendere i francobolli per spedire la
c’erano tanti regali: qualche bambolina fatta con gli   letterina a Babbo Natale.
stracci; della frutta secca e indumenti fatti a ferri   Ai genitori regalava una letterina e una poesia scritte a
(calzini, sciarpe, berretti).                           scuola. Gliele metteva sotto il piatto per fare una sorpresa.
In questa giornata di festa mangiavamo anche la         Per regalo riceveva o una caramella o un pezzo di
focaccia che mia mamma preparava nei giorni             mandorlato.
                                                        A pranzo invece della polenta preparavano pane, carne
precedenti e l’avremo rimangiata a Pasqua.
                                                        lessa, verdura ed una focaccia fatta in casa. Era l’occasione
Questo era il mio Natale sessanta anni fa e la vita     per mangiare anche frutta secca raccolta dagli alberi nei
per me era più bella di adesso.                         campi.
                                                        Mio nonno non riceveva mai giochi, solo una volta il suo
Nonna Enrichetta (Teresa)                               papà gli ha regalato un carrettino di legno ma lo doveva
                                                        condividere con tutti gli altri bambini della famiglia,
                                                        fratelli, cugini.
                                                        Questo carrettino ce l’ha ancora anche se un po’ rotto.

                                                        Alberto
IL NATALE DI MIO NONNO                                            IL NATALE DEL NONNO

Il mio nonno paterno, Emanuele, quando era Natale,
faceva l’albero. La mamma di mio nonno metteva del                Quando mio nonno era piccolo, l’albero di Natale veniva
cotone sull’ albero per fare la neve.                             addobbato l’8 dicembre. Il nonno andava con il suo papà e
L’albero si andava a prenderlo sul Piave; non era un pino,        i fratelli a comprare un grande abete. Lo addobbavano con
ma una pianta selvatica che ci assomigliava. Sull’albero          cioccolatini di diverse forme, frutta come: mandarini,
mettevano anche delle caramelle e frutta secca.                   arance e carrube, qualche pallina di vetro e un filo di luci
La mattina del giorno di Natale, il nonno andava alla Messa       colorate. Sulla punta posizionava una stella e per fare la
del Fanciullo, che si celebrava alle otto. Le altre Messe erano
                                                                  neve metteva dei ciuffi di cotone. Sotto l’albero c’era il
alle ore sei, sette e dieci del mattino.
                                                                  presepe fatto con le statuine di gesso e le casette di cartone.
I bambini scrivevano la letterina a Babbo Natale e
                                                                  Il nonno scriveva la letta a Babbo Natale, ma chiedeva solo
scrivevano una letterina con delle promesse, che
                                                                  cose utili. La vigilia di Natale sopra la tavola metteva una
mettevano sotto il piatto del loro papà.
Babbo Natale non portava sempre quello che chiedevano;            fetta di panettone, del vino e nella stufa un grosso tronco
spesso portava frutta come clementine e mandarini, o              per rendere piacevole l’arrivo a Babbo Natale. Il giorno di
carbone, quando i bambini non si comportavano bene a              Natale non sempre trovava i regali che chiedeva, solamente
scuola.                                                           i bambini più fortunati. Al mattino andavano a messa poi
Per il pranzo di Natale, la mia bisnonna Pasqua preparava         a pranzo si riuniva tutta la famiglia e mangiavano un pasto
bollito o arrosto.                                                completo. Durante il giorno gli adulti parlavano tra loro e
                                                                  i bambini giocavano assieme.
Massimo
                                                                  Erano più poveri di noi, ma erano più felici e si volevano
                                                                  più bene.

