24 gennaio 2023 Investment center - MPS

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24 gennaio 2023 Investment center - MPS
24 gennaio 2023

Investment center
24 gennaio 2023 Investment center - MPS
IL QUADRO
La settimana dei mercati
La scorsa settimana si è chiusa poco sotto la parità per le borse mondiali, con l’eccezione del Pacifico e del contesto
Emergente che hanno messo a segno un avanzamento. Poco mosso anche il comparto obbligazionario, con migliori
performance per l’obbligazionario emergente. A livello di materie prime avanza il petrolio mentre l’oro chiude la
settimana poco sopra la parità.

                     Performance da inizio anno di una
               selezione di asset class (chiusure al 20/01/23)

                  Perf. Indici Azionari e Obbl. local crncy
                                      -1 w      YT D          da CO
                     MSCI World      -0,3%      4,2%          0,1%
                     MSCI Europe     -0,5%      6,4%          -0,1%
                      MSCI USA       -0,6%      3,7%          -0,1%
                      MSCI Italy     -0,3%      8,0%          -0,3%
                      MSCI EM        0,8%       7,1%          1,7%
                    MSCI Pacifico    1,3%       3,4%          1,3%

                      EUR gov        0,1%       2,9%          0,0%
                      EUR corp       0,2%       2,2%          0,4%
                      EUR HY         0,3%       2,9%          0,7%
                       US gov        0,1%       2,1%          -0,2%
                       EM gov        0,8%       3,1%          0,9%

                  Livello tassi Governativi (in bps) e valute
                                      las t     -1 w          YT D    da CO
                      10y bund       2,17        1            -39      2
                     10y treasury    3,48        -2           -40      4
                       10y btp       3,99        -2           -72      -1
                      EURUSD         1,09       0,2%          1,4%    0,1%
                       EURJPY       140,68      1,6%          0,2%    0,4%
                         Oro        1926,08     0,3%          5,6%    1,5%
                       Petrolio      81,31      1,8%          1,3%    3,7%

  Fonte: elaborazione BMPS – Investment Center su dati Bloomberg

Europa: inflazione e componente energetica

L'inflazione nella zona euro scende e si attesta al 9                         Area euro inflazione annuale dicembre 2022
2, con un trend positivo al ribasso che potrebbe
proseguire per tutto il 2023 grazie a prezzi
dell'energia in diminuzione e salari che sono
aumentati molto meno dell'inflazione. L'energia
rappresenta ancora la componente principale,
anche se in diminuzione rispetto ai mesi precedenti.
Il contributo dell’energia all’inflazione complessiva
potrebbe ridursi ulteriormente in futuro, anche se le
pressioni dei prezzi restano ancora legate al
                                                                                                                 Fonte:Eurostat
contesto geopolitico e al livello delle scorte, fattori
che continuano a rappresentare rischi orientati al
rialzo. Una fase di rallentamento o di recessione
modesta dovrebbe del resto rallentare le pressioni
dal lato della domanda
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Gas, alti stoccaggi e meteo favorevole
                                                                       Livelli prezzi del gas naturale
Prezzi del gas naturale in Europa al ribasso
impattati da un netto calo della domanda, dovuto
principalmente a temperature invernali di molto al
di sopra della media stagionale, ed a importazioni
record di gas naturale liquefatto (GNL) viste
nell’ultimo trimestre del 2022 negli hub europei. Il
rischio di approvvigionamento è sceso notevolmente
rispetto allo scorso anno e gli stoccaggi potrebbero
raggiungere la fine dell’inverno ad un livello elevato,
il che dovrebbe ridurre la corsa alle iniezioni nel
periodo estivo e limitare i rischi di
approvvigionamento anche per il prossimo inverno.
                                                                                                          Fonte:FT

Usa: stallo sul tetto del debito e focus sugli utili
aziendali
Gli Stati Uniti hanno raggiunto il tetto del debito, con I modelli prevedono una crescita negativa degli EPS per
Repubblicani e Democratici che dovranno trovare un lo S&P 500 nel 2023
accordo per alzare il limite fissato a 31 4 trilioni di
dollari. Continua ad aumentare la pressione sui
consumatori US, con salari reali negativi da marzo
2021, tasso di risparmio vicino al minimo storico del
2005 ed interessi sul credito al consumo in forte
risalita. L’inflazione USA è in discesa, sebbene ancora
lontana dal 2% target. Non riteniamo che negli Stati
Uniti si verificherà una recessione profonda o di lunga
durata ma gli utili societari diminuiranno
inevitabilmente. Il consenso del mercato sulla
crescita degli utili societari statunitensi per il 2023 è
sceso al di sotto della media, ma rimane ancora
positivo

                                                                                                         Fonte: MS
Cina: motore dell’economia globale nel 2023?
In Cina rallenta il Pil del quarto trimestre, causa         Cina politiche creditizie espansive come motore globale
Covid, +2,9% anno su anno rispetto al +3,9% del
terzo trimestre. Il 2022 si è chiuso con una crescita
del +3%, tra le più basse degli ultimi cinquant’anni.
Le famiglie cinesi hanno accumulato risparmi, ma ci
sono stati massicci effetti negativi sulla ricchezza
derivanti anche da un calo dei prezzi immobiliari.
Gli analisti si aspettano un obiettivo di crescita per la
Cina di oltre il 5% per il 2023. Un ritorno a politiche
creditizie espansive potrebbe impattare
positivamente sull’economia globale, come
avvenuto dopo la GCF.

Banche Centrali: pivot si avvicina?
Le banche centrali sono determinate a far tornare
l’inflazione verso il target. Anche se il ritmo          La politica monetaria restrittiva potrebbe aver raggiunto
dell’inasprimento monetario ha probabilmente             il picco in diversi
superato il picco negli Stati Uniti, la persistenza      mercati sviluppati
dell’inflazione sopra il target potrebbe indurre la Fed
a rialzare i tassi più del previsto e a mantenerli
elevati per un periodo più prolungato. La BOE e la
BCE, nonostante i maggiori timori sulla crescita,
potrebbero proseguire con una politica monetaria
restrittiva. La Banca centrale europea non metterà in
pausa l'aumento dei tassi. Questo, in sintesi, quanto
affermato lunedì dalla presidente Christine Lagarde
in un discorso tenutosi alla Deutsche Boerse . In
meno di sei mesi la Bce ha alzato i tassi di interesse                                                   Fonte: JPM
di 250 punti base, l'aumento "più rapido della nostra
storia". Lagarde ha chiarito che i tassi "dovranno
ancora aumentare significativamente a un ritmo
costante per raggiungere livelli sufficientemente
restrittivi e rimanere a quei livelli per tutto il tempo
necessario". Gli analisti si aspettano altri due rialzi
da 50 pb.
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