                                                                  Alessandro
IL NATALE AL TEMPO DEI NONNI                               IL NATALE DEI NONNI

Quando i nonni erano piccoli, il Natale era molto          Quando avevo sette/otto anni aspettavo con grande gioia
più sentito di adesso perché le famiglie erano più         la messa di mezzanotte.
                                                           La cena della Vigilia spesso era una verza raccolta ghiacciata
unite.
                                                           sotto la neve, la mia mamma la preparava sia cotta che
Alla vigilia si preparava il presepe e si faceva un solo
                                                           cruda accompagnata con della polenta gialla fumante,
pasto attorno alle tre di pomeriggio.                                           servita in un tagliere tondo di legno.
Il giorno di Natale si preparava l’albero che non era                           Dopo cena ben coperti la mia famiglia
come gli alberi attuali, ma consisteva in un solo                               ed io andavamo alla messa a piedi, nel
ramo di abete che veniva decorato con la frutta a                               percorso io spesso mi fermavo per
disposizione (mandarini, arance) e con i lavoretti                              ammirare il panorama: i campi erano
                                                                                grandi distese bianche, gli alberi
preparati dai bambini.
                                                                                completamente spogli con i rami
Il giorno di Natale tutti andavano a messa e, al
                                                           imbiancati e a rendere il Natale per me più speciale in cielo
termine, si visitava il presepe preparato da tutti gli     splendeva la luna che tutto illuminava.
abitanti del paese.                                        La messa era “cantata” ed era quella che piaceva tanto al mio
Babbo Natale non esisteva. I bambini mettevano             papà. Finita la messa correvo fuori
sotto al piatto una letterina per il papà con la           per rivedere quel panorama.
promessa che avrebbero fatto i bravi ed il papà
                                                           Questo è il Natale che ricordo con
lasciava una piccola mancia.
                                                           più affetto, il più bello, non dolci e
                                                           niente regali, il poco cibo di sempre
Greta                                                      ma la gioia nel cuore.

                                                           Aurora e Alessandra
IL NATALE DI CINQUANT’ANNI FA                             IL NATALE DEI NONNI

Durante il periodo natalizio, si stava in famiglia e si   Quando la nonna era piccola aspettava con tanta
preparavano i biscotti e tanti altri cibi.                ansia il Natale perché era una grande festa.
Mentre aspettavano Babbo Natale giocavano a               Il 13 dicembre a S. Lucia la nonna e le sue sorelle
tombola.                                                  tiravano fuori le decorazioni e appendevano ai muri
In quei giorni si vestivano con i maglioni rossi.         e alle finestre le decorazioni più piccole.
La vigilia di Natale mangiavano il baccalà e le           Due giorni prima di Natale la bis nonna Paola le
“pettole” e tanti dolci.                                  aiutava a fare l’albero, il bisnonno Paolo era andato
I bambini appendevano dei mandarini all’albero di         in cerca del muschio nel campo vicino a casa.
Natale al posto delle palline comprate oppure le          Alla sera tutti assieme facevano il presepio.
facevano loro.                                            La bisnonna preparava intanto le cose buone per il
Per il presepe disegnavano su un foglio i personaggi,     pranzo di Natale.
mettevano solo le statuette di Gesù Bambino, Maria        La sera della vigilia, la nonna preparava una tazza di
e Giuseppe.                                               latte e biscotti per Gesù bambino che ci avrebbe
                                                          portato i regali.
Valentina
                                                          Emma
LA NONNA RACCONTA                                        IL NATALE DEI NONNI
                                                         Quando il nonno era piccolo erano tutti più
Mia nonna ha sessanta tre anni; quando lei era
                                                         poveri.
piccola il Natale si aspettava con tanta gioia perché
era l’unico giorno in cui avevano la tavola piena di     C’erano pochi regali però erano lo stesso felici.
cibo. Ai tempi di mia nonna il suo Paese viveva
                                                         Il primo regalo che ha ricevuto a Natale e stato un
sotto dittatura, che vuol dire che nei negozi ti
                                                         piccolo carretto di legno costruito da suo papà.
davano il cibo con la lista. Non potevi comprare al
di fuori di quello che ti spettava, ma a Natale potevi   Giulio Guerretta
comprare tutto ciò che volevi.
Per l’albero andava insieme ai suoi amici nel bosco
a prendere il pinetto che gli sembrava più adatto,
poi facevano i dolci e avevano come regali dei vestiti
perché di giochi non ne avevano. Facevano delle
bambole di stracci, e dei concerti in cui cantavano e
ballavano. La nonna, infatti, era una cantante
molto brava.

Giulio Leba
IL NATALE AI TEMPI DI MIA NONNA LIDIJA.              fichi d’india. Non si scambiavano i regali, non
Il Natale a Troina, piccolo paese di montagna        si scriveva alcuna lettera a Babbo Natale,
dell’entroterra siciliano, era molto allegro.        l’unico scambio di auguri era attraverso i
Non c’erano tanti negozi e neanche tanti             dolci, frutta martorana e sacchettini di frutta
addobbi, ma c’era un’aria di festa in tutte le       secca mista. La notte del 24 dicembre ogni
case e in tutte le parrocchie. Nove giorni           cortile aveva il proprio falò, attorno al quale
prima il Natale, iniziava la novena, ossia per       tutti, adulti e bambini, ballavano, cantavano.
nove pomeriggi di fila tutti i bambini si            Si offriva il vino, pane, salame, e tutti i
recavano in Chiesa pregare e a cantare le lodi       prodotti tipici del periodo natalizio.
al bambino Gesù. Tutti i bambini si recavano         Il Natale a Troina era poco elaborato, ma
in un punto della montagna per raccogliere il        molto vicino ai valori cristiani.
muschio che serviva per il presepe, c’era molto
                                                     Giulio Biondo
freddo e tutti speravano che cadesse la neve.
Pochissime famiglie addobbavano l’albero di
Natale, poichè quest’albero non è presente
nei boschi della Sicilia, mentre in tutte le case,
anche nelle più povere, c’era un grande odore
di dolci natalizi molto pregiati poiché ricchi di
un impasto di frutta secche e vino cotto di
IL GIORNO DI NATALE DI MIA NONNA                   LA NONNA RACCONTA
                                                    Mia nonna mi ha raccontato che il suo Natale era
Mia nonna mi ha raccontato che il giorno di
                                                   molto povero. Babbo natale non gli portava giochi
Natale si riunivano in famiglia per festeggiare    ma solo maglie e pantaloni per coprirsi dal freddo.
tutti assieme.                                     Il Natale si festeggiava con i parenti, e tutti insieme
Non potevano fare regali perché c'erano tanti      iniziavano a mangiare alle 19:30 e finivano alle
bambini in casa e purtroppo mancavano i            24:00.
soldi per comprare un pensierino a tutti.
                                                   Mia nonna mi ha raccontato che mangiavano
I suoi genitori però compravano il torrone e
                                                   spaghetti con le vongole, baccalà scaldato e fritto e
il panettone che mangiavano felici i bambini       infine struffoli e zeppole.
assieme ai genitori.
Malgrado ci fosse stata tanta povertà, il Natale   Dopo aver cenato si aspettava la mezzanotte
                                                   giocando a tombola per poi scambiarsi gli auguri e
era un momento di felicità perché stavano
                                                   i doni.
tutti insieme.
                                                   Giorgio

Giulia
IL NATALE DELLA MIA NONNA                             IL NATALE AL TEMPO DEI NONNI
                                                      Era bellissimo!
La mia nonna mi raccontava che una volta il Natale    Il panettone lo aprivamo solo il giorno di Natale.
era povero ma molto bello perché si stava tutti       Avevamo solo un gioco per ogni bambino.
insieme.                                              Ci riunivamo tutti insieme, eravamo circa trenta
Non esistevano doni, i bambini prima del pranzo       persone, ognuno portava qualcosa da mangiare.
mettevano la letterina con le proprie promesse        Lo zio Erminio aveva un panificio e portava tutti i
sotto il piatto del papà, che quando la leggeva gli   dolci squisiti. La mia bisnonna faceva sempre i
dava la mancetta.                                     tortellini in brodo e l’arrosto; poi mangiavamo la
La mattina di Natale si andava tutti a messa e        frutta secca e verso le tre del pomeriggio giocavamo
quando finiva si andava a vedere il presepe; solo     a tombola fino a sera e poi ricominciavamo a
qualcuno lo faceva in casa e si preparavano le        mangiare.
statuine con il legno.                                I bambini giocavano e scartavano il loro regalo.
Non esistevano gli addobbi di Natale come quelli di   Alla sera tardi tutti tornavano a casa.
adesso e non tutti se li potevano permettere.

Giorgia                                               Gaia
IL NATALE DEI NONNI                                    Prima si dava da mangiare ai bambini, poi
                                                       mangiavano gli adulti. Durante la cena si passava il
La festa di Natale dei miei nonni era l’ultimo
dell’anno! Le loro famiglie si preparavano già due     tempo. Oltre che mangiare si parlava, si scherzava, si
                                                       cantava. I bambini giocavano con giocattoli di
mesi prima dell’evento. Si decideva quale bestia
prendere secondo le possibilità che avevano. Si        legno fatti dai loro papà.
comprava un ariete, se no un tacchino o un’oca. Si     Era una festa che univa tutta la FAMIGLIA, e tutti
puliva a fondo la casa, poi si preparava il dolce      erano felici!
tradizionale, che viene fatto con la pasta sfoglia,
                                                       Cristian
noci e burro. Poi si pensava a fare qualche vestito
fatto a mano per i bambini, così avevano una cosa
nuova per la festa. Gli addobbi per la casa non
c’erano a quei tempi.
Il giorno della festa tutti si alzavano presto per
prepararsi per la cena. Gli uomini si occupavano di
tagliare la legna, accendere il fuoco e ammazzare la
bestia. Le donne preparavano i bambini lavati e
vestiti, poi passavano alla cucina.
Quando tutto era pronto si cominciava ad
apparecchiare. Ai loro tempi non c’era il tavolo per
mangiare, si usava un tappeto di paglia: tutti
sedevano attorno con le gambe incrociate.
DESCRIVO IL NATALE CON LA NONNA                         LA FESTA DELLA PECORA

Quando ero piccola spostavamo un vecchio tavolo         Mio nonno mi ha raccontato che c’è una festa
di legno, accanto all’albero di Natale.                 molto importante per noi musulmani che si chiama
Sopra il tavolo facevamo un grande presepe, per         Festa della percora.
farlo raccoglievamo il muschio e dei rametti, infine    Un mese prima si comincia a preparare per questa
mettevamo le statue che erano di gesso.                 festa: si devono comprare vestiti nuovi, nuove
Noi non ricevevamo tanti regali.                        grigliate, nuovi coltelli e la pecora! Si fanno dei dolci
Ci regalavano una bambolina fatta con gli               marroncini deliziosi. Dopo un mese, il giorno della
“scartossi” delle pannocchie e ai maschietti un         festa si deve svegliarsi molto presto perché si va alla
cavallino fatto con la canna delle pannocchie.          moschea per pregare. Dopo aver pregato si fa
La cosa bella era fare il pranzo tutti insieme, anche   colazione, si chiamano zii, zie, nonni, parenti. Poi si
se non c’erano tutte le cose che abbiamo da             comincia a tagliare la pecora, si fanno delle
mangiare oggi, ad esempio non avevamo il                bistecche, spiedini e della carne per il nostro famoso
panettone, ma ritrovarci tutti e mangiare qualcosa      piatto: il cous-cous. La pecora si divide in tre: una
in più del solito ci rendeva felici.                    parte la diamo ai poveri, l’altra parte invitiamo gli
                                                        amici e la famiglia per una cena insieme, l’ultima
Camilla                                                 parte la mangiamo noi.
                                                        Basma
LA FESTA PIU’ IMPORTANTE                  UN   GIORNO            SPECIALE       NEL
                                          MAROCCO
La festa più importante in Africa per i
musulmani è il Ramadam che                Nel Marocco c’è una festa speciale che si
consiste nel fare il digiuno per un       fa quando è ancora estate: si comperano
mese e mangiare in determinate ore.       le pecore, si fanno degli spiedini e poi si
                                          mangiano. La festa dura sette giorni, si
L'ultimo giorno è il giorno della
                                          comprano anche dei vestiti nuovi e delle
preghiera… la cosa più importante!        scarpe nuove.

                                          Amal
Asia
GRAZIE
       A TUTTI
I NONNI E LE NONNE
     CHE HANNO
    RACCONTATO
   LE LORO STORIE!

                     Presepe di Mignagola, Natale 2018
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